Teatro circolare ovvero il theatre in the round

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Lo spazio scenico circolare chiamato theatre in the round
Durante il regno di Enrico VIII la distruzione dei monasteri e dei manoscritti in essi conservati
cancellò quasi ogni traccia dei testi medievali per cui in passato alcuni critici hanno spesso ritenuto
che la qualità delle rappresentazioni drammatiche fosse scadente. Il testo di Sidney Higgins
MedievalTheatre in The Round invece si propone di dimostrare l’elevata qualità artistica del
dramma medievale soprattutto attraverso lo studio di tre drammi rappresentati in Cornovaglia ed in
particolare Beunas Meriasek (The Life of St. Meriasek). La forma dello spazio scenico circolare
veniva chiamato in cornico plan-an-gwary. Richard Southern (1958) e altri studiosi inglesi lo
definiscono theatre in the round.
Higgins analizza il round di St. Just (disegno 1.), descritto da alcuni studiosi in diversi periodi
storici, e lo confronta con il round situato nella località di Piran. A quanto pare St. Just Round
sarebbe quello che resta di un antico anfiteatro medievale, mentre Piran Round non sarebbe affatto
uno spazio scenico ma un insediamento di contadini costruito in epoca preistorica. In Cornovaglia
vi erano infatti molte strutture circolari fortificate che i contadini costruivano per proteggersi nella
spoglia brughiera (the moor). Esistono però altre testimonianze che parlano di round che furono
sicuramente usati come spazi scenici come quello nei Lizard Downs e in Ruan Major, Ruan Minor e
Redruth (cfr. p.31). Vi sono poi testimonianze di epoca medievale che parlano di round costruiti al
solo scopo di rappresentazioni drammatiche e spettacoli che ospitavano migliaia di spettatori. I
plen-an-gwary erano costruiti scavando un fosso circolare e utilizzando la terra accumulata come in
un terrapieno; delle lastre di pietra potevano essere usate per le gradinate ma forse vi erano anche
strutture in legno per far sedere gli spettatori. Secondo Higgins, i minatori che estraevano le grandi
quantità di stagno per cui la zona era famosa, avrebbero costruito un round senza alcuna difficoltà.
La forma circolare di queste costruzioni potrebbe derivare dagli insediamenti dei contadini (come
quello di Piran Round) o dalla forma degli anfiteatri che i Romani avevano costruito secoli prima
(per esempio a Bath). Inoltre bisogna ricordare che dovunque in Europa la figura del cerchio era
usata per rappresentare l’ordine del mondo ideale. Per esempio, i diagrammi usati per la descrizione
dei movimenti delle stelle, le mappe del mondo conosciuto, le piante delle città idealizzate (come la
città di Gerusalemme) e le illustrazioni del giardino dell’Eden, come anche i rosoni delle chiese
romaniche e gotiche, dimostrano l’ampio uso della figura che simboleggia la perfezione (cfr.
Higgins p.35).
Higgins è convinto che la forma di rappresentazione in uno spazio scenico circolare fosse la norma
piuttosto che l’eccezione in tutto il teatro medievale europeo e quindi anche nelle isole britanniche.
Purtroppo l’unico schema riguardante un dramma inglese rappresentato in the round è quello di The
Castle of Perseverance, ma altri studiosi come Craig e Rose hanno ipotizzato che anche i testi
raccolti nel manoscritto Digby come Mary Magdalene e St. Paul siano rappresentabili in questa
forma (Craig, 1955: 316, Rose 1941: 30). La tesi di Higgins però è più radicale di quella degli altri
studiosi: secondo lui anche le didascalie del cosiddetto Ludus Coventriae meglio conosciuto col
nome di N-Town Mystery Cycle, implicano una rappresentazione in uno spazio circolare. Egli
propone di applicare lo schema circolare anche alla messa in scena dei drammi del ciclo di
Wakefield-Towneley perché ognuno dei suoi play richiede delle scenografie multiple (quindi di
mansion) in quanto l’azione drammatica passa velocemente da un luogo all’altro.
Tuttavia anche uno studioso del teatro francese come H. Rey-Flaud (1973) ritiene che la forma
circolare fosse utilizzata ampiamente nelle rappresentazioni medievali. Egli prende ad esempio la
nota immagine delle mansion della Passione rappresentata a Valencienne nel 1547 (fig. 2). Questa
immagine viene di solito interpretata come una scenografia frontale ma in realtà potrebbe essere
disegno in proiezione ortogonale delle mansion che erano di fatto disposte in forma circolare (cfr.
