LICEO SCIENTIFICO STATALE CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA “Bonaventura Cavalieri” Via Madonna di Campagna 18 28922 Verbania Pallanza (VB)Tel.0323 558802 Fax 0323 556547 E-mail:[email protected] - sito www.liceocavalieri.gov.it. C.F. 84012210039 cod. Scuola VBPS02000P Piano di lavoro annuale del docente Anno scolastico 2016/17 ☐XLiceo Classico ☐Liceo Scientifico ☐Liceo delle Scienze Umane ☐Liceo Scientifico bilingue Classe IV A Prof DANIELA BOGLIONI Disciplina SCIENZE numero ore settimanali 2 numero ore annuali 66 Breve presentazione della classe Il gruppo classe è discretamente attento al lavoro di classe anche se il clima globale di classe non è sempre propositivo. Nella classe un gruppo di studenti è complessivamente serio e puntuale sia nel lavoro in classe sia in quello domestico, mentre un altro gruppo si mostra ancora poco organizzato nel lavoro scolastico e non dotato di un adeguato metodo di studio. Rilevazione dei livelli di partenza: ☐xConoscenza pregressa ☐Test d’ingresso ☐Altro (specificare)........................................ Competenze chiave di cittadinanza ● ● ● ● ● ● ● ● Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali Area metodologica ● Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ● ● ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline Area logico argomentativa ● ● ● Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione Area linguistica e comunicativa ● ● ● ● Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi: saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalita’ e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca comunicare. Area storico umanistica ● ● ● ● Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e ● ● ● ● delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area scientifica, matematica e tecnologica ● ● Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Obiettivi disciplinari (Obiettivi disciplinari volti al conseguimento delle competenze di cittadinanza e dei risultati di apprendimento liceali) CHIMICA Unità didattica 1 La quantità chimica: la mole Competenze Saper effettuare connessioni logiche. Traguardi formativi Indicatori 1a. Comprendere la relazione tra composizione percentuale in massa e composizione atomica di un composto. - Utilizza correttamente le unità di misura. - Comprende che il simbolismo delle formule ha una corrispondenza con grandezze macroscopiche. Saper riconoscere e stabilire relazioni 2a. Determinare la massa molare di una sostanza nota la formula. 2b. Utilizzare il concetto di mole per convertire la massa/il volume di una sostanza o il numero di particelle elementari in moli e viceversa. 2c. Determinare la formula empirica e molecolare di un composto. Unità didattica 2 - Utilizza la tabella delle masse atomiche per determinare le masse molecolare/peso formula e molare di una sostanza. - Applica le relazioni stechiometriche che permettono il passaggio dal mondo macroscopico al mondo microscopico. - Esegue calcoli con cui determinare la formula minima/molecolare o la composizione percentuale. Competenze Saper trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti Traguardi formativi Indicatori 1a Interpretare i processi di dissoluzione in base alle forze intermolecolari che si possono stabilire tra le particelle di soluto e di solvente - Riconosce la natura del soluto in base a prove di conducibilità elettrica 1b. Organizzare dati e applicare il concetto di concentrazione e di proprietà colligative - Determina la massa molare di un soluto a partire da valori delle proprietà colligative 1c. Leggere diagrammi di solubilità (solubilità/temperatura; solubilità/pressione) Le proprietà delle soluzioni Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale 2a. Conoscere i vari modi di esprimere le concentrazioni delle soluzioni 2b. Comprendere le proprietà colligative delle soluzioni 2c. Comprendere l’influenza della temperatura e della pressione sulla solubilità - Valuta correttamente informazioni sui livelli di inquinanti presenti in alcuni fluidi - Utilizza il concetto di pressione osmotica per spiegare la necessità di un ambiente ipertonico al fine di impedire la decomposizione batterica dei cibi -E’ in grado di spiegare il rischio di embolia gassosa per chi pratica attività subacquea Competenze Unità didattica 3 Saper riconoscere e stabilire relazioni Le reazioni chimiche Saper classificare Traguardi formativi Indicatori 1a. Interpretare un’equazione chimica in base alla legge della conservazione di massa - Bilancia una reazione chimica 1b. Interpretare un’equazione chimica in termini di quantità di sostanza - Utilizza i coefficienti stechiometrici per la risoluzione di problemi che chiedono di determinare massa/volume delle specie chimiche coinvolte 1c. Mettere in relazione dati teorici e dati sperimentali - Riconosce il reagente limitante e determina la resa di una reazione 2a. Conoscere i vari tipi di reazioni chimiche - Riconduce una reazione chimica a uno dei quattro tipi fondamentali (sintesi, decomposizione, scambio semplice, doppio scambio) 2b. Individuare le reazioni di doppio scambio in cui si forma un precipitato - Individua i reagenti in grado di dare origine alla formazione di un sale e acqua 2c. Riconoscere una reazione di neutralizzazione Unità didattica 4 L’energia si trasferisce Competenze Saper riconoscere e stabilire relazioni Traguardi formativi Indicatori 1a Descrivere come variano l’energia potenziale e l’energia cinetica durante una trasformazione - Spiega come varia l’energia chimica di un sistema durante una trasformazione endo/esotermica 1b. Comprendere il significato