ESOFAGO Organo cavo, mediano, impari, situato nel mediastino posteriore. E’ lungo in media 25 cm e si estende dal faringe al cardias. Confine gastro-esofageo: linea z. Funzione meccanica La parete esofagea è costituita da quattro tonache: mucosa sottomucosa muscolare propria avventizia ESOFAGO Tonaca Mucosa è costituita da: • Epitelio: pavimentoso pluristrastificato non cheratinizzante. Oltre alle cellule epiteliali si rilevano melanociti e cellule di Langerhans. •Lamina propria: strato connettivale di supporto nutrizionale per la mucosa con piccoli capillari e ghiandole mucosecernenti. Muscolaris mucosae: strato di cellule muscolari che separa la tonaca mucosa dalla sottomucosa. Tonaca Sottomucosa è costituita da: connettivo lasso vascolarizzato, ricca rete linfatica, follicoli linfatici, ghiandole mucosecernenti, fibre nervose e gangli del plesso di Meissner ESOFAGO Tonaca Muscolare Propria è costituita da uno strato interno circolare ed uno strato esterno longitudinale di fibre muscolari lisce con presenza di numerosi gangli del plesso mioenterico di Auerbach. Nei primi 6-8 cm sono presenti fibre muscolari striate provenienti dal muscolo crico-faringeo. LES: sfintere esofageo inferiore Tonaca Avventizia: L’esofago toracico è circondato da una fascia di tessuto connettivo che lo mantiene in sede: tonaca avventizia. L’esofago intraddominale è rivestito dalla tonaca sierosa. ESOFAGO ACALASIA Alterazione degenerativa generalmente primitiva dei plessi nervosi dell’esofago con dilatazione progressiva al di sopra del LES. La parete può essere assottigliata, normale o ipertrofica. I gangli mioenterici sono in genere ridotti di numero o assenti, la mucosa può presentare lesioni ulcero-flogistiche con ispessimento fibroso al di sopra del LES. Forma secondaria: malattia di Chagas causata da infezione da Tripanosoma cruzi con distruzione del plesso mioenterico. ESOFAGO ERNIA IATALE Protrusione dello stomaco al di sopra dello hiatus esofageo del diaframma. Si distinguono due varianti : ernia da scivolamento associata spesso ad esofagite da reflusso. ernia paraesofagea spesso conseguente ad intervernti chirurgici. Possibili complicanze sono ulcerazione, sanguinamento, perforazione, strozzamento. ESOFAGO DIVERTICOLI I diverticoli sono delle estroflessioni sacciformi della mucosa e della sottomucosa • Nell’ esofago prossimale , a livello dell’ area giunzionale dei muscoli costrittori faringei, si puo’ sviluppare il diverticolo faringeo di Zenker,classificato come diverticolo da pulsione. • Nell’ esofago distale i diverticoli possono svilupparsi da retrazione fibrosa per linfoadenite reattiva mediastinica e sono definiti come diverticoli da trazione. ESOFAGO ESOFAGITI Causate da: sostanze irritanti, chemioterapia, infezioni batteriche, virali, fungine, uremia, radiazioni, reflusso gastro esofageo • Grado Lieve: presenza di granulociti nell’epitelio, iperplasia dello strato basale oltre il 15%, allungamento delle papille oltre il 75% congestione dei capillari del corion • Grado moderato: infiltrato intraepiteliale di granulociti neutrofili • Grado Severo: ulcerazione e necrosi della tonaca mucosa ESOFAGO ESOFAGO DI BARRETT Definizione originale: esofago corto. Concezione attuale: innalzamento della linea Z per metaplasia della porzione distale dell’epitelio squamoso esofageo in epitelio di tipo gastrico. PATOGENESI DELLA METAPLASIA Reflusso gastrico Erosione dell’epitelio Metaplasia gastrica o intestinale PH Acido Riepitelizzazione ad opera di cellule staminali pluripotenti ESOFAGO ESOFAGO di BARRETT Metaplasia dell’epitelio squamoso varianti: I Tipo epitelio foveolare gastrico II Tipo ghiandole gastriche di tipo antrale III Tipo ghiandole gastriche di tipo fundico Ulteriore tappa: Metaplasia intestinale a cellule caliciformi ed assorbenti Significato precanceroso Adenocarcinoma Displasia ESOFAGO - Tumori