ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
CLASSE III D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
DOCENTE COORDINATORE
prof.ssa Concetta Mistretta
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ITALIANO e STORIA
prof.ssa
Elisabetta Poma
INGLESE
prof.ssa
Paola Bandiera
FRANCESE
prof.ssa
Sabrina Strazzera
MATEMATICA
prof.ssa
Rosaria Poma
INFORMATICA
prof.
Giuseppe Spezia
LABORATORIO DI INFORMATICA
GESTIONALE
prof.
Giuseppe Finazzo
ECONOMIA AZIENDALE
prof.
Pietro Castiglione
DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA
prof.ssa
Concetta Mistrettta
SCIENZE MOTORIE
prof.ssa
Cristina Alaimo
RELIGIONE
prof.ssa
Caterina Alastra
1. - Dati generali sulla classe
La classe III D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 15 maschi e 4 femmine,
tutti provenienti da Erice o Trapani.
Tutti hanno frequentato la II D dell’anno scorso, ad eccezione di una ragazza
proveniente dalla II A e dei due ripetenti, provenienti dalla III D dello scorso anno.
Si riporta una sintesi dei risultati relativi alla conclusione dello scorso anno scolastico:
Promossi allo scrutinio di giugno
14
Promossi allo scrutinio di agosto
3
Non Promossi allo scrutinio di giugno
2
Materie nelle quali è risultato il debito scolastico
ITAL
STORIA
INGLESE
INFORM.
FRANCESE
MATEM.
ECON. AZIEN.
DIRITTO/ECON
1
/
3
/
1
2
2
/
2. - Profilo della Classe
Il gruppo è ben amalgamato poiché, come si è detto, quasi tutti gli alunni provengono dalla
stessa classe del biennio. In generale, nel primo periodo di attività didattica non si sono
rilevati problemi disciplinari. Solo alcuni allievi, infatti, evidenziano troppa vivacità, ma nel
complesso sono sensibili al richiamo dell’insegnante e si attengono alle regole dell’Istituto.
Quasi tutti gli alunni presentano caratteristiche fisiche adeguate alla loro età e alla fase
auxologica che stanno attraversando.
Dal punto di vista didattico, dai primi dati emerge una situazione piuttosto eterogenea
nell’approccio al dialogo educativo e allo studio. Si nota, accanto a elementi particolarmente
interessati e studio, un altro gruppo che mostra interesse e metodo di lavoro foriero di
miglioramenti nei risultati, a condizione, tuttavia, che sia intensificato l’impegno nel lavoro
domestico. Per altri, si rileva, invece, una scarsa consapevolezza dei propri doveri e dello
sforzo necessario ad affrontare il primo anno del triennio, da sempre particolarmente
delicato per gli allievi.
In particolare, i discenti hanno una preparazione di base diversificata nelle discipline degli
Assi culturali. Le lacune di base medie degli studenti possono essere individuate nelle
carenze nell’Asse matematico e in alcuni prerequisiti per l’area linguistico-espressiva
nell’Asse dei linguaggi.
Si rileva, infine, che tutti i docenti conoscono la classe in quanto componenti del
consiglio di classe della II D, ad eccezione dei docenti di informatica, economia aziendale,
diritto ed economia politica i quali hanno comunque già instaurato un rapporto franco e
cordiale con tutti gli allievi.
Tutti i docenti, infine, hanno instaurato in classe un clima sereno di dialogo e di
collaborazione che costituisce una buona premessa per un lavoro proficuo.
2.1 - Risultati dei test d’ingresso
Non sono stati effettuati test di ingresso, in quanto gli insegnanti già conoscevano il livello
per continuità dal biennio. Gli altri docenti hanno già effettuate alcune verifiche che
confermano quanto suesposto.
3. - Programmazione per competenze
Premessa
3.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea
Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre
2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione
23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento
permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra
l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue.
Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione
europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnicoprofessionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con
gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.
Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in
particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli
(qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri. Il confronto si basa sui
risultati dell’apprendimento (learning outcomes) e risponde all’esigenza di raggiungere
diversi obiettivi, tra cui quello di favorire la mobilità e l’apprendimento permanente attraverso
la messa in trasparenza di titoli di studio, qualifiche e competenze. L’attenzione è dunque
rivolta ai risultati di apprendimento (outcome-based approach), piuttosto che alla durata
degli studi (numero di anni), alle modalità o alle situazioni di apprendimento (formale,
informale, non-formale) o alle modalità di insegnamento (input-based approach).
Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso
seguito per apprendere.
3.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) e le competenze
trasversali
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo,
culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A).
Esso è finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità
dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Tale impostazione viene ribadita e potenziata dal Regolamento sul Riordino degli Istituti
Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, che nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti
Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del
Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e
applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee
per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni
continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il
miglioramento dei risultati ottenuti”.
Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le
competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di
comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica
continuamente produce.
Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento
comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello
Tecnologico.
Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di
istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli
indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA.
Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso
delle competenze professionali di indirizzo.
Tra queste competenze, il consiglio di classe ritiene di perseguire in modo unitario le
seguenti Competenze trasversali:
- Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a
partire dai quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana e straniera
adeguandolo alla specificità dei diversi contesti comunicativi (professionale, sociale,
culturale, economico).
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai
fini dell’apprendimento permanente
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali
e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed
approfondimento disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che
sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono
costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione.
3.3 – Competenze, abilità e conoscenze
Tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B)
del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con
le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo
Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) nonché
dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di
classe e di quelli concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento,
ciascun docente declina l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in
termini di competenze, abilità e conoscenze, e quindi si rimanda alle programmazioni dei
singoli docenti.
3.4 – Competenze comportamentali trasversali
Per quanto riguarda la socializzazione:

disponibilità a instaurare buoni rapporti con tutti;

disponibilità all'ascolto, al rispetto dei tempi, degli spazi e dei diritti degli altri durante
il lavoro, il dibattito e le verifiche in classe;

disponibilità a collaborare con tutti nel lavoro.
Per quanto riguarda la responsabilizzazione:

consapevolezza dei propri doveri; autonomia nel lavoro individuale;

abitudine al rispetto delle scadenze (capacità organizzativa);

rispetto delle regole della convivenza scolastica e del comportamento in generale;

attitudine a riconoscere, valorizzare e utilizzare adeguatamente le proprie capacità.
4. - Metodologie didattiche
I percorsi dei nuovi istituti tecnici danno ampio spazio alle metodologie finalizzate a
sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze
in contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni reali, il lavoro
per progetti. Si prevede, inoltre, di adottare:

Lavoro coordinato tra tutti i docenti sia nella fase dell’impostazione che di gestione, di
verifica e di valutazione degli obiettivi.

Esposizione chiara e articolata tale da fare emergere gli elementi essenziali dell’unità
didattica in modo diretto e immediato.

Adozione delle strategie del problem posing del problem solving così da stabilire con
gli allievi un dialogo aperto e costruttivo rivolto a promuovere la costante ricerca dei
rapporti causali, logici, spaziali e temporali tra le conoscenze di cui sono già in
possesso e quelle che via via apprendono.
Gli allievi saranno, altresì, sollecitati a porre domande per chiarimenti e sviluppi nonché
a formulare ipotesi di soluzioni dei problemi che scaturiscono dall’esposizione dei docenti e
dalle loro stesse riflessioni (Lezioni frontali e a scoperta guidata. Lavori di gruppo. Lezioni
dialogate. Visite guidate. Lezioni pratiche Approccio comunicativo. Lezione interattiva. Pair
work/ group work. Skills development).
5. - Strumenti dell’azione didattica
Manuali. Riviste specializzate. Quotidiani economici. Fonti normative. Mappe concettuali.
LIM. Illustrazioni. Cassette audio-video. CD ROM e Sussidi informatici in genere (Software
didattico). Aula informatica. Lavagna luminosa.
6. - Strumenti di verifica e di valutazione
La verifica dell’apprendimento è un processo continuo, messo in atto dal docente
quotidianamente per misurare l’apprendimento di conoscenze, l’acquisizione di abilità e per
verificare l’incidenza della propria azione didattica. Essa deve favorire la capacità di
autovalutazione dell’alunno e il suo coinvolgimento nel processo di apprendimento. Si
utilizzeranno sia le verifiche formative che quelle sommative in relazione alle loro diverse
finalità. Si precisa che la verifica formativa costituisce l’accertamento sistematico dell’iter
d’apprendimento per recuperare quanti non hanno raggiunto l’obiettivo e per gratificare
quelli che ci sono riusciti, perciò non comporta forme di classificazione ma valuta il corretto
svolgimento delle operazioni di apprendimento/insegnamento, permettendo così di sanare
in tempo reale le difficoltà e di organizzare interventi di recupero individualizzato. La verifica
sommativa si attua al termine di ogni modulo o di un suo segmento significativo, per
misurare in modo aggregato, sommativo appunto, l’apprendimento (conoscenze,
competenze, abilità) raggiunto dagli allievi, in relazione agli obiettivi prefissati.
Gli strumenti per entrambi i tipi di verifiche saranno: colloqui, interrogazioni orali,
rielaborazioni, relazioni scritte, tests scritti a risposta multipla e/o a risposta aperta,
risoluzioni di problemi, esercitazioni individuali o di gruppo, esercitazioni al computer,
controllo del lavoro svolto a casa.
Per quanto attiene al numero delle prove, si effettueranno non meno di tre prove
scritte e due orali per quadrimestre e per disciplina; per le materie solo orali sono previste
due prove di cui una propriamente orale, con la facoltà da parte dei docenti di aumentare il
numero delle prove in caso siano necessari ulteriori riscontri.
In ordine alla valutazione, considerando che rappresenta un processo continuo di
confronto critico tra gli obiettivi proposti, come traguardo del processo formativo, ed il livello
raggiunto dall’alunno, se ne sottolinea il valore formativo ed orientativo e non punitivo. I
docenti assumono come strumento fondamentale la misurazione, dalla quale non si può
prescindere, ma sono consapevoli che la valutazione non si esaurisce in essa. Essa è
finalizzata ad aiutare ciascun alunno a conoscere le proprie capacità e i propri limiti e a
prendere coscienza del proprio processo di apprendimento. Così il voto sarà sempre
comunicato tempestivamente e motivato, anche per consentire all’alunno di migliorare le
strategie di studio. Si ritiene inoltre fondamentale, ai fini dell’autonomia personale, guidare
ed abituare gli alunni all’autovalutazione.
Nella valutazione periodica si terrà conto dell’esito delle verifiche sommative, mentre
in quella finale e globale, oltre a questi risultati si terrà conto del percorso di apprendimento,
del metodo di studio, dell’impegno rispetto alle scadenze, della partecipazione attiva al
lavoro di classe, dell’impegno, della motivazione allo studio, dei progressi “in itinere”, anche
in considerazione delle singole personalità.
Infine, il Consiglio concorda su un’equa distribuzione delle prove sommative
periodiche e giornaliere e del carico di lavoro domestico.
Per quanto riguarda la misurazione disciplinare, si rimanda alle programmazioni per
materia e alla griglie di valutazione adottata dal Collegio dei Docenti ed inserita nel POF
d’Istituto.
7. - Modalità di recupero, sostegno, approfondimento
Tutti i Docenti mettono in conto di effettuare interventi di recupero curricolare e in
itinere su segmenti di programma da chiarire o rinforzare.
Qualora si rendessero necessarie o venissero richieste attività di recupero in orario
pomeridiano, il Consiglio valuterà le modalità e i tempi di tali interventi, e ne informerà
tempestivamente la classe e le famiglie per iscritto. Analogamente si procederà per
eventuali attività di approfondimento.
8. - Proposte di argomenti e attività pluridisciplinari
Durante l’anno scolastico, nei vari momenti dello svolgimento dell’attività didattica, a
seconda dell’opportunità e delle occasioni, e soprattutto in graduale preparazione
dell’esame di Stato, saranno proposti collegamenti interdisciplinari e attività, al fine di
favorire, da parte dei ragazzi, un approccio non settoriale ai diversi ambiti culturali.
9. - Tipologia delle prove e/o degli elaborati da saper produrre
Pagine web ed elaborati allestiti avvalendosi di strumenti di tipo informatico. Progetto.
Traduzione in lingua. Test a risposte chiuse. Relazione scritta. Test a risposte aperte.
Esercizio applicativo. Risposte brevi. Colloquio orale. Risposte scritte a quesiti aperti.
Relazione orale. Risoluzione di problemi.
10. - Attività extracurriculari e inserimento in progetti d'istituto
Il Consiglio, in funzione del conseguimento degli obiettivi prefissati, prevede la
partecipazione della classe alle seguenti attività:

