LICEO SCIENTIFICO STATALE CON SEZIONE CLASSICA

LICEO SCIENTIFICO STATALE CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA
“Bonaventura Cavalieri”
Via Madonna di Campagna 18 28922 Verbania Pallanza (VB)Tel.0323 558802 Fax 0323 556547
E-mail:[email protected] - sito www.liceocavalieri.gov.it.
C.F. 84012210039 cod. Scuola VBPS02000P
Piano di lavoro annuale del docente
Anno scolastico 2016/17
☐XLiceo Classico
☐Liceo Scientifico
☐Liceo delle Scienze Umane
☐Liceo Scientifico bilingue
Classe IV A
Prof DANIELA BOGLIONI
Disciplina SCIENZE
numero ore settimanali 2
numero ore annuali
66
Breve presentazione della classe
Il gruppo classe è discretamente attento al lavoro di classe anche se il clima globale di classe
non è sempre propositivo. Nella classe un gruppo di studenti è complessivamente serio e
puntuale sia nel lavoro in classe sia in quello domestico, mentre un altro gruppo si mostra
ancora poco organizzato nel lavoro scolastico e non dotato di un adeguato metodo di studio.
Rilevazione dei livelli di partenza:
☐xConoscenza pregressa
☐Test d’ingresso
☐Altro (specificare)........................................
Competenze chiave di cittadinanza
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Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
(formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi
significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti,
definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari,
mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive,
nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle
diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti
diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze
ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali
Area metodologica
●
Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre
●
●
ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi
superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo
l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed
essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline
Area logico argomentativa
●
●
●
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad
individuare possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione
Area linguistica e comunicativa
●
●
●
●
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in
tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati
(sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e
specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi: saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura,
cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in
rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare l’esposizione
orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalita’ e competenze
comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare,
fare ricerca comunicare.
Area storico umanistica
●
●
●
●
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,
sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e
comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità
sino ai giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),
concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità,
relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi
geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei
processi storici e per l’analisi della società contemporanea.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e
●
●
●
●
delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per
confrontarli con altre tradizioni e culture.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico
e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della
necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle
invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo
spettacolo, la musica, le arti visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui
si studiano le lingue.
Area scientifica, matematica e tecnologica
●
●
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle
teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i
metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze
applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici
nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica
dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e
nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
Obiettivi disciplinari
(Obiettivi disciplinari volti al conseguimento delle competenze di cittadinanza e dei risultati di
apprendimento liceali)
CHIMICA
Unità
didattica 1
La quantità
chimica: la
mole
Competenze
Saper
effettuare
connessioni
logiche.
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Comprendere la relazione
tra composizione percentuale
in massa e composizione
atomica di un composto.
- Utilizza correttamente le unità di misura.
- Comprende che il simbolismo delle formule
ha una corrispondenza con grandezze
macroscopiche.
Saper
riconoscere
e stabilire
relazioni
2a. Determinare la massa
molare di una sostanza nota la
formula.
2b. Utilizzare il concetto di
mole per convertire la massa/il
volume di una sostanza o il
numero di particelle elementari
in moli e viceversa.
2c. Determinare la formula
empirica e molecolare di un
composto.
Unità
didattica 2
- Utilizza la tabella delle masse atomiche per
determinare le masse molecolare/peso
formula e molare di una sostanza.
- Applica le relazioni stechiometriche che
permettono il passaggio dal mondo
macroscopico al mondo microscopico.
- Esegue calcoli con cui determinare la
formula minima/molecolare o la
composizione percentuale.
Competenze
Saper trarre
conclusioni
basate sui
risultati
ottenuti
Traguardi formativi
Indicatori
1a Interpretare i processi di
dissoluzione in base alle forze
intermolecolari che si possono
stabilire tra le particelle di
soluto e di solvente
- Riconosce la natura del soluto in base a
prove di conducibilità elettrica
1b. Organizzare dati e
applicare il concetto di
concentrazione e di proprietà
colligative
- Determina la massa molare di un soluto a
partire da valori delle proprietà colligative
1c. Leggere diagrammi di
solubilità
(solubilità/temperatura;
solubilità/pressione)
Le proprietà
delle
soluzioni
Saper
applicare le
conoscenze
acquisite alla
vita reale
2a. Conoscere i vari modi di
