G Gerontol 2015;63:287-289 Caso clinico Case report (Geriatria clinica) Una sierosite febbrile in una centenaria quale manifestazione d’esordio di lupus eritematoso sistemico Systemic lupus erythematosus in a centenarian woman, presenting as serositis with fever C. MANZO1, C. ESPOSITO2, S. PUTIGNANO3, V. CANONICO4 1 Ambulatorio di Reumatologia e Servizio di Reumatologia Geriatrica ex Ospedale “Mariano Lauro”, Sant’Agnello, distretto 59/ ASL Napoli 3 sud; 2 UOC Medicina Interna e Pneumologia Clinica “Villa Stabia”, Castellammare di Stabia, Napoli; 3 Unità Operativa Assistenza Anziani, DS 30, ASL Napoli 1 Centro; 4 Unità valutazione Alzheimer, Cattedra di Geriatria, Università “Federico II”, Napoli Systemic Lupus Erythematosus (SLE) is very rare in over-80 individuals. We describe the case of a centenarian woman hospitalized for dyspnoea at rest and fever who presented elevated anti-nuclear (1 : 1250) and anti-double-stranded DNA (1 : 320) antibodies, anemia associated with direct Coombs’ test positive and presence of LE-cell in the pleural effusion. High dose parental corticosteroid therapy significantly improved clinical and laboratory features. Key words: Systemic lupus erythematosus, Centenarian, Serositis, Immunosuppressive therapy, LE cells Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune caratterizzata da interessamento potenzialmente multisistemico e da manifestazioni laboratoristiche indicative di accentuata disregolazione del sistema immunitario 1. L’ampio spettro delle manifestazioni in corso di LES ha fatto storicamente meritare a questa malattia l’appellativo di “grande mimo”. La comparsa del LES dopo i 50 anni di età individua un particolare sottogruppo di malattia caratterizzato da differenze clinico-laboratoristiche rispetto al quadro classico (a esordio nella giovane donna) e da un decorso benigno: tale sottogruppo viene tradizionalmente indicato come LES a esordio tardivo. Esso copre fino al 18-20% dei casi descritti 2. Decisamente raro l’esordio di LES dopo gli 80 anni. Eccezionale il suo esordio in una centenaria. Caso clinico Una donna di 100 anni affetta da ipertensione arteriosa, dislipidemia, demenza degenerativa primaria prevalentemente vascolare venne ospedalizzata per dispnea a riposo, febbre, malessere generale, pallore. Nei giorni precedenti al ricovero, le era stata consigliata una terapia antibiotica (ciprofloxacina 500 mg + ceftriaxone 1 gr/die) associata a paracetamolo (2 gr/die), che tuttavia non aveva apportato alcun beneficio. In corso di ricovero, veniva sottoposta a RX torace che evidenziava la presenza di abbondante versamento pleurico (Fig. 1), mentre un ecocardiogramma rivelava la presenza di modesto versamento pericardico, di tipo circonferenziale. Un’ecografia addomino-pelvica risultava nella norma. La ricerca dei principali markers tumorali dava esito ■■ Corrispondenza: Ciro Manzo, Ambulatorio di Reumatologia e Servizio di Reumatologia Geriatrica ex Ospedale “Mariano Lauro”, Sant’Agnello, distretto 59/ ASL Napoli 3 sud - E-mail: [email protected] C. Manzo et al. 288 Fig. 2. Cellula LE. Fig. 1. Versamento pleurico associato a modesta cardiomegalia. negativo come pure negative risultavano le indagini laboratoristiche per le principali malattie infettive, ivi comprese due emocolture. Negativi risultavano – altresì – la determinazione degli anticorpi anti-nucleari estraibili (ENA), gli anticorpi antifosfolipidi (inclusi gli anticorpi anticardiolipina + il lupus anticoagulant), gli anticorpi anti-citoplasma neutrofili. Gli unici dati di laboratorio alterati sono riportati nella Tabella I. L’effettuazione di una toracocentesi diagnostica rivelava la presenza di una cellula LE (Fig. 2) insieme a isolati elementi ematici, con esame citologico e batteriologico negativi. L’introduzione di terapia corticosteroidea ad elevato dosaggio (prednisone 1 mg/kg/die) migliorava significativamente dispnea e anemia e la paziente poteva dopo qualche giorno esser dimessa completamente asintomatica. Dopo due anni, moriva per un’emorragia cerebrale. Durante i due anni dalla dimissione alla morte, aveva continuato ad assumere cortisonico a basso dosaggio (8 e poi 4 mg/die 6-metilprednisolone) associato ad azatioprina (3 mg/kg/die) senza documentati effetti collaterali e senza ripresa di attività di malattia. Anticorpi anti-nucleo (ANA) = 1 : 2560, speckle-pattern Anticorpi anti DNA doppia elica = 1 : 160 Globuli bianchi = 2800 mmc con 800 linfociti/mmc (v.n. > 1500) Hb = 9,8 vs > 12,0 gr/dl Test di Coombs diretto: positivo VES = 65 mm/h ; PCR = 18 vs 6 mg/dl Fattore C4 del complemento : 4 vs > 10 Tab. I. Dati di laboratorio alterati. Discussione La sierosite rappresenta la manifestazione di esordio più frequente nel LES a esordio tardivo 3. Si tratta prevalentemente di una pleurite essudativa. Decisamente