LE RIMANENZE o Classificazione secondo codice civile e rappresentazione in bilancio o Regole e metodi di valutazione secondo il codice civile con riferimento alle varie tipologie o Regole secondo lo IASB Classificazione negli schemi di bilancio • Voce C.I dell’attivo patrimoniale, suddiviso in: - 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo - 2. Prodotti in corsi di lavorazione e semilavorati - 3. Lavori in corso su ordinazione - 4. Prodotti finiti e merci - 5. Acconti (anticipi ai fornitori quota di costo già pagata valore ancora da consumare) Effetti economici • Voce A.2 del conto economico: variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti differenza tra rimanenze finali e iniziali incremento indica che è stato creato valore • Voce A.3 del conto economico: variazione delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione differenza tra rimanenze finali e iniziali incremento indica che è stato creato valore • Voce B.11: variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci variazione tra rimanenze iniziali e finali la differenze indica che è stato “consumato valore” se vi è incremento delle rimanenze va decurtato dal costo ovvero aggiunto con segno (-) Regola generale di valutazione • Art. 2426 (1°comma, punto 9): valutate al minore tra costo di acquisto o produzione e il valore di realizzo desumibile dal mercato • Costo di acquisto per: materie prime, sussidiarie, di consumo, semilavorati d’acquisto e merci (beni acquistati e destinati alla rivendita senza alcuna ulteriore lavorazione) • Costo di produzione per: prodotti in corso su lavorazione; i semilavorati di produzione e i prodotti finiti Materie prime, sussidiarie e di consumo • Composizione del costo d’acquisto: costo del bene più oneri accessori (trasporto, assicurazione, etc.) • Costo depurato da resi, abbuoni, premi e sconti Metodi di determinazione del costo • Problema dei movimenti di magazzino: vista l’entità dei movimenti e delle rimanenze è spesso impossibile associare il bene al proprio costo di acquisto per cui è necessario fare delle assunzioni da cui derivano tre diversi metodi: - Metodo della media ponderata - Metodo FIFO (primo entrato, primo uscito) - Metodo LIFO (ultimo entrato, primo uscito) Metodo della media ponderata • Alternativa più immediata: costo “per periodo” • Calcolo di una media dei prezzi di acquisto dei beni ponderata per le quantità acquistate in pratica si tratta di dividere il totale dei costi di acquisto del periodo per la somma delle quantità acquistate Metodo della media ponderata Esempio Data del movimento Quantità acquistate (2) Prezzo unitario (3) Costo di acquisto (2 x 3) Quantità scaricate Quantità in rimanenza 1 Gennaio (rimanenza anno precedente) 1.000 2 2.000 - 1.000 2 Aprile 2.000 3 6.000 - 3.000 800 2.200 - 5.200 1.200 4.000 3 Maggio 4 Giugno 3.000 4 12.000 10 Settembre Totale annuo 6.000 20.000 4.000 Costo medio ponderato = 20.000/6.000 = 3,33 valore delle rimanenze = 3,33 x 4.000 = 13.320 ; Variazione da includere nel conto economico (B.11) = 2.000 – 13.320 = - 11.320 Metodo FIFO • Primo entrato-primo uscito (First in, Firts Out): si utilizzano per prima le materie da più tempo in magazzino e quindi restano in magazzino le quantità acquistate più di recente Metodo FIFO - Esempio Data del movimento Quantità acquistate (2) Prezzo unitario (3) Costo di acquisto (2 x 3) Quantità scaricate Quantità in rimanenza 1 Gennaio (rimanenza anno precedente) 1.000 2 2.000 - 1.000 2 Aprile 2.000 3 6.000 - 3.000 800 2.200 - 5.200 1.200 4.000 3 Maggio 4 Giugno 3.000 4 12.000 10 Settembre Totale annuo 6.000 20.000 4.000 La rimanenza è: 1.000 ad un valore di 3 (3.000 euro); 3.000 ad un valore di 4 (12.000 euro). Totale valore rimanenza = 15.000 (valore unitario 15.000/4.000 = 3,75. Variazione delle rimanenze sarà 2.000 – 15.000 = -13.000 Metodo LIFO • Ultimo