Il bilancio per non addetti
Alessandro Bielli
Milano, 8 febbraio 2012
Il contesto aziendale
E’ un sistema interattivo “aperto” (“mercato”).
Caratterizzato da “flussi” input e output di denaro oltre che di
informazioni.
Successo e sopravvivenza sono legati all’acquisizione ed al
mantenimento del vantaggio competitivo.
Il vantaggio competitivo deriva dal “valore” che l’azienda è in
grado di creare.
Per l’azienda il vantaggio si traduce in ricavi ai quali si
contrappongono i costi correlati.
Il ciclo monetario
Acquisto
Fattori
Produttivi
Magazzino
Materie
Produzione
Magazzino
Prodotti
Pagamento
Acquisti
Vendita
Beni
Incassi
Vendite
Durata del ciclo monetario
3
Che cos’è il bilancio?
Lo Stato patrimoniale è una fotografia istantanea scattata di norma
una volta all’anno.
Il Conto economico riassume i costi e i ricavi espressi nel medesimo
periodo.
Fornisce informazioni su cosa è successo fino alla data di chiusura,
ma:
• non esprime in maniera esplicita le strategie e il loro impatto sulla
generazione dei risultati e sulle “performance aziendali”;
• non “guarda avanti” (non solo prospetticamente, ma addirittura
valori presenti alla data di chiusura possono essere mutati il
giorno dopo).
Tuttavia…
Contiene molte informazioni che possono diventare la base
per ulteriori analisi.
Ad esempio:
• analisi per indici;
• analisi dei flussi finanziari.
Che possono esser usate in ottica:
• retrospettiva: per ricostruire a posteriori l’andamento della gestione;
• prospettica: per pianificare e fare previsioni sull’andamento futuro.
Da chi può essere letto?
Soggetti interni:
Soggetti esterni:
azionisti (soci), alta
investitori, finanziatori,
direzione, dirigenti,
fornitori, clienti, banche
dipendenti…
dati specializzate,
amministrazioni
…conoscono l’azienda e
pubbliche, fisco…
sono in possesso di
molte informazioni.
…devono “interpretare”.
(attenzione includere quelle
necessarie e a rappresentarle in
maniera corretta)
Da quali documenti è composto il
bilancio? (1)
Almeno da:
• Stato patrimoniale;
• Conto economico;
• Nota integrativa.
Documenti aggiuntivi:
• Relazione sulla gestione;
• Relazione del collegio sindacale;
• Relazione del revisore contabile;
• Aggiornamenti infrannuali.
7
Da quali documenti è composto il
bilancio? (2)
Lo Stato patrimoniale si divide in:
• attivo (impieghi);
• passivo (fonti di finanziamento).
Il Conto economico in:
• ricavi;
• costi.
La nota integrativa, attraverso analisi, spiegazioni e integrazioni,
dovrebbe:
• favorire la comprensione dei valori di bilancio;
• motivare il ricorso a deroghe nell’applicazione delle regole
civilistiche;
• aiutare a superare il limite informativo dei dati riportati nello stato
patrimoniale e nel conto economico.
La struttura delle voci
Gli schemi si dividono:
•
•
•
•
Macroclassi (A, B, C, D, E…);
Classi (I, II, III, IV…) solo per lo stato patrimoniale;
Voci (1, 2, 3, 4…);
Sottovoci (a, b, c, d…).
Alcune regole
Non è necessario mantenere la numerazione delle voci,
mentre è obbligatorio mantenerne l’ordine.
Se ne devono aggiungere altre quando il loro contenuto
non è compreso in quelle “standard”.
Deve essere indicato l’importo della voce corrispondente
dell’esercizio precedente rendendola comparabile,
eventualmente adattandola.
Sono vietati i compensi di partite.
Il bilancio in forma abbreviata
Chi può utilizzarlo?
