320 CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ ---o0o--- ULTERIORI PROBLEMI PROPOSTI Problema 4.a. Una turbina a vapore opera tra le temperature t1 = 600 ◦ C e t2 = 200 ◦ C, ricevendo ad ogni ciclo una quantità di calore Q" 1 = 800 kcal dalla caldaia e cedendo alla temperatura inferiore una quantità di calore Q# 2 = 560 kcal. Determinare il rendimento della turbina. Quale sarebbe il rendimento di una macchina termica ideale che operasse tra le stesse temperature? Se la macchina ideale assorbisse la stessa quantità di calore per ogni ciclo, quanto lavoro produrrebbe? Problema 4.b. Un motore di automobile che ha un rendimento del 20 per cento gira a 100 cicli/s, sviluppando una potenza di 150 CV (cavalli vapore: 1 CV = 735 W). Quanta energia sviluppa il motore ad ogni ciclo? Qual è la otenza che sviluppa? Quanto calore fornisce il carburante al motore ad ogni ciclo? Quanto calore scarica il motore nell’ambiente ad ogni ciclo? Problema 4.c. Un frigorifero domestico ad ogni ciclo estrae dalla cella a 0 ◦ C (e quindi assorbe) # ◦ una quantità di calore Q" 2 = 255 J, e scarica nell’ambiente a 23 C una quantità di calore Q1 = 300 J: quanta energia elettrica consuma per ciclo? Quanta energia elettrica assorbirebbe una macchina frigorifera ideale che funzionasse tra le stesse temperature ed assorbisse la stessa quantità di calore dalla cella fredda? Problema 4.d. N moli di gas ideale monoatomico eseguono il ciclo termodinamico reversibile rappresentato nella ! fig. 4.19: calcolare il lavoro eseguito in un ciclo e il rendimento sapendo che P1 = 0, 5 atm, P2 = 1, 5 atm, V1 = 100 l, V2 = 200 l, V3 = 400 l. Problema 4.e. Un gas ideale monoatomico esegue il ciclo motore reversibile della ! fig. 4.20, dove le trasformazioni AB e CD sono isobare, BC isocora e DA è una trasformazione rappresentata da un segmento rettilineo nel piano P -V nella quale la temperatura finale è uguale a quella iniziale (TD = TA ): si calcolino il lavoro che si ottiene per ogni ciclo e il suo rendimento, sapendo che V 3 = 3V1 e P1 = 2P2 . Problema 4.f . Un gas ideale monoatomico, composto di 3 moli, esegue il seguente ciclo motore reversibile: dallo stato V1 , P1 , T1 = 10 ◦ C, il gas subisce una trasformazione isocora alla pressione P2 > P1 , seguita da un’adiabatica in cui la pressione ritorna al valore P1 e il volume passa al valore V2 = 4V1 e da un’isobara che riporta il gas allo stato iniziale. Rappresentare il ciclo nel piano P -V e calcolare il lavoro che si ottiene per ogni ciclo. Problema 4.g. Un recipiente a pareti termicamente isolanti contiene 1 kg di ghiaccio alla temperatura di 0 ◦ C. Si aggiungono 10 g di acqua alla temperatura di 20 ◦ C. Determinare a) la temperatura finale del sistema, le quantità finali di acqua e di ghiaccio e b) la variazione di entropia del sistema: commentare quest’ultimo risultato. Problema 4.h. Una goccia di alluminio fuso, alla temperatura di fusione, di massa 2 g cade in una massa di 100 g di acqua liquida alla temperatura di 0 ◦ C (cAl = 900 J/kg·◦ C, tfAlus = 660 ◦ C, f us = 4·105 J/kg). Il sistema alluminio+acqua è termicamente isolato. Calcolare a) la composizione qAl e la temperatura finale del sistema, b) la variazione di entropia del sistema, commentando il risultato. Problema 4.i. Una massa d’acqua di 100 