Lezione 13

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Corso di laurea in Scienze dell’Educazione
A. A. 2012 / 2013
Istituzioni di Linguistica (M-Z)
Dr. Giorgio Francesco Arcodia
([email protected])
1. Radici e affissi
Parole 'piene' (nomi, verbi, aggettivi) → termini che indicano oggetti (concreti o astratti),
entità o concetti appartenenti alla realtà esterna
Ess.: scimmia, tavolo, simpatico, camminare, leggere
vs.
Parole 'vuote' (o 'funzionali': articoli, pronomi personali, preposizioni, congiunzioni) →
prive di significato lessicale → spesso monomorfemiche
→ le parole piene contengono un morfema lessicale; tale morfema viene anche detto radice
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Affissi e radici:
affisso
radice
affisso
ri-copr-o
radice
affisso
affisso
latin-ist-i
radice
affissso
radice
affisso
cap-o-stazion-e
Affisso: ogni morfema grammaticale legato che si combina con una radice nella
formazione delle parole
→ gli affissi vengono classificati in base alla posizione rispetto alla radice
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1.1 Tipi di affissi
(a)
prefissi: morfemi grammaticali aggiunti prima della radice
Ess.: s-collegare, in-utilizzabile, pre-allarme
(b) suffissi: morfemi grammaticali aggiunti dopo la radice
Ess.: scolleg-a-re, inutilizz-abil-e, preallarm-e
→ in italiano, i suffissi di natura flessiva sono comunemente detti desinenze
(c) infissi: morfemi grammaticali collocati all'interno di una radice
Ess.: latino rupi ‘ruppi’ vs. rumpo 'rompo'; vici 'vinsi' vs. vinco 'vinco'
tagalog (pilipino) samahan 'accompagnare' vs. sinamahan 'ha accompagnato'
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(d)
circonfissi: morfemi grammaticali discontinui, aggiunti prima e dopo la radice
Es.: participio passato regolare del tedesco (coniugazione debole e mista)
ge + radice verbale + t
tanzen 'ballare' > getanzt, rauchen 'fumare' > geraucht
→ cfr. nederlandese: maken 'fare' > gemaakt 'fatto'
(e) transfissi: affissi che si inseriscono 'a pettine' nella radice
→ fenomeno caratterizzante le morfologie introflessive, come nelle lingue semitiche
Ess.: radice araba KTB 'scrivere'
kataba
'egli scrisse'
kitaab 'libro'
yaktubu 'scrive'
kaatib
'scrivente, segretario'
kutub
maktab
'ufficio'
'libri'
(Brugnatelli, V., 2008, La famiglia delle lingue afro-asiatiche (o camito-semitiche), in Banfi, E. & Grandi, N., Le
lingue extrauropee: Asia e Africa, Roma, Carocci)
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1.2 Morfemi non isolabili e non segmentali
(a) Morfemi sostitutivi: sostituzione di un fono ad un altro fono → alterazioni della radice
Ess.: plurali apofonici dell'inglese
Singolare
Plurale
goose
geese
foot
feet
tooth
teeth
→ cfr. tedesco Buch 'libro' > Bücher
Apofonia nel tema dei verbi latini:
Presente
Perfetto
ăgo
ēgi
'condurre'
căpio
cēpi
'prendere'
făcio
fēci
'fare'
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(b) Morf(em)i zero: assenza di una marca esplicita per veicolare una categoria
obbligatoria nella lingua in questione
Ess.: inglese sheep 'pecora / pecore' vs. dog, dogs
russo kniga ‘libro’ (nominativo singolare) vs. knig (genitivo plurale, ‘dei libri’)
→ cfr. student ‘studente’ (nominativo singolare) vs. studentov (genitivo plurale)
→ “opposizione di qualcosa con niente” (de Saussurre)
(c) Morfemi soprasegmentali (superfissi): espressione di significato derivazionale o
flessionale con mezzi soprasegmentali (accento, tono)
Ess.: inglese record
cin. mandarino
'registrazione'
vs. to record
'registrare'
涼 liáng 'fresco'
vs. liàng
'raffreddare'
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2. Formazione di parola: derivazione e composizione
Morfemi derivazionali: servono a formare nuove parole a partire da parole (o morfemi
lessicali) esistenti
Ess.: in-desider-a-bil-e, ri-formul-a-zion-e
Funzioni e valori semantici della derivazione:
(a) aggiunta di informazioni rilevanti: allarme vs. preallarme, cantare vs. canticchiare
(b) cambiamento di classe lessicale: giustificare vs. giustificazione, dente vs. dentale
(c) creazione di una parola dal significato connesso con la 'base': pizza vs. pizzeria (luogo),
employ vs. employer 'datore di lavoro' (agente) vs. employee 'dipendente' (paziente), child
vs. childhood 'infanzia' (condizione), latino vs. latinista (professionista), mangiare vs.
