LA DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL’ETA’. COSA E' LA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE? E' la più frequente causa di grave calo visivo oltre i 60 anni e determina il danneggiamento della struttura dell'occhio denominata macula, l'area che si trova al centro della retina, che serve alla visione distinta centrale. La degenerazione maculare legata all'età può essere di 2 tipi: secca (atrofica) , che rappresenta il 90% dei casi, ed essudativa (neovascolare), che rappresenta il restante 10% ed è la forma più grave. QUALI SONO LE CAUSE? Non sono ancora conosciute. Sono stati individuati, comunque, numerosi fattori di rischio, tra cui il fumo di sigaretta (ne aumenta di tre volte il rischio) e l’ipertensione arteriosa. Inoltre, l'esposizione prolungata ad una intensa luce solare e un’alimentazione povera di sostanze antiossidanti (vitamina C, vitamina E, luteina, zinco, zeaxantina, ecc.), può aumentare il rischio di maculopatia. SINTOMI: COME ACCORGERSI DI ALTERAZIONI DELLA MACULA? La degenerazione maculare legata all'età non dà dolore. Anzi, inizialmente il problema visivo può non venire notato, perché si supplisce con l'occhio sano. Un sintomo comune nelle maculopatie è la distorsione delle immagini (metamorfopsie), per cui gli oggetti appaiono deformati e/o rimpiccioliti ed è sempre più difficile leggere. Se viene interessata la parte centrale della macula (fovea), compare una macchia di "non visione" centrale. QUALI TIPI DI ESAMI SI DEVONO FARE PER LA DIAGNOSI? L’acuità visiva è il test più importante per valutare la funzionalità maculare (in particolare l’acuità da vicino). Inoltre, durante la visita specialistica l’oculista esamina la parte centrale della retina con uno strumento detto "oftalmoscopio". Un esame molto semplice per individuare la malattia in uno stadio precoce è il test di Amsler. Il test si esegue facendo chiudere alternativamente gli occhi e invitando a osservare (eventualmente con l'uso di occhiali per la visione da vicino) il foglio da una distanza di circa 30 cm. Se fissando il punto situato al centro del foglio si osserva una distorsione o una interruzione delle righe vuol dire che esiste un problema alla retina centrale. E’ spesso indispensabile effettuare esami strumentali di approfondimento, come, la fluorangiografia e l’angiografia al verde indo cianina e l’OCT QUAL E’ IL TRATTAMENTO? Attualmente l'obiettivo della terapia non è di migliorare l'acuità visiva, ma di impedire un ulteriore peggioramento. I mezzi a disposizione sono: Eliminazione dei fattori di rischio (abolizione del fumo, controllo della pressione arteriosa) Impiego di sostanze antiossidanti (betacarotene, zinco, vitamina C e vitamina E, luteina, ecc) Dieta ricca di acidi grassi polinsaturi (Omega-3 e Omega-6), come ad esempio il pesce, ma povera di grassi animali e ricca di verdure a foglia verde, frutta fresca e noci. Uso di occhiali da sole che proteggano dai raggi ultravioletti. Fotocoagulazione con laser termico. Iniezioni intravitreali di anti-VEGF (L'iniezione all'interno dell'occhio si effettua ambulatorialmente in pochi minuti, ma per la necessaria sterilità va praticata in sala operatoria). Terapia fotodinamica (si basa sull'uso di un laser non termico). Solo l’oculista sarà in grado di valutare quale sia il trattamento più adeguato per ogni paziente, sulla base degli esami diagnostici effettuati. Quando non è possibile alcuna terapia e la vista è molto ridotta, si possono prescrivere i cosiddetti sussidi per ipovedenti, cioè lenti di ingrandimento, occhiali telescopici, circuiti televisivi chiusi, in modo da poter leggere e fare qualche lavoro a distanza ravvicinata. COSA SUCCEDE SE NON SI RIESCE A FERMARE LA MACULOPATIA? Dato che la malattia coinvolge solo la parte centrale della retina, anche nei casi più gravi non provoca cecità totale. Sarà sempre possibile avere un livello di visione utile per conservare la propria autonomia, utilizzando il proprio campo visivo e la visione laterale per eseguire tutte le attività della vita quotidiana.