ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE CLASSE III D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali DOCENTE COORDINATORE prof.ssa Caterina Alastra COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ITALIANO e STORIA prof.ssa Elisabetta Poma INGLESE prof.ssa Efisia Mattana FRANCESE prof.ssa Sabrina Strazzera MATEMATICA prof. Leonardo Mancuso INFORMATICA prof. Giuseppe Spezia LABORATORIO DI INFORMATICA GESTIONALE prof. Giuseppe Finazzo ECONOMIA AZIENDALE prof. Pietro Castiglione DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA prof.ssa Concetta Mistrettta SCIENZE MOTORIE prof.ssa Cristina Alaimo RELIGIONE prof.ssa Caterina Alastra - Dati generali sulla classe La classe III D, inizialmente composta da 21 alunni, a causa del ritiro formale di un alunno e del trasferimento presso altro Istituto di altri due ragazzi, attualmente include 19 alunni, di cui 14 maschi e 5 femmine, tutti provenienti da Erice, Trapani e Valderice. Tutti hanno frequentato la II D dell’anno scorso, ad eccezione di un ragazzo proveniente dall’ Istituto Tecnico Industriale. - Profilo della Classe Il gruppo è ben amalgamato poiché, come si è detto, quasi tutti gli alunni provengono dalla stessa classe del biennio. In generale, nel primo periodo di attività didattica non si sono rilevati problemi disciplinari. Solo alcuni allievi, infatti, evidenziano troppa vivacità, ma nel complesso sono sensibili al richiamo dell’insegnante e si attengono alle regole dell’Istituto. Dal punto di vista didattico, dai primi dati emerge una situazione piuttosto eterogenea nell’approccio al dialogo educativo e allo studio. Si nota, accanto ad alunni interessati allo studio, un altro gruppo che mostra interesse e metodo di lavoro che deve essere intensificato accanto all’impegno nel lavoro domestico. Per altri, si rileva, invece, una scarsa consapevolezza dei propri doveri e dello sforzo necessario ad affrontare il primo anno del triennio, da sempre particolarmente delicato per gli allievi. In particolare, i discenti hanno una preparazione di base diversificata nelle discipline degli Assi culturali. Le lacune di base medie degli studenti possono essere individuate nelle carenze nell’Asse matematico e in alcuni prerequisiti per l’area linguistico-espressiva nell’Asse dei linguaggi. Tutti i docenti, infine, hanno instaurato in classe un clima sereno di dialogo e di collaborazione che costituisce una buona premessa per un lavoro proficuo. Nella prima parte dell’anno i docenti dalla somministrazione dei test di ingresso hanno evidenziato quanto già esposto. - Programmazione per competenze - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) e le competenze trasversali Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A). Esso è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale. Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. Tra le competenze degli indirizzi tecnici e specificatamente del settore economico, il consiglio di classe ritiene di perseguire in modo unitario le seguenti Competenze trasversali: - Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti - Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana e straniera adeguandolo alla specificità dei diversi contesti comunicativi (professionale, sociale, culturale, economico). - Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. - Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare. - Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione. – Competenze, abilità e conoscenze Tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) nonché dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, ciascun docente declina l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze, e quindi si rimanda alle programmazioni dei singoli docenti. – Competenze comportamentali trasversali Per quanto riguarda la socializzazione: Disponibilità a instaurare buoni rapporti con tutti; Disponibilità all'ascolto, al rispetto dei tempi, degli spazi e dei diritti degli altri durante il lavoro, il dibattito e le verifiche in classe; Disponibilità a collaborare con tutti nel lavoro. Per quanto riguarda la responsabilizzazione: Consapevolezza dei propri doveri; autonomia nel lavoro individuale; Abitudine al rispetto delle scadenze (capacità organizzativa); Rispetto delle regole della convivenza scolastica e del comportamento in generale; Attitudine a riconoscere, valorizzare e utilizzare adeguatamente le proprie capacità. - - Metodologie didattiche I percorsi dei nuovi istituti tecnici danno ampio spazio alle metodologie finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni reali, il lavoro per progetti. Si prevede, inoltre, di adottare: Lavoro coordinato tra tutti i docenti sia nella fase dell’impostazione che di gestione, di verifica e di valutazione degli obiettivi. Esposizione chiara e articolata tale da fare emergere gli elementi essenziali dell’unità didattica in modo diretto e immediato. Adozione delle strategie del problem posing del problem solving così da stabilire con gli allievi un dialogo aperto e costruttivo rivolto a promuovere la costante ricerca dei rapporti causali, logici, spaziali e temporali tra le conoscenze di cui sono già in possesso e quelle che via via apprendono. Gli allievi saranno, altresì, sollecitati a porre domande per chiarimenti e sviluppi nonché a formulare ipotesi di soluzioni dei problemi che scaturiscono dall’esposizione dei docenti e dalle loro stesse riflessioni (Lezioni frontali e a scoperta guidata. Lavori di gruppo. Lezioni dialogate. Visite guidate. Lezioni pratiche Approccio comunicativo. Lezione interattiva. Pair work/ group work. Skills development). - Strumenti dell’azione didattica Manuali. Riviste specializzate. Quotidiani. Fonti normative. Mappe concettuali. LIM. Illustrazioni. Cassette audio-video. CD ROM e Sussidi informatici in genere (Software didattico). Aula informatica. - Strumenti di verifica e di valutazione La verifica dell’apprendimento è un processo continuo, messo in atto dal docente quotidianamente per misurare l’apprendimento di conoscenze, l’acquisizione di abilità e per verificare l’incidenza della propria azione didattica. Essa deve favorire la capacità di autovalutazione dell’alunno e il suo coinvolgimento nel processo di apprendimento. Si utilizzeranno sia le verifiche formative che quelle sommative in relazione alle loro diverse finalità. Si precisa che la verifica formativa costituisce l’accertamento sistematico dell’iter d’apprendimento per recuperare quanti non hanno raggiunto l’obiettivo e per gratificare quelli che ci sono riusciti, perciò non comporta forme di classificazione ma valuta il corretto svolgimento delle operazioni di apprendimento/insegnamento, permettendo così di sanare in tempo reale le difficoltà e di organizzare interventi di recupero individualizzato. La verifica sommativa si attua al termine di ogni modulo o di un suo segmento significativo, per misurare in modo aggregato, sommativo appunto, l’apprendimento (conoscenze, competenze, abilità) raggiunto dagli allievi, in relazione agli obiettivi prefissati. Gli strumenti per entrambi i tipi di verifiche saranno: colloqui, interrogazioni orali, rielaborazioni, relazioni scritte, test scritti a risposta multipla e/o a risposta aperta, risoluzioni di problemi, esercitazioni individuali o di gruppo, esercitazioni al computer, controllo del lavoro svolto a casa. Per quanto attiene al numero delle prove, si effettueranno non meno di tre prove scritte e due orali per quadrimestre e per disciplina; per le materie solo orali sono previste due prove di cui una propriamente orale, con la facoltà da parte dei docenti di aumentare il numero delle prove in caso siano necessari ulteriori riscontri. In ordine alla valutazione, considerando che rappresenta un processo continuo di confronto critico tra gli obiettivi proposti, come traguardo del processo formativo, ed il livello raggiunto dall’alunno, se ne sottolinea il valore formativo ed orientativo e non punitivo. I docenti assumono come strumento fondamentale la misurazione, dalla quale non si può prescindere, ma sono consapevoli che la valutazione non si esaurisce in essa. Essa è finalizzata ad aiutare ciascun alunno a conoscere le proprie capacità e i propri limiti e a prendere coscienza del proprio processo di apprendimento. Così il voto sarà sempre comunicato tempestivamente e motivato, anche per consentire all’alunno di migliorare le strategie di studio. Si ritiene inoltre fondamentale, ai fini dell’autonomia personale, guidare ed abituare gli alunni all’autovalutazione. Nella valutazione periodica si terrà conto dell’esito delle verifiche sommative, mentre in quella finale e globale, oltre a questi risultati si terrà conto del percorso di apprendimento, del metodo di studio, dell’impegno rispetto alle scadenze, della partecipazione attiva al lavoro di classe, dell’impegno, della motivazione allo studio, dei progressi “in itinere”, anche in considerazione delle singole personalità. Infine, il Consiglio concorda su un’equa distribuzione delle prove sommative periodiche e giornaliere e del carico di lavoro domestico. Per quanto riguarda la misurazione disciplinare, si rimanda alle programmazioni per materia e alla griglie di valutazione adottata dal Collegio dei Docenti ed inserita nel POF d’Istituto. - Modalità di recupero, sostegno, approfondimento Tutti i Docenti mettono in conto di effettuare interventi di recupero curricolare e in itinere su segmenti di programma da chiarire o rinforzare. Qualora si rendessero necessarie o venissero richieste attività di recupero in orario pomeridiano, il Consiglio valuterà le modalità e i tempi di tali interventi, e ne informerà tempestivamente la classe e le famiglie per iscritto. Analogamente si procederà per eventuali attività di approfondimento. Durante l’anno scolastico, nei vari momenti dello svolgimento dell’attività didattica, a seconda dell’opportunità e delle occasioni, e soprattutto in graduale preparazione dell’esame di Stato, saranno proposti collegamenti interdisciplinari e attività, al fine di favorire, da parte dei ragazzi, un approccio non settoriale ai diversi ambiti culturali. - Attività extracurriculari e inserimento in progetti d'istituto Il Consiglio, in funzione del conseguimento degli obiettivi prefissati, prevede la partecipazione della classe alle seguenti attività: Uscite didattiche e viaggi di istruzione Rappresentazioni teatrali e spettacoli cinematografici, anche in lingua straniera Tornei sportivi d'istituto Convegni, conferenze, seminari di studi, stages organizzati da altri istituti o enti riconosciuti Incontri con psicologi ed esperti di tematiche adolescenziali. Erice, lì 06/12/2015 La Coordinatrice Prof.ssa Caterina Alastra ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE III D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali MATERIA: DIRITTO INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA 1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSE La classe III D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 15 maschi e 4 femmine, tutti provenienti da Erice o Trapani. La classe si presenta alquanto omogenea sotto il profilo della disponibilità e del comportamento per cui si è già instaurato un clima sereno di collaborazione che costituisce una buona premessa per un lavoro proficuo. 1.1 - Livelli di partenza All’inizio dell’anno scolastico dopo aver effettuato un “ripasso” intensivo ed accurato dei concetti giuridici di base, si è potuto constatare un livello accettabile di conoscenza degli stessi da parte della maggior parte degli alunni ed è stata colta l’occasione per ribadire a tutti la necessità di una ferma consapevolezza della complessità della disciplina in esame, rispetto al livello richiesto negli anni del biennio. Buona parte degli allievi mostra interesse verso le tematiche finora proposte e l’impegno fin qui mostrato appare nel complesso adeguato rispetto ai risultati attesi, per cui si sono già manifestate le premesse affinché quest’anno sia abbastanza proficuo sotto il profilo dei risultati finali. Il lavoro in classe si svolge con regolarità e partecipazione di tutti, anche se vi sono alcuni elementi non sempre attenti e pronti al dialogo educativo, soprattutto per l’assenza di un adeguato impegno nello studio domestico Infine, appare indispensabile per tutti il miglioramento della capacità di espressione e in particolare, l’acquisizione del linguaggio tecnico. 