della variazione di entalpia durante una trasformazione 1c. Mettere in relazione la spontaneità di una reazione con la variazione di entalpia e di entropia - Mette in relazione il segno della variazione dell’entalpia con la quantità di calore scambiato con l’ambiente - Prevede la spontaneità di una reazione, attraverso la variazione di energia libera del sistema - Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale 2b. Comprendere il diverso potere calorifico degli alimenti e il loro ruolo nel metabolismo energetico 2c. Distinguere le trasformazioni spontanee con riferimento a fenomeni della vita quotidiana Unità didattica 6 - E’ in grado di valutare il diverso fabbisogno energetico degli organismi viventi in relazione alla loro attività - Individua nella fusione spontanea del ghiaccio, la variazione entalpica e entropica Competenze Saper riconoscere e stabilire relazioni La velocità di reazione Saper trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti Traguardi formativi Indicatori 1a. Riconoscere il carattere sperimentale dell’equazione cinetica, Interpreta l’equazione cinetica di una reazione 1b. Spiegare la cinetica di reazione alla luce della teoria degli urti - Illustra il ruolo dei fattori che determinano la velocità di reazione 1c. Riconoscere nell’equazione cinetica lo strumento per definire il meccanismo di una reazione - Sa definire la molecolarità di una reazione elementare 2a. Interpretare grafici concentrazione/tempo - Utilizza i dati sperimentali per stabilire l’ordine di reazione 2b. Costruire il profilo energetico a partire dai valori di Eatt e ΔH - Distingue fra energia di reazione ed energia di attivazione 2c. Comprendere in quale stadio intervenire con un catalizzatore per accelerare la reazione - Interpreta il grafico del profilo energetico di una reazione - Unità didattica 7 L’equilibrio chimico Competenze Saper trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti Traguardi formativi Indicatori 1a. Comprendere che il valore di Keq di un sistema chimico non dipende dalle concentrazioni iniziali - Applica la legge dell’azione di massa - Riconosce il carattere endo/esotermico di una reazione nota la dipendenza di Keq dalla temperatura 1b. Interpretare la relazione fra i valori di Keq e le diverse temperature 2a. Prevedere l’evoluzione di un sistema, noti i valori di Keq - Stabilisce il senso in cui procede una reazione noti i valori di Keq 2b. Acquisire il significato concettuale del principio di Le Chatelier - Valuta gli effetti sull’equilibrio della variazione di uno dei parametri indicati dal principio di Le Chatelier Unità didattica 8 Competenze Saper classificare Acidi e basi Saper riconoscere e stabilire relazioni Traguardi formativi Indicatori 1a. Comprendere l’evoluzione storica e concettuale delle teorie acido – base - Classifica correttamente una sostanza come acido/base di Arrhenius, Bronsted – Lowry, Lewis 1b. Individuare il pH di una soluzione - Assegna il carattere acido o basico di una soluzione in base ai valori di [H+] o [OH-] 1c. Stabilire la forza di un acido/base, noto il valore di ka/kb 2a. Scegliere la relazione opportuna per determinare il pH - Ordina una serie di specie chimica in base al criterio di acidità crescente 2b. Comprendere i meccanismi dell’idrolisi salina 2c. Individuare i casi in cui è conveniente esprimere la concentrazione di un acido o di una base come normalità - Calcola il pH di soluzioni di acidi/basi forti e deboli o di soluzioni tampone - Spiega il carattere acido, neutro o basico di una soluzione salina - Applica la relazione NAVA = NBVB e determina, in base ai dati, il titolo di una soluzione - Unità didattica 9 Competenze Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale Le reazioni di ossido – riduzione Saper riconoscere e stabilire relazioni Traguardi formativi Indicatori 1a. Riconoscere il significato e l’importanza delle reazioni ossido – riduttive nel mondo biologico - Scrive e interpreta le equazioni della fotosintesi e della respirazione cellulare, con riferimento alle energie in gioco 2a. Riconoscere in una reazione di ossido – riduzione, l’agente che si ossida e quello che si riduce - Individua l’agente ossidante e riducente applicando le regole per la determinazione del n.o. 2b. Scrivere le equazioni redox bilanciate sia in forma molecolare sia in forma ionica 2c. Esprimere la concentrazione delle soluzioni che partecipano a reazioni redox in termini di normalità, N - Bilancia le reazioni redox col metodo della variazione del n.o. e con il metodo ionico – elettronico - Utilizza il concetto di equivalente per mettere in relazione normalità e molarità BIOLOGIA UNITA’ 1: I sistemi muscolare e scheletrico Paragrafi Conoscenze Competenze 24.1 1. Principali cavità del corpo umano e organi presenti al loro interno 2. Organismi ectotermi ed endotermi 3. Organizzazione strutturale degli esseri viventi a. Elencare le principali cavità del corpo umano specificando gli organi in esse contenuti b. Spiegare come fanno gli organismi ectotermi ed endotermi a procurarsi energia c. Motivare la maggiore efficienza del corpo degli endotermi rispetto a quello degli ectotermi d. Descrivere l’organizzazione gerarchica della struttura corporea degli animali 24.2 1. Tessuto epiteliale: struttura e utilità 2. Tipi di tessuto epiteliale 3. Tessuto connettivo: sostanza fondamentale e tipi di fibre 4. Tessuto muscolare: scheletrico, cardiaco e liscio 5. Tessuto nervoso: composizione 6. Struttura di un neurone motorio a. Elencare le diverse tipologie di tessuto epiteliale specificandone le rispettive funzioni b. Spiegare la funzione della lamina basale c. Fare