Talisa Cerasoli a.a. 2011/2012 Struttura e proprietà dei nanotubi di carbonio Applicazioni Meccanismi di sintesi Conclusioni Bibliografia Con la scoperta dei primi nanotubi (MWNT) (1991) ad opera di Iijima sono stati fatti molti progressi nella loro applicazione Questi possono essere compresi alla luce degli aspetti unici dei nanotubi quali: - struttura - proprietà Bonding: gli orbitali ibridi sp2 permettono al carbonio di formare esagoni e occasionalmente pentagoni Nanotubi defect-free: strutture tubulari di network esagonali Nanotubi con difetti: occasionalmente ettagoni e pentagoni vengono incorporati nel network di esagoni per formare nanotubi piegati, toroidali o elicoidali Elettroniche: il confinamento di elettroni lungo la circonferenza del nanotubo rende un nanotubo privo di difetti sia un semiconduttore sia un metallo con conduttanza quantizzata mentre pentagoni ed ettagoni generano stati localizzati Ottiche e optoelettroniche: il band gap diretto e la struttura a bande unidimensionale rende i nanotubi ideali per applicazioni ottiche con lunghezze d’onda tra 300-3000 nm Meccaniche ed elettromeccaniche: la reibridizzazione σ-π fornisce ai nanotubi il più alto modulo di Young di oltre 1 TPa, una resistenza alla trazione di oltre 100 GPa e una notevole risposta elettronica alla tensione e alla transizione metallo-isolante Magnetiche ed elettromagnetiche: elettroni che ruotano attorno ad un nanotubo danno fenomeni interessanti come l’oscillazione quantistica e la transizione metallo-isolante Chimiche ed elettrochimiche: alta superficie specifica e la reibridizzazione σ-π favorisce l’adsorbimento molecolare e il trasferimento di carica sui nanotubi e quindi sono modulate le proprietà elettroniche Termiche e termoelettriche: ereditato dalla grafite, i nanotubi presentano la più alta conduttività termica mentre l’effetto quantistico è mostrato a bassa temperatura fibre di rinforzo in materiali leggeri componenti molecolari di dispositivi elettronici sensori chimici, meccanici impiegati anche in medicina materiali di stoccaggio sia di gas sia di energia la teoria e la modellizzazione computazionale della caratterizzazione e la progettazione di applicazioni di nanotubi di carbonio svolge un ruolo significativo prodotti nel 1993 a Bethune,IBM Almaden Research per mezzo di un sistema ad arco elettrico con elettrodi composti da una miscela carbone-cobalto tubo in carbonio formato da uno strato di grafite arrotolato su se stesso a formare un cilindro, chiuso alle due estremità da due calotte emisferiche diametro compreso tra un minimo di 0.7 nm (corrispondente al doppio della distanza interplanare della grafite) e un massimo di 10 nm, ma nella maggior parte dei casi il diametro è inferiore ai 2 nm scoperti da Iiijima al NEC Laboratories nel 1991 formati da più SWNT concentrici diametro dei MWNT è di norma maggiore di quello dei SWNT, e cresce con il numero di pareti, potendo arrivare fino a qualche decina di nanometri Arc-discharge technique Ablazione laser Sintesi mediante forno solare CVD (Chemical Vapour Deposition) PECVD (Plasma-Enhanced Chemical Vapour Deposition) (3000-4000) °C 500 Torr (20-25) V (50-120) A l’arco di corrente continua (DC) opera su una distanza da 1-4 mm tra anodo e catodo sui due elettrodi di grafite di 6-12 mm di diametro installati verticalmente o orizzontalmente in una camera di raffreddamento ad acqua riempita di He. l’elettrodo positivo (anodo) lungo tra i 50 e 250 mm si consuma nell’arco mentre un catodo di deposizione a forma cilindrica viene cresciuto sull’elettrodo negativo il rate lineare di crescita lungo l’asse dell’elettrodo è più piccola del rate di consumo dell’anodo, in modo che uno degli elettrodi avanzi automaticamente nell’arco con velocità tra 0.5-3 mm/min per prevenire gap durante la crescita richiesta una velocità di avanzamento e corrente costante per tutta la durata della sintesi da pochi primi millimetri fino a 1 cm, il processo ad arco sviluppa una temperatura costante sulla superficie dell'elettrodo su cui si sviluppa la crescita non si richiede rigidamente che l’He sia puro: purezza al 99.5% e al 99.999% produce gli stessi risultati La struttura interna del deposito rappresenta la fonte più interessante per il processo di crescita Confronto delle caratteristiche dei prodotti dell’arcdischarge technique con microscopia elettronica a scansione (SEM) e microscopia elettronica a trasmissione (TEM) L’analisi TEM ha permesso di distinguere