mangiabile (che può essere X-ato / che è piacevole da X-are), moderno vs. modernizzare
(rendere X), etc.
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Famiglia di parole: insieme delle parole formate tramite derivazione a partire da uno
stesso morfema lessicale
Es.: alcune parole formate dalla base socio
dissociare
società
societario
riassociare
socialista
socialistico
sociale
socializzare
socio
associare
socializzazione
associazione
associativo
→
[socio]N >
[sociale]AGG
asociale
>
socialmente
[socializzare]V
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>
[socializzazione]N
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Esempi di analisi:
sociale
→
soci-al-e
radice del
nome socio
suffisso derivazionale,
forma aggettivi da nomi
socializzare
→
desinenza flessiva,
indica numero singolare
soci-al-izz-a-re
radice del
suffisso derivazionale, suffisso derivazionale,
nome socio forma aggettivi da nomi forma verbi da aggettivi
con il significato di
'rendere X'
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desinenza flessiva,
indica infinito presente
vocale tematica
della 1° coniug.
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2.1 Suffissazione e prefissazione
Suffissazione
→ procedimento derivazionale più produttivo in italiano
Ess.: spedizione, sconvolgimento, arciere, vinaio, venditore, rugoso, comunale, italiano,
francese, stalinismo, velocizzare...
→ i suffissi in italiano sono (quasi!!) sempre portatori di una classe lessicale (nome,
verbo...) e possono causare lo spostamento dell'accento di parola:
[tradire]V vs. [traditore]N, [cane]N vs. [canino]AGG, [moderno]AGG vs. [modernizzare]V
cambiàre vs. cambiamènto, moràle vs. moralìsmo, dènte vs. dentàle
→ cfr. morfologia valutativa (o alterazione): diminutivi (gattino), accrescitivi (gattone),
peggiorativi (gattaccio), suffissi che non cambiano mai la categoria lessicale della base e
che possono aggiungersi a basi di diverse classi ([tavolino]N vs. [benino]AVV vs.
[bravino]AGG)
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Prefissazione
Ess.: inutile, premoderno, sleale, disimpegnato, acritico, ex-presidente, antiallergico...
→ la prefissazione in italiano (e in altre lingue europee) di norma non cambia né la classe
lessicale della base, né la posizione dell'accento:
[onesto]AGG vs. [disonesto]AGG, [fare]V vs. [rifare]V, ma [gelo]N vs. [antigelo]AGG
cambiàre vs. ricambiàre, moràle vs. immoràle
→ nelle lingue del mondo, i suffissi sono più comuni dei prefissi; l'inizio di una parola è
più importante della fine per il suo riconoscimento e, pertanto, la radice lessicale (parte
più importante) si colloca preferibilmente prima degli affissi
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2.2 Prefissoidi e suffissoidi: i costituenti 'neoclassici'
Sociologia = studio del socio? → studio della società
socio-logia
'società'
(-logi-a)
'studio di'
→ cfr. psicologia, astrologia, zoologia, cardiologia...
