GENTE VENETA | Lettere Lunedi, 28 Dicembre 2009 Emergenza clima? Neanche i sapienti sono d'accordo Caro Direttore, invio alcune considerazioni stimolate dagli "appunti" apparsi su Gv del 12/12/09, "Le automobili più veloci non vanno a Copenhagen". In ordine al problema della relazione tra cambiamenti climatici e inquinamento, mi aveva colpito un articolo, apparso sul Sole 24 ore del 25 novembre u.s. , a firma del Presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi dal titolo "Se l'economia va male, non diamo colpa ai figli". In particolare il seguente passaggio: "Non è pensabile che vi siano scienziati che sostengono che i cambiamenti climatici siano dovuti all'eccesso di popolazione e altri che li imputino a fluttuazioni climatiche assolutamente naturali e per nulla eccezionali. Così come non è pensabile che esistano differenze così grandi sul fatto che la scienza empirica abbia stabilito o no una connessione univoca tra l'aumento dell'anidride carbonica e il riscaldamento globale osservato. Se è vero che nel XX secolo la temperatura media globale è cresciuta solo di circa 0,6 gradi centigradi, il problema del riscaldamento globale cosa è, fantasia o realtà? ". Ma come? Ma se da anni tutti i media non fanno che ripeterci che il riscaldamento globale è dovuto all'inquinamento e all'aumento della Co2 nell'atmosfera, come fa questo signor Ettore Gotti Tedeschi ad affermare che gli scienziati non siano unanimi nel considerare come certa questa relazione? Esistono scienziati che ritengono che gli attuali cambiamento climatici siano assolutamente naturali? E addirittura che il problema del riscaldamento globale possa essere una fantasia? Incuriosito da questo fatto, ho cercato di raccogliere notizie e mi sembra che siano dati di fatto le seguenti affermazioni: 1. A fronte di ogni autorevole studio scientifico che mette in relazione i cambiamenti climatici con l'aumento della Co2 dovuta all'inquinamento, ne esiste un altro altrettanto autorevole che dimostra che questa relazione non è vera, o quanto meno certa. 2. I cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti noi, non vanno tutti nella stessa direzione: alcune zone della terra si scaldano, altre si raffreddano. Il livello dei ghiacci del Polo Nord, ad esempio, a detta del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) sta aumentando: a fronte di zone in cui i ghiacci si sciolgono, ce ne sono altre in cui i ghiacci aumentano in modo più che proporzionale 3. In passato, aumenti della Co2 nell'atmosfera non hanno comportato aumenti di temperatura o viceversa 4. Esistono altre possibili ed altrettanto autorevoli spiegazioni al fenomeno del cambiamento climatico, quali ad esempio l'attività delle macchie solari. 5. I dati sull'innalzamento della temperatura non sono poi così certi come il recente "Climategate" sembra suggerire (consiglio una ricerca in google digitando "climategate": trattasi di una grande quantità di e-mail scambiate tra addetti ai lavori, nelle quali si affermerebbe che i dati delle temperature del pianeta sono stati volutamente manomessi per avvalorare le teoria dell'emergenza climatica). E' evidente che per i profani come me non è possibile avere certezze in merito alla questione, però trovo quantomeno sospetto che abbiano ampia eco sulle fonti di informazione solo gli studi scientifici che avvalorano la tesi dell'emergenza climatica, mentre vengano allegramente snobbati lavori scientifici che vanno in diverse direzioni che, per quanto ne capisco io, sono altrettanto autorevoli superando, prima della pubblicazione, l'esame del "peer review", ossia l'analisi critica di altri scienziati indipendenti. Per concludere, inquinare di meno mi sembra comunque un dovere di tutti: per capirlo basta il buon senso e non è necessario creare terrorismo su possibili sconvolgimenti climatici. Che le auto restino a 130 Km/h: oltre ad inquinare di meno saranno un po' meno pericolose! Andrea Scarpa La redazione di GV Articolo pubblicato su Gente Veneta http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=5767 Copyright 2017 © CID SRL P.Iva 02341300271