Dicembre 2013 Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani. Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese! Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L'Apprendista Astrofilo, per gli amici A2 o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell'Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza! SSO OLLEE Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario. Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno. In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre. Il giorno 21 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13. Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è di norma il 21 dicembre. Quest'anno, nel 2013, il momento esatto del solstizio d'inverno cade alla data del 21 dicembre, alle ore 17,11 TU (ore 18,11 TMEC). Fonte immagine: http://www.delfo.forli-cesena.it • 1 dicembre: il sole sorge alle 7.21; tramonta alle 16.42 • 15 dicembre: il sole sorge alle 7.33; tramonta alle 16.41 • 31 dicembre: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.50 Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 1 Dicembre 2013 (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho LLU UN NAA Le fasi: Fasi Lunari Dicembre 2013 Data Fase Orario * 03/12/2013 Luna Nuova 01h 22m 09/12/2013 Primo Quarto 16h 12m 17/12/2013 Luna Piena 10h 28m 25/12/2013 Ultimo Quarto 14h 48m ** Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: O.E. (Ora Estiva o Legale). O OSSSSEERRVVAABBIILLIITTÀÀ D DEEII PPIIAAN NEETTII Mercurio: questo mese non è favorevole all’osservazione del pianeta. Solo nei primi giorni di dicembre si può tentare di scorgerlo al mattino, circa un’ora prima del sorgere del Sole, basso sull’orizzonte orientale. Nell’arco di pochi giorni si avvicina al Sole fino alla congiunzione del 29 dicembre, e pertanto diventa inosservabile. Venere: negli ultimi giorni del mese scorso Venere aveva raggiunto il periodo di massima osservabilità, tramontando quasi 3 ore dopo il Sole. All’inizio di dicembre le condizioni di osservabilità sono quindi ancora ottimali, ma durante il mese di dicembre l’altezza sull’orizzonte si riduce repentinamente e a fine anno Venere tramonta appena un’ora e mezza dopo il Sole, avviandosi al termine del lungo periodo di visibilità serale. Venere rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario. Marte: per il pianeta rosso le variazioni rispetto al mese precedente sono minime. L’orario del suo sorgere continua ad anticipare, ma solo di alcune decine di minuti, per cui anche in questo mese solo intorno all’una di notte lo si può cercare sull’orizzonte orientale per poi vederlo alto in cielo a Sud solo nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un ampio tratto della costellazione della Vergine. Giove: con Venere che tramonta sempre più presto e gli altri pianeti maggiori osservabili solo prima dell’alba, il pianeta gigante diventa protagonista incontrastato della volta celeste invernale. Ormai è osservabile per quasi tutta la notte, possiamo quindi osservarlo agevolmente a Sud-Est nella prima parte della notte e al culmine a Sud poco dopo la mezzanotte. Una curiosità statistica: il 2013 si concluderà senza Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 2 Dicembre 2013 opposizioni di Giove (con il pianeta a 180° dal Sole e osservabile per tutta la notte). L’ultima è del 3 dicembre 2012, la prossima si verificherà il 5 gennaio 2014. Giove conclude l’anno nella costellazione dei Gemelli, dove si sta muovendo con moto retrogrado. Saturno: dopo la congiunzione del mese scorso, il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Inizialmente sarà ancora molto basso e presto diventerà difficile distinguerlo tra le luci dell’alba, ma a fine mese, anticipando sempre più il suo sorgere, al termine della notte lo si potrà scorgere a Sud-Est a circa 20° di altezza sull’orizzonte. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione della Bilancia. Urano: il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. Nel corso delle prime ore della notte lo si può osservare mentre raggiunge il culmine a Sud. Successivamente scende a Sud-Ovest dove si avvia al tramonto nel corso delle ore centrali della notte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dei Pesci. Nettuno: dopo il tramonto del Sole lo si può ancora individuare a Sud-Ovest, ma l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi progressivamente. Il pianeta si trova quindi sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo e per poterlo osservare l’ausilio di un telescopio rimane indispensabile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022. Plutone: la IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. Plutone è ormai inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. A inizio mese è già estremamente basso sull’orizzonte occidentale appena dopo il tramonto del Sole. Alla fine dell’anno sarà vicinissimo alla congiunzione con il Sole che avrà luogo proprio il 1° gennaio 2014. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023. CCO ON NG GIIU UN NZZIIO ON NII Luna – Saturno – Mercurio: scrutando il cielo mattutino tra le prime luci dell’alba, in attesa dell’esito del passaggio della cometa Ison al perielio, si può tentare l’osservazione di questa notevole concentrazione di astri: una sottilissima falce di Luna calante in congiunzione con Saturno e vicina anche a Mercurio, al mattino del 1° dicembre nella costellazione della Bilancia, sull’orizzonte orientale. Luna – Venere: la sera del 5 dicembre, dopo il tramonto del Sole, si può osservare la falce di Luna crescente prossima alla congiunzione con il pianeta Venere, nella costellazione del Sagittario. La sera seguente, il 6 dicembre, a congiunzione ormai passata, la Luna ha completato il “sorpasso” di Venere e si trova già nel Capricorno. Luna – Pleiadi: nella notte tra il 14 e il 15 dicembre la Luna, ormai quasi Piena, attraversa parte della costellazione del Toro, avvicinandosi alle Pleiadi, diretta verso Aldebaran e le Iadi. Luna – Giove: nella notte tra il 18 e il 19 dicembre la Luna attraversa la costellazione dei Gemelli avvicinandosi a Giove. La congiunzione vera e propria si verifica al mattino del 19. Luna – Marte: nelle ore centrali della notte tra il 25 e il 26 dicembre la Luna all’Ultimo Quarto sorge insieme a Marte nella costellazione della Vergine. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 3 Dicembre 2013 Luna – Saturno: Saturno concede il bis per l’ultima congiunzione dell’anno tra la Luna e un pianeta. Come già avvenuto all’inizio del mese, al mattino del 29 dicembre, prima del sorgere del Sole, si può scorgere la falce di Luna calante vicina a Saturno nella costellazione della Bilancia. CCO OSSTTEELLLLAAZZIIO ON NII Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud-Ovest, sostituite a Sud-Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli. In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura. Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone. A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa. (*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. (**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre. O OSSSSEERRVVIIAAM MO O LLEE SSTTEELLLLEE D DO OPPPPIIEE AALL TTEELLEESSCCO OPPIIO O Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Iota Trianguli detta anche 6 Trianguli. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico. O OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO ON NEE SSPPAAZZIIAALLEE Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 4 Dicembre 2013 O OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO ON NEE SSPPAAZZIIAALLEE CCIIN NEESSEE TTIIAAN NG GO ON NG G 11 La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia. O OSSSSEERRVVAARREE G GLLII IIRRIID DIIU UM M Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares. M MEETTEEO ORREE Dicembre presenta un gran numero di ore di oscurità ed è senza dubbio uno tra i più opportuni mesi per dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti. Specie all'inizio e alla fine del mese avremo buone circostanze per osservare non solo visualmente, ma anche con l’aiuto della fotografia. In questo periodo la luminosità media delle meteore (sporadiche e di sciami minori) si mantiene tra le più contenute di tutto l’anno, pertanto sarà importante compiere osservazioni sempre in condizioni di buona trasparenza del cielo. Nella prima parte del mese sono attivi interessanti sciami minori, per lo più nei dintorni delle costellazioni del Toro e Orione, visibili per tutta la notte e sufficientemente alti sull’orizzonte. Quest’anno saranno favorevoli all’osservazione: le sigma Hydridi (max 5/6 dicembre) che mostrano