https://www.youtube.com/watch?v=l7QQv-H54Wc
Prof. A.Battistelli
11
Il magnetismo e l’elettricità sono indispensabili per il funzionamento di
moltissime macchine che utilizziamo quotidianamente
prof. A.Battistelli
2
I magneti sono quei materiali che sono in grado di
attrarre alcuni metalli, come il ferro o l’acciaio.
Possono essere delle pietre o metalli magnetizzati.
Lo stesso ferro può attrarre altro ferro se
percorso da corrente elettrica: si magnetizza.
Togliendo la corrente il pezzo di ferro si
smagnetizza. Si possono magnetizzare
stabilmente oggetti in acciaio temperato.
prof. A.Battistelli
3
S
N
S
N
Ogni calamita ha due poli opposti, Nord e Sud.
I poli opposti si attraggono
S
N
N
S
e quelli uguali si respingono
Spezzando una calamita otterremo altre
calamite con ciascuna un polo Nord e
un polo Sud.
prof. A.Battistelli
4
N
S
La capacità di attrarre il ferro segue delle linee
di forza dette «campo magnetico».
Anche la terra ha un proprio campo magnetico
Anche la terra ha un campo magnetico,
come una grande calamita
prof. A.Battistelli
5
Struttura dell’atomo:
• al centro > nucleo
formato da protoni e neutroni
(ben legati tra di loro)
• Esterno > elettroni
che girano lontano dal nucleo
I protoni, dotati di carica elettrica
positiva, attraggono gli elettroni, di
carica negativa, con una forza
elettrica.
Elettricità =“colla” che tiene insieme
l’atomo.
prof. A.Battistelli
6
-
+
CARICHE OPPOSTE
SI AVVICINANO
+
+
CARICHE UGUALI
SI ALLONTANANO
-
-
CARICHE UGUALI
SI ALLONTANANO
Proprio come per una calamita, gli opposti si attraggono.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=FHqyYLX3dAc
GIOCA CON L’ELETTRICITÀ STATICA:
https://phet.colorado.edu/sims/html/balloons-and-static-electricity/latest/balloons-and-static-electricity_en.html
prof. A.Battistelli
7
Alcuni materiali si elettrizzano quando viene a mancare l’equilibrio tra
cariche positive e cariche negative.
I materiali isolanti, che non sono capaci di trasportare le cariche, elettriche
possono accumulare cariche positive o negative sulla superficie.
Alcuni materiali si caricano
positivamente o negativamente
strofinandoli ad esempio con un panno
di lana o sintetico.
I metalli non sono in grado di caricarsi,
perché la carica elettrica viene
trasmessa e non accumulata in modo
elettrostatico.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=FHqyYLX3dAc
GIOCA CON L’ELETTRICITÀ STATICA:
https://phet.colorado.edu/sims/html/balloons-and-static-electricity/latest/balloons-and-static-electricity_en.html
prof. A.Battistelli
8
Conduttori:
materiali che si lasciano attraversare con facilità dalla corrente elettrica
• Metalli
• soluzioni elettrolitiche (per esempio acqua e sale)
• gas ionizzanti (come all’interno dei tubi al neon).
Isolanti:
• Ceramica
• Vetro
• materie plastiche e gomma
• legno secco
• Olio
• altre sostanze che impediscono il passaggio della corrente elettrica
Video: https://www.youtube.com/watch?v=FHqyYLX3dAc
prof. A.Battistelli
9
I metalli sono materiali conduttori, quindi non sono in
grado di caricarsi, perché la carica elettrica viene
trasmessa e non accumulata in modo elettrostatico.
La conducibilità dei metalli è dimostrabile con
l’elettroscopio.
Carichiamo una bacchetta di vetro o di plastica
strofinandola con della lana.
Avviciniamo la bacchetta caricata
elettrostaticamente al filo di rame sopra
l’elettroscopio. Il filo trasmetterà la carica alle
lamine di alluminio che, ricevuta la stessa carica,
si allontaneranno.
prof. A.Battistelli
10
Ciò che si muove non è una «carica», ma sono gli elettroni liberi degli
atomi dei conduttori.
Quando il conduttore fa parte di
un circuito elettrico chiuso,
con generatore di elettricità, gli
elettroni liberi si muovono, tra
un atomo all’altro, in direzione
della carica positiva
In un conduttore non collegato a un
generatore di energia elettrica o non in
contatto con una carica elettrostatica, gli
elettroni liberi si muovono tra un
atomo all’altro, rimanendo nella
stessa zona.
prof. A.Battistelli
11
Circuito aperto e scollegato:
cavo di rame libero
Circuito chiuso, con generatore: il
cavo di rame collega una pila e una
lampadina.