esempi di tessuto epiteliale, mono e pluristratificato, e di tessuto squamoso, cubico e cilindrico d. Spiegare la funzione della matrice extracellulare del tessuto connettivo e. Elencare i principali tipi di tessuto connettivo descrivendone le funzioni L’organizzazione corporea dei mammiferi I tessuti del corpo umano - f. Distinguere tra muscolo liscio, striato e cardiaco, mettendo ogni tipo di muscolo in relazione alla sua efficienza e al tipo di controllo g. Descrivere la struttura di un neurone 24.3 Alcune importanti funzioni dell’organismo 24.4 Il sistema muscolare 24.5 Il sistema scheletrico 1. Concetto di omeostasi 2. Metabolismo corporeo 3. Sistemi di integrazione e controllo b. Spiegare il significato di metabolismo c. Descrivere le differenti azioni regolatrici del sistema nervoso e di quello endocrino 1. Tendini e legamenti 2. Proteine presenti nei muscoli: actina e miosina 3. Struttura del muscolo scheletrico: fibre, miofibrille e sarcomeri 4. Processo di contrazione muscolare 5. Giunzioni neuromuscolari a. Distinguere tra tendini e legamenti specificando le loro rispettive funzioni b. Descrivere nei dettagli la struttura delle fibre del muscolo scheletrico, spiegando anche le varie parti che costituiscono un sarcomero c. Spiegare con precisione il processo della contrazione muscolare, esplicitando il consumo di ATP d. Descrivere, anche dal punto di vista chimico, il sistema di comunicazione tra cellula nervosa e fibra muscolare 1. Scheletro assile e appendicolare 2. Tipi di ossa del corpo umano a. Descrivere la struttura dello scheletro umano b. Spiegare le differenze strutturali tra le ossa lunghe, piatte e brevi c. Mettere in relazione i tre tipi di ossa dello scheletro umano con le rispettive funzioni UNITA’ 2: Il sistema digerente Paragrafi Conoscenze Competenze 25.1 1. Principali organi del sistema digerente 2. Tessuti che formano il canale digerente e loro caratteristiche 3. Peristalsi 4. Ruolo degli sfinteri a. Elencare le parti costitutive del canale digerente b. Descrivere le fasi del processo digestivo c. Spiegare la struttura e la funzione di mucosa, sottomucosa, tonaca muscolare e sierosa d. Spiegare il significato del termine peristalsi e la funzione degli sfinteri 1. Cavità orale: denti e lingua 2. Ghiandole ed enzimi salivari 3. Faringe, epiglottide ed esofago: la deglutizione a. Descrivere la cavità orale, specificando la funzione delle diverse tipologie di denti b. Descrivere le funzioni digestive che avvengono nella bocca c. Spiegare come avviene la corretta deglutizione del cibo senza che si rischi il soffocamento 1. 2. 3. 4. a. Descrivere la struttura dello stomaco spiegando perché questo organo non digerisce le proprie pareti b. Elencare i principali componenti dei succhi gastrici, motivando l’importanza della loro elevata acidità c. Individuare le sostanze che vengono digerite nello stomaco d. Descrivere le principali patologie che colpiscono lo stomaco e le modalità della loro cura e prevenzione Il sistema digerente: un’introduzione 25.2 Masticazione e deglutizione del cibo 25.3 Lo stomaco: demolizione del cibo 25.4 L’intestino tenue: digestione e assorbimento del cibo Struttura e funzioni dello stomaco Succhi gastrici Processi digestivi nello stomaco Patologie a livello gastrico: gastrite e ulcera 1. Struttura dell’intestino tenue 2. Digestione e assorbimento nell’intestino tenue 3. Ghiandole annesse all’intestino tenue: fegato e pancreas 4. Epatiti virali 5. Regolazione dei processi digestivi e principali ormoni coinvolti 6. Assorbimento delle sostanze nutritive a. Descrivere le sostanze che partecipano ai processi digestivi a livello dell’intestino tenue b. Giustificare la presenza di villi e microvilli nell’intestino tenue c. Mettere in relazione la struttura dei villi con la loro funzione d. Distinguere tra enzimi e ormoni digestivi, individuando per ciascuno le sedi di produzione e le modalità d’azione e. Spiegare la funzione della vena porta epatica f. Seguire il percorso e le trasformazioni delle sostanze che compongono gli alimenti fino al momento del loro passaggio nella corrente sanguigna 25.5 1. Struttura e funzioni dell’intestino crasso 2. Intestino cieco: l’appendice 3. Assorbimento dell’acqua a livello del colon a. Distinguere tra le diverse modalità di assorbimento delle sostanze nutritive b. Descrivere le cause che possono portare all’infiammazione dell’appendice c. Spiegare le conseguenze di un anomalo riassorbimento di acqua 25.6 1. Controllo della glicemia quale importante processo omeostatico 2. Ruolo del fegato nel regolare la concentrazione di glucosio nel sangue a. Motivare l’immagazzinamento del glucosio operato dal fegato b. Individuare le molecole coinvolte a livello epatico nel mantenimento di una glicemia costante c. Saper comprendere i diversi fenomeni che interagiscono per il mantenimento di una glicemia corretta 1. Molecole nutritive indispensabili 2. Amminoacidi essenziali 3. Classificazione e funzione delle vitamine 4. Caratteristiche di una alimentazione varia e adeguata al proprio organismo a. Descrivere il valore energetico delle diverse classi di composti organici b. Spiegare che cosa si intende per amminoacidi essenziali c. Mettere in evidenza l’utilità delle vitamine e delle sostanze inorganiche nell’alimentazione d. Spiegare l’importanza per il benessere fisico di ingerire le sostanze che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e. Mettere in relazione alcune malattie del sistema digerente con un errato stile alimentare f. Comprendere che il benessere fisico e psichico dell’uomo dipende da una alimentazione sana e adeguata alle proprie