MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 Linee Guida 2010 ACCF/AHA/AATS/ACR/ASA/SCA/SCAI/SIR/STS/SVM per la diagnosi ed il trattamento di pazienti con patologie dell’aorta toracica: NOTE PER IL MEDICO D'URGENZA Di Samuele Guzzon, MD – Medicina, Conegliano Veneto (TV) GLOSSARIO Aneurisma (o aneurisma vero): Dilatazione localizzata e permanente di un‟arteria, con incremento di almeno il 50% del diametro se comparato con il diametro normale atteso. Nei grossi aneurismi l‟intima e la media possono essere così sottili da non essere riconosciute. Pseudoaneurisma (o aneurisma falso): E‟ formato da sangue fuoriuscito dal vaso e contenuto grazie al tessuto connettivo periarterioso e non dalla parete del vaso (intima-media-avventizia). E‟ noto anche come ematoma pulsante. Può verificarsi dopo decelarizone, torsione, interventi chirurgici sull'aorta, cateterismi aortici, traumi penetranti. Ectasia: dilatazione arteriosa inferiore al 150% del normale diametro arterioso Arteriomegalia: Diffusa dilatazione arteriosa che coinvolge più segmenti con diametro maggiore del 50% rispetto all‟atteso Dissezione aortica: Rottura della media con emorragia lungo lo spessore aortico. Può occorrere anche se non c‟è un aneurisma AORTA TORACICA E„ divisa in 4 parti: Radice aortica (include l‟anello valvolare aortico, le cuspidi valvolari, il seno di Valsalva); Aorta ascendente (include la porzione tubulare dell‟aorta ascendente che inizia alla giunzione sino tubulare e si estende finoall‟origine dell‟arteria brachioocefalica) Arco aortico (inizia all‟origine dell‟arteria brachicefalica, decorre davanti alla trachea e quindi alla sinistra della trachea e dell‟esofago) Aorta discendente (inizia all‟istmo tra l‟origine dell‟arteria succlavia sx ed il legamento arterioso e decorre anteriormente alla colonna e attraverso il diaframma entra in addome) SINDROME AORTICA ACUTA Comprende 3 condizioni con caratteristiche cliniche simili: Dissezione aortica: Flap d‟ingresso, emorragia lungo la parete del vaso, a volte vi è un secondo flap di reingresso nel lume vasale. Senza indagini invasive alcune volte i flap non vengono visti e può essere posta diagnosi di ematoma intramurale MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 Ematoma intramurale (IMH): Storia naturale variabile, può progredire anche verso la dissezione classica (oppure l‟aorta può dilatarsi e rompersi). Se coinvolge l‟aorta ascendente è indicato l‟intervento chirurgico, se coinvolge l‟aorta discendente può essere trattato con terapia medica Ulcera aterosclerotica penetrante (PAU): Si riferisce ad una lesione aterosclerotica con ulcerazione che penetra nella lamina elastica interna che permette la formazione dell‟ematoma nel mezzo della parete del vaso. Tale lesione predispone lo sviluppo dell‟ematoma intramurale o della dissezione aortica o della rottura del vaso. CLASSIFICAZIONE DeBackey Tipo I: La dissezione origina dall‟aorta ascendente e si propaga distalmente ad includere almeno l‟arco aortico e tipicamente l‟aorta discendente (intervento chirurgico raccomandato) Tipo II: La dissezione origina ed è confinata all‟aorta ascendente (intervento chirurgico raccomandato) Tipo III: La dissezione origina nell‟aorta discendente e si estende spesso distalmente (non è generalmente necessario l‟intervento chirurgico) IIIa: Limitato all‟aorta toracica discendente IIIb: Si estende oltre il diaframma Stanford Tipo A: Tutte le dissezioni che coinvolgono l‟aorta ascendente indipendentemente dal sito di origine (intervento chirurgico raccomandato) Tipo B: Tutte le dissezione che non coinvolgono l‟aorta ascendente (non è generalmente necessario l‟intervento chirurgico) PRESENTAZIONE La presentazione clinica di una sindrome aortica acuta può essere variabile, con dolore e segni obiettivi fino a presentazione enigmatiche o addirittura asintomatica. Negli anziani si possono avere sincope, segni di scompenso cardiaco, ictus ischemico, mentre nella sindrome di Marfan la dissezione può essere completamente asintomatica. Anche quando presenti, i sintomi della dissezione sono comunque scarsamente specifici (dolore toracico, alla schiena, addominale, ma anche sincopi o deficit neurologici focali) ed implicherebbero lo studio dell'aorta del 30-40% dei pazienti che accedono al PS per identificare i rari casi della malattia (circa 1 paziente si 10.000 accessi). Tale atteggiamento non sarebbe né conveniente né sostenibile. D'altra parte la mortalità elevata della malattia