Nel metallo del filo, gli elettroni liberi
passano da un atomo all’altro,
rimanendo nella stessa zona.
Gli elettroni liberi si muovono a zig zag
verso il morsetto positivo della pila, dal
quale sono attratti.
prof. A.Battistelli
12
Vantaggi:
È un’energia comoda e facile da usare, perché:
• può essere trasformata facilmente in altre forme di energia
• Si può trasportare istantaneamente ovunque, con relativa facilità
• Durante il trasporto e la trasformazione non rilascia fumi o inquinanti
Svantaggi
• La produzione di elettricità da alcune fonti comporta una notevole
perdita dell’energia iniziale
• L’elettricità non può essere convenientemente accumulata
• Il trasporto dell’elettricità comporta una notevole perdita energetica
prof. A.Battistelli
13
Intensità di corrente
Tensione
Resistenza
L’intensità di corrente si
misura in ampere (A) ed
è la quantità di elettroni
che attraversano una
sezione di circuito in un
secondo.
La tensione elettrica è il
dislivello elettrico,
ovvero l’eccesso di
elettroni in un polo e le
lacune (mancanza di
elettroni) nell’altro polo e
si misura in volt (V).
Questo dislivello è creato
dal generatore di
corrente.
E’ la capacità di un
conduttore di opporsi al
passaggio di corrente; si
misura in ohm (Ω) e
dipende dal materiale, dalla
sezione e dalla lunghezza
del conduttore. Effetto joule:
parte dell’energia elettrica
si trasforma in calore (fino
1 A (ampere) = 6 miliardi di
miliardi di elettroni al
secondo.
prof. A.Battistelli
all’incandescenza=luce).
14
I=V/R
L’intensità della corrente I (ampere)
(quanta ne passa in una sezione del filo)
dipende dalla differenza di voltaggio
V (volt)
ed è frenata (nella formula si divide)
dalla resistenza
R (Ω ohm) del conduttore
(quanto il filo frena il passaggio della corrente)
VIDEO: http://www.raiscuola.rai.it/articoli/la-legge-di-ohm/9644/default.aspx
GIOCA CON LA LEGGE DI OHM: https://phet.colorado.edu/sims/html/ohms-law/latest/ohms-law_en.html
prof. A.Battistelli
15
L’elettricità che attraversa un circuito può essere
trasformata in calore o in lavoro (energia meccanica)
secondo la formula:
P(watt) = V(volt) x I(ampere)
L’energia liberata (trasformabile in lavoro o calore) P
dipende dal voltaggio V e dall’intensità della corrente I
https://phet.colorado.edu/sims/html/ohms-law/latest/ohms-law_en.html (interazioni tra resistenza, intensità e voltaggio)
https://www.youtube.com/watch?v=l7QQv-H54Wc (cariche, differenza di voltaggio, resistenza)
prof. A.Battistelli
16
E(Kwattora) = P(Kwatt) x t(ore)
L’energia E consumata da un apparecchio
(trasformata in lavoro o calore)
in un intervallo di tempo,
dipende dalla potenza P (in Kwatt)
e dal tempo di utilizzo t (in ore)
prof. A.Battistelli
17


Circuito in serie
Circuito in parallelo
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=s8wFk6zAnJg
https://www.youtube.com/watch?v=kZtxgEn5bPk
https://www.youtube.com/watch?v=Ary2LRnRpvQ
prof. A.Battistelli
18
Un circuito elementare è
costituito da:
• Un generatore di corrente
• Un apparecchio utilizzatore
• I fili conduttori di
collegamento
• Un interruttore
Circuito aperto
= spento
Circuito chiuso
= acceso
prof. A.Battistelli
19
Ogni apparecchio è collegato in fila con gli altri (in serie) sulla linea di
alimentazione e la tensione del generatore è divisa tra le singole lampade.
