IUAV
Cambiamenti climatici
e strategie di risposta
Parte seconda: impatti e conseguenze
Vincenzo Ferrara - Climatologo ENEA
Venezia: 9 giugno 2012
Scenari di innalzamento
della temperatura media globale
IPCC-AR4
2007
Possibile scenari al 2100 e al 3000
anche se le emissioni si azzerano al 2100
Canadian Centre for Climate Modelling and Analysis
Projected Changes in Annual Precipitation
Dettaglio sulle
proiezioni di
innalzamento
del livello medio
del mare
Andamento del livello del
mare negli ultimi 230 mila anni
IPCC-AR4
Complicazioni indotte
dall’eustasia e dall’isostasia
e microterremoti
Isostasia
Europa tra il 2080 e il 2100
Variazione delle portate dei corsi d’acqua
Prima della
fine del
secolo le
portate dei
fiumi nel sud
Europa
potrebbero
ridursi del
60% e fino al
80% nei mesi
estivi
Il potenziale
idroelettrico
potrebbe
ridursi dal 20
al 50%
Acqua
Agricoltura
Biodiversità a rischio
Uso acqua in agricoltura
Il futuro della biodiversità in Europa
I cambiamenti del clima porteranno in Europa alle seguenti principali conseguenze per gli
ecosistemi terrestri:
•Spostamento verso nord degli ecosistemi e spostamento a quote più elevate: le specie che non
riusciranno a spostarsi in tempo o che avranno limiti nei loro spostamenti saranno destinate a
soccombere (necessità di riconnettere il territorio naturale e di creare reti ecologiche)
•Le specie più sensibili alla disponibilità di acqua ed alla qualità delle acque saranno quelle
maggiormente a rischio. A maggior sofferenza saranno i mammiferi e alcune specie di uccelli
dell’area mediterranea. Ne risentiranno anche gli allevamenti zootecnici e gli animali domestici.
Il futuro delle foreste europee
1.
2.
3.
4.
5.
Espansione verso il nord Europa e la tundra artica e riduzione nel sud Europa e nel Mediterraneo.
Conifere sostituite da alberi decidui.
Aumento dei processi di respirazione dei suoli che in area mediterranea porterà a perdita di biomassa
e degrado del suolo.
Aumento degli incendi boschivi.
Aumento degli attacchi parassitari
Salute
Turismo
Zone marino costiere
Sintesi dei maggiori impatti sull’Europa
Europa settentrionale: diminuzione ondate di gelo, aumento delle
precipitazioni nelle aree settentrionali più estreme, aumento della
estensione forestale, miglioramento della produzione agricola, aumento
della disponibilità d’acqua.
Europa centrale: aumento della siccità invernale, aumento della intensità
delle precipitazioni estreme, aumento dei rischi di esondazione dei fiumi,
aumento dei rischi di alluvione, moderata diminuzione complessiva della
disponibilità d’acqua
Europa meridionale: aumento delle ondate di calore, aumento della siccità
estiva, diminuzione della estensione forestale ed aumento degli incendi
boschivi, diminuzione della produzione agricola, diminuzione della
disponibilità d’acqua, inondazioni costiere in area mediterranea.
IL RAPPORTO PESETA
I maggiori impatti socio economici in Europa
Gli scenari medi considerati sono due: quello (sigla B2) in cui la temperatura media globale crescerà al
2070 di 2,2 °C (e tendenzialmente 3°C al 2100), e quello (sigla A2) in cui l’aumento sarà di 3°C al
2070 (e tendenzialmente attorno ai 3,5°C al 2100).
PRINCIPALI RISULTATI PER L’ECONOMIA
- Agricoltura, la produttività agricola del sud Europa e dell’area mediterranea,
potrebbe diminuire del 22%, mentre quella del del nord Europa potrebbe
crescere fino al 70%. L’agricoltura pesa mediamente dal 10 al 15% del PIL dei
paesi mediterranei: i danni dunque saranno pari allo 0,2-0,3% del PIL dei
rispettivi paesi.