necessità L’intestino crasso: assorbimento ed eliminazione Regolazione del glucosio ematico 25.7 Una dieta corretta UNITA’3: Il sistema respiratorio Paragrafi Conoscenze Competenze 26.1 1. Trasporto per diffusione e per flusso di massa 2. Concetto di pressione atmosferica 3. Pressione parziale dell’ossigeno 4. Pressione dell’aria ed embolia a. Applicare il concetto di diffusione e flusso di massa al trasporto dei gas respiratori b. Definire i termini pressione atmosferica e pressione parziale dell’ossigeno c. Spiegare in che modo si calcola la pressione atmosferica d. Analizzare le cause che possono provocare embolia nei sommozzatori 1. Localizzazione e funzione degli organi che compongono il sistema respiratorio umano: faringe, laringe, trachea, bronchi, bronchioli e polmoni 2. Principali malattie del sistema respiratorio 3. Meccanica respiratoria: inspirazione ed espirazione a. Descrivere le diverse parti del sistema respiratorio umano e le rispettive funzioni b. Spiegare l’importanza del muco e delle ciglia nelle prime vie respiratorie c. Descrivere le principali malattie del sistema respiratorio d. Descrivere come avviene la dilatazione dei polmoni nonostante questi organi siano quasi privi di tessuto muscolare e. Correlare l’inspirazione e l’espirazione con i relativi eventi 1. Funzione dell’emoglobina 2. Trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti 3. Processi mediante cui viene eliminata l’anidride carbonica a. Descrivere la struttura e la funzione dell’emoglobina b. Saper trovare connessioni logiche e funzionali tra il sistema respiratorio e il sistema circolatorio c. Collegare il trasporto di ossigeno da parte dell’emoglobina con le pressioni parziali di questo gas nei tessuti e nei capillari degli alveoli polmonari d. Seguire il percorso dell’anidride carbonica dai tessuti all’esterno del corpo 1. Localizzazione dei neuroni responsabili del controllo del respiro 2. Cellule chemiocettrici presenti nei a. Descrivere la funzione dei neuroni cerebrali che controllano la respirazione b. Individuare collegamenti tra sistema respiratorio e sistema nervoso Diffusione e pressione atmosferica 26.2 Il sistema respiratorio 26.3 Trasporto e scambi di gas 26.4 Il controllo della respirazione corpi carotidei 3. Condizioni chimiche del sangue che determinano una respirazione più lenta o veloce c. Spiegare l’effetto di alcuni farmaci sul ritmo respiratorio d. Mettere in relazione le modificazioni del ritmo respiratorio al variare delle concentrazioni dell’anidride carbonica e dello ione H1 e. Spiegare perché i chemiocettori per il controllo della concentrazione di ossigeno nel sangue sono posti proprio nelle carotidi UNITA’ 4: Il sistema circolatorio Paragrafi Conoscenze Competenze 27.1 1. Struttura generale del sistema cardiovascolare 2. Circolazione polmonare e circolazione sistemica a. Elencare le parti costitutive del sistema cardiovascolare b. Distinguere tra circolazione sistemica e polmonare c. Spiegare che tipo di sangue viene trasportato nelle vene e nelle arterie polmonari 1. Principali cellule e sostanze organiche trasportate nella corrente sanguigna 2. Plasma 3. Caratteristiche e funzioni delle varie componenti del sangue: eritrociti, leucociti e piastrine 4. Coagulazione del sangue 5. Esami del sangue: emocromo, ematocrito a. Spiegare l’origine degli elementi figurati del sangue b. Spiegare la funzione del plasma ed elencare le sostanze in esso disciolte c. Descrivere i globuli rossi e mettere in relazione la loro funzione con il sistema respiratorio d. Spiegare la funzione dei globuli bianchi e. Elencare gli eventi che partecipano alla coagulazione del sangue f. Descrivere i principali esami che vengono effettuati sul sangue specificando l’importanza di ciascuno di essi 1. Struttura dei diversi vasi sanguigni e relative caratteristiche funzionali 2. Scambi di sostanze tra capillari e liquidi circostanti 3. Principali malattie che colpiscono i vasi sanguigni: aterosclerosi, aneurismi e vene varicose a. Descrivere la struttura e la funzione di arterie, vene e capillari b. Spiegare come avvengono, a livello dei capillari, gli scambi delle sostanze utili alle cellule e dei rifiuti metabolici c. Descrivere le malattie che colpiscono i vasi sanguigni con particolare riferimento agli aneurismi 1. 2. 3. 4. 5. Struttura e funzione del cuore umano Flusso del sangue attraverso il cuore Funzione delle valvole cardiache Gittata cardiaca Regolazione del battito cardiaco: il nodo senoatriale, il nodo atrioventricolare e il fascio di His 6. Principali malattie che determinano un’insufficienza cardiaca: aritmie, infezioni cardiache, soffio al cuore, ischemia e infarto del miocardio a. Descrivere nei dettagli la struttura del cuore umano usando la terminologia specifica b. Descrivere il ciclo cardiaco evidenziando il ruolo delle valvole durante la diastole e la sistole c. Spiegare le modalità di propagazione dello stimolo che provoca la contrazione delle cavità cardiache d. Descrivere cosa è possibile individuare mediante un elettrocardiogramma e. Descrivere le principali malattie che riguardano il cuore e la frequenza del suo battito f. Evidenziare l’influenza che hanno sul sistema cardiovascolare il tipo di alimentazione, il fumo e l’esercizio fisico 1. Pressione sanguigna e la sua regolazione 2. Misurazione della pressione del sangue 3. Meccanismi che controllano il battito cardiaco a. Mettere a confronto la pressione sistolica con quella diastolica b. Mettere in relazione le variazioni del flusso sanguigno con le diverse esigenze dell’organismo c. Evidenziare l’influenza del sistema nervoso e ormonale sul battito