CONSIGLIO GENERALE CONFSAL DI VIENNA “Liberare il lavoro

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CONSIGLIO GENERALE CONFSAL DI VIENNA
“Liberare il lavoro dall’oppressione fiscale e dalla illegalità dilagante”: questo l’importantissimo
tema affrontato dal Consiglio Generale della Confsal riunitosi a Vienna dal 27 al 29 ottobre e
tratteggiato con grande competenza e puntualità dal Segretario Generale della nostra
Confederazione, Marco Paolo Nigi.
L’impegno costante della Confsal, unitamente ad un’azione efficace e al contempo lungimirante,
rappresenta un indiscutibile esempio di abnegazione per il raggiungimento di obiettivi politicosindacali di valore inestimabile relativamente a tematiche quali lavoro, welfare e fisco. Ciò che la
Confsal prova a fare, nell’interesse dei cittadini, è tentare di riportare al centro dell’economia, e in
senso più ampio della società, il “valore lavoro”. Per conseguire questi ambiziosi e irrinunciabili
traguardi, il Consiglio Generale ha individuato tre macro-aree di intervento, vale a dire l’economia
regolare, la fiscalità e la legalità.
Per quel che concerne l’economia regolare, è assolutamente indispensabile che si eliminino i
numerosi fattori negativi che impediscono la ripresa della crescita economica e, di conseguenza,
quella occupazionale: a tale scopo bisogna ricollocare il concetto di lavoro al posto che gli spetta,
privilegiando la premialità e facendo in modo che il diritto al lavoro sia di nuovo considerato come
motore di sviluppo non solo economico, ma anche sociale, civile e culturale, puntando sull’azione
di aziende virtuose, capaci di valorizzare la qualità dell’occupazione, l’innovazione e il made in
Italy. Per realizzare questi obiettivi, è più che mai stringente la necessità di attuare un accordo tra
Governo e Parti Sociali.
Relativamente al capitolo dedicato al fisco, bisogna porre rimedio ad una politica ingiusta e
socialmente insostenibile che finisce per opprimere il lavoro, per cui la Confsal indica la necessità
di ridurre il carico fiscale che grava sui redditi da lavoro dipendente e sulle pensioni e di spingere
per premiare la produttività del lavoro favorendo soprattutto le imprese dinamiche e legalmente
ineccepibili; occorre poi intensificare la lotta all’elusione e all’evasione, spostando le riduzioni
delle aliquote fiscali sulla tassazione relativa ai consumi voluttuari e di lusso.
Il terzo punto evidenziato dalla nostra confederazione riguarda la piaga dell’economia illegale: la
Confsal ribadisce ulteriormente l’assoluta urgenza di mettere in atto una riforma fiscale che sappia
rilanciare la competitività d’impresa del nostro Paese e ristabilire un’equa distribuzione del peso
fiscale e contributivo, favorendo un concetto di concorrenza leale e corretta.
Il Consiglio, in definitiva, plaudendo all’attività della nostra Confederazione, rinnova l’invito a
richiedere con forza interventi concreti e rapidi al Governo relativamente al sostegno concreto alla
ripresa economica e occupazionale, che non deve essere subordinata in tutto e per tutto alla
necessità, seppur importante, di stabilizzare i conti pubblici.
M. Emilda Sergio
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