Funzioni elementari 1 Funzioni elementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1 1.1. Potenze ad esponente naturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 1 1.2. Potenze ad esponente intero negativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 1.3. Potenze ad esponente razionale positivo non intero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 1.4. Potenze ad esponente razionale negativo non intero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 1.5. Potenze ad esponente irrazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 1.6. Funzioni esponenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 1.7. Funzioni logaritmiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 5 1.8. Funzioni trigonometriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6 1.9. Funzioni trigonometriche inverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7 1.10. Funzioni iperboliche e loro inverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8 2 Funzioni definite a tratti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 2.1. Segnante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 2.2. Valore assoluto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 2.3. Parte intera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 2.4. Mantissa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 1. FUNZIONI ELEMENTARI 1.1. Potenze ad esponente naturale: f (x) = xn con n 5 N. Ricordiamo che per definizione si pone xx · · · x (n volte) se n 9= 0 per ogni x 5 R. xn = 1 se n = 0 Si tratta di funzioni pari se n è pari, dispari se n è dispari. Domini, immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. 1 2 M .GUIDA, S.ROLANDO 1.2. Potenze ad esponente intero negativo: f (x) = xn con n 5 N . Ricordiamo che per definizione si pone xn = 1 xn per ogni x 5 R, x 9= 0. Sono funzioni pari se n è pari, dispari se n è dispari. Domini, immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. m 1.3. Potenze ad esponente razionale positivo non intero: f (x) = x n con m, n 5 N primi tra loro, n 9= 1. Ricordiamo che per definizione si pone m xn = s n xm per ogni x 5 R tale che la radice abbia senso. Occorre allora distinguere vari casi, sulla base della parità o disparità di m ed n. m pari Si tratta di funzioni pari, con dom f = R. FUNZIONI ELEM ENTARI 3 m dispari ed n dispari Si tratta di funzioni dispari, con dom f = R. m dispari ed n pari Risulta dom f = [0, +4). Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. m 1.4. Potenze ad esponente razionale negativo non intero: f (x) = x n con m, n 5 N primi tra loro, n 9= 1. Ricordiamo che per definizione si pone m 1 x n = s n xm per ogni x 9= 0 tale che la radice abbia senso. Occorre ancora distinguere vari casi, sulla base della parità o disparità di m ed n. m pari Si tratta di funzioni pari, con dom f = R \ {0}. 4 M .GUIDA, S.ROLANDO m dispari ed n dispari Si tratta di funzioni dispari, con dom f = R \ {0}. m dispari ed n pari Risulta dom f = (0, +4). Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. 1.5. Potenze ad esponente irrazionale: f (x) = x con 5 R \ Q. La potenza x è definita tramite un procedimento di approssimazione mediante potenze ad esponente razionale, che non richiamiamo. Risulta dom f = (0, +4) se < 0, dom f = [0, +4) se > 0. Immagini, limiti ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. FUNZIONI ELEM ENTARI 5 1.6. Funzioni esponenziali: f (x) = ax con a 5 R, a > 0. Risulta dom f = R in ogni caso e particolare rilevanza ha la base irrazionale e = 2.718281828459... (numero di Nepero). Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. Valgono le seguenti proprietà: 1 • per ogni x 5 R si ha ax = x ; a • per ogni x, y 5 R si ha ax = axy e (ax )y = axy ; ax ay = ax+y , ay • per ogni x 5 R e b 5 R, b > 0 si ha ax a x ax bx = (ab)x e = . bx b 1.7. Funzioni logaritmiche: f (x) = loga x con a 5 R, a > 0, a 9= 1. Sono le funzioni inverse delle funzioni esponenziali: loga ax = x per ogni x 5 R, aloga x = x per ogni x > 0. Risulta dom f = (0, +4) in ogni caso. Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. Valgono le seguenti proprietà: • loga x + loga y = loga (xy) per ogni x, y > 0; x • loga x loga y = loga per ogni x, y > 0; y 6 M .GUIDA, S.ROLANDO • loga (x ) = loga x per ogni x > 0 e 5 R; logb x • loga x = per ogni x > 0 e b 5 R, b > 0, b 9= 1 (cambiamento di base). logb a 1.8. Funzioni trigonometriche: sin x, cos x, tan x, cot x. Le funzioni seno (dispari) e coseno (pari) sono definite per ogni x 5 R, tramite il procedimento geometrico seguente: (cos x, sin x) sono le coordinate del punto P (x) che si rintraccia sulla circonferenza goniometrica X 2 + Y 2 = 1, partendo dal punto (1, 0) e percorrendo un arco di lunghezza pari a |x|, in senso antiorario se x 0, in senso orario se x < 0. Si tratta di funzioni limitate e periodiche di periodo minimo 2: per ogni x 5 R si ha infatti e |sin x| 1 e sin (x + 2) = sin x e |cos x| 1 cos (x + 2) = cos x. Immagini ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. Sono notevoli le seguenti identità: FUNZIONI ELEM ENTARI 7 • cos2 x + sin2 x = 1 per ogni x 5 R; • sin (x + y) = sin x cos y + cos x sin y per ogni x, y 5 R; • cos (x + y) = cos x cos y sin x sin y per ogni x, y 5 R. Le ultime due relazioni sono note come formule di addizione e da esse discendono numerose altre identità di uso frequente, tra cui ad esempio le cosiddette formule di duplicazione, bisezione, prostaferesi e Werner. Ci limitiamo qui a ricordare le seguenti formule di duplicazione: per ogni x 5 R risulta cos (2x) = cos2 x sin2 x. sin (2x) = 2 sin x cos x e Vale inoltre la disuguaglianza sin x |sin x| |x| cos x per ogni x 5 , . 2 2 Le funzioni tangente e cotangente sono definite da tan x = sin x cos x per ogni x 5 R tale che cos x 9= 0 cot x = cos x sin x per ogni x 5 R tale che sin x 9= 0 e e risultano dispari e periodiche di periodo minimo . Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. 1.9. Funzioni trigonometriche inverse: arcsin x, arccos x, arctan x. Le funzioni x 5 2 , 2 :$ sin x 5 [1, 1] , x 5 [0, ] :$ cos x 5 [1, 1] , x 5 2 , 2 :$ tan x 5 R sono iniettive (e suriettive sugli insiemi di arrivo indicati) e possono quindi essere invertite, ottenendo rispettivamente le funzioni arcoseno (dispari), arcocoseno e arcotangente (dispari): arcsin (sin x) = x per ogni x 5 2 , 2 , sin (arcsin x) = x per ogni x 5 [1, 1] , arccos (cos x) = x per ogni x 5 [0, ] , cos (arccos x) = x per ogni x 5 [1, 1] , arctan (tan x) = x per ogni x 5 2 , 2 , tan (arctan x) = x per ogni x 5 R. 8 M .GUIDA, S.ROLANDO Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. 1.10. Funzioni iperboliche e loro inverse: sinh x, cosh x, tanh x. Per ogni x 5 R, per definizione si pone sinh x = ex ex , 2 cosh x = ex + ex , 2 tanh x = sinh x ex ex . = x cosh x e + ex Seno e tangente iperbolici sono funzioni dispari, mentre il coseno iperbolico è pari. Segnaliamo inoltre le seguenti identità: • cosh2 x sinh2 x = 1 per ogni x 5 R; • sinh (x + y) = sinh x cosh y + cosh x sinh y per ogni x, y 5 R; FUNZIONI ELEM ENTARI 9 • cosh (x + y) = cosh x cosh y + sinh x sinh y per ogni x, y 5 R. Immagini, limiti agli estremi del dominio ed intervalli di iniettività e monotònia sono evidenti dai grafici. Le funzioni x 5 R :$ sinh x 5 R, x 5 [0, +4) :$ cosh x 5 [1, +4) , x 5 R :$ tanh x 5 (1, 1) sono iniettive (e suriettive) e possono quindi essere invertite, ottenendo rispettivamente le funzioni s sinh1 x = log x + x2 + 1 per ogni x 5 R s cosh1 x = log x + x2 1 per ogni x 5 [1, +4) 1 1+x tanh1 x = log per ogni x 5 (1, 1) 2 1x di cui omettiamo i grafici. Tali funzioni sono spesso chiamate settore seno iperbolico (sett sinh), settore coseno iperbolico (sett cosh) e settore tangente iperbolica (sett tanh), rispettivamente. 2. FUNZIONI DEFINITE A TRATTI 2.1. Funzione segnante: f (x) = sgn (x). Per definizione, si pone ; ? 1 se x > 0 0 se x = 0 sgn (x) = = 1 se x < 0 per ogni x 5 R. Osserviamo che lim sgn (x) = 1 9= 0 = sgn (0) e lim+ sgn (x) = 1 9= 0 = sgn (0). x$0 x$0 2.2. Funzione valore assoluto: f (x) = |x|. Per definizione, si pone |x| = x se x 0 x se x < 0 per ogni x 5 R. Si osservi che risulta |x| = sgn (x) x per ogni x 5 R e sgn (x) = x per ogni x 9= 0. |x| 10 M .GUIDA, S.ROLANDO 2.3. Funzione parte intera: y = [x]. Per definizione, la parte intera [x] di un qualunque x 5 R è il massimo intero che non supera x, ossia ; ... A A A A 2 se x 5 [2, 3) A A A A 1 se x 5 [1, 2) A A ? 0 se x 5 [0, 1) per ogni x 5 R. [x] = max {k 5 Z : k x} = 1 se x 5 [1, 0) A A A A 2 se x 5 [2, 1) A A A A 3 se x 5 [3, 2) A A = ... Osserviamo che • se k 5 Z, allora lim [x] = k 1 9= k = [k] e lim+ [x] = k = [k] (continuità da destra in k); x$k x$k • se x0 5 (k, k + 1) con k 5 Z, allora lim [x] = k = [x0 ] (continuità in x0 ). x$x0 2.4. Funzione mantissa: y = M (x). La mantissa M (x) di un qualunque x 5 R è definita da M (x) = x [x] da cui segue la decomposizione x = [x] + M (x) per ogni x 5 R. Osserviamo che la funzione mantissa risulta limitata e periodica di periodo minimo 1. Inoltre • se k 5 Z, allora lim M (x) = 1 9= 0 = M (k) e lim+ M (x) = 0 = M (k) (continuità da destra in k); x$k x$k • se x0 5 (k, k + 1) con k 5 Z, allora lim M (x) = x0 k = M (x0 ) (continuità in x0 ). x$x0