4,5 V
•
•
•
•
R1
Componenti:
1 pila da 4,5 volt
3 lampade da 1,5 volt
3 interruttori
filo elettrico.
prof. A.Battistelli
R2
R3
Rtot = R1 + R2 + R3
Formula
facoltativa
20
Calcola resistenza totale del circuito in foto, poi calcola l’intensità di energia
elettrica che passa ognuna delle resistenze
4,5 V
R1
R2
DATI:
Lampadine da 1,5 V
Pila da 4,5 V
R3
Sapendo che:
Rtot = R1 + R2 + R3
I = I 1 = I2 = I3
I=V/R
P = V * I Quindi  P = V2 / R Quindi 
R = V2 * P
Ricercando prodotti su internet:
Lampada standard per auto e moto,
tipo miniature: 1,5 Volt, 0,09 Watt
[ Ricorda invece la differenza
di potenziale V = V1 + V2 + V3 ]
Lampada per fanali di bicicletta
a sfera: 1,5 Volt, 0,3 Watt
R1 = 1,5 2 * 0,09 Resistenza di una lampadina Ω
Rtot = 1,5 2 * 0,09 * 3
Resistenza di 3 lampadine
Rtot = 0,6 Ω
I = 4,5 / 0,6 = 0,75 A
Intensità della corrente elettrica
Che passa per ciascuna lampadina
prof. A.Battistelli
Ora prova tu!
Facoltativo
21
Ogni apparecchio è collegato con una linea indipendente (in parallelo) alla
linea di alimentazione e funziona alla tensione del generatore.




Componenti:
1 pila da 4,5 volt
3 lampade da 1,5 volt
1 o 3 interruttori
filo elettrico
Rtot = 1/(1/R1 + 1/R2 + 1/R3)
4,5 V
prof. A.Battistelli
R1
R2
Formula
facoltativa
R3
22
Calcola resistenza totale del circuito in foto, poi calcola l’intensità di energia
elettrica che passa ognuna delle resistenze
4,5 V
DATI:
Lampadine da 1,5 V
Pila da 4,5 V
Sapendo che:
I=V/R
Rtot = R1 * R2 / (R1 + R2 )
P = V * I Quindi  P =
R1
V2
R2
I = I 1 + I2
R1=R2  Rtot = R12 / (R1 * 2)
/ R Quindi  R =
V2
*P
[ Ricorda invece la differenza
di potenziale V = V1 = V2 ]
Ricercando prodotti su internet:
Lampada standard per auto e moto,
tipo miniature: 1,5 Volt, 0,09 Watt
R1 = 1,5 2 * 0,09 Resistenza di una lampadina 0,20 Ω
Lampada per fanali di bicicletta
a sfera: 1,5 Volt, 0,3 Watt
Ora prova tu!
Resistenza di 2 lampadine
Rtot = 0,1 Ω
Intensità della corrente elettrica
I1 = 4,5 / 0,1 / 2 = 22,5 A
che passa per ciascuna lampadina
Rtot = 0,202 /( 0,20 * 2)
prof. A.Battistelli
Facoltativo
23
•
•
•
•
•
•
•
La corrente elettrica segue un unico filo, quindi è
sempre uguale.
Cambia la differenza di voltaggio dopo ciascuna
resistenza (lampadina in questi esempi).
Es. luci di Natale
Le lampadine illuminarsi a intensità minore, se
troppe, perché l’intensità totale è sempre la
stessa (più sono gli utilizzatori e più è suddivisa)
Le lampadine sono tutte accese o tutte spente
Se si spegne, toglie o fulmina una lampadina,
tutte le lampadine si spengono.
La corrente elettrica segue un unico filo, quindi viene
divisa, seguendo diversi percorsi.
L’intensità totale è data dalla somma dell’intensità a livello
di ciascun utilizzatore.
Es. impianto della casa
•
•
prof. A.Battistelli
Le lampadine s’illuminano con la stessa
intensità iniziale, ma la pila si esaurisce prima
Le lampadine si possono accendere
separatamente; se si fulmina o toglie una
lampadina, le altre possono essere accese.
VIDEO DIFFICILE: https://www.youtube.com/watch?v=Zg4kdK1Y14w
24
Pila
Accumulatore
Alternatore
prof. A.Battistelli
25
Accumulatore per automobile formato da sei celle.
Pila e batteria
La pila è un dispositivo
che trasforma energia
chimica in energia
elettrica.
L’accumulatore accumula energia elettrica sotto forma di energia
chimica e la eroga a un utilizzatore. L’energia chimica accumulata può
essere trasformata in energia elettrica e viceversa.
Questo processo di carica e di scarica può essere ripetuto molte volte.
prof. A.Battistelli
26
La pila di Volta
Il primo generatore di elettricità è stato inventato da
Alessandro Volta nel 1799.