→ cfr. sociolinguistica, sociobiologia, socioculturale, sociosanitario...
→ entrambi i morfemi hanno valore lessicale, ma non sono immediatamente riconducibili
a parole del lessico italiano. Inoltre, hanno spesso posizione fissa e un significato stabile;
vengono pertanto etichettati talvolta come affissoidi (prefissoidi e suffissoidi)
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Costituenti neoclassici: morfemi di origine greca o latina, dotati di un significato
autonomo, che non possono generalmente essere usati in isolamento e non sono, pertanto,
parole → *la biologia e le altre logie
Ess.: bio−, antropo−, −logia, −grafia…
→ detti anche semiparole, possono combinarsi sia con altri costituenti neoclassici che
con parole, ed anche con morfi derivazionali: biologia, biochimico, fonico, antropomorfo,
biomeccanico, antropico…
→ le parole formate con gli affissoidi o costituenti neoclassici vengono anche dette
composti neoclassici
bio− 'vita' < gr. bíos
→
biografia, bioetica, biochimica...
pseudo− 'falso' < gr. pseudḗs
→
pseudoscientifico, pseudodemocrazia...
−fobia 'paure' < gr. phóbos
→
agorafobia, aracnofobia, aerofobia...
−grafia 'scrittura' < gr. graphía
→
crittografia, etnografia, cartografia...
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2.3 Le parole composte
Le parole composte sono costitiuite a partire da due (o più) parole esistenti (o, meglio,
due o più radici lessicali)
Ess.: italiano portacenere
caposquadra
dolceamaro
inglese
blackboard
redhead
truck driver
francese poisson-chat
beaux-arts
coffre-fort
tedesco
Donaudampfschifffahrtsgesellschaft 'Società dei battelli a vapore del Danubio'
Donaudampfschifffahrtsgesellschafstkapitän
'capitano della società (...)'
Donaudampfschifffahrtsgesellschaftkapitänsmütze 'cappello del capitano (...)'
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Modelli di composizione in italiano:
Nome + Nome →
porta finestra, pescecane
Aggettivo + Aggettivo →
dolceamaro, verdeazzurro
Verbo + Verbo →
saliscendi, giravolta
Avverbio + Avverbio →
sottosopra
Verbo + Nome →
apriscatole, fermacarte
Verbo + Avverbio →
buttafuori, posapiano
Nome + Aggettivo →
camposanto, cassaforte
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Nome + Verbo →
manomettere, crocefiggere
Aggettivo + Nome →
giallo oro, verde bottiglia
Preposizione + Nome →
sottopassaggio, oltrecortina
Preposizione + Verbo →
contraddire, sottomettere
→ la composizione, in italiano, forma prevalentemente nomi; la combinazione di un
nome ed un verbo può formare verbi (manomettere), quella di due aggettivi o,
sporadicamente di un aggettivo e di un nome (blucerchiato), di un avverbio e di un
aggettivo (maleducato) o di un verbo ed un nome (mozzafiato) può formare aggettivi
→ presenza di un numero limitato di composti avverbiali: sottobraccio, malvolentieri
→ composti sintagmatici (contenenti un costituente pseudo-sintattico)
Es.: malpancista (< mal di pancia), saccopelista (< sacco a pelo), celodurismo (< ...), ;
ingl. floor of a birthcage taste, (a) ate too much headache
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2.3.1 Composti e altre espressioni di più parole
Unità lessicali plurilessematiche (dette anche polirematiche): espressioni composte da
più parole che veicolano, insieme, un significato unitario, non desumibile da quello delle
singole parole che lo compongono → tipicamente costituite da più parole grafiche
Ess.: gatto delle nevi (non è un tipo di gatto!!), lacrime di coccodrillo; essere al verde,
partire in quarta, arrampicarsi sui vetri
→ quando entro una parola polirematica compare un verbo, esso può apparire in forma
non flessa formalmente, cristallizzata (va e vieni), oppure subire normale flessione (sono