tre componenti strutturali all’interno del core: i parametri esterni non sono i soli responsabili dei prodotti sul catodo di deposizione La struttura e la composizione del deposito dipendono dalle proprietà del vapore di carbonio nel gap quali: distribuzione di pressione e temperatura presenza e mobilità delle particelle di carbonio dinamiche di vaporizzazione della grafite condensazione dei vapori di carbonio Dovuti a fattori controllati dall’esterno come pressione dell’He, geometria dell’esperimento, qualità della grafite dell’anodo In condizioni ottimali l’esterno del deposito è costituito da pile curvate di piani di grafite La formazione di un piano di grafite avviene tra 1700-2000 °C per deposizione diretta del carbonio dal plasma dell’arco sulla superficie esposta del piano precedente La bassa densità del vapore di carbonio nel gap non permette la formazione di MWNT in questa area Tops delle colonne come emettitori di elettroni nel plasma Tale iniezione di elettroni produce un alto grado di ionizzazione di carbonio causando un flusso di corrente di ioni di carbonio all’estremità della colonna Materia prima della colonna di crescita vaporizzazione del carbonio dell'anodo è stato oggetto di molti studi il carbonio viene vaporizzato dallo strato superficiale poroso di un anodo di grafite policristallina principalmente sotto forma di cristalliti di grafite di dimensione lineare superiore a 3 nm cristalliti piccoli sono i principali vettori di carica positiva nel plasma del carbonio cristalliti subiscono vaporizzazione nel tragitto fino al catodo, generando piccoli cluster di atomi di carbonio (C3) e diminuendo di dimensione ci vuole circa 1 ms per le specie di carbonio per attraversare pochi mm nell’ampio gap, nel frattempo: i cristalliti piccoli vengono completamente vaporizzati i grandi cristalliti raggiungono la superficie del catodo e quindi sono presenti nel deposito il più alto rendimento ottenuto da un processo arc-discharge è tra il 20%/25% mentre la resa dell’ablazione laser è tra il 30% al 40% aumento del tasso di produzione di MWNT si aspettava impiegando barre più spesse di grafite di dimensioni maggiori, reattori più potenti depositi catodici cilindrici così ottenuti contengono soft core in condizioni ottimali con struttura colonnare all'interno di un guscio esterno rigido la lunghezza della colonna in grandi depositi è generalmente molto piccola (ca. 3 a 5 mm) per via della bassa stabilità del plasma nel gap dell'arco condizioni ottimali per la produzione di MWNT si verificano nello stesso intervallo di pressione He usato nei laboratori durante gli esperimenti di produzione di fullereni MWNT relativamente brevi (circa 300 nm), sebbene il numero di strati, compreso tra 4 e 24, e il diametro interno, variabile tra 1.5 e 3.5 nm, siano simili a quelli dei MWNT prodotti ad arco •prevalenza di MWNT con un numero pari di strati, a temperature al di sopra dei 1200 °C la resa dei MWNT scende e a 200 °C non si osservano nanotubi •la stabilizzazione dell’ interazione open-end tra strati di tubi adiacenti è fornita dai ponti di carbonio “adatom” che saturano alcuni dei legami liberi, per mantenere l’estremità aperta, è essenziale avere un’interazione lip-lip tra almeno due strati interni •la crescita termina quando la densità del carbonio vapore scende sotto un valore di soglia corrispondente alla pressione di vapore saturo di piccoli cluster di carbonio adsorbiti sulla superficie del tubo. Tale valore di soglia diminuisce con l'aumentare del raggio del tubo e quindi può imporre un limite per il diametro degli MWNT prodotti in un arco utilizzando un processo di covaporizzazione della grafite e di un metallo in un anodo composto, comunemente costituito da un foro assiale nell’asta di grafite e dall’imballaggio con una miscela di polveri di grafite e di un metallo viene sfruttata la catalisi di Ni/Y e Co/Ni in quanto tali sistemi condividono degli aspetti quali: - risultati migliori in atmosfera di He piuttosto che in Ar, a circa 0.6 bar di pressione - il processo è più efficiente con una scarica ad arco stabile e un tasso costante di erosione dell’anodo garantito da una arc current, una velocità di avanzamento dell’anodo e un’ampiezza di gap costanti il deposito cilindrico che cresce sulla superficie del catodo è costituito da un guscio rigido e un nucleo morbido il nucleo ha struttura colonnare e contiene MWNT e grafite Co/Ni Ni/Y generalmente organizzati in fasci (bundles) di