cardiaco d. Spiegare i meccanismi della regolazione del battito cardiaco e il rapporto tra frequenza dei battiti e pressione sanguigna 1. Struttura e funzioni del sistema linfatico 2. Linfonodi a. Spiegare le funzioni del sistema linfatico b. Associare la struttura e la funzione dei vasi linfatici alla loro localizzazione c. Descrivere i punti di interrelazione tra il sistema Il sistema circolatorio 27.2 Il sangue 27.3 I vasi sanguigni 27.4 Il cuore 27.5 La pressione sanguigna 27.6 Il sistema linfatico circolatorio e quello linfatico UNITA’ 5: Il sistema escretore Paragrafi Conoscenze Competenze 28.1 1. Organi del sistema escretore umano: reni, ureteri, vescica e uretra 2. Struttura del nefrone 3. Cistite a. Descrivere la struttura del rene umano e delle vie urinarie b. Descrivere nel dettaglio l’unità funzionale del sistema escretore: il nefrone c. Spiegare le possibili cause della cistite e le conseguenze per le persone che ne sono colpite 1. Funzione dei reni nella regolazione dell’ambiente chimico 2. Processi di filtrazione, secrezione, riassorbimento ed escrezione 3. Scambi idrici nei tubuli renali 4. Regolazione della funzione renale tramite ormoni: ADH, aldosterone, sistema renina-angiotensinaaldosterone e peptide cardiaco 5. Insufficienza renale e dialisi; esame delle urine a. Comprendere in che modo i reni sono coinvolti nella regolazione dell’ambiente chimico interno al corpo umano b. Spiegare il significato e le dinamiche dei processi di filtrazione, riassorbimento, secrezione ed escrezione c. Evidenziare l’importanza di poter variare la concentrazione dell’urina in base alle esigenze idriche dell’organismo d. Mettere in relazione la struttura del nefrone con i diversi processi che portano alla formazione dell’urina e. Spiegare il meccanismo d’azione dell’ADH e dell’aldosterone f. Mettere in relazione la funzione ormonale con la concentrazione dell’urina e la pressione arteriosa g. Individuare alcune cause delle principali patologie del sistema escretore h. Comprendere l’importanza delle terapie sostitutive della funzione renale Anatomia del sistema escretore 28.2 La funzione dei reni UNITA’6: Il sistema immunitario Paragrafi 29.1 I meccanismi di difesa del corpo umano 29.2 Immunità innata 29.3 Immunità acquisita 29.4 Linfociti B e immunità mediata da anticorpi Conoscenze Competenze 1. Funzione del sistema immunitario 2. Immunità innata e immunità acquisita 3. Classificazione generale dei globuli bianchi a. Distinguere tra difesa non specifica e difesa specifica b. Individuare i principali tipi di globuli bianchi c. Spiegare come avviene il differenziamento dei globuli bianchi a partire dalle cellule staminali 1. Funzione di difesa della pelle, delle mucose e dei succhi gastrici 2. Cellule dendritiche e macrofagi 3. Azione dei fagociti e delle cellule natural killer 4. Risposta infiammatoria 5. Funzione dell’istamina 6. Proteine del sistema del complemento 7. Citochine: interleuchine, fattori di necrosi tumorale e interferoni a. Elencare le barriere chimiche e meccaniche che difendono il corpo dagli agenti esterni b. Evidenziare il ruolo delle cellule coinvolte nella risposta non specifica c. Elencare le principali tappe di una risposta infiammatoria sottolineando la funzione dell’istamina d. Descrivere le modalità d’azione delle proteine del plasma sanguigno che hanno funzioni di difesa 1. Funzione dei linfonodi 2. Siti di formazione dei linfociti B e T 3. Concetto di antigene 4. Cellule effettrici e della memoria a. Descrivere la struttura di un linfonodo b. Spiegare che cosa si intende per antigene c. Individuare i siti in cui vengono prodotti i linfociti B e T definendo in generale la funzione di questi due tipi di globuli bianchi 1. Tipi di immunoglobuline 2. Risposta primaria a breve termine: formazione di plasmacellule 3. Risposta secondaria a lungo termine: le cellule della memoria 4. Principali vaccini e loro importanza a. Spiegare che cosa sono le immunoglobuline e come sono fatti i recettori dei linfociti B b. Descrivere le tappe che portano al differenziamento dei linfociti B in plasmacellule c. Spiegare l’origine e le caratteristiche funzionali delle cellule della memoria 5. 6. 7. 8. 9. 10. 29.5 Linfociti T e immunità mediata da cellule 29.6 Cancro e risposta immunitaria 29.7 Malattie da immunodeficienza Struttura e funzione degli anticorpi Teoria della selezione clonale Allergeni e risposte allergiche Concetto di self e non-self Teoria della delezione clonale Malattie autoimmuni d. Evidenziare l’importanza per il corpo umano di «ricordare» la struttura molecolare degli agenti patogeni con cui è già venuto in contatto e. Mettere in relazione la funzione delle cellule della memoria con i vaccini f. Sottolineare i vantaggi derivati dalla diffusione delle vaccinazioni nel mondo g. Elencare quali sono le vaccinazioni obbligatorie o consigliate in Italia h. Descrivere la struttura di un anticorpo e spiegare la sua modalità d’azione contro gli agenti invasori i. Spiegare il modello di selezione clonale l. Definire il termine allergene m. Spiegare le cause e le principali conseguenze delle reazioni allergiche n. Associare al termine antigene il concetto di non-self o. Spiegare il meccanismo della delezione clonale p. Evidenziare l’importanza del riconoscimento del self in relazione all’esistenza delle malattie autoimmuni 1. Linfociti T helper e citotossici 2. Struttura e importanza dei recettori glicoproteici dei linfociti T 3. Differenziamento e selezione dei linfociti T 4. Complesso maggiore di istocompatibilità 5. Differenze tra proteine MHC di classe I e II 6. Modalità d’azione dei linfociti T