Le aziende che per 2 esercizi consecutivi non superino due
dei tre limiti seguenti:
• totale dell’attivo 3.650.000 €;
• ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.300.000 €;
• numero di dipendenti occupati in media durante
l’esercizio 50 unità.
Lo Stato patrimoniale
ATTIVO
PASSIVO
Crediti verso soci
Patrimonio netto:
• capitale sociale;
• riserve
• utile/perdita…
Immobilizzazioni nette:
• immateriali;
• materiali;
• finanziarie.
Fondi rischi
TFR
Attivo Circolante:
• rimanenze;
• crediti;
• attività finanziarie non
immobilizzate;
• disponibilità liquide.
Debiti:
• verso soci;
• verso banche;
• verso fornitori;
• tributari…
Ratei e risconti
Ratei e risconti
L’attivo di bilancio (1)
A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata
indicazione della parte già richiamata
B. Immobilizzazioni
I.
Immobilizzazioni immateriali:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
II.
costi di impianto e di ampliamento;
costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;
diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno;
concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
avviamento;
immobilizzazioni in corso e acconti;
altre.
Immobilizzazioni materiali:
1.
2.
3.
4.
5.
terreni e fabbricati;
impianti e macchinari;
attrezzature industriali e commerciali;
altri beni;
immobilizzazioni in corso e acconti.
L’attivo di bilancio (2)
III. Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per
ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio
successivo
1.
Partecipazioni in:
a)
b)
c)
d)
2.
Crediti: verso imprese controllate
a)
b)
c)
3.
4.
imprese controllate;
imprese collegate;
imprese controllanti;
altre imprese.
verso imprese collegate;
verso imprese controllanti;
verso altri.
Altri titoli;
Azioni proprie, con indicazione del valore nominale complessivo.
L’attivo di bilancio (3)
C. Attivo circolante
I.
Rimanenze
1.
2.
3.
4.
5.
II.
materie prime, sussidiarie e di consumo;
prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
lavori in corso su ordinazione;
prodotti finiti e merci;
acconti.
Crediti, con separata indicazione per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre
l'esercizio successivo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
verso clienti;
verso imprese controllate;
verso imprese collegate;
verso controllanti;
crediti tributari;
imposte anticipate;
verso altri.
L’attivo di bilancio (4)
III.
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
1.
2.
3.
4.
5.
6.
IV.
partecipazioni in imprese controllate;
partecipazioni in imprese collegate;
partecipazioni in imprese controllanti;
altre partecipazioni;
azioni proprie, con indicazioni del valore nominale complessivo;
altri titoli.
Disponibilità liquide:
1.
2.
3.
depositi bancari e postali;
assegni;
denaro e valori in cassa;
D. Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su
prestiti
L’attivo in forma abbreviata
Comprende solo le voci con lettere maiuscole e numeri
romani. Inoltre:
• le voci A e D possono essere ricomprese nella voce CII;
• dalle voci BI e BII devono essere detratti in forma
esplicita gli ammortamenti e le svalutazioni;
• nella voce CII deve essere indicata la parte esigibile
oltre l’esercizio.
Il passivo di bilancio (1)
A. Patrimonio netto
I.
Capitale sociale.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.
IX.
Riserva da sovrapprezzo delle azioni.
Riserve di rivalutazione.
Riserva legale.
Riserve statutarie.
Riserva per azioni proprie in portafoglio.
Altre riserve, distintamente indicate.
Utili (perdite) portati a nuovo.
Utile (perdita) dell'esercizio.
B. Fondi per rischi e oneri
I.
per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
II.
III.
per imposte, anche differite;
altri.
C. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Il passivo di bilancio (2)
D. Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi
esigibili oltre l'esercizio successivo:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
obbligazioni;
obbligazioni convertibili;
debiti verso soci per finanziamenti;
debiti verso banche;
debiti verso altri finanziatori;
acconti e anticipi;
debiti verso fornitori;
debiti rappresentati da titoli di credito;
debiti verso imprese controllate;
debiti verso imprese collegate;
debiti verso controllanti;
debiti tributari;
debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
altri debiti.
