Le linee di ricerca di GSK dei nuovi farmaci HIV sono orientate sui

L’IMPEGNO DI GLAXOSMITHKLINE
PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO
NUOVI FARMACI DALLA RICERCA FARMACOLOGICA
Dopo aver fatto tappa a Barcellona, la Conferenza internazionale sull’Aids torna nel sud
del mondo dove l’epidemia ha ancora purtroppo un impatto devastante sulla
popolazione, spazzando via, in alcuni casi, intere generazioni.
Prima di entrare nel dettaglio dello stato dell’arte dei farmaci anti HIV attualmente in
sviluppo, vorrei fare alcune riflessioni su questa drammatica situazione. La povertà è
l’unica grande barriera al miglioramento della sanità nel mondo in via di sviluppo. In
molti Paesi le persone non hanno cibo a sufficienza, accesso a risorse di acqua pulita,
ospedali o cliniche dove ricevere i trattamenti, e professionisti della sanità in grado di
prendersi cura di loro. La Banca Mondiale ritiene che una spesa sanitaria procapite di 14
$ all’anno sia il minimo necessario per fornire i servizi essenziali. Tuttavia, la spesa
media nell’Africa Sub-Sahariana, per esempio, è attualmente di soli 6 $. Per cambiare
veramente le cose occorre la mobilitazione di ingenti fondi aggiuntivi provenienti da
fonti nazionali e internazionali.
La mancanza di risorse, però, non può essere una scusa per una mancata azione.
L’AIDS sta privando le comunità e le nazioni del bene più importante: le persone. Sta
distruggendo le capacità umane e istituzionali che sono alla base dello sviluppo
sostenibile. I mercati del lavoro sono distorti, la produzione interrotta e la ricchezza
nazionale ridotta. Ecco perché fornire un trattamento contro l‘HIV è di fondamentale
importanza. Mantenendo in vita le persone si conservano le risorse esistenti. Il
trattamento di coloro che convivono già con l’HIV/AIDS non deve essere considerato
un costo, bensì un investimento. La sfida è quindi quella di aumentare progressivamente
i programmi di trattamento esistenti.
Cosa sta facendo GlaxoSmithKline per rispondere a questa sfida? Pur in assenza di
mandato, di competenza e di risorse per fornire trattamenti sanitari in modo unilaterale,
GSK sta offrendo un contributo al sistema sanitario dei paesi in via di sviluppo
intervenendo in quattro aree:

prezzi privilegiati dei nostri farmaci antiretrovirali, antimalarici e vaccini;

investimento in ricerca e sviluppo (R&D) su malattie che affliggono soprattutto
il mondo in via di sviluppo;

attività e partnership di investimenti comunitari per promuovere un’efficace
assistenza sanitaria;