Uscite didattiche e viaggi di istruzione

Rappresentazioni teatrali e spettacoli cinematografici, anche in lingua straniera

Tornei sportivi d'istituto

Convegni, conferenze, seminari di studi, stages organizzati da altri istituti o enti
riconosciuti

Incontri con psicologi ed esperti di tematiche adolescenziali.
Erice, lì 06/12/2014
La Coordinatrice
Prof.ssa Concetta Mistretta
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE III D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: DIRITTO
INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA
1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
La classe III D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 15 maschi e 4 femmine, tutti provenienti
da Erice o Trapani. La classe si presenta alquanto omogenea sotto il profilo della disponibilità e del
comportamento per cui si è già instaurato un clima sereno di collaborazione che costituisce una buona
premessa per un lavoro proficuo.
1.1 - Livelli di partenza
All’inizio dell’anno scolastico dopo aver effettuato un “ripasso” intensivo ed accurato dei concetti
giuridici di base, si è potuto constatare un livello accettabile di conoscenza degli stessi da parte della
maggior parte degli alunni ed è stata colta l’occasione per ribadire a tutti la necessità di una ferma
consapevolezza della complessità della disciplina in esame, rispetto al livello richiesto negli anni del
biennio.
Buona parte degli allievi mostra interesse verso le tematiche finora proposte e l’impegno fin qui
mostrato appare nel complesso adeguato rispetto ai risultati attesi, per cui si sono già manifestate le
premesse affinché quest’anno sia abbastanza proficuo sotto il profilo dei risultati finali.
Il lavoro in classe si svolge con regolarità e partecipazione di tutti, anche se vi sono alcuni elementi
non sempre attenti e pronti al dialogo educativo, soprattutto per l’assenza di un adeguato impegno
nello studio domestico
Infine, appare indispensabile per tutti il miglioramento della capacità di espressione e in particolare,
l’acquisizione del linguaggio tecnico.
1.2 - Fonti di rilevazione dei dati:
 Prove oggettive di valutazione (test, questionari, etc.);
 Prove soggettive di valutazione (temi, relazioni, interrogazioni, etc.);
 Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche;
 Colloqui con gli alunni
2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTO
Nel secondo biennio, il Diritto fa parte dell’Area di indirizzo e contribuisce insieme all’Area di
istruzione generale e in continuità con il primo biennio a consolidare e potenziare le competenze
culturali generali ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale delle abilità e
conoscenze proprie delle discipline di indirizzo, per consentire un loro utilizzo responsabile ed
autonomo”in situazione di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.
Lo studio del Diritto costituisce, così, un efficace veicolo per sviluppare nei giovani abilità mentali
rivolte alla soluzione dei problemi posti dalla complessa e dinamica realtà del mondo del lavoro
Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre
in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è
quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili,
tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi
problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche
finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date.
Di conseguenza ci si propone di fondare l'insegnamento non solo sull'uso sistematico del libro di
testo, ma anche e soprattutto su frequenti esercitazioni svolte direttamente sui testi di legge appresi
dalla Gazzetta Ufficiale, su redazioni di atti e testi tecnici, sull'uso sistematico della stampa
specializzata nonché su sussidi audiovisivi, al fine di fornire ai discenti le soluzioni più appropriate
alle problematiche sempre mutevoli della disciplina.
Infine, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle
competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente,
dopo il diploma, il proprio percorso.
Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter
più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace.
2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea
Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle
“Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla
costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il
Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli
indirizzi dell’Ue.
Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per
la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale (Vocational
Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro
Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.
Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di
mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi,
certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento
(learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di
apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende,
indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere.
2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A)
sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo
studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale
base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in
vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”.
Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le
competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione
e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce.
Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti
i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico.
Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di
istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi
(AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel
primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze
professionali di indirizzo.
Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di diritto, le Linee Guida del secondo Biennio e del
quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore
Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi
Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del quinquennio, i
seguenti risultati di apprendimento:
- Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai
quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali
- Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali
attraverso le categorie di sintesi fornite dal diritto
- Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la
loro dimensione locale/globale
- Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale
- Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali
acquisiti.
2.3 – Competenze, abilità e conoscenze
Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del
Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze
trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli concordati, sia
a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di
apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze.
Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene
costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui
punti di riferimento di ogni progettazione.
COMPETENZE
-
-
-
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi sia in chiave economica che
giuridica.
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali
attraverso le categorie di sintesi fornite dal diritto.
Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e
sapere esprimere le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più ampia
e interdisciplinare.
Sapere applicare le conoscenze acquisite alla specificità di una singola realtà produttiva.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel
sistema produttivo del proprio territorio.
Individuare ed accedere alla normativa civilistica con particolare riferimento alle attività
aziendali.
ABILITA’






Acquisire
la
consapevolezza
della
imprescindibilità dell’ordinamento giuridico
come regola per la pacifica convivenza e
come garanzia per il cittadino.
Rendersi conto che i principi garantisti
dell’ordinamento costituiscono il punto di
arrivo di un processo storico le cui tappe
sono grandi conquiste dell’umanità.
Comprendere il concetto di fonte del diritto,
identificando il diverso valore giuridico di
ogni fonte sapendo risolvere i conflitti tra
norme applicando i criteri di coordinamento
delle fonti
Comprendere la struttura del Codice Civile,
riuscendo ad utilizzare e ricercare le norme
sul codice.
Comprendere il concetto di persone e cose;
conoscere la disciplina fondamentale sulle
persone fisiche e sulle persone giuridiche.
Motivare e collegare i criteri di
CONOSCENZE
Introduzione al diritto civile
Unità 1
Principi generali del diritto. La norma giuridica.
Unità 2
Le fonti del diritto ed i rapporti tra le stesse. Il Codice
Civile.
Unità 3
Il rapporto giuridico, le situazioni soggettive. Acquisto e
perdita dei diritti. I beni.
Unità 4
I soggetti del diritto, la capacità, le organizzazioni collettive,
le persone giuridiche private
Rapporti di parentela, affinità, coniugio, il
matrimonio, il
regime patrimoniale tra i coniugi
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Tredici ore

















classificazione interna alla categoria dei beni
con la disciplina delle rispettive conseguenze
giuridiche.
Confrontare la disciplina del matrimonio
civile e concordatario e gli effetti
patrimoniali che ne derivano
Considerare l’attuale configurazione del
diritto di proprietà e degli altri diritti reali
come una delle possibili, alla luce del dettato
costituzionale.
Comprendere la differenza tra i modi di
acquisto della proprietà a titolo originario e a
titolo derivativo.
Distinguere e giustificare i presupposti e le
conseguenze dei diritti reali e dei diritti di
obbligazione.
Apprendere i diversi strumenti previsti dal
Codice per la difesa dei diritti reali e del
possesso.
Cogliere la giustapposizione tra situazioni di
fatto e di diritto.
Identificare le diverse posizioni giuridiche
del proprietario, del possessore e del
detentore fornendo opportuni esempi.
Individuare e motivare l’incidenza pratica del
possesso rispetto ai modi di acquisto della
proprietà.
Cogliere il significato e la portata del “
vincolo giuridico”.
Individuare i principi generali che governano
la materia delle obbligazioni, individuando e
giustificando, in particolare, la diversa tutela
delle posizioni del debitore e del creditore.
Distinguere i vari modi di estinzione delle
obbligazioni con particolare riferimento alla
disciplina
dell’adempimento
e
dell’inadempimento.
Comprendere, seppur per grandi linee, la
normativa sul contratto.
Interpretare modelli di testi contrattuali e
redigerne esempi concreti.
Risolvere casi problematici semplici
applicando la normativa del codice.
Reperire autonomamente le norme nel
sistema civilistico nazionale e comunitario
Ricercare l’insieme delle norme relative ad
una categoria di argomenti e individuarne le
parti che afferiscono ad una precisa
fattispecie
Applicare le disposizioni normative a
I diritti reali
Unità 1
Principi costituzionali in materia di proprietà
privata: funzione individuale e sociale. Il
contenuto. I limiti nell’interesse pubblico e
privato. I modi di acquisto della proprietà.
Unità 2
La comunione e i diritti reali minori (l’usufrutto).
Unità 3
Le situazioni di diritto e le situazioni di fatto. Il
possesso e la detenzione. Gli effetti giuridici del
possesso. La funzione economica dell’usucapione.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Nove ore
Le obbligazioni
Unità 1
Diritti reali e diritti di credito. Il rapporto
obbligatorio: concetto, struttura ed elementi. La
prestazione. Le fonti. I diversi tipi di
obbligazione.
Unità 2
Adempimento.
La
mora
del
debitore.
L’inadempimento: impossibilità sopravvenuta e
imputabilità. Il danno e il suo risarcimento.
Unità 3
La responsabilità patrimoniale. I mezzi di
conservazione della garanzia patrimoniale del
debitore. Il concorso dei creditori e le cause di
prelazione.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dieci ore
Il contratto
Unità 1
La nozione e la funzione del contratto come atto
giuridico. Gli elementi essenziali. Le principali
classificazioni.
Unità 2
La formazione del consenso. La rappresentanza. Il
contratto preliminare. L’autonomia contrattuale. I
contratti per adesione. Il recesso.
Unità 2
L’invalidità del contratto. Nullità e annullamento.
Rescissione e risoluzione.
situazioni date
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Dodici ore
I singoli contratti
Unità 1
Contratti tipici e atipici inerenti l’imprenditore e
la sua attività.
Unità 2
Contratti applicabili al settore informatico.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore
Le altre fonti di obbligazione
Unità 1
Il fatto illecito. La responsabilità civile e il
risarcimento del danno.
Unità 2
Le
promesse
unilaterali.
Il
pagamento
dell’indebito
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore
3 - METODOLOGIE
Premesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente stabile nel
modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è necessario adattare il
metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso didattico da compiere, dei ritmi e degli
stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le
fasi della definizione del tema, dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi
pratici, si affiancheranno altri metodi come:
 la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse degli
studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici;
 il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli allievi ad
interagire tra di loro;
 il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo l’argomento in
chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo è di creare negli
studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi. In questo modo si
potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di pervenire al possesso di conoscenze,
partendo da situazioni concrete non ancora organizzate né ordinate;
 l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per effettuare
diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare soluzioni. In questo caso
si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti;
 la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per
approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la capacità di
astrazione;