E. Ratei e risconti, con separata indicazione dell'aggio su prestiti
Il passivo in forma abbreviata
Comprende solo le voci con lettere maiuscole e
numeri romani. Inoltre:
• la voce E può essere compresa nella voce D;
• nella voce D deve essere indicata la parte
esigibile oltre l’esercizio.
Il Conto economico (1)
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni;
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;
Variazione dei lavori in corso su ordinazione;
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;
Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio;
B. COSTI DELLA PRODUZIONE
6.
7.
8.
9.
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Per il personale: a) salari e stipendi; b )oneri sociali;c)trattamento di fine rapporto;d)
trattamento di quiescenza e simili;e) altri costi;
10.Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali;b)
ammortamento delle immobilizzazioni materiali;c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni;d)
svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide;
11.Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;
12.Accantonamenti per rischi;
13.Altri accantonamenti;
14.Oneri diversi di gestione;
C. DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
Il Conto economico (2)
C.
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15. proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate
e collegate;
16. altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione
di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti;b) da titoli iscritti nelle
immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni;c) da titoli iscritti nell'attivo circolante
che non costituiscono partecipazioni;d) proventi diversi dai precedenti, con separata
indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti;
17. interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate
e collegate e verso controllanti; utili e perdite su cambi;
D.
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
18. Rivalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono
partecipazioni; c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
19. Svalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono
partecipazioni; c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni;
E.
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20. Proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni
21. Oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni e delle imposte relative
a esercizi precedenti
F.
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+/-C+/-D+/-E)
22. Imposte sul reddito di esercizio>
23. Risultato dell'esercizio
Il Conto economico in forma abbreviata
Possono essere aggregate le voci:
• A.2. e A.3.;
• B.9.c), d), e);
• B.10.a), b), c);
• C.16.b), c);
• D.18.a), b), c) e D.19.a), b), c).
Per la voce E.20, non è richiesta la separata indicazione
delle plusvalenze e delle minusvalenze.
La nota integrativa
Motivazione di:
• eventuali deroghe (per incompatibilità con la rappresentazione
veritiera e corretta);
• modifica dei criteri di valutazione, ammortamento
…e l‘influenza di queste sulla situazione patrimoniale,
finanziaria e sul risultato economico dell’esercizio.
Il prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo
bilancio.
La nota integrativa
Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di
legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione
veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni
complementari necessarie allo scopo.
• Cosa fa l’azienda?
• Cosa fa il mercato?
• Quali sono gli scenari che si possono prevedere?
• Quali novità intervenute dalla chiusura del bilancio?
• Quali sono i programmi di investimento?
25
La nota integrativa abbreviata
E’ possibile omettere le indicazioni richieste dal:
• art. 2426 numero 10);
• art. 2427 numero 2), 3), 7), 9), 10), 12), 13), 14), 15), 16), 17);
• art. 2427 bis numero 1) comma 1.
Le informazioni del numero 6 dell’art 2427 sono riferite
all’importo globale dei crediti iscritti a bilanci.
I principali schemi di riclassificazione
• Stato patrimoniale
– gestionale;
– finanziaria.
• Conto Economico
– a ricavi e costo del venduto;
– a ricavi e costo variabili;
– a valore e costo della produzione.
Riclassificazione gestionale
ATTIVO
Impieghi operativi
– rimanenze;
– Crediti commerciali;
– Ratei e risconti attivi.
Impieghi strutturali
– Immobilizzazioni immateriali;
– Immobilizzazioni materiali.
Impieghi finanziari
– crediti verso soci;
– crediti finanziari;
– disponibilità liquide.
PASSIVO
Fonti operative
–
–
–
–
–
–
Fondo per imposte;
Debiti commerciali;
Debiti tributari;
Debiti verso istituti previdenziali;
Altri debiti;
Ratei e risconti passivi.
