IP/11/549 Bruxelles, 10 maggio 2011 Prepararsi al futuro: il commissario per lo Sviluppo in visita nel Sudan meridionale Il 12 e 13 maggio il commissario per lo Sviluppo Andris Piebalgs si recherà in visita nella Repubblica del Sudan, compreso il Sudan meridionale. In quest'occasione il commissario ribadirà la disponibilità della Commissione a sostenere appieno il nuovo Stato del Sudan meridionale quando diventerà indipendente, il 9 luglio. Il 12 maggio il commissario sarà a Khartoum, dove incontrerà i rappresentanti del governo. Durante la sua visita nel Sudan meridionale (13 maggio), il commissario Piebalgs pronuncerà a Giuba un discorso pubblico in cui insisterà sul fatto che il Sudan figura fra le principali priorità dell'UE in Africa e ribadirà l'impegno dell'UE a fare quanto possibile per consentire al Sudan meridionale di ripartire sulla scena internazionale dopo l'indipendenza, che dovrebbe essere proclamata tra due mesi. Oggi il commissario Andris Piebalgs ha dichiarato: "Vi garantisco che l'Unione europea è pronta a sostenere il paese e il popolo del Sudan meridionale in questa fase fondamentale. Ci impegniamo a fare quanto in nostro potere per aiutare le fasce più povere del Sudan affinché il 9 luglio assistano alla nascita del paese guardando al futuro con maggiore ottimismo". Il 12 e 13 maggio il commissario si recherà nella Repubblica del Sudan, compreso il Sudan meridionale, per la prima visita ufficiale di un commissario europeo dal referendum che si è svolto all'inizio dell'anno. Durante la visita, il commissario Piebalgs dovrebbe incontrare il vicepresidente sudanese Ali Osman Taha e il presidente del Sudan meridionale Salva Kiir Mayarditt, così come altri rappresentanti di entrambi i governi e della comunità internazionale dei donatori. Il commissario Piebalgs dovrebbe inoltre dichiarare che gli investimenti nel settore privato saranno determinanti per rilanciare l'economia del Sudan meridionale e avviare il paese verso la crescita economica. Una volta indipendente, il Sudan meridionale figurerà tra i paesi più poveri e meno sviluppati del mondo, con uno dei tassi più elevati di mortalità infantile e gli indicatori più bassi del mondo in materia di istruzione. Nel Sudan meridionale il commissario visiterà un progetto finanziato dall'Unione europea a Giuba, che contribuisce a combattere l'insicurezza alimentare nella zona fornendo formazione e consulenza, ad esempio in materia di previsioni dei raccolti, e sensibilizzando alla questione le parti interessate. A gennaio si è svolto nel Sudan meridionale un referendum di autodeterminazione in occasione del quale la stragrande maggioranza dei votanti (oltre il 98%) si è espressa in favore dell'indipendenza del Sudan meridionale. CONTESTO Il Sudan meridionale, che decenni di guerra civile hanno ridotto in condizioni di estrema povertà, deve affrontare molte sfide umanitarie e socioeconomiche con una capacità di governance limitata e in un contesto di fragilità politica. Ancora oggi un bambino su dieci muore prima di aver compiuto un anno e meno dell'1% delle bambine finisce la scuola elementare. La situazione è tuttora complessa in vaste zone del Sudan meridionale e nelle regioni di confine con il Sudan settentrionale, teatro di violenti conflitti e di frequenti duri scontri. Questo determina massicci spostamenti della popolazione, che in molte zone è inoltre esposta all'insicurezza alimentare, alle malattie e alle calamità naturali e non ha accesso a servizi essenziali quali l'assistenza sanitaria o l'approvvigionamento di acqua potabile. Dopo 15 anni di sospensione, la Commissione europea ha potuto riprendere la cooperazione con il Sudan a seguito della firma dell'accordo globale di pace tra il nord e il sud del paese nel gennaio 2005. Da allora l'UE ha impegnato a favore del Sudan più di 665 milioni di euro di assistenza allo sviluppo, destinando oltre il 45% di questo importo al Sudan meridionale. L'assistenza copre attività di ripresa postconflitto, di ricostruzione e di sviluppo. Il Sudan è il principale beneficiario degli aiuti umanitari dell'UE, con 131 milioni di euro provenienti dal bilancio 2010 dell'Unione. Questi fondi, che si aggiungono agli aiuti allo sviluppo, coprono operazioni nel Darfur, nel Sudan meridionale e nelle aree di transizione. Ulteriori informazioni: Sito Internet della DG Sviluppo e cooperazione-EuropeAid: http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm Sito Internet del commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/piebalgs/index_en.htm 2