da anni un’attività abbastanza sostenuta, le Monocerontidi, originate dalla cometa Mellish 1917, che sembrano irradiarsi blandamente (max 7/8 dicembre) da un’area molto diffusa a est di Orione, e le chi Orionidi (max 10/11 dicembre), una corrente eclitticale molto diffusa che pare la continuazione dell’attività delle Tauridi di novembre, formata in gran parte da particelle cometarie frammiste a piccoli residui asteroidali, che non di rado producono brillanti meteore persistenti. La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, particolarmente evidente tra il 10 e il 15 dicembre, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto. Le circostanze con cui potremo osservarle quest’anno non sono favorevoli, dato che la maggior frequenza dovrebbe verificarsi nelle ore diurne del 13 dicembre. Si potranno comunque ottenere osservazioni utili soprattutto nella seconda parte della notte sia del 12/13 dicembre e sia dopo la mezzanotte del 13/14 dicembre, quando cesserà il disturbo della Luna e il radiante sarà più alto sull'orizzonte. Le vedremo irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore, in numero maggiore prima del massimo, anche se meno luminose. Generalmente producono frequenze orarie abbastanza sostenute: nei tre giorni intorno al massimo è possibile osservarne in un’ora più di una ventina e nella fase del massimo un numero superiore al centinaio. La notte del 20/21 dicembre, anche se per poche ore dopo il crepuscolo serale, si potrà tenere sotto controllo in assenza del disturbo lunare anche l’attività delle Ursidi, originate dalla cometa 1856 Tuttle, che possono mostrare imprevisti aumenti di frequenza sia quando la cometa è prossima al perielio, sia anche anni dopo, e sia quando la cometa è all’afelio. Il loro radiante circumpolare, posto tra la Polare e la stella Beta UMI, è osservabile per l’intera notte. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 5 Dicembre 2013 In http://meteore.uai.it/dic2013.htm maggiori dettagli sulle meteore di dicembre. In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti. In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI. CCO OM MEETTEE D DEELL M MEESSEE AGGIORNAMENTO DEL 29 NOVEMBRE 2013 REQUIEM PER LA ISON Quello che molti temevano è purtroppo avvenuto e quello che molti sognavano resterà un sogno. La promettentissima ISON è stata quasi completamente distrutta dal Sole durante il passaggio al perielio. Una volta giunta nei pressi della nostra stella il nucleo, molto sollecitato, è finito in mille pezzi, così come i sogni degli appassionati. A dirla tutta qualcosa sembra essersi salvato, ma non riuscirà certamente a mostrare quanto ci si aspettava. Un vero peccato. La ISON, oltre ad essere piuttosto piccola (un paio di chilometri di diametro), si è rivelata molto fragile e i segnali sul suo infausto destino si erano manifestati con un paio di outburst nell’ultimo mese. Nelle giornate del 27 e 28 novembre le immagini provenienti dalla sonda della NASA SOHO hanno prima illuso, mostrando un oggetto brillante nei pressi del Sole che ha raggiunto un picco di -3 magnitudini. Successivamente, a poche ore dal perielio, un brusco calo di luminosità ha fatto presagire quanto sarebbe successivamente accaduto. La cometa si è trasformata con il trascorrere del tempo in un oggetto allungato praticamente privo della testa che a velocità folle andava incontro a un “drago fiammeggiante”, fino a doppiarlo. Dopo il perielio la cometa ha assunto una strana forma allargata. E’ il poco che resta della ISON, che (forse) potrebbe essere osservabile fra qualche giorno, quando la sua elongazione dal Sole sarà aumentata. Nessuna coda lunghissima si staglierà in cielo e nessun nucleo brillante sarà percepibile a occhio nudo. Solo uno sbuffo di luce testimonierà la fine della ISON. Per non lasciarci travolgere dallo sconforto buttiamoci senza indugio sulla sorprendente Lovejoy, osservabile a occhio nudo e scesa sotto la quinta magnitudine, che presenta una coda lunga ed evidente anche in piccoli binocoli. La vita continua… Il punto: Scrivo queste righe a cinque giorni dal passaggio al perielio della ISON, ormai osservabile in condizioni molto critiche a causa della sua ridotta elongazione dal Sole. La cometa è scesa al di sotto della quarta magnitudine e nei giorni precedenti è stata intravista a occhio nudo. Il