Fonti strutturali
– Fondi per e oneri;
– Fondo TFR.
Fonti finanziari
– Debiti finanziari.
Fonti legate al capitale di rischio
– Patrimonio netto.
Riclassificazione finanziaria (1)
ATTIVO
Liquidità immediate
LI
Attivo
Circolante
Attivo
Fisso Netto
Liquidità differite
(realizzabili a breve)
LD
Rimanenze
R
Immobilizzazioni nette
AFN
PASSIVO
Debiti a breve
DB
Debiti a Medio Termine
DML
Mezzi Propri
PN
Passività
correnti
Passività
consolidate
Riclassificazione finanziaria (2)
ATTIVO
Capitale
Circolante
Lordo
(CCL)
Liquidità immediate
LI
Liquidità differite
(realizzabili a breve)
LD
Rimanenze
R
Immobilizzazioni nette
AFN
PASSIVO
Debiti a breve
DB
Debiti a Medio Termine
DML
Mezzi Propri
PN
Mezzi di
terzi
(MT)
Riclassificazione finanziaria (3)
ATTIVO
PASSIVO
Attivo Circolante
Capitale
Circolante
Netto
(CCN)
negativo
Passivo Corrente
Attivo Fisso
Passivo Consolidato
Riclassificazione finanziaria (4)
ATTIVO
Attivo Circolante
PASSIVO
Passivo Corrente
CCN
Positivo
Passivo Consolidato
Attivo Fisso
Riclassificazione finanziaria (5)
ATTIVO
PASSIVO
Liquidità immediate
Debiti a breve
DB
Liquidità differite
(realizzabili a breve)
Rimanenze
R
Immobilizzazioni nette
AFN
Debiti a Medio Termine
DML
Mezzi Propri
PN
Margine
di
tesoreria
positivo
Riclassificazione finanziaria (6)
ATTIVO
Liquidità immediate
LI
Margine di
struttura
primaria
positivo
Liquidità differite
(realizzabili a breve)
LD
Rimanenze
R
Immobilizzazioni nette
AFN
PASSIVO
Debiti a breve
DB
Debiti a Medio Termine
DML
Mezzi Propri
PN
Mezzi di
terzi
(MT)
Riclassificazione finanziaria (7)
ATTIVO
PASSIVO
Liquidità immediate
LI
Margine di
struttura
secondaria
positivo
Liquidità differite
(realizzabili a breve)
LD
Rimanenze
R
Immobilizzazioni nette
AFN
Debiti a breve
DB
Debiti a Medio Termine
DML
Mezzi Propri
PN
Mezzi di
terzi
(MT)
Riclassificazione finanziaria (8)
LI+LD+R = CCL (Capitale Circolante Lordo)
CCL – DB = CCN (Capitale Circolante Netto)
•
se minore di zero sto finanziando attività immobilizzate con debiti a breve ⇒
squilibrio finanziario ⇒ rischio di rifinanziamento
LI + LD – DB = Margine di tesoreria
•
•
se positivo ⇒ capacità di liquidare l’intero passivo corrente
se negativo ⇒ rischio di rifinanziamento
MP – AFN = Margine di struttura primario
MP+DML-AFN = Margine di struttura secondario
Assolombarda, 14 febbraio 2008
Riclassificazione finanziaria (9)
CIVILISTICO
Crediti verso soci
•
Da richiamare oltre un anno
•
Da richiamare entro un anno
Immobilizzazioni
•
Immateriali
•
Materiali
•
Finanziarie
Attivo circolante
•
Rimanenze
•
Crediti esigibili entro l’anno
•
Crediti esigibili oltre l’anno
•
Attività finanziarie non
immobilizzate
Ratei e risconti
•
Annuali
•
Pluriennali
RICLASSIFICATO
Attivo immobilizzato
Attivo corrente
Attivo immobilizzato
Attivo immobilizzato
Att. Imm. Se esigibili oltre l’anno
Att. Corrente. Se esigibile entro
l’anno
Attivo corrente
Attivo corrente
Attivo immobilizzato
Attivo corrente
Attivo corrente
Attivo immobilizzato
37
Riclassificazione finanziaria (10)
CIVILISTICO
RICLASSIFICATO
Patrimonio netto
Patrimonio netto
Fondi per rischi e oneri
Passività consolidate o correnti a
seconda della scadenza
TFR
Passività consolidata
Debiti
• Esigibile entro l’anno
• Esigibili oltre l’anno
Ratei e risconti