g alla temperatura di 10 ◦ C viene messa in contatto termico con un termostato alla temperatura di −50 ◦ C; il sistema complessivo acqua+termostato è isolato. Determinare le variazioni di entropia dell’acqua e del termostato quando il sistema ha raggiunto l’equilibrio; indicare la condizione perché la trasformazione sia spontanea. Problema 4.l. Due moli di gas ideale monoatomico alla pressione iniziale P0 = 1 atm sono in contatto termico con un termostato a temperatura 0 ◦ C. La pressione del gas raddoppia reversibilmente. Calcolare: a) l’energia cinetica media delle molecole del gas nello stato iniziale e nello stato finale; b) 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE 321 la variazione dell’energia interna del gas; c) il calore e il lavoro scambiati dal gas; d) la variazione di entropia del gas, del termostato e del sistema complessivo gas+termostato (supposto isolato) nella trasformazione. Problema 4.m. Un blocco di ghiaccio di massa 100 g alla temperatura di 0 ◦ C è posto all’interno di un recipiente cubico di lato 1 m, a pareti termicamente isolanti, contenente aria (densità 1,3 g/dm3 , calore specifico 0,2 cal/g·◦ C) alla temperatura di 20 ◦ C. Determinare la temperatura e la composizione del sistema all’equilibrio e la sua variazione di entropia. Problema 4.n. Si mescolano due masse m uguali dello stesso liquido, una alla temperatura T 1 e l’altra alla temperatura T2 . Il sistema è isolato termicamente. Si calcoli la variazione totale di entropia nel processo in cui il sistema raggiunge l’equilibrio termico e si discuta il suo segno. Problema 4.o. Calcolare la variazione di entropia nella trasformazione di 2 moli di acqua liquida in ghiaccio sapendo che il processo ha luogo alla temperatura costante di −10 ◦ C ed alla pressione costante di 1 atm. Discutere il segno della variazione di entropia e stabilire se il processo avviene mol = 1343 spontaneamente, sapendo che nella cristallizzazione a −10 ◦ C l’acqua cede il calore qsol cal/mole. Problema 4.p. Un cilindro a pareti rigide ma termicamente conduttrici è in contatto termico con un termostato alla temperatura t = 100 ◦ C, è internamente diviso in due parti da un pistone mobile, di peso e volume trascurabili,che può scorrere senza attrito (! fig. 4.21). Inizialmente la pate del cilindro sotto il pistone è completamente piena di acqua liquida, la quale a 100 ◦ C ha una pressione di vapore di Pvap = 1 atm, mentre la parte superiore, il cui volume iniziale è V0 = 10 l, contiene vapor d’acqua alla pressione P0 = 0, 37 atm. Quando il pistone è lasciato libero, parte dell’acqua passa allo stato di vapore e il pistone si solleva. Quando si raggiunge l’equilibrio termodinamico vi è ancora dell’acqua liquida nella parte inferiore, ed il sistema ha assorbito dal termostato una quantità di calore Q" = 18 · 102 cal. Calcolare la variazione di energia interna e di entropia del sistema trattando il vapore come un gas ideale, sapendo che il calore di vaporizzazione dell’acqua nelle condizioni del problema è qvap = 540 cal/g. Problema 4.q. Una persona di massa 70 kg trae dagli alimenti assunti in un giorno un’energia di 1,25·107 J. Essa esegue con continuità un’attività lavorativa in cui sviluppa una potenza metabolica di 250 W, essenso la sua potenza metabolica basale