L`economia informale - Dipartimento di Scienze sociali e politiche

Economia informale e percorsi di
sviluppo
Diego Coletto
Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale
Università degli studi di Milano Bicocca
[email protected]
28/05/2013
Sommario
 
 
 
 
 
Economia informale: di cosa si tratta?
Definizioni
Interpretazioni
Quanto pesa l’economia informale su PIL e occupazione?
Gradi di informalità
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L’economia informale: di cosa si
tratta?
Informalità
Economia sommersa
Settore informale
Economia informale
?
Economia nascosta
Sommerso d’impresa
Economia criminale
Sommerso di lavoro
Con il termine “economia informale” si indica un insieme eterogeneo di processi
di produzione e di scambio di beni e di servizi che tendono a sottrarsi ad uno o
più sistemi di regolazione tipici della parte formale dell’economia, quali la
regolazione del diritto commerciale, fiscale, del lavoro e, in alcuni casi, la
regolazione del mercato e l’orientamento al profitto
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L’economia informale come fonte
alternativa di reddito
Hart, K. 1973. Informal Income Opportunities and Urban Employment
in Ghana. In Journal of Modern African Studies 11 (1): 61–89
  Processi migratori verso agglomerati urbani => Aumento della
disoccupazione urbana
  Hart osserva sul campo e descrive le strategie di sopravvivenza
attuate da alcuni nuovi abitanti di Accra
  Si tratta di attività messe in atto da persone escluse dai processi di
modernizzazione
  Lo studio empirico mette in evidenza la varietà di risorse presenti
nell’economia informale e sulla sua dinamicità
  Si pone l’accento sul ruolo che i legami di solidarietà e parentela
hanno nello sviluppo e riproduzione di attività finalizzate alla
sussistenza di chi le pratica
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L’economia informale come
problema
Negli anni settanta l’International Labour Organization (ILO)
promuove una serie di studi multidisciplinari (World
Employment Programme). Obiettivo dell’indagine: la
disoccupazione nei centri urbani. Quali cause? Quali rimedi?
Nel Kenya Report si illustrano, per la prima volta, alcune
caratteristiche standard che definiscono il “settore informale”:
(1) basse barriere di entrata; (2) affidamento a risorse locali;
(3) proprietà familiare delle unità di produzione; (4)
operazioni su scala ridotta; (5) tecnologia tradizionale ad alta
intensità di lavoro; (6) formazione acquisita al di fuori del
sistema educativo formale; (7) mercati non regolati
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L’economia informale nel Sud del
mondo - Tre approcci interpretativi
Quali sono le principali cause dell’economia informale? Quali
le sue funzioni?
A partire dagli anni sessanta-settanta si sviluppano molteplici
studi teorici ed empirici che affrontano il tema dell’economia
informale. Molti di questi studi possono essere ricondotti a tre
principali approcci teorici:
  approccio dualista
  approccio strutturalista
  approccio legalista
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L’approccio dualista
  Interpretazione nel settore informale attraverso la dicotomia
informale/formale, che ricalca la dicotomia tradizionale/moderno
  Esistenza di legami tenui o nulli fra i due poli del dualismo
  Nell’economia informale gli scambi sono molto limitati e
assumono la forma del baratto e della reciprocità
  Ci si sofferma principalmente sulle unità di produzione, lasciando
in secondo piano le relazioni di lavoro
  Ritardi nel processo di modernizzazione, significativa crescita
demografica e processi di urbanizzazione de-regolati: queste sono
alcuni dei fattori principali indicati come cause dell’economia
informale
  Il settore tradizionale-informale è visto come unica alternativa
(temporanea) per assorbire l’eccedenza di manodopera prodotta
dal nascente settore moderno
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L’approccio strutturalista
  Si sviluppa all’interno della cornice formata dalle teorie della
dipendenza
  Si rifiuta l’evoluzionismo lineare in cui il sottosviluppo appare
come un “stato originario”
  Trasversalità, permanenza e dipendenza dal contesto
dell’economia informale
  Due principali filoni:
ü  Processo di “informalizzazione” necessario per rispondere in
maniera più efficace alle necessità di flessibilità e competitività
espresse dalle imprese che operano nella parte regolare
dell’economia
ü  Informalità come prova che un “altro” sviluppo è possibile.
Scambi non regolati dal mercato. L’economia informale è formata
da fattori propri della società tradizionale e, per questo, è proposta
come modello alternativo di sviluppo economico