1.2 - Fonti di rilevazione dei dati: Prove oggettive di valutazione (test, questionari, etc.); Prove soggettive di valutazione (temi, relazioni, interrogazioni, etc.); Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche; Colloqui con gli alunni 2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTO Nel secondo biennio, il Diritto fa parte dell’Area di indirizzo e contribuisce insieme all’Area di istruzione generale e in continuità con il primo biennio a consolidare e potenziare le competenze culturali generali ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo, per consentire un loro utilizzo responsabile ed autonomo”in situazione di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”. Lo studio del Diritto costituisce, così, un efficace veicolo per sviluppare nei giovani abilità mentali rivolte alla soluzione dei problemi posti dalla complessa e dinamica realtà del mondo del lavoro Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili, tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date. Di conseguenza ci si propone di fondare l'insegnamento non solo sull'uso sistematico del libro di testo, ma anche e soprattutto su frequenti esercitazioni svolte direttamente sui testi di legge appresi dalla Gazzetta Ufficiale, su redazioni di atti e testi tecnici, sull'uso sistematico della stampa specializzata nonché su sussidi audiovisivi, al fine di fornire ai discenti le soluzioni più appropriate alle problematiche sempre mutevoli della disciplina. Infine, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente, dopo il diploma, il proprio percorso. Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace. 2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue. Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000. Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere. 2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”. Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico. Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze professionali di indirizzo. Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di diritto, le Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del quinquennio, i seguenti risultati di apprendimento: - Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali - Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dal diritto - Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale - Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale - Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. 2.3 – Competenze, abilità e conoscenze Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze. Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione. COMPETENZE - - - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi sia in chiave economica che giuridica. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dal diritto. Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e sapere esprimere le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più ampia e interdisciplinare. Sapere applicare le conoscenze acquisite alla specificità di una singola realtà produttiva. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel sistema produttivo del proprio territorio. Individuare ed accedere alla normativa civilistica con particolare riferimento alle attività aziendali. ABILITA’ Acquisire la consapevolezza della imprescindibilità dell’ordinamento giuridico come regola per la pacifica convivenza e come garanzia per il cittadino. Rendersi conto che i principi garantisti dell’ordinamento costituiscono il punto di arrivo di un processo storico le cui tappe sono grandi conquiste dell’umanità. Comprendere il concetto di fonte del diritto, identificando il diverso valore giuridico di ogni fonte sapendo risolvere i conflitti tra norme applicando i criteri di coordinamento delle fonti Comprendere la struttura del Codice Civile, riuscendo ad utilizzare e ricercare le norme sul codice. Comprendere il concetto di persone e cose; conoscere la disciplina fondamentale sulle persone fisiche e sulle persone giuridiche. Motivare e collegare i criteri di CONOSCENZE Introduzione al diritto civile Unità 1 Principi generali del diritto. La norma giuridica. Unità 2 Le fonti del diritto ed i rapporti tra le stesse. Il Codice Civile. Unità 3 Il rapporto giuridico, le situazioni soggettive. Acquisto e perdita dei diritti. I beni. Unità 4 I soggetti del diritto, la capacità, le organizzazioni collettive, le persone giuridiche private Rapporti di parentela, affinità, coniugio, il matrimonio, il regime patrimoniale tra i coniugi TEMPI DI SVOLGIMENTO: Tredici ore classificazione interna alla categoria dei beni con la disciplina delle rispettive conseguenze giuridiche. Confrontare la disciplina del matrimonio civile e concordatario e gli effetti patrimoniali che ne derivano Considerare l’attuale configurazione del diritto di proprietà e degli altri diritti reali come una delle possibili, alla luce del dettato costituzionale. Comprendere la differenza tra i modi di acquisto della proprietà a titolo originario e a titolo derivativo. Distinguere e giustificare i presupposti e le conseguenze dei diritti reali e dei diritti di obbligazione. Apprendere i diversi strumenti previsti dal Codice per la difesa dei diritti reali e del possesso. Cogliere la giustapposizione tra situazioni di fatto e di diritto. Identificare le diverse posizioni giuridiche del proprietario, del possessore e del detentore fornendo opportuni esempi. Individuare e motivare l’incidenza pratica del possesso rispetto ai modi di acquisto della proprietà. Cogliere il significato e la portata del “ vincolo giuridico”. Individuare i principi generali che governano la materia delle obbligazioni, individuando e giustificando, in particolare, la diversa tutela delle posizioni del debitore e del creditore. Distinguere i vari modi di estinzione delle obbligazioni con particolare riferimento alla disciplina dell’adempimento e dell’inadempimento. Comprendere, seppur per grandi linee, la normativa sul contratto. Interpretare modelli di testi contrattuali e redigerne esempi concreti. Risolvere casi problematici semplici applicando la normativa del codice. Reperire autonomamente le norme nel sistema civilistico nazionale e comunitario Ricercare l’insieme delle norme relative ad una categoria di argomenti e individuarne le parti che afferiscono ad una precisa fattispecie Applicare le disposizioni normative a I diritti reali Unità 1 Principi costituzionali in materia di proprietà privata: funzione individuale e sociale. Il contenuto. I limiti nell’interesse pubblico e privato. I modi di acquisto della proprietà. Unità 2 La comunione e i diritti reali minori (l’usufrutto). Unità 3 Le situazioni di diritto e le situazioni di fatto. Il possesso e la detenzione. Gli effetti giuridici del possesso. La funzione economica dell’usucapione. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Nove ore Le obbligazioni Unità 1 Diritti reali e diritti di credito. Il rapporto obbligatorio: concetto, struttura ed elementi. La prestazione. Le fonti. I diversi tipi di obbligazione. Unità 2 Adempimento. La mora del debitore. L’inadempimento: impossibilità sopravvenuta e imputabilità. Il danno e il suo risarcimento. Unità 3 La responsabilità patrimoniale. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale del debitore. Il concorso dei creditori e le cause di prelazione. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dieci ore Il contratto Unità 1 La nozione e la funzione del contratto come atto giuridico. Gli elementi essenziali. Le principali classificazioni. Unità 2 La formazione del consenso. La rappresentanza. Il contratto preliminare. L’autonomia contrattuale. I contratti per adesione. Il recesso. Unità 2 L’invalidità del contratto. Nullità e annullamento. Rescissione e risoluzione. situazioni date TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dodici ore I singoli contratti Unità 1 Contratti tipici e atipici inerenti l’imprenditore e la sua attività. Unità 2 Contratti applicabili al settore informatico. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore Le altre fonti di obbligazione Unità 1 Il fatto illecito. La responsabilità civile e il risarcimento del danno. Unità 2 Le promesse unilaterali. Il pagamento dell’indebito TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore 3 - METODOLOGIE Premesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente stabile nel modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è necessario adattare il metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso didattico da compiere, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema, dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si affiancheranno altri metodi come: la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici; il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli allievi ad interagire tra di loro; il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo l’argomento in chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi. In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di pervenire al possesso di conoscenze, partendo da situazioni concrete non ancora organizzate né ordinate; l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per effettuare diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare soluzioni. In questo caso si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti; la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la capacità di astrazione; la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le attività di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici appresi; Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali. In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero. 4 - STRUMENTI DIDATTICI Libro di Testo: "LA NORMA E LA PRATICA 1 – Moduli di diritto civile" di Marco CAPILUPPI Edizione “Tramontana” con espansione on line. Fonti normative, sentenze, formulari, ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste. 5 – RECUPERO Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: Riproposizione dei contenuti in forma diversificata Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro 6 - STRUMENTI DI VERIFICA La verifica ha lo scopo di: assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate; accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni. Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa, che avverrà al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una parte significativa dello stesso. La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento. Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati: - degli obiettivi da verificare; - degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione, - del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto. 7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo. 8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta. L’insegnante Prof.ssa Concetta Mistretta ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE III D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali MATERIA: ECONOMIA POLITICA INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA 1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSE La classe III D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 14 maschi e 5 femmine, tutti provenienti da Erice o Trapani. La classe si presenta alquanto omogenea sotto il profilo della disponibilità e del comportamento per cui si è già instaurato un clima sereno di collaborazione che costituisce una buona premessa per un lavoro proficuo. 