di 1,1 W/kg. Per quanto tempo potrebbe lavorare senza interruzione e quanto lavoro potrebbe compiere prima che tutta l’energia alimentare di un giorno venga consumata? Problema 4.r. Un uomo trasporta 500 kg di carbome su una scala per un dislivello di 2 m in 15 minuti. Egli ha un metabolismo basale di 67 kcal/h. Calcolare il minimo volume possibile di CO 2 prodotta e la quantità di zucchero consumato durante i 15 minuti. Problema 4.s. Calcolare la variazione dell’energia libera di Gibbs nella conversione reversibile di 1 mole di acqua a 100 ◦ C e 1 atm in vapore alla stessa temperatura e pressione. Problema 4.t. Un recipiente a pareti rigide e termicamente isolanti è diviso da un setto anch’esso isolante in due parti uguali, le quali contengono due gas ideali diversi nelle stesse condizioni di temperatura t = 40 ◦ C e di pressione: a destra vi sono 5 moli di gas. Viene tolto il setto: si calcolino le variazioni dell’energia interna, dell’entropia, dell’energia libera di Helmholtz e dell’energia libera di Gibbs, e la variazione dell’entropia dell’universo. Problema 4.u. Nel Problema 4.p si calcoli il lavoro massimo che si potrebbe ottenere da una trasformazione tra gli stessi stati iniziale e finale. SOLU Soluzi di calore La quanti Soluzi mento de Soluzi tra le stes Il lavoro m Soluzi del sistem (c) Quello esprimere cioè tram termodin Soluzi temperat si ottiene Soluzi cedere fin ---o0o--- Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 322 Pag. 1 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE 326 343 CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ # Soluzione 4.a. Il lavoro prodotto dalla turbina per ogni ciclo è L# = Q! 1 − Q2 = 240 kcal, per cui il rendimento della turbina è η= L# Q! 1 = 240 = 0, 3 = 30 %. 800 Il rendimento di una macchina ideale che funzionasse tra le stesse temperature sarebbe ηID = T1 − T2 400 K 400 = = = 0, 46 = 46 %. T1 (200 + 273) K 873 Essa produrrebbe un lavoro L# = ηID Q# 1 = (0, 46)(800 kcal)(4, 186 KJ/kcal) = 1540, 5 kJ , a confronto dei (240 kcal)(4,186 kJ/kcal) = 1005 kJ prodotti dalla turbina. Soluzione 4.b. Il lavoro eseguito dal motore per ogni ciclo è L# /ciclo = (150 CV)(735 W/CV) = 1102, 5 J/ciclo , 100 s−1 e la potenza sviluppata dal motore P # = (1102, 5 J/ciclo)(100 cicli/s) = 11.025 W " 11 kW . Ad ogni ciclo il motore assorbe il calore Q! 1 = L# 1102, 5 J = = 5512, 5 J/ciclo = 1317 cal/ciclo " 1, 32 kcal/ciclo. η 0, 2 Il calore che il motore non utilizza e degrada alla temperatura più bassa, scaricandolo alla fine nell’ambiente ad ogni ciclo è dato da ! # = 5512, 5 J − 1102, 5 J = 4410 J " 1, 05 kcal/ciclo . Q# 2 = Q1 − L Questo motore spreca quindi 1, 05/1, 32 = 0, 79, cioè più di 3/4 dell’energia che brucia, e 4410/1102 = 4 volte l’energia che converte in calore. Soluzione 4.c. L’energia elettrica che il frigorifero preleva dalla rete è data direttamente dal bilancio energetico (si faccia attenzione che le direzioni degli scambi di energia sono opposti a quelli per un motore termico) ! ! Eelettr = Q# 1 − Q2 = 300 J − 255 J = 45 J . (4.78) Il criterio di efficienza di una macchina frigorifera è dato dal rapporto tra il calore che essa sottrae alla Q! 2 sorgente fredda e l’energia (4.78) che utilizza per questo Q" −Q ! , che per una macchina frigorifera 1 2 2 ideale