- Turismo, le regioni mediterranee diventeranno piuttosto inospitali per il
turismo estivo marino e sfavorite per il turismo alpino invernale. I danni
potranno variare dal 20% al 80%. Poiché il turismo rappresenta circa il 10%
del PIL nei paesi mediterranei, i danni rappresenteranno una perdita compresa
fra lo 0,2 e lo 0,8% del PIL dei rispettivi paesi.
- Altri danni, non valutabili in termini economici, colpiranno la biodiversità
mediterranea, gli ambienti marino costieri del Baltico e del Mediterraneo, ed la
salute della popolazione con un incremento dei decessi in Europa, per ondate di
calore, valutato tra 8 mila e 12 mila persone per anno e per ogni °C di
aumento della temperatura media.
Italia: variazioni delle temperature e delle precipitazioni
al 2100 (scenario A2)
Inverno
Temperature
Precipitazioni
Estate
Principali conseguenze di prim’ordine dei
cambiamenti climatici in Italia
Dipendenti soprattutto dalle variazioni di temperatura
• Riduzione ghiacciai e permafrost alpino
• Maggiori rischi sanitari
Dipendenti soprattutto dalla variazione delle
precipitazioni:
• Maggiori rischi idrogeologici
• Maggiori rischi di desertificazione
Dipendenti dall’innalzamento del livello del mare e da
eventi estremi
• Maggiori rischi costieri
Principali conseguenze dei cambiamenti climatici in Italia
Dipendenti soprattutto dalle variazioni di
temperatura
Riduzione ghiacciai e permafrost alpino
Dei circa 4474 km2 di superficie glaciale che ricoprivano le Alpi al 1850,
nel 2000 ne rimanevano 2272, pari al 51%.
Attualmente (2010), la superficie glaciale italiana ammonta a poco meno di
500 km2, circa un quinto del totale alpino.
La riserva idrica totale dei ghiacciai italiani è attualmente scarsa: circa 1525 km3 d’acqua, corrispondenti al 40-68 % del volume del Lago
Maggiore.
Con le tendenze in atto, le parti ad alta quota e più prossime alle vette dei
grandi ghiacciai del Monte Bianco, del Monte Rosa e dell’OrtlesCevedale, potranno conservarsi, ma le parti minori poste al di sotto
della quota di 3500 m si estingueranno nel giro di alcuni decenni
1920
2006
Ghiacciai: stato ed evoluzione
Dei circa 4474 km2 di superficie glaciale che ricoprivano le Alpi
al 1850, nel 2000 ne rimanevano 2272, pari al 51%.
Attualmente, la superficie glaciale italiana ammonta a poco
meno di 500 km2, circa un quinto del totale alpino.
La riserva idrica totale dei ghiacciai italiani è attualmente
scarsa: circa 15-25 km3 d’acqua, corrispondenti al 40-68 %
del volume del Lago Maggiore.
Con le attuali tendenze, le parti ad alta quota e più prossime
alle vette dei grandi ghiacciai del Monte Bianco, del Monte
Rosa e dell’Ortles-Cevedale, potranno conservarsi, ma le
parti minori poste al di sotto della quota di 3500 m
tenderanno ad estinguersi nel giro di alcuni decenni.
Ghiacciai: settori interessati
• A monte:
aumento rischio frane e valanghe, impatti
sul turismo invernale, impatti sulla
produzione di energia idroelettrica.
• A valle:
minore disponibilità risorse idriche per usi
agricoli, usi industriali ed usi idropotabili
Principali conseguenze dei cambiamenti climatici in Italia
Dipendenti dalla variazione delle precipitazioni:
Maggiori rischi idrogeologici e Maggiori rischi di desertificazione
Correlazione tra piovosità e rischio idrogeologico
Maggiori rischi di
desertificazione
Con i cambiamenti climatici…
FLOWS
colamento di detriti, di terra o misto di detriti e rocce
IN AUMENTO LE COLATE DI DETRITI su arco alpino e pre-alpino, versanti dei
rilievi calabresi meridionali e dei rilievi siciliani nord orientali, versanti dei rilievi di
specifiche aree montuose peninsulati (tra cui Versilia e penisola Sorrentina)
DEBRIS FLOWS
colate rapide di fango e colate detritiche torrentizie;
IN AUMENTO LE COLATE RAPIDE DI FANGO lungo tutto l’Appennino in
corrispondenza di terreni a prevalente componente argillosa.
