unita` didattica 2 - Sito didattico di Maurizio d`Amato

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UNITA’ DIDATTICA 2
Parole Chiave
Riferimenti Bibliografici
Per approfondimenti si veda l’articolo seminale C.Forte
(1977),Valore di scambio e valore d’uso sociale dei beni
culturali immobiliari,Restauro, PR.K.Turner D.W.Pearce
I.Bateman,(1994), Economia Ambientale, cap.8, il
Mulino,Bologna, D.W.Pearce, R.K.Turner(1989), Economia
delle Risorse Naturali e dell’Ambiente, cap.9 e cap.10, Il
Mulino, Bologna, G.Grittani, M.Grillenzoni (1994), Estimo
teoria, procedure di valutazione e casi applicativi, cap.5,
Calderini, Bologna
1.
Beni Pubblici e Privati
2.
Esternalità
3.
Fallimento del Mercato
4.
Surplus del
Produttore
5.
Valutazione delle Risorse
6.
Valori Ambientali
7.
Metodi non Basati sulla Funzione di
Utilità
8.
Metodi Basati sulla Funzione di Utilità
9.
Valutazione delle Risorse Ambientali
che erogano utilità qualiquantitative
Materiali Didattici Maurizio d'Amato
Consumatore
e
del
I beni senza mercato
Esiste una categoria di beni che pur essendo tenuta in grande considerazione non sempre e suscettibile di prezzi espliciti. Per
comprendere meglio quello di cui stiamo parlando partiamo da un’osservazione. Sul mercato pur essendo molti beni non appropriabili
sono suscettibili di manifestazioni economiche (disponibilità a pagare o ad accettare sacrifici) da parte della collettività. Questi “segnali di
valore”(Fusco Girard,1991) rivestono una particolare importanza per comprendere perché una nazione spende del danaro per monumenti
storici, statue, programmi di riqualificazioni di aree degradate senza che ci sia un esplicito ritorno in termini economico finanziari. Si
distinguono in:
1) Beni pubblici puri – che non sono caratterizzati da rivalità e da escludibilità
2) Beni privati puri – che sono caratterizzati da rivalità ed escludibilità
3) Beni di club -Caratterizzati dal solo principio dell’escludibilità ma non da quello della rivalità
In altre parole non esistono soltanto beni per cui esiste in maniera esplicita un mercato. La natura dei beni sembra chiarire che in
particolari contesti la determinazione del valore diventa complicato.
Che valore può avere un parco urbano? Un parco attrezzato? Un monumento che testimonia una cultura, una civiltà? Il mercato non da
risposte apparenti ( non esistono agenzie per intermediare l’acquisto di monumenti nazionali) ma le case di fronte ad uno splendido
litorale o un grande monumento assumono un valore maggiore.
Questo modulo, in misura sintetica affronta questo problema.
Esso è molto ricorrente per due beni: quelli naturali che sono costituiti da componenti originari del territorio, non presentano segni di
antropizzazione e quelli ambientali che sono beni che presentano segni di antropizzazione.La loro conservazione dipende
dall’intervento dell’uomo. Perché questi beni non hanno un prezzo sul mercato? Due passi sono indicativi del modello di sviluppo scelto.
Gli uomini hanno attuato un’economia da cow boy simile allo sfruttamento senza tregue di pianure deserte e sconfinate più che
un’economia da navicella spaziale come sarebbe invece necessario in un pianeta piccolo limitato ed affollato quale è il nostro.In un tipo di
economia da cow boy, il necessario è misurato in termini di ammontare di materiale trasformato attraverso l’impiego di determinati
fattori produttivi,mentre in un’economia da navicella spaziale il criterio di valutazione non è questa trasformazione bensì il mantenimento
in buono stato degli stock di capitali esistenti, che nella terra,come in una navicella spaziale sono rappresentati dagli abitanti e dal loro
sistema di sostentamento –
K.E.BOULDING,Economics as a Science,NY Mc Graw Hill,1970 p.20
Se un pastore aumenta di un’unità il suo gregge che pascola sulla terra comune, il suo vantaggio sarà pari alla differenza tra il beneficio
diretto ( derivante dal possedere una unità addizionale ) e la perdita sofferta dalla qualità complessiva del pascolo (dovuta alla presenza
di un ulteriore bocca che la terra comune deve contribuire a sfamare).Ma questa particolare perdita è appena percepita dal pastore in
questione in quanto il danno è ripartito tra tutti coloro che non usufruiscono del pascolo comune..
