Progetto Di Filtri Attivi Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A 2009/2010 1 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a singolo polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 2 Amplificatore operazionale Richiami 1/9 Massimo Camplani L'amplificatore operazionale è un componente fondamentale per moltissimi circuiti elettronici. Nonostante sia costituito da diversi transistor viene generalmente trattato come un singolo elemento circuitale. In questo modo è possibile semplificare il suo utilizzo in circuiti come amplificatori, filtri, buffer e convertitori. L’amplificatore differenziale viene quindi realizzato e implementato in vari modi, ma il suo comportamento può essere descritto attraverso il modello di amplificatore operazionale ideale. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 3 Amplificatore operazionale Richiami 2/9 Le principali caratteristiche del modello ideale dell’amplificatore operazionale sono: Guadagno in tensione aperto infinito. Banda passante infinita. L’amplificatore non assorbe corrente Rin = ∞ L’uscita non risente dalla presenza del carico Rout = 0 Massimo Camplani Dicembre 2009 ad anello AV (ω) = ∞ Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 0≤ω≤∞ Amplificatore operazionale Richiami 3/9 L'amplificatore operazionale viene indicato negli schemi circuitali con il simbolo mostrato in figura. Massimo Camplani Il morsetto di ingresso indicato con il segno – è detto morsetto invertente, il morsetto indicato con il segno + è detto morsetto non invertente. Vcc e –Vcc sono le alimentazioni , positiva e negativa, dell’amplificatore. La relazione ingresso uscita dell’amplificatore operazionale ideale è: Vout = AV (V2 − V1 ) = AV Vin Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 5 Amplificatore operazionale Richiami 4/9 Massimo Camplani L’amplificatore operazionale non è mai utilizzato ad anello aperto, ma viene generalmente inserita una catena di controreazione, che permette di sfruttare tutte le sue proprietà. In figura è riportato lo schema classico della controreazione Dove A(s) è la funzione di trasferimento del sistema a ciclo aperto (l’amplificatore operazionale nel nostro caso) e t(s) la funzione di trasferimento della catena di controreazione. Le equazioni del sistema a ciclo chiuso sono riportate nella slide successiva. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 6 Amplificatore operazionale Richiami 5/9 X o = A(s )X i X f = t (s )X o A(s )X i A(s ) = X i + t (s )A(s )X i 1 + t (s )A(s ) Massimo Camplani Xi = Xs − X f Xo A(s )X i A(s )X i = = Xs Xi + X f Xi + X f Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 7 Amplificatore operazionale Richiami 6/9 Massimo Camplani Le due configurazioni “classiche” dell’operazionale sono la configurazione invertente (guadagno negativo), e la configurazione non invertente. k è il guadagno a ciclo chiuse del sistema. R2 k=− R1 R2 k = 1+ R1 L’espressione del guadagno a ciclo chiuso può essere facilmente ottenuta con un analisi delle correnti che scorrono nel circuito. Analizziamo per esempio la configurazione invertente (lo stesso si può fare per quella non invertente). Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 8 Amplificatore operazionale Richiami 7/9 1. 2. 3. Massimo Camplani 4. 5. 6. Dicembre 2009 La differenza di potenziale tra i terminali di ingresso all’operazionale è nulla. v1=0 La corrente che scorre su R1 è pari a v1/R1 L’operazionale non assorbe corrente i2=i1 vo = -v1(R2/R1) Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 9 Amplificatore operazionale Richiami 8/9 L’analisi e i risultati ottenuti precedentemente si basano sul concetto di massa virtuale. Sostanzialmente i due morsetti di ingresso dell'amplificatore hanno la stessa tensione, nonostante essi non siano cortocircuitati. Questo è vero solo nell'ipotesi in cui Av sia infinitamente grande (idealmente infinito). se AV ≈ ∞ Massimo Camplani e0 es = ≈0 AV Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 10 Amplificatore operazionale Richiami 8/9 Un altra configurazione molto utilizzata è la configurazione ad inseguitore di tensione (o buffer) caratterizzata da guadagno unitario. In uscita dell’operazionale viene riportata la tensione di ingresso. Vantaggio di questa configurazione dovuto all’elevata resistenza di ingresso dell’operazionale è quello di minimizzare gli effetti di carico sul generatore Massimo Camplani Vo = Vi Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 11 Amplificatore operazionale Massimo Camplani Illustreremo ora alcuni dei più significativi effetti dovuti alle non idealità negli amplificatori operazionali reali. Effetti che modificano sensibilmente il comportamento dinamico degli amplificatori operazionali. Talvolta questi possono essere trascurati sotto talune ipotesi, ma è comunque necessario tenere conto di questi fenomeni in fase di progetto di circuiti elettronici come filtri etc. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 12 Amplificatore operazionale Massimo Camplani Risposta in frequenza 1/6 Il guadagno dell’amplificatore operazionale ha una risposta in frequenza a singolo polo di tipo passa basso. Questo ovviamente implica che maggiore è la frequenza di funzionamento del circuito in cui è inserito l’operazionale, minore è il guadagno dell’operazionale. f0 è la frequenza di taglio ft (frequenza di taglio unitario) è la frequenza per la quale il modulo della risposta in ampiezza vale 0 db, ovvero l’amplificatore ha guadagno unitario. Chiameremo A(s) l’espressione che caratterizza il guadagno finito dell’operazionale f0 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 13 Amplificatore operazionale Risposta in frequenza 2/6 A0ω0 A( jω) = ω0 + jω A0ω0 Se ω >> ω0 A( jω) = jω Posto ωt = A0ω0 Massimo Camplani ft |A( jω)| ≈ f Dicembre 2009 Come specifiche, generalmente vengono fornite f0e ft. Se è verificata la condizione ft>>f0 si può avere facilmente una stima del guadagno dell'amplificatore. Chiaramente il valore finito e di tipo passa basso del guadagno dell’amplificatore comporta delle modifiche del guadagno a ciclo chiuso degli esempi precedenti Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 14 Amplificatore operazionale Risposta in frequenza 3/6 Analizziamo ora la risposta in frequenza dell’operazionale utilizzato in configurazione invertente. Nelle slide precedenti era stato calcolato un guadagno a ciclo chiuso pari a k=-R2/R1 considerando il modello dell’operazionale ideale. Sia A(s) il guadagno finito dell’operazionale discusso nelle slide precedenti: Massimo Camplani A0ω0 k0 A( jω) = = ω0 + s ω0 + s Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 15 Amplificatore operazionale Risposta in frequenza 4/6 La tensione al nodo 1 può essere scritta così: Vo ( s) V1 ( s) = − A( s) Ottenendo quindi la tensione che scorre sulla resistenza R1: Vi (s) + Vo ( s) / A( s) I1 ( s) = R1 Massimo Camplani Da cui si ottiene l’espressione per V0 e il rapporto Vo/Vi Vo ( s) = − Vo ( s) V ( s) V ( s) + Vo ( s) / A( s) − I 2 ( s) R2 = − o − i R2 A( s) A( s) R1 Vo ( s)[1 + (1 + R2 / R1 ) / A( s)] = −( R2 / R1 )Vi ( s) Vo ( s) − ( R2 / R1 ) = V1 ( s) [1 + (1 + R2 / R1 ) / A( s)] Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 16 Amplificatore operazionale Risposta in frequenza 5/6 Ora è possibile sostituire nell’equazione precedente il valore di A(s) Vo (s ) − R2 / R1 − R2 / R1 = = s Vi (s ) 1+ (1+ R2 / R1 ) / A( s) 1+ 1 (1+ R / R ) + 2 1 A0 A0 ω0 / (1+ R2 / R1 ) Massimo Camplani Per A0 >> (1+ R2 / R1 ) − R2 / R1 Vo (s ) = s Vi (s ) 1+ ωt / (1+ R2 / R1 ) La funzione di trasferimento trovata è quella di un sistema a singolo polo con pulsazione a 3db pari a: Dicembre 2009 ωt ω3db = (1+ R2 / R1 ) Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 17 Amplificatore operazionale Risposta in frequenza 6/6 Per il caso non invertente si ottiene invece: 1+ R2 / R1 Vo (s ) = s Vi (s ) 1+ ωt / (1+ R2 / R1 ) per ω0 >> (1+ R2 / R1 ) Massimo Camplani ω t La funzione di trasferimento trovata è quella di un ω = sistema a singolo polo con pulsazione a 3db pari a: 3db (1+ R2 / R1 ) Il più semplice filtro passa basso (a singolo polo) può essere dunque realizzato con l'amplificatore in una delle configurazioni classiche, scegliendo opportunamente il rapporto R2/R1 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 18 Amplificatore operazionale Caratteristica non lineare Massimo Camplani L'operazionale si comporta come illustrato precedentemente se e solo se si lavora nella zona lineare della sua caratteristica. Come è possibile vedere in figura essa è limitata dalle tensioni di alimentazione. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 19 Amplificatore operazionale Slew Rate 1/3 Un altro effetto di non idealità che comporta distorsioni non lineari è il fenomeno dello slew rate SR. Lo SR è definito come la massima velocità di variazione della tensione di uscita dell’amplificatore. Massimo Camplani dvo SR = dt max Questa specifica è in genere fornita dai costruttori in termini di V/μs. Come esempio supponiamo di sottoporre ad un amplificatore di tensione utilizzato come buffer, un gradino di ampiezza V. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 20 Amplificatore operazionale Slew Rate 2/3 Essendo Vi la tensione di ingresso, un gradino di ampiezza V: Vi = δ -1V Considerata la funzione di trasferimento del buffer pari a: Vo 1 = Vi 1 + s / ω0 Massimo Camplani Si dovrebbe ottenere in uscita la tensione Vo ( Vo = V 1 − e Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 −t /τ ) 21 Amplificatore operazionale Slew Rate 3/3 Massimo Camplani Dicembre 2009 Quando il segnale di ingresso assume un valore tale da richiedere una variazione dell’uscita più rapida di quella indicata nelle specifiche si verifica Il fenomeno dello slew rate. Nell’esempio la risposta desiderata (di tipo esponenziale) viene distorta e in uscita si ottiene una retta la cui pendenza è proprio pari al valore di SR presente nelle specifiche. Lo SR è dovuto sostanzialmente ai limiti imposti dai transistori dello stato di uscita che erogano la corrente sul carico. Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 22 Amplificatore operazionale Larghezza di banda a piena potenza 1/2 Massimo Camplani L’effetto dello slew rate può introdurre distorsione non lineare su forme d’onda di tipo sinusoidali. Nelle specifiche del costruttore viene spesso indicato il parametro fM, detto larghezzza di banda a piena potenza, legato allo slew rate. Nel caso di onda sinusoidale lo SR può distorcerla, e trasformarla in un onda triangolare. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 23 Amplificatore operazionale Larghezza di banda a piena potenza 2/2 fM è definita come la frequenza per la quale una sinusoide di ampiezza pari all’ampiezza massima che può fornire l’operazionale Vomax, mostra distorsione per il fenomeno dello slewrate. SR fM = 2πVo max Massimo Camplani E possibile ricavare un espressione che lega fM, la frequenza di funzionamento f0 e la tensione di ingresso V0. In questo modo si può avere una stima di quale sia la massima ampiezza del segnale di ingresso alla frequenza di lavoro f0 (o viceversa). Segnale sinusoidale vi = Vi senωt ' Velocità variazione del segnale dvi = ωVi ' cos ωt dt ⎛ ωM Vo = Vo max ⎜⎜ ⎝ ωo ⎞ ⎟⎟ ⎠ Massima ampiezza della sinusoide di pulsazione ωo. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 24 Amplificatore operazionale Problemi in continua Alcuni problemi dovuti alla non idealità dell’amplificatore differenziale, sono particolarmente rilevanti se si lavora in continua. L’effetto della tensione di offset VOS dovuta allo sbilanciamento (sempre presente) dei circuiti integrati che compongono lo stadio differenziale dell’operazionale, può limitare fortemente l’escursione massima del segnale in ingresso allo stadio di amplificazione. ⎛ R2 ⎞ Vo = VOS ⎜⎜1 + ⎟⎟ ⎝ R1 ⎠ Massimo Camplani Una possibile soluzione, se l’applicazione non richiede di lavorare a basse frequenze, è connettere un condensatore in serie al resistore R1, in questo modo in uscita la tensione Vos non verrà amplificata. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 25 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a Singolo Polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 26 Massimo Camplani Filtri Attivi Circuiti elettronici che implementano azioni filtranti di vario tipo sono utilizzati in moltissime applicazioni, nel campo delle telecomunicazioni, in sistemi di acquisizione dati, sistemi di potenza ecc. Per applicazioni alle alte frequenze (> 1 MHz) generalmente vengono utilizzati filtri composti da elementi passivi come induttori, capacitori e resistori. In un range di frequenza più basso (1KHz – 1MHz) i valori degli induttori diviene troppo grande, rendendo il componente difficile da rializzare (anche per ragioni economiche) e difficilmente utilizzabile. In questi casi si utilizzano circuiti in cui sono presenti amplificatori operazionali, capacitori e resistori. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 27 Filtri a singolo polo Massimo Camplani Analizziamo in questa sezione i circuiti filtranti più semplici che è possibili realizzare con amplificatori operazionale. Questi circuiti sono caratterizzati dalla presenza di un unico operazionale e da una funzione di traferimento a singolo polo. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 28 Filtri a singolo polo a0 H LP (s ) = s + ω0 Massimo Camplani a1s H HP (s ) = s + ω0 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 29 Filtri a singolo polo I filtri a singolo polo si basano sostanzialmente sugli schemi classici con cui viene utilizzato l’amplificatore operazionale. La catena di controreazione può essere formata da due impedenze qualsiasi, non necessariamente due resistenze. In questo modo è possibile ottenere dei semplici filtri a singolo polo, con un unico stadio di amplificazione. Massimo Camplani Vo (s ) Z 2 (s ) =− Vi (s ) Z1 (s ) Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 30 Filtri a singolo polo Integratore di Miller e LPF 1/2 1 Z1 (s ) = R2 , Z 2 (s ) = sC Vo (s ) Z 2 (s ) =− Vi (s ) Z1 (s ) Massimo Camplani Vo 1 =− Vi sCR L'integratore di Miller è un integratore puro. Per frequenze nulle ha un guadagno infinito, e ciò lo rende instabile. Nella realizzazione pratica l'uscita satura al valore della tensione di alimentazione Vcc positiva. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 31 Filtri a singolo polo Integratore di Miller e LPF 2/2 Z1 (s ) = R, Z 2 (s ) = Massimo Camplani Vo (s ) Z 2 (s ) =− Vi (s ) Z1 (s ) sCR f 1 / sC + R f RF Vo R =− Vi 1+ sCRF Con questa soluzione si stabilizza il filtro, ma l'integratore non è ideale. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 32 Filtri a singolo polo LPF con configurazione non invertente Si può allo stesso modo ottenere un filtro LP utilizzando la configurazione non invertente, come mostrato in figura ( Vin − Vx ) I , I= Vx = sC1 R1 Massimo Camplani Vin Vx = sC1R1 + 1 Vout ⎛ R2 ⎞ ⎛ R2 ⎞ Vout 1 ⎜⎜1 + ⎟⎟ = Vx ⎜⎜1 + ⎟⎟ , = Vin sC1R1 + 1 ⎝ R3 ⎠ ⎝ R3 ⎠ Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 33 Filtri a singolo polo Esempio progetto LPF Si consideri il circuito in figura e si progetti un filtro LPF con guadagno in tensione pari a 5 (in modulo) e f0=1kHz a0 H LP (s ) = s + ω0 gainDC a0 = =5 ω0 1 RF Vo R = − RC =− Vi 1+ sCRF 1/CRF + s ⇒ R = 0.2 R f ω0 = 2π ⋅10 = 1 / CR f Massimo Camplani 3 1 ⇒ Rf = 2π ⋅103 C Scelto il valore di C, si possono facilmente determinare i valori di R e Rf in modo tale da rispettare le specifiche. Per esempio scegliendo C=45nF, si ottiene Rf=3.38KΩ e R=667Ω. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 34 Filtri a singolo polo Derivatore e HPF 1/2 1 Z1 (s ) = , Z 2 (s ) = R sC Vo (s ) Z 2 (s ) =− Vi (s ) Z1 (s ) Massimo Camplani Vo = −sCR Vi Il circuito mostrato in figura è un derivatore puro, ovvero si comporta come un filtro passa alto con frequenza di taglio infinita. Anche questo filtro presenta problemi di stabilità. In generale viene posto in serie al condensatore un resistore. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 35 Filtri a singolo polo Derivatore e HPF 2/2 1 Z1 (s ) = + R1 , Z 2 (s ) = R2 sC Vo (s ) Z 2 (s ) =− Vi (s ) Z1 (s ) Massimo Camplani Vo R2 s =− ⋅ Vi R1 s +1 / CR1 Filtro passa alto a singolo polo realizzato con un unico stadio di amplificazione Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 36 Filtri a singolo polo HPF con configurazione non invertente Si può allo stesso modo ottenere un filtroHP utilizzando la configurazione non invertente, come mostrato in figura Vx = I R1 , I = (Vin − Vx )sC1 Massimo Camplani sC1R1 Vx = Vin sC1R1 + 1 Vout ⎛ R2 ⎞ Vout sC1R1 ⎛ R2 ⎞ ⎜⎜1 + ⎟⎟ = Vx ⎜⎜1 + ⎟⎟ , = Vin sC1R1 + 1 ⎝ R3 ⎠ ⎝ R3 ⎠ Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 37 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a Singolo Polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 38 Filtri del secondo ordine In letteratura sono presenti numerosi esempi di modelli di filtri del secondo ordine (o filtri biquadraditici) ottenibili attraverso l'utilizzo di elementi attivi quali gli amplificatori operazionali. Un filtro del secondo ordine è caratterizzato dalla seguente funzione di trasferimento: a2 s 2 + a1 s + a0 H (s ) = 2 2 s + (ω0 / Q )s + ω0 Massimo Camplani I poli della funzione di trasferimento sono: ( ω0 p1, p2 = − m jω0 1 − 1 / 4Q 2 2Q Dicembre 2009 ) Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 