Higgins p.37). A questo proposito quindi, anche la famosa miniatura di Jean Fouquet Le martyre de
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Saint-Apolline (fig 3) dovrebbe essere considerata realistica e non allegorica. La conclusione è che
in tutta Europa vierano delle sacre rappresentazioni allestite in spazi circolari, ed è interessante
sapere che anche nel Colosseo (il teatro circolare per antonomasia) dal 1460 al 1539 ogni anno si
rappresentava una Passione di Cristo ad opera del Gonfaloniere di Santa Lucia (cfr. Higgins: 37).
The Catle of Perseverance
Higgins fa notare che la pianta di The Castle of Perseverance è stata usata da tutti gli studiosi come
uno schema da applicare a tutti i testi rappresentabili in the round causando così molta confusione
(fig. 4). Egli sostiene infatti che ci fosse un round con particolari caratteristiche costruito
unicamente per questo dramma. Le didascalie parlano di un fossato contenente acqua che
probabilmente circondava il ‘castello’ ovvero la struttura presente al centro dello schema. Non è
chiaro se le mansion elencate nello schema fossero dei palchi in legno o delle tende del tipo usato
per i tornei per cui in questo testo si preferisce chiamarle stations , termine che ci ricorda le tappe di
una processione religiosa. Secondo Higgins, è possibile che, oltre al pubblico disposto intorno al
perimetro del round, vi fossero degli spettatori in piedi che si spostavano rivolgendosi verso la
‘stazione’ in cui veniva rappresentato ciascun episodio:
The stuards or ushers, that from the direction in The Castle of Perseverance we know were used in
medieval theatres, would have certainly helped with the process of moving a large number of
spectators from one sector of the central area to another. (Higgins: 132)
In questa rappresentazione, quindi, vi erano delle persone (chiamate anche marshals o stytelerys)
incaricate di spostare quella parte di pubblico che assisteva in piedi all’interno dello spazio scenico.
La conferma di questa ipotesi sarebbe nel testo The Conversion of St. Paul in cui al termine della
prima parte il Poeta dice:
1.155
ffynally of this stacon thus we mak a conclusyon,
besechyng thys audyens to folow and succede
with all your delygens this general processyon.
L’azione drammatica in the round si svolgerebbe quindi in quattro aree principali:




dentro e intorno alle stazioni permanenti disposte in cima al cerchio di terra
dentro e intorno alle varie stazioni temporanee che erano posizionate, di volta in volta, nell’area
centrale
nel caso di una stazione permanente (come in The Castle of Perseverance) dentro e attorno ad
essa
nello spazio chiamato platea o place indicato nelle didascalie. Esso sarebbe una parte dell’area
centrale che in quel momento non è occupata da una stazione temporanea.
Esiste quindi un importante elemento di continuità tra la rappresentazione della Passione in forma
processionale (in inglese chiamata The Stations of the Cross) all’interno delle chiese e i drammi
religiosi medievali. Secondo Higgins il pubblico era perfettamente in grado di muoversi in modo
ordinato e in religioso silenzio, come in una processione, mentre seguiva i drammi rappresentati in
uno spazio scenico circolare. (cfr. Higgins: 132-5)
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TESTI PRIMARI
Beunans Meriasek: The Life of Saint Meriasek, Bishop and Confessor, ed. Whitley Stokes (London:
Trübner, 1872)
Lewis Wager, A New Enterlude of the Life of Marie Magdalene in Reformation Biblical Drama in
England, (1566) Paul Whitfield White, ed (New York: Garland, 1992), 1-66.
The Conversion of Saint Paul, (from Bodleian MS Digby 133), in The Late Medieval Religious
Plays of Bodleian MSS Digby 133 and E Museo 160, ed. Donald C. Baker, John L. Murphy
and Louis B. Hall Jr., EETS 283, Oxford University Press, Oxford, 1982
TESTI SECONDARI
Craig, H. English Religious Drama of the Middle Ages. Oxford, Clarendon Press, 1955.
Higgins, S. Medieval Theatre in the Round, Università di Camerino, Camerino 1994.
Rey-Flaud, H. Le Cercle Magique. Paris,Gallimard, 1973.
Rose, M. (ed). The Wakefield MysteryPlays, London,Evans Bros, 1941.
Southern, R. The Medieval Theatre in the Round, London, Faber and Faber, 1958.
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Figura 1. St. Just Round
Figura 2. La Passion rappresentata a Valencienne (1547)
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Figura 3. Le martire de Saint Apolline (Fouquet)
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Figura 3.Schema di Higgins per Le martire de Saint Apolline
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Fig. 4 Schema per il primo giorno di St. Meriasek
Fig. 5. Secondo giorno di St. Meriasek
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Fig. 6. Schema proposto da Bavington per MaryMagdalene
Fig. 6. Schema originale per The Castle of Perseverance.
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