esprimere le concentrazioni
delle soluzioni
2b. Comprendere le proprietà
colligative delle soluzioni
2c. Comprendere l’influenza
della temperatura e della
pressione sulla solubilità
- Valuta correttamente informazioni sui livelli
di inquinanti presenti in alcuni fluidi
- Utilizza il concetto di pressione osmotica
per spiegare la necessità di un ambiente
ipertonico al fine di impedire la
decomposizione batterica dei cibi
-E’ in grado di spiegare il rischio di embolia
gassosa per chi pratica attività subacquea
Competenze
Unità
didattica 3
Saper
riconoscere
e stabilire
relazioni
Le reazioni
chimiche
Saper
classificare
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Interpretare un’equazione
chimica in base alla legge
della conservazione di massa
- Bilancia una reazione chimica
1b. Interpretare un’equazione
chimica in termini di quantità di
sostanza
- Utilizza i coefficienti stechiometrici per la
risoluzione di problemi che chiedono di
determinare massa/volume delle specie
chimiche coinvolte
1c. Mettere in relazione dati
teorici e dati sperimentali
- Riconosce il reagente limitante e determina
la resa di una reazione
2a. Conoscere i vari tipi di
reazioni chimiche
- Riconduce una reazione chimica a uno dei
quattro tipi fondamentali (sintesi,
decomposizione, scambio semplice, doppio
scambio)
2b. Individuare le reazioni di
doppio scambio in cui si forma
un precipitato
- Individua i reagenti in grado di dare origine
alla formazione di un sale e acqua
2c. Riconoscere una reazione
di neutralizzazione
Unità
didattica 4
L’energia si
trasferisce
Competenze
Saper
riconoscere
e stabilire
relazioni
Traguardi formativi
Indicatori
1a Descrivere come variano
l’energia potenziale e l’energia
cinetica durante una
trasformazione
- Spiega come varia l’energia chimica di un
sistema durante una trasformazione
endo/esotermica
1b. Comprendere il significato
della variazione di entalpia
durante una trasformazione
1c. Mettere in relazione la
spontaneità di una reazione
con la variazione di entalpia e
di entropia
- Mette in relazione il segno della variazione
dell’entalpia con la quantità di calore
scambiato con l’ambiente
- Prevede la spontaneità di una reazione,
attraverso la variazione di energia libera del
sistema
-
Saper
applicare le
conoscenze
acquisite alla
vita reale
2b. Comprendere il diverso
potere calorifico degli alimenti
e il loro ruolo nel metabolismo
energetico
2c. Distinguere le
trasformazioni spontanee con
riferimento a fenomeni della
vita quotidiana
Unità
didattica 6
- E’ in grado di valutare il diverso fabbisogno
energetico degli organismi viventi in relazione
alla loro attività
- Individua nella fusione spontanea del
ghiaccio, la variazione entalpica e entropica
Competenze
Saper
riconoscere
e
stabilire
relazioni
La velocità di
reazione
Saper trarre
conclusioni
basate sui
risultati
ottenuti
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Riconoscere il carattere
sperimentale dell’equazione
cinetica,
Interpreta l’equazione cinetica di una reazione
1b. Spiegare la cinetica di
reazione alla luce della teoria
degli urti
- Illustra il ruolo dei fattori che determinano la
velocità di reazione
1c. Riconoscere
nell’equazione cinetica lo
strumento per definire il
meccanismo di una reazione
- Sa definire la molecolarità di una reazione
elementare
2a. Interpretare grafici
concentrazione/tempo
- Utilizza i dati sperimentali per stabilire
l’ordine di reazione
2b. Costruire il profilo
energetico a partire dai valori
di Eatt e ΔH
- Distingue fra energia di reazione ed energia
di attivazione
2c. Comprendere in quale
stadio intervenire con un
catalizzatore per accelerare la
reazione
- Interpreta il grafico del profilo energetico di
una reazione
-
Unità
didattica 7
L’equilibrio
chimico
Competenze
Saper trarre
conclusioni
basate
sui
risultati
ottenuti
Saper
formulare
ipotesi in
base ai dati
forniti
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Comprendere che il valore
di Keq di un sistema chimico
non dipende dalle
concentrazioni iniziali
- Applica la legge dell’azione di massa
- Riconosce il carattere endo/esotermico di
una reazione nota la dipendenza di Keq dalla
temperatura
1b. Interpretare la relazione fra
i valori di Keq e le diverse
temperature
2a. Prevedere l’evoluzione di
un sistema, noti i valori di Keq
- Stabilisce il senso in cui procede una
reazione noti i valori di Keq
2b. Acquisire il significato
concettuale del principio di Le
Chatelier
- Valuta gli effetti sull’equilibrio della variazione
di uno dei parametri indicati dal principio di Le
Chatelier
Unità
didattica 8
Competenze
Saper
classificare
Acidi e basi
Saper
riconoscere
e
stabilire
relazioni
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Comprendere l’evoluzione
storica e concettuale delle
teorie acido – base
- Classifica correttamente una sostanza come
acido/base di Arrhenius, Bronsted – Lowry,
Lewis
1b. Individuare il pH di una
soluzione
- Assegna il carattere acido o basico di una
soluzione in base ai valori di [H+] o [OH-]
1c. Stabilire la forza di un
acido/base, noto il valore di
ka/kb
2a. Scegliere la relazione
opportuna per determinare il
pH
- Ordina una serie di specie chimica in base al
criterio di acidità crescente
2b. Comprendere i
meccanismi dell’idrolisi salina
2c. Individuare i casi in cui è
conveniente esprimere la
concentrazione di un acido o di
una base come normalità
- Calcola il pH di soluzioni di acidi/basi forti e
deboli o di soluzioni tampone
- Spiega il carattere acido, neutro o basico di
una soluzione salina
- Applica la relazione NAVA = NBVB e
determina, in base ai dati, il titolo di una
soluzione
-
Unità
didattica 9
Competenze
Saper
applicare le
conoscenze
acquisite alla
vita reale
Le reazioni di
ossido –
riduzione
Saper
riconoscere
e stabilire
relazioni
Traguardi formativi
Indicatori
1a. Riconoscere il significato e
l’importanza delle reazioni
ossido – riduttive nel mondo
biologico
- Scrive e interpreta le equazioni della
fotosintesi e della respirazione cellulare, con
riferimento alle energie in gioco
2a. Riconoscere in una
reazione di ossido – riduzione,
l’agente che si ossida e quello
che si riduce
- Individua l’agente ossidante e riducente
applicando le regole per la determinazione del
n.o.
