Economia informale nei Sud del mondo

Università degli Studi di Milano‐Bicocca
Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’organizzazione
Corso triennale in Sociologia
Innovazione e sviluppo locale (Sviluppo e organizzazioni) – Sociologia dello sviluppo 7 marzo 2016
Diego Coletto
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
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Economia sommersa
Informalità
Settore informale
Economia informale
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Economia nascosta
Economia criminale
Sommerso di lavoro
Sommerso d’impresa
ƒ Underground economy, unreported, unregulated, informal, informality, second economy, off‐the‐books, informal sector, underemployment, illegal, illicit… ƒ Fin dagli anni cinquanta del secolo scorso il tema dell’economia informale si è intrecciato con le maggiori teorie dello sviluppo economico promosse ed attuate in diversi paesi del Sud del mondo
ƒ Economia informale spesso definita per sottrazione
ƒ Principali approcci interpretativi all’economia informale (dualista, strutturalista, legalista) sono stati sviluppati per comprendere il fenomeno in contesti “in via di sviluppo”
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La nozione “economia informale” indica un insieme eterogeneo di processi di produzione e di scambio di beni e di servizi che tendono a sottrarsi ad uno o più sistemi di regolazione tipici della parte formale dell’economia, quali la regolazione del diritto commerciale, fiscale, del lavoro e, in alcuni casi, la regolazione del mercato e l’orientamento al profitto
The informal economy encompasses ‘those actions of economic agents that fail to adhere to the established institutional rules or are denied their protection’ (Feige 1990, p. 990)
Informality includes ‘all income‐earning activities that are not regulated by the state in social environments where similar activities are regulated’ (Castells and Portes, 1989, p. 12)
⇒ Informalità vs Stato
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Informalità, vale a dire assenza di: (1) una chiara separazione fra capitale e lavoro; (2) una relazione contrattuale formalizzata fra capitale e lavoro; (3) una forza lavoro salariata, il cui salario e condizioni di lavoro sono regolate dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva
⇒ Carattere relativo dell’economia informale: ciò che è considerato informale in un determinato contesto istituzionale può non esserlo in un altro contesto ƒ
Hart, K. 1973. Informal Income Opportunities and Urban Employment in Ghana. In Journal of Modern African Studies 11 (1): 61–89
Come sopravvive la massa di persone che migrano versi i grandi centri urbani dell’Africa e che, statisticamente, risultano senza alcuna occupazione?
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Hart osserva sul campo e descrive le strategie di sopravvivenza attuate da alcuni nuovi abitanti di Accra
Si tratta di attività messe in atto da persone escluse dai processi di modernizzazione
Lo studio mette in evidenza la varietà di risorse presenti nell’economia informale => attività economiche “rispettabili” o “non rispettabili” che sono fonti alternative di reddito
Si pone l’accento sul ruolo che i legami di solidarietà e parentela hanno nello sviluppo e riproduzione di attività finalizzate alla sussistenza di chi le pratica => dinamismo economico dei lavoratori informali
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ƒ Anni settanta. L’International Labour Organization (ILO) promuove una serie di studi multidisciplinari. Obiettivo dell’indagine: la disoccupazione nei centri urbani. Quali cause? Quali rimedi?
ƒ ILO, 1972. Employment, Income, and Equality. A Strategy for Increasing
Productive Employment in Kenya. Geneva: ILO
ƒ Nel Kenya Report si illustrano, per la prima volta, alcune caratteristiche standard che definiscono il “settore informale”: (1) basse barriere di entrata; (2) affidamento a risorse indigene; (3) proprietà familiare delle unità di produzione; (4) operazioni su scala ridotta; (5) tecnologia tradizionale ad alta intensità di lavoro; (6) formazione acquisita al di fuori del sistema educativo formale; (7) mercati non regolati
⇒ Settore informale come settore escluso dai nascenti settori moderni ‐> economia informalità come sacca di povertà
A partire dagli anni sessanta‐settanta si sviluppano
molteplici studi teorici ed empirici che affrontano il tema dell’economia informale. Molti di questi studi possono essere ricondotti a tre principali approcci teorici:
• approccio dualista
• approccio strutturalista
• approccio legalista
ƒ Interpretazione nel settore informale attraverso la dicotomia informale/formale, che ricalca la dicotomia tradizionale/moderno
ƒ Esistenza di legami tenui o nulli fra i due poli del dualismo