1.1 - Livelli di partenza All’inizio dell’anno scolastico dopo aver effettuato un “ripasso” intensivo ed accurato dei concetti economici di base, si è potuto constatare un livello di conoscenza degli stessi piuttosto superficiale e frammentario da parte della maggior parte degli alunni ed è stata colta, così, l’occasione per ribadire a tutti la necessità di una ferma consapevolezza della complessità della disciplina in esame, rispetto al livello richiesto negli anni del biennio. Il lavoro in classe si svolge con regolarità e partecipazione di tutti, anche se vi sono alcuni elementi non sempre attenti e pronti al dialogo educativo, soprattutto per l’assenza di un adeguato impegno nello studio domestico. Buona parte degli allievi, tuttavia, mostra interesse verso le tematiche proposte e l’impegno fin qui mostrato appare nel complesso adeguato rispetto ai risultati attesi, per cui si sono già manifestate le premesse affinché quest’anno sia abbastanza proficuo sotto il profilo dei risultati finali. Infine, appare indispensabile per tutti il miglioramento della capacità di espressione e in particolare, l’acquisizione del linguaggio tecnico. 1.2 - Fonti di rilevazione dei dati: Prove soggettive di valutazione (interrogazioni) Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche; Colloqui con gli alunni 2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTO Nel secondo biennio, l’Economia politica fa parte dell’Area di indirizzo e contribuisce insieme all’Area di istruzione generale e in continuità con il primo biennio a consolidare e potenziare le competenze culturali generali ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo, per consentire un loro utilizzo responsabile ed autonomo”in situazione di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”. Pertanto, lo studio dell’Economia politica, condotto in stretta relazione con il diritto, data l’interazione esistente tra fenomeni giuridici ed economici, deve da un lato promuovere sensibilità per le tematiche economiche e capacità di interpretarle nel loro evolversi e dall’altro sviluppare competenze per effettuare scelte motivate nonché contribuire alla formazione di un valido profilo professionale. Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili, tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date. Di conseguenza ci si propone di fondare l'insegnamento non solo sull'uso sistematico del libro di testo, ma anche e soprattutto su frequenti esercitazioni relative a fenomeni economici tratti dalla realtà e dall’esperienza quotidiana, sull'uso sistematico della stampa specializzata nonché su sussidi audiovisivi, al fine di fornire ai discenti le soluzioni più appropriate alle problematiche sempre mutevoli della disciplina. Infine, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente, dopo il diploma, il proprio percorso. Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace. 2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue. Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000. Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere. 2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”. Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico. Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze professionali di indirizzo. Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di economia politica, le Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del quinquennio, i seguenti risultati di apprendimento: - analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; - riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; - riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; - analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; - analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. 2.3 – Competenze, abilità e conoscenze Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze. Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione. COMPETENZE - - - - Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali, le caratteristiche geografiche di un determinato contesto ambientale e l’attività che vi si svolge; Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; Utilizzare le fonti di informazione economica e gli strumenti di rappresentazione e di comunicazione dell’informazione economica; Analizzare i problemi cui l’imprese sono chiamate a trovare soluzione allo scopo di realizzare il miglior risultato produttivo possibile. Riconoscere e analizzare i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale alla luce dei criteri sulle responsabilità sociale d’impresa; Riconoscere e interpretare gli aspetti caratteristici delle varie forme di mercato e le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Utilizzare il linguaggio tecnico, specifico della disciplina Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e sapere esprimere le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più ampia e interdisciplinare. Sapere analizzare un problema e proporre congrue ipotesi risolutive utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppare metodologie finalizzate ad assumere decisioni. Valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni anche nei confronti del proprio lavoro e di un ruolo professionale specifico. ABILITA’ CONOSCENZE Comprendere che la sproporzione tra illimitatezza dei bisogni umani e scarsità delle risorse atte a soddisfarli costituisce il presupposto logico dell’analisi economica dei comportamenti umani. Individuare i principi che guidano i soggetti economici nel compimento delle scelte. Distinguere i diversi soggetti economici e riconoscerne il ruolo. Stabilire relazioni economiche tra i diversi soggetti operanti nel sistema economico. Cogliere la portata generale della nozione di L’attività economica e la sua scienza Nozione di economia politica. Il problema della scarsità e delle scelte economiche. I soggetti economici e i rapporti tra di essi: flussi reali e flussi monetari. Fenomeni reali e fenomeni monetari. Il sistema economico e i fattori che lo influenzano. I modelli di sistemi economici contemporanei. La scienza economica e il suo metodo. Strumenti e modalità di rappresentazione e comunicazione delle informazioni economiche. I canali informativi economici. Trasformazioni storiche dei sistemi economici e tendenze attuali. sistema economico comprendendo come le interrelazioni esistenti tra i soggetti economici costituiscano le attività economiche fondamentali. Distinguere pregi e difetti dei diversi sistemi economici. Comprendere, attraverso il modello semplificato del flusso circolare, il funzionamento di un sistema capitalistico Definire il mercato delle risorse e il mercato dei fattori produttivi. Rappresentare, commentare e comunicare le informazioni economiche acquisite. Analizzare le tematiche dell’equilibrio del consumatore, con particolare riferimento alle relazioni esistenti tra il concetto soggettivo di utilità ed il concetto oggettivo di domanda di mercato. Riconoscere la funzione economico-sociale dell’imprenditore. Individuare e interpretare il ruolo svolto dall’impresa etica. Analizzare la responsabilità sociale dell’impresa soprattutto riguardo all’utilizzo delle risorse umane e naturali e all’impatto dell’attività economica sul territorio Comprendere tutte le scelte che l’imprenditore è chiamato a operare e le loro conseguenze sociali. Esaminare, dal punto di vista microeconomico, la nozione di produzione e le problematiche relative all’equilibrio dell’impresa in generale, distinguendo il concetto di produzione da quello di produttività. Individuare la combinazione ottimale dei fattori produttivi. Apprezzare l’influenza dell’innovazione tecnologica nei processi produttivi. Riconoscere la condizione di ottimo tecnico distinguendola da quello di ottimo economico. Descrivere il meccanismo di aggiustamento del mercato nel breve e nel lungo periodo. Individuare la posizione di massimo profitto dell’imprenditore nei diversi mercati cogliendo, in particolare, il significato teorico del regime di libera concorrenza perfetta e di monopolio quali modelli astratti dell’analisi economica della scuola classica. Confrontare le forme di mercato intermedie. Individuare l’attività di marketing svolta TEMPI DI SVOLGIMENTO: Nove ore escluse le verifiche Il problema delle scelte del consumatore Il comportamento del consumatore. Utilità economica e utilità marginale. L’equilibrio del consumatore. La legge della domanda. I fattori che influenzano la domanda. L’elasticità della domanda. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore escluse le verifiche Il problema delle scelte per l’impresa Il problema delle scelte per l’imprenditore: la scelta della forma giuridica dell’impresa, le scelte organizzative e di gestione, impresa e ambiente, la localizzazione dell’impresa. La responsabilità sociale dell’imprenditore. L’impresa responsabile. Fattori produttivi e processo di produzione. La funzione di produzione e i rapporti di scala. Produttività media e marginale di un fattore. La legge dei rendimenti decrescenti. La scelta della combinazione dei fattori produttivi: come produrre? La crescita della produttività. I costi di produzione. Il costo-opportunità e il problema della scarsità. I costi sociali. Costi fissi e variabili. Costo medio e marginale. Breve e lungo periodo. La legge dell’offerta. L’elasticità dell’offerta e il punto di pareggio dell’impresa. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Quindici ore escluse le verifiche Il mercato e le scelte economiche degli operatori Il mercato. Domanda, offerta ed equilibrio di mercato nel breve e nel lungo periodo. Equilibrio parziale ed equilibrio generale. Le diverse forme di mercato. La concorrenza perfetta. Il monopolio assoluto. Le forme intermedie di mercato. Costi, ricavi e profitti. L’equilibrio economico nelle varie forme di mercato, nel breve e nel lungo periodo. La discriminazione dei prezzi nel monopolio. Le politiche di marketing. TEMPI DI SVOLGIMENTO: Quindici ore dalle imprese con riferimento a specifici escluse le verifiche contesti e diverse politiche di mercato. Sapere costruire e leggere i grafici. Reperire la documentazione relativa ad un settore economico e/o al territorio ed elaborarne i contenuti in funzione di specifici obiettivi 3 - METODOLOGIE Premesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente stabile nel modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è necessario adattare il metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso didattico da compiere, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema, dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si affiancheranno altri metodi come: la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici; il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli allievi ad interagire tra di loro; il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo l’argomento in chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi. In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di pervenire al possesso di conoscenze, partendo da situazioni concrete non ancora organizzate né ordinate; l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per effettuare diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare soluzioni. In questo caso si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti; la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la capacità di astrazione; la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le attività di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici appresi; Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali. In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero. 4 - STRUMENTI DIDATTICI Libro di Testo: "L’ECONOMIA DEL XXI SECOLO: UNA QUESTIONE DI SCELTE – Corso di economia politica " di S. CROCETTI Edizione “Tramontana” con espansione on line. Ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste. 5 – RECUPERO Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: Riproposizione dei contenuti in forma diversificata Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro 6 - STRUMENTI DI VERIFICA La verifica ha lo scopo di: assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate; accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni. Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa, che avverrà al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una parte significativa dello stesso. La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento. Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati: - degli obiettivi da verificare; - degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione, - del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto. 7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo. 8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta. L’insegnante Prof.ssa Concetta Mistretta PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE di MATEMATICA classe TERZA sez. D indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI ANNO SCOLASTICO 2015/16 DOCENTE: Prof. Leonardo Mancuso ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Sciascia e Bufalino “- Erice Anno scolastico 2015/2016 Classe 3 D SIA (Sistemi Informativi Aziendali) Materia: Lingua Inglese Insegnante: Efisia Mattana La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze : · padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) · utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete · redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali · individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è guidata dal docente con opportuni raccordi con le altre discipline, linguistiche e d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, e con le attività svolte con la metodologia Clil. Per realizzare attività comunicative riferite ai diversi contesti di studio e di lavoro sono utilizzati anche gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale. Nell’ambito del secondo biennio, come indicato nelle linee guida ministeriali, l’insegnamento della “Lingua inglese” si articola in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale, al livello B2 del QCER: ABILITA’ CONOSCENZE Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell’interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori. Strategie compensative nell’interazione orale. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e multimediali. Caratteristiche delle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali; fattori di coerenza e coesione del discorso. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di interesse generale, di studio o di lavoro; varietà espressive e di registro. Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete. Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei Interagire con relativa spontaneità in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti la sfera personale, lo studio o il lavoro. Utilizzare strategie compensative nell’interazione orale. Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, in base alle costanti che le caratterizzano. Produrre testi per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e descrivere esperienze e processi. Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore di indirizzo. Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi su tematiche note. Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti Paesi anglofoni. coerenti e coesi, anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato. Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto. PIANO DI LAVORO Situazione Di Partenza La classe III D SIA è formata da 19 alunni, 5 ragazze e 14 ragazzi. Si tratta di alunni noti ad eccezione di un alunn0 proveniente da altra scuola. La preparazione di base risulta piuttosto eterogenea come si evince dalle attività di riepilogo svolte ad inizio anno scolastico: un piccolissimo gruppo possiede una buona competenza comunicativa, un altro gruppetto è appena sufficiente, mentre gli altri stentano soprattutto nella fase di produzione perchè più carenti nell'uso delle strutture linguistiche e nel lessico. Sarà necessario un lavoro mirato per raggiungere una certa omogeneità di competenze all’interno della classe, si farà ricorso a strategie di recupero e sostegno, senza tuttavia penalizzare chi possiede già i prerequisiti per poter conseguire i nuovi obiettivi di apprendimento. Gli obiettivi generali di apprendimento e le modalità di verifica e valutazione sono specificati nella programmazione didattica del dipartimento di lingue straniere concordata all’inizio dell’anno scolastico. Obiettivi Specifici di Apprendimento MODULO UNO - GRAMMAR IN USE PREREQUISITI Competenza nelle quattro abilità di base secondo le linee guida del common European framework : ricezione, interazione, produzione, mediazione. OBIETTIVI DEL MODULO Revisione e potenziamento delle strutture grammaticali e funzioni linguistiche principali acquisite nel biennio; Cogliere il significato globale di messaggi orali e scritti con funzioni comunicative diverse; Descrivere eventi e situazioni con accettabile correttezza formale sia in forma scritta che orale; Potenziare la riflessione sulla lingua identificando le variabili che determinano i più ricorrenti eventi comunicativi. METODOLOGIA Approccio comunicativo; Lezione interattiva; Pair work/group work; Skills development. STRUMENTI Libro di testo; Lim Laboratorio linguistico. VERIFICA Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph re-ordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative. TEMPI Due quadrimestri MODULO DUE- ASPECTS OF THE ANGLO-AMERICAN WORLD PREREQUISITI Competenza nelle quattro abilità di base; OBIETTIVI DEL MODULO Potenziare l’abilità di “reading” per cogliere il senso globale e le informazioni specifiche di un testo; Riconoscere le varie tipologie testuali e le loro funzioni; Potenziare l’abilità descrittiva in L2 ; Analizzare alcuni aspetti socio-culturali del mondo anglo-americano e riferirne i tratti distintivi; Stimolare gli studenti a trovare analogie e differenze tra il proprio paese e il mondo angloamericano. METODOLOGIA Approccio comunicativo; Lezione interattiva; Pair work/group work; Skills development. STRUMENTI Libro di testo; Lavagna interattiva; Laboratorio multimediale. VERIFICA Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, paragraph re-ordering, guided writing, translation, open questions) per le verifiche formative e sommative. TEMPI Secondo quadrimestre TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE MODULO UNO : GRAMMAR IN USE ARTICOLAZIONE DEL OBIETTIVI A BREVE TERMINE CONTENUTI MODULO IN UNITA’ DIDATTICHE O R E U. D. 1 Revisione e rinforzo delle funzioni linguisticocomunicative e del lessico appresi nel biennio 10 U. D. 2 Esprimere il concetto di durata Parlare di attività iniziate nel passato e degli effetti sul presente Parlare di azioni passate in corso di svolgimento Descrivere eventi in sequenza Parlare di azioni future U.D.3 U.D.4 U:D.5 U.D.6 U.D.7 Chiedere permesso Esprimere obbligo e necessità Dare suggerimenti Fare richieste Fare ipotesi Riportare da discorso diretto a indiretto Dare definizioni Dare informazioni suppletive Parlare di quantità indefinite Volgere nella forma passiva MODULO DUE: CULTURE SHOCK Simple present and Present continuous Simple past and used to. Going to, will, present continuous and present simple as future Duration form – since, for Present perfect continuous Present perfect vs present perfect continuous Past continuous 8 Past perfect 6 After, before + time clause or ing form Ing form after prepositions Future tenses: first conditional, may, might Modal verbs: can, could, to be 8 able to/ , may, might, must, to have to /should, ought to If-clauses: O, I, II, III tipo Verb tenses in reported speech 8 Relative pronouns 6 Defining and non-defining relative clauses Some ,any,no,every compounds 7 Passive verb tenses U.D. 1 U.D.2 U.D.3 U.D. 4 Comprendere testi scritti inerenti il sistema scolastico della Gran Bretagna Riferire sul sistema educativo britannico operando confronti col sistema scolastico italiano Comprendere testi inerenti la storia della Gran Bretagna e di alcuni monarchi e riferirne i contenuti Comprendere testi inerenti la geografia della Gran Bretagna E saperne riferire i contenuti Operare confronti tra due presidenti americani: Lincoln e Kennedy entrambi assassinati Education in England 7 The Monarchy 7 Famous places in Britain 7 Just a Coincidence? 6 IL DOCENTE Efisia Mattana ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “SCIASCIA e BUFALINO” PROGRAMMAZIONE DI LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE Classe III D Sistemi Informativi Aziendali ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DOCENTE: Strazzera Sabrina Situazione di partenza della classe La classe III D è costituita da 19 alunni ( 5 femmine e 14 maschi) tutti regolarmente frequentanti. La classe ha una preparazione di base eterogenea. Alcuni alunni sono in possesso di buone capacità espressive e di un valido metodo di studio. Un gruppo presenta una preparazione di base sufficiente, altri alunni mostrano invece un livello di preparazione insufficiente. Riguardo l’impegno scolastico, un gruppo di alunni mostra attenzione e partecipazione costanti mentre altri sono spesso disattenti e necessitano di continui richiami. La maggior parte degli alunni mostra inoltre un impegno domestico discontinuo. Per quanto riguarda l’andamento disciplinare, la classe risulta nel complesso vivace ma sensibile ai richiami dell’insegnante. La seguente programmazione fa riferimento alla programmazione didattica concordata dal Dipartimento di Lingue e Civiltà Straniere dell’ I.T.E. “L. Sciascia”, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento e le Linee guida relative alla Riforma del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione (Regolamento emanato con D.P.R. 15 marzo 2010 n.88). Il livello di competenza linguistica previsto alla fine del terzo anno è il Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue straniere : “E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni,speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. ” Al termine del terzo anno gli alunni dovranno essere in possesso delle seguenti Competenze in uscita riferite al documento ministeriale: stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare semplici linguaggi settoriali per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro. Tali competenze vengono declinate in Conoscenze e Abilità come indicato nel piano di lavoro. PIANO DI LAVORO Unità di apprendimento n.0 « Révision » Tempi: settembre - ottobre Conoscenze Le participe passé Le Futur simple Le Futur antérieur L’Imparfait Le plus-que-parfait Le présent duratif Le passé récent Le futur proche Les adjectifs et les pronoms démonstratifs Les pronoms relatifs La forme passive Les verbes irréguliers Abilità Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali scritte, orali o multimediali Unità di apprendimento n.1 « Objectif nature » Tempi:novembre – dicembre Conoscenze Abilità Lexique Comprensione della lingua orale La ville La pollution et l’environnement Les parcs naturels L’eau Le cycle de l’eau Comprendre Structures de la langue -des dialogues Le participe présent Le gérondif Le conditionnel présent Le conditionnel passé La phrase hypothétique Les adjectifs indéfinis Les pronoms relatifs composés Les pronoms doubles Comprensione della lingua scritta Comprendre -des sondages -des articles de presse Produzione nella lingua orale -argumenter Produzione nella lingua scritta Décrire une ville Unità di apprendimento n.2 « La France, Paris et……. » Tempi: gennaio Conoscenze Abilità Comprensione della lingua orale Civilisation La France physique. Le climat en France. Paris et ses monuments. Comprendre L’eau dans le monde et en France. La sauvegarde de la nature. -des dialogues Comprensione della lingua scritta Comprendre -des textes Produzione nella lingua orale -argumenter - parler des milieux naturels et des problèmes liés à la sauvegarde de la nature Interazione in lingua orale Prendre part à une conversation pour -s’informer sur un monument -décrire un monument Produzione nella lingua scritta Décrire un monument Unità di apprendimento n.3 « Tous citoyens ! » Tempi:febbraio – marzo Conoscenze Abilità Lexique Comprensione della lingua orale La commune Les élections Les pouvoirs dans l’Etat Les institutions européennes Comprendre Structures de la langue -des dialogues Le subjonctif présent : formation Emploi du subjonctif Ne……..que Les verbes d’opinion Conjonctions de