Il bilancio per non addetti Alessandro Bielli Milano, 8 febbraio 2012 Il contesto aziendale E’ un sistema interattivo “aperto” (“mercato”). Caratterizzato da “flussi” input e output di denaro oltre che di informazioni. Successo e sopravvivenza sono legati all’acquisizione ed al mantenimento del vantaggio competitivo. Il vantaggio competitivo deriva dal “valore” che l’azienda è in grado di creare. Per l’azienda il vantaggio si traduce in ricavi ai quali si contrappongono i costi correlati. Il ciclo monetario Acquisto Fattori Produttivi Magazzino Materie Produzione Magazzino Prodotti Pagamento Acquisti Vendita Beni Incassi Vendite Durata del ciclo monetario 3 Che cos’è il bilancio? Lo Stato patrimoniale è una fotografia istantanea scattata di norma una volta all’anno. Il Conto economico riassume i costi e i ricavi espressi nel medesimo periodo. Fornisce informazioni su cosa è successo fino alla data di chiusura, ma: • non esprime in maniera esplicita le strategie e il loro impatto sulla generazione dei risultati e sulle “performance aziendali”; • non “guarda avanti” (non solo prospetticamente, ma addirittura valori presenti alla data di chiusura possono essere mutati il giorno dopo). Tuttavia… Contiene molte informazioni che possono diventare la base per ulteriori analisi. Ad esempio: • analisi per indici; • analisi dei flussi finanziari. Che possono esser usate in ottica: • retrospettiva: per ricostruire a posteriori l’andamento della gestione; • prospettica: per pianificare e fare previsioni sull’andamento futuro. Da chi può essere letto? Soggetti interni: Soggetti esterni: azionisti (soci), alta investitori, finanziatori, direzione, dirigenti, fornitori, clienti, banche dipendenti… dati specializzate, amministrazioni …conoscono l’azienda e pubbliche, fisco… sono in possesso di molte informazioni. …devono “interpretare”. (attenzione includere quelle necessarie e a rappresentarle in maniera corretta) Da quali documenti è composto il bilancio? (1) Almeno da: • Stato patrimoniale; • Conto economico; • Nota integrativa. Documenti aggiuntivi: • Relazione sulla gestione; • Relazione del collegio sindacale; • Relazione del revisore contabile; • Aggiornamenti infrannuali. 7 Da quali documenti è composto il bilancio? (2) Lo Stato patrimoniale si divide in: • attivo (impieghi); • passivo (fonti di finanziamento). Il Conto economico in: • ricavi; • costi. La nota integrativa, attraverso analisi, spiegazioni e integrazioni, dovrebbe: • favorire la comprensione dei valori di bilancio; • motivare il ricorso a deroghe nell’applicazione delle regole civilistiche; • aiutare a superare il limite informativo dei dati riportati nello stato patrimoniale e nel conto economico. La struttura delle voci Gli schemi si dividono: • • • • Macroclassi (A, B, C, D, E…); Classi (I, II, III, IV…) solo per lo stato patrimoniale; Voci (1, 2, 3, 4…); Sottovoci (a, b, c, d…). Alcune regole Non è necessario mantenere la numerazione delle voci, mentre è obbligatorio mantenerne l’ordine. Se ne devono aggiungere altre quando il loro contenuto non è compreso in quelle “standard”. Deve essere indicato l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente rendendola comparabile, eventualmente adattandola. Sono vietati i compensi di partite. Il bilancio in forma abbreviata Chi può utilizzarlo? Le aziende che per 2 esercizi consecutivi non superino due dei tre limiti seguenti: • totale dell’attivo 3.650.000 €; • ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.300.000 €; • numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio 50 unità. Lo Stato patrimoniale ATTIVO PASSIVO Crediti verso soci Patrimonio netto: • capitale sociale; • riserve • utile/perdita… Immobilizzazioni nette: • immateriali; • materiali; • finanziarie. Fondi rischi TFR Attivo Circolante: • rimanenze; • crediti; • attività finanziarie non immobilizzate; • disponibilità liquide. Debiti: • verso soci; • verso banche; • verso fornitori; • tributari… Ratei e risconti Ratei e risconti L’attivo di bilancio (1) A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata B. Immobilizzazioni I. Immobilizzazioni immateriali: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. II. costi di impianto e di ampliamento; costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità; diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; concessioni, licenze, marchi e diritti simili; avviamento; immobilizzazioni in corso e acconti; altre. Immobilizzazioni materiali: 1. 