Gennaio 2014 Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani. Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese! Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L'Apprendista Astrofilo, per gli amici A2 o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell'Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza! SSO OLLEE Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20, quando passa nella costellazione del Capricorno. • 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51 • 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.06 • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25 La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese. (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). Il 4 gennaio alle ore 12 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.104.739 km. Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho Fonte immagine: http://oneminuteastronomer.com Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 1 Gennaio 2014 LLU UN NAA Le fasi: Fasi Lunari Gennaio 2014 Data Fase Orario * 01/01/2014 Luna Nuova 12h 14m 08/01/2014 Primo Quarto 04h 39m 16/01/2014 Luna Piena 05h 52m 24/01/2014 Ultimo Quarto 06h 19m 30/01/2014 Luna Nuova 22h 38m ** Il mese di gennaio 2014 presenta 5 fasi lunari. Il 2014 presenta 3 mesi con 5 fasi lunari (gennaio, marzo e ottobre) e un mese con 3 fasi lunari (febbraio). Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari. [http://divulgazione.uai.it/index.php/Mesi_con_cinque_fasi_lunari] Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) dal 1 gennaio 2014 a sabato 29 marzo 2014 e da domenica 26 ottobre a mercoledì 31 dicembre 2014 O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 29 marzo 2014 a sabato 25 ottobre 2014. Fonte: U.S. Naval Observatory. O OSSSSEERRVVAABBIILLIITTÀÀ D DEEII PPIIAAN NEETTII Mercurio: dopo la congiunzione con il sole dello scorso 29 dicembre, il pianeta rimane inosservabile per diversi giorni. La ridotta distanza angolare dal Sole rende impossibile distinguerlo tra le luci del tramonto. Successivamente il pianeta torna nei cieli serali. Nell’ultima decade del mese la situazione diventa più favorevole: Mercurio tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole ed è possibile scorgerlo basso sull’orizzonte occidentale. Raggiunge la massima elongazione (18°) dal Sole il 31 gennaio. Venere: la scomparsa dal cielo della sera del pianeta più luminoso è particolarmente repentina. Nel giro di pochi giorni la distanza angolare con il Sole si riduce drasticamente. Già il giorno 11 si verifica la congiunzione tra Venere e il Sole. In questo periodo il pianeta è inosservabile. A fine gennaio ricompare prima del sorgere del Sole, molto basso sull’orizzonte orientale. Venere attraversa buona parte della costellazione del Sagittario: negli ultimi giorni del mese raggiunge il limite del Sagittario ed entra impercettibilmente nella costellazione del Corvo. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 2 Gennaio 2014 Marte: il pianeta rosso, come accade da molte settimane, continua ad anticipare lentamente l’orario del proprio sorgere. Negli ultimi mesi Marte era osservabile agevolmente solo nelle ore immediatamente precedenti il sorgere del Sole. A fine gennaio, finalmente, è possibile scorgerlo al suo sorgere ad Est già intorno alla mezzanotte, per poi vederlo culminare a Sud all’apparire delle prime luci dell’alba. Marte attraversa un tratto della costellazione della Vergine, fino a trovarsi, alla fine del mese, in congiunzione con la stella Spica. Giove: è l’astro più luminoso di queste notti invernali (dopo la Luna, ovviamente) e il 5 gennaio, trovandosi all’opposizione, raggiunge la massima luminosità, la minima distanza dalla Terra e il periodo più lungo di osservabilità. Lo si può seguire in cielo per l’intera notte lungo il suo percorso da Est a Ovest. Giove continua a spostarsi con moto retrogrado nella regione centrale della costellazione dei Gemelli, dove rimane ancora per tutto questo mese. Saturno: il pianeta è osservabile solo nelle ultime ore della notte, ma la sua altezza sull’orizzonte aumenta gradualmente consentendo di individuarlo facilmente a Sud-Est prima dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia, che lo ospiterà per tutto l’anno 2014. Urano: il tempo a disposizione per individuarlo si riduce sensibilmente. Con il passare dei giorni, al calare dell’oscurità si trova sempre più basso a Sud-Ovest e nelle prime ore della notte tramonta sull’orizzonte ad occidente. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad osservarlo è consigliabile l’ausilio di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dei Pesci, nei pressi del limite inferiore, al confine con la costellazione della Balena. Nettuno: all’inizio dell’anno lo si può ancora cercare a Sud-Ovest, ma il pianeta tramonta via via sempre più presto e alla fine del mese di gennaio è già difficile individuarlo, tra le ultime luci del crepuscolo serale, basso sull’orizzonte occidentale, non lontano dal pianeta Mercurio. Si ricorda che è comunque indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. Plutone: la IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. Il primo evento astronomico significativo del 2014 è la congiunzione di Plutone con il Sole, che si verifica proprio il 1° gennaio. Il pianeta è quindi inosservabile, anche se in teoria ricomparirebbe poco prima del sorgere del Sole ad oriente. Data la bassa luminosità del pianeta, è comunque estremamente difficile individuarlo così basso sull’orizzonte, tra le prime luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023. CCO ON NG GIIU UN NZZIIO ON NII Luna – Venere: Venere sta ormai lasciando i cieli della sera. E’ ormai estremamente basso sull’orizzonte occidentale. Se il 2 gennaio il cielo sarà limpido, si potrà tentare di scorgere, appena dopo il tramonto del Sole, la sottilissima falce di Luna crescente, ad appena un giorno dalla fase di Luna Nuova e, poco più in basso, Venere ormai prossima anch’essa al tramonto. La Luna e Venere si trovano nella costellazione del Sagittario, vicino al confine con il Capricorno. Luna – Pleiadi: la sera dell’11 la Luna attraversa la costellazione del Toro tra l’ammasso stellare delle Pleiadi e la brillante stella Aldebaran. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 3 Gennaio 2014 Luna – Giove: Il 14 e il 15 gennaio si osserva la Luna che attraversa la costellazione dei Gemelli, dapprima, la notte del 14, in avvicinamento a Giove, da cui in seguito si allontana, dopo la congiunzione che si verifica il mattino del 15. Luna – Marte: nella notte tra il 22 e il 23 gennaio si verifica un incontro ravvicinato tra il pianeta Marte, la stella Spica e la Luna, prossima alla fase di Ultimo Quarto. Questi astri sorgono intorno alla mezzanotte; la congiunzione è quindi osservabile solo nella seconda metà della notte, nella costellazione della Vergine. Luna – Saturno: prima dell’alba del 25 gennaio la Luna calante sorge poco prima di Saturno, a cui si avvicina fino alla congiunzione che avviene nelle ore diurne. Possiamo osservare la Luna e Saturno a Sud-Est nella costellazione della Bilancia prima del sorgere del Sole. Luna – Venere: è passato meno di un mese dalla precedente congiunzione Luna – Venere, ma mentre la precedente era osservabile appena dopo il tramonto, il secondo incontro di questo mese tra i due astri può essere visto prima del sorgere del Sole. Il giorno 29 si può tentare di scorgere la sottilissima falce di Luna, ormai prossima alla fase di Luna Nuova, sorgere poco dopo Venere, a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. CCO OSSTTEELLLLAAZZIIO ON NII Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più in basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa. (*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. (**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 4 Gennaio 2014 O OSSSSEERRVVIIAAM MO O LLEE SSTTEELLLLEE D DO OPPPPIIEE AALL TTEELLEESSCCO OPPIIO O Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Theta 1 Orionis, detta anche Il Trapezio. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico. O OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO ON NEE SSPPAAZZIIAALLEE Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia. O OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO ON NEE SSPPAAZZIIAALLEE CCIIN NEESSEE TTIIAAN NG GO ON NG G 11 La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia. O OSSSSEERRVVAARREE G GLLII IIRRIID DIIU UM M Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares. M MEETTEEO ORREE Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poiché queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e solamente da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso intorno alle 20h-21h del 3 gennaio. A quell'ora, come detto, il radiante sarà ancora sull'orizzonte, pertanto solo dalla mezzanotte in poi avremo la possibilità di osservare utilmente già nella loro fase discendente dell'attività. La loro osservazione sarà in ogni modo favorevole, dato che il maggior numero di Quadrantidi si riscontra per una decina di ore, e quindi in buona parte quest'anno nelle ore notturne del 3 gennaio. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono molto brillanti da un radiante molto compatto. Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più vicine all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare a causa dell’esiguo numero degli eventi. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 5 Gennaio 2014 Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l’intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l’orizzonte. Il numero delle meteore è abbastanza contenuto, e in certi casi, come ad esempio nel caso delle Delta Cancridi (max 17 gennaio), è possibile assistere all’apparire di lente meteore brillanti, facilmente osservabili. Di questi sciami quest'anno saranno ben osservabili le correnti meteoriche lontane dal plenilunio del 16 gennaio, ovvero le Rho Geminidi (max 7/8 gennaio) soprattutto dopo le 23h quando non ci sarà più il disturbo della Luna e le Alfa Leonidi (max 31/01 gennaio). In http://meteore.uai.it/gen2014.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio. In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti. In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI. CCO OM MEETTEE D DEELL M MEESSEE TRA PASSATO E FUTURO Il punto: Chiuso il 2013 con la delusione nel cuore per la triste sorte toccata alla ISON (nessuna traccia dei resti della cometa è stata avvistata, nemmeno usando il telescopio spaziale), tuffiamoci nel nuovo anno con rinnovato vigore. Si, è vero, ad oggi il futuro non ci riserva grandissime cose, ma intanto accontentiamoci di quel che si può e si potrà ammirare (ce ne occupiamo nel finale). E poi chissà, magari qualche sorpresa arriverà inaspettata e riaccenderà l’entusiasmo per questi fantastici oggetti celesti che spesso sembrano prendersi gioco delle previsioni. Il bello è anche questo no? C/2013 R1 Lovejoy Per fortuna la Lovejoy è riuscita in parte a colmare il vuoto lasciato dalla ISON. A inizio dicembre è scesa al di sotto della quinta magnitudine ed è stata facilmente avvistata a occhio nudo. Bellissima la sua lunga coda di ioni, percepibile per qualche grado nei piccoli binocoli ed estesissima nelle fotografie, dove ha superato i 10°. E’ passata al perielio il 22 dicembre già in leggero calo di luminosità a causa del suo allontanamento dalla Terra e in gennaio continuerà ad affievolirsi, mantenendo comunque una brillantezza più che discreta, fattore che la renderà ancora osservabile in strumenti modestissimi. A fine mese potrebbe infatti mostrarsi di ottava magnitudine. La si dovrà cercare per tutto il mese poco prima della fine della notte astronomica, quando avrà raggiunto una discreta altezza in cielo. Si muoverà nei pressi di Ras Alhague, la Alfa Ophiuchi, trascorrendo metà mese entro i confini dell’Ercole e l’altra metà nell’Ofiuco. A fine gennaio sarà vicina alla C/2012 X1 Linear, l’altra cometa che proponiamo alla vostra attenzione e di cui ci occupiamo immediatamente. C/2012 X1 Linear Le note riguardo alla posizione della Linear ricalcano quelle sulla Lovejoy, condividendo entrambi gli oggetti la stessa porzione di cielo. Anche questa cometa sarà dunque osservabile a ridosso dell’alba e il suo moto la porterà ad avvicinare la Lovejoy a fine dicembre, quando solo 4° separeranno i due “astri chiomati”. L’outburst di ottobre, oltre a provocare un deciso aumento di luminosità, aveva dilatato la sua chioma rendendo l’oggetto