39 Filtri del secondo ordine Massimo Camplani Low Pass Filter 2 H 0ω0 H (s ) = 2 2 s + (ω0 / Q )s + ω0 Dicembre 2009 con a0 = H 0ω0 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 2 40 Filtri del secondo ordine Massimo Camplani High Pass Filter 2 H0s H (s ) = 2 con a2 = H 0 2 s + (ω0 / Q )s + ω0 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 41 Filtri del secondo ordine Massimo Camplani Band Pass Filter H 0 (ω0 / Q )s H (s ) = 2 con a1 = H 0 (ω0 / Q ) 2 s + (ω0 / Q )s + ω0 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 42 Filtri SAB Intro 1/2 Massimo Camplani I filtri biquadratici ad amplificatore singolo SAB sono composti da un unico stadio di amplificazione. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 43 Filtri SAB Intro 2/2 I filtri biquadratici ad amplificatore singolo SAB sono composti da un unico stadio di amplificazione, e quindi sono particolarmente adatti per applicazioni che richiedono bassi consumi di energia. D'altro canto questi filtri sono notevolmente influenzati dalla larghezza di banda finita dell'amplificatore e risultano essere molto sensibili alle tolleranze degli elementi passivi utilizzati nella catena di controreazione. Questo tipo di filtro viene dunque utilizzato in genere in applicazioni con specifiche poco stringenti con fattori di merito Q < 10. La sintesi dei filtri SAB consiste in due passi fondamentali: Scelta della rete di controreazione per ottenere i poli della funzione di trasferimento in modo tale da rispettare le specifiche su ω e .Q 0 zScelta dei morsetti di ingresso per determinare gli zeri della funzione di trasferimento Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 44 Filtri SAB Catena di controreazione 1/4 X o = A(s )X i X f = t (s )X o Massimo Camplani Xi = Xs − X f Xo A(s )X i A(s )X i = = X s Xi + X f Xi + X f A(s )X i A(s ) = X i + t (s )A(s )X i 1 + t (s )A(s ) Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 45 Filtri SAB Catena di controreazione 2/4 E' possibile dimostrare che per valori elevati del guadagno dell'operazionale (teoricamente infiniti), i poli del sistema a ciclo chiuso sono gli zeri della rete di controreazione: Funzione di trasferimento N (s ) t (s ) = D(s ) della rete di controreazione I poli del sistema a ciclo chiuso si possono ottenere da: Massimo Camplani 1+ Kt ( s) = 0 Se K = ∞ t (s p )= 0 1 t (s p )= − K Le più semplici reti che hanno una coppia di radici complesse coniugate al numeratore della loro funzione di trasferimento sono le reti bridget-T Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 46 Filtri SAB Massimo Camplani Catena di controreazione 3/4 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 47 Filtri SAB Catena di controreazione 4/4 Consideriamo la prima delle reti mostrate nella figura precedente, come detto i poli del sistema a ciclo chiuso sono gli zeri della funzione di trasferimento della catena di controreazione. E’ possibile quindi trovare due relazioni che legano le specifiche di progetto (Q e ω0) e i componenti della rete di controreazione. ⎛ 1 1 ⎞ 1 1 s + (ω0 / Q )s + ω0 = s + s⎜⎜ + ⎟⎟ + ⎝ C1 C2 ⎠ R3 C1C2 R3 R4 2 Massimo Camplani 1 ω0 = C1C2 R3 R4 2 2 ⎡ C1C2 R3 R4 Q= ⎢ R3 ⎢⎣ ⎛ 1 1 ⎞⎤ ⎜⎜ + ⎟⎟⎥ ⎝ C1 C2 ⎠⎥⎦ −1 Il valore dei componenti può essere facilmente determinato se si sceglie per primo il valore delle capacità: 1 1 1 = = C1 C2 C posto Dicembre 2009 si ottiene C R3 = R3 = R, R4 = R / m, con Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 2Q ω0 m = 4Q 2 48 Filtri SAB Esempi 1/5 Massimo Camplani Determinati i poli del sistema a ciclo chiuso, dobbiamo stabilire dove applicare l'ingresso. Infatti modificando il punto su cui applicare l’ingresso si ottengono differenti zeri nella funzione di trasferimento del sistema a ciclo chiuso. L'ingresso del sistema può essere collegato a qualunque nodo connesso a massa, in questo modo non vengono modificati i poli del sistema. Per esempio un filtro passa banda può essere ottenuto con la rete (a) con il seguente circuito: Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 49 Filtri SAB Esempi 2/5 La funzione di trasferimento di filtri SAB può essere facilmente ottenuta con una analisi nodale. Nodo 2 : ∑Y e j 2 − Y1 E1 − Y4e4 = 0 Massimo Camplani Nodo 3 : − Y5e4 − Y3e2 = 0 imponendo e4 = V2 si ottiene : Y1Y3 V2 (s) H ( s) = =− E1 (s) Y5 (Y1 + Y2 + Y3 + Y4 ) + Y4Y3 