è dato dal rapporto di Carnot T1T−T : un frigorifero ideale che lavorasse tra le stesse temperature 2 di 273 K e 300 K e assorbisse ad ogni ciclo la medesima quantità di calore di 255 J dalla sorgenre fredda, utilizzerebbe quindi per questo un’energia elettrica (ID)! Eelettr = Q! 2 T1 − T2 23 K = 21, 5 J , = (255 J) T2 273 K Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 Pag. 2 344 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE 327 meno della metà del frigorifero reale. Soluzione 4.d. Calcoliamo il lavoro che il sistema esegue nel ciclo come area racchiusa dalla curva che rappresenta il ciclo nel piano P -V , cioè L! = (P3 − P2 )(V2 − V1 ) + (P2 − P1 )(V3 − V1 ) = P3 (V2 − V1 ) + P2 (V3 − V2 ) − P1 (V3 − V1 ) Il rendimento η del ciclo è dato dal rapporto tra il lavoro eseguito e il calore totale assorbito: il gas assorbe calore nelle trasformazioni AB (in cui P aumenta a V costante), BC e DE (in cui V aumenta a P costante), mentre nelle altre trasformazioni del ciclo cede calore, per cui si ha 328 CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ Per il rendimento del ciclo interessa solo il calore totale assorbito, ed è solo quello della trasformazione AB 3 P2 V1 3 L! η= " = 2 = = 0, 15 = 15 %. 5P V 20 QAB 1 1 Soluzione 4.f . Il ciclo è rappresentato nella ! fig. 4.22. Per calcolarne il rendimento calcoliamo il calore totale assorbito e il calore totale ceduto dal gas: il valore e il segno delle quantità di calore scambiate nelle varie trasformazioni sono: mol Q" AB = N cV (TB − TA ) = " " " Q" tot = QAB + QBC + QDE , mol Q" AB = N cV (TB − TA ) = Q" BC = N cmol P (TC cmol V V1 (P3 − P1 ) , R cmol − TB ) = P P3 (V2 − V1 ) , R mol Q" DE = N cP (TE − TD ) = cmol P Il rendimento è allora − con cmol = 32 R, cmol = 52 R, γ = V P passaggio algebrico η= L! Q" tot Q" BC = 0 R P2 (V3 − V2 ) . cP cV = 5 3 per il gas monoatomico − e qualche 2 −V1 )+P2 (V3 −V2 )−P1 (V3 −V1 ) = R cmol V1P(P33(V−P mol P (V −V )+cmol P (V −V ) 1 )+c 3 2 1 2 3 2 V P P " 0, 24 = 24 %. cP cV 1 3 [(V3 − V1 ) + (V3 − V2 )] (P1 − P2 ) = P2 V1 , 2 2 η =1− = N cmol P (TB (BC) Q" BC = ∆Eint Q" CD cmol 5 − TA ) = P P1 (V3 − V1 ) = P1 (3V1 − V1 ) = 5P1 V1 > 0 , R 2 = N cmol V (TC − TB ) = cmol 3 V V3 (P2 − P1 ) = − P2 V3 < 0 , R 2 cmol 3 3 V = N cmol P2 (V2 − V3 ) = P2 (2V1 − 3V1 ) = − P2 V1 < 0 , V (TD − TC ) = R 2 2 1 3 " ! QDA = LDA = (P1 + P2 )(V1 − V2 ) = − P2 V1 < 0 , 2 2 dove l’ultimo calcolo è stato eseguito osservando che ∆EDA = 0 poiché TD = TA , e L! DA è stato calcolato come area del trapezio ADEF e risulta negativo trattandosi di una compressione del gas. V2 −1 QCA cP P1 (V2 − V1 ) Q! = 1 − γ PV12 =1− =1− ; " Q QAB cA V1 (P2 − P1 ) −1 P1 applicando la legge delle trasformazioni adiabatiche alla trasformazione BC si ha ! "γ P2 V2 = , P1 V1 e poiché V2 = 4V1 si ha infine η =1− 5 4−1 3 (4)5/3 −1 3 = 1 − 53 3 √1024−1 "1− 4 = 9 = 0, 44 " 44 % . 