Era costituita da strati di rame e di zinco separati da un
panno imbevuto da una soluzione acquosa acidula.
Vedi: EFFETTO CHIMICO
Costruisci la pila di volta:
https://www.youtube.com/watch?v=hFITFrb4u64
prof. A.Battistelli
27
Approfondimento
facoltativo
Pila comune
E’ formata da tre parti principali:
- il contenitore cilindrico di zinco è il
polo negativo (-);
- l’elettrolita è la pasta nerastra con sali
di ammoniaca che riempie il
contenitore;
- il bastoncino di carbone affondato
nella pasta è il polo positivo (+).
prof. A.Battistelli
28
Pila alcalina: è una pila a lunga durata
costituite da zinco, ossido di mercurio e un
elettrolita. Ha una durata superiore alle pile
comuni.
Pila a bottone all’ossido di argento
Si tratta di una pila alcalina in cui l’elettrolita è
ossido di argento, che ne consente un
voltaggio superiore (1,5 volt).
Approfondimento
facoltativo
Pile in serie: se si collegano in serie più
pile da 1,5 volt, si ottengono tensioni
multiple.
prof. A.Battistelli
29
Approfondimento
facoltativo
L’alternatore è una macchina
rotante che, quando gira,
genera corrente alternata.
La dinamo delle biciclette è un piccolo
generatore costituito da:
• un rotore
• magnete cilindrico con quattro poli Nord
e quattro poli Sud
• uno statore, costituito da otto piastre di
ferro a contatto con un rocchetto di filo di
rame con moltissimi elettroni liberi
• una lampadina, collegata col filo di rame
VIDEO (Induzione elettrica):
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/l-induzione-elettromagnetica-la-scienza-per-concetti/9028/default.aspx
prof. A.Battistelli
30
Bobina
Magnete
Voltometro
Una bobina percorsa da corrente elettrica sviluppa un campo magnetico
Da energia meccanica a energia elettrica
Muovendo un magnete all’interno di una spira di filo conduttore, si sviluppa
una tensione elettrica alle estremità della bobina, generando flussi di elettroni.
Quest’effetto è detto induzione elettromagnetica
Su tale effetto si basa il funzionamento delle macchine che trasformano
l’energia meccanica in elettrica e viceversa (es. motori, dinamo, centrali..).
INDUZIONE ELETTRICA
GIOCO: https://phet.colorado.edu/sims/html/faradays-law/latest/faradays-law_en.html
VIDEO: http://www.raiscuola.rai.it/articoli/l-induzione-elettromagnetica-la-scienza-per-concetti/9028/default.aspx
prof. A.Battistelli
31
Generatore di
corrente alternata
Rotore =
parte che
ruota
Generatore di
corrente alternata
Statore =
parte fissa
Generatore di
corrente continua
dinamo
L’effetto dell’induzione elettrica si sviluppa anche facendo
girare un filo conduttore o una spirale all’interno di un
magnete (o viceversa), trasformando energia meccanica
di rotazione in energia elettrica.
A seconda della disposizione delle spazzole ottengo
corrente continua e corrente alternata, cioè che
cambia continuamente verso.
VIDEO (Induzione elettrica: http://www.raiscuola.rai.it/articoli/l-induzione-elettromagnetica-la-scienza-per-concetti/9028/default.aspx
prof. A.Battistelli
32







Effetto termico
Effetto luminoso
Effetto meccanico
Effetto magnetico
Effetto chimico
Effetto elettrostatico
Effetto fisiologico
https://www.youtube.com/watch?v=l7QQv-H54Wc
prof. A.Battistelli
33
Tenendo in mano una pila tra un filo di rame, noti presto
che il circuito si scalda.
La corsa degli elettroni scalda la «strada percorsa»
cioè il filo conduttore nel quale passa l’elettricità.
Più la strada rallenta la corsa degli elettroni e più si
scalda. Quando si scalda molto, può trasformarsi in luce.
Il calore prodotto per effetto Joule è
direttamente proporzionale alla resistenza del
conduttore e al quadrato dell'intensità della
corrente che lo attraversa.
