Le aritmie ipercinetiche Cattedra di Cardiologia A.O.R.N. Monaldi, Napoli Prof. Gerardo Nigro La conduzione dell’ impulso elettrico scaricato da sunhope.it Le aritmie ipercinetiche Tachicardia Definizione condizione clinica caratterizzata da una frequenza cardiaca superiore ai valori normali per l’ età. Le aritmie ipercinetiche Tachicardia Quadro clinico • • • • • • • • Asintomaticità Cardiopalmo Lipotimia Sincope Dispnea Angina Arresto cardiaco Morte improvvisa scaricato da sunhope.it Le aritmie ipercinetiche Diagnosi • Valutazione clinico-anamnestica • ECG • Ecocardiogramma • ECG Holter 24 h • Test ergometrico • Studio elettrofisiologico Le aritmie ipercinetiche Manovre vagali per interruzione o identificazione rapporto A-V esecuzione problemi Valsalva Espirazione a glottide chiusa Necessita collaborazione Muller Inspirazione a glottide chiusa Necessita collaborazione Compr. S. carot. Carotide dx o sx Vasculopatia cerebrale Div Reflex Volto in acqua gelata Elettiva in pediatria Compr. globi Bilateralmente sui bulbi Distacco di retina scaricato da sunhope.it Le aritmie ipercinetiche Meccanismi elettrofisiologici • Esaltato automatismo • Rientro Tachicardie da esaltato automatismo scaricato da sunhope.it Le aritmie ipercinetiche Tachicardie da esaltato automatismo • Tachicardia sinusale • Tachicardia atriale ectopica Tachicardie automatiche • Tachicardia giunzionale ectopica Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia sinusale scaricato da sunhope.it Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia sinusale Condizioni cliniche associate: • • • • • • Ipertiroidismo Febbre Anemia Embolia polmonare Miocardite Scompenso Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica scaricato da sunhope.it Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica scaricato da sunhope.it Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica • Frequenza TAE: 150-200 bpm • Sporadica variabilità del ciclo • Onde P di morfologia variabile che seguono il QRS • Warm-up • Cooling-down • Conduzione AV variabile • Blocco AV non influenza la persistenza della TAE Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Clinica • Cardiopalmo • Astenia • Dispnea • Sudorazione scaricato da sunhope.it Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Diagnosi • Clinica • ECG ( diagnostico solo al momento della crisi) • ECG Holter delle 24 h • Test ergometrico • SATE/SEE Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Trattamento nel pz emodinamicamente stabile • Terapia antiaritmica specifica (os/e.v.) • Non utile digitale scaricato da sunhope.it Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Trattamento nel pz emodinamicamente instabile • Digitale • Diuretici • Farmaci antiaritmici (amiodarone) Riequilibrio delle condizioni cliniche per il ripristino della stabilità emodinamica Tachicardie da esaltato automatismo Tachicardia atriale ectopica Terapia • Antiaritmici di classe 1c (flecainide, propafenone) • β-bloccanti (metoprololo, propanololo) • Ca-antagonisti (verapamil) • Antiaritmici di classe III (amiodarone, sotalolo) • Ablazione relativamente sicura ed efficace scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro • Tachicardie da rientro nodale • Tachicardie da rientro atrio-ventricolare (sindrome di WPW, tachicardia da fascio anomalo AV occulto) • Tachicardie da rientro intratriale (FA e flutter atriale) • Tachicardie da rientro intraventricolare (TV postischemiche,TV cicatriziali, TV da rientro branca a branca) Tachicardie da rientro Presenza di un circuito funzionale o anatomico con un braccio percorso in senso anterogrado ed uno in senso retrogrado scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV • Elevata incidenza in adolescenza • Elevata sintomaticità (cardiopalmo) • Relativamente ben tollerata emodinamicamente • Non rischio di morte improvvisa Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV • Circuito della tachicardia all’interno