subordination+ subjonctif Les pronoms indéfinis Comprensione della lingua scritta Comprendre -des documents - des témoignages Produzione nella lingua orale -porter un jugement sur quelqu’un, quelque chose - exprimer une opinion - exprimer son accord/ son désaccord Interazione in lingua orale Prendre part à une conversation pour -exprimer un point de vue -s’informer sur un fait Produzione nella lingua scritta Ècrire un message pour exprimer son point de vue Ecrire un texte pour exprimer un projet. Unità di apprendimento n.4 « La France dans l’Europe » Tempi:aprile- maggio Conoscenze Abilità Comprensione della lingua orale Civilisation Métropole et outre-mer. Les institutions politiques françaises. Petite chronologie de l’Europe. La communauté européenne. Les symboles européens. Les institutions européennes. Comprendre -des conversations Comprensione della lingua scritta Comprendre -des textes Produzione nella lingua orale -argumenter Produzione nella lingua scritta Écrire un message pour exprimer son point de vue Compléter un questionnaire Metodologia Apprendimento attivo Lezione interattiva Lavori a coppia e di gruppo Lezione frontale come momento informativo e riepilogativo Strumenti Libri di testo: “C’est nickel!”2 di Canulli M.P., Luvié M.C. e Pelon M. , ed.Minerva Scuola fotocopie LIM Laboratorio linguistico Attività Esercizi di comprensione orale e scritta Esercizi grammaticali Dialoghi su traccia Traduzioni Riassunti Stesura di testi, lettere, e-mail. Verifiche prove oggettive ( vero-falso, scelta multipla, esercizi di completamento, questionari a risposta breve ecc…) prove soggettive (conversazioni con insegnante e tra pari, stesura autonoma di testi, lettere ecc…) La docente Sabrina Strazzera ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE SCIASCIA E BUFALINO - ERICE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Classe III Sez. D SIA Materia: Economia Aziendale Insegnante: Prof. Pietro Castiglione PIANO DI LAVORO FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO In questa classe l'insegnamento è rivolto a sviluppare una conoscenza progressiva e sistematica delle aziende e dei problemi relativi alla loro gestione. L'Economia Aziendale, infatti, tratta e rappresenta le informazioni per fornire conoscenze sull'andamento della gestione, orientare le scelte, misurare e valutare gli esiti delle decisioni. OBIETTIVI SPECIFICI Il piano di lavoro di Economia Aziendale del terzo anno pone l’enfasi sul Sistema azienda analizzato nei suoi sottosistemi e nei suoi rapporti con l’ambiente esterno. La finalità dello studio della disciplina consiste nel far acquisire agli allievi: una visione organica della struttura, della dinamica aziendale e dell’ambiente in cui opera, in particolare, un’azienda di produzione avente forma giuridica di impresa individuale; una visione sistematica dei valori aziendali e dell’operare di impresa evidenziandone gli effetti prodotti sul risultato di gestione e sul patrimonio; una conoscenza approfondita dei metodi, degli strumenti e delle tecniche di rilevazione contabili ed extra-contabili; la conoscenza e l’analisi dei flussi di documenti emessi e ricevuti dall’azienda nell’ambito del sistema informativo, nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali; la capacità di interpretare la dinamica della gestione dal punto di vista economico, patrimoniale e finanziario; la capacità di cogliere l’uso e l’interpretazione dei dati rilevati ed elaborati per favorire il processo decisionale. OBIETTIVI TRASVERSALI In accordo con gli obiettivi generali fissati dal Consiglio di classe, la disciplina dovrebbe tendere a far acquisire agli allievi: capacità di ricercare le fonti, di utilizzare e organizzare le informazioni; capacità di lavorare in gruppo in modo costruttivo su semplici progetti; capacità di organizzarsi e lavorare in modo autonomo sostenendo e documentando le proprie affermazioni; abilità linguistiche ed espressive per esporre in forma scritta ed orale le conoscenze acquisite utilizzando correttamente e in modo appropriato i termini tecnici. COMPETENZE 1. tenere la contabilità Iva 2. riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date 3. valutare l’economicità della gestione 4. determinare il reddito d’impresa e il capitale di funzionamento 5. predisporre e utilizzare gli strumenti di rilevazione contabile 6. interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA Unità A – Gli scambi d’impresa e la contabilità IVA La principale imposta indiretta del nostro sistema tributario è l’imposta sul valore aggiunto, la quale colpisce la maggior parte degli scambi economici posti in essere dalle aziende. In questa unità approfondiremo la conoscenza di tale imposta, di cui abbiamo già trattato nel corso del primo biennio, esaminando i caratteri, i presupposti, la classificazione delle operazioni e le connesse formalità. Ci soffermeremo anche sugli adempimenti cui sono tenuti i contribuenti Iva e considereremo i documenti e le registrazioni tramite i quali si giunge alla liquidazione dell’Iva e alla determinazione del saldo a credito o a debito verso l’Erario. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze l’imposta sul valore aggiunto: caratteri, presupposti, classificazione delle operazioni la fattura: contenuto, emissione e relative formalità il documento di trasporto: contenuto, emissione e relative formalità gli anticipi, gli sconti, gli interessi e le prestazioni accessorie: trattamento ai fini Iva l’autofatturazione – l’obbligo di registrazione e i libri Iva le liquidazioni periodiche Iva e i relativi versamenti – la dichiarazione annuale Abilità compilare i documenti di trasporto in differenziate situazioni operative classificare le operazioni ai fini Iva, distinguendo quelle imponibili dalle non imponibili, dalle esenti e dalle escluse redigere le fatture per le cessioni di beni in ipotesi variamente complesse redigere le note di variazione con regolarizzazione dell’Iva eseguire le annotazioni sui registri Iva degli acquisti e delle fatture emesse eseguire i calcoli riguardanti le liquidazioni periodiche e la liquidazione annuale dell’Iva Competenze tenere la contabilità Iva Lezioni L’Iva: caratteri dell’imposta e classificazione delle operazioni – la fattura: caratteri generali – tipi di fattura e documento di trasporto – la base imponibile e altri aspetti della fatturazione – casi particolari di fatturazione – il volume d’affari e l’obbligo di registrazione – la liquidazione e il versamento dell’Iva – la dichiarazione annuale Tempi di attuazione Settembre – Ottobre Unità B – L’azienda e la sua organizzazione Nel corso del primo biennio lo studente ha già conosciuto i tratti essenziali che caratterizzano quegli organismi economici che si chiamano “aziende”. In questa unità inizieremo un percorso più organico e progressivo nel processo di comprensione del sistema azienda e dei suoi elementi, soprattutto con riferimento agli aspetti di carattere organizzativo e, tra questi, ai problemi che si pongono nella fase costitutiva, come quelli connessi alla localizzazione territoriale dell’attività, alla scelta della forma giuridica, alle dimensioni aziendali, ecc. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze l’azienda come sistema, i suoi elementi costitutivi e i suoi rapporti con l’ambiente i diversi tipi di aziende in relazione a vari criteri di classificazione il governo dell’azienda, i suoi momenti e le discipline economico-aziendali l’organizzazione aziendale e la centralità del fattore umano le funzioni aziendali, gli organi e le strutture organizzative i problemi organizzativi della fase di costituzione dell’azienda i preventivi d’impianto Abilità individuare gli elementi costitutivi del sistema azienda in alcuni casi concreti individuare il soggetto giuridico e il soggetto economico di aziende note o operante in ambito locale riconoscere i principali “organi” in diverse tipologie aziendali riconoscere l’assetto strutturale di un’impresa attraverso l’analisi dei suoi organigrammi produrre e commentare preventivi d’impianto Competenze riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date Lezioni L’azienda: concetto e tipologie - il governo dell’azienda e i suoi momenti – l’organizzazione aziendale: le funzioni e gli organi – la struttura organizzativa – i principali modelli organizzativi – i problemi organizzativi della fase costitutiva e i preventivi d’impianto Tempi di attuazione Ottobre Unità C – La gestione aziendale e i suoi risultati: il Patrimonio e il Reddito Lo scopo fondamentale delle imprese è quello di produrre ricchezza. In questa unità vedremo che ciò avviene mediante un sistema di operazioni che prende il nome di gestione. Di essa esamineremo le varie “aree” e considereremo gli aspetti finanziario ed economico delle operazioni che la caratterizzano. E’ infatti attraverso tali operazioni che si formano i risultati positivi o negativi della gestione e che si modificano il valore e la composizione del patrimonio aziendale. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze la gestione, le sue “aree” e i suoi aspetti l’equilibrio monetario e l’equilibrio economico i cicli dell’attività aziendale il patrimonio aziendale e i suoi elementi: la valutazione e l’inventario la correlazione tra investimenti e finanziamenti il reddito d’esercizio e la competenza economica dei costi e dei ricavi l’economicità della gestione e il suo significato Abilità collegare le principali operazioni aziendali alle varie aree gestionali redigere il prospetto degli investimenti e dei finanziamenti iniziali individuare e analizzare sotto il profilo strategico, finanziario ed economico le operazioni delle varie “aree gestionali” determinare la durata dei cicli aziendali classificare e rappresentare gli elementi del patrimonio compiere una prima analisi della struttura finanziaria e patrimoniale dell’azienda individuare la competenza economica dei costi e dei ricavi e determinare il reddito d’esercizio in ipotesi semplificate valutare l’economicità della gestione Competenze valutare l’economicità della gestione determinare il reddito d’impresa di un’azienda individuale mercantile Lezioni Il fabbisogno finanziario e i finanziamenti aziendali – la gestione come sistema di operazioni – le diverse “aree” della gestione – l’aspetto patrimoniale della gestione – l’aspetto finanziario della gestione – l’aspetto economico della gestione – l’analisi delle operazioni di gestione – i cicli dell’attività aziendale – il patrimonio aziendale: l’aspetto qualitativo – il patrimonio aziendale: l’aspetto quantitativo – l’analisi della struttura finanziaria e patrimoniale – la determinazione del patrimonio: l’inventario – patrimonio di costituzione e patrimonio di funzionamento – il reddito d’esercizio e la sua determinazione – l’economicità della gestione Tempi di attuazione Novembre Unità D – Il sistema informativo e le contabilità aziendali La gestione aziendale può svolgersi in modo efficace e con risultati positivi solamente se coloro che sono chiamati a prendere le “decisioni”, cioè a compiere le scelte strategiche e operative, possono disporre di adeguate informazioni. In questa unità, quindi, tratteremo dell’importanza delle informazioni nelle decisioni aziendali ed esamineremo i caratteri del sistema informativo che di esse è un indispensabile supporto. Approfondiremo poi il terzo “momento” dell’amministrazione aziendale, cioè la rilevazione aziendale, soffermandoci in particolare sulle contabilità elementari, le quali hanno per oggetto singoli elementi del patrimonio e del reddito. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze il concetto di attività amministrativa l’importanza delle informazioni nei processi decisionali il sistema informativo aziendale: concetto, elementi costitutivi, funzioni, evoluzione la rilevazione come parte del sistema informativo e i suoi scopi la contabilità aziendale e i sottosistemi che la compongono alcune tipiche contabilità elementari gli obblighi contabili delle imprese Abilità leggere e interpretare alcuni documenti tipici delle principali contabilità elementari eseguire le fondamentali registrazioni riguardanti i movimenti di cassa e di banca, i rapporti con i clienti e con i fornitori, ecc. Competenze predisporre gli strumenti di rilevazione contabile Lezioni I processi decisionali e il sistema informativo aziendale – le rilevazione aziendali: concetto, scopi e classificazioni – il conto: concetto e classificazioni – la contabilità di cassa e quella dei rapporti con le banche – la contabilità Iva – la procedura di acquisto e le contabilità fornitori – la procedura di vendita e le contabilità clienti – gli obblighi contabili delle imprese Tempi di attuazione Dicembre Unità E – La Partita doppia e il sistema contabile Con questa unità si avvia lo studio della contabilità generale, cioè del complesso di rilevazioni che hanno lo scopo di determinare il reddito d’esercizio e il collegato patrimonio di funzionamento. Pertanto, dopo aver precisato i concetti di metodo e di sistema contabile, si esamina il metodo della Partita doppia e si illustra la logica del sistema con cui oggi sono generalmente tenute le scritture in P.D. nel nostro Paese. Si passa, infine, all’analisi delle operazioni di gestione sotto il profilo finanziario ed economico e all’esame degli strumenti utilizzati nelle rilevazioni. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze i fondamenti del metodo della Partita doppia e la logica del sistema contabile il metodo della partita doppia applicato al sistema del patrimonio e del risultato economico la classificazione dei conti: conti finanziari e conti economici (di reddito e di capitale) il funzionamento delle varie tipologie dei conti gli strumenti della contabilità generale: il Piano dei conti, il libro giornale e il mastro la struttura del piano dei conti Abilità classificare secondo il sistema del patrimonio e del risultato economico i principali conti tipici di una impresa mercantile analizzare ai fini della rilevazione in Partita doppia i principali fatti di gestione non complessi utilizzare gli strumenti delle registrazioni in Partita doppia: il giornale e il mastro Competenze interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese Lezioni Il metodo della Partita doppia e i sistemi di scritture – il sistema del patrimonio e del risultato economico – classificazione dei conti e loro funzionamento – il Piano dei conti – l’analisi dei fatti amministrativi – gli strumenti delle rilevazioni in partita doppia Tempi di attuazione Gennaio Unità F – La contabilità generale: le operazioni d’esercizio In questa unità, dopo l’analisi di alcune formalità iniziali, esamineremo le scritture riguardanti la costituzione delle imprese individuali e, a seguire, quelle relative alla formazione della struttura tecnico-operativa e alle tipiche operazioni di acquisto e di vendita. Considereremo, infine, gli aspetti contabili dei rapporti con le banche e di alcune altre operazioni d’esercizio, le quali forniscono, nell’insieme, un quadro abbastanza ampio, anche se non completo, della gestione relativa a un periodo amministrativo. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze i principali problemi amministrativi e contabili relativi alla costituzione di un’impresa individuale gli aspetti contabili degli scambi e le modalità di regolamento degli acquisti e delle vendite i modi di acquisizione dei beni strumentali gli aspetti fondamentali dei rapporti con le banche e la contabilizzazione di alcune operazioni bancarie i concetti di base relativi alle retribuzioni e ai rapporti con gli enti di previdenza e con l’Erario i componenti straordinari di reddito e i prelievi del titolare i sistemi supplementari di scritture la natura dei conti da utilizzare nella rilevazione delle principali operazioni d’esercizio Abilità rilevare in P.D. la costituzione di un’impresa individuale e l’acquisto di un’azienda funzionante rilevare in P.D. le fatture di acquisto e di vendita e il regolamento delle stesse rilevare in P.D. le operazioni con le banche rilevare in P.D. i rapporti con il personale dipendente: dalla liquidazione al pagamento delle retribuzioni rilevare le altre operazioni di gestione (es. locazioni, liquidazioni Iva, ecc.) e i componenti straordinari di reddito redigere le scritture nei principali sistemi supplementari Competenze interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese Lezioni La costituzione delle imprese individuali - l’acquisizione dei beni strumentali - gli acquisti di merci, di imballaggi e di servizi - gli acquisti e il luogo di consegna dei beni – le modalità di regolamento degli acquisti – il regolamento anticipato degli acquisti – il regolamento differito degli acquisti - le vendite di merci e i ricavi accessori – le vendite e il luogo di consegna – il regolamento delle vendite – gli acquisti, le vendite e i servizi connessi nelle imprese industriali – i rapporti con le banche: conti correnti e operazioni di incasso – i rapporti con le banche: lo sconto cambiario e altre forme di finanziamento – la liquidazione delle retribuzioni e degli oneri sociali – i costi di godimento di beni di terzi – le liquidazioni periodiche dell’Iva e i relativi versamenti – i componenti straordinari del reddito d’esercizio – l’Irap e altri tributi a carico delle imprese – i prelevamenti e i versamenti del titolare – i sistemi supplementari: finalità e scritture – il controllo delle rilevazioni: le Situazioni contabili Tempi di attuazione Gennaio – Febbraio - Marzo Unità G – Chiusura e riapertura dei conti. Bilancio d’esercizio In questa unità vengono esaminate le operazioni e le scritture con cui si passa dai valori contabilizzati per effetto delle operazioni compiute nel corso dell’esercizio ai valori di bilancio, cioè ai valori che consentono di determinare il risultato economico e il correlato patrimonio di funzionamento. Ciò in stretto collegamento con la redazione dell’inventario d’esercizio e con i connessi processi di valutazione. Si forniscono poi i concetti di base sulle funzioni e sulla struttura del bilancio d’esercizio e, infine si passa all’esame delle scritture di riapertura dei conti, dalle quali prenderà poi avvio la contabilità del nuovo periodo amministrativo. Obiettivi di Apprendimento Conoscenze l’inventario di funzionamento: scopo, contenuto e criteri di valutazione la procedura contabile con cui si determina il reddito d’esercizio e si chiudono i conti il Bilancio d’esercizio: le sue finalità e la sua struttura le modalità con cui si esegue la riapertura dei conti Abilità redigere l’inventario d’esercizio applicando i criteri di valutazione delle varie classi di elementi patrimoniali redigere in P.D. gli assestamenti di fine esercizio eseguire contabilmente la determinazione del reddito e la chiusura generale dei conti redigere le scritture relative alla riapertura dei conti Competenze interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese Lezioni L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento – l’inventario dei valori finanziari: le disponibilità liquide, i crediti e i debiti – le scritture di integrazione: i crediti e i debiti da liquidare – il trattamento di fine rapporto – i ratei attivi e passivi – i fondi per rischi e oneri – l’inventario delle rimanenze e le scritture di rettificazione – i risconti attivi e passivi – l’inventario dei fattori pluriennali e l’ammortamento – i riepiloghi al Conto economico generale – la rilevazione del risultato economico e la sua destinazione – la chiusura generale dei conti – la struttura del bilancio d’esercizio: lo Stato patrimoniale – il Conto economico del bilancio d’esercizio – la formazione dei prospetti del bilancio d’esercizio – la riapertura dei conti – lo storno delle esistenze iniziali di magazzino e dei risconti – lo storno dei ratei e delle fatture da ricevere e da emettere – il funzionamento dei fondi per rischi e oneri Tempi di attuazione Aprile – Maggio - Giugno METODI DI INSEGNAMENTO I vari argomenti del piano di lavoro saranno svolti facendo ricorso a diverse metodologie per sviluppare negli studenti abilità e competenze diverse in funzione degli obiettivi fissati: la lezione frontale nei momenti introduttivi e di raccordo tra le varie unità didattiche; lo studio dei casi, per sviluppare la capacità di costruzione di modelli ed evitare un apprendimento meccanicistico e frammentario; la scoperta guidata per sviluppare la creatività; il problem solving per sviluppare le capacità logiche; esercitazioni individuali guidate dal docente ed esercitazioni di gruppo allo scopo di consolidare le conoscenze acquisite. STRUMENTI DI LAVORO Saranno utilizzati: il libro di testo, altri testi per argomenti particolari e per approfondimenti, quotidiani economici, riviste specializzate, il Codice civile, il TUIR, manuali tecnici, sussidi multimediali, lavagna interattiva multimediale. LABORATORIO INFORMATICO L’utilizzo del laboratorio è previsto durante l’intero anno per un’ ora settimanale. Si useranno i programmi di scrittura già studiati negli anni precedenti e il foglio elettronico. In questo anno di corso l’attività di laboratorio permetterà la progettazione di soluzioni automatizzate riferite a semplici problemi che comportino procedure di calcolo e redazione di documenti. Gli studenti devono tendere a diventare utenti intelligenti dei sistemi di elaborazione delle informazioni. ATTIVITA’ INTEGRATIVE L’efficacia dell’insegnamento sarà verificata periodicamente tramite l’analisi dei risultati dell’intera classe. Qualora detti risultati si ritenessero insoddisfacenti, in riferimento agli obiettivi minimi prefissati, si imposterà un lavoro di recupero generale o personalizzato impiegando metodologie e strumenti diversi da quelli usati in precedenza nello svolgimento delle unità didattiche. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento saranno effettuate con modalità differenti quali domande orali, dibattiti, esercitazioni individuali o di gruppo, controllo del lavoro svolto a casa. Le verifiche sommative per il controllo del profitto ai fini della valutazione saranno proposte al termine delle varie unità didattiche o alla fine di unità didattiche tra loro collegate. Si utilizzeranno i parametri di valutazione definiti dal Dipartimento disciplinare e concordati con il Consiglio di classe, tenuto conto degli orientamenti del Collegio dei docenti. In particolare, nella valutazione finale, si terrà conto dei livelli di partenza dei singoli alunni e del gruppo classe e dei progressi o regressi constatati. Le verifiche orali e scritte saranno strutturate in modo da considerare la conoscenza, la comprensione, la capacità di applicazione, la capacità di analisi, la capacità di sintesi. Erice, 25/11/2015 L’insegnante Prof. Pietro Castiglione ISTITUTO TECNICO STATALE “L.SCIASCIA-BUFALINO” Erice Programmazione Disciplinare di Scienze Motorie e Sportive Anno scolastico 2015/2016 Docente: Prof.ssa Alaimo Cristina Classe 3 ^ D Presentazione della classe La classe è costituita da 19 studenti variamente assidui nella presenza, 14 ragazzi e 5 ragazze. Quasi tutti gli alunni presentano caratteristiche fisiche adeguate alla loro età e alla fase auxologica che stanno attraversando. Il grado di apprendimento motorio appare sufficiente e quasi tutti mostrano disponibilità ad acquisire nuove esperienze motorie. Obiettivi generali Conoscenza del corpo umano Miglioramento delle qualità fisiche Conoscenza degli sport individuali e di squadra Informazione sulla salute e prevenzione degli infortuni Consolidamento del carattere e del senso civico Verifiche Osservazioni in itinere Prove pratiche Prove teoriche Metodologia La metodologia varierà secondo le singole unità didattiche e terrà conto delle capacità e delle esigenze dei singoli alunni. I metodi di insegnamento adottati saranno i seguenti: lezione frontale con dimostrazione del gesto tecnico metodo analitico metodo globale Criteri di valutazione Nella valutazione si terrà conto oltre che delle verifiche indirizzate per la conoscenza del grado di conseguimento degli obiettivi didattici, anche della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse mostrato verso le attività proposte e del risultato riferito alle