2b. Scrivere le equazioni redox
bilanciate sia in forma
molecolare sia in forma ionica
2c. Esprimere la
concentrazione delle soluzioni
che partecipano a reazioni
redox in termini di normalità, N
- Bilancia le reazioni redox col metodo della
variazione del n.o. e con il metodo ionico –
elettronico
- Utilizza il concetto di equivalente per mettere
in relazione normalità e molarità
BIOLOGIA UNITA’ 1: I sistemi muscolare e scheletrico
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
24.1
1. Principali cavità del corpo umano
e organi presenti al loro interno
2. Organismi ectotermi ed endotermi
3. Organizzazione strutturale degli
esseri viventi
a. Elencare le principali cavità del corpo umano specificando
gli organi in esse contenuti
b. Spiegare come fanno gli organismi ectotermi ed endotermi
a procurarsi energia
c. Motivare la maggiore efficienza del corpo degli endotermi
rispetto a quello degli ectotermi
d. Descrivere l’organizzazione gerarchica della struttura
corporea degli animali
24.2
1. Tessuto epiteliale: struttura e utilità
2. Tipi di tessuto epiteliale
3. Tessuto connettivo: sostanza
fondamentale e tipi di fibre
4. Tessuto muscolare: scheletrico,
cardiaco e liscio
5. Tessuto nervoso: composizione
6. Struttura di un neurone motorio
a. Elencare le diverse tipologie di tessuto epiteliale
specificandone le rispettive funzioni
b. Spiegare la funzione della lamina basale
c. Fare esempi di tessuto epiteliale, mono e pluristratificato, e
di tessuto squamoso, cubico e cilindrico
d. Spiegare la funzione della matrice extracellulare del
tessuto connettivo
e. Elencare i principali tipi di tessuto connettivo
descrivendone le funzioni
L’organizzazione
corporea
dei mammiferi
I tessuti
del corpo umano
-
f. Distinguere tra muscolo liscio, striato e cardiaco, mettendo
ogni tipo di muscolo in relazione alla sua efficienza e al
tipo di controllo
g. Descrivere la struttura di un neurone
24.3
Alcune importanti
funzioni
dell’organismo
24.4
Il sistema
muscolare
24.5
Il sistema
scheletrico
1. Concetto di omeostasi
2. Metabolismo corporeo
3. Sistemi di integrazione e controllo
b. Spiegare il significato di metabolismo
c. Descrivere le differenti azioni regolatrici del sistema
nervoso e di quello endocrino
1. Tendini e legamenti
2. Proteine presenti nei muscoli: actina
e miosina
3. Struttura del muscolo scheletrico:
fibre, miofibrille e sarcomeri
4. Processo di contrazione muscolare
5. Giunzioni neuromuscolari
a. Distinguere tra tendini e legamenti specificando le loro
rispettive funzioni
b. Descrivere nei dettagli la struttura delle fibre del muscolo
scheletrico, spiegando anche le varie parti che
costituiscono un sarcomero
c. Spiegare con precisione il processo della contrazione
muscolare, esplicitando il consumo di ATP
d. Descrivere, anche dal punto di vista chimico, il sistema di
comunicazione tra cellula nervosa e fibra muscolare
1. Scheletro assile e appendicolare
2. Tipi di ossa del corpo umano
a. Descrivere la struttura dello scheletro umano
b. Spiegare le differenze strutturali tra le ossa lunghe, piatte e
brevi
c. Mettere in relazione i tre tipi di ossa dello scheletro umano
con le rispettive funzioni
UNITA’ 2: Il sistema digerente
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
25.1
1. Principali organi del sistema
digerente
2. Tessuti che formano il canale
digerente e loro caratteristiche
3. Peristalsi
4. Ruolo degli sfinteri
a. Elencare le parti costitutive del canale digerente
b. Descrivere le fasi del processo digestivo
c. Spiegare la struttura e la funzione di mucosa, sottomucosa,
tonaca muscolare e sierosa
d. Spiegare il significato del termine peristalsi e la funzione
degli sfinteri
1. Cavità orale: denti e lingua
2. Ghiandole ed enzimi salivari
3. Faringe, epiglottide ed esofago:
la deglutizione
a. Descrivere la cavità orale, specificando la funzione delle
diverse tipologie di denti
b. Descrivere le funzioni digestive che avvengono nella
bocca
c. Spiegare come avviene la corretta deglutizione del cibo
senza che si rischi il soffocamento
1.
2.
3.
4.
a. Descrivere la struttura dello stomaco spiegando perché
questo organo non digerisce le proprie pareti
b. Elencare i principali componenti dei succhi gastrici,
motivando l’importanza della loro elevata acidità
c. Individuare le sostanze che vengono digerite nello
stomaco
d. Descrivere le principali patologie che colpiscono lo
stomaco e le modalità della loro cura e prevenzione
Il sistema
digerente:
un’introduzione
25.2
Masticazione
e deglutizione
del cibo
25.3
Lo stomaco:
demolizione
del cibo
25.4
L’intestino tenue:
digestione
e assorbimento
del cibo
Struttura e funzioni dello stomaco
Succhi gastrici
Processi digestivi nello stomaco
Patologie a livello gastrico: gastrite e
ulcera
1. Struttura dell’intestino tenue
2. Digestione e assorbimento
nell’intestino tenue
3. Ghiandole annesse all’intestino
tenue: fegato e pancreas
4. Epatiti virali
5. Regolazione dei processi digestivi
e principali ormoni coinvolti
6. Assorbimento delle sostanze
nutritive
a. Descrivere le sostanze che partecipano ai processi
digestivi a livello dell’intestino tenue
b. Giustificare la presenza di villi e microvilli nell’intestino
tenue
c. Mettere in relazione la struttura dei villi con la loro
funzione
d. Distinguere tra enzimi e ormoni digestivi, individuando
per ciascuno le sedi di produzione e le modalità d’azione
e. Spiegare la funzione della vena porta epatica
f. Seguire il percorso e le trasformazioni delle sostanze che
compongono gli alimenti fino al momento del loro
passaggio nella corrente sanguigna
25.5
1. Struttura e funzioni dell’intestino
crasso
2. Intestino cieco: l’appendice
3. Assorbimento dell’acqua a livello
del colon
