IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE Pag RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 1 di 23 INDICE 1 PARATOIE.............................................................................................................................2 2 STRUMENTI DI MISURA ......................................................................................................3 3 SISTEMA DI CONTROLLO RILASCIO DMV ........................................................................4 4 MISURATORI DI PORTATA..................................................................................................7 5 ORGANI DI INTERCETTAZIONE .........................................................................................8 6 TURBINA ...............................................................................................................................9 7 GENERATORE....................................................................................................................11 8 IMPIANTI ELETTRICI..........................................................................................................12 8.1 GENERALITÀ SUL SISTEMA ELETTRICO E LE APPARECCHIATURE...................12 8.2 IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE E TRASPORTO ...................................................13 8.3 IMPIANTI ELETTRICI AUSILIARI AL SERVIZIO DELLA CENTRALE E DELL’OPERA DI PRESA.............................................................................................14 8.4 9 OPERA DI PRESA ......................................................................................................15 SCHEMA GENERALE DI IMPIANTO..................................................................................16 10 TRASFORMATORE PRINCIPALE ......................................................................................17 11 QUADRO MT PRINCIPALE ED ALLACCIAMENTO ALLA RETE.......................................18 12 SISTEMA DI MESSA A TERRA ..........................................................................................19 13 SERVIZI AUSILIARI ............................................................................................................20 13.1 TRASFORMATORI DEI SERVIZI AUSILIARI .............................................................20 13.2 APPARECCHIATURA ELETTRICA DEI SERVIZI AUSILIARI ....................................20 13.3 QUADRI 400/230V DI DISTRIBUZIONE DEI SA IN C.A.............................................20 13.4 QUADRO DI DISTRIBUZIONE IN C.C. A 24V ............................................................21 14 SISTEMA DI PROTEZIONE ................................................................................................22 15 SISTEMA DI CONTROLLO E REGOLAZIONE...................................................................23 IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 1 Pag 2 di 23 PARATOIE Le paratoie installate presso l’opera di presa saranno le seguenti : • Un sistema di intercettazione della derivazione costituito da una paratoia di dimensioni 2,00 x 2,50 m, collocata fra lo sghiaiatore interno ed il dissabbiatore, motorizzata con azionamento elettrico, chiusa in automatico quando il sistema di controllo della centrale rileva l’ostruzione della luce di rilascio del DMV presso l’opera di presa stessa oppure manualmente in caso di manutenzioni impianto; • Una paratoia 0,5 x 0,5 m, collocata presso la luce di lavaggio dello sghiaiatore interno; • Paratoia 0,40 x 0,50 m, presso la luce di lavaggio del dissabbiatore; • Paratoia 0,45 x 0,20 m, a movimento orizzontale, presso la luce di rilascio del DMV, ad azionamento automatizzato allo scopo di ottimizzare l’uso della risorsa idrica disponibile. I diaframmi ed i gargami saranno in acciaio inossidabile oppure trattato anticorrosione; la tenuta deve essere sui 4 lati per tutte le paratoie, ad eccezione della prima che potrà avere tenuta su soli 3 lati. Il comando avverrà, laddove la paratoia partecipi alla regolazione della centrale, in automatico sotto la logica di controllo d’impianto, altrimenti manualmente. Gli azionamenti avranno tutte le protezioni che lo stato dell’arte attuale prevede per tale genere di applicazioni. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 2 Pag 3 di 23 STRUMENTI DI MISURA Tutte le misure elettriche, i valori di temperatura rilevati dai sensori, i livelli, la posizione e gli stati degli organi di chiusura/intercettazione ed i dati provenienti dalle sonde di velocità di portata e dai sensori di vibrazione, saranno convertite e trasmesse in forma digitale con precisione non inferiore a quella propria dei trasduttori. La loro trasmissione agli apparati che devono utilizzarle come grandezze di entrata, dovrà essere fatta con protocollo MODBUS e la presentazione ai fini della lettura dovrà essere effettuata nelle apposite pagine video con un numero di cifre significative adeguato alla precisione di ciascun trasduttore impiegato. Le misure di energia ai fini fiscali UTF saranno effettuate con strumenti integratori e trasformatori di misura certificati da laboratori accreditati dall’UTF mentre le misure di scambio con l’Enel verranno effettuate con strumenti e trasformatori di misura forniti ed installati dalla stessa e conseguentemente non faranno parte del presente scopo del lavoro. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 3 Pag 4 di 23 SISTEMA DI CONTROLLO RILASCIO DMV La strumentazione di controllo della luce di rilascio del DMV è costituita da uno stratigrafo a microonde che opera assieme ad un’asta mobile temporizzata per la misura dei sedimenti; la rilevazione congiunta da essi effettuata genera, in caso di ostruzione della luce stessa, un segnale che ordina l’immediata chiusura del sistema di captazione, il quale dovrà essere quindi ripristinato dopo le necessarie manovre di pulizia della luce stessa. Lo stratigrafo è preposto alla misura dello spessore di sedimenti e del livello idrico a tergo dell’apertura per il rilascio del DMV. L’elettronica trasmette attraverso la sonda ad asta (Ø =6-16 mm) degli impulsi ad alta frequenza (0÷2GHz) che scorrono sulla sonda e vengono riflessi dalla superficie del materiale, ricevuti e analizzati dall’elettronica, ritardati del tempo che hanno viaggiato. Ottenuto il profilo dell’eco riflesso si individuano i picchi di segnale che corrispondono alle superfici di separazione solido-liquido e su questi si impostano anche le misure dei relativi livelli (cfr. Figura 1). Figura 1: Stratigrafo a microonde guidate su asta rigida. L’asta mobile temporizzata è posizionata in corrispondenza della luce di scarico del DMV, ricavata alla sommità della traversa. Questo strumento è preposto alla misura, ad intervalli di tempo regolari, dello spessore dei sedimenti medio-fini (0,5÷5 cm), non trattenuti dai bacini di sghiaiamento primario di monte, che vanno man mano a depositarsi sul fondo di questa canaletta che può essere quindi assimilata ad un bacino di sghiaiamento secondario. Quando il livello dei sedimenti raggiunge un valore IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 5 di 23 limite che corrisponde alla quota di sfioro dell’apertura DMV (1566,45 m s.l.m.), lo strumento è in grado di segnalarlo all’unità centrale di gestione. Lo strumento è di semplice ed efficace funzionamento. Un’asta rigida è libera di scorrere verticalmente all’interno di un controtubo in acciaio blindato ed immorsato alla struttura in calcestruzzo dell’opera di presa, la meccanica del movimento è realizzata da un motore elettrico, posizionato sopra il livello di massima piena, con funzionamento temporizzato regolabile, accoppiato ad un trasduttore meccanico che trasforma il movimento rotatorio dell’asse del motore in movimento verticale alternato dell’asta. Il motore elettrico è collegato poi ad una centralina di comando munita di un contagiri che rileva il numero effettivo di giri dell’asse del motore durante ogni operazione di misura, che corrisponde quindi all’avanzamento verticale dell’asta. Figura 2: Asta mobile temporizzata. Tutta l’opera di presa viene controllata da un sistema automatico di gestione che utilizza gli strumenti di misura descritti in precedenza. Una centralina unica di controllo è collegata ai due strumenti di misura (asta mobile e stratigrafo) ed al motore della paratoia di intercettazione della derivazione. Tutto il sistema (motori e strumenti) è alimentato elettricamente e telecontrollato dalla centrale. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE Pag RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 6 di 23 L’asta mobile temporizzata rileva e trasmette in centrale il livello dei sedimenti sulla canaletta di monte alla luce DMV e contemporaneamente lo stratigrafo misura in continuo il livello idrico a tergo della luce ed anche il livello dei sedimenti che può essere accoppiato con la misura fatta dall’asta mobile per una sorta di verifica incrociata. Quando il livello dei sedimenti raggiunge la quota di imposta della luce DMV (1566,45 m s.l.m.) il sistema trasmette subito un allarme in centrale e contemporaneamente comanda la chiusura automatica della paratoia motorizzata di intercettazione della derivazione (sulla soglia del dissabbiatore). In questo modo quindi l’opera di presa cessa di derivare e le portate in arrivo vengono fatte defluire liberamente sulla traversa (torrente), fino all’intervento