la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le attività
di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici appresi;
Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali.
In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli creando
sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità didattica per
verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto stimolando tutti gli allievi a
dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero.
4 - STRUMENTI DIDATTICI
Libro di Testo: "LA NORMA E LA PRATICA 1 – Moduli di diritto civile" di Marco CAPILUPPI Edizione
“Tramontana” con espansione on line.
Fonti normative, sentenze, formulari, ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste.
5 – RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
 Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà
 Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
6 - STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
 assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
 accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
 pervenire alla classificazione degli alunni.
Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa, che avverrà
al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una parte significativa
dello stesso.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo,
attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di
completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi
concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto
al livello di partenza.
Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di valori
a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in
considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in sede
di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo
educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
L’insegnante
Prof.ssa Concetta Mistretta
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE III D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: ECONOMIA POLITICA
INSEGNANTE: Prof.ssa CONCETTA MISTRETTA
1 – PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
La classe III D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 15 maschi e 4 femmine, tutti provenienti
da Erice o Trapani. La classe si presenta alquanto omogenea sotto il profilo della disponibilità e del
comportamento per cui si è già instaurato un clima sereno di collaborazione che costituisce una buona
premessa per un lavoro proficuo.
1.1 - Livelli di partenza
All’inizio dell’anno scolastico dopo aver effettuato un “ripasso” intensivo ed accurato dei concetti
economici di base, si è potuto constatare un livello di conoscenza degli stessi piuttosto superficiale e
frammentario da parte della maggior parte degli alunni ed è stata colta, così, l’occasione per ribadire
a tutti la necessità di una ferma consapevolezza della complessità della disciplina in esame, rispetto al
livello richiesto negli anni del biennio.
Il lavoro in classe si svolge con regolarità e partecipazione di tutti, anche se vi sono alcuni elementi
non sempre attenti e pronti al dialogo educativo, soprattutto per l’assenza di un adeguato impegno
nello studio domestico. Buona parte degli allievi, tuttavia, mostra interesse verso le tematiche
proposte e l’impegno fin qui mostrato appare nel complesso adeguato rispetto ai risultati attesi, per
cui si sono già manifestate le premesse affinché quest’anno sia abbastanza proficuo sotto il profilo dei
risultati finali.
Infine, appare indispensabile per tutti il miglioramento della capacità di espressione e in particolare,
l’acquisizione del linguaggio tecnico.
1.2 - Fonti di rilevazione dei dati:
 Prove soggettive di valutazione (interrogazioni)
 Osservazioni degli studenti impegnati nelle attività didattiche;
 Colloqui con gli alunni
2 – QUADRO DEI RISULTATI ATTESI DI APPRENDIMENTO
Nel secondo biennio, l’Economia politica fa parte dell’Area di indirizzo e contribuisce insieme
all’Area di istruzione generale e in continuità con il primo biennio a consolidare e potenziare le
competenze culturali generali ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale
delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo, per consentire un loro utilizzo
responsabile ed autonomo”in situazione di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e
personale”.
Pertanto, lo studio dell’Economia politica, condotto in stretta relazione con il diritto, data
l’interazione esistente tra fenomeni giuridici ed economici, deve da un lato promuovere sensibilità
per le tematiche economiche e capacità di interpretarle nel loro evolversi e dall’altro sviluppare
competenze per effettuare scelte motivate nonché contribuire alla formazione di un valido profilo
professionale.
Inoltre, partendo dalla premessa che ogni conoscenza non è mai fine a se stessa ma va inserita sempre
in un contesto molto più complesso ed articolato, l’obiettivo finale che ci si propone di realizzare, è
quello di far comprendere ai discenti l’importanza di disporre di strumenti validi, accurati e flessibili,
tali da consentire loro di porsi in una situazione potenzialmente idonea a risolvere un qualsiasi
problema ad essi riconducibile nonché di sviluppare negli allievi competenze metodologiche
finalizzate ad assumere decisioni davanti a situazioni date.
Di conseguenza ci si propone di fondare l'insegnamento non solo sull'uso sistematico del libro di
testo, ma anche e soprattutto su frequenti esercitazioni relative a fenomeni economici tratti dalla
realtà e dall’esperienza quotidiana, sull'uso sistematico della stampa specializzata nonché su sussidi
audiovisivi, al fine di fornire ai discenti le soluzioni più appropriate alle problematiche sempre
mutevoli della disciplina.
Infine, si curerà anche di accompagnare gli studenti nella costruzione progressiva di quelle
competenze non solo professionali ma anche personali, indispensabili per scegliere consapevolmente,
dopo il diploma, il proprio percorso.
Pertanto, si cercherà costantemente di mantenere un clima di serenità e collaborazione al fine di poter
più agevolmente stabilire un canale di comunicazione proficuo ed efficace.
2.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea
Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 sulle
“Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla
costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF), il
Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli
indirizzi dell’Ue.
Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione europea per
la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-professionale (Vocational
Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dal nostro
Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.
Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in particolare, di
mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi,
certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, basando il confronto sui risultati dell’apprendimento
(learning outcomes), piuttosto che sulla durata degli studi, o sulle modalità o sulle situazioni di
apprendimento (formale, informale, non-formale). Al centro è posta, quindi, la persona che apprende,
indipendentemente dal tipo di percorso seguito per apprendere.
2.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
Il Regolamento sul Riordino degli Istituti Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, nell’Allegato A)
sottolinea che l’identità degli Istituti Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo
studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale
base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in
vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti”.
Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le
competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione
e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce.
Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento comuni a tutti
i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello Tecnologico.
Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area di
istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli indirizzi
(AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA. Si tratta nel
primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso delle competenze
professionali di indirizzo.
Infine, in ordine allo specifico ruolo del docente di economia politica, le Linee Guida del secondo
Biennio e del quinto anno, emanate con le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici –
Settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi
Informativi Aziendali) precisano che questi concorre a far conseguire allo studente al termine del
quinquennio, i seguenti risultati di apprendimento:
- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali
attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale/globale;
- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;
- analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali
acquisiti;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
2.3 – Competenze, abilità e conoscenze
Quindi, tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B) del
Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, nonché dalle competenze
trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di classe e di quelli concordati, sia
a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento, si riporta l’articolazione dei risultati di
apprendimento attesi, espressi in termini di competenze, abilità e conoscenze.
Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che sebbene
costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono costituire dei continui
punti di riferimento di ogni progettazione.
COMPETENZE
-
-
-
-
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali, le caratteristiche geografiche di un
determinato contesto ambientale e l’attività che vi si svolge;
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico,
le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
Utilizzare le fonti di informazione economica e gli strumenti di rappresentazione e di
comunicazione dell’informazione economica;
Analizzare i problemi cui l’imprese sono chiamate a trovare soluzione allo scopo di realizzare
il miglior risultato produttivo possibile.
Riconoscere e analizzare i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale alla
luce dei criteri sulle responsabilità sociale d’impresa;
Riconoscere e interpretare gli aspetti caratteristici delle varie forme di mercato e le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto;
Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
Utilizzare il linguaggio tecnico, specifico della disciplina
Comprendere analogie e differenze nonché il nesso di causa ed effetto tra i fenomeni studiati e
sapere esprimere le relazioni corrispondenti, collegando i vari istituti in una visione più
ampia e interdisciplinare.
Sapere analizzare un problema e proporre congrue ipotesi risolutive utilizzando le conoscenze
acquisite.
Sviluppare metodologie finalizzate ad assumere decisioni.
Valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni anche nei confronti del
proprio lavoro e di un ruolo professionale specifico.
ABILITA’
CONOSCENZE
 Comprendere che la sproporzione tra
illimitatezza dei bisogni umani e scarsità
delle risorse atte a soddisfarli costituisce il
presupposto logico dell’analisi economica
dei comportamenti umani.
 Individuare i principi che guidano i soggetti
economici nel compimento delle scelte.
 Distinguere i diversi soggetti economici e
riconoscerne il ruolo.
 Stabilire relazioni economiche tra i diversi
soggetti operanti nel sistema economico.
 Cogliere la portata generale della nozione di
L’attività economica e la sua scienza
Nozione di economia politica. Il problema della
scarsità e delle scelte economiche. I soggetti
economici e i rapporti tra di essi: flussi reali e
flussi monetari. Fenomeni reali e fenomeni
monetari. Il sistema economico e i fattori che lo
influenzano. I modelli di sistemi economici
contemporanei. La scienza economica e il suo
metodo. Strumenti e modalità di rappresentazione
e comunicazione delle informazioni economiche.
I canali informativi economici.
Trasformazioni storiche dei sistemi economici e tendenze
attuali.

