a. Distinguere tra le diverse modalità di assorbimento delle
sostanze nutritive
b. Descrivere le cause che possono portare all’infiammazione
dell’appendice
c. Spiegare le conseguenze di un anomalo riassorbimento di
acqua
25.6
1. Controllo della glicemia quale
importante processo omeostatico
2. Ruolo del fegato nel regolare
la concentrazione di glucosio
nel sangue
a. Motivare l’immagazzinamento del glucosio operato dal
fegato
b. Individuare le molecole coinvolte a livello epatico nel
mantenimento di una glicemia costante
c. Saper comprendere i diversi fenomeni che interagiscono
per il mantenimento di una glicemia corretta
1. Molecole nutritive indispensabili
2. Amminoacidi essenziali
3. Classificazione e funzione delle
vitamine
4. Caratteristiche di una alimentazione
varia e adeguata
al proprio organismo
a. Descrivere il valore energetico delle diverse classi di
composti organici
b. Spiegare che cosa si intende per amminoacidi essenziali
c. Mettere in evidenza l’utilità delle vitamine e delle sostanze
inorganiche nell’alimentazione
d. Spiegare l’importanza per il benessere fisico di ingerire le
sostanze che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare
e. Mettere in relazione alcune malattie del sistema digerente
con un errato stile alimentare
f. Comprendere che il benessere fisico e psichico dell’uomo
dipende da una alimentazione sana e adeguata alle proprie
necessità
L’intestino
crasso:
assorbimento
ed eliminazione
Regolazione
del glucosio
ematico
25.7
Una dieta
corretta
UNITA’3: Il sistema respiratorio
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
26.1
1. Trasporto per diffusione
e per flusso di massa
2. Concetto di pressione atmosferica
3. Pressione parziale dell’ossigeno
4. Pressione dell’aria ed embolia
a. Applicare il concetto di diffusione e flusso di massa al
trasporto dei gas respiratori
b. Definire i termini pressione atmosferica e pressione
parziale dell’ossigeno
c. Spiegare in che modo si calcola la pressione atmosferica
d. Analizzare le cause che possono provocare embolia nei
sommozzatori
1. Localizzazione e funzione degli
organi che compongono il sistema
respiratorio umano: faringe, laringe,
trachea, bronchi, bronchioli e
polmoni
2. Principali malattie del sistema
respiratorio
3. Meccanica respiratoria: inspirazione
ed espirazione
a. Descrivere le diverse parti del sistema respiratorio umano
e le rispettive funzioni
b. Spiegare l’importanza del muco e delle ciglia nelle prime
vie respiratorie
c. Descrivere le principali malattie del sistema respiratorio
d. Descrivere come avviene la dilatazione dei polmoni
nonostante questi organi siano quasi privi di tessuto
muscolare
e. Correlare l’inspirazione e l’espirazione con i relativi eventi
1. Funzione dell’emoglobina
2. Trasporto dell’ossigeno dai polmoni
ai tessuti
3. Processi mediante cui viene
eliminata l’anidride carbonica
a. Descrivere la struttura e la funzione dell’emoglobina
b. Saper trovare connessioni logiche e funzionali tra il
sistema respiratorio e il sistema circolatorio
c. Collegare il trasporto di ossigeno da parte dell’emoglobina
con le pressioni parziali di questo gas nei tessuti e nei
capillari degli alveoli polmonari
d. Seguire il percorso dell’anidride carbonica dai tessuti
all’esterno del corpo
1. Localizzazione dei neuroni
responsabili del controllo
del respiro
2. Cellule chemiocettrici presenti nei
a. Descrivere la funzione dei neuroni cerebrali che
controllano la respirazione
b. Individuare collegamenti tra sistema respiratorio e sistema
nervoso
Diffusione
e pressione
atmosferica
26.2
Il sistema
respiratorio
26.3
Trasporto
e scambi di gas
26.4
Il controllo
della respirazione
corpi carotidei
3. Condizioni chimiche del sangue che
determinano una respirazione più
lenta o veloce
c. Spiegare l’effetto di alcuni farmaci sul ritmo respiratorio
d. Mettere in relazione le modificazioni del ritmo respiratorio
al variare delle concentrazioni dell’anidride carbonica e
dello ione H1
e. Spiegare perché i chemiocettori per il controllo della
concentrazione di ossigeno nel sangue sono posti proprio
nelle carotidi
UNITA’ 4: Il sistema circolatorio
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
27.1
1. Struttura generale del sistema
cardiovascolare
2. Circolazione polmonare
e circolazione sistemica
a. Elencare le parti costitutive del sistema cardiovascolare
b. Distinguere tra circolazione sistemica e polmonare
c. Spiegare che tipo di sangue viene trasportato nelle vene e
nelle arterie polmonari
1. Principali cellule e sostanze
organiche trasportate nella corrente
sanguigna
2. Plasma
3. Caratteristiche e funzioni delle varie
componenti del sangue: eritrociti,
leucociti e piastrine
4. Coagulazione del sangue
5. Esami del sangue: emocromo,
ematocrito
a. Spiegare l’origine degli elementi figurati del sangue
b. Spiegare la funzione del plasma ed elencare le sostanze in
esso disciolte
c. Descrivere i globuli rossi e mettere in relazione la loro
funzione con il sistema respiratorio
d. Spiegare la funzione dei globuli bianchi
e. Elencare gli eventi che partecipano alla coagulazione del
sangue
f. Descrivere i principali esami che vengono effettuati sul
sangue specificando l’importanza di ciascuno di essi
1. Struttura dei diversi vasi sanguigni e
relative caratteristiche funzionali
2. Scambi di sostanze tra capillari
e liquidi circostanti
3. Principali malattie che colpiscono
i vasi sanguigni: aterosclerosi,
aneurismi e vene varicose
a. Descrivere la struttura e la funzione di arterie, vene e
capillari
b. Spiegare come avvengono, a livello dei capillari, gli
scambi delle sostanze utili alle cellule e dei rifiuti
metabolici
c. Descrivere le malattie che colpiscono i vasi sanguigni con
particolare riferimento agli aneurismi
1.
2.
3.
4.
5.