La resistenza elettrica è quindi l'attitudine
(capacità) di un conduttore a trasformare
l'energia elettrica che lo percorre in calore
prof. A.Battistelli
34
Approfondimento
facoltativo
È formato da:
 una piastra riscaldata grazie ad una
resistenza e forata, per l’uscita del vapore
 un manico con attacco
del filo elettrico e
pulsanti per il vapore
 un serbatoio dell’acqua
 Un termostato per la regolazione della
temperatura della piastra
Come funziona:
Una resistenza metallica trasforma energia
elettrica in calore, riscaldando la piastra.
prof. A.Battistelli
35
Lampada a incandescenza:
Ora non più in commercio perché
consumava molto e permetteva solo circa
1000 ore di accensione (salvo miniature).
Lampada a fluorescenza:
un poco più costosa, ma è molto efficiente
delle vecchie lampadine, cioè consuma
poco rispetto alla luce che emette, inoltre
dura 8/10 volte di più. È inquinante e
pericolosa per la salute: se rotta, dev’essere
raccolta con guanti e fatto areare il locale
https://www.youtube.com/watch?v=4bUh-6sAdn8
FLUERESCENZA VS LED: http://www.ilpost.it/2016/02/22/lampadina-fluorescenza-compatta-cfl-led/
Lampada a LED:
Costosa, ma di lunga durata e
molto efficiente: consuma
meno degli altri tipi. Composta
da molti LED (diodi) e un
trasformatore.
prof. A.Battistelli
Diode:
trasforma l’elettricità in
fotoni = luce. Si lascia
attraversare dalla
corrente elettrica solo da
un verso.
36
EFFICIENZA
Rapporto tra luce emessa e la
potenza utilizzata W (consumo).
TEMPERATURA DI COLORE
Corrisponde a quanto è brillante
la luce emessa e al colore più
freddo o più caldo.
DURATA
Corrisponde alle ore di vita della
lampadina, prima della rottura.
Approfondimento
facoltativo
Scala delle
temperature
di colore
prof. A.Battistelli
37
È formato da tre elementi:


il basamento che contiene il motore con la parte
elettrica e l’albero motore;
il bicchiere dotato sul fondo di un utensile formato
da sei fruste di metallo;
 il motore formato da due pezzi:
la parte fissa (statore) e la parte
rotante (rotore).
Come funziona:
Un motore elettrico trasforma
energia elettrica in movimento
(energia meccanica di rotazione).
Meccanismo
di un
ventilatore
prof. A.Battistelli
38
Costruisci un campanello in lattina
http://www.bigshotcamera.com/fun/buildables/buzzer#01
Approfondimento
facoltativo
Componenti: una parte meccanica (campana metallica e martelletto) e da un
circuito elettrico con un elettromagnete.
Come funziona: premendo il pulsante si chiude il circuito elettrico, l’elettricità
passa lungo il filo e l’elettromagnete si magnetizza, attirando la lamina che
termina con il martelletto che batte sul campanello; allo stesso tempo si
interrompe il contatto con la vite, l’elettromagnete si smagnetizza e la lamina
flessibile torna nella posizione di partenza. Tenendo premuto il pulsante,
ovvero chiuso il circuito, in ciclo continua.
prof. A.Battistelli
39
Video magnetismo ed elettricità: https://www.youtube.com/watch?v=yrb-k9UbnW0
Questo video spiega in modo esaustivo la relazione tra elettricità e magnetismo,
proponendo anche proposte di esperimenti facilmente realizzabili.
Video: www.youtube.com/watch?v=TKNkTDG9bTg
Questo video di EniScuola mostra come costruire un semplice motore (dispositivo che gira), con del filo di
rame, due cavetti, un magnete, due spille, una pila e un pezzo di legno.
Crea una bobina di filo di rame (facendo girare il filo di rame su un tubo di circa 2 cm di diametro) e arrotola il filo
delle due estremità intorno alla bobina. Lascia 2/3 cm di filo alle estremità.
Infilza le 2 spille a balia, parallele e alla stessa altezza, sul pezzo di legno. Appoggia tra di esse il magnete
e infila le etremità della bobina negli anelli delle spille a balia. Fai in modo che la bobina possa ruotare
liberamente. Collega ognuno dei 2 cavetti a una spilla e a un polo della pila. La bobina comincerà a ruotare
40
su sé stessa.
prof. A.Battistelli
Pila di
Daniel
Approfondimento
facoltativo
Pila e batteria
All’interno di una pila una sostanza perde
elettroni (ossidazione) e un’altra li acquista
(riduzione). Una pila è scarica quando queste
reazioni raggiungono uno stato di equilibrio
Frutta, verdura e
tuberi come pile
Si può trasformare
anche l’energia
chimica di un limone o
una patata in energia
elettrica.