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 50 Filtri SAB Esempi 3/5 Applicando la funzione di trasferimento trovata al circuito passa banda mostrato precedentemente si ottiene infatti:. Un’altra possibile scelta dei componenti 1 può essere la seguente s − H ( s) = R1C4 s ⎛ 1 1 ⎞ 1 ⎛1 1 ⎞ ⎜⎜ + ⎟⎟ s 2 + ⎜⎜ + ⎟⎟ + R5 ⎝ C3 C4 ⎠ R5C3C4 ⎝ R1 R2 ⎠ H ( s) = con Q = 1/α fattore di qualità C3 = C4 = C Massimo Camplani R1 = R1 = Dicembre 2009 H 0αω0 s s 2 + αω0 s + ω02 Q H 0ω0C Q , 2 2Q − H 0 ω0C ( Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 ) R5 = 2Q ω0C 51 Filtri SAB Esempi 4/5 Un filtro passa basso invece può essere ottenuto con il seguente circuito: Un’altra possibile scelta dei componenti può essere la seguente H 0ω02 H ( s) = 2 2 s + αω0 s + ω0 con Q = 1/α fattore di qualità C5 = C, C2 = kC 1 R1R3C2C5 H ( s) = s ⎛1 1 1 ⎞ 1 s 2 + ⎜⎜ + + ⎟⎟ + C2 ⎝ R1 R3 R4 ⎠ R3 R4C2C5 Massimo Camplani − Dicembre 2009 4(H 0 + 1) ⎤ α ⎡ R4 = ⎢1 ± 1 − ⎥ 2ω0C ⎣ kα ⎦ 1 , R3 = 2 2 ω0 R4 kC Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 R4 R1 = H0 52 Filtri SAB Esempi 5/5 Un esempio di filtro passa alto può essere il seguente: Un’altra possibile scelta dei componenti può essere la seguente H0s2 H ( s) = 2 s + αω0 s + ω02 C1 2 s C4 H ( s) = s ⎛ C 1 1 ⎞ 1 s 2 + ⎜⎜ 1 + + ⎟⎟ + R5 ⎝ C3C4 C3 C4 ⎠ R2 R5C3C4 Massimo Camplani − Dicembre 2009 con Q = 1/α fattore di qualità C1 = C3 , C4 = C/H0 R2 = R5 = Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 α ω0C (2H 0 + 1) 2H 0 + 1 αω0C 53 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a Singolo Polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key z z Circuito di Antoniou Configurazione ad anello a doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 54 Filtri di Sallen e Key Intro 1/2 Massimo Camplani Attraverso un amplificatore operazionale in configurazione non invertente è possibile realizzare un generatore di tensione controllato in tensione (VCVS) con guadagno K Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 55 Filtri di Sallen e Key Intro 2/2 Massimo Camplani La struttura dei filtri di Sallen e Key è mostrata in figura: imponendo e4 = V2 si ottiene : V2 (s) KY1Y4 H ( s) = =− E1 (s) Y5 (Y1 + Y2 + Y3 + Y4 ) + Y4 (Y1 + (1 − K )Y2 + Y3 ) Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 56 Filtri di Sallen e Key Esempio 1/3 Un filtro passa basso invece può essere ottenuto con il seguente circuito: Per rispettare le specifiche ω0 e Q i componenti possono essere scelti con queste equazioni di progetto H 0ω02 H ( s) = 2 2 s + αω0 s + ω0 Massimo Camplani con Q = 1/α fattore di qualità C1 = C2 = C, K = H 0 > 2 H ( s) = K R1R2C1C2 R1 = 1 ω0 R2C 2 ⎡ 1 ⎛ 1 1 ⎞ 1− K ⎤ K s + s ⎢ ⎜⎜ + ⎟⎟ + + ⎥ C R R R C R1R2C1C2 2 ⎠ 2 2⎦ ⎣ 1⎝ 1 R2 = α ⎡ 4(H 0 − 2) ⎤ + + 1 1 ⎢ ⎥ α2 ⎦ 2ω0C ⎣ 2 Dicembre 2009 se imponiamo R1 = R2 = 1/ω0C, otteniamo K = 3 - α Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 57 Filtri di Sallen e Key Esempio 2/3 Un esempio di filtro passa alto può essere il seguente: Per rispettare le specifiche ω0 e Q i componenti possono essere scelti con queste equazioni di progetto H0s2 H ( s) = 2 s + αω0 s + ω02 Massimo Camplani con Q = 1/α fattore di qualità C1 = C2 = C Ks 2 H ( s) = ⎛ 1 1 1− K ⎞ K ⎟⎟ + s 2 + s⎜⎜ + + ⎝ R2C1 R2C2 R1C1 ⎠ R1R2C1C2 α + α 2 + 8(H 0 − 1) R1 = 2ω0C R2 = 4 ω0C α 2 + 8(H 0 − 1) se imponiamo R1 = R2 = 1/ω0C, otteniamo K = 3 - α Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 58 Filtri di Sallen e Key Esempio 3/3 Un esempio di filtro passa banda può essere il seguente: K s C1R! H ( s) = ⎛ 1 1 1 1 1− K ⎞ K ⎛1 1 ⎞ ⎟⎟ + ⎜⎜ + ⎟⎟ + + + + s 2 + s⎜⎜ R C R C R C R C R C R C C R2 ⎠ 1 2 2 1 1 1 2 2 ⎠ 3 1 2 ⎝ R1 ⎝ 3 2 Per rispettare le specifiche ω0 e Q i componenti possono essere scelti con queste equazioni di progetto H 0αω0 s H ( s) = − 2 s + αω0 s + ω02 Massimo Camplani C1 = C2 = C R1 = R1 = 1 ω0 C si ottiene Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 K= 3Q − 1 2Q − 1 59 Filtri di ordine elevato Massimo Camplani E’ possibile realizzare filtri di ordine elevato utilizzando in cascata le celle elementari studiate. Il grosso vantaggio dei filtri attivi ottenuti con operazionali è quello di poter essere connessi in cascata senza rilevanti effetti di carico. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 60 Filtri di ordine elevato V3 ( s ) Z i 2 (s) = H 2 ( s) H (s) = H 1 ( s) V1 ( s ) Z i 2 ( s ) + Z u1 ( s ) Massimo Camplani se Z i 2 ( s ) = ∞ o Z u1 ( s ) = 0 H ( s) = H 2 (s) H 1 ( s) H(s) è la funzione di trasferimento del sistema complessivo costituito da due celle in cascata. Questa è data dal prodotto delle due celle se la resistenza di uscita del primo blocco è pari a 0 o la resistenza di ingresso è pari a ∞ . Essendo comunque questa una condizione di idealità, se è rispettato Zi2>>Zu1 la funzione di trasferimento totale è approssimabile come il prodotto delle due funzioni di trasferimento. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 61 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a Singolo Polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 62 Circuito di Antoniou Risonatore RLC 1/2 Massimo Camplani Il risonatore RLC può essere utilizzato per ottenere circuiti che realizzano funzioni filtranti del secondo ordine. Applicando il segnale di ingresso nei diversi punti (x,y,z), si ottengono differenti funzioni filtranti, caratterizzate tutte dagli stessi poli caratteristici del sistema. Z 2 ( s) H ( s) = Z 2 ( s ) + Z1 ( s ) Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 63 Circuito di Antoniou Risonatore RLC 2/2 H ( s) = Massimo Camplani H (s) = 1 / LC s 2 + s (1 / CR ) + (1 / LC ) s (1 / CR ) s 2 + s (1 / CR ) + (1 / LC ) In tutti i casi si ottiene: 1 ω0 = LC ω0 1 = Q CR s2 H (s) = 2 s + s (1 / CR ) + (1 / LC ) Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 64 Circuito di Antoniou Sostituzione induttore In letteratura sono presenti molti modelli di filtri che basano il loro funzionamento sulla sostituzione dell’induttore nel classico circuito RLC, con una rete RC e amplificatori operazionali. Uno dei circuiti che garantisce le migliori prestazioni è il circuito di Antoniou; il quale risulta poco sensibile alle non idealità degli amplificatori operazionali. R2 Massimo Camplani C4 R1 R3 R5 L= R2 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 65 Circuito di Antoniou Risonatore RLC Massimo Camplani Si può dunque utilizzare l’induttore così ottenuto in un classico circuito RLC. E’ possibile inoltre inserire un blocco di guadagno k ottenuto con un amplificatore operazionale in configurazione non invertente per evitare qualsiasi effetto di carico. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 66 Circuito di Antoniou Equazioni di progetto Il Risonatore mostrato precedentemente è caratterizzato da: ω0 = 1 1 = LC6 C4C6 R1 R3 R5 / R2 Massimo Camplani Q = ω0C6 R6 = R6 ⎛ C6 R2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ ⎝ C4 R1 R3 R5 ⎠ Una scelta che può essere fatta per rispettare le specifiche del filtro sui parametri ω0 e Q è la seguente: si ottiene ω0 = 1 / CR scelta C 4 = C6 = C posto R1 = R2 = R3 = R5 = R ed R6 = QR Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 67 Circuito di Antoniou Massimo Camplani LPF Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 68 Circuito di Antoniou Massimo Camplani HPF Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 69 Circuito di Antoniou Massimo Camplani BPF Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 70 Circuito di Antoniou Massimo Camplani Tabella riassuntiva Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 71 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a Singolo Polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 72 Configurazione ad anello con doppio integratore Intro 1/2 In questa sezione verranno illustrati alcuni tipi di filtri attivi basati sostanzialmente su due integratori connessi in cascata. Prendiamo in considerazione la funzione di trasferimento di un filtro biquadratico di tipo passa alto. Vhp H0s2 = 2 2 Vi s + s (ω0 / Q) + ω0 ω0 1 ω0 Vhp = H 0Vi − Vhp − 2 Vhp Q s s 2 ⇒ Massimo Camplani L’espressione trovata per Vhp può essere facilmente descritta dal seguente schema a blocchi. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 73 Configurazione ad anello con doppio integratore Intro 2/2 E’ possibile verificare facilmente come l’uscita del sommatore, l’uscita del primo integratore e l’uscita del secondo integratore siano rispettivamente una funzione passa alto, una funzione passa banda e una funzione passabasso. Uscita I° integratore : Massimo Camplani -(ω0 / s)Vhp = Uscita H 0ω 0 s s + s(ω0 / s) + ω 0 2 II° integratore : -(ω0 / s 2 )Vhp = 2 Vi 2 -(ω0 / s 2 )Vhp H 0ω 0 2 Dicembre 2009 -(ω0 / s)Vhp 2 s + s(ω0 / s) + ω 0 2 Si può concludere che il circuito biquadratico ad anello con doppio integratore può essere utilizzato per ottenere le azioni filtranti di tipo LP, HP e BP contemporaneamente. 