partnership e soluzioni innovative.
Prezzi privilegiati
Sin dal 1997 GSK offre i farmaci antiretrovirali per il trattamento dell’HIV/AIDS ad un
prezzo privilegiato, ampliando così un’offerta riservata da oltre 20 anni ai vaccini.
Tutti i nostri medicinali anti-AIDS e antimalarici sono ora disponibili a prezzi senza
scopo di lucro per i clienti del settore pubblico e le organizzazioni no profit in 63 paesi:
tutti i paesi meno sviluppati del mondo e tutti i paesi dell’Africa sub-sahariana. Le
aziende private dell’Africa sub-sahariana che forniscono cure e trattamenti al personale
non assicurato possono acquistare i nostri farmaci antiretrovirali a prezzi privilegiati.
Per i paesi in via di sviluppo a reddito medio, continuiamo a negoziare i prezzi con il
settore pubblico caso per caso in modo da migliorare la loro capacità, sia bilateralmente
che attraverso l’AAI (Accelerating Access Initiative) condotta dalle Nazioni Unite di
cui GSK è socio fondatore.
GSK ha ridotto ulteriormente i prezzi privilegiati senza scopo di lucro dei propri
medicinali per HIV/AIDS ogni qualvolta ciò si sia reso possibile grazie ai
miglioramenti del processo di produzione e alle economie di scala raggiunte. Abbiamo
concluso più di 165 accordi in 56 paesi per la fornitura di ARV a prezzi privilegiati. Nel
2003 abbiamo fornito quasi 10 milioni di compresse di lamivudina+zidovudina a prezzi
privilegiati nel mondo in via di sviluppo, più di quanto abbiamo fornito nel 2001 e 2002
insieme.
La ricerca di nuovi farmaci e vaccini
Il processo di ricerca e sviluppo è lungo e rischioso, ma il nostro impegno a lungo
termine sta già dando i suoi frutti. Speriamo di essere in grado di lanciare diversi nuovi
prodotti per le malattie del mondo in via di sviluppo nei prossimi cinque anni. Nel 2003,
per esempio, abbiamo lanciato un nuovo trattamento per il tipo di malaria più letale
(cloproguanil/dapsone),. Se adottato dai programmi nazionali di lotta alla malaria, sarà
disponibile a prezzi privilegiati senza scopo di lucro.
Gli interventi socio-sanitari
Attraverso il Global Community Partnerships programme, GSK finanzia iniziative
comunitarie in circa 100 paesi. Abbiamo numerosissime partnership che focalizzano la
loro attenzione su programmi sanitari ed educativi in comunità disagiate. Nel mondo in
via di sviluppo, le attività di GSK riguardano le tre principali malattie: filariasi linfatica,
HIV/AIDS e malaria.
Filariasi linfatica - nel 2003, attraverso la partnership con l’OMS nel programma
globale per l’eliminazione della filariasi linfatica, abbiamo donato 95 milioni di
trattamenti di albendazolo a 34 paesi per prevenire la trasmissione di una delle
malattie tropicali più debilitanti del mondo. Attualmente la filariasi linfatica colpisce
120 milioni di persone e ne minaccia più di un miliardo in 80 paesi. In un solo giorno
di luglio, 10 milioni di persone in Sri Lanka hanno ricevuto compresse di
albendazolo donate da GSK. Al suo quinto anno di collaborazione, la società ha
fornito gratuitamente un totale di 240 milioni di trattamenti di albendazolo. Nel corso
della durata prevista di questo programma ventennale le nostre donazioni a questa
importante iniziativa ammonteranno ad un cifra stimata attorno a sei miliardi di
compresse per un valore di un miliardo di dollari.
HIV/AIDS - Per 11 anni il programma Positive Action di GSK si è occupato del
sostegno alle organizzazioni comunitarie che sono spesso l’unica fonte di
educazione, di informazioni su trattamento e cura per le persone nei paesi in via di
sviluppo. Nel 2003 Positive Action ha sostenuto 39 programmi internazionali in
partnership con 28 organizzazioni comunitarie in 34 paesi.
Malaria – nel 2003 la partnership africana per la malaria di GSK ha concesso i primi
finanziamenti ad un’iniziativa della durata di tre anni e del valore di 1 milione di
sterline per combattere una malattia che uccide più di un milione di persone ogni
anno. I programmi identificati nel novembre del 2002 hanno ricevuto il
finanziamento per il primo anno e in Sudan, Uganda e cinque paesi dell’Africa
occidentale, quasi due milioni di persone beneficeranno di questi programmi il cui
obiettivo è il miglioramento delle risposte, sia individuali che comunitarie, alla
malaria.
Le collaborazioni innovative
Tra le nuove modalità di intervento abbiamo attuato la concessione di licenze
volontarie.
Nell’ottobre del 2003, per riflettere la gravità della crisi HIV/AIDS nell’Africa subsahariana, abbiamo esteso la licenza volontaria concessa a Aspen Pharmacare, la più
grande società di farmaci generici dell’Africa sub-sahariana, per la produzione e la
vendita di lamivudina+zidovudina, lamivudina e zidovudina. La licenza precedente era
limitata al solo settore pubblico di Sud Africa e Zimbabwe. Ora abbiamo esteso la
licenza a copertura sia del settore pubblico che privato di tutta l’Africa sub-sahariana.
Sempre nell’ottobre del 2003, GSK ha firmato un accordo di licenza, fornitura e
trasferimento di tecnologia con Fundação Oswaldo Cruz (Fiocruz) del governo
brasiliano per la produzione di un vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR). Si
prevede che più di 100 milioni di dosi del vaccino saranno distribuite da Fiocruz per
vaccinare i bambini brasiliani nei prossimi 5 anni.
In presenza di circostanze idonee, siano disposti a concedere altre licenze volontarie. È
tuttavia importante essere realistici e valutare bene le sfide e i benefici di tali accordi. Di
vitale importanza la scelta dei partner giusti, in grado di assicurare, tra l’altro, la
sostenibilità di forniture di prodotti di qualità, che i medicinali siano utilizzati in modo
sicuro e che possano proteggere i prodotti dal prendere direzioni diverse da quelle
previste (assicurare quindi che siano i pazienti che necessitano i medicinali a ricevere
tali medicinali). Non crediamo però che la concessione di licenze volontarie rappresenti
la soluzione alla crisi HIV/AIDS.
La attuali linee di ricerca e sviluppo
GSK è impegnata nella R&D di nuovi composti in grado di rispondere alle necessità
non ancora soddisfatte nel trattamento della HIV.
La R&D di GSK di nuovi farmaci HIV è indirizzata sulle seguenti linee :
RICERCA
 Antivirali
 Target noti
scoperta e sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare la replicazione virale
agendo su enzimi che regolano la medesima con profilo di resistenza superiore a
quello dei farmaci attuali:
- Inibitori delle Proteasi (IP)
 GW0385
- Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi inversa (NRTI)
 937 . FGV
- Inibitori Non Nucleosidici della Trascrittasi inversa (NNRTI)
 695634