A COTTREL,Ambiente ed Economia delle Risorse,Il
Mulino,
p.21Maurizio d'Amato
Materiali
Didattici
IN UN FAMOSO CONTRIBUTO SONO STATE ANALIZZATE LE CAUSE DELL’INCAPACITA’ DEL
MERCATO AD OFFRIRE INDICAZIONI DI PREZZI PER QUESTI BENI
1.
In un sistema perfetto si realizzano esternalità dovute a particolari regimi di proprietà…si manifesta il divorzio fra proprietà
effettiva e scarsità.Ciò accade ad esempio allorche un fattore scarso è posseduto da un soggetto il quale attribuisce ad
esso un valore differente da quello che gli comporterebbe se fosse scambiato secondo le regole del mercato
2. Esistenza di indivisibilità legata a ragioni tecniche : una grande infrastruttura , un ponte non è divisibile
3. Esistenza di beni pubblici il cui carattere fondamentale è la non esclusione come l’outdoor ricreation
M.BATOR,The Anatomy of Market Failure, p.465-471
E’ utile ricordare che per esternalità si indicano gli effetti economici positivi o negativi prodotti dall’azione di alcuni
agenti economici su un altro soggetto economico, il quale non ha modo di controllare gli stessi
Il rapporto fra agenti può riguardare tanto
la produzione quanto il consumo e gli
effetti delle esternalità possono essere
tanto positivi che negativi
A fini valutativi si possono distinguere
quelle risorse ambientali ed economiche
che erogano utilità qualitative da quelle
che erogano utilità quali-quantitative.
(Grittani, Grillenzoni, 1990)
produzione
negativa
esternalità
Materiali Didattici Maurizio d'Amato
positiva
positiva
consumo
negativa
1) Esistono tuttavia divergenze fra costi privati e costi sociali
p
p
Un’impresa trova il suo equilibrio
nella situazione in cui CMA = P
per la condizione di prim’ordine.
Tuttavia nel CMA non sono tenuti
in considerazione i costi per
l’inquinamento altrimenti dovrebbe
ridurre la produzione ( a q2) a
parità di prezzo ( determinato dal
mercato) per contenere i costi di
inquinamento
(internalizzazione
dei costi ambientali)
P
q2
q
q1
2) Anche quando si cercasse di correggere la divergenza nascerebbero problemi
Consideriamo il seguente esempio:
un imprenditore produce una vernice
che
provoca
inquinamento
atmosferico. I suo prezzo è Pm ed i
costi sostenuti cono Cm. Un’autorità
gli impone di internalizzare i costi
ambientali facendogli salire il costo a
Cm’. Quelli che comprano la vernice
beneficiano e pagano anche parte dei
costi ma chi non compra la vernice
beneficia di aria più pulita senza
pagare una lira.
p
p
P’
P
q1 q2
q
q
Se si volesse fare pagare queste
persone per il beneficio Bmg ottenuto
si otterrebbe: Pm = Cm’ + Bmg. Ma
creando queste premesse con un
prezzo più alto l’imprenditore sarebbe
portato
ad
aumentare
la
produzione…portando in squilibrio il
mercato.
In quali contesti è necessaria una simile misurazione? Quando ci poniamo il problema di
valutare queste risorse?
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Sostanzialmente il Beneficio è la misura dell’utilità totale del
livello di soddisfazione fornita da un bene
Alcune definizioni notevoli relative al tratto AA’ della curva di domanda
p
D
B = R +C+ S
S
Il Prezzo è quanto il beneficiario paga (non pagherebbe)per
fruire di un bene
P=C+R
A
Il Surplus è la differenza fra il Beneficio ed il Prezzo
S=B–P
B
E
N
E
F
I
C
I
O
La DAP Lorda
SURPLUS CONS.