• Annuali
• pluriennali
Passività consolidata
Passività corrente
Passività corrente
Passività consolidate
38
Riclassificazione finanziaria (11)
Lo Stato patrimoniale così formulato permette di apprezzare:
•Entità
• Gli investimenti
dell’Azienda
•Struttura
•Correlazione con le fonti di finanziamento
• Le fonti di
finanziamento
•Entità per tipologie (di terzi – proprie)
•Struttura delle fonti
(a breve – a medio lungo)
•Correlazione con gli investimenti
Le aree di gestione reddituale
•
•
•
•
•
Gestione caratteristica
Gestione accessoria
Gestione finanziaria
Gestione straordinaria
Gestione tributaria
A ricavi e costo del venduto
Ricavi netti di vendita
(+) Rimanenze iniziali
(+) Acquisti di materie prime e semilavorati
(+) Costo per servizi
(+) Costo del lavoro
(+) Ammortamenti di beni destinati alla produzione
(+) Canoni di leasing di beni destinati alla produzione
(-) Rimanenze finale
(-) Costi capitalizzati per lavori interni
Costi del venduto
MARGINE PRIMO INDUSTRIALE
A ricavi e costo del venduto
Costi commerciali e distributivi
Costi amministrativi e generali
REDDITO OPERATIVO DELLA GESTIONE TIPICA
(-) Costi della gestione accessoria (+) Proventi della gestione accessoria
Risultati della gestione accessoria
REDDITO OPERATIVO
(-) Oneri finanziari (+) Proventi finanziari (+/-) Utili/perdite su cambi
Saldo gestione finanziaria
(-) Oneri straordinari (+) Proventi straordinari
Saldo gestione straordinaria
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Oneri tributari
RISULTATO NETTO
A margine di contribuzione
Ricavi netti di vendita
(+) Acquisti di materie prime e semilavorati
(+) Rimanenze iniziali
(-) Rimanenze finali
(+) Lavorazioni esterne
(+) Provvigioni
(+) Altri costi variabili diretti
Costi variabili
MARGINE LORDO DI CONTRIBUZIONE
(+) Costo del lavoro
(+) Ammortamenti e accantonamenti
(+) Costi di struttura operativi
Costi fissi
A margine di contribuzione
REDDITO OPERATIVO
(-) Oneri finanziari (+) Proventi finanziari (+/-) Utili/perdite su cambi
Saldo gestione finanziaria
(-) Oneri straordinari (+) Proventi straordinari
Saldo gestione straordinaria
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Oneri tributari
RISULTATO NETTO
A valore e costi della produzione
Ricavi netti di vendita
(+) Altri ricavi
(+/-) Variazioni rimanenze prodotti finiti
(-) Costi capitalizzati
A) Produzione dell’esercizio
(-) Acquisti di materie prime
(-) Acquisti di servizi
(-) Godimento di beni di terzi
(-) Oneri diversi di gestione
(+/-) Variazioni rimanenze materie prime
B) Costi della produzione
VALORE AGGIUNTO
A valore e costi della produzione
(-) Salari, stipendi e contributi
(-) Accantonamento al TFR
(-) Altri costi del personale
C) Costo del lavoro
MARGINE OPERATIVO LORDO
(-) Accantonamento al fondo svalutazione crediti
(-) Altri accantonamenti
(-) Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(-) Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Margine (REDDITO) OPERATIVO NETTO
Saldo gestione finanziaria
Saldo gestione straordinaria
Oneri tributari
RISULTATO NETTO
L’obiettivo dell’analisi per indici
Fornire alcune indicazioni riguardo lo stato di
salute dell’impresa, attraverso l’analisi comparata
di alcune delle principali voci che compongono il
bilancio d’esercizio.