del NAV • ECG diagnostico al momento della crisi, normale al di fuori della crisi • Regolarità del QRS • Non evidenza di onda P atriale • Alla registrazione trans-esofagea atrio e ventricolo concidenti scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV SATE scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da rientro nodale AV Terapia • Elevata risposta alle manovre vagali • Farmaci bloccanti il NAV (antiaritmici di classe Ic, β-bloccanti, Ca-antagonisti, adenosina) • Pacing atriale trans-esofageo o endocavitario • Terapia ablativa Tachicardie da rientro Sindrome di WPW Sindrome clinica associata alla presenza di un fascio accessorio di conduzione AV, caratterizzata dalla presenza di: • Pre-eccitazione ventricolare • Tachicardia reciprocante atrio-ventricolare (TRAV) Durante le tachicardie parossistiche sopraventricolari della sindrome di WPW l’ impulso è in genere condotto in modo anterogrado lungo la normale via anatomica AV e in modo retrogrado attraverso il fascio accessorio, solo raramente avviene l’ inverso (5% dei casi). scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro Sindrome di WPW Onda δ PQ corto < 0,12 secondi ECG diagnostico al momento della crisi Tachicardie da rientro Sindrome di WPW scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro Sindrome di WPW Diagnosi • Clinica • ECG • ECG holter 24 h • Test ergometrico • ECOcardiogramma • SATE/SEE Tachicardie da rientro Sindrome di WPW Ruolo del SATE nei pazienti con sospetto di Sd WPW • Confermare la diagnosi • Permettere la diagnosi differenziale con le altre forme di tachicardia • Dimostrare il ruolo della via accessoria nel determinare le aritmie • Determinare la capacità del fascio accessorio di favorire lo sviluppo di frequenze verosimilmente pericolose durante flutter o fibrillazione atriale • Valutare le possibilità terapeutiche (terapia ablativa o farmacologica) scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da via anomala AV Approccio al paziente • Valutazione anamnestica • Eventuali patologie associate • Valutazione clinica • ECG (basale e durante crisi) • Manovre vagali • SATE Tachicardie da rientro TPSV da via anomala AV Terapia • Interruzione TPSV con SATE • Trattamento farmacologico (digitale, diuretici, propafenone, Ace-inibitori) • Valutazione efficacia (SATE) • Terapia farmacologica endovena (bloccanti il NAV e bloccanti la via anomala) • Ablazione transcatetere scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da via anomala AV Terapia farmacologica e.v. Tachicardie da rientro TPSV da via anomala AV Farmaci bloccanti il NAV scaricato da sunhope.it Tachicardie da rientro TPSV da via anomala AV Farmaci bloccanti la via anomala Fibrillazione atriale E’ l’aritmia cardiaca più comune Incidenza: 10% nei soggetti oltre i 70 anni d’età presenta un incremento proporzionale all’età in aumento per la migliore aspettativa di vita della popolazione mondiale Importante causa di: aumento della mortalità per malattie cardiovascolari aumento del rischio tromboembolico Peggioramento della qualità di vita scaricato da sunhope.it Fibrillazione atriale Dal punto di vista elettrofisiologico, consiste in una caotica attività elettrica degli atri con una frequenza compresa tra 400 e 600 bpm. L’aritmia è sostenuta da molteplici microcircuiti di rientro che cambiano continuamente sede e direzione, con fronti d’onda che possono fondersi o collidere trovando sempre il modo di perpetuare il loro moto continuo. Paralisi meccanica atriale con una conduzione variabile ai ventricoli compresa tra 100 e 200 bpm (dipendente dalla capacità di conduzione del sistema specifico) Fibrillazione atriale Classificazione FA Parossistica regressione spontanea ≤ 24h Permanente durata > 6 mesi; resistente a conversione farmacologica e/o elettrica Persistente regressione >24h in seguito a trattamento scaricato da sunhope.it Fibrillazione atriale Fisiologia FA Fibrillazione atriale