P
R
E
Z
Z
O
DAPL=P+S
A’
Il valore di una risorsa ambientale o naturale è dato dalla
differenza fra il beneficio totale che la società riceve da questo
bene ed i benefici che potrebbe ricevere da un uso
alternativo delle risorse impiegate, ovvero V=S+R
RENDITA
COSTO
p
q
V = Surplus
p =0
I vari tipi di valore
Il valore di un bene economico è quindi un tentativo di sintesi fra utilità e
scarsità
Il valore di scambio è dato dal rapporto con cui un bene si scambia con altri
beni (I Michieli, M.Michieli,2000)
Il valore di uso è determinato dalla importanza che ognuno dà ad un bene
in vista della sua utilizzazione (I Michieli,Michieli,2000)
Il valore non di uso è determinato dalla importanza che ognuno dà ad un
bene indipendentemente dalla sua utilizzazione o dal mercato
In termini formali il valore è V= S+R. SE IL MERCATO NON RILEVA IN
ALCUN MODO IL PREZZO DELLA RISORSA (PARCO) ALLORA P = 0
da cui deriva che B = S ovvero il beneficio coincide con S.
Questa distinzione è estremamente utile a comprendere l’origine e le caratteristiche del valore dei beni senza mercato. Sostanzialmente
l’obiettivo di indagine è la quantificazione dell’area al di sotto della curva di domanda.
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La giustificazione per la valutazione monetaria risiede nel modo in cui la moneta viene utilizzata come strumento
di misurazione per indicare i guadagni e le perdite nell’utilità (o benessere); ossia, la moneta è l’unità di misura
termine che non deve essere confuso con i più popolari che prefigurano la moneta come un obiettivo…(Pearce et
al., 1989,p.128)
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II. VALUTAZIONE DELLE RISORSE
Esistono risorse che necessitano di una quantificazione al di là del mercato . Una Villa del Palladio, Il Colosseo rappresentano beni non apprezzati dal
mercato sufficientemente per le loro valenze storico testimoniali. Trovandosi a dover stimare i danni di un terremoto il Prof. Carlo Forte avviò un filone di
ricerca sulla valutazione di questi beni senza mercato. La difficoltà di lavorare su questi concetti è intuibile. Il lavoro degli estimatori in questo campo è
simile a quelli dei fisici quantisti: cercano di conoscere la natura di qualcosa di cui tutti conoscono l’esistenza ma che nessuno vede economicamente. In
questo settore i contributi nazionali maggiormente rilevanti sono stati offerti da un articolo di Carlo Forte e dagli studi di uno dei suoi
allievi: Luigi Fusco Girard
La loro attenzione si concentra sul valore delle risorse ambientali ed elaborano due concetti fondanti, utili ad
esplicitare il comportamento economico estimativo di una collettività la quale sente l’esigenza di “conservare” la
propria identità storica attraverso i propri monumenti
“Il valore d’uso sociale del patrimonio dei beni culturali riflette invece l’apprezzamento
che, consciamente o inconsciamente, esprime l’intera collettività per tali beni in funzione
della loro utilità sociale e della fruibilità collettiva” (C.Forte,Valore di scambio e valore
d’uso sociale dei beni culturali immobiliari, 1977)
Vus = Vm + ∆V - Valore d’uso sociale = V.mercato + Plusvalore Sociale
“Il valore d’uso sociale complesso nelle sue componenti…Il valore dei benefici
conseguiti dagli utenti diretti,…dagli utenti indiretti…,dagli utenti potenziali…,dagli utenti
futuri…” ( L.Fusco Girard ,Risorse Architettoniche e culturali: Valutazioni e strategie di
conservazione.Una analisi introduttiva, Franco Angeli,Milano, 1987)
Vusc = Vbud + Vbui + Vbup + Vbuf ( riconducibile al VET)
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A livello internazionale si elabora il concetto di Valore Economico Totale come sintesi fra i valori d’uso e non di uso, concetto
riconducibile peraltro al Valore di uso sociale complesso. Proviamo ad analizzare questi aspetti in una nota classificazione del