rarefatto e molto esteso. Le osservazioni di dicembre mostrano che molta materia che formava l’involucro esterno si è dispersa nello spazio, con la cometa che però è ricresciuta un pochino in brillantezza, mostrandosi più compatta e con una forma più tradizionale. Pur non vistosa è alla portata di piccoli strumenti nei quali, a inizio mese, sembrerà simile a un batuffolo di nona/decima magnitudine in probabile leggero aumento di luminosità con il trascorrere dei giorni. Sempre che non si ripeta un altro Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 6 Gennaio 2014 outburst… Il 26 e 27 dicembre sfiorerà il luminoso ammasso aperto IC 4665, mentre l’ultimo giorno del mese, come già ricordato, sarà posizionata 4° a ovest della Lovejoy. BILANCIO 2013 E PREVISIONI 2014 L’anno appena trascorso ha incoronato regina la C/2011 L4 PanSTARRS, che in marzo ha raggiunto una magnitudine prossima allo 0. In molti attendevano uno spettacolo decisamente migliore ma, considerando anche le sfavorevoli condizioni geometriche, resta comunque una gran bella cometa da riporre nel cassetto dei ricordi migliori. Sul secondo gradino del podio sale l’attualissima C/2013 R1 Lovejoy che ha raggiunto una luminosità ben maggiore di quella prevista, rendendosi osservabile senza strumenti. Ma il tocco in più è stata la sua lunga coda di gas, davvero spettacolare. Decisamente un bell’oggetto. Medaglia di bronzo per la cometa che avrebbe dovuto strapazzare la concorrenza. Per confronto è come se nei 100 o 200 metri dell’atletica leggera Usain Bolt arrivasse terzo, un’ottima posizione per tutti ma non per lui. Ovviamente stiamo parlando della C/2012 S1 ISON, che a novembre ha raggiunto la quinta magnitudine e sfoggiato una discreta codina prima di tuffarsi tra le luci del Sole in un viaggio senza ritorno. Che delusione! Al quarto posto, decisamente staccata, la periodica di cortissimo periodo P/2 Encke, che a novembre ha quasi raggiunto la sesta magnitudine rendendosi protagonista di uno dei suoi migliori passaggi degli ultimi anni. Quinta e ultima cometa vistosa dell’anno appena trascorso la C/2012 F6 Lemmon che, a dire il vero, ha dato il meglio di sé nell’emisfero australe scendendo sotto la quinta magnitudine. Dato però che la classifica include solo le comete visibili dalle nostre latitudini, non possiamo che valutarla per come si è mostrata ai nostri occhi, cioè una discreta cometa di settima magnitudine. Tuffiamoci ora nel futuro e vediamo cosa ci riserva il 2014, un anno che a livello di aspettative si annuncia completamente diverso da quello appena trascorso. Un anno fa a quest’ora stavamo aspettando due potenziali grandi comete e invece oggi attendiamo una manciata di oggetti binoculari. Nei primissimi mesi dell’anno la “vecchia” C/2013 R1 Lovejoy dovrebbe risultare l’unica cometa perlomeno discretamente luminosa, anche se destinata ben presto all’anonimato. Poi arriverà la C/2012 K1 PANSTARRS che, dai primi giorni di aprile, dovrebbe scendere al di sotto della decima magnitudine e che vedremo crescere fino ai primi giorni di luglio, quando scomparirà nel tramonto avviandosi al perielio previsto per il 27 agosto. Ricomparirà nella seconda decade di settembre, stavolta all’alba e si avvicinerà al nostro pianeta fino a scendere poco sotto l’Unità Astronomica in ottobre, raggiungendo secondo le stime la magnitudine 5,4 e rendendosi quindi forse visibile a occhio nudo, anche se la scarsa altezza sull’orizzonte la penalizzerà fortemente. Nell’ultima decade di ottobre sprofonderà sempre più nell’emisfero australe e la riperderemo, per recuperarla verso Natale, forse ancora sotto la decima magnitudine. A fine estate sarà protagonista di una fugace apparizione la C/2013 V5 Oukaimeden, che a metà agosto dovrebbe scendere sotto la decima magnitudine, aumentando rapidamente di luminosità e raggiungendo la settima magnitudine nei primi giorni di settembre. Poi però sparirà alla nostra vista sul più bello, avviandosi al perielio immersa tra le luci dell’alba, per ricomparire solo in dicembre, quando sarà però ormai debolissima. Infine in autunno ecco la C/2013 A1 Siding Spring, che raggiungerà il perielio il 25 ottobre. Brillerà in quel periodo di