2. 3. 4. 5. terreni e fabbricati; impianti e macchinari; attrezzature industriali e commerciali; altri beni; immobilizzazioni in corso e acconti. L’attivo di bilancio (2) III. Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo 1. Partecipazioni in: a) b) c) d) 2. Crediti: verso imprese controllate a) b) c) 3. 4. imprese controllate; imprese collegate; imprese controllanti; altre imprese. verso imprese collegate; verso imprese controllanti; verso altri. Altri titoli; Azioni proprie, con indicazione del valore nominale complessivo. L’attivo di bilancio (3) C. Attivo circolante I. Rimanenze 1. 2. 3. 4. 5. II. materie prime, sussidiarie e di consumo; prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; lavori in corso su ordinazione; prodotti finiti e merci; acconti. Crediti, con separata indicazione per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. verso clienti; verso imprese controllate; verso imprese collegate; verso controllanti; crediti tributari; imposte anticipate; verso altri. L’attivo di bilancio (4) III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. IV. partecipazioni in imprese controllate; partecipazioni in imprese collegate; partecipazioni in imprese controllanti; altre partecipazioni; azioni proprie, con indicazioni del valore nominale complessivo; altri titoli. Disponibilità liquide: 1. 2. 3. depositi bancari e postali; assegni; denaro e valori in cassa; D. Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti L’attivo in forma abbreviata Comprende solo le voci con lettere maiuscole e numeri romani. Inoltre: • le voci A e D possono essere ricomprese nella voce CII; • dalle voci BI e BII devono essere detratti in forma esplicita gli ammortamenti e le svalutazioni; • nella voce CII deve essere indicata la parte esigibile oltre l’esercizio. Il passivo di bilancio (1) A. Patrimonio netto I. Capitale sociale. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. Riserva da sovrapprezzo delle azioni. Riserve di rivalutazione. Riserva legale. Riserve statutarie. Riserva per azioni proprie in portafoglio. Altre riserve, distintamente indicate. Utili (perdite) portati a nuovo. Utile (perdita) dell'esercizio. B. Fondi per rischi e oneri I. per trattamento di quiescenza e obblighi simili; II. III. per imposte, anche differite; altri. C. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Il passivo di bilancio (2) D. Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. obbligazioni; obbligazioni convertibili; debiti verso soci per finanziamenti; debiti verso banche; debiti verso altri finanziatori; acconti e anticipi; debiti verso fornitori; debiti rappresentati da titoli di credito; debiti verso imprese controllate; debiti verso imprese collegate; debiti verso controllanti; debiti tributari; debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale; altri debiti. E. Ratei e risconti, con separata indicazione dell'aggio su prestiti Il passivo in forma abbreviata Comprende solo le voci con lettere maiuscole e numeri romani. Inoltre: • la voce E può essere compresa nella voce D; • nella voce D deve essere indicata la parte esigibile oltre l’esercizio. Il Conto economico (1) A. VALORE DELLA PRODUZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Ricavi delle vendite e delle prestazioni; Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; Variazione dei lavori in corso su ordinazione; Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni; Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio; B. COSTI DELLA PRODUZIONE 6. 7. 8. 9. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale: a) salari e stipendi; b )oneri sociali;c)trattamento di fine rapporto;d) trattamento di quiescenza e simili;e) altri costi; 10.Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali;b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali;c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni;d) svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide; 11.Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; 12.Accantonamenti per rischi; 13.Altri accantonamenti; 14.Oneri diversi di gestione; C. DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) Il Conto economico (2) C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15. proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate; 16. altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti;b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni;c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni;d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti; 17. interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti; utili e perdite su cambi; D. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18. Rivalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19. Svalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni; E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20. Proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni 21. Oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni e delle imposte relative a esercizi precedenti F. RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+/-C+/-D+/-E) 22. Imposte sul reddito di esercizio> 23. Risultato dell'esercizio Il Conto economico in forma abbreviata Possono essere aggregate le voci: • A.2. e A.3.; • B.9.c), d), e); • B.10.a), b), c); • C.16.b), c); • D.18.a), b), c) e D.19.a), b), c). Per la voce E.20, non è richiesta la separata indicazione delle plusvalenze e delle minusvalenze. La nota integrativa Motivazione di: • eventuali deroghe (per incompatibilità con la rappresentazione veritiera e corretta); • modifica dei criteri di valutazione, ammortamento …e l‘influenza di queste sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico dell’esercizio. Il prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio. La nota integrativa Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. • Cosa fa l’azienda? • Cosa fa il mercato? • Quali sono gli scenari che si possono prevedere? • Quali novità intervenute dalla chiusura del bilancio? • Quali sono i programmi di investimento? 25 La nota integrativa abbreviata E’ possibile omettere le indicazioni richieste dal: • art. 2426 numero 10); • art. 2427 numero 2), 3), 7), 9), 10), 12), 13), 14), 15), 16), 17); • art. 2427 bis numero 1) comma 1. Le informazioni del numero 6 dell’art 2427 sono riferite all’importo globale dei crediti iscritti a bilanci. I principali schemi di riclassificazione • Stato patrimoniale – gestionale; – finanziaria. • Conto Economico – a ricavi e costo del venduto; – a ricavi e costo variabili; – a valore e costo della produzione. Riclassificazione gestionale ATTIVO Impieghi operativi – rimanenze; – Crediti commerciali; – Ratei e risconti attivi. Impieghi strutturali – Immobilizzazioni immateriali; – Immobilizzazioni materiali. Impieghi finanziari – crediti verso soci; – crediti finanziari; – disponibilità liquide. PASSIVO Fonti operative – – – – – – Fondo per imposte; Debiti commerciali; Debiti tributari; Debiti verso istituti previdenziali; Altri debiti; Ratei e risconti passivi. Fonti strutturali – Fondi per e oneri; – Fondo TFR. Fonti finanziari – Debiti finanziari. Fonti legate al capitale di rischio – Patrimonio netto. Riclassificazione finanziaria (1) ATTIVO Liquidità immediate LI Attivo Circolante Attivo Fisso Netto Liquidità differite (realizzabili a breve) LD Rimanenze R Immobilizzazioni nette AFN PASSIVO Debiti a breve DB Debiti a Medio Termine DML Mezzi Propri PN Passività correnti Passività consolidate Riclassificazione finanziaria (2) ATTIVO Capitale Circolante Lordo (CCL) Liquidità immediate LI Liquidità differite (realizzabili a breve) LD Rimanenze R Immobilizzazioni nette AFN PASSIVO Debiti a breve DB Debiti a Medio Termine DML Mezzi Propri PN Mezzi di terzi (MT) Riclassificazione finanziaria (3) ATTIVO PASSIVO Attivo Circolante Capitale Circolante Netto (CCN) negativo Passivo Corrente Attivo Fisso Passivo Consolidato Riclassificazione finanziaria (4) ATTIVO Attivo Circolante PASSIVO Passivo Corrente CCN Positivo Passivo Consolidato Attivo Fisso Riclassificazione finanziaria (5) ATTIVO PASSIVO Liquidità immediate Debiti a breve DB Liquidità differite (realizzabili a breve) Rimanenze R Immobilizzazioni nette AFN Debiti a Medio Termine DML Mezzi Propri PN Margine di tesoreria positivo Riclassificazione finanziaria (6) ATTIVO Liquidità immediate LI Margine di struttura primaria positivo Liquidità differite (realizzabili a breve) LD Rimanenze R Immobilizzazioni nette AFN PASSIVO Debiti a breve DB Debiti a Medio Termine DML Mezzi Propri PN Mezzi di terzi (MT) Riclassificazione finanziaria (7) ATTIVO PASSIVO Liquidità immediate LI Margine di struttura secondaria positivo Liquidità differite (realizzabili a breve) LD Rimanenze R Immobilizzazioni nette AFN Debiti a breve DB Debiti a Medio Termine DML Mezzi Propri PN Mezzi di terzi (MT) Riclassificazione finanziaria (8) LI+LD+R = CCL (Capitale Circolante Lordo) CCL – DB = CCN (Capitale Circolante Netto) • se minore di zero sto finanziando attività immobilizzate con debiti a breve ⇒ squilibrio finanziario ⇒ rischio di rifinanziamento LI + LD – DB = Margine di tesoreria • • se positivo ⇒ capacità di liquidare l’intero passivo corrente se negativo ⇒ rischio di rifinanziamento MP – AFN = Margine di struttura primario MP+DML-AFN = Margine di struttura secondario Assolombarda, 14 febbraio 2008 Riclassificazione finanziaria (9) CIVILISTICO Crediti verso soci • Da richiamare oltre un anno • Da richiamare entro un anno Immobilizzazioni • Immateriali • Materiali • Finanziarie Attivo circolante • Rimanenze • Crediti esigibili entro l’anno • Crediti esigibili oltre l’anno • Attività finanziarie non immobilizzate Ratei e risconti • Annuali • Pluriennali RICLASSIFICATO Attivo immobilizzato Attivo corrente Attivo immobilizzato Attivo immobilizzato Att. Imm. Se esigibili oltre l’anno Att. Corrente. Se esigibile entro l’anno Attivo corrente Attivo corrente Attivo immobilizzato Attivo corrente Attivo corrente Attivo immobilizzato 37 Riclassificazione finanziaria (10) CIVILISTICO RICLASSIFICATO Patrimonio netto Patrimonio netto Fondi per rischi e oneri Passività consolidate o correnti a seconda della scadenza TFR Passività consolidata Debiti • Esigibile entro l’anno • Esigibili oltre l’anno Ratei e risconti • Annuali • pluriennali Passività consolidata Passività corrente Passività corrente Passività consolidate 38 Riclassificazione finanziaria (11) Lo Stato patrimoniale così formulato permette di apprezzare: •Entità • Gli investimenti dell’Azienda •Struttura •Correlazione con le fonti di finanziamento • Le fonti di finanziamento •Entità per tipologie (di terzi – proprie) •Struttura delle fonti (a breve – a medio lungo) •Correlazione con gli investimenti Le aree di gestione reddituale • • • • • Gestione caratteristica Gestione accessoria Gestione finanziaria Gestione straordinaria Gestione tributaria A ricavi e costo del venduto Ricavi netti di vendita (+) Rimanenze iniziali (+) Acquisti di materie prime e semilavorati (+) Costo per servizi (+) Costo del lavoro (+) Ammortamenti di beni destinati alla produzione (+) Canoni di leasing di beni destinati alla produzione (-) Rimanenze finale (-) Costi capitalizzati per lavori interni Costi del venduto MARGINE PRIMO INDUSTRIALE A ricavi e costo del venduto Costi commerciali e distributivi Costi amministrativi e generali REDDITO OPERATIVO DELLA GESTIONE TIPICA (-) Costi della gestione accessoria (+) Proventi della gestione accessoria Risultati della gestione accessoria REDDITO OPERATIVO (-) Oneri finanziari (+) Proventi finanziari (+/-) Utili/perdite su cambi Saldo gestione finanziaria (-) Oneri straordinari (+) Proventi straordinari Saldo gestione straordinaria RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Oneri tributari RISULTATO NETTO A margine di contribuzione Ricavi netti di vendita (+) Acquisti di materie prime e semilavorati (+) Rimanenze iniziali (-) Rimanenze finali (+) Lavorazioni esterne (+) Provvigioni (+) Altri costi variabili diretti Costi variabili MARGINE LORDO DI CONTRIBUZIONE (+) Costo del lavoro (+) Ammortamenti e accantonamenti (+) Costi di struttura operativi Costi fissi A margine di contribuzione REDDITO OPERATIVO (-) Oneri finanziari (+) Proventi finanziari (+/-) Utili/perdite