Cummings
VALORE NON DI
MERCATO
Valore di Uso
Ovvero valore connesso alla fruizione
Valore non di Uso
Ovvero valore indipendente dalla fruizione di un bene
Valore di Quasi Opzione o di Preferenza
Intertemporale – Si tratta di un valore legato all’esercizio di
una scelta di conservazione delle risorse naturali per il loro utilizzo
futuro ma posticipata nel tempo
Valore di Legato – Il valore non è connesso all’utilizzo del bene ma alla
possibilità di poterlo tramandare alle generazioni future. La possibilità di
tramandare un monumento storico alle generazione future ha un valore
indipendentemente dalla sua fruizione culturale
Valore di Opzione –
Valore di Esistenza –
Il valore è attribuito ad una scelta di
conservazione delle risorse
(essenzialmente naturali) per la
possibilità di un loro utilizzo futuro
Il valore erogato da una risorsa semplicemente
perché esiste. Anche se non lo visitiamo il fatto che il Colosseo esista eroga un
valore per la nostra nazione
La somma fra le due componenti costituisce il cosiddetto Valore Economico Totale. Esso è definito tale proprio perché somma i
valori di uso a quelli non d’uso cioè non direttamente collegati alla fruizione del bene. Ne consegue che il Valore economico
totale sarà dato dalla somma fra Valore d’uso e Valore non d’uso. Quindi si potrà scrivere
TEV = Valore Economico Totale = Total Economic Value = Valore d’uso + Valore non d’uso
E’ facile osservare come sia i valori d’uso che i valori non d’uso descritti abbiano la caratteristica di potersi definire
antropocentrici, sussistono se esiste l’uomo. Se il genere umano non esistesse più, nessuno apprezzerebbe l’esistenza del
Colosseo o di uno scenario naturale. Tuttavia, il fatto che l’uomo non esista non può eliminare l’importanza che l’ecosistema, e le
vite in esso contenute possano continuare a vivere. Questo perché i predetti ecosistemi possiedono un valore intrinseco. La
somma fra il valore d’uso , il valore non d’uso ed il valore intrinseco rappresentano un’estensione dell’originale
valore economico totale denominata valore primario totale. Quindi si potrà scrivere:
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Valore Primario Totale = Valore d’uso + Valore non d’uso + Valore Intrinseco
DIVERSI METODI PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE
Fanno riferimento alla curva di domanda
A. PREFERENZE
RIVELATE
IN QUESTO CASO LE PREFERENZE VENGONO
DESUNTE DA UN COMPORTAMENTO ECONOMICO
DEL CONSUMATORE. IL SURPLUS VIENE QUINDI
STIMATO EX POST SULLA BASE DI UNA
MANIFESTAZIONE
CONCRETA
DEL
COMPORTAMENTO
B. PREFERENZE
ESPRESSE
IN QUESTO CASO IL SURPLUS DEL CONSUMATORE
VIENE
STIMATO
SULLA
BASE
DI
UN
COMPORTAMENTO
IPOTETICO
DEL
CONSUMATORE AL VERIFICARSI DI ALCUNE
CONDIZIONI
A1. HEDONIC PRICE
A2. TRAVEL COST
B.CONTINGENT VALUATION
METODO DEI PREZZI
EDONICI
METODO DEI COSTI DI
VIAGGIO
VALUTAZIONE DI
CONTINGENZA
Non fanno riferimento alla curva di domanda
C. MERCATI SURROGATI
D. COSTO OPPORTUNITA’
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C. Mercati Surrogati - D. Costo Opportunità
C.
METODO DEI MERCATI
SURROGATI - Con questo metodo si
procede a valutare un bene che offre
delle utilità qualitative assegnando ad
esso il valore di un bene che può
esplicare analoghe utilità.
“…Può
essere
rappresentata
dalla
individuazione di servizi concorrenziali
privati in grado di surrogare quelli oggetto di
stima:i servizi di balneazione derivanti da un
litorale marino, per esempio,potrebbero
essere valutati sulla base dei costi di accesso
in piscina...”
(G.Grittani , M.Grillenzoni,Estimo Teoria,
Procedure di Valutazione,Casi
Applicativi,Calderini,1994,p.150)
D.
COSTO OPPORTUNITA’ - Con
questo metodo si stima la risorse in
funzione del valore della destinazione a
cui si rinuncia per la sua conservazione.
Oppure in funzione di quello a cui si è
dovuto rinunciare per una avvenuta
trasformazione.