nona magnitudine e sarà posizionata molto bassa sull’orizzonte. Purtroppo il meglio lo avrà Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 7 Gennaio 2014 probabilmente già dato, considerato che la massima luminosità (mag. 7.5) dovrebbe averla raggiunta a settembre, quando da noi non sarà osservabile, passando a meno di 1 U.A. dalla Terra. In ogni caso, dai primi giorni di ottobre, comincerà a fare capolino ancora presumibilmente vicina al suo massimo. Da non perdere il suo incontro ravvicinatissimo con Marte, programmato per il 19 ottobre, quando soltanto una manciata di primi d’arco divideranno i due oggetti. L’avvicinamento non è solo prospettico ed esistono delle possibilità, seppur remote, che la cometa possa schiantarsi sul suolo del Pianeta Rosso. Questo è tutto, o meglio, questo è quanto conosciuto e previsto. L’apparente pochezza potrebbe però rivelarsi la classica calma prima della tempesta. Qualche scoperta o avvenimento imprevisto potrà infatti in ogni momento modificare il quadro. Come sempre chi vivrà, meglio osserverà, vedrà… Buon 2014 a tutti! Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center: http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail [email protected] AASSTTEERRO OIID DII Asteroidi in opposizione nel mese di Gennaio 2014 2 Gennaio, 01:37 (51) Nemausa mag. 10.4 8 Gennaio, 20:54 (19) Fortuna mag. 9.7 12 Gennaio, 02:38 (11) Parthenope mag. 9.9 28 Gennaio, 17:09 (18) Melpomene mag. 9.3 28 Gennaio, 20:56 (32) Pomona mag. 10.8 Asteroidi per il mese di Gennaio 2014 asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione (18) Melpomene 08h48m28.1s +10°01'24" 9.5 1.4 AU 18:38 01:17 07:57 Cnc (532) Herculina 05h49m12.5s +18°53'23" 9.7 1.8 AU 15:04 22:18 05:33 Tau (19) Fortuna 07h07m10.0s +19°50'26" 9.9 1.3 AU 16:17 23:36 06:55 Gem L'asteroide Herculina nel mese di Gennaio si sposta dalla costellazione di Orione a quella del Toro, per raggiungere e superare a metà Febbraio la nebulosa del Granchio M1. L'asteroide Fortuna a inizio mese passerà tra NGC2392 Nebulosa Eschimo di mag. 9.1 e l'ammasso aperto NGC 2304 di mag. 10.0 ricchissimo di stelle. L'asteroide Melpomene a metà mese passerà molto vicino all'ammasso aperto M67 di mag. 6.9 e poco sotto uno dei più belli ammassi aperti del cielo invernale M44 Presepe. Da ricordare che Melpomene è stato scoperto a Giugno del 1852 con un telescopio da 18 cm! Herculina, menzionato anche come Ercolina, è uno dei venti asteroidi più massicci della fascia principale, con un diametro di circa 225 km. Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 8 Gennaio 2014 Altri asteroidi interessanti da osservare questo mese: Visibilità degli asteroidi calcolata per il 15 del mese di Gennaio 2014 – h. 22:00 Asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione (4) Vesta 13h36m24.5s -01°41'53" 7.5 2.0 AU 00:07 06:04 12:05 Vir (2) Pallas 10h09m25.5s -21°48'56" 7.7 1.4 AU 21:58 02:38 07:18 Hya (1) Ceres 13h53m25.5s +00°17'32" 8.4 2.4 AU 00:17 06:21 12:29 Vir (7) Iris 2.2 AU 09:50 16:01 22:09 Psc 23h30m45.8s +01°16'03" 9.8 Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (19) Fortuna, (532) Herculina , (18) Melpomene . CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2013/2014 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*) 6 Febbraio, 02:00 [704] Interamnia mag. 10.8 7 Febbraio, 13:36 [129] Antigone mag. 11.0 16 Febbraio, 15:32 [2] Pallas mag. 7.0 21 Febbraio, 22:07 [114] Kassandra mag. 10.8 25 Febbraio, 00:30 [385] Ilmatar mag. 10.7 3 Marzo, 17:01 [349] Dembowska mag. 10.3 13 Marzo, 15:48 [313] Chaldaea mag. 10.6 14 Marzo, 14:00 [24] Themis mag. 10.6 11 Aprile, 17:01 [60] Echo mag. 10.9 15 Aprile, 13:38 [43] Ariadne mag. 9.9 15 Aprile, 20:12 [4] Vesta mag. 5.8 17 Aprile, 20:55 [1] Ceres mag. 7.0 13 Maggio, 15:24 [65] Cybele mag. 10.9 14 Maggio, 00:23 [9] Metis mag. 9.6 19 Maggio, 19:16 [45] Eugenia mag. 10.7 28 Maggio, 13:53 [15] Eunomia mag. 9.5 30 Maggio, 12:51 [13] Egeria mag. 9.6 (*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale G Gllii aauuttoorrii ddeell CCiieelloo ddeell M Meessee I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo" Fonte: Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it/ 9