citotossici e funzione delle linfochine 7. Modalità d’azione dei linfociti T helper e funzione delle citochine a. Spiegare il ruolo generale svolto dai linfociti T nella difesa immunitaria b. Distinguere la funzione dei linfociti T helper da quella dei linfociti T citotossici c. Descrivere le glicoproteine di membrana dei linfociti T distinguendo le glicoproteine CD4 dalle CD8 d. Spiegare che cosa si intende per differenziamento e selezione dei linfociti T e. Evidenziare l’importante funzione che svolge il complesso MHC f. Evidenziare le differenze tra le due classi di proteine MHC g. Spiegare in che modo i linfociti citotossici aggrediscono le cellule infettate o riconosciute come non-self h. Illustrare la funzione che svolgono i linfociti T helper in seguito al loro legame sia con i macrofagi sia con i linfociti B i. Evidenziare l’importanza delle cellule APC nella lotta alle malattie batteriche e virali 1. Caratteristiche delle cellule cancerose 2. Oncogeni e geni oncosoppressori 3. Anticorpi monoclonali 4. Diagnosi precoce nella lotta contro il cancro a. b. c. d. 1. Malattie da immunodeficienza: SCID e AIDS 2. Caratteristiche del virus HIV 3. Attuali strategie per combattere il virus dell’AIDS 4. Dati relativi alla diffusione dell’AIDS nel mondo a. Spiegare le particolarità delle malattie dovute a immunodeficienza b. Distinguere tra immunodeficienza primitiva e secondaria c. Individuare cause e conseguenze sui pazienti delle malattie denominate SCID d. Descrivere il virus HIV umano e il modo in cui esso si può trasmettere e. Spiegare la modalità di azione degli attuali farmaci antiAIDS Riconoscere le caratteristiche delle cellule cancerose Spiegare che cosa sono gli oncogeni Individuare il ruolo svolto dai geni oncosoppressori Sottolineare l’importanza degli anticorpi monoclonali e spiegare le attuali metodiche con cui vengono prodotti e. Ipotizzare altre soluzioni per la cura dei tumori maligni f. Elencare gli esami ai quali è possibile sottoporsi per individuare in maniera preventiva l’eventuale insorgere di un tumore UNITA’ 7: Il sistema endocrino Paragrafi Conoscenze Competenze 30.1 1. Aspetti fondamentali del controllo a. Individuare analogie e differenze tra il controllo nervoso e I due sistemi di comunicazione endocrino e del controllo nervoso 2. Ormoni e cellule bersaglio 3. Sistema neuroendocrino quello endocrino b. Distinguere tra neurotrasmettitori e ormoni c. Spiegare perché si può far riferimento a un unico sistema neuroendocrino d. Distinguere tra cellule neurosecretrici e ghiandole endocrine 30.2 1. Ghiandole esocrine e ghiandole endocrine 2. Composizione chimica e caratteristiche funzionali degli ormoni a. Distinguere tra ghiandola esocrina ed endocrina b. Descrivere la funzione e le vie di comunicazione del sistema endocrino c. Spiegare le peculiarità funzionali degli ormoni e del loro sistema di controllo d. Abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione ormonale e gli specifici tessuti bersaglio 30.3 1. 2. 3. 4. a. Distinguere tra adenoipofisi e neuroipofisi b. Comprendere la relazione tra produzione ormonale e meccanismi a feedback c. Descrivere l’azione dell’ormone della crescita e le patologie a esso associate d. Spiegare la funzione della prolattina nei mammiferi e il suo meccanismo di controllo e. Spiegare la funzione degli ormoni tropici e il loro ruolo di regolazione f. Evidenziare l’importanza delle endorfine g. Spiegare l’importanza dei due ormoni neuroipofisari 30.4 1. Importanza dell’ipotalamo 2. Fattori di rilascio RH 3. Relazione tra ipotalamo e ipofisi a. Spiegare che cosa sono i fattori di rilascio ipotalamici e quale funzione svolgono b. Mettere in relazione le funzioni dell’ipotalamo con quelle dell’ipofisi 30.5 1. 2. 3. 4. Ormoni tiroidei Struttura molecolare della tiroxina Funzioni della calcitonina Ghiandole paratiroidi e azione del paratormone 5. Ipertiroidismo e ipotiroidismo a. Individuare la particolarità dell’ormone tiroxina b. Comprendere le funzioni della calcitonina e dell’ormone paratiroideo c. Spiegare come calcitonina e paratormone interagiscano nel mantenere una corretta concentrazione di calcio nelle ossa d. Descrivere gli effetti di un errato dosaggio di tiroxina nel sangue 1. Localizzazione e produzione delle ghiandole surrenali 2. Ormoni steroidei prodotti dalla corticale surrenale: cortisolo e aldosterone 3. Catecolamine prodotte dalla midollare surrenale: dopamina, adrenalina e noradrenalina a. Distinguere tra corticale surrenale e midollare surrenale b. Spiegare la funzione del cortisolo mettendola in relazione alle richieste energetiche dell’organismo c. Spiegare perché il cortisolo è somministrato alle persone colpite da malattie autoimmuni d. Mettere in relazione la secrezione di aldosterone sia con l’escrezione di acqua sia con il controllo della pressione arteriosa e. Descrivere la funzione dell’adrenalina e della noradrenalina mettendo in evidenza i diversi effetti che ha sull’organismo 1. 2. 3. 