Struttura e funzione del cuore umano
Flusso del sangue attraverso il cuore
Funzione delle valvole cardiache
Gittata cardiaca
Regolazione del battito cardiaco:
il nodo senoatriale, il nodo
atrioventricolare e il fascio di His
6. Principali malattie che determinano
un’insufficienza cardiaca: aritmie,
infezioni cardiache, soffio al cuore,
ischemia e infarto del miocardio
a. Descrivere nei dettagli la struttura del cuore umano usando
la terminologia specifica
b. Descrivere il ciclo cardiaco evidenziando il ruolo delle
valvole durante la diastole e la sistole
c. Spiegare le modalità di propagazione dello stimolo che
provoca la contrazione delle cavità cardiache
d. Descrivere cosa è possibile individuare mediante un
elettrocardiogramma
e. Descrivere le principali malattie che riguardano il cuore e
la frequenza del suo battito
f. Evidenziare l’influenza che hanno sul sistema
cardiovascolare il tipo di alimentazione, il fumo e
l’esercizio fisico
1. Pressione sanguigna e la sua
regolazione
2. Misurazione della pressione del
sangue
3. Meccanismi che controllano
il battito cardiaco
a. Mettere a confronto la pressione sistolica con quella
diastolica
b. Mettere in relazione le variazioni del flusso sanguigno con
le diverse esigenze dell’organismo
c. Evidenziare l’influenza del sistema nervoso e ormonale sul
battito cardiaco
d. Spiegare i meccanismi della regolazione del battito
cardiaco e il rapporto tra frequenza dei battiti e pressione
sanguigna
1. Struttura e funzioni del sistema
linfatico
2. Linfonodi
a. Spiegare le funzioni del sistema linfatico
b. Associare la struttura e la funzione dei vasi linfatici alla
loro localizzazione
c. Descrivere i punti di interrelazione tra il sistema
Il sistema
circolatorio
27.2
Il sangue
27.3
I vasi sanguigni
27.4
Il cuore
27.5
La pressione
sanguigna
27.6
Il sistema
linfatico
circolatorio e quello linfatico
UNITA’ 5: Il sistema escretore
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
28.1
1. Organi del sistema escretore umano:
reni, ureteri, vescica e uretra
2. Struttura del nefrone
3. Cistite
a. Descrivere la struttura del rene umano e delle vie urinarie
b. Descrivere nel dettaglio l’unità funzionale del sistema
escretore: il nefrone
c. Spiegare le possibili cause della cistite e le conseguenze
per le persone che ne sono colpite
1. Funzione dei reni nella regolazione
dell’ambiente chimico
2. Processi di filtrazione, secrezione,
riassorbimento ed escrezione
3. Scambi idrici nei tubuli renali
4. Regolazione della funzione renale
tramite ormoni: ADH, aldosterone,
sistema renina-angiotensinaaldosterone e peptide cardiaco
5. Insufficienza renale e dialisi; esame
delle urine
a. Comprendere in che modo i reni sono coinvolti nella
regolazione dell’ambiente chimico interno al corpo umano
b. Spiegare il significato e le dinamiche dei processi di
filtrazione, riassorbimento, secrezione ed escrezione
c. Evidenziare l’importanza di poter variare la
concentrazione dell’urina in base alle esigenze idriche
dell’organismo
d. Mettere in relazione la struttura del nefrone con i diversi
processi che portano alla formazione dell’urina
e. Spiegare il meccanismo d’azione dell’ADH e
dell’aldosterone
f. Mettere in relazione la funzione ormonale con la
concentrazione dell’urina e la pressione arteriosa
g. Individuare alcune cause delle principali patologie del
sistema escretore
h. Comprendere l’importanza delle terapie sostitutive della
funzione renale
Anatomia
del sistema
escretore
28.2
La funzione
dei reni
UNITA’6: Il sistema immunitario
Paragrafi
29.1
I meccanismi
di difesa
del corpo umano
29.2
Immunità innata
29.3
Immunità
acquisita
29.4
Linfociti B
e immunità
mediata
da anticorpi
Conoscenze
Competenze
1. Funzione del sistema immunitario
2. Immunità innata e immunità
acquisita
3. Classificazione generale dei globuli
bianchi
a. Distinguere tra difesa non specifica e difesa specifica
b. Individuare i principali tipi di globuli bianchi
c. Spiegare come avviene il differenziamento dei globuli
bianchi a partire dalle cellule staminali
1. Funzione di difesa della pelle,
delle mucose e dei succhi gastrici
2. Cellule dendritiche e macrofagi
3. Azione dei fagociti e delle cellule
natural killer
4. Risposta infiammatoria
5. Funzione dell’istamina
6. Proteine del sistema del
complemento
7. Citochine: interleuchine, fattori
di necrosi tumorale e interferoni
a. Elencare le barriere chimiche e meccaniche che difendono
il corpo dagli agenti esterni
b. Evidenziare il ruolo delle cellule coinvolte nella risposta
non specifica
c. Elencare le principali tappe di una risposta infiammatoria
sottolineando la funzione dell’istamina
d. Descrivere le modalità d’azione delle proteine del plasma
sanguigno che hanno funzioni di difesa
1. Funzione dei linfonodi
2. Siti di formazione dei linfociti B e
T
3. Concetto di antigene
4. Cellule effettrici e della memoria
a. Descrivere la struttura di un linfonodo
b. Spiegare che cosa si intende per antigene
c. Individuare i siti in cui vengono prodotti i linfociti B e T
definendo in generale la funzione di questi due tipi di
globuli bianchi
1. Tipi di immunoglobuline
2. Risposta primaria a breve termine:
formazione di plasmacellule
3. Risposta secondaria a lungo
termine: le cellule della memoria
4. Principali vaccini e loro importanza
a. Spiegare che cosa sono le immunoglobuline e come sono
fatti i recettori dei linfociti B
b. Descrivere le tappe che portano al differenziamento dei
linfociti B in plasmacellule
c. Spiegare l’origine e le caratteristiche funzionali delle
cellule della memoria
5.
6.
7.
8.
9.
10.
29.5
Linfociti T
e immunità
mediata da cellule
29.6
Cancro e risposta
immunitaria
29.7
Malattie da
immunodeficienza
Struttura e funzione degli anticorpi
Teoria della selezione clonale
Allergeni e risposte allergiche
Concetto di self e non-self
Teoria della delezione clonale
Malattie autoimmuni
d. Evidenziare l’importanza per il corpo umano di
«ricordare» la struttura molecolare degli agenti patogeni
con cui è già venuto in contatto
e. Mettere in relazione la funzione delle cellule della
memoria con i vaccini
f. Sottolineare i vantaggi derivati dalla diffusione delle
vaccinazioni nel mondo
g. Elencare quali sono le vaccinazioni obbligatorie o
consigliate in Italia
h. Descrivere la struttura di un anticorpo e spiegare la sua
modalità d’azione contro gli agenti invasori
i. Spiegare il modello di selezione clonale
l. Definire il termine allergene
m. Spiegare le cause e le principali conseguenze delle
reazioni allergiche
n. Associare al termine antigene il concetto di non-self
o. Spiegare il meccanismo della delezione clonale
p. Evidenziare l’importanza del riconoscimento del self in
relazione all’esistenza delle malattie autoimmuni
1. Linfociti T helper e citotossici
2. Struttura e importanza dei recettori
glicoproteici dei linfociti T
3. Differenziamento e selezione
dei linfociti T
4. Complesso maggiore
di istocompatibilità
5. Differenze tra proteine MHC
di classe I e II
6. Modalità d’azione dei linfociti T
citotossici e funzione delle
linfochine
7. Modalità d’azione dei linfociti T
helper e funzione delle citochine
a. Spiegare il ruolo generale svolto dai linfociti T nella
difesa immunitaria
b. Distinguere la funzione dei linfociti T helper da quella dei
linfociti T citotossici
c. Descrivere le glicoproteine di membrana dei linfociti T
distinguendo le glicoproteine CD4 dalle CD8
d. Spiegare che cosa si intende per differenziamento e
selezione dei linfociti T
e. Evidenziare l’importante funzione che svolge il complesso
MHC
f. Evidenziare le differenze tra le due classi di proteine MHC
g. Spiegare in che modo i linfociti citotossici aggrediscono le
cellule infettate o riconosciute come non-self
h. Illustrare la funzione che svolgono i linfociti T helper in
seguito al loro legame sia con i macrofagi sia con i
linfociti B
i. Evidenziare l’importanza delle cellule APC nella lotta alle
malattie batteriche e virali
1. Caratteristiche delle cellule
cancerose
2. Oncogeni e geni oncosoppressori
3. Anticorpi monoclonali
4. Diagnosi precoce nella lotta contro
il cancro
a.
b.
c.
d.
