VITA DELLE ACLI Il teatro di Peppino De Filippo a Uster Nella classica cornice della Stadthofsaal di Uster, il locale Circolo ACLI e la compagnia Primo Sole hanno riproposto con successo domenica 11 dicembre 2011 il teatro popolare italiano. di Marco Montanarini e Salvatore Dugo La compagnia Primo Sole alla fine dello spettacolo applaudita dal pubblico di Uster È diventata una tradizione per la collettività italofona di Uster e dintorni ritrovarsi fine autunno a teatro. La compagnia teatrale Primo Sole di Binningen (BL) ha rappresentato la commedia capolavoro “I casi sono due” di Armando Curcio, riadattata da Peppino De Filippo. Peppino proviene da una famiglia di attori e autori del teatro napoletano ed è il minore di tre fratelli resi famosi anche dal cinema: Annunziata, detta Titina e (il grande) Eduardo. I tre sono figli naturali del commediografo e attore di successo Eduardo Scarpetta. La commedia venne presentata come farsa in tre atti dall’attore, comico e drammaturgo Peppino De Filippo la prima volta nel 1945. Questa commedia è caratterizzata dalla brillante comicità di Peppino de Filippo attore, nel ruolo del cuoco Gaetano Esposito al servizio del vecchio barone Ottavio Del Duca. De Filippo fa convergere in questo ruolo di simpatico furbacchione truffaldino Bellinzona, tutti al pranzo sociale Il pranzo sociale del Circolo ACLI di Bellinzona ha avuto luogo lo scorso 4 dicembre. La rispondenza a questi incontri ricreativi da parte dei soci é sempre buona (come si vede dall’immagine): le persone hanno piacere di ritrovarsi in amicizia apprezzando il ricco menù e la tombola. 22 il dialogo 1/12 le tipiche maschere del teatro napoletano. In seguito s’ispirò per il personaggio Pappagone, creato per la trasmissione televisiva di successo Scala Reale. Gaetano non esita a piegare le regole pur di far quadrare il proprio tornaconto che culmina nel detto “Chi ruba al papà suo non è ladro”. È Tipica la scena dove Gaetano, riconosciuto come figlio illegittimo dal barone, si ritrova improvvisamente elevato al rango di baronetto. Egli si impadronisce dei simboli della padronanza, il campanellino, e ne fa uso senza alcuna remora per maltrattare i suoi ex-simili. Nella nuova veste non è consapevole delle proprie responsabilità. Si spinge fino a un discorso politico sul tema “Cosa è la democrazia” che si conclude nella frase “Voi tenete la roba vostra e mi lasciate la roba mia”. Il finale ha una sorpresa! La parte del cuoco Gaetano Esposito è stata interpretata magistralmente dall’attore e regista Cosimo Venneri, il barone Ottavio Del Duca dall’intramontabile Franco Benfatto che ha curato anche le scene, la baronessa Aspasia dall’elegante Maria Borriello e l’altizzosa governante dalla simpatica Melina D’Angelo. Tutta la compagnia Primo Sole ha offerto uno spettacolo molto apprezzato dal pubblico che l’ha lungamente applaudita.3 Lenzburg Settimana ad Assisi per la terza età dal 22 al 27 aprile Iscrizioni e programma presso la sede del Circolo. Cene familiari al Circolo sabato 10 e 24 marzo sabato 14 aprile sabato 5 maggio Inizio ore 19.15. Si consiglia di riservare telefonando entro venerdì sera precedente la cena.