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L’approccio legalista
  De Soto, H. (1989). The Other Path
  Analisi dei costi dell’economia informale a Lima (Perù) ed a
Tampa (Florida, USA)
  Economia informale interpretata come risposta al peso
eccessivo assunto dallo Stato nell’economia (formale) e nella
società
  L’economia informale racchiude in sé capitale umano e
finanziario
  In America Latina, l’attenzione è posta sull’inefficacia dei
sistemi di regolazione e delle istituzioni
  Promozione di una serie d’interventi, di ispirazione neoliberista, finalizzati a ridurre i costi per le attività
imprenditoriali ed a rendere ben definiti ed efficaci i diritti di
proprietà
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Punti di forza e di debolezza
Debolezza:
  Prevalenza di una logica duale, con poli chiusi, che si autoregolano
  Difficoltà nel trovare una definizione unica di economia informale
  Tendenza a confondere analisi con visioni ideologiche
Forza:
  Variabili legate all’etnia o al territorio perdono valore esplicativo
  Trasversalità dell’informalità (l’economia informale non è un settore)
  Distinzione fra economia informale ed economia criminale
  Si mette in discussione il paradigma del mercato che si organizza da
sé. Al di là delle diverse interpretazioni, emerge quanto le transazioni
economiche che caratterizzano l’economia informale siano
“incorporate” nelle relazioni sociali
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Un decennio perso?
  Anni novanta. Anche in America Latina si promuovono
politiche di privatizzazione e de-regolazione, di ispirazione
neo-liberista
  Maggiore attenzione agli “aggiustamenti strutturali”,
considerati necessari per le economie dei paesi del Sud del
mondo
  Le difficoltà nel dare una definizione universalmente valida di
economia informale contribuiscono a mettere in discussione il
valore esplicativo della nozione
  All’economia informale si preferiscono concetti più ampi quali
quello di occupabilità o quello di povertà
L’uso di tali concetti non risolve comunque molti dei dilemmi legati
all’economia informale
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Criticità e dilemmi irrisolti
  Economia informale come “valvola di sfogo” del disagio
sociale (soprattutto nel corso di crisi economiche)/Economia
informale come ambito di evasione fiscale
  Economia informale come trappola o ambiente economico
meno vincolato, in cui i soggetti possono manifestare le
proprie capacità economiche più liberamente?
  Fonte di sussistenza o serbatoio di forza lavoro utile allo
sviluppo di attività illegali?
  Simbolo di marginalizzazione e esclusione dallo sviluppo
oppure manifestazione di resistenza al modello di sviluppo
predominante?
  Come rappresentare lavoratrici e lavoratori che operano
nell’informalità?
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Occupazione informale
Percentuale di occupazione informale su totale occupazione (escluso settore
agricolo) – Anni 2000
Fonte: Oecd, 2009
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Occupazione informale
Fonte: Oecd, 2009
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Economia informale e crescita economica
Fonte: Oecd, 2009
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L’economia informale nel Sud del
mondo negli anni recenti
  Si conferma come un fenomeno persistente ed in continua
espansione
  In molte città globali è divenuta il maggior fornitore di lavoro,
merci e servizi per le fasce di popolazione a basso reddito
  Ha legami differenti, e di diversa intensità, con la parte formale
dell’economia
  Include una vasta gamma di occupazioni, tradizionali e nuove
  Include attività di sussistenza, ma anche attività che generano
un profitto economico
  Recenti trasformazioni nei mercati del lavoro formali hanno
creato maggiore prossimità fra forme di lavoro regolari ed
informalità
  Attenzione alle risorse presenti nell’informalità e alle misure
necessarie per valorizzare tali risorse (es. microcredito)
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Nuovi approcci all’informalità
  Maggiore attenzione verso i processi che caratterizzano
l’economia informale e definiscono la creazione e
riproduzione delle relazioni economiche informali
  Fattori importanti per comprendere l’economia informale
emergono dall’osservazione ed analisi dei suoi legami
con la parte formale dell’economia e del continuum
esistente fra i due poli
  Maggiore spazio ad analisi parziali, spesso fondate su
logiche di tipo induttivo
  Molteplicità di forme di economia informale a cui
possono corrispondere caratteristiche e criticità differenti
e quindi soluzioni diverse
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