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Disturbi psicotici
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Schizofrenia
Disturbo schizofreniforme
Disturbo schizoaffettivo
Disturbo delirante
Disturbo psicotico breve
Schizofrenia
• Emil Kraepelin: “demenza precoce”
• Eugen Bleuler: “schizofrenia”, descrivendo i 4 sintomi
fondamentali (teoria delle 4A):
- associazione
- affettività
- autismo
- ambivalenza
e 2 sintomi accessori:
- delirio
- allucinazione
Epidemiologia
I.
Prevalenza: 1%
II.
•
•
Esordio più precoce nel sesso maschile;
maschi: 15-25 anni
femmine: 25-35 anni
III.
•
•
•
Più frequente tra persone :
nate in inverno ed inizio primavera,
nate in aree urbane (>1 milione di ab.) e industrializzate
con basso livello socioculturale (immigrati)
Eziologia
• Alterato sviluppo (migrazione) dei neuroni
durante lo sviluppo o degenerazione .
• Neurotrasmettitori: dopamina, serotonina,
GABA, glutammato
• Atrofia cerebrale, dilatazione dei ventricoli
cerebrali, ridotto flusso ematico e
metabolismo frontale, ridotto volume
dell’ippocampo
• Virus: cicatrici gliali nell’encefalo
Genetica
Popolazione
Prevalenza
- Popolazione generale
- Figli di un genitore affetto
- Figli di 2 genitori affetti
- Gemelli dizigoti
- Gemelli monozigoti
1%
12%
40%
15%
47%
Inoltre, studi su gemelli monozigoti adottati mostrano che i gemelli allevati da
genitori adottivi sono affetti da schizofrenia con la medesima frequenza del loro
gemelli allevati dai genitori biologici.
Teorie psicodinamiche
I.
Conflitto tra Io e mondo esterno→
ritiro dell’investimento emozionale
II.
Ipersensibilità costituzionale agli stimoli percettivi →
relazioni interpersonali particolarmente stressanti
III.
•
-
Elevata espressione delle emozioni in famiglia
Meccanismi di difesa:
Proiezione psicotica: sensazioni interiori di aggressività, sessualità,
confusione vengono proiettate nel mondo esterno
Negazione psicotica: negazione di stimoli confusi e trasformazione in
deliri ed allucinazioni
-
DSM-IV-TR- Schizofrenia
A. Sintomi caratteristici: 2 (o più) dei sintomi seguenti, ciascuno
presente per un periodo di tempo significativo durante un
periodo di un mese (o meno se trattati con successo):
1) deliri
2) allucinazioni
3) eloquio disorganizzato (per es., frequenti deragliamenti o
incoerenza)
4) comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
5) sintomi negativi, cioè appiattimento dell’affettività, alogia,
apatia-avolizione, anedonia-asocialità, attenzione.
DSM-IV-TR- Schizofrenia
B. Disfunzione sociale/lavorativa: per un periodo significativo di
tempo dall’esordio del disturbo, una o più delle principali aree
di funzionamento come il lavoro, le relazioni interpersonali, o
la cura di sé si trovano notevolmente al di sotto del livello
raggiunto prima della malattia.
C. Durata: segni continuativi del disturbo persistono per almeno
6 mesi. (…)
F. Relazione con un disturbo pervasivo dello sviluppo (es:
autismo): in presenza di un disturbo pervasivo dello sviluppo,
si può fare diagnosi aggiuntiva di schizofrenia solo se sono
presenti deliri e allucinazioni.
Tipi di schizofrenia
• Paranoide: delirio persecutorio sistematizzato con
frequenti allucinazioni
• Disorganizzato: allentamento dei nessi associativi,
comportamento disorganizzato, affettività appiattita
• Catatonico: mutismo, negativismo, stereotipie,
ecolalia, ecoprassia
• Indifferenziato: delirio, allucinazioni, comportamento
disorganizzato
Decorso
• Personalità premorbosa: adolescenti introversi, taciturni,
isolamento sociale, idee bizzarre, interesse per l’occulto,
affettività abnorme
• Sintomi prodromici: ansia, confusione, depressione
• Eventi precipitanti: traumi emotivi, droghe, separazione,
immigrazione
• Fase residua: episodi depressivi
• Alta mortalità per malattie internistiche per scarso interesse
della propria salute fisica.
• Il 50% tenta il suicidio; il 10% con successo.
• Abuso di sostanze (cannabis, cocaina, alcool)
Prognosi
• 1/3 conduce una vita quasi normale
• 1/3 continua a presentare sintomi significativi, ma è
in grado di vivere nella società
• 1/3 ha una grave disfunzione e richiede frequenti
ricoveri
• Le donne hanno una prognosi migliore degli uomini
Terapia
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Antipsicotici
Terapia cognitivo-comportamentale
Terapia familiare
Terapia di gruppo
Addestramento alle capacità sociali
Terapia elettroconvulsivante.