di pulizia del personale preposto e il ripristino della normale funzionalità della derivazione e della luce DMV. La logica di funzionamento del sistema può essere sinteticamente descritta come nella tabella seguente: Livello sedimenti a monte luce DMV Status centrale Status luce DMV Status paratoia derivazione AZIONE < Liv. limite In funzione Libera Aperta Monitoraggio in remoto livello sedimenti a tergo luce DMV Pulizia immediata intera opera derivazione e ripristino normale funzionalità Tabella 1: Funzionamento del sistema di controllo e gestione luce del DMV. ≥ Liv. limite Blocco automatico Ostruita Chiusura automatica IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 4 Pag 7 di 23 MISURATORI DI PORTATA La misura della portata avrà il doppio scopo di misurare l’effettiva quantità derivata e monitorare la condotta forzata segnalando eventuali perdite. Quest’ultimo aspetto è risolto mediante un’analisi di tipo differenziale dei dati provenienti da 2 strumenti, uno posto presso l’opera di presa, a valle della valvola a farfalla ed il secondo installato in centrale, immediatamente a monte del gruppo turbina-alternatore. Confrontando i valori pervenuti, eventuali perdite saranno immediatamente segnalate ed il sistema di automazione provvederà alla intercettazione del fluido a monte. Gli strumenti previsti saranno misuratori di tipo elettromagnetico installati direttamente sulla condotta DN350. Si tratta di una tecnologia consolidata e diffusa, la misura è stabile e precisa, il convertitore di segnale è controllato da microprocessore. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 5 Pag 8 di 23 ORGANI DI INTERCETTAZIONE Escludendo le paratoie dell’opera di presa, gli unici organi di intercettazione presenti in impianto sono costituiti dalle valvole sulla condotta forzata e da una saracinesca sul by-pass. In centrale, per garantire l’arresto della produzione in caso di malfunzionamento o avarie dell’impianto, ed anche come organo di guardia, sarà installata, a monte della flangia del distributore della turbina, una valvola a farfalla DN350 e PFA40, avente azionamento oleodinamico in apertura ed a peso in chiusura. Il peso sarà calibrato per garantire una chiusura nei tempi adeguati ad evitare l’insorgere delle sovra pressioni da colpo d’ariete. Tale valvola sarà dotata di by-pass automatico per il riempimento del tratto di condotta compreso fra la valvola ed il distributore, equilibrando la valvola per l’apertura. Presso l’opera di presa, a valle della vasca di carico, è prevista l’installazione di una valvola a farfalla per presidiare la condotta. Essa avrà i seguenti dati nominali: • Diametro nominale: DN350 • Pressione nominale: PFA 6 La valvola è azionata in chiusura con un peso tarato, fornita di un meccanismo di scatto a palmola che comanda la chiusura d’emergenza del dispositivo; la fase finale della chiusura è opportunamente rallentata. Corredata di centralina oleodinamica di azionamento, la quale provvede al riarmo automatico della valvola, su segnale del sistema automatico di regolazione e controllo della centrale Sulla tubazione di by-pass della turbina, impiegata per lo svuotamento della condotta forzata, è prevista una saracinesca ad azionamento manuale mediante volantino e vite esterna. I dati saranno: • Diametro nominale: DN200 • Pressione nominale: PFA 40 IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE Pag RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 6 9 di 23 TURBINA Di seguito si riportano i dati nominali della macchina. Salto statico H (m) 262,86 Salto netto alla portata massima HM[m] 231,21 Portata massima QM [l/s] 223 Velocità di rotazione n [rpm] 1500 Velocità di fuga [rpm] 2000 Potenza resa all’asse turbina [kW] Numero tipico neq 392 0,035 Tabella 2: Caratteristiche generali della macchina La turbina, di tipo Pelton a tre iniettori ed asse verticale, sarà accoppiata al generatore direttamente attraverso la testa d’albero, a sbalzo, di cui sarà corredato il macchinario elettrico. La turbina comprenderà le seguenti parti principali: • Tubazioni per la derivazione degli iniettori, di ampio raggio per minimizzare le perdite di carico e ottimizzare la distribuzione della portata • Cassone inferiore con smorzatore d’energia e ganci di ancoraggio per l’inghisaggio in getto di calcestruzzo • Telaio inferiore per l’appoggio diretto del cassone della turbina con superfici d’appoggio lavorate • Cassone turbina in acciaio saldato con profilo idraulico idoneo. Lavorazione di tutte le superfici di appoggio e uscite d'albero. Tenuta a labirinto con anelli di sgocciolamento con dischi centrifugatori in prossimità dell'uscita dell'albero del generatore. • Iniettori muniti di servomotori di comando, con sensori per l’indicazione della posizione delle spine con ugelli e spine in acciaio, guide e bussole in bronzo, indicatori meccanici della posizione. Ogni iniettore avrà la possibilità di essere comandato indipendentemente dai restanti attraverso il sistema di automazione e sarà privo di supporti radiali di centraggio della guida per evitare che eventuali detriti organici trascinati in condotta possano incastrarsi su detti supporti limitando il normale funzionamento dell’impianto. L’iniettore dovrà essere fornito di idoneo trasduttore lineare di posizione con interruttore di fine corsa aperto-chiuso. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE • Pag 10 di 23 Girante Pelton con pale di profilo idraulico adeguato; il tondo è ricavato per lavorazione di macchina da un forgiato in acciaio inox; le pale, del medesimo materiale, rifinite di mola all’interno dei cucchiai con riscontro dei profili idraulici mediante sagome. Equilibrata dinamicamente e bilanciata a norma ISO 1940. Scabrezza: interno max 2 micron, esterno max 5 micron. Controllo con liquidi penetranti secondo norme EN 473, EN ISO 3059, EN ISO 3452-3. Magnetoscopia secondo norme EN 473, EN ISO 9934 (1-3), EN ISO 3059, DIN EN 1290 – 1291. • Tegoli deviatori dei getti, con alberi, avente la funzione di intercettare rapidamente il getto in caso di manovra rapida di chiusura, consentendo la chiusura opportunamente ritardata della spina dell'introduttore in modo da evitare le sovrappressioni in condotta che deriverebbero da rapide variazioni dei regime idraulico con attuatore oleodinamico in apertura (posizione di riposo durante il funzionamento della turbina) e molle a tazza a forza tarabile per la chiusura di emergenza (posizione di lavoro deviazione del getto). I supporti, sia di guida, sia di spinta, dovranno essere adeguatamente dimensionati in termini di spinta e di durata. La tipologia di lubrificazione dovrà essere proposta dall’appaltatore. Il sistema di lubrificazione dei supporti inseriti nella cassa turbina, dovrà essere dotato di accorgimenti che consentano una semplice verifica in servizio dello stato della lubrificazione e dovrà essere idoneo ad evitare la dispersione nell'acqua di eventuali perdite di lubrificante. La durata dell’impianto è fissata in 30 anni. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 7 Pag 11 di 23 GENERATORE Il generatore avrà le seguenti caratteristiche nominali. Tipo di generatore Asincrono N di giri 1500 rpm N di poli 4 N di giri di fuga 2000 rpm Fattore di potenza nominale 0,80 Potenza 500 kVA Tensione nominale 690V Frequenza 50Hz Classe di isolamento F Classe di sovratemperatura B Temperatura ambiente massima 40°C Forma costruttiva V1 Grado di protezione IP23 o IP44 Tipo di raffreddamento IC08 Tabella 3: Caratteristiche generali della macchina Il generatore sarà corredato dei dispositivi termici di protezione (PT100) collocati : • n.1 nel rame di ciascuna fase (totale 3); • n.1 nei supporti d’albero (totale 2). Il raffreddamento avverrà a liquido con scambiatore a bordo generatore. L’alimentazione del lubrificante dei cuscinetti avverrà attraverso dispositivo esterno. La macchina sarà fornita con ruota fonica per la determinazione della velocità. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 8 Pag 12 di 23 IMPIANTI ELETTRICI Il presente paragrafo descrive in modo generale l’insieme delle apparecchiature e delle opere elettriche ed elettroniche necessarie per la realizzazione dell’impianto idroelettrico sul torrente Tartoiana. La soluzione tecnica degli impianti prevede l’installazione di: • N. 1 gruppo di generazione costituito da turbina accoppiata a generatore (alternatore sincrono) di energia di energia elettrica in BT a 690V – 50Hz per una potenza media su base annua di circa 192 kW; • N. 1 trasformatore MT/BT 20kV/0,69kV – 520kVA per l’elevazione della tensione generata dal gruppo al valore unificato dell’ente distributore di 20kV; • N. 1 trasformatore BT/bt 0,69kV/0,4kV – 50kVA per l’alimentazione dei Servizi Ausiliari (SA) di centrale; • N. 1 trasformatore BT/bt 0,69kV/0,4kV – 10kVA per l’alimentazione dei Servizi Ausiliari (SA) delle opere di presa; • Quadri elettrici MT contenenti le apparecchiature di sezionamento, Protezione Generale (PG), comando e controllo, ai fini della cessione sulla rete nazionale dell’energia elettrica prodotta; • Quadri elettrici BT contenenti le apparecchiature di Protezione di Interfaccia e di Generatore (PI e PGen) ed il sezionamento, comando e protezione dei servizi ausiliari di centrale ed opere di presa; • Sistemi ausiliari per un corretto funzionamento della centrale ed il controllo della produzione dei vettori energetici; • Impianti elettrici di servizio (illuminazione, FM); • Impianto di messa a terra presso l’edificio centrale e le opere di presa; • Sistema di automazione per monitoraggio continuo della centrale da remoto e per gestione funzionamento impianto. 