IN AUMENTO anche le FLASH FLOODS (inondazioni improvvise) in tutte le aree
pedemontane alpine ed appenniniche.
FALLS
crollo per distacco di rocce, di detriti e di masse di terra
IN AUMENTO I CROLLI DI ROCCIA E DETRITI sulla catena alpina sulle aree di alta
montagna soggette a deglaciazione, e sulla catena appenninica nelle aree con
affioramenti di rocce litoidi.
Con i cambiamenti climatici…
SLIDE (planar)
frane di scorrimento planare o
di scorrimento dello strato superficiale superiore rispetto a quello
sottostante.
IN GENERALE DIMINUZIONE
SLIDE (rotational)
frane di scorrimento rotazionale, o
con rotazione dello strato superficiale superiore rispetto a quello sottostante.
IN GENERALE DIMINUZIONE
Con i cambiamenti climatici…
SLIDE (planar)
frane di scorrimento planare o
di scorrimento dello strato superficiale superiore rispetto a quello
sottostante.
IN GENERALE DIMINUZIONE
SLIDE (rotational)
frane di scorrimento rotazionale, o
con rotazione dello strato superficiale superiore rispetto a quello sottostante.
IN GENERALE DIMINUZIONE
Maggiori rischi di desertificazione
Nelle presenti
condizioni climatiche e
con gli attuali utilizzi
del territorio, circa il
30% del territorio
italiano è già oggi
affetto da problemi di
desertificazione.
Le criticità sono
legate soprattutto alla
disponibilità di acqua,
al degrado dei suoli e
degli agro-ecosistemi.
Desertificazione
Il 51,8% dell’intero territorio nazionale è a rischio di
desertificazione, a causa di fattori climatici e podologici.
Rientrano le intere aree di Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria,
Basilicata e Campania, nonché parte di Lazio, Abruzzo, Molise,
Toscana, Marche e Umbria.
I processi di desertificazione riguardano anche molte aree costiere
e alcune foci dei fiumi.
Con la desertificazione si creano condizioni sfavorevoli a sostenere
processi vitali
Principali conseguenze dei cambiamenti climatici in Italia
Dipendenti dall’innalzamento del livello del mare e da eventi
estremi
Maggiori rischi costieri
Di tutte le coste italiane, che
hanno una lunghezza
complessiva di circa 8300 km,
quelle più vulnerabili sono le
coste basse che si estendono per
circa 4000 km. Quelle
maggiormente esposte, ai
fenomeni di forte erosione e di
inondazione ammontano a circa
1400-1500 km, cioè il 35% delle
coste basse ed il 20% del totale
delle coste italiane.
Maggiori rischi sanitari
Cambiamenti
climatici
Impatto su
agroecosistema
Insetti e
roditori
Pollini
Contaminazione
acque e alimenti
Incremento malattie infettive
trasmesse da Insetti e roditori
Mortalità
Incremento di asma, rinite e
congiuntive allergica, eczema
Intossicazioni da
micotossine, alghe
e cianobatteri tossici,
inquinanti chimici delle acque
Salute
Malattie cardiovascolari
e respiratorie
Malattie infettive
Disordini allergici
Catastrofi
(Inondazioni,
alluvioni, etc)
Salmonellosi, epatite virale tipo A,
colera e altre malattie diarroiche
Principali conseguenze di second’ordine
dei cambiamenti climatici in Italia
Risorse naturali
• Risorse idriche
• Biodiversità
• Foreste
Territorio
• Suolo e difesa del suolo
• Costa e difesa della costa
• Insediamenti umani
• Infrastrutture
Settori socio economici
• Agricoltura
• Turismo
• Pesca
• Energia
• Salute
Sintesi dei problemi che si pongono in Italia