su cambi Saldo gestione finanziaria (-) Oneri straordinari (+) Proventi straordinari Saldo gestione straordinaria RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Oneri tributari RISULTATO NETTO A valore e costi della produzione Ricavi netti di vendita (+) Altri ricavi (+/-) Variazioni rimanenze prodotti finiti (-) Costi capitalizzati A) Produzione dell’esercizio (-) Acquisti di materie prime (-) Acquisti di servizi (-) Godimento di beni di terzi (-) Oneri diversi di gestione (+/-) Variazioni rimanenze materie prime B) Costi della produzione VALORE AGGIUNTO A valore e costi della produzione (-) Salari, stipendi e contributi (-) Accantonamento al TFR (-) Altri costi del personale C) Costo del lavoro MARGINE OPERATIVO LORDO (-) Accantonamento al fondo svalutazione crediti (-) Altri accantonamenti (-) Ammortamenti immobilizzazioni immateriali (-) Ammortamenti immobilizzazioni materiali Margine (REDDITO) OPERATIVO NETTO Saldo gestione finanziaria Saldo gestione straordinaria Oneri tributari RISULTATO NETTO L’obiettivo dell’analisi per indici Fornire alcune indicazioni riguardo lo stato di salute dell’impresa, attraverso l’analisi comparata di alcune delle principali voci che compongono il bilancio d’esercizio. I limiti dell’analisi Può evidenziare la presenza di un problema, ma non offrire spunti diagnostici più puntuali. Nel caso di un rapporto, il risultato in termini di consistenza è influenzato dal valore di numeratore e denominatore. Nel caso di una differenza, la cifra stessa in termini assoluti può non essere significativa. Partendo da dati di bilancio sono influenzati dalle politiche di bilancio. Le fasi dell’analisi 1. 2. 3. 4. Individuazione degli indici appropriati Calcolo degli indici prescelti Confronto nel tempo Confronto nello “spazio” (benchmarking) Le aree di analisi • • • • L’analisi delle dinamiche a breve (o di liquidità) L’analisi delle dinamiche di struttura L’analisi delle dinamiche reddituali L’analisi delle dinamiche del circolante L’analisi delle dinamiche a breve Ha lo scopo di valutare la capacità dell’impresa di far fronte ai propri impegni con le attività a disposizione nel breve periodo. • Indice di elasticità (current ratio) – Liquidità immediate + differite + rimanenze/passivo circolante • Indice di liquidità normale (quick ratio) – Liquidità immediate + differite / passivo circolante • Indice di liquidità secca (acid test) – Liquidità immediate / passivo circolante Valori “di riferimento” Indice Soddisfazione Accettabilità Tensione Elasticità ≈2 ≈ 1,5 ≈1 Liquidità normale ≈1 ≈ 0,5 ≈ 0,33 Liquidità secca n.d n.d n.d L’analisi delle dinamiche strutturali Ha lo scopo di descrivere con quali risorse (soci o terzi finanziatori) sono state finanziate le attività fisse. • Indice di copertura primario – Totale Immobilizzazioni/Patrimonio Netto • Indice di copertura secondario – Totale Immobilizzazioni /Debiti a ML termine + Patrimonio netto • Indice di indebitamento – Debiti/Patrimonio netto L’analisi delle dinamiche reddituali (1) Confrontano valori di conto economico con valori di stato patrimoniale per individuare alcune performance aziendali. • ROI (return on investment) – Reddito Operativo / Capitale investito medio • ROE (return on equity) – Reddito operativo / Patrimonio netto medio • ROD (return on debt) – Risultato gestione finanziaria / Passivo finanziario medio L’analisi delle dinamiche reddituali (2) Il ROI può essere scomposto in: • ROI = ROS x ROT (return on sales) (return on turnover) • ROS = Reddito operativo / Ricavi delle vendite • ROT = Ricavi delle vendite / capitale investito Il ciclo monetario Acquisto Fattori Produttivi Magazzino Materie Produzione Magazzino Prodotti Pagamento Acquisti Vendita Beni Incassi Vendite Durata del ciclo monetario 56 L’analisi delle dinamiche reddituali (3) Il ciclo commerciale misura il periodo di: • incasso dei crediti commerciali – (Crediti commerciali / Ricavi delle vendite)*365 • pagamento dei debiti commerciali – (Debiti verso fornitori / Acquisto materie prime)*365 • giacenza delle scorte – (Magazzino / Costo del venduto)*365 • durata del ciclo commerciale – Incasso crediti + giacenza scorte – pagamento debiti