ƒ Nell’economia informale gli scambi sono molto limitati e assumono la forma del baratto e della reciprocità
ƒ Ci si sofferma principalmente sulle unità di produzione, lasciando in secondo piano le relazioni di lavoro
ƒ Ritardi nel processo di modernizzazione, significativa crescita demografica e processi di urbanizzazione de‐regolati: queste sono alcuni dei fattori principali indicati come cause dell’economia informale
ƒ Il settore tradizionale‐informale è visto come unica alternativa (temporanea) per assorbire l’eccedenza di manodopera prodotta dal nascente settore moderno
ƒ Si sviluppa all’interno della cornice formata dalle teorie della dipendenza
⇒ Economia informale come caratteristica permanente, subordinata e dipendente del nuovo modello di capitalismo
ƒ Si rifiuta l’evoluzionismo lineare in cui il sottosviluppo appare come un “stato originario”
ƒ Trasversalità, permanenza e dipendenza dal contesto dell’economia informale
ƒ Due principali filoni:
• Processo di “informalizzazione” necessario per rispondere in maniera più efficace alle necessità di flessibilità e competitività espresse dalle imprese che operano nella parte regolare dell’economia ‐> economia “iper‐flessibile”
• Informalità come “alterità”. Scambi non regolati dal mercato. L’economia informale è formata da fattori propri della società tradizionale e, per questo, è proposta come modello alternativo di sviluppo economico
ƒ De Soto, H. 1989. The Other Path
ƒ Analisi dei costi dell’economia informale a Lima (Perù) ed a Tampa (Florida, USA) ‐> forme di “discriminazione legale”
ƒ Economia informale interpretata come risposta al peso eccessivo assunto dallo stato nell’economia e nella società
ƒ L’economia informale racchiude in sé capitale umano e finanziario
ƒ In America Latina, l’attenzione è posta sull’inefficacia dei sistemi di regolazione e delle istituzioni
ƒ Promozione di una serie d’interventi, di ispirazione neo‐
liberista, finalizzati a ridurre i costi per le attività imprenditoriali ed a rendere ben definiti ed efficaci i diritti di proprietà
⇒ Economia informale vista come opzione di exit per l’individuo che agisce razionalmente (dal punto di vista economico)
ƒ Debolezza:
• Prevalenza di una logica duale, con poli chiusi, che si autoregolano
• Difficoltà nel trovare una definizione unica di economia informale
• Tendenza a confondere analisi con visioni ideologiche
ƒ Forza:
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Variabili legate all’etnia o al territorio perdono valore esplicativo
Trasversalità dell’informalità (l’economia informale non è un settore)
Distinzione fra economia informale ed economia criminale
Si mette in discussione il paradigma del mercato che si organizza da sé. Al di là delle diverse interpretazioni, emerge quanto le transazioni economiche che caratterizzano l’economia informale siano “incorporate” nelle relazioni sociali
ƒ Anni novanta. Anche in America Latina si promuovono politiche di privatizzazione e de‐regolazione, di ispirazione neo‐liberista
ƒ Maggiore attenzione agli “aggiustamenti strutturali”, considerati necessari per le economie dei paesi del Sud del mondo
ƒ Le difficoltà nel dare una definizione universalmente valida di economia informale contribuiscono a mettere in discussione il valore esplicativo della nozione
ƒ All’economia informale si preferiscono concetti più ampi quali quello di occupabilità o quello di povertà
L’uso di tali concetti non risolve comunque molti dei dilemmi legati all’economia informale
ƒ Previsioni sulla scomparsa dell’economia informale si sono
rivelate errate: in molti paesi l’economia informale non è
diminuita negli ultimi 30 anni, in alcuni è addirittura
cresciuta
ƒ La globalizzazione economica ha accentuato processi di
“informalizzazione”, soprattutto nei contesti urbani
ƒ L’economia informale ha legami differenti, e di diversa
intensità, con la parte formale
ƒ Recenti trasformazioni nei mercati del lavoro formali hanno
creato maggiore prossimità fra forme di lavoro regolari ed
informalità
ƒ Non sono ancora state trovate soluzioni efficaci ad alcuni
dei dilemmi che hanno caratterizzato il passato…
Stime
sull’occupazione
(fonte: OECD, 2009)
Stime sull’occupazione e sul PIL (fonte: ILO, 2007)
Source:
Oecd, 2009
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ƒ Economia informale come fattore in grado ridurre alcuni problemi sociali (in primis la disoccupazione) o come “trappola” per lavoratrici, lavoratori ed enti regolatori (stati, enti locali, …)?
ƒ Informalità come simbolo di marginalizzazione sociale o come dimensione in cui si sviluppano pratiche economiche alternative al sistema prevalente di sviluppo economico?
ƒ Informalità come sfera in cui la forza lavoro risulta “non‐organizzabile” collettivamente o come ambito in cui nascono forme di organizzazione collettiva che non rientrano nelle forme tradizionali?