sistema economico comprendendo come le
interrelazioni esistenti tra i soggetti
economici
costituiscano
le
attività
economiche fondamentali.
Distinguere pregi e difetti dei diversi sistemi
economici.
Comprendere,
attraverso
il
modello
semplificato del flusso circolare, il
funzionamento di un sistema capitalistico
Definire il mercato delle risorse e il mercato
dei fattori produttivi.
Rappresentare, commentare e comunicare le
informazioni economiche acquisite.
Analizzare le tematiche dell’equilibrio del
consumatore, con particolare riferimento alle
relazioni esistenti tra il concetto soggettivo di
utilità ed il concetto oggettivo di domanda di
mercato.
Riconoscere la funzione economico-sociale
dell’imprenditore.
Individuare e interpretare il ruolo svolto
dall’impresa etica.
Analizzare
la
responsabilità
sociale
dell’impresa soprattutto riguardo all’utilizzo
delle risorse umane e naturali e all’impatto
dell’attività economica sul territorio
Comprendere
tutte
le
scelte
che
l’imprenditore è chiamato a operare e le loro
conseguenze sociali.
Esaminare,
dal
punto
di
vista
microeconomico, la nozione di produzione e
le problematiche relative all’equilibrio
dell’impresa in generale, distinguendo il
concetto di produzione da quello di
produttività.
Individuare la combinazione ottimale dei
fattori produttivi.
Apprezzare l’influenza dell’innovazione
tecnologica nei processi produttivi.
Riconoscere la condizione di ottimo tecnico
distinguendola da quello di ottimo
economico.
Descrivere il meccanismo di aggiustamento
del mercato nel breve e nel lungo periodo.
Individuare la posizione di massimo profitto
dell’imprenditore nei diversi mercati
cogliendo, in particolare, il significato teorico
del regime di libera concorrenza perfetta e di
monopolio quali modelli astratti dell’analisi
economica della scuola classica.
Confrontare le forme di mercato intermedie.
Individuare l’attività di marketing svolta
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Nove ore escluse
le verifiche
Il problema delle scelte del consumatore
Il comportamento del consumatore. Utilità
economica e utilità marginale. L’equilibrio del
consumatore.
La legge della domanda. I fattori che influenzano
la domanda. L’elasticità della domanda.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Sei ore escluse le
verifiche
Il problema delle scelte per l’impresa
Il problema delle scelte per l’imprenditore: la
scelta della forma giuridica dell’impresa, le scelte
organizzative e di gestione, impresa e ambiente, la
localizzazione dell’impresa. La responsabilità
sociale dell’imprenditore. L’impresa responsabile.
Fattori produttivi e processo di produzione. La
funzione di produzione e i rapporti di scala.
Produttività media e marginale di un fattore. La
legge dei rendimenti decrescenti. La scelta della
combinazione dei fattori produttivi: come
produrre? La crescita della produttività.
I costi di produzione. Il costo-opportunità e il
problema della scarsità. I costi sociali. Costi fissi
e variabili. Costo medio e marginale. Breve e
lungo periodo. La legge dell’offerta. L’elasticità
dell’offerta e il punto di pareggio dell’impresa.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Quindici ore
escluse le verifiche
Il mercato e le scelte economiche degli
operatori
Il mercato. Domanda, offerta ed equilibrio di
mercato nel breve e nel lungo periodo.
Equilibrio parziale ed equilibrio generale.
Le diverse forme di mercato. La concorrenza
perfetta. Il monopolio assoluto. Le forme
intermedie di mercato.
Costi, ricavi e profitti. L’equilibrio economico
nelle varie forme di mercato, nel breve e nel
lungo periodo. La discriminazione dei prezzi
nel monopolio. Le politiche di marketing.
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Quindici ore
dalle imprese con riferimento a specifici escluse le verifiche
contesti e diverse politiche di mercato.
 Sapere costruire e leggere i grafici.
 Reperire la documentazione relativa ad un
settore economico e/o al territorio ed
elaborarne i contenuti in funzione di specifici
obiettivi
3 - METODOLOGIE
Premesso che il processo di insegnamento/apprendimento comporta una modifica relativamente
stabile nel modo di pensare, di sentire e di agire del singolo studente, per raggiungere tale scopo è
necessario adattare il metodo didattico in funzione delle finalità della disciplina, del percorso
didattico da compiere, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi. Di conseguenza, alla
tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema, dall’esposizione
dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si affiancheranno altri metodi
come:
 la lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e l’interesse
degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici;
 il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli
allievi ad interagire tra di loro;
 il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo
l’argomento in chiave problematica e sottolineando proposte di soluzioni. Lo scopo del
metodo è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li
interessi. In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di
pervenire al possesso di conoscenze, partendo da situazioni concrete non ancora organizzate
né ordinate;
 l’analisi di casi utilizzata partendo da una situazione concreta su cui bisogna intervenire, per
effettuare diagnosi, selezionare i casi ridondanti, elaborare informazioni ed infine dare
soluzioni. In questo caso si tenderà a potenziare la capacità creativa degli studenti;
 la scoperta guidata che consentirà agli allievi di scoprire un argomento gradualmente e per
approssimazioni successive potenziando la capacità di apprendere autonomamente e la
capacità di astrazione;
 la simulazione d’impresa che permette di imparare operando ( learnig by doing), simulando le
attività di un’impresa si permette agli allievi di agganciare alla pratica gli argomenti teorici
appresi;
Si utilizzeranno, altresì, schemi e mappe concettuali.
In ogni caso sarà sempre indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli
creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni unità
didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il confronto
stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne il pensiero.
4 - STRUMENTI DIDATTICI
Libro di Testo: "L’ECONOMIA DEL XXI SECOLO: UNA QUESTIONE DI SCELTE – Corso di
economia politica " di S. CROCETTI Edizione “Tramontana” con espansione on line.
Ricerche in internet, lim, quotidiani e riviste.
5 – RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
 Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà
 Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
6 - STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
 assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche
utilizzate;
 accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
 pervenire alla classificazione degli alunni.
Per il raggiungimento dei primi due scopi si ritiene indispensabile ricorrere alla verifica formativa,
che avverrà al termine di ciascuna unità didattica compresa nel modulo o dopo lo svolgimento di una
parte significativa dello stesso.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun
modulo, attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla,
esercizi di completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
7 – VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri
elementi concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la
progressione rispetto al livello di partenza.
Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala
di valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento
anche in considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
8 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di
Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la
partecipazione al dialogo educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione
del voto di condotta.
L’insegnante
Prof.ssa Concetta Mistretta
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
di
MATEMATICA
classe TERZA sez. D
indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
ANNO SCOLASTICO 2014/15
DOCENTE: Prof.ssa POMA ROSARIA
Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale, i
seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:

padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica;

possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la
comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;

collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee,
della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche.
I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il
riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina,
nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento
dei seguenti risultati di apprendimento espressi in termini di competenza:

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attivita di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è indicata nel piano
sottostante.
PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE
CLASSE TERZA
ABILITÀ (ESSENZIALI)
COMPETENZE

Utilizzare il linguaggio e i metodi
propri della matematica per
organizzare e valutare
adeguatamente informazioni
qualitative e quantitative





Utilizzare le strategie del pensiero
razionale negli aspetti dialettici e
algoritmici per affrontare situazioni
problematiche, elaborando
opportune soluzioni



Utilizzare le reti e gli strumenti
informatici nelle attivita di studio,
Riconoscere l’equazione
di una retta, sia in forma
esplicita sia implicita
Riconoscere rette
parallele e perpendicolari
Saper determinare
l’equazione di una
parabola
Essere in grado di
interpretare e manipolare
i coefficienti che figurano
nell’equazione di una
parabola allo scopo di
individuarne le
caratteristiche e la
posizione nel piano
Saper individuare le
intersezioni di una
parabola con gli assi
Riconoscere l’equazione
dell’iperbole nelle sue
tipologie più importanti
CONOSCENZE
(CONTENUTI)
LA RETTA
Richiami sulla
rappresentazione di
punti nel piano
Equazione della retta
Perpendicolarità e
parallelismo
Problemi sulla retta
LE CONICHE
Generalità sulle
coniche
La parabola
L’iperbole
PERIODO
Settembre (3)
Ottobre (12)
Novembre (9)
Dicembre (9)
Gennaio (9)
ricerca e approfondimento
disciplinare




Correlare la conoscenza storica
generale agli sviluppi delle
tecnologie e delle tecniche negli
specifici campi professionali di
riferimento








Riconoscere una
funzione esponenziale e
rappresentarla
graficamente
Calcolare il logaritmo di
un numero positivo
Riconoscere una
funzione logaritmica e
rappresentarla
graficamente
Risolvere equazioni
esponenziali e
logaritmiche
Risolvere disequazioni
esponenziali e
logaritmiche
Analizzare, confrontare,
sviluppare e risolvere
problematiche che
riguardano l’interesse
semplice e composto
Saper definire la natura
del tasso d’interesse
nelle sue possibili
configurazioni
Saper valutare un
capitale o una rendita a
una data epoca
Analizzare, confrontare,
sviluppare e risolvere
problematiche finanziarie
nelle quali intervengono
rendite annue e
frazionate
Saper elaborare un piano
di costituzione
Analizzare, confrontare,
sviluppare e risolvere le
principali problematiche
attinenti alle varie
possibilità di rimborso di
un prestito, incluse le
operazioni di leasing
FUNZIONI ED
EQUAZIONI
ESPONENZIALI E
LOGARITMICHE
Potenza nel campo
reale
Funzioni esponenziali
Definizione di
logaritmo e loro
proprietà
Funzioni logaritmiche
Equazioni
esponenziali e
logaritmiche
Disequazioni
esponenziali e
logaritmiche
REGIMI FINANZIARI
Generalità sulle
operazioni finanziarie
Regime finanziario
dell’interesse
semplice
Regime finanziario
dell’interesse
composto
Tassi equivalenti
Problemi sulle
operazioni finanziarie
RENDITE
Generalità sulle
rendite
Montante e valore
attuale di rendite
temporanee di rata
costante
Cenno su altri tipi di
rendite
RIMBORSO DI
PRESTITI
Costituzione di
capitale
Rimborso globale
Generalità sui vari tipi
di ammortamento
Leasing finanziario
Febbraio (9)
Marzo (8)
Marzo (4)
Aprile (6)
Aprile (3)
Maggio (9)
Maggio (3)
Giugno (6)
STRUMENTI E MODALITA’ PER LE VALUTAZIONI
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
Ai fini della valutazione diagnostica si terrà conto
per l’aspetto COGNITIVO:
 possesso dei prerequisiti,
 capacità di apprendimento,
 comprensione ed uso del linguaggio specifico;
per l’aspetto FORMATIVO:
 partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo,
 metodo di lavoro,
 orientamento inteso come consapevolezza di sé, dei propri limiti, delle proprie capacitàfiducia in se stesso, autovalutazione.
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
 Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti della classe e dei singoli alunni;
 Registrazione puntuale degli interventi nel momento in cui la lezione prevede il
coinvolgimento attivo dell’alunno;
 Assegnazione e correzione di specifiche esercitazioni individuali, chiarendo gli obiettivi
(compiti tradizionali, dalla cui attenta osservazione si possono rilevare eventuali difficoltà e
conseguentemente organizzare un’immediata azione di recupero mediante l’aggiunta di
compiti differenziati);
 Discussione ed eventuale approfondimento di esercizi od argomenti proposti dagli allievi;
 Osservazione sulla corrispondenza tra voti assegnati e livelli raggiunti
 Corsi IDEI.
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
 Verifiche sommative scritte quadrimestrali (minimo tre): prove strutturate, semistrutturate,
test a scelta multipla, esercizi e problemi a risposta aperta
 Verifiche sommative orali (minimo tre, anche frutto di più interventi documentati)
CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE
VALUTAZIONE
La valutazione va considerata un processo da cui trarre indicazioni sul percorso di crescita
dello studente (valutazione formativa). In quest’ottica essa sarà improntata al principio della
massima trasparenza, e si avrà cura di stabilire quel clima di fiducia necessario tra gli
interlocutori del processo valutativo in modo che lo studente si possa consapevolmente
riconoscere nel giudizio del docente.
Il tradizionale voto numerico verrà integrato e convalidato da tutti quegli strumenti (griglie
valutative, giudizi, schede, ecc..) che possano renderlo leggibile, trasparente e pienamente
condivisibile. In particolare la valutazione delle prove scritte sarà accompagnata da un
attento lavoro che coinvolgerà lo studente, con l’ausilio di griglie che possano guidarlo nello
sviluppo della consapevolezza dell’errore e nella capacità della sua valorizzazione per l’autocorrezione.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Saranno utilizzati i seguenti strumenti in relazione alla prova in analisi:
· Griglia di valutazione INDICATORI/PUNTEGGIO, per le prove scritte strutturate e non,
appresso indicata.
Se l'esercizio / item è:
esatto
punti
3
incompleto o con qualche imperfezione
punti
2
con errori diffusi ma non gravi
punti
1
con errori diffusi e gravi oppure omesso
punti
0
Il punteggio di un esercizio Pc si ottiene moltiplicando i punti (3, 2, 1, 0) ottenuti in
quell'esercizio per il peso p dello stesso esercizio.
Il punteggio totale conseguito Pc è dato dalla somma dei singoli punteggi.
Il voto (V), intero su un massimo di dieci, è dato da:
1 più 9 che moltiplica il Punteggio conseguito (Pc) diviso il Punteggio massimo ottenibile
(Pmax).
Il giudizio sintetico sarà espresso in: ottimo, buono, sufficiente, lacunoso e carente.
FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA FINALE
 Impegno, attenzione, motivazione allo studio
 Partecipazione
 Interventi pertinenti
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale ed i
progressi raggiunti nel processo di formazione di ogni singolo alunno e della classe stessa
 Puntualità e precisione nel rispetto delle consegne e nell’esecuzione dei compiti domestici
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare.

