Sintomi, diagnosi e cura per la tosse del nostro gatto

C3SOCIETÀ E COSTUME
IL CAFFÈ 18 settembre 2011
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Sintomi, diagnosi e cura
per la tosse del nostro gatto
QUA LA ZAMPA
STEFANO BOLTRI
LA DOMANDA
Egregio dottore,
ho un problema col mio gatto,
comune europeo di 4 anni. Da
qualche tempo soffre di attacchi
di tosse e sembra faccia fatica a
respirare, allunga il collo tirando
fuori la lingua in modo anomalo.
La prima volta mi sono molto
spaventata. Un suo collega ha
diagnosticato una forma di asma
felina di modica entità, senza
molte spiegazioni al riguardo. Io
temo però qualcosa di più grave,
ad esempio una malattia cardiaca; come si può capire la differenza tra asma e malattia del
cuore? Potrebbe darmi informazioni a riguardo?
L’asma può essere definita come
una malattia reversibile ed ostruttiva delle vie aeree che colpisce il
tratto respiratorio inferiore. Essa è
caratterizzata da una riduzione
del diametro dei bronchi ed un
aumento della produzione di
muco. I segni clinici più evidenti
sono: tosse, respiro sibilante, intolleranza all’esercizio fisico e distress respiratorio. È una condizione rara nel regno animale che
colpisce i felini e l’uomo. L’asma
felina è causata da una reazione
immunitaria sproporzionata nei
confronti di un allergene inalato
che nei casi più gravi può condurre a morte e per tale motivo da
non sottovalutare. Si ritiene che
tale patologia sia sottostimata; invece essa rappresenta la causa
LA RIABILITAZIONE
DI FUFFI
Cocktail
L’asma felina è
causata da una
reazione immunitaria
sproporzionata.
Non è da sottovalutare
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più frequente di tosse nel gatto e
la si riscontra più di frequente in
soggetti giovani o di mezza età.
Quando un gatto mostra sintomi
riferibili all’asma, si può eseguire
un trattamento “ex adiuvantibus”
con un farmaco bronco dilatatore
od un corticosteroide che rappresenteranno comunque, in caso di
conferma, la terapia da seguire in
futuro. Tale terapia va adattata al
singolo soggetto ed alla gravità
della patologia.
Per quanto riguarda la possibile
esistenza di una forma miocar-
ECOCARDIOGRAFIA
Quattrozampe
a spasso
per il web
ELETTROCARDIOGRAMMA
RADIOGRAFIA
LA PAPERELLA
SMORFIOSA
dica, le posso dire che le
miocardiopatie sono le
patologie cardiache diagnosticate più di frequente. Attualmente la
maggior parte di tali malattie
ha una eziologia sconosciuta. Tra
i sintomi più comuni vi sono: soffi
sistolici, ritmi di galoppo, tachipnea e/o dispnea ed ipotermia. Da
un punto di vista diagnostico
sono utili le indagini radiografiche ed elettrocardiografiche
mentre è sicuramente indispensabile una ecocardiografia per
Si tratta di esami
indispensabili
per una diagnosi
corretta
una diagnosi certa. Per quanto riguarda la patologia da lei accennata, le posso dire che può colpire
gatti di tutte le età; si và da sog-
getti asintomatici ad
animali con segni subdoli per arrivare a gatti
con gravi e chiari segni
di insufficienza cardiaca
ed a volte si può giungere a
morte improvvisa. Visto il suo resoconto sulla sintomatologia, mi
sento di condividere la diagnosi
fatta dal collega e quindi può dormire sonni tranquilli. Una facile
ed appropriata terapia nei giorni
più critici permetterà al gatto di
vivere una vita del tutto normale.
I NOSTRI FIGLI
SALA
D’ATTESA
La tecnologia
non viene in aiuto
dell’amicizia
Un segreto
per Valeria
e Riccardo
Macché crisi. Si amano più di prima.
Guaradatevi le immagini su Diva e
Donna. La coppia più bella del cinema
italiano, Valeria Golino (44) e Riccardo
Scamarcio (32), si è concessa una dolcissima luna di miele a Portofino. E lei,
che dal 2006 lo guarda con gli stessi occhi innamorati, non nasconde più la voglia di famiglia. Un dolce arrivo?
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L’estate
da incubo
di Mara
Bè, rassegnamoci. Non ce la toglieremo mai di torno. Riecco Mara Venier
(57), al timone della “Vita in diretta”.
Mentre dalla copertina di DiPiù racconta la sua estate, dice, “da incubo”.
“Mio marito ha una casa ai Caraibi, ma
non ci torneremo più, perché questa
estate siamo stati rapinati”. Ma poveriniiii! Una vera tragedia!!!
Altro uomo
e altri baci
per Michelle
Ahi, ahi, ahiahiahiahi!! Michelle Hunziker (37) sembra non più essere sola.
D’altro canto, da un fidanzato all’altro a
volte trascorrono solo poche ore. È stata
immortalata mentre bacia Manuele
Malenotti (37), imprenditore latin lover.
E c’è già chi parla di colpo di fulmine. E il
fido Federico? Oltre a guardia del corpo
era qualcosa in più, ci era sembrato.
MONICA PIFFARETTI
“Perdinci, ma come facevate voi quando non c’era il telefonino a trovarvi? Poveretti, chissà che noia!”. È la strana domanda fatta dal figlio ad un nostro amico. Già come facevamo? Nel loro immaginifico noi eravamo sicuramente rinchiusi in una caverna senza alcun contatto sul mondo e soprattutto senza alcun allacciamento alla rete, né con né
senza cavo. Trogloditi allo stato puro, insomma.
I miei ricordi invece non ingannano. Certo che ci trovavamo
fra amici, certo che ci divertivamo! Ovviamente il telefono
c’era e non ci volevano cento messaggini per fissare un appuntamento con altri ragazzi nostri coetanei. Ma poi bastava semplicemente passare da casa, lasciare detto, lasciare
un biglietto. Oppure si faceva la cosa più normale di questo
mondo, o meglio, di quel “mondo antico” perché oggi le
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Per i ragazzi di oggi è inconcepibile
stringere relazioni umane
senza l’utilizzo del telefonino
cose sono cambiate: si parlava prima, ci si accordava senza
tante complicazioni. Ovvio, non muovevamo mari e monti,
non eravamo tutti informatissimi su tutto quello che facevano tutti e neppure su tutti gli eventi interessanti del pianeta che potevano colorare il nostro tempo libero. Ma non ci
accorgevamo di certo che ci mancava qualcosa di importantissimo e, se qualcuno avesse fantasticato sul domani dominato da qualcosa come Facebook, gli avremmo certamente
consigliato di darsi alla scrittura sulla falsa riga di Giulio
Verne. Questo per dire che si può vivere benissimo e tessere
relazioni sociali anche senza una tecnologia così sofisticata
come quella che conosciamo oggi e che tanto affascina i ragazzi.
La capacità di socializzare e di stare insieme non te la dà l’apparecchietto, ma devi averla e coltivarla tu. Dentro di te. Mi
dice una simpatica ragazzina di tredici anni, che smanetta
parecchio sul cellulare ultimo grido e passa diverso tempo
sui social networks, soprattutto per chattare con amiche e
amici e poi organizzare il tempo libero senza che nessuno
ponga limiti: “Sai, poi li incontri e tanti non ti salutano neppure e hanno il muso”. “Per fortuna - penso guardandola
mentre mi racconta - almeno tu il sorriso non lo hai perso”.