entrato, primo uscito (Last in, first out): i beni in uscita dal magazzino sono gli ultimi ad essere arrivati per cui rimangono in magazzino i meno recenti Metodo LIFO - Esempio Data del movimento Quantità acquistate (2) Prezzo unitario (3) Costo di acquisto (2 x 3) Quantità scaricate Quantità in rimanenza 1 Gennaio (rimanenza anno precedente) 1.000 2 2.000 - 1.000 2 Aprile 2.000 3 6.000 - 3.000 800 2.200 - 5.200 1.200 4.000 3 Maggio 4 Giugno 3.000 4 12.000 10 Settembre Totale annuo 6.000 20.000 4.000 La rimanenza è: 1.000 ad un valore di 2 (2.000 euro, rimanenza iniziale); 1.200 ad un valore di 3 (3.600 euro – residuo dello scarico del 3 maggio); 1.800 ad un valore di 4 (7.200 euro – residuo dello scarico del 10 settembre). Totale valore rimanenza = 12.800 (valore unitario 12.800/4.000 = 3,2. Variazione delle rimanenze sarà 2.000 – 12.800 = -10.800 Confronto tra i metodi Metodo Valore unitario della rimanenza LIFO 3,2 Media ponderata 3,33 FIFO 3,75 In caso di prezzi delle materie prime crescenti il criterio più prudenziale è il LIFO In caso contrario il criterio più prudenziale sarebbe il FIFO Valore di mercato • Valori di mercato meno eventuali costi di completamento • Se valore di mercato è inferiore rispetto al costo, la rimanenza deve essere valutata al valore di mercato Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati • I semilavorati sono parti finite (identificabili facilmente) derivanti da produzione interna e destinate ad essere utilizzate per un successivo processo di produzione (pannelli che devono essere assemblati per comporre armadio; tomaia di una scarpa da assemblare per fare il prodotto finito) • I prodotti in corso di lavorazione sono materiali e componenti in fase di avanzamento non sempre facilmente identificabili (pannello non ancora terminato) • Valutazione al costo sostenuto per loro produzione Prodotti finiti • Valorizzati al costo diretto di produzione e può comprendere anche una quota di costi indiretti • Determinazione del costo diretto: tutti i costi di produzione direttamente imputabili al prodotto (materiali, manodopera diretta, imballaggi, etc.) • Imputazione costi industriali indiretti (OIC 13): costi che hanno contribuito a portare le giacenze di magazzino nel luogo e nelle condizioni in cui sono al momento della valutazione (ammortamenti industriali, manodopera indiretta industriale, materiali di consumo, etc); solo costi industriali escludendo costi di distribuzione, amministrativi, etc. Determinazione del costo complessivo dei prodotti e del valore di realizzo • Dopo avere determinato il costo unitario si deve calcolare il costo complessivo in base alle unità presenti in magazzino • Stessi metodi di calcolo utilizzati per le materie prime: FIFO, LIFO, costo medio ponderato • Il valore di realizzazione viene considerato il valore netto di realizzo valore di vendita – costi di completamento e distribuzione ancora da sostenere Merci • Si tratta di beni acquistati per la commercializzazione (non necessitano di alcuna lavorazione prima di essere venduti) • Per valutazione del costo valgono le stesse considerazioni fatte per le materie prime, per valutazione del valore di realizzo le stesse considerazioni valide per i prodotti finiti Lavori in corso su ordinazione (OIC 23) • Carattere formale: esistenza di un contratto stipulato con il committente • Durata: usualmente pluriennale • Oggetto: realizzazione di opere risultati da un unico progetto su ordinazione del committente e secondo le specifiche tecniche da questo richieste Metodi di valutazione • Possibilità di valutare i lavori in corso su ordinazione in base ai corrispettivi pattuiti metodo della percentuale di completamento valutazione in base ad una percentuale del prezzo di vendita finale determinata dallo stato di avanzamento delle lavorazioni (più rispettoso del principio di competenza