Costruisci la pila di volta: https://www.youtube.com/watch?v=hFITFrb4u64
prof. A.Battistelli
41
Una barretta di plastica o di vetro (materiali
isolanti), strofinata con un panno di lana,
acquisisce la capacità di attirare piccoli oggetti,
come pezzetti di carta.
Lo strofinamento produce, nei materiali isolanti,
uno spostamento delle cariche, positive e
negative, che si allontanano. La bacchetta di
vetro si carica esternamente positivamente e
quella di plastica negativamente. Entrambe si
respingono se dello stesso materiale e
viceversa.
Fulmini: è per lo sfregamento tra minuscole
gocce d’acqua che nelle nuvole si creano zone
caricate elettricamente (-).
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=FHqyYLX3dAc
GIOCA CON L’ELETTRICITÀ STATICA:
https://phet.colorado.edu/sims/html/balloons-and-static-electricity/latest/balloons-and-static-electricity_en.html
prof. A.Battistelli
42
Approfondimento
facoltativo
prof. A.Battistelli
43
È l’azione che l’elettricità può compiere su un organismo vivente.
Contatto diretto:
la donna tocca un filo scoperto in tensione
senza saperlo; se le suole sono di gomma non
prende la scossa.
Contatto indiretto:
il ragazzo tocca la lavatrice che è in tensione
per un cavo elettrico difettoso a sua insaputa.
prof. A.Battistelli
44
prof. A.Battistelli
45
Contatto diretto:
lavorando su una presa
o cambiando una
lampadina senza avere
staccato l’interruttore
generale (se si tocca
per errore i cavi).
Contatto diretto:
toccando un filo
scoperto collegato alla
presa con calzature con
suole non di gomma o
legno.
prof. A.Battistelli
Contatto indiretto:
toccando la lavatrice
che ha al suo interno
un cavo elettrico
difettoso.
46
Non tenere apparecchi
elettrici sul bordo della
vasca o lavandino.
Non impugnare
l’asciugacapelli con le
mani bagnate.
Non toccare la vite
metallica del
portalampada per
cambiare una lampadina.
Non avvolgere il filo sul
ferro da stiro caldo.
prof. A.Battistelli
47
prof. A.Battistelli
48
Approfondimento
facoltativo
La tabella mostra i consumi approssimativi dei vari apparecchi:
- gli apparecchi con resistenza richiedono molta energia;
- gli apparecchi con solo motore consumano molto meno;
- gli apparecchi “luce e suono”, assorbono poca potenza.
Compito di realtà:
Calcola i consumi settimanali ipotizzando l’uso dell’asciugacapelli per ½ la settimana, 3 h di lavatrici,
2 h di ferro da stiro, 2 h di aspirapolvere, 4 ore (in media) al giorno di accensione di 3 lampade da
20 W e 2 h di 1 da 10 W, 3 h al giorno di TV/stereo mini, 17 Wh di forno elettrico.
prof. A.Battistelli
49
Approfondimento
facoltativo
La potenza impegnata è quella disponibile in ogni appartamento in base al
contratto con la Società Elettrica. Essa è riportata anche sulla bolletta bimestrale.
prof. A.Battistelli
50
Scaldabagno elettrico: è l’apparecchio che più incide sui consumi; è
meglio scegliere un modello di dimensioni non eccessive.
Lavatrice: i consumi riguardano soprattutto l’energia necessaria per
scaldare l’acqua. Utilizzare la lavatrice a pieno carico e preferire i
programmi di lavaggio a temperature non elevate.
Lavastoviglie: i consumi dipendono soprattutto dall’energia per scaldare
l’acqua. Utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico.
Frigorifero: scegliere un modello di dimensioni adeguate.
Approfondimento
Illuminazione: non tenere le lampade accese inutilmente.
facoltativo
prof. A.Battistelli
51
IMPORTANTE!
Fonte ENEA
L’etichetta energetica
è la carta d’identità degli
elettrodomestici.
La classe A+++ è quella
che garantisce il
maggior risparmio,
quella D è la più
energivora.
L’etichetta contiene
anche una serie
d’informazioni utili sul
prodotto, come
l’efficienza, il rumore,..
http://www.enea.it/it/pubblicazioni/pdf-opuscoli/OpuscoloEtichettaEnergetica.pdf
prof. A.Battistelli
52