METODOLOGIE DIDATTICHE – CRITERI
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Lezione interattiva intesa come dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica
della matematica per problemi)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali e di gruppo
 Attività di recupero mediante pause didattiche e/o corsi IDEI
 Attività di approfondimento
 Attività di laboratorio informatico. Utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione) e delle TD (Tecnologie Didattiche)
CRITERI METODOLOGICI
 Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e, quindi, l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti
 Trattazione teorica dei contenuti accompagnata da numerosi esercizi volti a rafforzare
l’acquisizione di padronanza e di speditezza nei calcoli, la capacità di scegliere i
procedimenti più adatti, la consapevolezza del significato delle operazioni eseguite nonché
da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne rafforzino la
comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove possibile, una
visualizzazione grafica.
MODALITA’ DI RECUPERO E/O APPROFONDIMENTO

RECUPERO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione in classe di esercizi guidati
(realizzata sia con pause didattiche, sia con corsi IDEI).

APPROFONDIMENTO
Svolgimento individuale di esercizi e problemi che richiedono una particolare capacità di
rielaborazione personale (sviluppo delle capacità di analisi e sintesi).
Erice, 01/12/14
L’INSEGNANTE
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“Sciascia e Bufalino “- Erice
Anno scolastico 2014/2015
Classe 3 D SIA (Sistemi Informativi Aziendali)
Materia: Lingua Inglese
Insegnante: Bandiera Paola
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in
particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di
competenze :
· padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali
relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello
B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)
· utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
· redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
· individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è guidata dal docente con opportuni
raccordi con le altre discipline, linguistiche e d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico
specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, e con le
attività svolte con la metodologia Clil.
Per realizzare attività comunicative riferite ai diversi contesti di studio e di lavoro sono
utilizzati anche gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale.
Nell’ambito del secondo biennio, come indicato nelle linee guida ministeriali, l’insegnamento
della “Lingua inglese” si articola in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale, al
livello B2 del QCER:
ABILITA’
CONOSCENZE


Aspetti comunicativi, socio-linguistici e
paralinguistici dell’interazione e della
produzione orale in relazione al contesto e agli
interlocutori.
Strategie compensative nell’interazione orale.








Strategie per la comprensione globale e
selettiva di testi relativamente complessi,
scritti, orali e multimediali.
Caratteristiche delle principali tipologie testuali,
comprese quelle tecnico-professionali; fattori di
coerenza e coesione del discorso.
Lessico e fraseologia idiomatica frequenti
relativi ad argomenti di interesse generale, di
studio o di lavoro; varietà espressive e di
registro.
Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali,
multimediali e in rete.
Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei
Paesi anglofoni.




Interagire con relativa spontaneità in brevi
conversazioni su argomenti familiari inerenti la
sfera personale, lo studio o il lavoro.
Utilizzare strategie compensative
nell’interazione orale.
Distinguere e utilizzare le principali tipologie
testuali, comprese quelle tecnico-professionali,
in base alle costanti che le caratterizzano.
Produrre testi per esprimere in modo chiaro e
semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e
descrivere esperienze e processi.
Comprendere idee principali e specifici dettagli
di testi relativamente complessi, inerenti la
sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore
di indirizzo.
Comprendere globalmente, utilizzando
appropriate strategie, messaggi radio-televisivi
e filmati divulgativi su tematiche note.
Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti
coerenti e coesi, anche con l’ausilio di
strumenti multimediali, utilizzando il lessico

appropriato.
Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di una
scelta lessicale adeguata al contesto.
PIANO DI LAVORO
Situazione Di Partenza
La classe III D SIA è formata da 19 alunni, 4 ragazze e 15 ragazzi. Si tratta di alunni noti ad
eccezione di una alunna proveniente dal corso turistico. La preparazione di base risulta
piuttosto eterogenea come si evince dalle attività di riepilogo svolte ad inizio anno
scolastico: un piccolissimo gruppo possiede una buona competenza comunicativa, un altro
gruppetto è appena sufficiente, mentre gli altri stentano soprattutto nella fase di produzione
perchè più carenti nell'uso delle strutture linguistiche e nel lessico.
Sarà necessario un lavoro mirato per raggiungere una certa omogeneità di competenze
all’interno della classe, si farà ricorso a strategie di recupero e sostegno, senza tuttavia
penalizzare chi possiede già i prerequisiti per poter conseguire i nuovi obiettivi di
apprendimento. Sono presenti nella classe elementi di spicco per interesse verso la
disciplina, motivazione allo studio e preparazione, a tali allievi saranno proposte attività di
valorizzazione delle eccellenze, come il corso per il conseguimento della certificazione
linguistica, lo stage a Londra e la partecipazione al partenariato Erasmus+.
Gli obiettivi generali di apprendimento e le modalità di verifica e valutazione sono specificati
nella programmazione didattica del dipartimento di lingue straniere concordata all’inizio
dell’anno scolastico.
Libro di testo: Success 2 - Longman
Obiettivi Specifici di Apprendimento
MODULO UNO - GRAMMAR IN USE
PREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base secondo le linee guida del common European
framework : ricezione, interazione, produzione, mediazione.
OBIETTIVI DEL MODULO
Revisione e potenziamento delle strutture grammaticali e funzioni linguistiche principali
acquisite nel biennio;
Cogliere il significato globale di messaggi orali e scritti con funzioni comunicative diverse;
Descrivere eventi e situazioni con accettabile correttezza formale sia in forma scritta che
orale;
Potenziare la riflessione sulla lingua identificando le variabili che determinano i più ricorrenti
eventi comunicativi.
METODOLOGIA
Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/group work;
Skills development.
STRUMENTI
Libro di testo;
Lim
Laboratorio linguistico.
VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph
re-ordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative.
TEMPI
Due quadrimestri
MODULO DUE- ASPECTS OF THE ANGLO-AMERICAN WORLD
PREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base;
OBIETTIVI DEL MODULO
Potenziare l’abilità di “reading” per cogliere il senso globale e le informazioni specifiche di
un testo;
Riconoscere le varie tipologie testuali e le loro funzioni;
Potenziare l’abilità descrittiva in L2 ;
Analizzare alcuni aspetti socio-culturali del mondo anglo-americano e riferirne i tratti
distintivi;
Stimolare gli studenti a trovare analogie e differenze tra il proprio paese e il mondo angloamericano.
METODOLOGIA
Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/group work;
Skills development.
STRUMENTI
Libro di testo;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale.
VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, paragraph re-ordering,
guided writing, translation, open questions) per le verifiche formative e sommative.
TEMPI
Secondo quadrimestre
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
MODULO UNO : GRAMMAR IN USE
ARTICOLAZIONE DEL OBIETTIVI A BREVE TERMINE CONTENUTI
MODULO
IN UNITA’ DIDATTICHE
O
R
E
U. D. 1
Revisione e rinforzo delle
funzioni
linguisticocomunicative e del lessico
appresi nel biennio
10
U. D. 2
Esprimere il concetto di durata
Parlare di attività iniziate nel
passato e degli effetti sul
presente
Parlare di azioni passate in
corso di svolgimento
Descrivere eventi in sequenza
Parlare di azioni future
U.D.3
U.D.4
U:D.5
U.D.6
U.D.7
Chiedere permesso
Esprimere obbligo e necessità
Dare suggerimenti
Fare richieste
Fare ipotesi
Riportare da discorso diretto a
indiretto
Dare definizioni
Dare informazioni suppletive
Parlare di quantità indefinite
Volgere nella forma passiva
MODULO DUE: CULTURE SHOCK
Simple present and Present
continuous
Simple past and used to.
Going to, will, present
continuous and present simple
as future
Duration form – since, for
Present perfect continuous
Present perfect vs present
perfect continuous
Past continuous
8
Past perfect
6
After, before + time clause or ing
form
Ing form after prepositions
Future tenses: first conditional,
may, might
Modal verbs: can, could, to be
8
able to/ , may, might, must, to
have to /should, ought to
If-clauses: O, I, II, III tipo
Verb tenses in reported speech
8
Relative pronouns
6
Defining and non-defining
relative clauses
Some ,any,no,every compounds 7
Passive verb tenses
U.D. 1
U.D.2
U.D.3
U.D. 4
Comprendere testi
scritti inerenti il
sistema scolastico
della Gran Bretagna
Riferire sul sistema
educativo britannico
operando confronti col
sistema scolastico
italiano
Comprendere testi
inerenti la storia della
Gran Bretagna e di
alcuni monarchi e
riferirne i contenuti
Comprendere testi
inerenti la geografia
della Gran Bretagna
E saperne riferire i
contenuti
Operare confronti tra
due presidenti
americani: Lincoln e
Kennedy entrambi
assassinati
Education in England
7
The Monarchy
7
Famous places in Britain
7
Just a Coincidence?
6
IL DOCENTE
Paola Bandiera
ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “SCIASCIA e BUFALINO”
PROGRAMMAZIONE DI LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
Classe III D Sistemi Informativi Aziendali
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
DOCENTE: Strazzera Sabrina
Situazione di partenza della classe
La classe III D è costituita da 19 alunni ( 4 femmine e 15 maschi) tutti regolarmente frequentanti.
La classe ha una preparazione di base eterogenea.
Alcuni alunni sono in possesso di buone capacità espressive e di un valido metodo di studio. Un
gruppo presenta una preparazione di base sufficiente, altri alunni mostrano invece un livello di
preparazione insufficiente.
Riguardo l’impegno scolastico, un gruppo di alunni mostra attenzione e partecipazione costanti
mentre altri sono spesso disattenti e necessitano di continui richiami. La maggior parte degli alunni
mostra inoltre un impegno domestico discontinuo.
Per quanto riguarda l’andamento disciplinare, la classe risulta nel complesso vivace ma sensibile ai
richiami dell’insegnante.
La seguente programmazione fa riferimento alla programmazione didattica concordata dal
Dipartimento di Lingue e Civiltà Straniere dell’ I.T.E. “L. Sciascia”, secondo il Quadro Comune
Europeo di Riferimento e le Linee guida relative alla Riforma del secondo ciclo del sistema
educativo di istruzione e formazione (Regolamento emanato con D.P.R. 15 marzo 2010 n.88).
Il livello di competenza linguistica previsto alla fine del terzo anno è il Livello B1 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le Lingue straniere :
“E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che
affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono
presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti
su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e
avvenimenti, sogni,speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e
progetti. ”
Al termine del terzo anno gli alunni dovranno essere in possesso delle seguenti Competenze in
uscita riferite al documento ministeriale:
 stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
 utilizzare semplici linguaggi settoriali per interagire in diversi ambiti e contesti di
studio e di lavoro.
Tali competenze vengono declinate in Conoscenze e Abilità come indicato nel piano di lavoro.
PIANO DI LAVORO
Unità di apprendimento n.0 « Révision »
Tempi: settembre - ottobre
Conoscenze
Le participe passé
Le Futur simple
Le Futur antérieur
L’Imparfait
Le plus-que-parfait
Le présent duratif
Le passé récent
Le futur proche
Les adjectifs et les pronoms démonstratifs
Les pronoms relatifs
La forme passive
Les verbes irréguliers
Abilità
Identificare e utilizzare le strutture linguistiche
ricorrenti nelle principali tipologie testuali scritte, orali
o multimediali
Unità di apprendimento n.1 « Objectif nature »
Tempi:novembre – dicembre
Conoscenze
Abilità
Lexique
Comprensione della lingua orale
La ville
La pollution et l’environnement
Les parcs naturels
L’eau
Le cycle de l’eau
Comprendre
Structures de la langue
-des dialogues
Le participe présent
Le gérondif
Le conditionnel présent
Le conditionnel passé
La phrase hypothétique
Les adjectifs indéfinis
Les pronoms relatifs composés
Les pronoms doubles
Comprensione della lingua scritta
Comprendre
-des sondages
-des articles de presse
Produzione nella lingua orale
-argumenter
Produzione nella lingua scritta
Décrire une ville
Unità di apprendimento n.2 « La France, Paris et……. »
Tempi: gennaio
Conoscenze
Abilità
Comprensione della lingua orale
Civilisation
La France physique.
Le climat en France.
Paris et ses monuments.
Comprendre
L’eau dans le monde et en France.
La sauvegarde de la nature.
-des dialogues
Comprensione della lingua scritta
Comprendre
-des textes
Produzione nella lingua orale
-argumenter
- parler des milieux naturels et des problèmes liés à
la sauvegarde de la nature
Interazione in lingua orale
Prendre part à une conversation pour
-s’informer sur un monument
-décrire un monument
Produzione nella lingua scritta
Décrire un monument
Unità di apprendimento n.3 « Tous citoyens ! »
Tempi:febbraio – marzo
Conoscenze
Abilità
Lexique
Comprensione della lingua orale
La commune
Les élections
Les pouvoirs dans l’Etat
Les institutions européennes
Comprendre
Structures de la langue
-des dialogues
Le subjonctif présent : formation
Emploi du subjonctif
Ne……..que
Les verbes d’opinion
Conjonctions de subordination+ subjonctif
Les pronoms indéfinis
Comprensione della lingua scritta
Comprendre
-des documents
- des témoignages
Produzione nella lingua orale
-porter un jugement sur quelqu’un, quelque chose
- exprimer une opinion
- exprimer son accord/ son désaccord
Interazione in lingua orale
Prendre part à une conversation pour
-exprimer un point de vue
-s’informer sur un fait
Produzione nella lingua scritta
Ècrire un message pour exprimer son point de vue
Ecrire un texte pour exprimer un projet.
Unità di apprendimento n.4 « La France dans l’Europe »
Tempi:aprile- maggio
Conoscenze
Abilità
Comprensione della lingua orale
Civilisation
Métropole et outre-mer.
Les institutions politiques françaises.
Petite chronologie de l’Europe.
La communauté européenne.
Les symboles européens.
Les institutions européennes.
Comprendre
-des conversations
Comprensione della lingua scritta
Comprendre
-des textes
Produzione nella lingua orale
-argumenter
Produzione nella lingua scritta
Écrire un message pour exprimer son point de vue
Compléter un questionnaire
Metodologia