I limiti dell’analisi
Può evidenziare la presenza di un problema, ma non offrire
spunti diagnostici più puntuali.
Nel caso di un rapporto, il risultato in termini di consistenza
è influenzato dal valore di numeratore e denominatore.
Nel caso di una differenza, la cifra stessa in termini assoluti
può non essere significativa.
Partendo da dati di bilancio sono influenzati dalle politiche
di bilancio.
Le fasi dell’analisi
1.
2.
3.
4.
Individuazione degli indici appropriati
Calcolo degli indici prescelti
Confronto nel tempo
Confronto nello “spazio” (benchmarking)
Le aree di analisi
•
•
•
•
L’analisi delle dinamiche a breve (o di liquidità)
L’analisi delle dinamiche di struttura
L’analisi delle dinamiche reddituali
L’analisi delle dinamiche del circolante
L’analisi delle dinamiche a breve
Ha lo scopo di valutare la capacità dell’impresa di far fronte
ai propri impegni con le attività a disposizione nel breve
periodo.
• Indice di elasticità (current ratio)
– Liquidità immediate + differite + rimanenze/passivo circolante
• Indice di liquidità normale (quick ratio)
– Liquidità immediate + differite / passivo circolante
• Indice di liquidità secca (acid test)
– Liquidità immediate / passivo circolante
Valori “di riferimento”
Indice
Soddisfazione
Accettabilità
Tensione
Elasticità
≈2
≈ 1,5
≈1
Liquidità normale
≈1
≈ 0,5
≈ 0,33
Liquidità secca
n.d
n.d
n.d
L’analisi delle dinamiche strutturali
Ha lo scopo di descrivere con quali risorse (soci o
terzi finanziatori) sono state finanziate le attività
fisse.
• Indice di copertura primario
– Totale Immobilizzazioni/Patrimonio Netto
• Indice di copertura secondario
– Totale Immobilizzazioni /Debiti a ML termine + Patrimonio netto
• Indice di indebitamento
– Debiti/Patrimonio netto
L’analisi delle dinamiche reddituali (1)
Confrontano valori di conto economico con valori
di stato patrimoniale per individuare alcune
performance aziendali.
• ROI (return on investment)
– Reddito Operativo / Capitale investito medio
• ROE (return on equity)
– Reddito operativo / Patrimonio netto medio
• ROD (return on debt)
– Risultato gestione finanziaria / Passivo finanziario medio
L’analisi delle dinamiche reddituali (2)
Il ROI può essere scomposto in:
• ROI = ROS
x
ROT
(return on sales)
(return on turnover)
• ROS = Reddito operativo / Ricavi delle vendite
• ROT = Ricavi delle vendite / capitale investito
Il ciclo monetario
Acquisto
Fattori
Produttivi
Magazzino
Materie
Produzione
Magazzino
Prodotti
Pagamento
Acquisti
Vendita
Beni
Incassi
Vendite
Durata del ciclo monetario
56
L’analisi delle dinamiche reddituali (3)
Il ciclo commerciale misura il periodo di:
• incasso dei crediti commerciali
– (Crediti commerciali / Ricavi delle vendite)*365
• pagamento dei debiti commerciali
– (Debiti verso fornitori / Acquisto materie prime)*365
• giacenza delle scorte
– (Magazzino / Costo del venduto)*365
• durata del ciclo commerciale
– Incasso crediti + giacenza scorte – pagamento debiti