8.1 GENERALITÀ SUL SISTEMA ELETTRICO E LE APPARECCHIATURE L’impianto elettrico e di distribuzione dell’energia elettrica sarà alimentato in media tensione dalla rete ENEL con sistema trifase a neutro isolato e tensione nominale 20.000V - 50Hz. Il sistema elettrico adottato sarà, perciò, il TN-S. La cessione dell’energia sarà effettuata all’interno dell’edificio centrale, in locale dedicato. Il locali per la connessione, previsti secondo i dettagli e le indicazioni contenuti nella specifica DG2092 r2, comprendono, IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE • locale di consegna dell’energia (locale ENEL); • locale di misura. 8.2 Pag 13 di 23 IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE E TRASPORTO Gli impianti elettrici di trasformazione e trasporto dell’energia elettrica avranno origine all’interno della centrale idroelettrica a valle della sezione di produzione e più precisamente a valle del quadro di macchina del generatore contenente i dispositivi di protezione di generatore e di interfaccia. I sistema comprenderà: • le condutture tra i morsetti di generazione alla tensione di macchina (690V) ed i quadri di macchina/interfaccia e quelle dai quadri di macchina/interfaccia al trasformatore elevatore sono costituite da una terna di cavi unipolari del tipo FG7OR (0,6/1kV); • le condutture tra il quadro alla tensione di generazione (scomparto 1 di Fig. 3) a 690V ed i trasformatori (principale ed SA), la linea verso il trasformatore SA, sono costituite anch’esse da terne di cavi unipolari del tipo FG7OR (0,6/1kV); • le condutture poste ad alimentare l’opera di presa dal quadro SA saranno pure costituite da una terna di cavi unipolari FG7OR (0,6/1 kV) di lunghezza pari a 1600 metri circa, posate entro tubazione protettiva Ø 110 interrata; • le condutture tra il quadro a 20 kV ed il trasformatore principale sono costituite da una terna di cavi unipolari del tipo RG7H1R (12/20kV); • la conduttura dal quadro QG_MT all’interruttore di manovra ENEL ubicato in locale dedicato, costituita da una terna di cavi unipolari tipo RG7H1R (12/20kV) di sezione 95 mm² (come da prescrizione inserite nella norma CEI 0-16), per una lunghezza di linea di circa 5 metri, posati in passerella metallica o cunicolo; • il trasformatore principale MT/BT (scomparto 2 di Fig. 3) del tipo con isolamento in resina, a giorno, avente tensione nominale al primario 20kV, tensione nominale al secondario 0,69kV, potenza nominale An1=520 kVA, collegamento DYn11, contenuto in apposito box dotato di opportune aperture di aerazione e ventilazione; • il trasformatore di servizio BT/bt (scomparto 2 di Fig. 3) anch’esso in resina, segregato in box, avente tensione nominale al primario 0,69kV, tensione nominale al secondario 400V, potenza nominale An2= 50kVA, collegamento DYn11, in box dedicato o equivalente segregazione IP23; • i quadri di batterie di condensatori trifasi per il rifasamento dei trasformatori; • il quadro generale e di consegna (scomparti 3a, 3b di Fig. 3) costituito da unità con isolamento in aria con Dispositivo Generale (DG): interruttore a comando motorizzato IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 14 di 23 completo di sganciatori, unità di protezione e misura a microprocessore, la cella di protezione generale sarà equipaggiata di relè di protezione generale certificato secondo la norma CEI 0-16; • il quadro BT del generatore (scomparto 1 di Fig. 3) sarà costituito da unità modulari compatte ad isolamento in aria; tensione nominale 690V, sbarre con In>630A, interruttori scatolati sia lato generazione (DDG) sia lato consegna (DI) e servizi ausiliari. Saranno presenti riduttori voltmetrici e amperometrici; le apparecchiature di interruzione e sezionamento saranno complete di sganciatori, unità di protezione e misura a microprocessore; • il gruppo statico di continuità (UPS) per alimentare senza interruzioni le apparecchiature di protezione / automazione. 