una dozzina di tubi, composti da un reticolo esagonale con una distanza media dall’asse del tubo centrale di ~ 1.7 nm i fasci sono coperti con uno strato di carbonio amorfo tra 2 e 5 nm di spessore, che ha incorporati fullereni diametri tra 1.2 e 1.5 nm e lunghezze fino a 5 micron nel Ni /Y e 20 micron nel Co/Ni le punte dei singoli tubi sono chiuse, nei rari casi in cui essi possono essere osservati il diametro dipende dalla temperatura del sito catalitico in cui la crescita si verifica: - il riscaldamento della zona di reazione con una fonte di calore esternamente controllata - la temperatura costante stabilita dall’esterno (temperatura ambiente) fornisce una temperatura minima per il sito di reazione - il diametro medio dei SWNT aumenta con la temperatura ambiente - la produzione di spessore SWNT è favorita a temperature più alte - temperatura ambiente influisce anche sulla resa dei SWNT Modello cinetico inizialmente sviluppato per la crescita di filamenti di carbonio e MWNT e poi adattato per la crescita di SWNT da nanoparticelle catalitiche nei processi ad arco e ablazione laser Il modello comprende tre fasi successive: dissoluzione di carbonio entrando in contatto con la superficie del metallo trasferimento del carbonio disciolto in un'altra posizione sulla superficie delle particelle precipitazione del carbonio in nanotubi Temperature dell’ordine dei 1300 °C Barre di grafite di 8 mm di diametro con un foro di 3.2 mm di diametro e lungo 200 mm riempito da un catalizzatore -(Fe,Co,Ni,S) in razione molare 2:1:4:1 I componenti vengono fusi insieme a 700 °C sotto Ar sintesi viene effettuata in una camera di reazione riempita con una miscela di Ar e H ad una pressione circa metà di quella atmosferica, con parametri vicini a quelli della sintesi ad arco per i SWNT due tipi principali di prodotto vengono raccolti: il materiale clothlike dalle pareti del reattore e un collaret fibroso attorno al catodo di deposizione un film insolitamente forte e denso si forma sulla superficie laterale del catodo di grafite film è di particolare interesse, in quanto contiene una maggiore densità di DWNT (fino al 70% in peso del carbonio totale nella pellicola) rispetto al collaret (ca. 50% in peso), al materiale clothlike (ca. 30% in peso), e alla parete (ca. 20% in peso) Fullereni non sono prodotti, la quantità di fullereni C60 e C70 nel prodotto è inferiore allo 0.01% in peso La maggior parte dei DWNT ha un diametro esterno che varia da 3 a 5 nm. La distanza di separazione è 0.39 ± 0.02 nm, che supera lo 0.35 ± 0.01 nm (distanza che di solito si osserva nei MWNT) Nessuna particella metallica grande è stata osservata alle estremità dei fasci di DWNT Riscaldamento per evaporazione di un target composto da carbonio e metallo con impulsi di luce laser , sia separati che ripetuti frequentemente e con illuminazione laser può portare alla produzione di SWNT La resa e le proprietà variano a seconda del variare di alcuni parametri del processo: Intensità della luce Geometria del sistema Temperatura del processo Condizioni di flusso e pressione Il tempo di crescita coinvolge la scala dei ms La temperatura del forno sembra essere il parametro più critico da controllare esternamente tra quelli dell’ablazione laser pulsata, poiché determina principalmente la temperatura di pochi centimetri dello strato di gas vicino al bersaglio, in cui il SWNT si forma Non si formano SWNT al di sotto di 800 °C o al di sopra di 1300 °C Tecnica sviluppata a Odeillo, in Francia Utilizza l'energia solare concentrata per mezzo di un forno solare a specchio parabolico per vaporizzare la grafite mescolata al catalizzatore (Co,Ni, Y) Ancora in fase di sviluppo ed è stata sperimentata solamente con un piccolo forno da 2 KW di potenza, ma si ipotizza la sua applicazione con forni più grandi (1000 KW) Utilizzo di una sorgente di calore convenzionale come un riscaldatore resistivo o induttivo, un forno, una lampada IR CVD termica Insieme alla PECVD viene usata per crescere varie strutture di CNT tubo di quarzo (1-2 cm di diametro) inserito in un forno tubolare in grado di mantenere ±1 ° C nell'arco di 25 cm sistema a pareti calde a pressione essenzialmente atmosferica e non richiede alcun sistema di pompaggio Il substrato è posto all'interno del tubo di quarzo CO o qualche idrocarburo come metano, etano, etilene, acetilene Occorre purificare il reattore con Ar o qualche altro gas inerte fino a che il reattore raggiunge la temperatura