ci obbliga a tenere una soglia di sospetto elevata per tale condizione, MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 tenendo presente che il compito del medico d'urgenza è proprio quello di identificare le condizioni che mettono a rischio di morte o di danno permanente il paziente. Che fare? Le nuove Linee Guida consigliano di avere un approccio simile a quello proprio di altre condizioni gravi, valutando attraverso l'anamnesi focalizzata (fattori di rischio + caratteristiche del dolore) e l'esame obiettivo (ricerca dei segni di danno d'organo che possono essere causati da una dissezione aortica) la probabilità che quel determinato paziente abbia realmente la dissezione prima di effettuare i test diagnostici specifici (imaging). Fattori di rischio I classici fattori di rischio cardiovascolare, sebbene frequentemente associati alla dissezione dell'aorta, sono scarsamente utili a stabilirne una probabilità data la loro diffusione nella popolazione. Importante è invece identificare la sindrome di Marfan (circa il 50% dei pazienti con dissecazione aortica prima di 40 anni sono affetti da questa malattia), la famigliarità per malattia aortica, interventi chirurgici o cateterismo recenti sull'aorta, la presenza di malattia valvolare aortica (soprattutto aorta bicuspide). Condizioni associate ad aumentato stress della parete aortica Ipertensione (soprattutto se non controllata), feocromocitoma, utilizzo di cocaina e di altri stimolanti, sollevamento peso o altre manovre di Valsava, traumi, danni da decellerazione e torsione), coartazione aotica Condizioni associate ad alterazioni della tonaca media dell'aorta Genetiche: sdr. Marfan, Ehlers-Danlos, valvola aortica bicuspide anche se già sottoposta a sostituIone valvolare chirurgica, sdr. Turner, sdr. Loeys-Dietz, sdr. Da dissezione e aneurisma toracico aortico Vasculiti: Takayasu, arterite a cellule giganti, Behcet Altre: gravidanza, rene policistico, utilizzo cronico di corticosteroidi o di immunosoppressori, infezioni aortiche da batteriemia o secondarie ad infezioni di organi adiacenti Caratteristiche del dolore da DISSEZIONE AORTICA Il dolore è il sintomo più comune di dissezione in tutte le età. La sede (torace, schiena, addome) dipende dalla sede della iniziale rottura dell'intima, dalla conseguente propagazione della lacerazione della media e dal sovrapporsi di altri processi patologici (ad esempio il danno d'organo conseguente all'ischemia). Alcune caratteristiche del dolore possono aiutarci nel sospettare la diagnosi in quanto frequentemente associate alla dissezione: nel 90% dei casi ha un inizio brusco o istantaneo, in grave intensità specialmente all'esordio, descritto come “lacerante” o “a strappo”. Tali caratteristiche sono da considerarsi ad alta probabilità di dissezione. Per quanto riguarda le caratteristiche di migrazione del dolore,, considerato un tipico segno della malattia, i dati sono in realtà discordanti. MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 Segni di danno d'organo che possono essere causati da una dissezione aortica Caratteristiche di questo tipo di danno da occlusione delle arterie che si dipartono dall'aorta dissecata sono ad esempio i segni neurologici focali e l'ischemia gli arti. L‟occlusione vasale può essere dovuta al flap di dissezione che occlude l‟origine del vaso (ostruzione dinamica) o all‟estensione della dissezione all‟interno del vaso (ostruzione statica). Altre cause possono essere la trombosi del vaso, l‟embolismo, la compressione dovuta all‟espansione del falso lume.La concomitanza del dolore con deficit del polso agli arti, gradiente maggiore di 20 mmHg della pressione arteriosa sistolica misurata alle braccia e presenza di segni neurologici focali eleva in maniera significativa la probailità di dissezione aortica. Nel caso di dissezione dell'arco è abbastanza comune l'insufficienza della valvola aortica che può essere identificata con l'auscultazione di un soffio diastolico. Le manifestazioni cliniche possono riguardare: Cuore (insufficienza aortica, sincope, tamponamento pericardico, infarto miocardico, scompenso cardiaco congestizio) Sistema Nervoso (TIA o ictus, neuropatia periferica, paraparesi/paraplegia, ischemia spinale) Polmone (versamento pleurico, emorragia da fistola aortopolmonare) Reni (insufficienza renale, ischemia o infarto renale) Ischemia delle estremità. SCREENING - - - - ECG: visto che la dissezione aortica è relativamente infrequente, se all‟ECG ci sono