Disturbo Schizofreniforme
• Prevalenza : 0,5%
• È un quadro psicotico simile a quello della schizofrenia, che
dura < 6 mesi.
• Maggiore familiarità per i disturbi dell’umore che per i
disturbi psicotici.
• Esordio rapido con un buon equilibrio premorboso.
• Frequente la depressione dopo la fine della sintomatologia
psicotica.
• Il 30% presenta remissione definitiva dei sintomi.
Il 70% progredisce verso la schizofrenia.
• Terapia simile a quella della schizofrenia.
Disturbo Schizoaffettivo
Presenti sintomi della schizofrenia e dei
disturbi dell’umore
• Età di esordio: 22-27 anni
• Più frequente tra le donne
• Esordio più precoce nell’uomo
DSM-IV-TR- D. Schizoaffettivo
A. Un periodo ininterrotto di malattia durante il quale,
in qualche momento, si manifesta un Disturbo
depressivo maggiore, un Episodio Maniacale in
concomitanza a sintomi psicotici (non congrui con il
tono dell’umore).
B. Durante lo stesso periodo di malattia, si sono
manifestati deliri o allucinazioni per almeno 2
settimane in assenza di rilevanti sintomi dell’umore.
• 2 tipologie: depressivo e bipolare
Decorso e prognosi
• Per la tipologia “Bipolare” il decorso è caratterizzato
da esacerbazioni e remissioni.
• Per la tipologia “Depressiva” il decorso è
caratterizzato da continuità e deterioramento a
lungo termine.
• Prognosi peggiore per la tipologia “Depressiva”.
• Il 10% muore per suicidio
Terapia
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Antipsicotici
Stabilizzanti dell’umore
Antidepressivi
Terapia cognitivo-comportamentale
Terapia psicoanalitica
Terapia elettroconvulsivante
Disturbo Delirante
• Il sintomo predominante nel disturbo delirante è il
delirio non bizzarro.
• Non presentano allucinazioni, disturbi dell’affettività
e della forma del pensiero.
• La compromissione sociale e lavorativa è meno grave
della schizofrenia.
Epidemiologia
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Prevalenza: 5/100.000
Età di esordio: 40 anni
Più frequente nel sesso femminile
Più frequente tra immigrati e persone di basso
livello socioculturale
Eziologia
Fattori che favoriscono lo sviluppo del disturbo:
1. Disturbo delirante o tratti dei personalità correlati
tra i parenti (marcata gelosia,
sospettosità,riservatezza)
2. Isolamento sociale
3. Situazioni che diminuiscono l’autostima
4. Situazioni che aumentano la sospettosità
5. Situazioni che accentuano invidia e gelosia
Eziologia
6.
7.
-
8.
Meccanismi di difesa:
Negazione di una penosa realtà
Proiezione di impulsi inaccettabili
Tendenze omosessuali inconsce:
per paranoia:
io lo amo→ io non lo amo, io lo odio → non sono io ad
odiarlo, è lui che mi odia
per gelosia: io lo amo → io non lo amo, lei lo ama
Soggetti che fanno abuso di alcool spesso hanno problemi
di impotenza → si accentua facilmente la gelosia e la
paranoia
DSM-IV-TR-D. Delirante
A. Deliri non bizzarri (cioè, concernenti situazioni che ricorrono
nella vita reale, come essere inseguito, avvelenato, infettato,
amato a distanza, tradito dal coniuge o dall’amante, o di
avere una malattia) che durano almeno un mese.
B. Il funzionamento, a parte per quanto consegue al (ai) delirio
(i), non risulta compromesso in modo rilevante, e il
comportamento non è eccessivamente stravagante o
bizzarro.
Decorso
• Il 25% evolve in schizofrenia.
• Il 25% migliora.
• Il 50% presenta una sintomatologia stabile.
• In genere, la compromissione sociale e lavorativa
non è grave.
Disturbo Psicotico Breve
• Chiamata anche “Psicosi reattiva”.
• Prevalenza: 2/100.000
• Più frequente nei soggetti giovani, con basso livello
socioculturale, che hanno vissuto catastrofi naturali, incidenti
stradali, perdita di un familiare o hanno subito cambiamenti
culturali.
• Frequente anche l’insorgenza post-partum.
DSM-IV-TR D. Psicotico Breve
A. Presenza di uno (o più) dei sintomi seguenti:
1) deliri
2) allucinazioni
3) eloquio disorganizzato (per es., frequenti deragliamenti o
incoerenza)
4) comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
B. La durata di un episodio del disturbo è di almeno un giorno,
ma meno di un mese, con successivo pieno ritorno al livello di
funzionamento premorboso.
Disturbo Psicotico Breve
• Spesso associata con compromissione:
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Della memoria a breve termine
Alterazione dell’attenzione
Confusione
Sintomi affettivi
Comportamento bizzarro
Decorso
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Il 50% guarisce.
Il 50% evolve in schizofrenia o disturbi dell’umore.
Frequente la depressione dopo l’episodio psicotico.
Alto il rischio di suicidio.
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