desiderata per la crescita Tassi di crescita tipici variano da pochi nm/min a 2-5 μm/min il catalizzatore sul substrato può essere sia nella forma di particelle che di film continuo I metalli utilizzati come catalizzatori: Fe, Ni, Co e Mo E’ possibile: applicarli sul substrato da soluzioni che li contengono depositarli direttamente utilizzando alcune tecniche fisiche evaporazione da cannone elettronico, evaporazione termica, deposizione da laser pulsato, sputtering di fascio ionico viene applicata una pellicola sottile come catalizzatore (<20 nm). L'eventuale dimensione delle particelle e il diametro del nanotubo risultante sembrano correlati allo spessore del film Obiettivo di sintetizzare nanotubi su larga scala I nanotubi vengono cresciuti su una polvere precursore su una vasta superficie fluida Sintesi di nanotubi di carbonio su una polvere precursore di Fe2O3 /MgO, adatta per la produzione di grandi quantità di nanotubi (~ 0.5 g). Il substrato è facile da rimuovere con acido cloridrico. Per temperature da 500 a 650 ° C sono stati sintetizzati MWNT e per temperature comprese tra 700 e 850 ° C sono stati sintetizzati SWNT I nanotubi di carbonio sono stati sintetizzati in un reattore a letto fluido su due diversi substrati (Fe/MgO, CoNi/MgO) mediante CVD di metano con resa fino al 15% per il substrato con Fe/MgO a 750 ° C. C’è un tempo di attivazione necessario per la sintesi di nanotubi di carbonio con metano come fonte di carbonio, che diminuisce esponenzialmente con la temperatura di sintesi. Il tempo di attivazione è inferiore per il Fe/MgO. Con un lungo tempo di sintesi> 45min, possono essere sintetizzati SWNT a bassa temperatura di 600 ° C in Fe/MgO. Il tempo di sintesi, il tipo di substrato e la concentrazione di metano nella miscela di gas dà la bassa temperatura iniziale per la crescita di nanotubi. Si possono produrre nanotubi in fase gassosa se viene iniettato un flusso di particelle di catalizzatore nel materiale di alimentazione che scorre Approccio suscettibile alle scale di produzione Il catalizzatore viene introdotto nel flusso del gas ad esempio sottoforma di molecole organometalliche volatili Catalizzatori: mix di metano o esano e organometalli Fe(CO)5 e ferrocene Disproporzionamento CO aiutato da cluster di Fe creati da Fe(CO)5. Questo processo, chiamato il processo HiPCO, cresce SWNT in fase gassosa di diametro 0.7 nm Il processo procede secondo una sequenza di passi: Diffusione di precursore (i) tramite un sottile strato limite al substrato Adsorbimento di specie reattive sulla superficie delle particelle Reazioni superficiali portano alla formazione di nanotubi e sottoprodotti gassosi Desorbimento di specie gassose di prodotti dalla superficie Due meccanismi principali di crescita Se l'adesione alla superficie delle particelle è forte, allora il carbonio precipita dalla superficie superiore della particella e il filamento continua a crescere con la particella collegata al substrato. Questo è chiamato Modello di crescita di base Nei casi in cui l’adesione della particella alla superficie sia debole, allora si verifica la precipitazione del carbonio sulla superficie inferiore della particella e il filamento crescente solleva la particella come si sviluppa. In questo caso, l'estremità superiore del filamento contiene la particella di catalizzatore. Questo è chiamato Modello di crescita di punta. Diffusione del carbonio attorno alla particella di metallo Il cluster metallico di dimensioni nanometriche è la materia prima di nucleazione Si suppone che il cluster metallico: Agisce come catalizzatore per la dissociazione delle specie gassose contenenti carbonio Il carbonio diffonde sulla superficie del cluster metallico o attraverso il metallo per formare il nanotubo I metalli più attivi sono Fe, Ni, Co che sono buoni solventi di carbonio La materia prima è metano riscaldato a 900 ° C e catalizzata da uno strato di Fe di 1 nm atomizzato sopra uno strato di Al di 10 nm in un substrato di Si I SWNT crescono come ragnatele e si raggruppano insieme come corde La densità della crescita dipende dallo spessore dello strato di catalizzatore Analizzando la dimensione delle particelle attaccate sulla base o la punta dei nanotubi, si trova che il diametro del nanotubo è correlato approssimativamente alla dimensione delle particelle di catalizzatore MWNT coltivati a 750 °C con materie prime di etilene e usando un catalizzatore preparato da soluzione Le caratteristiche dipendono