Apprendimento attivo
Lezione interattiva
Lavori a coppia e di gruppo
Lezione frontale come momento informativo e riepilogativo
Strumenti




Libri di testo: “C’est nickel!”2 di Canulli M.P., Luvié M.C. e Pelon M. , ed.Minerva Scuola
fotocopie
LIM
Laboratorio linguistico
Attività






Esercizi di comprensione orale e scritta
Esercizi grammaticali
Dialoghi su traccia
Traduzioni
Riassunti
Stesura di testi, lettere, e-mail.
Verifiche


prove oggettive ( vero-falso, scelta multipla, esercizi di completamento, questionari a
risposta breve ecc…)
prove soggettive (conversazioni con insegnante e tra pari, stesura autonoma di testi, lettere
ecc…)
La docente
Sabrina Strazzera
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
SCIASCIA E BUFALINO - ERICE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Classe III Sez. D SIA
Materia: Economia Aziendale
Insegnante: Prof. Pietro Castiglione
PIANO DI LAVORO
FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO
In questa classe l'insegnamento è rivolto a sviluppare una conoscenza progressiva e
sistematica delle aziende e dei problemi relativi alla loro gestione. L'Economia
Aziendale, infatti, tratta e rappresenta le informazioni per fornire conoscenze
sull'andamento della gestione, orientare le scelte, misurare e valutare gli esiti delle
decisioni.
OBIETTIVI SPECIFICI
Il piano di lavoro di Economia Aziendale del terzo anno pone l’enfasi sul Sistema
azienda analizzato nei suoi sottosistemi e nei suoi rapporti con l’ambiente esterno. La
finalità dello studio della disciplina consiste nel far acquisire agli allievi:
 una visione organica della struttura, della dinamica aziendale e dell’ambiente in cui
opera, in particolare, un’azienda di produzione avente forma giuridica di impresa
individuale;
 una visione sistematica dei valori aziendali e dell’operare di impresa
evidenziandone gli effetti prodotti sul risultato di gestione e sul patrimonio;
 una conoscenza approfondita dei metodi, degli strumenti e delle tecniche di
rilevazione contabili ed extra-contabili;
 la conoscenza e l’analisi dei flussi di documenti emessi e ricevuti dall’azienda
nell’ambito del sistema informativo, nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali;
 la capacità di interpretare la dinamica della gestione dal punto di vista economico,
patrimoniale e finanziario;
 la capacità di cogliere l’uso e l’interpretazione dei dati rilevati ed elaborati per
favorire il processo decisionale.
OBIETTIVI TRASVERSALI
In accordo con gli obiettivi generali fissati dal Consiglio di classe, la disciplina
dovrebbe tendere a far acquisire agli allievi:
 capacità di ricercare le fonti, di utilizzare e organizzare le informazioni;
 capacità di lavorare in gruppo in modo costruttivo su semplici progetti;
 capacità di organizzarsi e lavorare in modo autonomo sostenendo e documentando
le proprie affermazioni;
 abilità linguistiche ed espressive per esporre in forma scritta ed orale le conoscenze
acquisite utilizzando correttamente e in modo appropriato i termini tecnici.
COMPETENZE
1. tenere la contabilità Iva
2. riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e
ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date
3. valutare l’economicità della gestione
4. determinare il reddito d’impresa e il capitale di funzionamento
5. predisporre e utilizzare gli strumenti di rilevazione contabile
6. interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese
ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA
Unità A – Gli scambi d’impresa e la contabilità IVA
La principale imposta indiretta del nostro sistema tributario è l’imposta sul valore
aggiunto, la quale colpisce la maggior parte degli scambi economici posti in essere
dalle aziende. In questa unità approfondiremo la conoscenza di tale imposta, di cui
abbiamo già trattato nel corso del primo biennio, esaminando i caratteri, i presupposti,
la classificazione delle operazioni e le connesse formalità. Ci soffermeremo anche
sugli adempimenti cui sono tenuti i contribuenti Iva e considereremo i documenti e le
registrazioni tramite i quali si giunge alla liquidazione dell’Iva e alla determinazione
del saldo a credito o a debito verso l’Erario.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze












l’imposta sul valore aggiunto: caratteri, presupposti, classificazione delle operazioni
la fattura: contenuto, emissione e relative formalità
il documento di trasporto: contenuto, emissione e relative formalità
gli anticipi, gli sconti, gli interessi e le prestazioni accessorie: trattamento ai fini Iva
l’autofatturazione – l’obbligo di registrazione e i libri Iva
le liquidazioni periodiche Iva e i relativi versamenti – la dichiarazione annuale
Abilità
compilare i documenti di trasporto in differenziate situazioni operative
classificare le operazioni ai fini Iva, distinguendo quelle imponibili dalle non
imponibili, dalle esenti e dalle escluse
redigere le fatture per le cessioni di beni in ipotesi variamente complesse
redigere le note di variazione con regolarizzazione dell’Iva
eseguire le annotazioni sui registri Iva degli acquisti e delle fatture emesse
eseguire i calcoli riguardanti le liquidazioni periodiche e la liquidazione annuale
dell’Iva
Competenze
 tenere la contabilità Iva
Lezioni
L’Iva: caratteri dell’imposta e classificazione delle operazioni – la
fattura: caratteri generali – tipi di fattura e documento di trasporto
– la base imponibile e altri aspetti della fatturazione – casi
particolari di fatturazione – il volume d’affari e l’obbligo di
registrazione – la liquidazione e il versamento dell’Iva – la
dichiarazione annuale
Tempi di attuazione
 Settembre – Ottobre
Unità B – L’azienda e la sua organizzazione
Nel corso del primo biennio lo studente ha già conosciuto i tratti essenziali che
caratterizzano quegli organismi economici che si chiamano “aziende”. In questa unità
inizieremo un percorso più organico e progressivo nel processo di comprensione del
sistema azienda e dei suoi elementi, soprattutto con riferimento agli aspetti di carattere
organizzativo e, tra questi, ai problemi che si pongono nella fase costitutiva, come
quelli connessi alla localizzazione territoriale dell’attività, alla scelta della forma
giuridica, alle dimensioni aziendali, ecc.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze












l’azienda come sistema, i suoi elementi costitutivi e i suoi rapporti con l’ambiente
i diversi tipi di aziende in relazione a vari criteri di classificazione
il governo dell’azienda, i suoi momenti e le discipline economico-aziendali
l’organizzazione aziendale e la centralità del fattore umano
le funzioni aziendali, gli organi e le strutture organizzative
i problemi organizzativi della fase di costituzione dell’azienda
i preventivi d’impianto
Abilità
individuare gli elementi costitutivi del sistema azienda in alcuni casi concreti
individuare il soggetto giuridico e il soggetto economico di aziende note o operante
in ambito locale
riconoscere i principali “organi” in diverse tipologie aziendali
riconoscere l’assetto strutturale di un’impresa attraverso l’analisi dei suoi
organigrammi
produrre e commentare preventivi d’impianto
Competenze
 riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e
ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date
Lezioni
L’azienda: concetto e tipologie - il governo dell’azienda e i suoi momenti – l’organizzazione
aziendale: le funzioni e gli organi – la struttura organizzativa – i principali modelli
organizzativi – i problemi organizzativi della fase costitutiva e i preventivi d’impianto
Tempi di attuazione
 Ottobre
Unità C – La gestione aziendale e i suoi risultati: il Patrimonio e il Reddito
Lo scopo fondamentale delle imprese è quello di produrre ricchezza. In questa unità
vedremo che ciò avviene mediante un sistema di operazioni che prende il nome di
gestione. Di essa esamineremo le varie “aree” e considereremo gli aspetti finanziario
ed economico delle operazioni che la caratterizzano. E’ infatti attraverso tali
operazioni che si formano i risultati positivi o negativi della gestione e che si
modificano il valore e la composizione del patrimonio aziendale.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze












la gestione, le sue “aree” e i suoi aspetti
l’equilibrio monetario e l’equilibrio economico
i cicli dell’attività aziendale
il patrimonio aziendale e i suoi elementi: la valutazione e l’inventario
la correlazione tra investimenti e finanziamenti
il reddito d’esercizio e la competenza economica dei costi e dei ricavi
l’economicità della gestione e il suo significato
Abilità
collegare le principali operazioni aziendali alle varie aree gestionali
redigere il prospetto degli investimenti e dei finanziamenti iniziali
individuare e analizzare sotto il profilo strategico, finanziario ed economico le
operazioni delle varie “aree gestionali”
determinare la durata dei cicli aziendali
classificare e rappresentare gli elementi del patrimonio
 compiere una prima analisi della struttura finanziaria e patrimoniale dell’azienda
 individuare la competenza economica dei costi e dei ricavi e determinare il reddito
d’esercizio in ipotesi semplificate
 valutare l’economicità della gestione
Competenze
 valutare l’economicità della gestione
 determinare il reddito d’impresa di un’azienda individuale mercantile
Lezioni
Il fabbisogno finanziario e i finanziamenti aziendali – la gestione come sistema di
operazioni – le diverse “aree” della gestione – l’aspetto patrimoniale della gestione –
l’aspetto finanziario della gestione – l’aspetto economico della gestione – l’analisi
delle operazioni di gestione – i cicli dell’attività aziendale – il patrimonio aziendale:
l’aspetto qualitativo – il patrimonio aziendale: l’aspetto quantitativo – l’analisi della
struttura finanziaria e patrimoniale – la determinazione del patrimonio: l’inventario –
patrimonio di costituzione e patrimonio di funzionamento – il reddito d’esercizio e la
sua determinazione – l’economicità della gestione
Tempi di attuazione
 Novembre
Unità D – Il sistema informativo e le contabilità aziendali
La gestione aziendale può svolgersi in modo efficace e con risultati positivi solamente
se coloro che sono chiamati a prendere le “decisioni”, cioè a compiere le scelte
strategiche e operative, possono disporre di adeguate informazioni.
In questa unità, quindi, tratteremo dell’importanza delle informazioni nelle decisioni
aziendali ed esamineremo i caratteri del sistema informativo che di esse è un
indispensabile supporto. Approfondiremo poi il terzo “momento” dell’amministrazione
aziendale, cioè la rilevazione aziendale, soffermandoci in particolare sulle contabilità
elementari, le quali hanno per oggetto singoli elementi del patrimonio e del reddito.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze
 il concetto di attività amministrativa
 l’importanza delle informazioni nei processi decisionali
 il sistema informativo aziendale: concetto, elementi costitutivi, funzioni, evoluzione




la rilevazione come parte del sistema informativo e i suoi scopi
la contabilità aziendale e i sottosistemi che la compongono
alcune tipiche contabilità elementari
gli obblighi contabili delle imprese
Abilità
 leggere e interpretare alcuni documenti tipici delle principali contabilità elementari
 eseguire le fondamentali registrazioni riguardanti i movimenti di cassa e di banca, i
rapporti con i clienti e con i fornitori, ecc.
Competenze
 predisporre gli strumenti di rilevazione contabile
Lezioni
I processi decisionali e il sistema informativo aziendale – le rilevazione aziendali:
concetto, scopi e classificazioni – il conto: concetto e classificazioni – la contabilità di
cassa e quella dei rapporti con le banche – la contabilità Iva – la procedura di acquisto
e le contabilità fornitori – la procedura di vendita e le contabilità clienti – gli obblighi
contabili delle imprese
Tempi di attuazione
 Dicembre
Unità E – La Partita doppia e il sistema contabile
Con questa unità si avvia lo studio della contabilità generale, cioè del complesso di
rilevazioni che hanno lo scopo di determinare il reddito d’esercizio e il collegato
patrimonio di funzionamento. Pertanto, dopo aver precisato i concetti di metodo e di
sistema contabile, si esamina il metodo della Partita doppia e si illustra la logica del
sistema con cui oggi sono generalmente tenute le scritture in P.D. nel nostro Paese. Si
passa, infine, all’analisi delle operazioni di gestione sotto il profilo finanziario ed
economico e all’esame degli strumenti utilizzati nelle rilevazioni.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze
 i fondamenti del metodo della Partita doppia e la logica del sistema contabile
 il metodo della partita doppia applicato al sistema del patrimonio e del risultato
economico
 la classificazione dei conti: conti finanziari e conti economici (di reddito e di
capitale)
 il funzionamento delle varie tipologie dei conti
 gli strumenti della contabilità generale: il Piano dei conti, il libro giornale e il
mastro
 la struttura del piano dei conti
Abilità
 classificare secondo il sistema del patrimonio e del risultato economico i principali
conti tipici di una impresa mercantile
 analizzare ai fini della rilevazione in Partita doppia i principali fatti di gestione non
complessi
 utilizzare gli strumenti delle registrazioni in Partita doppia: il giornale e il mastro
Competenze
 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese
Lezioni
Il metodo della Partita doppia e i sistemi di scritture – il sistema del patrimonio e del
risultato economico – classificazione dei conti e loro funzionamento – il Piano dei
conti – l’analisi dei fatti amministrativi – gli strumenti delle rilevazioni in partita
doppia
Tempi di attuazione

Gennaio
Unità F – La contabilità generale: le operazioni d’esercizio
In questa unità, dopo l’analisi di alcune formalità iniziali, esamineremo le scritture
riguardanti la costituzione delle imprese individuali e, a seguire, quelle relative alla
formazione della struttura tecnico-operativa e alle tipiche operazioni di acquisto e di
vendita. Considereremo, infine, gli aspetti contabili dei rapporti con le banche e di
alcune altre operazioni d’esercizio, le quali forniscono, nell’insieme, un quadro
abbastanza ampio, anche se non completo, della gestione relativa a un periodo
amministrativo.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze
 i principali problemi amministrativi e contabili relativi alla costituzione di
un’impresa individuale
 gli aspetti contabili degli scambi e le modalità di regolamento degli acquisti e delle
vendite
 i modi di acquisizione dei beni strumentali
 gli aspetti fondamentali dei rapporti con le banche e la contabilizzazione di alcune
operazioni bancarie
 i concetti di base relativi alle retribuzioni e ai rapporti con gli enti di previdenza e
con l’Erario
 i componenti straordinari di reddito e i prelievi del titolare
 i sistemi supplementari di scritture
 la natura dei conti da utilizzare nella rilevazione delle principali operazioni
d’esercizio






Abilità
rilevare in P.D. la costituzione di un’impresa individuale e l’acquisto di un’azienda
funzionante
rilevare in P.D. le fatture di acquisto e di vendita e il regolamento delle stesse
rilevare in P.D. le operazioni con le banche
rilevare in P.D. i rapporti con il personale dipendente: dalla liquidazione al
pagamento delle retribuzioni
rilevare le altre operazioni di gestione (es. locazioni, liquidazioni Iva, ecc.) e i
componenti straordinari di reddito
redigere le scritture nei principali sistemi supplementari
Competenze
 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese
Lezioni
La costituzione delle imprese individuali - l’acquisizione dei beni strumentali - gli acquisti di merci,
di imballaggi e di servizi - gli acquisti e il luogo di consegna dei beni – le modalità di regolamento
degli acquisti – il regolamento anticipato degli acquisti – il regolamento differito degli acquisti - le
vendite di merci e i ricavi accessori – le vendite e il luogo di consegna – il regolamento delle
vendite – gli acquisti, le vendite e i servizi connessi nelle imprese industriali – i rapporti con le
banche: conti correnti e operazioni di incasso – i rapporti con le banche: lo sconto cambiario e
altre forme di finanziamento – la liquidazione delle retribuzioni e degli oneri sociali – i costi di
godimento di beni di terzi – le liquidazioni periodiche dell’Iva e i relativi versamenti – i
componenti straordinari del reddito d’esercizio – l’Irap e altri tributi a carico delle imprese – i
prelevamenti e i versamenti del titolare – i sistemi supplementari: finalità e scritture – il controllo
delle rilevazioni: le Situazioni contabili
Tempi di attuazione

Gennaio – Febbraio - Marzo
Unità G – Chiusura e riapertura dei conti. Bilancio d’esercizio
In questa unità vengono esaminate le operazioni e le scritture con cui si passa dai
valori contabilizzati per effetto delle operazioni compiute nel corso dell’esercizio ai
valori di bilancio, cioè ai valori che consentono di determinare il risultato economico e
il correlato patrimonio di funzionamento. Ciò in stretto collegamento con la redazione
dell’inventario d’esercizio e con i connessi processi di valutazione. Si forniscono poi i
concetti di base sulle funzioni e sulla struttura del bilancio d’esercizio e, infine si passa
all’esame delle scritture di riapertura dei conti, dalle quali prenderà poi avvio la
contabilità del nuovo periodo amministrativo.
Obiettivi di Apprendimento
Conoscenze
 l’inventario di funzionamento: scopo, contenuto e criteri di valutazione
 la procedura contabile con cui si determina il reddito d’esercizio e si chiudono i
conti
 il Bilancio d’esercizio: le sue finalità e la sua struttura
 le modalità con cui si esegue la riapertura dei conti




Abilità
redigere l’inventario d’esercizio applicando i criteri di valutazione delle varie classi
di elementi patrimoniali
redigere in P.D. gli assestamenti di fine esercizio
eseguire contabilmente la determinazione del reddito e la chiusura generale dei
conti
redigere le scritture relative alla riapertura dei conti
Competenze
 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese
Lezioni
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento – l’inventario dei valori finanziari: le
disponibilità liquide, i crediti e i debiti – le scritture di integrazione: i
crediti e i debiti da liquidare – il trattamento di fine rapporto – i ratei attivi e passivi – i fondi per
rischi e oneri – l’inventario delle rimanenze e le scritture di rettificazione – i risconti attivi e passivi
– l’inventario dei fattori pluriennali e l’ammortamento – i riepiloghi al Conto economico generale
– la rilevazione del risultato economico e la sua destinazione – la chiusura generale dei conti – la
struttura del bilancio d’esercizio: lo Stato patrimoniale – il Conto economico del bilancio
d’esercizio – la formazione dei prospetti del bilancio d’esercizio – la riapertura dei conti – lo
storno delle esistenze iniziali di magazzino e dei risconti – lo storno dei ratei e delle fatture da
ricevere e da emettere – il funzionamento dei fondi per rischi e oneri
Tempi di attuazione