1. Malattie da immunodeficienza:
SCID e AIDS
2. Caratteristiche del virus HIV
3. Attuali strategie per combattere
il virus dell’AIDS
4. Dati relativi alla diffusione
dell’AIDS nel mondo
a. Spiegare le particolarità delle malattie dovute a
immunodeficienza
b. Distinguere tra immunodeficienza primitiva e secondaria
c. Individuare cause e conseguenze sui pazienti delle malattie
denominate SCID
d. Descrivere il virus HIV umano e il modo in cui esso si può
trasmettere
e. Spiegare la modalità di azione degli attuali farmaci antiAIDS
Riconoscere le caratteristiche delle cellule cancerose
Spiegare che cosa sono gli oncogeni
Individuare il ruolo svolto dai geni oncosoppressori
Sottolineare l’importanza degli anticorpi monoclonali e
spiegare le attuali metodiche con cui vengono prodotti
e. Ipotizzare altre soluzioni per la cura dei tumori maligni
f. Elencare gli esami ai quali è possibile sottoporsi per
individuare in maniera preventiva l’eventuale insorgere di
un tumore
UNITA’ 7: Il sistema endocrino
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
30.1
1. Aspetti fondamentali del controllo
a. Individuare analogie e differenze tra il controllo nervoso e
I due sistemi
di comunicazione
endocrino e del controllo nervoso
2. Ormoni e cellule bersaglio
3. Sistema neuroendocrino
quello endocrino
b. Distinguere tra neurotrasmettitori e ormoni
c. Spiegare perché si può far riferimento a un unico sistema
neuroendocrino
d. Distinguere tra cellule neurosecretrici e ghiandole
endocrine
30.2
1. Ghiandole esocrine e ghiandole
endocrine
2. Composizione chimica
e caratteristiche funzionali degli
ormoni
a. Distinguere tra ghiandola esocrina ed endocrina
b. Descrivere la funzione e le vie di comunicazione del
sistema endocrino
c. Spiegare le peculiarità funzionali degli ormoni e del loro
sistema di controllo
d. Abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione
ormonale e gli specifici tessuti bersaglio
30.3
1.
2.
3.
4.
a. Distinguere tra adenoipofisi e neuroipofisi
b. Comprendere la relazione tra produzione ormonale e
meccanismi a feedback
c. Descrivere l’azione dell’ormone della crescita e le
patologie a esso associate
d. Spiegare la funzione della prolattina nei mammiferi e il
suo meccanismo di controllo
e. Spiegare la funzione degli ormoni tropici e il loro ruolo di
regolazione
f. Evidenziare l’importanza delle endorfine
g. Spiegare l’importanza dei due ormoni neuroipofisari
30.4
1. Importanza dell’ipotalamo
2. Fattori di rilascio RH
3. Relazione tra ipotalamo e ipofisi
a. Spiegare che cosa sono i fattori di rilascio ipotalamici e
quale funzione svolgono
b. Mettere in relazione le funzioni dell’ipotalamo con quelle
dell’ipofisi
30.5
1.
2.
3.
4.
Ormoni tiroidei
Struttura molecolare della tiroxina
Funzioni della calcitonina
Ghiandole paratiroidi e azione
del paratormone
5. Ipertiroidismo e ipotiroidismo
a. Individuare la particolarità dell’ormone tiroxina
b. Comprendere le funzioni della calcitonina e dell’ormone
paratiroideo
c. Spiegare come calcitonina e paratormone interagiscano nel
mantenere una corretta concentrazione di calcio nelle ossa
d. Descrivere gli effetti di un errato dosaggio di tiroxina nel
sangue
1. Localizzazione e produzione delle
ghiandole surrenali
2. Ormoni steroidei prodotti dalla
corticale surrenale: cortisolo
e aldosterone
3. Catecolamine prodotte dalla
midollare surrenale: dopamina,
adrenalina e noradrenalina
a. Distinguere tra corticale surrenale e midollare surrenale
b. Spiegare la funzione del cortisolo mettendola in relazione
alle richieste energetiche dell’organismo
c. Spiegare perché il cortisolo è somministrato alle persone
colpite da malattie autoimmuni
d. Mettere in relazione la secrezione di aldosterone sia con
l’escrezione di acqua sia con il controllo della pressione
arteriosa
e. Descrivere la funzione dell’adrenalina e della
noradrenalina mettendo in evidenza i diversi effetti che ha
sull’organismo
1.
2.
3.
4.