Target Nuovi
scoperta e sviluppo di nuovi farmaci in grado di agire su meccanismi nuovi della
replicazione virale o dell’ingresso del virus nella cellula umana:
- CCR5 antagonisti - Inibitori dell'ingresso del virus nella cellula
 873140
- Inibitori dell'Integrasi - Inibitori della integrazione del RNA virale nella
cellula ospite
 Immunoterapici
 Immunomodulatori
 tucaresol
 Vaccini
SVILUPPO
 Nuove formulazioni per semplificare la terapia HIV
combinazione precostituita di lamivudina ed amprenavir
Il GW0385 è un inibitore delle proteasi caratterizzato da una potenza davvero unica e
un profilo di resistenza che ne permette l'efficacia anche in pazienti multiresistenti a
farmaci della stessa classe. Possiede inoltre caratteristiche molto favorevoli di
interazioni e compatibilità con altri farmaci ed ha un buon profilo di tollerabilità. E'
attualmente in fase 1 ma passerà in fase 2 a partire dalla seconda metà del 2004
Tra gli inibitori Non Nucleosidici della trascrittasi inversa 695634 è il candidato
prescelto di una nuova famiglia di Inibitori (i benzofenoni) sviluppata dal nostro Centre
of Excellence for Drug Discovery antivirale. I primi risultati sull'attività antivirale
presentati lo scorso anno all’Internationa Aids Society lo indicano come il farmaco in
grado di superare l'attuale carenza di opzioni nei pazienti che falliscono anche solo uno
dei farmaci appartenenti a questa classe. Tra fine 2004 e inizi 2005 e' previsto l'avvio
della fase 2 .
Nell'ambito dei nuovi target il CCR5 antagonista il 873140 è quello più atteso, in
considerazione del nuovo meccanismo d'azione sul quale sono riposte grosse speranze
non solo in merito all'efficacia (come evidenziato dai dati in vitro molto promettenti) ma
in particolare della tollerabilità a breve e lungo termine. Il prodotto e da poco in fase 1,
speriamo di avviare la fase 2 entro il 2004.
Tra gli Immunomodulatori, il tucaresol rappresenta un esempio unico di collaborazione
tra ricerca privata e pubblica, auspicata dalle istituzioni sanitarie italiane nella ricerca
esplorativa di farmaci per l’HIV in Italia, dove verrà condotto lo studio esplorativo di
fase 2 sull’impiego clinico di questo prodotto come coadiuvante della terapia HIV
Giuseppe Recchia
Direttore Medico e Affari Regolatori
GlaxoSmithKline S.p.A.