5 3 3 10−1 Il lavoro eseguito in un ciclo si ottiene o dalla differenza tra il calore assorbito e quello ceduto, o dalla definizione del rendimento poiché, essendo TA = TD , è P1 V1 = P2 V2 , e quindi V2 = 2V1 . Le quantità di calore scambiate dal sistema nelle varie trasformazioni sono, con cmol = 32 R, cmol = 52 R, V P Q" AB cmol P P1 (V1 − V2 ) < 0 . R = 53 , Soluzione 4.e. Il lavoro eseguito è dato dall’area del trapezio ABCD della ! fig. 4.20 L! = (adiabatica), mol Q" CA = N cP (TA − TC ) = Allora, con γ = cmol V V1 (P2 − P1 ) > 0 , R L! = ηQ" = ηN cmol V (TB − TA ) . Poiché tra A e B non varia il volume, è P2 TB P1 , TA e quindi ! "γ V2 P2 TB = TA · = TA , P1 V1 e infine L! = #$ % & 5/2 V2 = ηN cmol −1 V TA V1 ' ( = (0, 44)(3) 32 R (283 K) [10 − 1] " 42 · 103 J= 42 kJ. Soluzione 4.g. a) È semplice verificare che l’acqua si raffredda a 0 ◦ C sciogliendo una porzione del ghiaccio: infatti l’acqua per raffreddarsi a 0 ◦ C cede la quantità di calore Q! a = ma ca ∆T = (10 g)(1 cal/g · K)(20 K) = 200 cal , Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 (4.79) Pag. 3 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE 329 mentre la fusione di tutto il ghiaccio richiederebbe una quantità di calore molto maggiore, Q ! f us = mg qlat = (103 g)(80 cal/g) = 8·104 cal. Il calore (4.79) ceduto dall’acqua fonde una massa di ghiaccio Q" 200 cal ∆mg = a = = 2, 5 g. qlat 80 cal/g Dopo la trasformazione il sistema è quindi composto da 12,5 g di acqua e 997,5 g di ghiaccio a 0 ◦ C. b) La variazione di entropia del sistema è data da Qa = ma ca ln 273 + 273 293 cal = − (10 g)(1 cal/g·K) ln 1, 073 + 200 273 K = [−10 · 0, 0705 + 0, 733] cal/K = + 0, 66 cal/K ∆Stot = ∆Sa + ∆Sg L’entropia del sistema aumenta nella trasformazione, quindi il processo avviene spontaneamente nel verso dato nel problema. Soluzione 4.h. a) Per stabilire la composizione finale del sistema, si consideri che la solidificazione f us dell’alluminio cede una quantità di calore QfAlus," = mAl · qAl = (2 g)(4 · 102 J/g) = 800 J, mentre = ma ca (100 K−0 K) = (100 il calore necessario all’acqua per giungere all’ebollizione sarebbe Qeboll a g)(4, 186 J/g·K)(100 K) = 4, 186 · 104 J : pertanto lo stato finale di equilibrio termico del sistema è costituito da 2 g di alluminui solido e 100 g di acqua alla tenmperatura teq di equlibrio, intermedia tra 0 ◦ C e 660 ◦ C, che si ricava dalla condizione f us mAl qAl cioè teq + mAl cAl (tAl − teq ) = ma ca (teq − ta ) , (2 g)[4,5·102 J/g+(900·10−3 J/kg·◦ C)(660 C)] = (100 g)(4,186 J/g·◦ C)+(2 g)(900·10−3 J/g·◦ C) " 4, 7 ◦ C . ∆S = + (raf f r) ∆SAl + (risc) ∆Sa 2 J/g) − (2 g)(4·10 933 K =− f us mAl qAl f us TAl 933 K 278 K + mAl cAl ln Teq f us TAl + ma ca ln Teq Ta quindi l’entropia del sistema (isolato) aumenta nella trasformazione. Soluzione 4.i. La variazione di entropia dell’acqua nella trasformazione reversibile in cui essa si raffredda da 10 ◦ C a 0 ◦ C, congela, e poi si raffredda a −50 ◦ C è data da K = ma ca ln 273 283 ! K− − (0, 1kg) ma qsol 273 K K + ma cghiaccio ln 223 273 K kJ (4, 186 kgK )(0, 036) " − 0, 18 kJ/K + kJ (80 kcal )(4,186 kcal ) kg 273 K + La variazione di entropia dell’universo (cioè del sistema acqua + termostato, supposto isolato) vale ∆Suniv = ∆Sacqua + ∆term " (−0, 18 + 0, 22) kJ/K " 0, 04 kJ/K = 40 J/K e risulta quindi positiva. Soluzione 4.l. a) Poiché la trasformazione del gas è isoterma, l’energia cinetica media delle molecole non varia e vale 3 3 ! = kB T0 = (1, 38 · 10− 23 J/K)(273 K) = 5, 65 · 10− 21 J. 2 2 b) L’energia interna di un gas ideale non varia in una trasformazione isoterma. c) Si ha pertanto L" + Q" = 0; a temperatura costante se la pressione raddoppia, il volume si riduce alla