Benigni Epiteliali Papilloma squamocellulare Connettivali Leiomioma Tumore a cellule granulari GIST Maligni Epiteliali Carcinoma epidermoidale Adenocarcinoma Connettivali Leiomiosarcoma GIST ESOFAGO – Tumori Epiteliali Benigni Papilloma squamocellulare Tumore raro, singolo, localizzato nel terzo inferiore e medio, diametro medio cm. 0.5 Asse fibrovascolare ramificato originato dalla lamina propria, rivestito da epitelio squamoso pluristratificato maturo. Non ha significato precanceroso. ESOFAGO – Tumori Epiteliali Maligni Paesi a basso rischio: Occidente 10% dei tumori gastroenterici 2-5% causa di morte M:F=5:1 5 casi/ 100.000 Età: meda 65 anni •Carcinoma Epidermoidale: 50% •Adenocarcinoma: 50% Paesi ad alto rischio: Iran, Iraq, Cina, Africa 20% causa di morte M:F= 2:1 anni 100 casi/100.000 Età: prima di 65 •Carcinoma Epidermoidale: 90% •Adenocarcinoma: 10% ESOFAGO – Carcinoma Epidermoidale INCIDENZA Paesi a basso rischio: 5: 100.000 Paesi ad alto rischio: 100:100.000 M:F=5:1 M.F=2:1 FATTORI EZIOLOGICI Paesi a basso rischio: alcool fumo Paesi ad alto rischio: bevande calde Tè deficit di vitamine ed oligoelementi contaminazione fungine dei cibi elevato contenuto di nitriti e nitrati ESOFAGO – Carcinoma Epidermoidale SEDE: 55% terzo medio 30% terzo inferiore 15% terzo superiore - Sindrome di Plummer Winson anemia ipocromica, glossite, esofagite M:F=1:20 MACRO: vegetante ulcerato Età: meno 50 anni 60% 25% infiltrante 15% MICRO: bene, moderatamente, scarsamente differenziato Varianti Istologiche: Carcinoma Verrucoso, a cellule fusate, Basaloide Prognosi: sopravvivenza a 5 anni 10% ESOFAGO – Carcinoma Epidermoidale Precursori: displasia lieve, moderata, severa - carcinoma in situ Carcinoma Esofageo Superficiale ( Early ) Infiltra la lamina propria, 5% metastasi linfonodali sottomucosa, 35% metastasi linfonodali Carcinoma Esofageo Avanzato Infiltra la muscolare propria ed oltre, metastasi linfonodali sino 80% Esofago Superiore: linfonodi cervicali e mediastinici superiori Esofago Medio: linfonodi mediastinici, cervicali, gastrici superiori Esofago Inferiore: linfonodi mediastinici inferiori e addominali Metastasi Intramurali ESOFAGO - Adenocarcinoma Incidenza: Occidente, tumore in rapido aumento 4:100.000, M:F=7:1, età media 65 anni Eziopatogenesi: Reflusso gastro esofageo Esofago di Barrett Metaplasia intestinale Displasia Adenocarcinoma ESOFAGO - Adenocarcinoma Neoplasia Intraepiteliale nell’Esofago di Barrett •Negativo per Neoplasia Intraepiteliale •Atipia, Indefinito per Neoplasia Intraepiteliale •Neoplasia Intraepiteliale di basso grado •Neoplasia Intraepiteliale di alto grado Adenocarcinoma Sede: terzo distale Macro: infiltrante, ulcerato, vegetante Micro: bene, moderatamente, scarsamente differenziato crescita: tipo espansivo, tipo infiltrativo secondo Ming ESOFAGO TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 T - tumore primitivo Tis carcinoma intraepiteliale T1 infiltra la lamina propria o la sottomucosa T2 infiltra la tonaca muscolare propria T3 infiltra l’avventizia T4 infiltra le strutture adiacenti N - linfonodi regionali NX non esaminati N0 nessuna metastasi linfonodale N1 metastasi ai linfonodi regionali ESOFAGO TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 M - metastasi a distanza MX non esaminate M0 nessuna metastasi M1 metastasi a distanza Tumori dell’esofago toracico superiore M1a metastasi nei linfonodi cervicali M1b altre metastasi a distanza Tumori dell’esofago toracico medio M1a non applicabile M1b linfonodi non regionali o altre metastasi a distanza Tumori dell’esofago toracico inferiore M1a metastasi ai linfonodi celiaci M1b altre metastasi a distanza ESOFAGO TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 STADIO 0 Tis N0 M0 I T1 N0 M0 IIA T2,T3 N0 M0 IIB T1,T2 N1 M0 III T3 T4 N1 Any N M0 M0 IV Any T Any N M1 IVA Any T Any N M1a IVB Any T Any N M1b