dalla scelta dei solventi, concentrazione, l'influenza di controioni (ligandi di catalizzatore) Circa 200 μm di diametro e 400 μm di altezza MWNT formati su un substrato di Si modellato usando una miscela di Fe e Ni. Qui acetilene diluito con Ar viene utilizzato come materia prima, ed il catalizzatore viene pretrattato a 750 ° C per 10 minuti prima di CVD Tempo di crescita di 5 minuti. Sebbene i modelli sembrano essere ben allineati verticalmente, immagini ad alta risoluzione rivelano che i nanotubi anzi crescono come viti e si sostengono a vicenda a causa di forze di Van der Waals Utilizzo di un plasma come sorgente di scarica Richiesto in microelettronica laddove non vengono tollerate le alte temperature della CVD PECVD consente generalmente strutture più allineate verticalmente della CVD Un reattore a plasma DC è costituito da una coppia di elettrodi in una camera a terra con un elettrodo a massa e il secondo collegato ad un alimentatore La scarica ad incandescenza prodotta è composta da elettroni, ioni positivi e negativi, atomi e radicali La T degli elettroni può essere nell'intervallo da 1 a 10 eV. La T dello ione è di circa 0.5 eV, e le specie neutre possono esibire 500-2500 K a seconda della polarizzazione e della pressione del plasma DC La distanza di separazione dell’elettrodo è determinata Poiché il plasma può dissociare l’ idrocarburo creando radicali reattivi, materie prime di idrocarburi puri in reattori al plasma possono portare a considerevoli deposizioni di carbonio amorfo. Pertanto, è desiderabile diluire l'idrocarburo con Ar, H, o ammoniaca. La pressione nel reattore varia tipicamente da 1 a 20 torr con una frazione di idrocarburo fino al 20% Oltre alla sorgente di plasma, rete di adattamento, e altri componenti di accoppiamento di potenza, il PECVD è composto da controllori di flusso di massa e una o più pompe a vuoto L’elettrodo RF-powered (su cui è tenuto il substrato di Si) ha 10W di potenza La materia prima è costituita da 20 sccm (standard cubic cm/min) di metano e diluita con 80 sccm di H2, il substrato è riscaldato a 850 ° C Lo strato catalizzatore è costituito da 10 nm di Fe e 2 nm di Mo atomizzati sopra uno strato di 10 nm di Al Si osservano MWNT a due o a 4 pareti MWNT coltivati in un reattore al plasma DC su modelli creati da incisione a ioni reattivi Qui trincee profonde 1 μm di Si3N4 sono state creati da incisione, seguita da deposizione di catalizzatore di nichel nel fondo MWNT sono stati coltivati in queste trincee utilizzando un plasma DC. In generale, la PECVD si può sfruttare per la crescita su substrati di fantasia Nanotubi di carbonio prodotti da uno dei metodi descritti contengono impurezze, in particolare le particelle metalliche catalizzatrici e le diverse forme di carbonio amorfo Sono stati inventati diversi processi di purificazione post crescita Ossidazione termica in aria, trattamento idrotermale, ossidazione H2O-plasma, ossidazione degli acidi, separazione della dispersione mediante microfiltrazione, alte prestazioni di cromatografia liquida (HPLC), e una combinazione di queste tecniche. Sistema ospite di un polimero per estrarre le impurità di particelle grafitiche dalla fuliggine di nanotubi prodotta dal metodo di scarica ad arco. La tecnica di estrazione del polimero non è distruttiva. L’ impurità maggiore sono le particelle di Fe (fino a 30% in peso) Immagini TEM rivelano chiaramente le particelle di metallo alla punta,da rimuovere. Il primo passo consiste nell’ossidazione termica in aria per convertire il Fe in ossido di Fe. Questo è seguito da un trattamento in acido debole nel 12 % di HCl per rimuovere le particelle di ossido. Immagini TEM finali rivelano l'assenza di particelle in alto e nessuna distruzione degli strati di grafite mantenendo l'orientamento verticale delle matrici Tecnica Vantaggi Svantaggi Arc-discharge technique Produzione selettiva di SWNT con pochi difetti o di MWNT senza catalizzatori -NT in genere corti e orientati casualmente -Richiede molta purificazione -I diametri dei NT ottenuti sono piccoli Ablazione laser Campioni di buona qualità, privi di difetti, diametro abbastanza controllabile Costoso CVD-PECVD -Economico -Permette di crescere tappeti di NT orientati per le applicazioni Ancora manca controllo delle proprietà M. Meyyappan: “Carbon Nanotubes-Science Applications”(2005) P. Mauron: “Growth Mechanism and Structure of Carbon Nanotubes”(2003) R. Marangoni: “I nanotubi in carbonio” (2002) Grazie