2 Vi Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 74 Configurazione ad anello con doppio integratore Filtro KHN 1/2 Massimo Camplani Una possibile implementazione del filtro ad anello con doppio integratore può essere ottenuta mediante il filtro biquad Kerwin-Huelsman-Newcomb (biquad KHN). Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 75 Configurazione ad anello con doppio integratore Filtro KHN 2/2 L’analisi diretta del circuito ci porta a scrivere: ω0 1 ω0 Vhp − 2 Vhp = H 0Vi − Q s s 2 Vhp R f ω0 2 ⎛ Rf ⎞ R2 ⎛ R f ⎞ ω 0 ⎟⎟ Vhp − ⎟⎟Vi + ⎜⎜1 + ⎜⎜1 + Vhp Vhp 2 R1 s R1 ⎠ R2 + R3 ⎝ R1 ⎠ s ⎝ da cui si ottengono le semplici equazioni di progetto in funzione delle specifiche su ω 0 , H 0 e Q : Massimo Camplani R3 = R2 + R3 Rf R1 =1 R3 = 2Q − 1 R2 H 0 = 2 - (1/Q) 1 = ω0 avendo scelto CR Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 76 Configurazione ad anello con doppio integratore Filtro Tow-Thomas 1/3 Massimo Camplani Il filtro biquad di Tow-Thomas è un’altra possibile implementazione del filtro a doppio integratore, in questo caso tutti gli amplificatori sono utilizzati in maniera single-ended. In questo caso però non è più disponibile l’uscita passa alto del segnale. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 77 Configurazione ad anello con doppio integratore Filtro Tow-Thomas 2/3 Massimo Camplani Per ovviare a questo problema, il filtro di Tow-Thomas può essere utilizzato con schema a feedforward. In questo modo è possibile ottenere tutte le funzioni filtranti del secondo ordine 1⎛ 1 r ⎞ 1 ⎛C ⎞ ⎟⎟ + 2 s 2 ⎜ 1 ⎟ + s ⎜⎜ − C ⎝ R1 RR3 ⎠ C RR2 V0 ⎝C⎠ = 1 1 Vi s2 + s + 2 2 QCR C R Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 78 Configurazione ad anello con doppio integratore Filtro Tow-Thomas 3/3 Massimo Camplani Le equazioni di progetto sono molto semplici e sono riassunte in tabella, specificati ω0 e Q i componenti possono essere facilmente scelti come indicato in tabella: All cases C,r= arbitrario, R=1/ω0C LP C1=0, R1=∞, R3=∞, R2=R/Gdc Positive BP C1=0, R1=∞, R2=∞, R3=Qr/Gcentrobanda Negative BP C1=0, R2=∞, R3=∞,R1=R/Gcentrobanda HP C1=CxGhf, R1=∞, R2=∞, R3=∞ Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 79 Outline L'amplificatore Operazionale zFiltri a singolo polo zSingle Amplifier Biquad (SAB) zFiltri di Sallen e Key zCircuito di Antoniou zConfigurazione ad anello con doppio integratore zFiltri a capacità commutate Massimo Camplani z Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 80 Filtri a capacità commutate I principali svantaggi dei circuiti fin qui mostrati sono sostanzialmente dovuti all’impossibilità che essi possano essere inseriti in un unico circuito integrato monolitico e alla necessità di precise costanti di tempo RC per rispettare le specifiche di progetto. Dobbiamo considerare inoltre che i componenti in commercio assumono solo alcuni valori standard e con ben determinate tolleranze. Una soluzione a questi problemi è data dai circuiti a capacità commutata. Essi si basano sul concettoR per cui una capacità a cui è collegato un interrutore può comportarsi come una resistenza se la velocità di commutazione dell’interruttore è sufficientemente alta. Massimo Camplani 2 Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 81 Filtri a capacità commutate Se la frequenza fc con cui viene azionato l’interruttore è molto maggiore della frequenza del segnale di ingresso (sul morsetto A), il quale durante il tempo di commutazione Tc può essere considerato costante allora è possibile scrivere: quantita di carica spostata : ΔQ = C(V A-VB ) frequenza di commutazio ne : f c = 1 / Tc Massimo Camplani I = ΔQf c = C(V A-VB )fc da cui possiamo scrivere R eq = 1 / f c C = Tc / C C2 τ = Req C 2 = Tc C1 Il vantaggio principale è dovuto al fatto che la costante di tempo dipende da un rapporto di capacità. In questo modo l’incertezza sul valore della costante di tempo è molto minore rispetto a quella che si ottiene con un classico circuito RC. Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 82 Filtri a capacità commutate Transistor usati come interruttori Massimo Camplani Segnale di clock che pilota gli interruttori Dicembre 2009 Modellistica Circuitale A.A. 2009/2010 83