suo nucleo, stimolato dal Sole, è andato incontro a un paio di outburst ma resiste. La ISON ha sviluppato una bella coda che in visuale, nei piccoli binocoli dal campo ampio, ha raggiunto i 4/5° di lunghezza. Sperando che il meteo abbia finalmente un po’ di clemenza di noi poveri osservatori, affacciamoci al balcone celeste con curiosità, ma sforzandoci di non anticipare nella nostra mente scenari fantastici che, se mai si presenteranno, ci godremo al momento opportuno con gli occhi e la meraviglia di un bambino davanti a un regalo bellissimo. Buona ISON a tutti, comunque vada… C/2012 S1 ISON In dicembre la ISON, dopo aver doppiato il Sole, inizierà una rapida risalita verso nord passando nel corso del mese da -12° a + 70° di declinazione, percorrendo oltre 80° in cielo e divenendo circumpolare a fine dicembre. Nei primi giorni del mese, aumentando progressivamente la sua elongazione dal Sole, andrà cercata preferibilmente all’alba, quando sarà posizionata meglio che al tramonto. Alla sera infatti, pur migliorando man mano la sua altezza, sarà immersa tra le luci del crepuscolo e questa condizione perdurerà almeno fino alla metà di dicembre. Ovviamente, se si trasformasse in un “mostro” dalla grande coda, ogni occasione andrebbe colta, sia alla sera che alla mattina, quando proprio la coda potrebbe risaltare in un cielo almeno discretamente buio. Nella terza decade del mese la ISON risulterà proficuamente osservabile anche la sera, seppur più bassa che all’alba. Nella sua corsa, a cavallo del venti dicembre, si troverà a Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 6 Dicembre 2013 transitare nelle vicinanze di altre due comete del momento, la C/2013 R1 Lovejoy e la C/2012 X1 Linear. In quel periodo i tre “astri chiomati” saranno racchiusi in circa 20°. ATTENZIONE: La posizione dei resti della cometa ISON (sempre che si vedano) potrebbe non corrispondere alla posizione calcolata prima del passaggio al perielio. C/2013 R1 Lovejoy Se non fosse oscurata dalla ISON staremo tutti parlando di lei. A fine novembre ha infatti raggiunto la quinta magnitudine, mostrandosi a occhio nudo anche grazie al suo aspetto compattissimo. Già in un piccolo binocolo si è potuta ammirare anche la sua codina. A inizio dicembre la osserveremo al massimo della sua brillantezza, forse addirittura di quarta magnitudine. Pur essendo infatti attesa al perielio il 22, nel corso del mese si allontanerà man mano dalla Terra calando probabilmente in modo leggero di luminosità. Per le prime due decadi del mese sarà osservabile sia dopo il tramonto che prima dell’alba, anche se al mattino risulterà decisamente più alta in cielo. Nell’ultima parte di dicembre la troveremo più bassa, praticamente inosservabile alla sera ma ancora discretamente alta al mattino. Partendo dal Boote, attraverserà la Corona Boreale per finire in Ercole. Il 2 dicembre sfiorerà Nekkar (Beta Bootis), mentre il 19 la troveremo nei pressi della ISON. C/2013 V3 Nevski La sorpresa del mese scorso! Scoperta il 7 novembre da Vitali Nevski, è cresciuta rapidamente in luminosità passando dalla quattordicesima alla nona magnitudine in pochi giorni, rendendosi visibile in piccoli strumenti. E’ passata al perielio verso fine ottobre ma si sta avvicinando al nostro pianeta e raggiungerà la minima distanza da esso il 18 ottobre. Outburst esclusi, dovrebbe indebolirsi. Osservabile già a tarda notte la troveremo altissima in cielo all’alba. Si muoverà tra i due leoni, passando da quello più conosciuto al minore. L’otto dicembre transiterà a mezzo grado da Algieba (Gamma Leonis), splendida e conosciutissima stella doppia. C/2012 X1 Linear Il mese scorso abbiamo parlato del suo improvviso aumento di luminosità avvenuto a ottobre, che l’ha innalzata fino all’ottava magnitudine, un valore molto superiore a quello che le stime indicavano per febbraio, mese del suo passaggio al perielio e della sua presunta maggior luminosità. Dopo l’outburst la Linear, nel corso di novembre, è ritornata nell’anonimato. A dicembre ma anche successivamente sarà però interessante continuare a seguirla, soprattutto perché potrebbe essere interessata da altri outburst. Per tutto il mese, al termine della notte astronomica, avrà guadagnato una discreta altezza in cielo, muovendosi dal Boote fino alla porzione meridionale dell’Ercole, passando nei pressi della testa del Serpente. A metà dicembre incontrerà la ISON, mentre il 26 e 27 dicembre sfiorerà la piccola e relativamente brillante nebulosa planetaria IC 4593, talmente puntiforme da poter essere confusa con una stellina. 