potenzialità di partenza dell’alunno. La valutazione si arricchirà di verifiche scritte che riguardano gli aspetti teorici della disciplina. Programma delle attività Unità di apprendimento 1: TEST D’INGRESSO SULLE QUALITA’ MOTORIE DI BASE Competenze: -Espressioni motorie fondamentali Contenuti: -Lancio della palla ,salto in lungo da fermi, flessione del busto avanti da seduto, vari tipi di corsa, esercizi in circuito, prove di rapidità, destrezza e coordinazione, prove d’equilibrio Obiettivi: -Testare la forza degli arti superiori e inferiori -Testare la flessibilità -Testare la coordinazione -Testare l’equilibrio Unità di apprendimento 2:LE QUALITA’ MOTORIE CONDIZIONALI E COORDINATIVE Competenze: -Acquisizione di competenze relative ai principi che caratterizzano le capacità condizionali e coordinative -Acquisizione della capacità di trasferire le competenze acquisite in realtà ambientali diversificate Contenuti: -Le qualità del movimento -Classificazione delle diverse forme di resistenza, forza velocità -La mobilità articolare Obiettivi: -Conoscere e classificare le qualità motorie -Comprende i fattori che permettono di sviluppare le varie capacità motorie -Comprendere l’importanza delle espressioni motorie Unità di apprendimento 3: MIGLIORAMENTO DELLE QUALITA’ FISICHE Competenze: -Varie esperienze motorie in attività di resistenza, forza ,velocità Contenuti: -Attività aerobiche -Attività anaerobiche -Attività di potenziamento Obiettivi: -Miglioramento delle capacità fisiche generali -Miglioramento del gesto motorio-Miglioramento delle risposte agli stimoli Unità di apprendimento 4: CONOSCENZA DEGLI SPORT Competenze: -Attività sportive fondamentali -Partecipazione al gioco -Riconoscere la cultura sportiva Contenuti: -Fondamentali di gioco nella pallacanestro ,nella pallavolo, nel calcio -Tecnica di gioco -Regole di gioco Obiettivi: -Conoscere i giochi sportivi di squadra -Conoscere le regole di gioco Unità di apprendimento 5: APPARATI E SISTEMI DEL CORPO UMANO -L’APPARATO RESPIRATORIO Competenze: -Riconoscere strutture e funzioni del corpo umano -Riconoscere gli effetti del movimento sul corpo umano Contenuti: -Gli organi della respirazione -Dinamica della respirazione -Alterazioni e traumi dell’apparato respiratorio Obiettivi: -Conoscere apparati e sistemi del corpo umano -Conoscere gli effetti del movimento sull’apparato respiratorio Unità di apprendimento 6 : INFORMAZIONI SULLA SALUTE Competenze: -Conoscere sane abitudini di vita -Conoscere le controindicazioni delle sostanze dopanti ,dell’alcol e del fumo Contenuti: -Educazione alimentare -Le droghe -Il fumo -Il doping Obiettivi : -Saper riconoscere cattive abitudini di vita e saper trasferire il concetto di benessere al proprio modo di essere -Saper discriminare i danni provocati dalle sostanze tossiche Unità di apprendimento 7 :PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Competenze: -Conoscere le nozioni di primo soccorso -imparare a prevenire gli infortuni Contenuti: -Il primo soccorso -Alterazioni e traumi a carico dei vari apparati -i principali traumi nello sport Obiettivi: -Conoscere i principali traumi -Conoscere gli interventi da fare in caso di infortunio -Conoscere le tecniche di primo soccorso TRAPANI 26/11/2015 L’Insegnante Prof.ssa Cristina Alaimo ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE 3 D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali Disciplina: Informatica prof. Giuseppe Spezia Competenze disciplinari: 1. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti 2. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali 3. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date 4. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati UNITÀ TEMATICA N. 1 TITOLO: Il sistema di elaborazione TEMPI (ore): 16 TEMPI (mesi): novembre COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 ABILITÀ/CAPACITÀ a. Individuare le componenti di un sistema di elaborazione CONOSCENZE Architettura hardware Struttura del sistema di elaborazione Architettura di un sistema di elaborazione Software Classificazione del software: open source, proprietario, free, freeware software applicativo e software di sistema dall’hardware al software: il sistema operativo I’esecuzione di un programma UNITÀ TEMATICA N. 2 TITOLO: Soluzione dei problemi: dall’algoritmo al programma TEMPI (ore): 24 TEMPI (mesi): settembre-ottobrenovembre COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 ABILITÀ/CAPACITÀ b. Esprimere procedimenti risolutivi attraverso algoritmi CONOSCENZE La codifica dell’informazione Schema della comunicazione Sistemi di numerazione posizionali Sistema binario e esadecimale Codifica dei numeri interi negativi in complemento a 2 Codice ASCII Codifica immagini e audio Algebra di Boole Dal problema all’algoritmo Analisi del problema Formalismi per rappresentare algoritmi Tecniche di progettazione software Paradigmi di programmazione Approccio top-down e bottom up UNITÀ TEMATICA N. 3 TITOLO: Creazione di programmi con l’utilizzo di un linguaggio di programmazione strutturato TEMPI (ore): 70 TEMPI (mesi): novembre-febbraio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 2, 4 ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE c. Implementare algoritmi con diversi stili di programmazione e idonei strumenti software (1, 4) d. Produrre la documentazione relativa alle fasi di progetto (2) Generalità sui linguaggi di programmazione Generazioni di linguaggi Sintassi-semantica Compilatori e interpreti Linguaggio di programmazione strutturato Concetto di variabile e istruzione di assegnamento Concetto di tipo di dato Interfaccia per l’I/O Costrutti di base (strutture di controllo) di una programmazione strutturata Strutture dati Scomposizione funzionale e passaggio di parametri Algoritmi di ricerca e ordinamento Testing e documentazione di supporto Concetti di base del testing Metodologie di test statiche e dinamiche Unit test, integration test, test di accettazione, tools automatici per l’esecuzione del test Formalismi UML Regole per un codice ben commentato programmazione strutturata Strutture dati Scomposizione funzionale e passaggio di parametri Algoritmi di ricerca e ordinamento Testing e documentazione di supporto Concetti di base del testing Metodologie di test statiche e dinamiche Unit test, integration test, test di accettazione, tools automatici per l’esecuzione del test Formalismi UML Regole per un codice ben commentato UNITÀ TEMATICA N. 4 TITOLO: Interfaccia utente e progettazione ipertestuale TEMPI (ore): 40 TEMPI (mesi): marzo -maggio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 3 ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE e. Progettare ipermedia a supporto della Linee guida per interfaccia utente Concetti base della teoria della comunicazione aziendale (3) f. Progettare e realizzare pagine Web (1,3) comunicazione Interfaccia utente Metodologie per comunicare informazione Concetti base di grafica Formati multimediali Immagini bitmap e vettoriali Formati audio e video Principi base per l’uso di colori, contrasto e animazioni Internet e il www Cenni storici Intranet e extranet Website per un’azienda Progettazione web Bisogni dell’utente Uso di messaggi e di colori Usabilità Strumenti per lo svipluppo Creazione di pagine web html Fogli di stile xml Linguaggi lato client e lato server METODOLOGIE Le indicazioni metodologiche sono volte ad individuare delle strategie operative intese a creare situazioni problematiche dove l’alunno sarà portato prima a formulare un’ipotesi di soluzione, poi a ricercare la soluzione più idonea. L’insegnamento per problemi non esclude però che il docente faccia ricorso e alla lezione frontale e ad esercizi di tipo applicativo allo scopo di consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per fare acquisire loro una sicura padronanza dei procedimenti risolutivi. Nel predisporre l’itinerario didattico si farà in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti al modulo, allo scopo di realizzare l’integrazione e di facilitare la comprensione degli stessi da parte degli allievi. Continui input saranno di stimolo agli alunni per un apprendimento attivo e partecipe, in modo che essi saranno i veri protagonisti delle attività svolte in classe usufruendo della guida continua del docente. L’azione didattica faciliterà l’apprendimento e nello stesso tempo il recupero di alunni che mostrano difficoltà e carenze. Per ogni modulo saranno predisposte delle ore per eventuali recuperi o approfondimenti in base ai risultati ottenuti dalle verifiche formative e sommative. Per quanto riguarda il recupero si effettuerà un ripasso delle conoscenze fondamentali con mappe concettuali o facendo uso della didattica breve, lavori di gruppo con leader ecc. L’attività di approfondimento si attuerà tramite la risoluzione di problematiche interdisciplinari legati soprattutto a problemi di economia aziendale e matematica. Inoltre, in sede di consiglio di classe si segnaleranno quegli alunni, se è necessario, per indirizzarli agli interventi didattici-educativi. VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE, VALUTAZIONE Per la valutazione di ogni singolo alunno si terrà conto del livello di partenza, della sua partecipazione al dialogo educativo, del suo impegno, della sua capacità di analisi e di rielaborazione e del profitto raggiunto. La valutazione, quindi, non si limiterà solamente ad un controllo dell’abilità nella risoluzione dei problemi ma verterà su tutte le tematiche, tenendo conto se ogni alunno ha raggiunto pienamente o parzialmente le finalità e gli obiettivi stabiliti. Durante il corso dell’anno si procederà ad effettuare delle verifiche formative che servono per il controllo in itinere del processo di apprendimento e sono collocate alla fine di ogni unità didattica. Si proporranno test, esercizi su traccia interrogazioni breve, lavori di gruppo, laboratorio ecc. Alla fine di ogni modulo (composto di una o più unità didattiche) si effettueranno le verifiche sommative per il controllo del profitto e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Tale verifica consisterà nella risoluzione di esercizi e problemi con difficoltà di diverso livello. Il numero delle verifiche sommative previste sono almeno due scritte e due orali per ogni quadrimestre. La scala adottata per la misurazione della valutazione sono i numeri che vanno da uno a dieci. Per assicurare la trasparenza sarà comunicato il voto e la griglia di valutazione (per i compiti scritti) e commentando il perché del voto attribuito, cioè quali sono stati gli elementi presi in considerazione. Erice, 01/12/15 L’INSEGNANTE Prof. Giuseppe Spezia I.I.S.S. “SCIASCIA E BUFALINO” A.S. 2015/16 CLASSE 3ª ERICE/VALDERICE MATERIA : RELIGIONE CATTOLICADocente prof. Alastra Caterina 1 modulo 2 modulo 3 modulo Il mondo paese globale Il popolo di Dio: la Chiesa Le principali confessioni TITOLO cristiane e il dialogo ecumenico L’adolescente sappia L’adolescente sappia orientarsi L’adolescente sappia conoscere Obiettivi riconoscere nell’altro pari negli elementi principali della la storia e i tratti caratteristici dignità. vita della Chiesa per prendere delle principali confessioni coscienza del ruolo spirituale e cristiane e valutare l’importanza sociale di essa nei secoli. del dialogo ecumenico. Contenuto La dichiarazione universale La nascita della Chiesa; la vita delle prime comunità cristiane; l’annuncio del Vangelo; la storia del cristianesimo delle origini, il catecumenato e la penitenza; i Concili e la professione di fede; il Concilio Ecumenico Vaticano II; Chiesa come comunità; la Chiesa che celebra; lavoro, festa, i Sacramenti; la testimonianza: i testimoni; la Chiesa Madre; Maria Madre della Chiesa; Chiese e architettura . Competenz Discutere e confrontarsi e (saper con i suoi pari anche se di essere) altre etnie o fedi religiose. L’alunno sarà in grado di: Essere consapevole che Confrontarsi e discutere la Gesù è un personaggio della correlazione tra fede e vita storia dell’umanità rilevare nell’esperienza dei testimoni e discutere il valore cristiani. dell’amore salvifico di Dio nell’opera di Gesù per l’uomo di oggi riconoscere il valore della missione della Chiesa confrontarsi e discutere la correlazione tra fede e vita nell’esperienza dei testimoni cristiani. dei diritti dell’uomo e la Genesi. Perché siano una cosa sola; i fratelli cristiani ortodossi; i fratelli cristiani protestanti; l’ecumenismo. Ottobre - Novembre Dicembre - Gennaio - Febbraio Marzo - Aprile - Maggio Tempi di svolgimento Criteri di Note Strumenti di valutazione Metodologia didattica e valutazione strumenti utilizzati a) Gli alunni con disabilità Verifica tradizionale, Lezione frontale, metodo Conoscenza seguiranno la stessa questionari, interventi, interesse induttivo e deduttivo, libro di degli programmazione per obiettivi e partecipazione al dialogo testo, riviste, documenti sacri e argomenti; minimi. educativo. profani, audiovisivi. b) capacità di analisi e sintesi; c) capacità di rielaborazio ne personale Si ovvierà alla mancanza d’interesse, d’impegno e alla scarsa partecipazione al dialogo scolastico per mezzo di visione di filmati e ricerche interattive. L’insegnante, aderirà ai progetti o alle attività promossi dalla Diocesi che si possa ritenere abbiano una ricaduta positiva sui discenti. Il docente prof.ssa Alastra Caterina ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE III D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali MATERIA: ITALIANO INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA Secondo biennio Competenze disciplinari: COMPETENZA 1 Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente ABILITA' a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto di fronte alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari o comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea. b). Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico, riconoscendone i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana.(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) COMPETENZA 2 Produrre testi scritti/orali di diversa tipologia e complessità ABILITA' c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni. d. Produrre un testo coerente alla consegna, rispettando i vincoli formali esplicitati nella prova. e. Organizzare gli argomenti intorno a un’idea di fondo utilizzando opportunamente informazioni e i dati. f. Sviluppare le questioni proposte dimostrando capacità critiche. g. Produrre un testo corretto dal punto di vista ortografico, morfosintattico e nell’uso dell’interpunzione. h. Utilizzare il lessico con proprietà, precisione semantica e ricchezza lessicale. COMPETENZA TRASVERSALE Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento UNITÀ TEMATICA N. 1 TITOLO: SOCIETA' E CULTURA DEL MEDIOEVO. DANTE TEMPI (mesi): settembre - dicembre COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2 Abilità – capacità : a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni CONOSCENZE el Medioevo;le strutture fondanti della mentalità medievale Il simbolismo medievale Le istituzioni culturali nel Medioevo -Analisi di parti significative di alcuni canti. UNITÀ TEMATICA N. 2 TITOLO: LA LIRICA DALLE ORIGINI A PETRARCA TEMPI (mesi): dicembre – febbraio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2 Abilità – capacità: a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni CONOSCENZE Cenni sulle origini provenzali del genere Caratteristiche fondamentali dello Stilnovo Dante: dalla Vita Nova: “ Tanto gentile e tanto onesta pare” - scelta di testi significativi UNITÀ TEMATICA N. 3 TITOLO: BOCCACCIO E L'EPOPEA MERCANTILE TEMPI (mesi): marzo –metà aprile COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2 Abilità – capacità a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni CONOSCENZE Il tema della mercatura nel Decameron: scelta significativa di novelle UNITÀ TEMATICA N. 4 TITOLO: UMANESIMO E RINASCIMENTO TEMPI (mesi): aprile – maggio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2 Abilità – capacità a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al proprio territorio.) c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni coerenti le proprie affermazioni CONOSCENZE Ariosto e Machiavelli Durante il percorso verranno valorizzati gli elementi della storia della lingua e gli elementi artistico-culturali Strumenti Manuale scolastico, materiali da Internet, audiovisivi, testi di diversa tipologia Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semistrutturate e/o strutturate Correzione di esercizi Questionario Analisi del testo, saggio breve-articolo, tema UNITÀ TEMATICA N. 5 TITOLO: IMPARIAMO A COMUNICARE Sviluppo nell’arco dell’anno scolastico COMPETENZA DISCIPLINARE: 2 NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO La competenza verrà sviluppata attraverso esercitazioni anche secondo le tipologie dell’Esame di Stato. Strumenti Libro di testo, Giornali, Sussidi audiovisivi, CD-Rom e Internet Metodologia di lavoro e tipologia delle rilevazioni Relazione scritta o orale; Analisi del testo; Saggio breve – articolo di giornale; tema storico; tema di ordine generale . METODO DI INSEGNAMENTO (Si riportano le indicazioni generali elaborate dal gruppo disciplinare con opportuni adeguamenti riferiti alla fisionomia della classe e alle scelte del docente nel quadro della libertà di insegnamento). Il metodo di insegnamento sarà improntato alla centralità dell’apprendimento dello studente e al progressivo conseguimento delle competenze, declinate in abilità e conoscenze. L'attività didattica sarà svolta utilizzando i seguenti principi metodologici e le conseguenti tipologie di lezione: Centralità del testo ed approccio ermeneutico Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in occasione dell'introduzione a movimenti ed autori Lezione interattiva, in occasione della lettura diretta dei testi e relative analisi e decodifica Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della produzione scritta Approfondimenti tematici individuali e/o di gruppo Si privilegerà il metodo operativo, che farà dell'alunno il centro attivo della lezione. Si effettueranno una lettura e un’analisi di testi, anche audiovisivi (testi letterari, documenti di vita e di pensiero, brani storicocritici, testi professionalizzanti ), individuale o a gruppi, per pervenire a una sintesi guidata dall'insegnante, del materiale letto e analizzato, per individuare e illustrare i concetti generali. La lezione di tipo tradizionale avrà funzioni quali: introduzione alla lettura, sollecitazione di interesse, commento al testo ove non basti l'apporto guidato degli studenti, integrazione raccordo informativo, aiuto a costruire una sintesi conclusiva dell'unità. ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE 1-Società e cultura del Medioevo.Dante 2-La lirica dalle origini a Petrarca 3-Boccaccio e l'epopea mercantile 4-Umanesimo e rinascimento 5- Impariamo a comunicare RECUPERO Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: Riproposizione dei contenuti in forma diversificata Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro STRUMENTI DI VERIFICA La verifica ha lo scopo di: assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate; accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni. La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento. Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati: - degli obiettivi da verificare; - degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione, del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto. - degli obiettivi da verificare; - degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione, - del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto. ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO” ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSE III D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali MATERIA: STORIA INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA Competenze /Abilità disciplinari: COMPETENZE 1. Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. ABILITA': a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera) UNITÀ TEMATICA N. 1 TITOLO: IL BASSO MEDIOEVO E L'AUTUNNO DEL MEDIOEVO TEMPI (mesi): Settembre- Dicembre COMPETENZE DISCIPLINARI: Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. ABILITÀ/CAPACITÀ a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera) CONOSCENZE Conflitti politici e concezioni del potere: Comuni, Impero e Nazione; La crisi dei poteri universali Economia e società: La rinascita dopo il Mille La carestia e la peste del 1347-1350 Eretici ed eresie Gli ordini mendicanti EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate 65 Correzione di esercizi Questionario Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo) UNITÀ TEMATICA N. 2 TITOLO: L'ETA' DELLE SCOPERTE GEOGRAFICHE E DELLA RIFORMA TEMPI (mesi): Dicembre- Febbraio COMPETENZE DISCIPLINARI: 1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. ABILITÀ/CAPACITÀ a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera) CONOSCENZE La mentalità religiosa: La Riforma protestante ( Lutero- Calvino- La chiesa anglicana) Economia e società: Civiltà sconfitte nel '500 spagnolo EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate Correzione di esercizi Questionario produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo) UNITÀ TEMATICA N. 3 TITOLO: L'EUROPA NELLA PRIMA MODERNITA' ( dalla metà del XVI sec. Alla morte di Luigi XIV) TEMPI (mesi): Marzo –Giugno COMPETENZE DISCIPLINARI: 1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento ABILITÀ/CAPACITÀ a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di 66 trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali). b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera) CONOSCENZE I conflitti politici e concezioni del potere: Il parlamentarismo inglese e l'assolutismo Economia e società: Inghilterra e Olanda: le nuove potenze economiche del Seicento La mentalità La rivoluzione scientifica EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni Domande flash Interventi, colloqui o relazioni orali Prove semi strutturate Correzione di esercizi Questionario Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve – articolo) D. METODO DI INSEGNAMENTO Il metodo di insegnamento sarà improntato sulla centralità dell’apprendimento dello studente e sul progressivo conseguimento delle competenze storiche, declinate in abilità e conoscenze. Si stimolerà lo studente ad avere un ruolo attivo, nella costruzione del sapere storico, inteso come capacità di osservare, valutare e confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica. In quest’ottica, i contenuti nodali delle unità tematiche saranno presentati come problematiche a cui lo studente, guidato dal docente, dovrà dare risposte desumibili dagli strumenti a sua disposizione. I fenomeni storici verranno affrontati anche a partire dall’analisi di fonti e stimoli di diversa tipologia. In questa fase, essi saranno guidati nell’acquisizione di un metodo di ricerca e di sistematizzazione dei dati raccolti. L’analisi delle problematiche storiche sarà occasione di esercizio del metodo induttivo e di sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE 1-Il basso Medioevo e l'autunno del medioevo 2-L'età delle scoperte geografiche e della Riforma 3-L'Europa nella prima modernità ( dalla metà del XVI sec alla morte di Luigi XIV) RECUPERO Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: Riproposizione dei contenuti in forma diversificata Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro STRUMENTI DI VERIFICA La verifica ha lo scopo di: assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate; 67 accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; pervenire alla classificazione degli alunni. La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di completamento. Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati: - degli obiettivi da verificare; - degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione, - del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto. VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto al livello di partenza. Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta. 68