metà, quindi il gas esegue un lavoro negativo L" = N RT0 ln Vf 1 J )(273K)(0, 693) = −3144 J = N RT0 ln = −N RT0 ln 2 = −(2mol)(8, 31 Vi 2 Kmol mentre cede al termostato il calore Q" = −L" = +3144 J . d) Le variazioni di entropia sono le seguenti Q! J )(0, 693) = −11, 5 J/K = −N R ln 2 = −(2 mol)(8, 31 T0 K · mol Q" = −∆Sgas = +11, 5 K/K T0 ∆Suniv = ∆gas + ∆Sterm = 0 ∆Sterm = K = − (2 g)(0, 9 J/g·K) ln + (100 g)(4, 186 J/g·K) ln 278 273 K = (−0, 857 − 1, 8 · 1, 211 + 418, 6 ·0, 078) J/K" + 4, 432 J/K ∆Sacqua CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ ∆Sgas = b) La variazione di entropia del sistema è data dalla somma delle entropie di solidificazione e di raffreddamento dell’alluminio, e di riscaldamento dell’acqua (sol) ∆SAl 330 kcal kJ (0, 5 kgK )(4, 186 kcal )(0, 02) " L’entropia dell’acqua quindi diminuisce: infatti l’acqua cede calore al termostato. L’entropia del termostato aumenta di ma [ca (283 K−273 K)+qsol +cghiaccio (273 K−223 K)] # ∆Sterm = TQterm = # 223 K $ 0,1kg kJ kcal kcal = 223 (4, 186 kcal ) (1 kg·K )(10 K) + (80 kcal ) + (0, 5 kg·K )(50 K) K kg " 0, 22 kJ/K L’entropia del gas diminuisce, quella del termostato aumenta, ed l’entropia totale (dell’universo) rimane costante, poiché la trasformazione è reversibile. Soluzione 4.m. Bisogna stabilire se il ghiaccio fonde interamente o solo in parte, e conseguentemente se la temperatura finale è superiore o no a 0 ◦ C. Il ghiaccio per fondere interamente dovrebbe ricevere la quantità di calore (100 g)(80 cal/g·◦ C) = 8 kcal. Il raffreddamento dell’acqua a 0 ◦ C cede la quantità di calore &% % & kcal kg 3 0, 2 = V d c ∆T = (1 m ) 1, 3 Q" (20 K) = 5, 2 kcal , aria aria aria m3 kg · K che sono sufficienti a fondere una parte del ghiaccio ∆mGh = 5200 cal = 65 g , 80 cal/g per cui lo stato finale del sistema è costituito da 65 g d’acqua, 35 g di ghiaccio e l’earia a 0 ◦ C. La variazione di entropia del sistema è (l’entropia dei 35 grammi che rimangono ghiaccio non varia) ∆S = ∆Saria + ∆Sacqua Q# acqua = maria caria ln 273 + 273 293 K cal = −(1, 3 kg)(0, 2 kcal/kg·K) ln 293 + 5200 273 273 K = −0, 26 · 0, 07 kcal/K+19, 05 cal/K" [−18, 3 + 19] cal/K" 0, 7 cal/K Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 Pag. 4 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE 331 332 CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ e risulta positiva. Soluzione 4.n. Indichiamo con ∆S1 e ∆S2 le variazioni di entropia rispettivamente dei liquidi che si trovano inizialmente alle temperature T1 e T2 : la variazione di entropia totale (dell’universo, essendo il sistema isolato) sarà ∆Stot = ∆S1 + ∆S2 , T1 T2 273 = −0, 649 cal/K . = −N cmol ln = −(2 mol)(9 cal/K · mol) ln g T2 T1 263 La variazione di entropia tra gli stati iniziale e finale è quindi dove, chiamano con Tf la temperatura assoluta finale, Si osservi che il processo corrisponde ad una diminuzione complessiva di entropia: questo non viola il secondo principio, poiché il sistema non è isolato; nel processo si sottrae calore all’acqua, ed essa passa dallo stato liquido allo stato cristallino, cioè da maggiore disordine a maggiore ordine, quindi di entropia minore. La variazione di entropia (4.80) è quella che riguarda il passaggio dell’acqua da liquido a solido cristallino: ad essa va aggiunta la variazione di entropia dell’ambiente esterno che riceve il calore Q# (2 mol)(1343 cal/mol) = ∆Sest = # 10, 2 cal/K. T1 263 K La variazione di entropia dell’universo, cioè dell’acqua più l’ambiente con cui essa scambia calore, è quindi data da ∆S1 = mcs ln Tf , T1 ∆S2 = mcs ln Tf . T2 La temperatura di equilibrio si calcola dalla condizione mcs (Tf − T1 ) + mcs (Tf − T2 ) = 0 , Pertanto ∆Stot da cui Tf = T1 + T2 . 