economica) • Metodo della commessa completata: valutazione in base ai costi sostenuti (maggiore rispetto del principio di prudenza) Metodo della percentuale di completamento – Stima dei ricavi • In base al prezzo del contratto, periodicamente rivisto • Oltre al prezzo base originario bisogna tenere in considerazione: - l’eventuale revisione dei prezzi - I ricavi per varianti formalizzate - Gli incentivi previsti per il raggiungimento di prefissati obiettivi - Altri proventi accessori e rettifiche ulteriori di prezzi Metodo della percentuale di completamento – Stima dei costi • Prima della firma del contratto si redige usualmente un preventivo dei costi • Costi classificati in base al momento del sostenimento: - Costi per acquisizione della commessa (es. partecipazione ad una gara) - Costi pre-operativi (es. progettazione, organizzazione del cantiere) - Costi di esecuzione (costi diretti e una ragionevole quota di costi indiretti) - Costi successivi alla chiusura della commessa (es. smobilizzo del cantiere) Metodo della percentuale di completamento – Stima dello stato di avanzamento lavori • Metodo del costo: rapporto tra costi sostenuti e costi preventivati. La percentuale così determinata viene applicata ai ricavi pattuiti da contratto • Metodo delle ore lavorate: si determina valore aggiunto (ricavi – costi esterni per materie e servizi); si divide valore aggiunto per il totale delle ore previste (valore aggiunto orario); valutazione finale sarà data dalla somma di costi per materie prime e servizi impiegati fino a quel momento più il prodotto delle ore lavorate per il valore aggiunto orario (in pratica costi sostenuti più valore aggiunto al momento della valutazione) Metodo della complessa completata • Valutazione in base ai costi sostenuti • I costi da considerare sono quelli precedentemente elencati Confronto tra metodi Commessa il cui primo anno di lavorazione è il 2016 e che dovrebbe concludersi al termine del 2018 Valori 1. Costi già sostenuti al 31/12/2016 200.000 2. Costi totali di commessa da preventivo aggiornato 800.000 3. Percentuale di completamento (1/2) 25% 4. Ricavi di commessa da preventivo aggiornato 1.000.000 5. Valore della commessa in corso di lavorazione secondo metodo della percentuale di completamento (stato di avanzamento con il metodo del costo) (3 x 4) 250.000 6. Valore della commessa in corso di lavorazione secondo metodo della commessa completata = 1 200.000 Contenuto della nota integrativa – materie, merci e prodotti • Criterio di valutazione applicato • Eventuale cambiamento dei metodi di valutazione utilizzati • Casi di utilizzo del criterio del costo specifico anziché uno dei metodi LIFO; FIFO; costo medio ponderato Contenuto della nota integrativa – Lavori in corso su ordinazione • Criterio utilizzato (percentuale di completamento o commessa completata) • Metodologia utilizzata per stimare lo stato di avanzamento • I criteri di contabilizzazione dei costi per acquisizione della commessa, costi preoperativi, costi di esecuzione, costi da sostenersi dopo la chiusura • Gli effetti di eventuali aggiornamenti di preventivi IAS 2 (Rimanenze di magazzino) • Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo • Eccezioni: - Rimanenze di prodotti agricoli e minerari dopo il raccolto valutate al valore netto di realizzo - I generi di largo consumo valutate al fair value (dato astratto rispetto al più specifico valore netto di realizzo) IAS11 – Commesse a lungo termine • Metodo della percentuale di completamento se il risultato della commessa può essere attendibilmente stimato altrimenti metodo della commessa completata • Principale differenza è nella rappresentazione in bilancio in conto economico non andrà la variazione delle rimanenze ma la parte di ricavo lavorata nell’anno a Stato Patrimoniale il valore della commessa per la parte fino a quel momento eseguita