4. a. Spiegare come avviene, per opera dell’insulina e del glucagone, la regolazione della glicemia b. Comprendere le funzioni della somatostatina e spiegare perché la sua azione contrasta il gigantismo c. Distinguere tra diabete insipido e diabete mellito d. Comprendere la differenza tra le cause del diabete mellito di tipo I e quelle del diabete di tipo II Anatomia e fisiologia del sistema endocrino L’ipofisi L’ipotalamo La tiroide e le paratiroidi 30.6 Le ghiandole surrenali 30.7 Il pancreas 30.8 La ghiandola pineale Ipofisi: localizzazione e importanza Lobi ipofisari Adenoipofisi: funzione degli ormoni Neuroipofisi: funzione degli ormoni Struttura e funzione del pancreas Ormoni insulina e glucagone Funzione della somatostatina Tipi diversi di diabete 1. Localizzazione e funzione della ghiandola pineale 2. Relazione tra melatonina e luce solare a. Analizzare come varia la produzione di melatonina nel corso della giornata b. Mettere in relazione gli effetti della melatonina con il sonno 30.9 Altri tessuti che secernono ormoni 30.10 Il meccanismo d’azione degli ormoni 3. Ritmi circadiani c. Descrivere l’influenza della melatonina sulla regolazione dei ritmi circadiani 1. Principali organi che producono ormoni a. Elencare alcuni organi del corpo umano che, oltre a compiere le loro normali funzioni, secernono ormoni nel flusso sanguigno 1. Caratteristiche delle cellule bersaglio 2. Due meccanismi d’azione degli ormoni: i recettori intracellulari e i recettori di membrana 3. AMP ciclico a. Distinguere tra ormoni steroidei e proteici in relazione al loro meccanismo d’azione b. Comprendere in che modo gli ormoni steroidei sono capaci di influenzare le funzioni della cellula bersaglio c. Descrivere il meccanismo d’azione di un ormone proteico, come l’adrenalina, che utilizza il secondo messaggero d. Trovare analogie e differenze tra i due meccanismi d’azione degli ormoni UNITA’8: Il sistema nervoso Paragrafi Conoscenze Competenze 31.1 1. Suddivisioni del sistema nervoso 2. Neuroni e loro struttura 3. Cellule di Schwann e mielina; nodi di Ranvier 4. Gangli e nuclei, nervi e tratti 5. Sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale 6. Sostanza bianca e sostanza grigia 7. Tronco cerebrale 8. Sistema nervoso periferico: nervi cranici e nervi spinali 9. Arco riflesso 10. Sistema nervoso somatico 11. Sistema nervoso autonomo e sue suddivisioni: simpatico e parasimpatico a. Distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra somatico e autonomo, tra simpatico e parasimpatico b. Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni c. Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei nuclei d. Distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia e. Spiegare le funzioni del tronco cerebrale f. Mettere in relazione a ogni suddivisione del sistema periferico la direzione di propagazione dell’impulso e gli effettori specifici g. Spiegare la funzione dell’arco riflesso h. Comprendere le differenze funzionali tra sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo i. Comprendere le differenze strutturali e funzionali tra sistema nervoso autonomo simpatico e sistema nervoso autonomo parasimpatico Struttura del sistema nervoso 31.2 1. Potenziale elettrico 2. Potenziale d’azione e potenziale di riposo 3. Impulso nervoso e inversione di polarità della membrana assonica 4. Basi ioniche del potenziale d’azione 5. Ripolarizzazione della membrana assonica 6. Propagazione dell’impulso nervoso; il periodo refrattario 7. Epilessia e sclerosi laterale amiotrofica (SLA) a. Descrivere l’impulso nervoso come un potenziale elettrico, spiegando le modalità delle sue misurazioni b. Descrivere le situazioni statiche e dinamiche che permettono il mantenimento delle concentrazioni ioniche caratteristiche dell’assone in stato di riposo c. Spiegare il significato di soglia e di periodo refrattario d. Spiegare le variazioni ioniche che inducono la polarizzazione e la depolarizzazione della membrana assonica e. Individuare il ruolo dell’iperpolarizzazione f. Descrivere alcune patologie derivanti da un’errata propagazione dell’impulso nervoso g. Spiegare la cause e descrivere il decorso della SLA 31.3 1. Sinapsi elettrica e propagazione dell’impulso 2. Sinapsi chimica: spazio sinaptico e neurotrasmettitori 3. Potenziale graduato 4. Sinapsi eccitatorie e inibitorie: il fenomeno della sommazione 5. Quattro categorie di neurotrasmettitori 6. Principali tipi di psicofarmaci: ansiolitici, antidepressivi, a. Spiegare la modalità di trasmissione dell’impulso in una sinapsi elettrica b. Analizzare nei dettagli le fasi della trasmissione sinaptica evidenziando cause ed effetti di ogni singolo evento c. Distinguere tra sinapsi eccitatorie e inibitorie d. Spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori e dei neuromediatori, nonché la loro specificità e modalità d’azione e. Elencare i principali tipi di psicofarmaci spiegando per ciascuno di essi le modalità d’azione e i possibili impieghi L’impulso nervoso La sinapsi antipsicotici e antiparkinsoniani 31.4 1. Relazione tra stimoli sensoriali e cervello 2. Diversi tipi di recettori sensoriali a. Comprendere in che modo il cervello è in grado di distinguere i differenti stimoli sensoriali b. Descrivere le funzioni di meccanocettori, chemiocettori, fotocettori, termocettori e recettori per il dolore 31.5 1. Principali regioni encefaliche: prosencefalo, mesencefalo e romboencefalo 2. Localizzazione e funzione del diencefalo (talamo e ipotalamo) e del mesencefalo 3. Romboencefalo: midollo allungato, ponte e cervelletto 4. Meningi 5. Anatomia e mappatura della corteccia cerebrale; solchi e lobi 6. Cervello destro e cervello sinistro: le aree di Broca e Wernicke 7. Stili di apprendimento a. Descrivere le parti che costituiscono l’encefalo b. Spiegare l’importanza del talamo e dell’ipotalamo c. Distinguere le diverse funzioni del tronco cerebrale e del cervelletto d. Spiegare la funzione delle meningi e. Descrivere la struttura dei due emisferi, specificando i lobi determinati dai solchi f. Mettere in relazione la corteccia sensoriale e quella motoria con le aree corporee da esse controllate g. Illustrare le caratteristiche delle due aree coinvolte nel linguaggio h. Spiegare che i due emisferi cerebrali, pur svolgendo compiti diversi, costituiscono