8.3 IMPIANTI ELETTRICI AUSILIARI AL SERVIZIO DELLA CENTRALE E DELL’OPERA DI PRESA Gli impianti elettrici di servizio saranno alimentati dal trasformatore destinato BT/bt (Un1/Un2=0,69/0,4kV, An2=50kVA). All’interno della centrale sarà installato il quadro elettrico generale servizi ausiliari contenente le apparecchiature automatiche di protezione e comando di tutte le linee derivate costituito da armadio modulare del tipo per interno avente grado di protezione IP41 e forma 2. L’impianto elettrico FM di centrale sarà realizzato con condutture in cavo multipolare tipo FG7OR (0.6/1kV) inserite nei tratti di dorsale in passerelle metalliche Fe-Zn e negli stacchi terminali in tubazioni metalliche Fe-Zn; in corrispondenza di ogni brusca deviazione o di stacco saranno installate scatole/cassette di derivazione metalliche posate a vista con modalità tali da garantire il grado di protezione minimo IP55; la distribuzione dell’energia per l’impianto luce di centrale sarà realizzata utilizzando il cavo suddetto o cavi unipolari tipo N07V-K all’interno di tubazioni in PVC rigido. Le utenze saranno costituite da dei punti prelievo FM formati da quadri prese a spina industriali tipo IEC 309 dotate di interruttore di blocco meccanico e fusibili di protezione, da punti presa serie civile di servizio a standard italiano / tedesco bivalente singolarmente protette da fusibile e dai punti luce interni. All’esterno dell’edificio, per l’illuminazione del piazzale antistante e sui lati, si prevedono proiettori da 400W-230V. Sono previsti circuiti per i punti luce di emergenza sia nella sala macchine e nei locali minori formati da apparecchi autonomi con lampada da 24W dotati di batterie ermetiche al Ni-Cd e per gli sganci di emergenza al fine di porre fuori tensione l’intero impianto o parte di esso in caso di IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 15 di 23 emergenza (incendio, pericolo immediato per le persone, guasto, ecc.); sarà inoltre predisposto un punto per la connessione alla rete telefonica Telecom da ubicarsi presso il quadro consolle. Sarà realizzata l’alimentazione dei servomotori a corredo dei serramenti apribili con comando apre-chiude tramite doppio pulsante posto in prossimità del portone di accesso alla centrale. Nel locale dedicato al trasformatore elevatore sarà installato un ventilatore elicoidale per l’estrazione diretta a parete atto a realizzare la ventilazione forzata ad integrazione della ventilazione naturale del vano, comandato da termostato ambiente. 8.4 OPERA DI PRESA Gli impianti elettrici di servizio alle opere di presa saranno alimentati direttamente dal quadro SA di centrale attraverso una linea dedicata posata parallelamente alla condotta forzata. Sarà realizzata con conduttori unipolari FG7OR (0,6/1kV) con posa in tubazione interrata (come su indicato). Il quadro elettrico servizi opera di presa, alimentato così alla tensione di 690V, sarà connesso ad un piccolo trasformatore da 10 kVA che porterà alla classica tensione di 400V. Il quadro conterrà inoltre le apparecchiature automatiche di protezione, comando e gestione di tutte le linee derivate realizzate con condutture in cavo multipolare tipo FG7OR (0.6/1kV). Le utenze in campo saranno costituite dalla centralina oleodinamica per l’azionamento dei servomotori delle paratoie, da un punto di prelievo F.M. formato da blocco prese a spina industriali tipo IEC 309 e da un punto luce su palo completo di punto di comando locale ripetibile a distanza. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 9 Pag 16 di 23 SCHEMA GENERALE DI IMPIANTO Si riporta di seguito lo schema unifilare generale d’impianto e l’elenco dei principali componenti: Figura 3: schema unifilare semplificato Elenco componenti - legenda: 1 – Quadro alla tensione di generazione (690 V); 2 – Trasformatori SA e principale; 3a, 3b – Quadri alla tensione di rete (20 kV); DI+DGen – Dispositivo di Interfaccia e Generatore SPI – Sistema di Protezione di Interfaccia; PGen – Sistema di Protezione di Generatore; DG – Dispositivo Generale SPG – Sistema di Protezione Generale. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 17 di 23 10 TRASFORMATORE PRINCIPALE Il trasformatore principale sarà del tipo isolato a resina, raffreddato ad aria e per interno, con le seguenti caratteristiche di targa. Potenza nominale Pn 520 kVA Rapporto di Trasformazione 690 / 20000 ± 2x2,5% Collegamento Dyn11 Tensione di cortocircuito 6% Tipo di raffreddamento AN – AN Grado di protezione IP 23 Isolamento Resina Tabella 4: Caratteristiche generali della macchina Il trasformatore verrà corredato di box di contenimento o griglia di segregazione posta ad idonea distanza dalla macchina posta all’interno del locale macchine. Inoltre verrà fornito di centralina RIS per segnalazione guasti ed interventi. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE Pag RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE 18 di 23 11 QUADRO MT PRINCIPALE ED ALLACCIAMENTO ALLA RETE Il quadro a 20 kV sarà protetto, isolato per la tensione nominale di 24 kV, con grado di protezione IP 4X, rispondente alle norme CEI EN 60298 (CEI 17-6), costituito dalle seguenti celle evidenziate nello schema unifilare. Il Quadro Generale di Centrale sarà costituito dai seguenti elementi principali: • cella dell'interruttore avente la funzione di Dispositivo Generale (DG) secondo le norme CEI 0-16; • vano dispositivi TV per DDI e DDG; • relè di protezione generale con datalogger certificato CEI 0-16; • eventuali celle di risalita cavi se necessario. La cella interruttore generale sarà equipaggiata con interruttore a SF6 o a vuoto, TA toroidali isolati in resina, sezionatore rotativo verso consegna e sezionatore di messa a terra interbloccato col sezionatore di sbarra. Ciascuna cella comprenderà uno scomparto superiore segregato dalle rimanenti parti della cella, per tutte le apparecchiature ausiliarie e le protezioni relative alla cella stessa. Caratteristica Valore Tensione nominale [kV] 20 Frequenza nominale [Hz] 50 Tensione massima di riferimento [kV] 24 Corrente nominale [A] 630 Corrente di breve durata (1 sec) [kA] 16 Corrente limite dinamica [kA] 40 Grado di protezione Potere di interruzione nominale degli interruttori [kA] Ciclo nominale degli interruttori IP4X 16 O-3sec-CO-3sec-CO Rapporto nominale dei TA per la cella DG 300/5 A Rapporto nominale dei TA toroidali 100/5 A Numero dei nuclei dei TA Tensioni ausiliarie Tabella 5: Caratteristiche generali del quadro a 20 kV 1 nucleo protezioni 1 nucleo misure 400 V c.a. e 24 V c.c. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 19 di 23 12 SISTEMA DI MESSA A TERRA Per gli impianti in esame sarà realizzato un idoneo impianto di terra atto ad assicurare un valore di resistenza commisurato al valore della corrente nominale di guasto e al relativo tempo di eliminazione delle protezioni installate a monte nella rete esercita dall’Ente distributore, in conformità a quanto stabilito dalle Norme CEI 11-1 in vigore. L'impianto di messa a terra sarà costituito dal dispersore e dalla rete di conduttori di terra, compresi quelli di collegamento fra la sbarra di terra ed il dispersore ed avrà lo scopo principale di ridurre le tensioni di contatto, in caso di guasto, al disotto dei 50 V previsti dalla normativa. Ciò consentirà, secondo la CEI 64-8, l’eventualità di non richiedere l’interruzione dell’alimentazione ed il venir meno ogni problema relativo all’impedenza dell’anello di guasto. Il dispersore della centrale sarà costituito da una corda in rame nudo di sezione 50mm2 (o tondino in ferro Φ10 mm) che circonda l’edificio collegato ai picchetti in acciaio zincato infissi nel terreno ai 4 angoli. L’esiguo numero di picchetti previsto sta ad indicare la loro limitata influenza per guasti in BT ed MT con queste portate di corrente. Sarà essenziale prevedere il collegamento alle reti elettrosaldate ed ai ferri di armatura, al collettore di terra della sala macchine al collettore principale di terra. A questo impianto saranno collegate anche tutte le masse e masse estranee della cabina e dell’edificio, i centri stella dei trasformatori e del generatore e l’eventuale sistema di messa a terra contro le scariche atmosferiche. Tale conduttore sarà interrato a non meno di 70 cm di profondità ed a non meno di un metro dall'edificio. I picchetti saranno di tipo a croce e con lunghezza non inferiore a 1,5 m, saranno dotati punta terminale battipalo e piastra forata per il collegamento. Un impianto di terra è previsto anche presso le opere di presa, esso sarà costituito dal dispersore in corda di rame nuda da 35 mm2, dai relativi picchetti del tutto simili ai precedenti, dai collegamenti con il centro stella del trasformatore 690/400V, le armature e con la condotta forzata. Quest’ultimo consente di collegare il dispersore in centrale con quello presso le opere di presa, rendendo dunque unico l’impianto di terra. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 20 di 23 13 SERVIZI AUSILIARI 13.1 TRASFORMATORI DEI SERVIZI AUSILIARI I trasformatori dei servizi ausiliari BT di centrale e dell’opera di presa saranno del tipo isolato in resina, raffreddato in aria e per interno, con le seguenti caratteristiche. Potenza nominale Pn 50 kVA Rapporto di Trasformazione 690/400 ± 2x2,5% Collegamento Dyn11 Tensione di cortocircuito 4% Tipo di raffreddamento AN – AN Grado di protezione box IP 23 Tabella 6: Caratteristiche generali della trasformatore servizi ausiliari di centrale Potenza nominale Pn 10 kVA Rapporto di Trasformazione 690/400 ± 2x2,5% Collegamento Dyn11 Tensione di cortocircuito 4% Tipo di raffreddamento AN – AN Grado di protezione box IP 23 Tabella 7: Caratteristiche generali della trasformatore servizi ausiliari opera di presa 13.2 APPARECCHIATURA ELETTRICA DEI SERVIZI AUSILIARI I servizi ausiliari (SA) comprenderanno tre sistemi separati: 1) Sistema a 400/230 V c.a. di centrale – alimentato dal trasformatore SA 690/400V; 2) Sistema a 400/230 V c.a. opere di presa – alimentato dal trasformatore OP 690/400V; 3) Sistema a 24 V c.c. costituito da una batteria, un carica batteria alimentato da un apposito interruttore del quadro Servizi ausiliari in c.a., e un quadro distribuzione corrente continua. 