segni suggestivi di STEMI il paziente deve essere trattato primariamente per tale motivo evitando di perdere altro tempo in indagine radiologiche per l'aorta Rx Torace: serve per identificare altre patologie che possano spiegare la sintomatologia lamentata dal paziente. La presenza di pneumotorace, ad esempio, può mimare il tipo di dolore da dissezione ed è più frequente di essa. In presenza di probabilità pretest bassa ma di riscontro di allargamento del mediastino bisogna riconsiderare la diagnosi di dissezione. La negatività della radiografia non esclude la presenza di una patologia aortica. EcoCG transesofageo, TC o RM vanno eseguiti in pazienti ad alto rischio di patologia aortica e sono tutte tecniche giudicate molto affidabili. La scelta dipende dalle condizioni del paziente e dalla disponibilità locale. D-dimero: Non esiste una parola definitiva sull'argomento. Alcuni autori in passato avevano associato la sua negatività all'assenza di dissezione, ma in realtà poi è stato visto che in alcuni casi di ematoma intramurario dell'aorta ascendente o di falso lume trombizzato il Ddimero era negativo. MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 TRATTAMENTO Il trattamento iniziale è mirato a ridurre lo stress di parete mediante il controllo della FC della PA, mentre il chirurgo, che dovrà essere immediatamente chiamato in consulenza, dovrà valutare simultaneamente quali pazienti possano beneficiare del trattamento chirurgico mediante riparazione chirurgica o posizionamento di endoprotesi. E' fondamentale trattare adeguatamente il dolore mediante l'utilizzo degli oppioidi per ridurre il tono adrenergico ed agire quindi sulla frequenza e sulla pressione. Lo scopo della terapia è ridurre la FC al di sotto di 60 e la pressione sistolica tra 100 e 120 mmHg, tenendo presente che la pressione deve essere misurata sull'arto in cui è più alta. Se non vi sono controindicazioni può essere infuso un beta-bloccante come il labetalolo o l'esmololo. Se vi è una controindicazione al beta-bloccante si può usare un Ca-antagonista nondiidropiridinico (verapamile, diltiazem). I beta-bloccantI devono essere utilizzati con cautela in caso di insufficienza aortica perché possono bloccare al tachicardia riflessa (da questo punto di vista l'esmololo è più maneggevole degli altri per la breve durata d'azione). Se, ottenuto il controllo della FC, la PAS è > 120 mmHg può essere aggiunto un ACE-I o altro vasodilatatore anche somministrato per via endovenosa in modo da ridurre la PAS mantenendo un‟adeguata perfusione d‟organo (PAS 100-120 mmHg). PRINCIPI DI TERAPIA PER IMH E PAU Lo scopo principale è evitare la rottura del vaso o la progressione verso un quadro di dissezione classica. Anche in questo caso è di fondamentale importanza il controllo della FC e della PA. - - Lesione dell‟intima senza IMH: Lesione limitata dell‟aorta, include ulcere non complicate, protrusioni o piccoli aneurismi. Se non coinvolgono l‟aorta ascendente si possono trattare con endoprotesi, in caso contrario con la chirurgia classica. Lesione dell‟intima con IMH: Se coinvolge l‟aorta discendente può essere trattato con endoprotesi, se il paziente diventa asintomatico con la terapia medica l‟intervento può essere rimandato fino al suo riassorbimento. E‟ quindi ragionevole trattare l‟ematoma intramurale come la dissezione aortica nei vari segmenti di presentazione. ROTTURA TRAUMATICA DELL’AORTA TORACICA Molti chirurghi suggeriscono la riparazione immediata, ma se ci sono altri organi vitali coinvolti l‟intervento può non essere fattibile o addirittura pericoloso. Si dovrà optare per un trattamento conservativo finché le lesioni più gravi non saranno stabili. Samuele Guzzon. Dirigente medico Reparto di Medicina, Ospedale di Conegliano Veneto (TV) ha commentato: MedEmIt – Leggiamo le linee guida per voi 2010 2010CCF/AHA/AATS/ACR/ASA/SCA/SCAI/SIR/STS/SVM Guidelines for the Diagnosis and Management of Patients With Thoracic Aortic Disease A Report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines, American Association for Thoracic Surgery, American College of Radiology, American Stroke Association, Society of Cardiovascular Anesthesiologists, Society for Cardiovascular Angiography and Interventions, Society of Interventional Radiology, Society of Thoracic Surgeons, and Society for Vascular Medicine Endorsed by the North American Society for Cardiovascular Imaging Circulation 2010;121;e266-e369; originally published online Mar 16, 2010;