a. Spiegare come avviene, per opera dell’insulina e del
glucagone, la regolazione della glicemia
b. Comprendere le funzioni della somatostatina e spiegare
perché la sua azione contrasta il gigantismo
c. Distinguere tra diabete insipido e diabete mellito
d. Comprendere la differenza tra le cause del diabete mellito
di tipo I e quelle del diabete di tipo II
Anatomia
e fisiologia
del sistema
endocrino
L’ipofisi
L’ipotalamo
La tiroide
e le paratiroidi
30.6
Le ghiandole
surrenali
30.7
Il pancreas
30.8
La ghiandola
pineale
Ipofisi: localizzazione e importanza
Lobi ipofisari
Adenoipofisi: funzione degli ormoni
Neuroipofisi: funzione degli ormoni
Struttura e funzione del pancreas
Ormoni insulina e glucagone
Funzione della somatostatina
Tipi diversi di diabete
1. Localizzazione e funzione della
ghiandola pineale
2. Relazione tra melatonina e luce
solare
a. Analizzare come varia la produzione di melatonina nel
corso della giornata
b. Mettere in relazione gli effetti della melatonina con il
sonno
30.9
Altri tessuti
che secernono
ormoni
30.10
Il meccanismo
d’azione
degli ormoni
3. Ritmi circadiani
c. Descrivere l’influenza della melatonina sulla regolazione
dei ritmi circadiani
1. Principali organi che producono
ormoni
a. Elencare alcuni organi del corpo umano che, oltre a
compiere le loro normali funzioni, secernono ormoni nel
flusso sanguigno
1. Caratteristiche delle cellule bersaglio
2. Due meccanismi d’azione degli
ormoni: i recettori intracellulari
e i recettori di membrana
3. AMP ciclico
a. Distinguere tra ormoni steroidei e proteici in relazione al
loro meccanismo d’azione
b. Comprendere in che modo gli ormoni steroidei sono
capaci di influenzare le funzioni della cellula bersaglio
c. Descrivere il meccanismo d’azione di un ormone proteico,
come l’adrenalina, che utilizza il secondo messaggero
d. Trovare analogie e differenze tra i due meccanismi
d’azione degli ormoni
UNITA’8: Il sistema nervoso
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
31.1
1. Suddivisioni del sistema nervoso
2. Neuroni e loro struttura
3. Cellule di Schwann e mielina;
nodi di Ranvier
4. Gangli e nuclei, nervi e tratti
5. Sistema nervoso centrale: encefalo
e midollo spinale
6. Sostanza bianca e sostanza grigia
7. Tronco cerebrale
8. Sistema nervoso periferico: nervi
cranici e nervi spinali
9. Arco riflesso
10. Sistema nervoso somatico
11. Sistema nervoso autonomo
e sue suddivisioni: simpatico
e parasimpatico
a. Distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra
somatico e autonomo, tra simpatico e parasimpatico
b. Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni
c. Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei
nuclei
d. Distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia
e. Spiegare le funzioni del tronco cerebrale
f. Mettere in relazione a ogni suddivisione del sistema
periferico la direzione di propagazione dell’impulso e gli
effettori specifici
g. Spiegare la funzione dell’arco riflesso
h. Comprendere le differenze funzionali tra sistema nervoso
somatico e sistema nervoso autonomo
i. Comprendere le differenze strutturali e funzionali tra
sistema nervoso autonomo simpatico e sistema nervoso
autonomo parasimpatico
Struttura
del sistema
nervoso
31.2
1. Potenziale elettrico
2. Potenziale d’azione e potenziale
di riposo
3. Impulso nervoso e inversione di
polarità della membrana assonica
4. Basi ioniche del potenziale
d’azione
5. Ripolarizzazione della membrana
assonica
6. Propagazione dell’impulso
nervoso; il periodo refrattario
7. Epilessia e sclerosi laterale
amiotrofica (SLA)
a. Descrivere l’impulso nervoso come un potenziale elettrico,
spiegando le modalità delle sue misurazioni
b. Descrivere le situazioni statiche e dinamiche che
permettono il mantenimento delle concentrazioni ioniche
caratteristiche dell’assone in stato di riposo
c. Spiegare il significato di soglia e di periodo refrattario
d. Spiegare le variazioni ioniche che inducono la
polarizzazione e la depolarizzazione della membrana
assonica
e. Individuare il ruolo dell’iperpolarizzazione
f. Descrivere alcune patologie derivanti da un’errata
propagazione dell’impulso nervoso
g. Spiegare la cause e descrivere il decorso della SLA
31.3
1. Sinapsi elettrica e propagazione
dell’impulso
2. Sinapsi chimica: spazio sinaptico
e neurotrasmettitori
3. Potenziale graduato
4. Sinapsi eccitatorie e inibitorie:
il fenomeno della sommazione
5. Quattro categorie di
neurotrasmettitori
6. Principali tipi di psicofarmaci:
ansiolitici, antidepressivi,
a. Spiegare la modalità di trasmissione dell’impulso in una
sinapsi elettrica
b. Analizzare nei dettagli le fasi della trasmissione sinaptica
evidenziando cause ed effetti di ogni singolo evento
c. Distinguere tra sinapsi eccitatorie e inibitorie
d. Spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori e dei
neuromediatori, nonché la loro specificità e modalità
d’azione
e. Elencare i principali tipi di psicofarmaci spiegando per
ciascuno di essi le modalità d’azione e i possibili impieghi
L’impulso nervoso
La sinapsi
antipsicotici e antiparkinsoniani
31.4
1. Relazione tra stimoli sensoriali e
cervello
2. Diversi tipi di recettori sensoriali
a. Comprendere in che modo il cervello è in grado di
distinguere i differenti stimoli sensoriali
b. Descrivere le funzioni di meccanocettori, chemiocettori,
fotocettori, termocettori e recettori per il dolore
31.5
1. Principali regioni encefaliche:
prosencefalo, mesencefalo
e romboencefalo
2. Localizzazione e funzione del
diencefalo (talamo e ipotalamo)
e del mesencefalo
3. Romboencefalo: midollo allungato,
ponte e cervelletto
4. Meningi
5. Anatomia e mappatura della
corteccia cerebrale; solchi e lobi
6. Cervello destro e cervello sinistro:
le aree di Broca e Wernicke
7. Stili di apprendimento
a. Descrivere le parti che costituiscono l’encefalo
b. Spiegare l’importanza del talamo e dell’ipotalamo
c. Distinguere le diverse funzioni del tronco cerebrale e del
cervelletto
d. Spiegare la funzione delle meningi
e. Descrivere la struttura dei due emisferi, specificando i lobi
