CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA – PILLOLA DEL GIORNO DOPO Si tratta di una contraccezione d'emergenza, da utilizzare in situazioni particolari come ad esempio la rottura del preservativo, casi di violenza sessuale, rapporto occasionale non altrimenti protetto. Questo tipo di contraccezione rientra nei metodi "intercettivi" cioè in quelle tecniche che vengono usate intorno al periodo ovulatorio per evitare un possibile probabile gravidanza. Il trattamento ha lo scopo di bloccare o comunque disturbare l'ovulazione prevenendo eventualmente anche l'incontro tra spermatozoo ed ovocita; nessuna azione viene esercitata verso una gravidanza già iniziata anche se precocissima. L'intercezione non ha nulla a che vedere con la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Il farmaco contiene Levonorgestrel, un progestinico. In Italia è necessaria la prescrizione anche se la World Health Organization ritiene che non sia necessaria una supervisione medica. Le confezioni in vendita contengono attualmente una sola compressa da 1,5 mg da assumere prima possibile e comunque entro 72 ore dal rapporto; se l'assunzione viene fatta nelle prime 12 ore certamente l'efficacia è maggiore. Le più recenti evidenze scientifiche escludono una possibile interferenza della somministrazione acuta di Levonorgestrel con l'attecchimento endometriale di un ovocita eventualmente fecondato e se l'impianto è avvenuto la gravidanza prosegue normalmente. Questo farmaco non può essere definito "abortivo". Il successo del trattamento dipende dall'uso appropriato. Meglio assumere la compressa nelle prime 12 ore; l'efficacia è ridotta approssimativamente del 50% tra le 24 e le 72 ore. Il farmaco è molto sicuro. Va assolutamente evitato però l'uso ripetuto nello stesso ciclo mestruale. Negli eccipienti è presente il lattosio quindi deve fare attenzione chi è intollerante. Si sconsiglia l'uso in pazienti con gravi malattie epatiche, sindromi da malassorbimento intestinale perchè l'efficacia andrebbe persa. Anche se non è dimostrato che l'utilizzo intercettivo del Levonorgestrel sia correlato ad un incremento di gravidanze extrauterine nella scheda tecnica del farmaco viene sconsigliato l'uso in donne con aumentato rischio per questa pericolosa patologia della gravidanza (es. storia clinica di salpingite o pregressa gravidanza extrauterina...). Se non si è certi di essere nel periodo ovulatorio va comunque esclusa una possibile gravidanza in atto (test di gravidanza); studi clinici non hanno dimostrato effetti teratogeni sull'embrione ma è comunque bene usare prudenza. La nausea è l'effetto indesiderato più frequente (20-25% dei casi), il vomito è riportato nel 6% dei casi (in questi casi possibile fallimento del trattamento); dolorabilità mammaria, sanguinamento uterino irregolare avvengono nel 3-17% delle donne trattate. Nella gran parte dei casi la mestruazione non subisce modificazioni ma è bene sapere che sono possibili delle lievi alterazioni come anche lievi anticipi o ritardi.