2 ! ! " " 2 1 +T2 ) = mcs ln T12T+T1 2 + ln T12T+T2 2 = mcs ln (T4T 1 T2 ! ! "2 " 2 2 = 2mcs ln 2T√1T+T . = mcs ln 2T√1T+T 1 T2 1 T2 Questa variazione di entropia è positiva (trasformazione irreversibile in un sistema isolato) se l’argomento del logaritmo è maggiore di 1, e questo si verifica facilmente # T1 + T2 > 2 T1 T2 → (T1 + T2 )2 > 4T1 T2 → T12 + 2T1 T2 + T22 > 4T1 T2 → (T1 − T2 )2 > 0 . Soluzione 4.o. Poiché si sa che acqua e ghiaccio sono in equilibrio alla pressione atmosferica se la temperatura è 0 ◦ C, essi non sono ovviamente in equilibrio a −10 ◦ C: pertanto la trasformazione dell’acqua in ghiaccio è irreversibile. La variazione di entropia in questa transizione di fase deve essere calcolata lungo una trasformazione reversibile (o una catena di trasformazioni reversibili) tra gli stessi stati iniziale e finale: tali trasformazioni possono essere le seguenti 1) riscaldamento reversibile dell’acqua da −10 ◦ C a 0 ◦ C; 2) solidificazione reversibile dell’acqua a 0 ◦ C; 3) raffreddamento reversibile del ghiaccio da 0 ◦ C a −10 ◦ C. Considerando che i calori specifici molari dell’acqua e del ghiaccio e il calore latente sono ∆S3 = N cmol ln g ∆Sacqua = ∆S1 + ∆S2 + ∆S3 = −9, 86 cal/K . ∆Stot = ∆Sacqua + ∆Sest = −9, 86 cal/K + 10, 2 cal/K = +0, 34 cal/K. La variazione di entropia dell’universo è quindi positiva, quindi il processo è spontaneo: a −10 ◦ C l’acqua ghiaccia spontaneamente. Soluzione 4.p. Poiché le pareti del cilindro sono rigide, il sistema è meccanicamente isolato e pertanto non vi è scambio di lavoro: il primo principio implica allora che ∆Eint = −Q$ = 18 · 102 cal # 76 · 102 J. All’equilibrio la pressione dalle due parti del pistone è la stessa ed uguaglia la pressione del vapore saturo, cioè 1 atm. Per il calcolo della variazione entropica occorre considerare sepratamente i contributi delle due parti. 1) Nella parte superiore del recipiente si ha una compressione isoterma del vapore, e approssimandolo con un gas ideale la sua variazione di entropa è ∆S1 = N1 R ln qfmol us = qf us M = (80 cal/g)(18 g/mol) = 1440 cal/mol , trattandosi di 2 moli di acqua, per queste trasformazioni si ha ∆S1 = N cmol ln a ∆S2 = N T2 273 = 1, 342 cal/K , = (2 mol)(18 cal/K · mol) ln T1 263 qfmol 1440 cal/mol us = −10, 55 cal/K , = −(2 mol) T2 273 K Vf . V0 Il numero di moli di vapore nella parte superiore è data da N1 R = cmol = ca M = (1 cal/K · g)(18 g/mol) = 18 cal/K · mol , a cmol # 0, 5 · cmol = 9 cal/K · mol , g a (4.80) e inoltre, essendo la trasformazione isoterma è ∆S1 = Vf V0 P0 V0 , T = P0 , Pvap per cui si ottiene P0 V0 P0 = −0, 986 J/K. ln T Pvap 2) La variazione di entropia per il passaggio allo stato di vapore (a temperatura e pressione q mol ·∆N costanti) di un certo numero ∆N di moli d’acqua è ∆S2 = vapT . Si calcola ∆N dall’equazione di stato del gas ideale P0 Pvap (V0 − Vf ) , con Vf = V0 , ∆N = RT