un unico sistema integrato 31.6 1. Aree di elaborazione intrinseca e la formazione reticolare 2. Sistema limbico 3. Sonno e cervello 4. Memoria a breve e a lungo termine 5. Neuroni specchio a. Spiegare il significato della presenza di aree di elaborazione intrinseca b. Cogliere l’importanza dell’integrazione attuata dai circuiti cerebrali c. Spiegare la funzione del sistema limbico d. Descrivere le varie fasi del sonno e. Spiegare i diversi tipi di memoria facendo riferimento alle regioni encefaliche coinvolte f. Descrivere la funzione dei neuroni specchio, mettendoli in relazione con l’autismo 1. Anomalie alla base del morbo di Alzheimer 2. Autismo a. Descrivere le cause biologiche del morbo di Alzheimer e in che modo tale malattia si manifesta c. Analizzare le cause che possono portare all’autismo La percezione sensoriale L’encefalo Elaborazione delle informazioni e delle emozioni 31.7 Malattie neurodegenerative e disturbi mentali UNITA’ 9: Il sistema riproduttore Paragrafi Conoscenze Competenze 32.1 1. Organi che compongono il sistema riproduttore maschile: testicoli, ghiandole annesse e pene 2. Spermatogenesi e percorso degli spermatozoi dai testicoli fino all’esterno 3. Erezione del pene e orgasmo 4. Ormoni maschili 5. Ormoni che controllano la produzione di testosterone a. Descrivere la struttura dei testicoli mettendola in relazione con la spermatogenesi b. Elencare le ghiandole annesse al sistema riproduttore maschile descrivendone anche le relative funzioni c. Seguire il percorso di formazione dello sperma associando ai vari tratti le modificazioni che esso subisce d. Mettere in relazione la spermatogenesi con gli ormoni che la regolano e. Mettere in relazione la produzione degli ormoni testicolari con la liberazione di ormoni ipofisari f. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni maschili 1. Organi che compongono il sistema riproduttore femminile: vulva, vagina, utero e ovaie 2. Oogenesi e percorso degli oociti dalle ovaie fino all’utero 3. Orgasmo femminile 4. Ciclo mestruale e ormoni femminili a. Elencare, descrivendole, la diverse parti del sistema riproduttore femminile b. Descrivere le fasi di maturazione dell’oocita a partire da una cellula diploide c. Seguire il percorso dell’oocita nel caso di una mancata fecondazione d. Mettere in relazione la struttura dell’utero con la sua funzione e. Mettere in relazione l’oogenesi con gli ormoni che la regolano Il sistema riproduttore maschile 32.2 Il sistema riproduttore femminile f. Mettere in relazione la produzione degli ormoni ovarici con la liberazione di ormoni ipofisari e con le modificazioni che si verificano a livello follicolare e uterino g. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni femminili h. Descrivere le differenze e le complementarietà dei sistemi maschile e femminile che permettono la sopravvivenza e l’incontro dei gameti 32.3 Le malattie a trasmissione sessuale 1. Cause e sintomi di alcune importanti malattie che colpiscono il sistema riproduttore: clamidia, gonorrea, papilloma, sifilide, herpes simplex genitalis, candida e AIDS a. Descrivere le diverse malattie a trasmissione sessuale, distinguendo tra quelle batteriche e quelle virali b. Spiegare le conseguenze delle diverse malattie a trasmissione sessuale e le possibili cure Metodi ☐ Lezione frontale ☐X Lezione frontale dialogata ☐X Attivita’ di ricerca individuale ☐X Attivita’ di ricerca di gruppo ( tipo : field trip, web quest...) ☐Analisi e soluzione di problemi ☐Studi di caso ☐X Cooperative learning (tipo: ijgsaw…) ☐EAS (Episodi di apprendimento situato) ☐Classe di Bayes ☐Roleplaying ☐XBrain storming ☐Circle time/ discussione guidata ☐Debriefing (Riflessione metacognitiva) ☐Altro ( specificare) ……………………… Spazi ☐X Aula classe ☐Aula Magna/LIM ☐Laboratorio linguistico ☐Laboratorio informatica ☐X Laboratorio scienze ☐Laboratorio fisica ☐Biblioteca ☐Aula sostegno ☐Palestra ☐Aula esterna Strumenti e materiali ☐X libro di testo ☐saggistica ☐letteratura ☐dispense a cura dell’insegnante ☐dizionari ☐atlanti ☐X film/video ☐file audio ☐Altro ……………………………... ☐X LIM ☐personal computer ☐tablet ☐X lettore DVD/CD ☐lavagna luminosa ☐Altro………………………………….. Libro di testo in adozione : CHIMICA 9788808204707 VALITUTTI GIUSEPPE / FALASCA MARCO / TIFI A. GENTILE A. CHIMICA. CONCETTI E MODELLI 2 (LDM) / CON CHEMISTRY IN ENGLISH 2 ZANICHELLI 2 BIOLOGIA E LABORATORIO 9788808189288 CURTIS HELENA / BARNES SUE N. / SCHNEK A. - FLORES G. INVITO ALLA BIOLOGIA.BLU (LDM) / CORPO UMANO U ZANICHELLI Prove di verifica ☐XInterrogazione ☐XInterrogazione semi-strutturata con obiettivi predefiniti ☐Tema ☐Articolo di giornale ☐Recensione ☐Riassunto ☐XRelazione ☐Analisi di testi ☐Saggio breve ☐XTrattazione sintetica di argomenti ☐XQuesiti a risposta singola ☐Traduzione da lingua straniera in italiano ☐Traduzione in lingua straniera ☐Dettato ☐XQuesiti vero/falso ☐XQuesiti a scelta multipla ☐X Integrazioni/completamenti ☐XCorrispondenze ☐XDefinizione termini ☐Data la definizione, individuare il termine ☐XRichiesta di formule ☐XProblema ☐XEsercizi ☐Analisi di casi ☐Progetto ☐Analisi/rielaborazione di un’opera d'arte con utilizzo di schemi ☐Analisi quali/quantitative controllate ☐Altro (specificare)...................................................................... Attivita’ interdisciplinari Discipline coinvolte Argomenti Attivita’ integrative proposte Conferenza sulla nutrigenomica Ed. alla salute Attivita’ di recupero ☐XIn itinere ☐XAlla fine del primo quadrimestre Attivita’ di potenziamento ☐individuale ☐in gruppo Breve descrizione: esercizi differenziati Data 30 ottobre 2016 Firma Daniela Boglioni