Evoluzionismo e Creazionismo

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N.6 – Novembre 2012
Le prove dell’evoluzionismo sono supportate da una mole
impressionante di studi e dati raccolti in più di un secolo
ormai, molte altre prove vanno ad aggiungersi
continuamente a quelle già esistenti.
Evoluzionismo e
Creazionismo: si riaccende il
dibattito
di Antonino Polizzi
Sembrava ormai un’idea universalmente riconosciuta
quella che dalla fine dell’Ottocento fino ad oggi aveva
giudicato valido l’Evoluzionismo Darwiniano, invece
ecco riaffacciarsi sulla scena, con più forza di prima,
quell’insieme di teorie che per motivi principalmente
religiosi non accetta nessuna spiegazione scientificonaturalistica. Teorie che pur nelle loro differenti
versioni rientrano comunemente nella definizione di
Creazionismo e che negli ultimi anni hanno trovato un
certo consenso negli ambienti ultraconservatori
americani. Facciamo prima un po’ di storia.
Quando Charles Darwin elaborò la sua “Origine della
specie” nel 1859, il suo lavoro si basava certo su quella
geniale intuizione secondo la quale la vera chiave di
lettura dell’evoluzione umana stava nella “Lotta per la
vita”. Gli uomini, così come le altre specie animali e
quelle vegetali, traggono dunque la loro origine da
organismi meno evoluti, possiamo chiamarli “antenati
comuni”, i quali si sono evoluti nel corso di milioni di
anni di mutazioni, adattamenti all’ambiente che li
ospitava e soprattutto di quella cosiddetta selezione
naturale, che proprio secondo Darwin avrebbe
permesso la sopravvivenza solo dei geni più resistenti e
meglio adattabili.
Già qualche decennio prima di Darwin molti altri
scienziati avevano avuto intuizioni simili, non solo nel
campo della biologia, di cui l’evoluzionismo resta la
colonna portante ancora oggi, ma anche in altri campi
come la sociologia, la paleontologia, l’antropologia, la
filosofia e persino l’economia.
Per esempio le prove paleontologiche, quelle date dai
fossili di vertebrati e invertebrati che, rinvenuti in strati di
roccia via via sempre più antica, dimostrerebbero come gli
attuali siano la trasformazione di quegli antichi
organismi, secondo un processo lento ma efficace. Come
per gli animali anche per l’uomo è lo stesso, ne sono prova
le migliaia di corrispondenze biologiche tra i primi
ominidi e via via tutte le altre specie antropomorfe fino a
giungere all’uomo di Cromagnon, prima testimonianza
dell’Homo Sapiens quale noi oggi siamo. Il genere umano
che vive attualmente sulla Terra si è dunque costituito in
circa sei milioni di anni, procedendo da un lontano
antenato in Africa, che è anche il progenitore di tutte le
scimmie superiori, passate per i diversi stadi evolutivi in
ere lunghe centinaia di migliaia di anni, che lo hanno
portato infine a fondare il primo gruppo sociale, seguito
da una parvenza di civiltà non appena si sviluppò in lui
anche un cervello più grande dei suoi predecessori.
Tutto sembrerebbe lineare e semplice nella sua
spiegazione. Purtroppo non è così per coloro che
aderiscono al Creazionismo.
La critica principale che i creazionisti fanno
all’evoluzionismo è nientemeno il fatto che quest’ultimo è
definito in tutti i libri come
“Teoria dell’evoluzionismo”. Perciò, essendo solo una
teoria, secondo il creazionismo non sarebbe una certezza.
Inutile dire che il termine “teoria” nel linguaggio
scientifico non ha lo stesso significato dell’accezione
comune. Pensiamo infatti che anche gli studi sulla gravità
terrestre sono teorie scientifiche, ma non per questo esse
mancano di certezza: al momento non fluttuiamo nell’aria
mentre ci muoviamo per la strada!
Generalmente i creazionisti sono neoconservatori le cui
teorie sono molto simili a quelle in voga nel medioevo,
essi fondamentalmente si rifanno alla interpretazione
letterale di quei testi che la religione considera sacri e
infallibili. Così il Creazionismo è la concezione secondo la
quale l’uomo, gli animali, l’universo intero siano la
creazione di una divinità esattamente nella maniera
descritta dal vecchio testamento.