determinati dai solchi
f. Mettere in relazione la corteccia sensoriale e quella
motoria con le aree corporee da esse controllate
g. Illustrare le caratteristiche delle due aree coinvolte nel
linguaggio
h. Spiegare che i due emisferi cerebrali, pur svolgendo
compiti diversi, costituiscono un unico sistema integrato
31.6
1. Aree di elaborazione intrinseca
e la formazione reticolare
2. Sistema limbico
3. Sonno e cervello
4. Memoria a breve e a lungo termine
5. Neuroni specchio
a. Spiegare il significato della presenza di aree di
elaborazione intrinseca
b. Cogliere l’importanza dell’integrazione attuata dai circuiti
cerebrali
c. Spiegare la funzione del sistema limbico
d. Descrivere le varie fasi del sonno
e. Spiegare i diversi tipi di memoria facendo riferimento alle
regioni encefaliche coinvolte
f. Descrivere la funzione dei neuroni specchio, mettendoli in
relazione con l’autismo
1. Anomalie alla base del morbo
di Alzheimer
2. Autismo
a. Descrivere le cause biologiche del morbo di Alzheimer e
in che modo tale malattia si manifesta
c. Analizzare le cause che possono portare all’autismo
La percezione
sensoriale
L’encefalo
Elaborazione
delle informazioni
e delle emozioni
31.7
Malattie
neurodegenerative
e disturbi mentali
UNITA’ 9: Il sistema riproduttore
Paragrafi
Conoscenze
Competenze
32.1
1. Organi che compongono il sistema
riproduttore maschile: testicoli,
ghiandole annesse e pene
2. Spermatogenesi e percorso
degli spermatozoi dai testicoli fino
all’esterno
3. Erezione del pene e orgasmo
4. Ormoni maschili
5. Ormoni che controllano la
produzione di testosterone
a. Descrivere la struttura dei testicoli mettendola in relazione
con la spermatogenesi
b. Elencare le ghiandole annesse al sistema riproduttore
maschile descrivendone anche le relative funzioni
c. Seguire il percorso di formazione dello sperma associando
ai vari tratti le modificazioni che esso subisce
d. Mettere in relazione la spermatogenesi con gli ormoni che
la regolano
e. Mettere in relazione la produzione degli ormoni testicolari
con la liberazione di ormoni ipofisari
f. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di
un’anomala produzione di ormoni maschili
1. Organi che compongono il sistema
riproduttore femminile: vulva,
vagina, utero e ovaie
2. Oogenesi e percorso degli oociti
dalle ovaie fino all’utero
3. Orgasmo femminile
4. Ciclo mestruale e ormoni femminili
a. Elencare, descrivendole, la diverse parti del sistema
riproduttore femminile
b. Descrivere le fasi di maturazione dell’oocita a partire da
una cellula diploide
c. Seguire il percorso dell’oocita nel caso di una mancata
fecondazione
d. Mettere in relazione la struttura dell’utero con la sua
funzione
e. Mettere in relazione l’oogenesi con gli ormoni che la
regolano
Il sistema
riproduttore
maschile
32.2
Il sistema
riproduttore
femminile
f. Mettere in relazione la produzione degli ormoni ovarici con
la liberazione di ormoni ipofisari e con le modificazioni che
si verificano a livello follicolare e uterino
g. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di
un’anomala produzione di ormoni femminili
h. Descrivere le differenze e le complementarietà dei sistemi
maschile e femminile che permettono la sopravvivenza e
l’incontro dei gameti
32.3
Le malattie
a trasmissione
sessuale
1. Cause e sintomi di alcune importanti
malattie che colpiscono il sistema
riproduttore: clamidia, gonorrea,
papilloma, sifilide, herpes simplex
genitalis, candida e AIDS
a. Descrivere le diverse malattie a trasmissione sessuale,
distinguendo tra quelle batteriche e quelle virali
b. Spiegare le conseguenze delle diverse malattie a
trasmissione sessuale e le possibili cure
Metodi
☐ Lezione frontale
☐X Lezione frontale dialogata
☐X Attivita’ di ricerca individuale
☐X Attivita’ di ricerca di gruppo ( tipo : field trip, web quest...)
☐Analisi e soluzione di problemi
☐Studi di caso
☐X Cooperative learning (tipo: ijgsaw…)
☐EAS (Episodi di apprendimento situato)
☐Classe di Bayes
☐Roleplaying
☐XBrain storming
☐Circle time/ discussione guidata
☐Debriefing (Riflessione metacognitiva)
☐Altro ( specificare) ………………………
Spazi
☐X Aula classe
☐Aula Magna/LIM
☐Laboratorio linguistico
☐Laboratorio informatica
☐X Laboratorio scienze
☐Laboratorio fisica
☐Biblioteca
☐Aula sostegno
☐Palestra
☐Aula esterna
Strumenti e materiali
☐X libro di testo
☐saggistica
☐letteratura
☐dispense a cura dell’insegnante
☐dizionari
☐atlanti
☐X film/video
☐file audio
☐Altro ……………………………...
☐X LIM
☐personal computer
☐tablet
☐X lettore DVD/CD
☐lavagna luminosa
☐Altro…………………………………..
Libro di testo in adozione :
CHIMICA 9788808204707 VALITUTTI GIUSEPPE / FALASCA MARCO / TIFI A. GENTILE A. CHIMICA. CONCETTI E MODELLI 2 (LDM) / CON CHEMISTRY IN
ENGLISH 2 ZANICHELLI 2
BIOLOGIA E LABORATORIO 9788808189288 CURTIS HELENA / BARNES SUE N. /
SCHNEK A. - FLORES G. INVITO ALLA BIOLOGIA.BLU (LDM) / CORPO UMANO U
ZANICHELLI
Prove di verifica
☐XInterrogazione
☐XInterrogazione semi-strutturata con obiettivi predefiniti
☐Tema
☐Articolo di giornale
☐Recensione
☐Riassunto
☐XRelazione
☐Analisi di testi
☐Saggio breve
☐XTrattazione sintetica di argomenti
☐XQuesiti a risposta singola
☐Traduzione da lingua straniera in italiano
☐Traduzione in lingua straniera
☐Dettato
☐XQuesiti vero/falso
☐XQuesiti a scelta multipla
☐X Integrazioni/completamenti
☐XCorrispondenze
☐XDefinizione termini
☐Data la definizione, individuare il termine
☐XRichiesta di formule
☐XProblema
☐XEsercizi
☐Analisi di casi
☐Progetto
☐Analisi/rielaborazione di un’opera d'arte con utilizzo di schemi
☐Analisi quali/quantitative controllate
☐Altro (specificare)......................................................................
Attivita’ interdisciplinari
Discipline coinvolte
Argomenti
Attivita’ integrative proposte
Conferenza sulla nutrigenomica
Ed. alla salute
Attivita’ di recupero
☐XIn itinere
☐XAlla fine del primo quadrimestre
Attivita’ di potenziamento
☐individuale
☐in gruppo
Breve descrizione:
esercizi differenziati
Data 30 ottobre 2016
Firma Daniela Boglioni