CON F E DER A Z I ON E GE N ER AL E SIN DAC AT I A UT ON OMI L A VO R A TOR I CONSIGLIO GENERALE CONFSAL Siviglia, 24 - 25 - 26 ottobre 2012 Il valore lavoro per - la competitività d’impresa e di sistema - l’efficienza delle pubbliche amministrazioni MOZIONE FINALE Il Consiglio Generale della Confsal, riunitosi in Siviglia, nei giorni 24, 25, 26 ottobre 2012, ascoltata la relazione del Segretario Generale, il quale ha affrontato il tema “Il valore lavoro per - la competitività d’impresa e di sistema - l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”, in coerenza con la piattaforma politico-programmatica e la strategia sindacale deliberate dall’VIII Congresso la approva. Il Consiglio esprime convinta adesione ai contenuti della relazione per il puntuale riferimento all’azione del Governo e agli atti governativi e 1 parlamentari, per la critica documentata e motivata portata con accenti forti, ma sempre rispettosi dei ruoli istituzionali, e per le conseguenti e coerenti proposte politico-sindacali. Il Consiglio Generale condivide pienamente la costante e mirata azione sindacale della Segreteria Generale, svolta in proficua collaborazione con le Federazioni aderenti del privato e del pubblico, soprattutto per l’apprezzata opposizione costruttiva e propositiva ai provvedimenti di legge penalizzanti per i lavoratori e i pensionati. Il Consiglio, a conclusione di un ampio e approfondito dibattito sul tema proposto, incentrato sul lavoro quale valore primario e fattore decisivo per la competitività del sistema economico per uscire dalla recessione e riavviare la crescita, nonché per rilanciare il ruolo dell’Italia in Eurozona e in Unione Europea: condivide la “raccomandazione” del Fondo Monetario Internazionale, secondo la quale “la via virtuosa è quella di un risanamento dei conti serio ed equilibrato coordinato con un sostegno efficace allo sviluppo, che escluda un’accelerazione della politica fiscale, attraverso una eccessiva tassazione e forti tagli alla spesa pubblica, che porterebbe con buona probabilità ad una strozzatura dell’economia”, la indispensabilità di privilegiare obiettivi di bilancio strutturali, escludendo quelli nominali, inefficaci, se non dannosi, per la crescita, come è avvenuto in Unione Europea, riguardo al 3% del PIL; la necessità che la governance dell’Unione Europea, disegni, in linea con la raccomandazione del Fondo Monetario Internazionale, un rinnovato percorso “unitario” di equilibrato rigore e significativa crescita economica e occupazionale; evidenzia 2 la gravità della situazione economia-occupazionale rappresentata dai parametri riguardanti la recessione economica e l’occupazione, con particolare riferimento a giovani e donne, alle aree deboli e ai settori e ai distretti industriali in crisi; la insostenibile penalizzazione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati in ordine all’erosione del potere di acquisto, per effetto del mancato rinnovo dei contratti, della forte imposizione fiscale e della crescita dell’inflazione, che ormai ha raggiunto livelli mai toccati in regime di euro; denuncia l’iniquità nei confronti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e l’inadeguatezza in funzione della crescita dei provvedimenti governativi, dal decreto “salva-Italia” del dicembre 2011 a quello della Legge di stabilità e di bilancio del 9 ottobre 2012; le penalizzazioni e le gravi iniquità per i lavoratori derivanti dalla riforma del sistema previdenziale e pensionistico e dall’introduzione dell’IMU sulla prima casa; le forti criticità della riforma del mercato del lavoro con le accertate prime ripercussioni negative sull’occupazione; i tagli lineari e irrazionali al pubblico impiego; l’irrazionale abbattimento degli standard della sicurezza; una legge di stabilità e di bilancio 2013-2015 depressiva per l’economia, poco incisiva e nelle migliori delle ipotesi “compensativa” per il fisco, nonché fortemente penalizzante per i lavoratori pubblici, per effetto della “conferma tacita” del blocco del rinnovo dei contratti, e per i docenti con l’incredibile aumento “unilaterale” dell’orario di lavoro. 3 Il Consiglio Generale individua i fattori penalizzanti dell’economia italiana nell’alta pressione fiscale, nella diffusa evasione, nella grave iniquità fiscale, nell’ampiezza dell’economia irregolare e del lavoro sommerso, nel welfare incompleto, nel deficit degli investimenti in istruzione e formazione, in ricerca e innovazione, nell’alto costo dell’energia, nell’assenza di organiche politiche industriali e per il Mezzogiorno, nell’alto costo del lavoro, nella corruzione e nella criminalità, nel degrado del territorio e dell’ambiente e nell’alto costo della politica e della burocrazia. Il Consiglio auspica che il Governo Monti sappia e voglia orientare il suo impegno di fine legislatura, nei limiti del possibile, a avviare la rimozione dei fattori negativi dell’economia italiana, tenendo finalmente in giusta considerazione l’equità sociale, anche attraverso una lotta senza quartiere all’evasione fiscale, insopportabile sotto il profilo morale, sociale e economico. Il Consiglio Generale impegna la Segreteria Generale a: presentare in Parlamento i necessari emendamenti alla legge di stabilità al fine di cancellare la previsione dell’aumento dell’IVA dal luglio 2013 e della retroattività delle detrazioni e deduzioni fiscali, nonché per eliminare, o almeno ridurre, le gravi penalizzazioni previste per i dipendenti del pubblico impiego e della scuola; elaborare un manifesto politico-programmatico da presentare, a tutte le forze politiche in competizione elettorale nella primavera 2013, che 4 collochi il lavoro al centro della società, dell’economia, dell’impresa e delle pubbliche amministrazioni; rivendicare, con determinazione e forza, i rinnovi dei contratti, la defiscalizzazione delle retribuzioni e delle pensioni, la stabilizzazione dei precari nel settore privato e pubblico, un welfare di livello europeo, nonché un moderno sistema di previdenza complementare. rilanciare l’azione sindacale per il recupero della democrazia sociale ed economica e di un “reale” pluralismo sindacale, proponendo o sostenendo una legge-quadro sulla rappresentatività sindacale, con particolare riferimento al settore privato; organizzare le necessarie azione di protesta e di lotta per centrare tutti gli obiettivi sindacali perseguibili; Il Consiglio, infine, auspica che l’Eurozona segua il virtuoso percorso dell’Unità bancaria e fiscale, in funzione del grande obiettivo dell’Unità politica europea. 5