“...è necessario in primo luogo individuare le
alternative alle quali, per esempio, si
rinuncia per preservare un sito di particolare
pregio ambientale ed in secondo luogo
determinare il prezzo delle alternative ( se ne
vengono individuate diverse)…Spesso la
difficoltà della valutazione del costo
opportunità non sta nella quantificazione
monetaria dei servizi alternativi quanto nella
esatta individuazione delle “opportunità” (
benefici) a cui si ritiene di dover rinunciare ”
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B. CONTINGENT VALUATION METHOD RICOSTRUZIONE CURVA DI DOMANDA
Al riguardo è opportuno richiamare la distinzione Aristotelica fra Contingenza ovvero verità che dipendono il più delle volte da fattori non considerabili e
prevedibili (Pioverà?) e Necessità ovvero verità che dipendono da ragionamenti ineccepibili (1+1=2). Tuttavia non esiste un mercato esplicito e pertanto
dovremo avvalerci di un mercato ipotetico. Ci riferiremo ad un mercato contingente
Con riferimento ad una scelta localizzativa, una scelta di pianificazione, la priorità fra diverse possibili scelte di recupero, la
Valutazione di Contingenza consente di esplicitare e quantificare le preferenze relative ad un bene senza mercato. La stessa
procedura potrà contribuire alla definizione di un prezzo di ombra per una risorsa ambientale o naturale all’interno di un’analisi
costo benefici. Il valore sarà misurato attraverso la somministrazione di questionari che mirino ad individuare il valore attraverso
la disponibilità a pagare (WTP) e quella ad accettare (WTA). Esse originano quattro misure del surplus del consumatore
definite per la prima volta nel seminale lavoro dell’economista e premio Nobel Hicks. Egli elabora due misure: la Variazione
Equivalente e la Variazione Compensativa come modificazioni del proprio stato di benessere.
U2
x
U1
VC
Variazione Compensativa
Importo di danaro che riporta il
consumatore nel suo stato iniziale
di benessere. Il suo riferimento è
allo stato iniziale U1
x
U2
U1
VE
Variazione Equivalente
Importo di danaro che determina una
variazione di benessere pari a quella
causata da una variazione ipotetica
del prezzo di riferimento. Il suo
riferimento è allo stato finale U2
y
y
Ora un beneficio oppure un danno possono essere valutati sia attraverso la minima disponibilità a ricevere un indennizzo
oppure come massima disponibilità a pagare una somma per prevenirlo. Ne consegue che in funzione di come leggiamo le
variazioni di benessere possiamo avere diverse “misure” economiche
Evento
Disponibilità
Misura
Miglioramento
DAP (WTP) - DAA (WTA)
-Vcomp +Vequiv.
Peggioramento
DAP (WTP)
DAA (WTA)
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Didattici -Maurizio
d'Amato
+Vcomp -Vequiv.
Si sviluppano 4 misure del surplus del consumatore ovvero WTP per ottenere un beneficio; WTA
per rinunciare ad un beneficio;WTP per evitare un danno e WTA per sopportare un danno.Al di la
delle impressioni i due dati WTP e WTA possono generare risultati diversi perché la “struttura da
acquisto è percepita meno importante che quella di compensazione…
Queste misure vengono sviluppate sulla base di interviste ad un campione casuale o
rappresentativo della popolazione interessata
TECNICHE DELL’INTERVISTA
DIFFICOLTA’ TEORICHE ED APPLICATIVE
1.
1.Domande Dirette
Difficoltà Teoriche
L’intero impianto della valutazione poggia sulla
teoria delle scelte razionali in base alla quale si
presuppone una conoscenza omogenea e diffusa
del problema che non sempre si verifica
•
•
•
Open Ended Question - Domande dirette ed aperte del tipo”
Quanto sarebbe disposto a pagare se…”
Bidding Game - Simulazione con l’intervistatore attraverso la
definizione iterativa di un valore minimo e massimo fino ad arrivare
ad un valore medio che rappresenta quello definitivo
Payment Card - Si ricordano all’ intervistato i suoi pagamenti prima
di richiedere la sua disponibilità a pagare.
2.Difficoltà Applicative
Pregiudizio dello Sponsor - Relazioni fra l’intervistato e chi ha
promosso l’iniziativa
Pregiudizio dell’ Intervistato - Per conquistare la fiducia dell’
intervistato possiamo indurlo in valutazioni non esatte
Pregiudizio Ipotetico - Difficoltà e Condizionamenti nella
descrizione delle ipotesi
Risposta Strategica - L’intervistato potrebbe immaginare l’uso
finale dell’intervista
Pregiudizio Strumentale - Le modalità con cui vengono formulate
le domande potrebbero condizionare le risposte
Free Rider - L’intervistato non paga effettivamente e potrebbe
essere portato ad un comportamento privo di freni inibitori
Warm Glove - L’interessato per autocompiacimento potrebbe
mostrare un interesse non reale
2.Domande Indirette
•
Close Endend Question - Sono domande definite sulla base di
scelte dicotomiche .Nel caso specifico si provvede ad elaborazioni
successive dei dati rilevati
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A1 PREZZI EDONICI
Consentono attraverso l’uso della regressione multipla la quantificazione dei prezzi marginali relativi alle variabili ambientali.
