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Il fenomeno carsico
carsismo
Il termine carsismo deriva dalla parola “Carso” che indica una
regione naturale delle Prealpi Giulie in Istria e Slovenia.
Il fenomeno carsico
carsismo
Qui il fenomeno carsico è particolarmente sviluppato e fu studiato per la
prima volta.
…ma che cos’è il carsismo?
È l’azione di trasformazione che l’acqua compie sulle
rocce carbonatiche
Su queste rocce l’azione dell’acqua è doppia:
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scava
discioglie
EROSIONE
CORROSIONE
L’azione dell’acqua
L’acqua sotto forma di pioggia,
fiumi, neve, ghiaccio rientra tra i
fattori esogeni e trasforma il
paesaggio scavandolo.
Ma le piogge, col tempo, possono
anche sciogliere alcuni tipi di
rocce.
Acqua + anidride carbonica (CO2)
=
Piogge acide
Come si presenta il paesaggio carsico
1) privo di acque superficiali
2) ricco di fessure e
spaccature della roccia
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Come si presenta il paesaggio carsico
…ma il fatto che non ci sia
scorrimento d’acqua non vuol dire
che non ci sia vegetazione
3. Ricco di conche dette doline
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Come si presenta il paesaggio carsico
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Le forme carsiche superficiali
Il paesaggio carsico è continuamente trasformato dall’acqua che crea
forme particolari e caratteristiche che appartengono solo a questo tipo
di ambiente.
Le forme del paesaggio carsico vengono classificate in base alla loro
dimensione in:
Macro-forme
micro-forme
forme di
grandi
dimensioni
forme di
piccole
dimensioni
Macro-forme: le “doline”
C.A.I.-S.S.I. 1993
Come si formano le “doline”
C.A.I.-S.S.I. 1993
Macro-forme del paesaggio carsico
I crepacci carsici
Proprio come i crepacci di un
ghiacciaio i crepacci carsici sono
grandi spaccature più o meno
profonde, che in questo caso si
aprono nella roccia
i crepacci carsici permettono
all’acqua di penetrare velocemente
nel sottosuolo
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Macro-forme del paesaggio carsico
crepaccio di grandi
dimensioni e
profondità
crepaccio di
dimensioni più piccole
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Macro-forme del paesaggio carsico
Quando il paesaggio carsico è
ricoperto di vegetazione è più
difficile riconoscere le forme
che lo caratterizzano.
Così appaiono i crepacci
carsici
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La valle delle “Sfingi”
C.A.I.-S.S.I. 1993
Come si formano le “Sfingi”
3) l’acqua ha allargato le
fessure fino a separare i
blocchi di roccia.
1) Inizialmente la roccia è
compatta con solo qualche
piccola fessura dove penetra
l’acqua piovana.
2) l’acqua penetrando nelle
fessure le allarga e le
approfondisce.
I “campi carreggiati” o “solchi a doccia”
Quando l’acqua scorre su piani
inclinati lascia dei solchi che
vengono chiamati “campi
carreggiati”.
Infatti sembrano i solchi lasciati
sul terreno dai carri
Col tempo questi solchi si
approfondiscono fino a diventare
crepacci
C.A.I.-S.S.I. 1993
micro-forme: le “vaschette”
Spesso i “campi carreggiati” si
originano da una vaschetta
Le vaschette si formano in una
piccola depressione della roccia.
Qui si accumulano l’acqua
piovana e la neve e disciolgono la
roccia allargando la depressione
iniziale.
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micro-forme del paesaggio carsico
Fori di
dissoluzione
L’acqua lavora la roccia e
allarga piccoli fori fino a
creare forme bizzarre come
queste dell’immagine
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Micro-forme: le “scannellature”
Le scannellature sono dei campi
carreggiati in miniatura e si
formano sempre per il lento
scorrimento dell’acqua su piani
inclinati
La loro dimensione è di pochi
centimetri
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Il ciclo dell’acqua
Permeabile
Sorgente
ROCCIA
Impermeabile
C.A.I.-S.S.I. 1993
Il ciclo dell’acqua
dolina
inghiottitoio
Salone di crollo
galleria
Sala
Pozzo con cascata
Il ciclo dell’acqua
Area di
trasferimento
verticale
Area di
trasferimento
orizzontale
Area
perennemente
allagata
Galleria
C.A.I.-S.S.I. 1993
Galleria o condotta forzata
C.A.I.-S.S.I. 1993
Il ciclo dell’acqua
C.A.I.-S.S.I. 1993
Meandro
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I pozzi
I pozzi permettono all’acqua di
scendere in profondità
I pozzi si formano quando l’acqua
incontra una fessura che attraversa
verticalmente la roccia
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Saloni di crollo
Le grotte possono contenere saloni
enormi che si sono formati grazie al
crollo di massi dalla volta.
Ad ogni modo non esistono solo
spazi molto grandi…
C.A.I.-S.S.I. 1993
Strettoia
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Strettoia
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Strettoia
Interazione tra acqua piovana e CO2 del suolo
CO2
CO2
CO2
Pioggia e CO2
del suolo
formano
una
soluzione
leggermente
acida
che
dissolve le rocce
carbonatiche.
In grotta la
goccia libera
CO2 e precipita
calcite
Sedimenti chimici: concrezioni
stalattiti
colonna
stalagmite
STALATTITI
Sono caratterizzate
da un canale
centrale attraverso
cui scorre l’acqua.
Formate sul soffitto dal
gocciolamento dell’acqua.
Crescono secondo la forza di
gravità.
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STALATTITI tubolari (o a cannuccia)
© Foto GGR
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STALAGMITI
Crescono dal basso verso
l’alto in corrispondenza del
punto d’impatto della goccia.
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STALAGMITI
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© Foto R. Delon
STALAGMITI a candela
• Mostrano un diametro uniforme (deposizione
della calcite solo alla sommità)
• Sono alimentate da un flusso uniforme.
• Diametro proporzionale alla portata e
all’altezza di caduta della goccia.
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COLONNE
Nascono dall’unione di una stalattite con una stalagmite.
L’acqua scorre lungo i fianchi della concrezione e l’accrescimento avviene in
larghezza. Allargandosi può ricevere l’acqua di nuovi stillicidi e ingrandirsi
ulteriormente assumendo forme sempre più complesse.
© Collignon, 1996
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Struttura interna delle stalagmiti
La formazione delle concrezioni avviene generalmente per
deposizione di lamine successive.
In sezione
appaiono come
cerchi
concentrici
simili a anelli di
accrescimento
degli alberi.
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Struttura interna delle stalagmiti
Lungo l’asse di
crescita (sezione
longitudinale) le
lamine appaiono
come livelli
deposizionali
successivi.
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 spessore = al diametro della
goccia (solitam. dato da un
singolo cristallo =>
trasparenza).
 All’estremità più in basso
possono formarsi delle pseudostalattiti.
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VASCHETTE
Si presentano come vasche isolate o collegate a gradinata
dove l’acqua tracima da una all’altra (perdita di CO2 e =>
deposizione).
L’accrescimento verso l’alto e verso l’esterno.
Le dighe si formano in corrispondenza di irregolarità del
pavimento.
© Foto GGR
© Foto GGR
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COLATE
Si formano per scorrimento
d’acqua lungo le pareti o il
pavimento delle grotte.
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