meno frequenti come manifestazioni d’esordio rispetto alla forma giovanile sono l’interessamento cutaneo, l’interessamento renale, le artromialgie 4 5. Evidentemente la comparsa di una sierosite essudativa in un paziente anziano impone tutta una serie di valutazioni diagnostiche. Nella nostra paziente, malgrado la presenza di un quadro laboratoristico fortemente suggestivo per una patologia autoimmune, la terapia immunosoppressiva è stata iniziata soltanto dopo la toracocentesi diagnostica. È ben nota, infatti, la possibilità che nel paziente anziano le alterazioni immunologiche possono osservarsi in assenza di malattia 6 o essere indotti da patologie di per sé non di natura immunitaria 7. D’altro canto, una pleurite infettiva è possibile in corso di LES: nella nostra paziente l’elevazione della proteina C reattiva (PCR) introduceva un potenziale elemento confondente, visto che i livelli della PCR nel LES sono generalmente normali e si modificano soltanto in caso di infezioni intercorrenti. L’escludere una sovrapposizione infettiva ha rappresentato una condizione indispensabile per poter iniziare nella nostra paziente il trattamento immunosoppressivo. L’occasionale presenza di cellula LE nel liquido pleurico ha – evidentemente – rafforzato l’iniziale sospetto diagnostico di LES. Le cellule LE – come noto – sono dei neutrofili polimorfonucleati che hanno fagocitato il nucleo di un granulocita leso da un fattore cosiddetto LE (anticorpo IgG anti-DNA- proteina). La loro Una sierosite febbrile in una centenaria quale manifestazione d’esordio di lupus eritematoso sistemico presenza è indicativa di fase attiva di malattia. La ricerca delle cellule LE non rappresenta più un elemento richiesto per la diagnosi 8, ma questo non significa che abbiano perso il loro valore diagnostico. L’altra manifestazione della nostra paziente era rappresentata da neutropenia linfopenica (riferita dai familiari come di vecchia data) e dall’anemia. La presenza di un’anemia in una paziente con LES deve far considerare la possibilità, tra le altre, di una genesi autoimmune e indurre l’attivazione dei relativi approfondimenti diagnostici. Nella nostra paziente la positività di un test di Coombs insieme alla normalità di sideremia, ferritinemia, transferrinemia, negatività dell’haemoccult test ha escluso altre 289 possibilità diagnostiche. La pronta normalizzazione dell’emocromo a seguito della terapia con cortisonico a elevato dosaggio ha indirettamente confermato tale diagnosi. Il caso descritto vuole richiamare l’attenzione sulla possibilità che una sierosite possa rappresentare l’unica manifestazione clinica del LES. Considerando l’eccezionalità dell’esordio del LES dopo gli 80 anni, tale ipotesi diagnostica sarà ragionevolmente presa in considerazione soltanto dopo aver escluso altre cause decisamente più frequenti. Ma una volta che tale diagnosi viene ottenuta attraverso tutti i mezzi disponibili, l’anziano ha il diritto a essere curato in maniera adeguata e senza paura, indipendentemente dalla sua età. Il lupus ertematoso sistemico (LES) è molto raro dopo gli 80 anni. Viene descritto il caso di una centenaria ricoverata per dispnea a riposo e febbre, che presentava elevato titolo di anticorpi anti-nucleo (1 : 1250) e anti-DNA (1 : 320), anemia Coombs positiva occasionale osservazione di una cellula LE nel liquido pleurico. Una terapia cortisonica e immunosoppressiva ha consentito la totale risoluzione della sierosite e dell’anemia. Parole chiave: Lupus Eritematoso sistemico, Centenario, Sierosite, Terapia immunosoppressiva, Cellule Bibliografia 1 Lahita RG (ed.). Systemic lupus erythematosus, 3° edition. New York: Academic Press 1999. 2 Boddaert J, Huong DL, Amoura Z, et al. Late-onset systemic lupus erythematosus: a personal series of 47 patients and pooled analysis of 714 cases in the literature. Medicine (Baltimore) 2004;83:348-59. 3 Man BL, Mok CC. Serositis related to systemic lupus erythematosus: prevalence and outcome. Lupus 2005;14:822-5. 4 Font J, Pallares L, Cervera R, et al. Systemic lupus erythematosus in the elderly: clinical and immunological characteristics. Ann Rheum Dis 1991;50:702-5. 5 Pu SJ, Luo SF, Wu YJ, et al. The clinical features and prognosis of lupus with disease onset at age 65 and other. Lupus 2000;9:96-100. 6 Manzo C. Le problematiche reumatologiche nel paziente anziano. In: Putignano S, Cester A, Gareri P. (eds.). Geriatria nel territorio (Critical Medicine Publishing, Roma) 2012, pp. 685-91. 7 Pincus T. Laboratory tests in rheumatic disease. In: Klippel JH, Dieppe PA (eds.). Rheumatology, 2nd edition. London: Mosby International 1997, pp. 10.1-10.8. 8 Hochberg MC. Updating the American College of Rheumatology revised criteria for the classification of systemic lupus erythematosus. Arthritis Rheum 1997;40:1725.