13.3 QUADRI 400/230V DI DISTRIBUZIONE DEI SA IN C.A. I quadri dei servizi ausiliari di centrale e dei servizi ausiliari dell’opera di presa saranno rispondenti alle norme CEI-EN 60439 (CEI 17-13); il primo, derivato dalle sbarre alla tensione di generazione, comprenderà: • un sezionatore generale quadri polare; • TA e strumentazione di misura dell'energia; IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE • Pag 21 di 23 interruttori di alimentazione delle utenze sia trifasi, sia monofasi, di numero e portata idonei alle stesse, come indicato nello schema unifilare; • pannello frontale con strumenti di misura della tensione e della corrente assorbita. 13.4 QUADRO DI DISTRIBUZIONE IN C.C. A 24V Il quadro sarà rispondente alle norme CEI 17-13, e comprenderà: • l'interruttore generale munito di protezione magnetotermica; • interruttori di alimentazione delle utenze, di numero e portata idonei alle stesse, come da schema unifilare; • pannello frontale con strumentazione e regolazioni del carica batteria nonché strumento indicatore della carica residua: • sistema UPS per l'alimentazione in continuità dell'elettronica di segnalazione e controllo. Il carica batteria e la batteria potranno essere incorporati nel quadro distribuzione c.c.. Quest'ultimo dovrà comunque essere fisicamente distinto dal quadro distribuzione c.a.. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 22 di 23 14 SISTEMA DI PROTEZIONE La centrale sarà dotata di un sistema di protezioni idoneo a determinare i necessari interventi (arresto, arresto con blocco, scatto, blocco) in condizioni di sicurezza al verificarsi di anomalie che presentino rischi per le persone o per i macchinari e gli impianti. Tale sistema opererà attraverso circuiti convenzionali a minima, indipendenti da ogni altro sistema di automazione e controllo della centrale e dovrà essere concepito in modo da ottenere che l'arresto del gruppo avvenga, sia in caso di guasto che determini l'intervento di una protezione, sia in caso di rottura di cavetteria o di mancanza di alimentazione ai circuiti di protezione. Esso comprenderà: • la protezione multifunzionale secondo CEI 0-16 operante come protezione del DG; • un complesso multifunzionale di protezione del generatore; • protezione multifunzionale per trasformatore; • protezioni termiche "di bordo macchina" costituite da sonde PT100 inserite nel generatore e nel trasformatore. IMPIANTO IDRELETTRICO SUL TORRENTE TARTOIANA FILE: 186_PD_2.3_RM_00.do c PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE Pag 23 di 23 15 SISTEMA DI CONTROLLO E REGOLAZIONE Il gruppo turbina-alternatore sarà dotata di un proprio indipendente regolatore a microprocessore, idoneo per svolgere le seguenti funzioni: • avviamento, parallelo e marcia a vuoto; • presa di carico secondo un programma fornito manualmente, o in regolazione automatica in base al livello in vasca di carico; • variazione di carico su comando manuale; • arresto comandato (da comando manuale o da protezione); • arresto di emergenza con chiusura rapida del distributore. Il regolatore sarà contenuto in un apposito armadio da collocare in sala macchine, munito di pannello frontale con comandi manuali di Avviamento, Arresto, Aumenta, Diminuisce, Blocco Emergenza, Riarmo blocco. La scelta del modo di funzionamento (Manuale o Automatico) potrà essere effettuata mediante comandi sul pannello frontale o attraverso il sistema di controllo generale della centrale. Il regolatore sarà dotato di adeguate interfacce per la connessione al PC di centrale. Sarà inoltre installato un sistema di automazione locale con possibilità di supervisione remota a mezzo vettore telefonico per comandare e controllare gli impianti tramite personal computer; detto sistema sarà in grado di memorizzare i livelli dell’acqua nelle opere di presa a monte, la portata d’acqua in condotta forzata, segnalare lo stato di funzionamento delle utenze (paratoie aperte o chiuse), quello di malfunzionamento (allarmi, scatti apparecchiature di protezione, ecc.) e il controllo di stato di tutte le apparecchiature dell’impianto elettrico (consumi energia, protezioni, ecc.) in tempo reale con la visualizzazione ed eventualmente la stampa dei dati ricevuti. Il sistema sarà costituito da due controllori programmabili a microprocessore (PLC) di cui uno “Master” installato nel quadro generale in centrale e uno “Slave” installato nel quadro di distribuzione presso le opere di presa, dalle linee di connessione.