scaricato da sunhope.it Fibrillazione atriale Mancata identificazione onde P (onde “f” vermicolari di fibrillazione) Irregolarità RR Fibrillazione atriale Possibilità Terapeutiche scaricato da sunhope.it Fibrillazione atriale Management del paziente ↓ della frequenza cardiaca Azione di blocco su NAV Conversione farmacologica β-bloccanti Ca-antagonisti (Verapamil) Digitale antiaritmici di classe Ic (flecainide, propafenone,…) antiaritmici di classe III (amiodarone, sotalolo) Fibrillazione atriale Management del paziente Terapia anticoagulante Prevenzione del rischio Trombo-embolico (INR tra 2 e 3) Conversione non farmacologica Terapia ablativa DC shock TCRF scaricato da sunhope.it LA FIBRILLAZIONE ATRIALE L’ablazione transcatetere La procedura, proposta sin dagli anni ’80, ha aperto nuovi orizzonti. La tecnica consiste nel creare delle lesioni in uno o più punti critici da cui origina e/o si propaga l’aritmia, erogando energia sotto forma di radiofrequenze (con il raggiungimento di una temperatura ottimale per ottenere l’ablazione definitiva oscillante tra 50 e 70 gradi ed un’impedenza di circa 100 Ohm). Fa uso di cateteri dotati all’estremo distale di elettrodi che giungono all’interno delle cavità cardiache. LA FIBRILLAZIONE ATRIALE L’ablazione transcatetere CRITERI D’INCLUSIONE Almeno un episodio al mese di FA La metodica è applicata con persistente sintomatica CRITERI D’ESCLUSIONE Età> 75 anni maggiore difficoltà nella FA per: − Molteplicità di circuiti di rientro responsabili Almeno un episodio a settimana di FA Controindicazioni all’ablazione TC − Ampio di substrati anatomici su cui si impianta parossistica o dispettro FA persistente Reistenza della FA al trattamento con almeno 2 o più farmaci antiaritmici Classe NYHA III e IV Scompenso cardiaco congestizio Ai fini del successo della procedura è fondamentale: (FE VS ≤ 35%) − l’esperienza dell’operatore Diametro atrio sx ≥ 55 mm − l’attenta selezione dei pazienti Presenza di trombo cardiaco Aspettativa di vita < 1 anno CCH surgery < 3 mo o presenza di valvole protesiche scaricato da sunhope.it LA FIBRILLAZIONE ATRIALE Ablazione: i limiti OSTACOLO CONSEGUENZA Anatomia avversa e variabile per la realizzazione di un isolamento elettrico completo Rischio di recidiva di conduzione attraverso una linea di blocco incompleta Difficoltà alla realizzazione di lesioni transmurali all’orefizio delle vene polmonari Volume consistente di tessuto aritmogeno tra orefizio delle vene polmonari e linea di blocco Rimodellamento elettrico Vulnerabilità all’innesco di FA in risposta a triggers non clinici (BESV da siti innocenti) LA FIBRILLAZIONE ATRIALE Ablazione: i limiti Complicanze maggiori della procedura d’ablazione: perforazione cardiaca tromboembolismo stenosi critica delle vene polmonari morte fistola atrio-esofagea Il rischio di complicanze che in molti centri si attesta attorno al 6%, sarebbe probabilmente più basso (2-3%), in centri con elevata esperienza e/o con l’utilizzo di tecnologie avanzate [Eco IC; Carto Merge]. scaricato da sunhope.it LA FIBRILLAZIONE ATRIALE Ablazione: i limiti Successo non elevatissimo Complicanze significative Follow up relativamente brevi Metodica non completamente standardizzata Eseguibile in centri di riferimento con alto volume di lavoro Necessità di ulteriori studi randomizzati Flutter atriale Comune Non comune scaricato da sunhope.it Flutter atriale Onde F di flutter Onde F negative in DII, DIII, AvF Flutter atriale comune Macrorientro intraatriale destro, che gira attorno all’anello tricuspidale con rotazione antioraria • Mancanza delle onde P sostituite da oscillazioni regolari ed uniformi (onde F) con frequenza compresa tra 250 e 350 bpm • Onde F negative in DII, DIII, AvF • Ritmo e frequenza cardiaca dipendono dal rapporto tra battiti atriali e ventricolari scaricato da sunhope.it Flutter atriale comune • Di solito si ha una conduzione AV 2:1, 3:1, 4:1 • Spesso all’interno di