partiti in quarta)
→ diversi gradi di coesione interna:
gatto delle nevi vs. *gatto delle bianche nevi
lacrime di coccodrillo vs. *lacrime di un grande coccodrillo
essere al verde vs. sono sempre al verde
arrampicarsi sui vetri vs. si arrampica continuamente sui vetri
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Binomi coordinati: sale e pepe, anima e corpo, usa e getta → possono essere considerati
un tipo particolare di unità lessicale plurilessematica
→ cfr. inglese bow and arrow 'arco e frecce' → assenza dell'articolo
he armed himself with bow and arrow / *?bow and rifle / a bow and a rifle
→ ordine (normalmente) fisso (binomi irreversibili): bianco e nero vs. *nero e bianco,
gratta e vinci vs. *vinci e gratta
Unità lessicali bimembri: lista nozze, ufficio informazioni, centro trapianti, scuola guida,
parola chiave, sedia elettrica; sempre separati nello scritto, mantengono la loro
individualità fonologica
→ detti anche composti larghi; cfr. tragicomico, biancazzurro
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2.3.2 La “testa” in composizione
Come viene “costruito” il significato di una parola composta?
It. cassaforte
N
[cassa]N
[forte]AGG
→ cassa è un nome, mentre forte è un aggettivo; la categoria lessicale del composto
viene da cassa, che è quindi la testa del composto.
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Ingl.. swordfish
N
[sword]N
[fish]N
→ sia sword che fish sono nomi, ma sword è un nome inanimato (indica un oggetto),
mentre fish è un nome animato, così come swordfish; inoltre, swordfish 'È UN' fish, non
una sword (così come la cassaforte 'È UNA' cassa). Quindi, fish è la testa del composto.
→ cfr. it. pesce spada: il genere maschile del composto 'viene' da pesce
→questo tipo di composti, in cui abbiamo una testa identificabile, viene detto
endocentrico
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Non tutti i composti hanno una testa identificabile:
pellerossa, apriscatole non hanno una testa “esplicita” all’interno della parola ma hanno
(semplificando) una testa “esterna” → un parlante italiano “sa” che la parola pellerossa
identifica un nativo nordamericano, e apriscatole identifica un attrezzo
→ questi composti sono detti esocentrici
→ composti esocentrici 'verbo-nome' modello produttivo in italiano (e in altre lingue
romanze): pelapatate, apribottiglie, cavatappi; sp. sacapuntas 'temperamatite', fr. essuievitre 'tergicristallo'
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Composti in cui tutti i costituenti hanno uguale status:
cassapanca, dolceamaro, attore-cantante
→ questi composti sono detti dvandva (dal sanscrito dvandva ‘coppia’, lett., ‘due-due’),
o coordinativi; essi sono formati da due elementi che fungono sia da testa categoriale che
semantica.
→ modello marginale in italiano (e, in generale, nelle lingue indoeuropee d'Europa), ma
molto diffuso in altre aree, come l'Asia Orientale e Sud-Orientale
Ess.: cinese mandarino dāoqiāng 'armi' (spada-lancia), vietn. bàn ghế 'mobilio' (tavolosedia) giapp. fūfu 'marito e moglie'
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Posizione della testa nei composti
Nei composti endocentrici, la posizione della testa (a destra vs. a sinistra) è fissa per
alcune lingue
Ess.:
Ingl.
Ital.
Viet.
blackboard
rattlesnake
→
testa a destra (cfr. a tall boy)
capoclasse
pesce gatto
→
testa a sinistra (cfr. un ragazzo alto)
piscologia
scuolabus
→
testa a destra; modelli di altre lingue
máy bay 'aeroplano'
→
testa a sinistra, modello nativo
phi cơ
→
testa a destra, modello straniero (cinese)
'aeroplano'
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