Ciò risalta attraverso la definizione dell’aumento dei valori immobiliari in relazione alla presenza di una specifica risorsa
naturale ed ambientale
Procedure eminentemente statistiche di regressione multipla.Si presentano due problemi essenziali 1) Separazione
dell’influsso dei servizi ambientali da quello di altre variabili 2) Necessità di un cospicuo numero di dati per elaborare e testare
il modello.
V = f ( Caratteristiche tecniche, Caratteristiche Ambientali)
A2 METODO DEI COSTI DI VIAGGIO-TRAVEL COST METHOD
Il campo applicativo di questa tecnica è l’outdoor ricreation. L’esperienza ricreativa all’aperto è riconducibile a 5 momenti: Programmazione - Viaggio di Andata - Esperienza Ricreativa - Viaggio di Ritorno –Ricordo dell’Esperienza Spostarsi per andare
a visitare un sito “costa” sacrifici. Questo sacrificio è visto come un “indicatore di valore” utile a stimare il bene oggetto della
visita Vale la relazione che il valore V di un bene sia: V = f (Kt)
p
A2a Travel Cost Individuale
Si sommano i surplus del consumatore
sviluppati per ogni singolo livello si prezzo
preso in considerazione Materiali Didattici Maurizio d'Amato
1
2
3
q
Integriamo la zona relativa al surplus del
consumatore e moltiplichiamo questo
dato per il n. di abitanti della zona
A2b Travel Cost Method Zonale
1.Delimitazione del sito da valutare
Bn = S (SDCj x Nj)
2. Informazioni specifiche relative alle
visite da effettuare
Bn = Beneficio Annuo
p
3..Definire il Bacino di Utenza e delle Zone
SDCj = Surplus del Cons.della zona j
Nj = Numero visitatori derivanti dalla zona j
1
2
3
1
2
3
sito
q
6. Calcolo Relazione costo di viaggio/
frequenza
5. Calcolo del saggio di
frequenza di
visita per ogni zona
N.Vis.Corona/Pop.Corona
4. Calcolo del costo medio di viaggio
per ogni zona
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Il Bn è una utilità
erogata in ragione di
anno
e
pertanto
opportunamente
capitalizzata al saggio
sociale di preferenza
temporale determinerà
il valore della risorsa
Bn
V =
r
I PROBLEMI DEL METODO DEI COSTI DI VIAGGIO
1)
In teoria i costi di viaggio dovrebbero riflettere il valore
ricreativo del sito, in più esiste un costo esplicito costituito dalle
spese per raggiungere il sito ma anche il valore del tempo in esso
impiegato può variare sensibilmente da persona a persona.
2) Un ulteriore problema è la determinazione del costo
di viaggio allorquando il consumatore effettui una
molteplicità di visite al posto di una. A quale sito si riferirà
il sacrificio sostenuto ed in che misura?
3)
I metodi indicati sottostimano il valore attribuito alle risorse dalle persone che abitano nelle immediate vicinanze. Peraltro
chi sostiene il sacrificio di comprare casa nelle immediate vicinanze sosterrà un sacrificio notevole anche se non sarà rilevato
dalla metodologia indicata.
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Nel caso in cui i beni erogassero anche utilità quantitative si potrebbero combinare alle procedure precedentemente indicate
anche quelle tradizionali
A tal proposito è utile determinare un macroreddito netto territoriale
ricorrendo alla equazione che segue:
Un insieme di fondi agricoli che formano un suggestivo
paesaggio erogano anche utilità quantitative oltre che
qualitative.
Se erogano utilità quali- quantitative dovremo stimare anche
gli aspetti quantitativi delle utilità erogate
MRT = Plv - (Q + Sv)
che somma i singoli redditi erogati dalle attività
A questo dato sommeremo le eventuali utilità qualitative in ragione di anno
VUS =
Beni
Naturali
Beni
Ambientali
Erogazione Servizi
Quali-Quantitativi
Uqual + Uquant
r
Capitalizz.Macroreddito Territoriale, a cui
sommare le utilità qualitative
CVM
Preferenze
Espresse
Domanda
Preferenze
Rivelate
Erogazione Servizi
Qualitativi
Prezzi
Edonici
TCM
Costo Opportunità
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Mercati Surrogati
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