uno stesso ECG si ha una variazione dei rapporti di conduzione; il che comporta ritmo ventricolare irregolare • Le manovre vagali hanno uno scarso risultato sulla frequenza atriale, ma rallentano la risposta ventricolare aumentando il grado del blocco AV Flutter atriale non comune Macrorientro intraatriale destro, che gira attorno all’anello tricuspidale con rotazione oraria • Aritmia rapida ed organizzata come il flutter comune • Se ne distingue per la diversa morfologia delle onde atriali, positive in DII, DIII, AvF. • Le onde di flutter hanno una frequenza più bassa del flutter comune scaricato da sunhope.it Flutter atriale Registrazione transesofagea dell’attività atriale nel Flutter Onde F Flutter atriale Terapia • ↓ della F.C. mediante azione di blocco sul NAV (verapamil, digitale) • Conversione farmacologica (antiaritmici classe Ic e III) • Conversione non farmacologica (pacing atriale transesofageo o endocavitario; DC shock) scaricato da sunhope.it Le aritmie ipercinetiche Effetti della stimolazione vagale nei vari tipi di aritmie T. sinusale Temporaneo blocco AV o no effetto T. atriale Temporaneo blocco AV o no effetto Flutter atriale Temporaneo blocco AV o no effetto Fibrillazione atriale Temporaneo blocco AV o no effetto T. Da rientro nodale Brusca interruzione o no effetto T. Da rientro AV Brusca interruzione o no effetto Tachicardie ventricolari • Da esaltato automatismo • Da rientro scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari • Ischemiche e post-ischemiche • Cicatriziali (postoperatorie) • Miocardite e post-miocardite • Displasia aritmogena del ventricolo destro • Idiopatiche • Sd di Brugada (anomalia dei canali del Na) • Sd del QT lungo congenito (anomalia dei canali del K) Tachicardie ventricolari • Ritmo idioventricolare • Ritmo idioventricolare accelerato • Tachicardia ventricolare • Torsione di punta • Fibrillazione ventricolare scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari Ritmo idioventricolare Origina nei ventricoli Si presenta come una successione di complessi QRS allargati con frequenza inferiore ai 40 bpm Tachicardie ventricolari Ritmo idioventricolare accelerato Origina nei ventricoli Si presenta come una successione di complessi QRS allargati con frequenza compresa tra 40 e 100 bpm scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari Tachicardia ventricolare Origina nei ventricoli • per fenomeni di automatismo • per fenomeni di rientro Con frequenza maggiore di 100 bpm • Si presenta come una successione di complessi QRS allargati. • E’ caratterizzata da dissociazione atrio-ventricolare Tachicardie ventricolari Tachicardia ventricolare scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari Torsione di punta E’ una forma di tachicardia ventricolare caratterizzata da un’elevata frequenza, usualmente non tollerata emodinamicamente, con complessi QRS polimorfi e variabili in ampiezza e lunghezza del ciclo. Tachicardie ventricolari Torsione di punta I QRS danno apparenza di oscillazione attorno alla isoelettrica. Il ritmo è associato con un prolungamento del QT. Terapia Si caratterizza per la responsività al solfato di magnesio. scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari Fibrillazione ventricolare • Attività elettrica scoordinata, determinata da un’ attivazione caotica dei ventricoli • Onde irregolari • Non riconoscibili complessi QRS ma solo oscillazioni più o meno grossolane della linea isoelettrica • Frequenza ed ampiezza variabili Tachicardie ventricolari Fibrillazione ventricolare scaricato da sunhope.it Tachicardie ventricolari Trattamento • Controllo delle condizioni emodinamiche • Interruzione TV mediante DC shock • Terapia acuta con xilocaina • Terapia cronica con: amiodarone, sotalolo • Impianto defibrillatore automatico Tachicardie ventricolari Defibrillatore automatico scaricato da sunhope.it GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE… scaricato da sunhope.it