154/P Brewington Assolutamente anonima in dicembre, non dovrebbe regalarci particolari scossoni questo mese, che segna il suo passaggio al perielio (il 12 dicembre) e la sua massima luminosità raggiunta, che ben difficilmente scenderà comunque sotto la decima magnitudine. La potremo cercare nel Pegaso non appena fa buio, altissima in cielo. Nell’ultima decade si troverà all’interno del famoso quadrato. Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center: http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail [email protected] Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 7 Dicembre 2013 AASSTTEERRO OIID DII Asteroidi in opposizione nel mese di Dicembre 2013 1 Dicembre, 11:40 [511] Davida TAU mag. 9.8 3 Dicembre, 04:26 [505] Cava TAU mag. 10.6 4 Dicembre, 13:37 [64] Angelina TAU mag. 10.6 24 Dicembre, 05:49 [532] Hereculina ORI mag. 9.4 Asteroidi per il mese di Dicembre 2013 Asteroide A.R. (7) Iris Dec. Mag. Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione 22h05m50.4s -05°32’06” 9.5 1.8 UA 11:47 17:33 23:17 Aqr (20) Massalia 02h01m06.5s +11°51’47” 9.5 1.3 UA 14:41 21:28 04:14 Ari (89) Julia 1.6 UA 11:32 18:51 02:06 Peg 23h23m42.7s +18°57’58” 10.4 (7) Iris è il terzo asteroide più luminoso della fascia principale, dopo Cerere e Vesta. Può raggiungere una magnitudine di circa 7.8, superando seppur di poco anche Pallade. (20) Massalia è un grande e brillante asteroide della fascia principale; è stato scoperto da Annibale de Gasparis il 19 settembre 1852, che tra il 1849 e il 1865 ne scoprì ben 9. Nelle notti di Dicembre (89) Julia avrà la migliore visibilità dalle 17:35 alle 22:22, con la visione ottimale intorno alle 18:25. Cercatelo nella costellazione di Pegaso, alta nel cielo. (89) Julia è rilevabile visivamente in un telescopio da 100mm. Si consiglia di utilizzare un oculare ad alto ingrandimento per il rilevamento visivo ottimale. La sua magnitudine è di circa 10.4. Nei successivi 30 giorni questo asteroide è facile visivamente il 19 dicembre fino al 31 dicembre, con la migliore vista il 20 dicembre. Durante questo periodo svanirà lentamente e rimarrà costante in quota. Visibilità degli asteroidi calcolata per il 15 del mese di Dicembre 2013 Asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione (1) Ceres 12h57m14.3s +03°55'35" 8.7 2.9 AU 02:05 08:22 14:43 Vir (4) Vesta 12h34m29.1s +02°21'46" 8.0 2.6 AU 01:47 08:00 14:14 Vir (2) Pallas 09h51m16.7s -20°17'01" 8.4 1.9 AU 00:30 05:17 10:03 Hya (532) Herculina 06h30m53.8s +14°45'00" 9.9 1.8 AU 18:59 01:57 08:55 Gem (6) Hebe 18h29m06.3s -17°37'21" 10.7 3.2 AU 08:57 13:57 18:55 Sgr (14) Irene 17h02m00.4s -21°58'52" 11.2 3.4 AU 07:49 12:30 17:10 Oph Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (7) Iris, (20) Massalia, (89) Julia. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 8 Dicembre 2013 CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2013/2014 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*) 2 Gennaio, 01:37 [51] Nemausa mag. 10.4 8 Gennaio, 20:54 [19] Fortuna mag. 9.7 12 Gennaio, 02:38 [11] Parthenope mag. 9.9 28 Gennaio, 17:09 [18] Melpomene mag. 9.3 30 Gennaio, 20:56 [32] Pomona mag. 10.8 6 Febbraio, 02:00 [704] Interamnia mag. 10.8 7 Febbraio, 13:36 [129] Antigone mag. 11.0 16 Febbraio, 15:32 [2] Pallas mag. 7.0 16 Febbraio, 15:32 [2] Pallas mag. 7.0 21 Febbraio, 22:07 [114] Kassandra mag. 10.8 25 Febbraio, 00:30 [385] Ilmatar mag. 10.7 3 Marzo, 17:01 [349] Dembowska mag. 10.3 13 Marzo, 15:48 [313] Chaldaea mag. 10.6 14 Marzo, 14:00 [24] Themis mag. 10.6 11 Aprile, 17:01 [60] Echo mag. 10.9 15 Aprile, 13:38 [43] Ariadne mag. 9.9 15 Aprile, 20:12 [4] Vesta mag. 5.8 17 Aprile, 20:55 [1] Ceres mag. 7.0 13 Maggio, 15:24 [65] Cybele mag. 10.9 14 Maggio, 00:23 [9] Metis mag. 9.6 19 Maggio, 19:16 [45] Eugenia mag. 10.7 28 Maggio, 13:53 [15] Eunomia mag. 9.5 30 Maggio, 12:51 [13] Egeria mag. 9.6 (*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale G Gllii aauuttoorrii ddeell CCiieelloo ddeell M Meessee I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo" Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 9