Pvap Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 Pag. 5 4.10. I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA IN FORMA DIFFERENZIALE per cui mol Pvap V0 qvap ∆S2 = RT 2 La variazione totale di entropia è dunque ! P0 1− Pvap " 333 " 22 J/K. ∆Stot = ∆S1 + ∆S2 " 21 J/K . ∆E (metabol) ∆E (bas) int = 250 W e ∆t = (1, 1 W/kg)(70 kg) = 77 W, Soluzione 4.q. Dai dati del problema int∆t ed essendo il rendimento fisiologico (4.42) uguale a 0,5, si ricava la potenza sviluppata P= ! L = [(0, 15)(250) − (0, 15)(77)] W = 29, 95 W. ∆t Il tempo dirante il quale la persona può eseguire con continuità questo lavoro è t= 1, 25 · 107 J = 5 · 104 s 250 J/s e il lavoro totale che può svolgere è L! = P · t = (25, 95 W)(5 · 104 s) = 130 · 104 J. Soluzione 4.r. L’energia spesa dall’uomo è data dal lavoro per trasportare il carbone più l’energia per mantenere le funzioni corporee. Il lavoro eseguito è 334 CAPITOLO 4. QUALITÀ DELL’ENERGIA, IRREVERSIBILITÀ Questo risultato si interpreta pensando che l’acqua ed il vapore a 100 ◦ C e 1 atm sono in equilibrio, e per i sistemi in equilibrio è ∆G = 0, cioè G ha il valore minimo. Soluzione 4.t. Essendo le pareti rigide è L = 0, ed essendo termicamente isolanti è Q = 0, e quindi ∆Eint = 0. Pertanto, trattandosi di gas ideali, la temperatura rimane costante nella trasformazione. Indicando con 1 e 2 i due gas ideali, inizialmente è V1 = V2 = V = 12 Vf , dove Vf è il volume finale; inoltre, per la legge di Avogadro, N1 = N2 = N = 5. La variazione di entropia è la somma delle variazioni di entropia dei due gas che si espandono indipendentemente fino al volume finale Vf (si noti che se invece dalle due parti vi fosse lo stesso gas, sarebbe ∆S = 0) ∆S = ∆S1 + ∆S2 V V = N1 R ln Vf1 + N2 R ln Vf2 = 2N R ln = 57, 6 J/K= 13, 8 cal/K . Vf V Per il calcolo di ∆F e ∆G si tenga presente che nè l’energia interna, nè la pressione, nè il volume, nè la temperatura,e pertanto è ∆F = ∆G = −T ∆S = −4319 cal. Infine, poiché il sistema è isolato, la trasformazione non comporta variazione entropica dell’ambiente esterno, e pertanto la variazione di entropia dell’universo per questa trasformazione conincide con quella del sistema. Soluzione 4.u. Il lavoro massimo ottenibile è dato dalla (4.50), quindi dai risultati del Problema 4.p si ottiene L! max = −∆F = T ∆S − ∆Eint = 233 J. L! = mgh = 9800 J = 2344 cal. L’energia basale necessaria per 15 min è 14 (67 kcal/ora) = 16, 75 kcal; l’energia consumata in 15 min è quindi 2, 344 kcal + 16, 75 kcal " 19 kcal. Calcoliamo allora la quantità di glucosio che deve essere bruciato. Il peso molecolare di C 6 H12 O6 è 180, quindi una mole = 180 g libera 686 kcal. Poiché sono richieste 19 kcal, la quantità di glucosio è (180/686)·19 = 5 g. Poiché una mole di glucosio libera 6 moli di CO2 , cioè 264 g, la quantità liberata da 5 moli è 265 mCO2 = 5 = 7, 34 g. 180 Ma una mole di CO2 in condizioni normali occupa 22,4 l, per cui 7,34 g corrispondono a un volume prodotto in 15 min 7, 34 VCO2 = 22, 4 = 3, 7 l 44 Soluzione 4.s. Poiché il processo avviene a P e T costanti, L! = P · ∆V , ! Q" = ∆Eint + P · ∆V . evap = ∆Eint + L La variazione dei entropia è ∆S = Q" evap /T , e quindi " ∆G = ∆Eint + P ∆V − T ∆S = Q" evap − Qevap = 0 . Angelo Baracca - Ulteriori Esercizi e Problemi sul Capitolo 4 Pag. 6