N.6 – Novembre 2012
Ora, il creazionismo ha le sue diverse interpretazioni. Da
una parte infatti la Chiesa Cattolica non si pronuncia
ufficialmente sull’evoluzionismo, nonostante questa
teoria Darwiniana sgretoli la storia biblica della
creazione di Adamo, cancellando l’idea del peccato
originale compiuto dal primo uomo nell’Eden e quindi
smontando anche il concetto stesso di Redenzione e di
Salvezza. Il Cattolicesimo dunque non ne prende le
distanze a priori, cosa che invece fanno alcune Chiese
protestanti Americane e l’Ebraismo ortodosso. Si può
parlare di Creazionismo nelle sue versioni “della Terra
vecchia”, chiamato così perché accetta la geologia e la
datazione della terra fornita dalla scienza, ma nel
contempo afferma che tutte le specie viventi compreso
l’uomo sono state create solo da Dio. In pratica è qui che
troviamo il significato di “Fissismo”, un altro nome del
creazionismo. Questo infatti va inteso come la fissità
delle specie viventi.
Facciamo un esempio di fissismo della specie:
prendiamo il cane e il lupo, secondo questo tipo di
fissismo-creazionismo, non discendono da un unico
progenitore che si è evoluto per vie diverse, ma sono
animali a sé stanti, creati da Dio separatamente, così
come li conosciamo noi, lo stesso per tutte le altre
specie. Quindi i rettili non discenderebbero dai
Dinosauri e l'uomo non discenderebbe dalla scimmia.
Vi sono poi i creazionisti “della terra giovane”, i quali
non riconoscono nessuna delle scienze naturali
moderne. I numerosi fossili di Dinosauri scoperti,
risalenti a milioni di anni fa, sarebbero in realtà stati
posti lì da Dio solo per mettere alla prova l'uomo nella
sua fede verso il Signore e la sua scrittura, cioè la Bibbia.
Secondo questa teoria infatti la terra sarebbe stata creata
solo 6000 anni fa, come si ricava dalla Bibbia, anzi
affermano di conoscerne persino la data esatta: il 23
Ottobre 4004 a.C. a Mezzogiorno in punto.
Per quanti di voi si fossero distratti nel frattempo, è
bene precisare che quanto detto finora non è la storia di
una teoria ormai scomparsa con la fine del Medioevo, i
dati a cui facciamo riferimento riguardano invece gruppi
religiosi tuttora esistenti e che contano anche un
discreto numero di sostenitori esterni e di fanatici adepti
al loro interno. Basti pensare che, grazie all’appoggio
ricevuto dall’amministrazione Bush, negli Stati Uniti il
creazionismo nelle sue varie forme è diventato materia
di studio nelle scuole superiori. Anzi, in alcune scuole ha
addirittura soppiantato l’evoluzionismo, che è stato
deciso di non insegnare più alle nuove generazioni di
Americani.
In un suo libro di grande successo, "Dal Big Bang ai
buchi neri", il cosmologo Stephen Hawking racconta una
storia vera che ci dovrebbe fare riflettere su quali idee
disparate e strane ci sono nel nostro mondo in cui
crediamo di aver sconfitto la superstizione e l'ignoranza.
Un famoso scienziato, secondo alcuni fu Bertrand
Russell, tenne una volta una conferenza in cui parlava di
astronomia e di rotazioni della terra attorno al sole. Ad
un tratto una vecchina minuta in fondo alla sala si alzò e
disse arrabbiata all’indirizzo dello scienziato: “Lei sta
raccontando un mucchio di frottole giovanotto!
Lo sanno tutti che la terra invece è piatta e poggia sul
dorso di una gigantesca tartaruga”. Lo scienziato ebbe
un sorriso di superiorità e chiese alla donna pensando di
coglierla in fallo “Davvero? E su cosa poggerebbe questa
gigantesca tartaruga allora, in mezzo allo spazio
profondo?”.
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“Ma è ovvio” rispose la vecchina. “Questa tartaruga
poggia su un'altra tartaruga che a sua volta poggia su
un’altra e così via all’infinito!”.
"Accidenti!" disse sottovoce lo scienziato sbigottito,
"potrebbe pure avere ragione". La morale di questa
storia è che non esiste una comprensione della realtà
uguale per tutti, è giusto che ognuno creda in ciò che
vuole per quanto assurdo e ridicolo. E' giusto che
ognuno ci arrivi con i propri tempi, in fondo anche
questa è evoluzione.
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