Aprile – Maggio - Giugno
METODI DI INSEGNAMENTO
I vari argomenti del piano di lavoro saranno svolti facendo ricorso a diverse
metodologie per sviluppare negli studenti abilità e competenze diverse in funzione
degli obiettivi fissati:
 la lezione frontale nei momenti introduttivi e di raccordo tra le varie unità
didattiche;
 lo studio dei casi, per sviluppare la capacità di costruzione di modelli ed evitare un
apprendimento meccanicistico e frammentario;
 la scoperta guidata per sviluppare la creatività;
 il problem solving per sviluppare le capacità logiche;
 esercitazioni individuali guidate dal docente ed esercitazioni di gruppo allo scopo di
consolidare le conoscenze acquisite.
STRUMENTI DI LAVORO
Saranno utilizzati: il libro di testo, altri testi per argomenti particolari e per
approfondimenti, quotidiani economici, riviste specializzate, il Codice civile, il TUIR,
manuali tecnici, sussidi multimediali, lavagna interattiva multimediale.
LABORATORIO INFORMATICO
L’utilizzo del laboratorio è previsto durante l’intero anno per un’ ora settimanale.
Si useranno i programmi di scrittura già studiati negli anni precedenti e il foglio
elettronico.
In questo anno di corso l’attività di laboratorio permetterà la progettazione di soluzioni
automatizzate riferite a semplici problemi che comportino procedure di calcolo e
redazione di documenti. Gli studenti devono tendere a diventare utenti intelligenti dei
sistemi di elaborazione delle informazioni.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
L’efficacia dell’insegnamento sarà verificata periodicamente tramite l’analisi dei
risultati dell’intera classe.
Qualora detti risultati si ritenessero insoddisfacenti, in riferimento agli obiettivi minimi
prefissati, si imposterà un lavoro di recupero generale o personalizzato impiegando
metodologie e strumenti diversi da quelli usati in precedenza nello svolgimento delle
unità didattiche.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento saranno
effettuate con modalità differenti quali domande orali, dibattiti, esercitazioni
individuali o di gruppo, controllo del lavoro svolto a casa.
Le verifiche sommative per il controllo del profitto ai fini della valutazione saranno
proposte al termine delle varie unità didattiche o alla fine di unità didattiche tra loro
collegate. Si utilizzeranno i parametri di valutazione definiti dal Dipartimento
disciplinare e concordati con il Consiglio di classe, tenuto conto degli orientamenti del
Collegio dei docenti. In particolare, nella valutazione finale, si terrà conto dei livelli di
partenza dei singoli alunni e del gruppo classe e dei progressi o regressi constatati.
Le verifiche orali e scritte saranno strutturate in modo da considerare la conoscenza, la
comprensione, la capacità di applicazione, la capacità di analisi, la capacità di sintesi.
Erice, 25/11/2014
L’insegnante
Prof. Pietro Castiglione
ISTITUTO TECNICO STATALE “L.SCIASCIA-BUFALINO”
Erice
Programmazione Disciplinare di Scienze Motorie e Sportive
Anno scolastico 2014/2015
Docente: Prof.ssa Alaimo Cristina
Classe 3 ^ D
Presentazione della classe
La classe è costituita da 19 studenti variamente assidui nella presenza, 15 ragazzi e 4 ragazze. Quasi
tutti gli alunni presentano caratteristiche fisiche adeguate alla loro età e alla fase auxologica che
stanno attraversando. Il grado di apprendimento motorio appare sufficiente e quasi tutti mostrano
disponibilità ad acquisire nuove esperienze motorie.
Obiettivi generali





Conoscenza del corpo umano
Miglioramento delle qualità fisiche
Conoscenza degli sport individuali e di squadra
Informazione sulla salute e prevenzione degli infortuni
Consolidamento del carattere e del senso civico
Verifiche
 Osservazioni in itinere
 Prove pratiche
 Prove teoriche
Metodologia
La metodologia varierà secondo le singole unità didattiche e terrà conto delle capacità e delle esigenze
dei singoli alunni.
I metodi di insegnamento adottati saranno i seguenti:
 lezione frontale con dimostrazione del gesto tecnico
 metodo analitico
 metodo globale
Criteri di valutazione
Nella valutazione si terrà conto oltre che delle verifiche indirizzate per la conoscenza del grado di
conseguimento degli obiettivi didattici, anche della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse
mostrato verso le attività proposte e del risultato riferito alle potenzialità di partenza dell’alunno. La
valutazione si arricchirà di verifiche scritte che riguardano gli aspetti teorici della disciplina.
Programma delle attività
Unità di apprendimento 1: TEST D’INGRESSO SULLE QUALITA’ MOTORIE DI
BASE
Competenze:
-Espressioni motorie fondamentali
Contenuti:
-Lancio della palla ,salto in lungo da fermi, flessione del busto avanti da seduto, vari tipi di corsa,
esercizi in circuito, prove di rapidità, destrezza e coordinazione, prove d’equilibrio
Obiettivi:
-Testare la forza degli arti superiori e inferiori
-Testare la flessibilità
-Testare la coordinazione
-Testare l’equilibrio
Unità di apprendimento 2:LE QUALITA’ MOTORIE CONDIZIONALI E
COORDINATIVE
Competenze:
-Acquisizione di competenze relative ai principi che caratterizzano le capacità condizionali e
coordinative
-Acquisizione della capacità di trasferire le competenze acquisite in realtà ambientali diversificate
Contenuti:
-Le qualità del movimento
-Classificazione delle diverse forme di resistenza, forza velocità
-La mobilità articolare
Obiettivi:
-Conoscere e classificare le qualità motorie
-Comprende i fattori che permettono di sviluppare le varie capacità motorie
-Comprendere l’importanza delle espressioni motorie
Unità di apprendimento 3: MIGLIORAMENTO DELLE QUALITA’ FISICHE
Competenze:
-Varie esperienze motorie in attività di resistenza, forza ,velocità
Contenuti:
-Attività aerobiche
-Attività anaerobiche
-Attività di potenziamento
Obiettivi:
-Miglioramento delle capacità fisiche generali
-Miglioramento del gesto motorio-Miglioramento delle risposte agli stimoli
Unità di apprendimento 4: CONOSCENZA DEGLI SPORT
Competenze:
-Attività sportive fondamentali
-Partecipazione al gioco
-Riconoscere la cultura sportiva
Contenuti:
-Fondamentali di gioco nella pallacanestro ,nella pallavolo, nel calcio
-Tecnica di gioco
-Regole di gioco
Obiettivi:
-Conoscere i giochi sportivi di squadra
-Conoscere le regole di gioco
Unità di apprendimento 5: APPARATI E SISTEMI DEL CORPO UMANO
-L’APPARATO RESPIRATORIO
Competenze:
-Riconoscere strutture e funzioni del corpo umano
-Riconoscere gli effetti del movimento sul corpo umano
Contenuti:
-Gli organi della respirazione
-Dinamica della respirazione
-Alterazioni e traumi dell’apparato respiratorio
Obiettivi:
-Conoscere apparati e sistemi del corpo umano
-Conoscere gli effetti del movimento sull’apparato respiratorio
Unità di apprendimento 6 : INFORMAZIONI SULLA SALUTE
Competenze:
-Conoscere sane abitudini di vita
-Conoscere le controindicazioni delle sostanze dopanti ,dell’alcol e del fumo
Contenuti:
-Educazione alimentare
-Le droghe
-Il fumo
-Il doping
Obiettivi :
-Saper riconoscere cattive abitudini di vita e saper trasferire il concetto di benessere al proprio modo
di essere
-Saper discriminare i danni provocati dalle sostanze tossiche
Unità di apprendimento 7 :PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Competenze:
-Conoscere le nozioni di primo soccorso
-imparare a prevenire gli infortuni
Contenuti:
-Il primo soccorso
-Alterazioni e traumi a carico dei vari apparati
-i principali traumi nello sport
Obiettivi:
-Conoscere i principali traumi
-Conoscere gli interventi da fare in caso di infortunio
-Conoscere le tecniche di primo soccorso
TRAPANI 26/11/2014
L’Insegnante
Prof.ssa Cristina Alaimo
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE 3 D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
Disciplina: Informatica
prof. Giuseppe Spezia
Competenze disciplinari:
1. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per
progetti
2. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di
gruppo relative a situazioni professionali
3. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le
procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date
4. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del
controllo di gestione, analizzandone i risultati
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: Il sistema di elaborazione
TEMPI (ore): 16
TEMPI (mesi): novembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Individuare le componenti
di un sistema di
elaborazione
CONOSCENZE
Architettura hardware
Struttura del sistema di elaborazione
Architettura di un sistema di
elaborazione
Software
Classificazione del software:
open source, proprietario, free, freeware
software applicativo e software di
sistema
dall’hardware al software: il sistema
operativo
I’esecuzione di un programma
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: Soluzione dei problemi: dall’algoritmo al programma
TEMPI (ore): 24
TEMPI (mesi): settembre-ottobrenovembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ
b. Esprimere procedimenti
risolutivi attraverso
algoritmi
CONOSCENZE
La codifica dell’informazione
 Schema della comunicazione
 Sistemi di numerazione posizionali
 Sistema binario e esadecimale
 Codifica dei numeri interi negativi
in complemento a 2
 Codice ASCII
 Codifica immagini e audio

Algebra di Boole
Dal problema all’algoritmo
 Analisi del problema
 Formalismi per rappresentare
algoritmi
Tecniche di progettazione software
 Paradigmi di programmazione

Approccio top-down e bottom up
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: Creazione di programmi con l’utilizzo di un linguaggio di
programmazione strutturato
TEMPI (ore): 70
TEMPI (mesi): novembre-febbraio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 2, 4
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
c. Implementare algoritmi con
diversi stili di programmazione
e idonei strumenti software
(1, 4)
d. Produrre la
documentazione
relativa alle fasi di progetto
(2)
Generalità sui linguaggi di
programmazione
Generazioni di linguaggi
Sintassi-semantica
Compilatori e interpreti
Linguaggio di programmazione
strutturato
Concetto di variabile e istruzione di
assegnamento
Concetto di tipo di dato
Interfaccia per l’I/O
Costrutti di base (strutture di controllo)
di una
programmazione strutturata
Strutture dati
Scomposizione funzionale e passaggio
di parametri
Algoritmi di ricerca e ordinamento
Testing e documentazione di supporto
Concetti di base del testing
Metodologie di test statiche e
dinamiche
Unit test, integration test, test di
accettazione, tools
automatici per l’esecuzione del test
Formalismi UML
Regole per un codice ben commentato
programmazione strutturata
Strutture dati
Scomposizione funzionale e passaggio
di parametri
Algoritmi di ricerca e ordinamento
Testing e documentazione di supporto
Concetti di base del testing
Metodologie di test statiche e
dinamiche
Unit test, integration test, test di
accettazione, tools
automatici per l’esecuzione del test
Formalismi UML
Regole per un codice ben commentato
UNITÀ TEMATICA N. 4
TITOLO: Interfaccia utente e progettazione ipertestuale
TEMPI (ore): 40
TEMPI (mesi): marzo -maggio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 3
ABILITÀ/CAPACITÀ
CONOSCENZE
e. Progettare ipermedia a
supporto della
Linee guida per interfaccia utente
Concetti base della teoria della
comunicazione aziendale
(3)
f. Progettare e realizzare
pagine Web
(1,3)
comunicazione
Interfaccia utente
Metodologie per comunicare
informazione
Concetti base di grafica
Formati multimediali
Immagini bitmap e vettoriali
Formati audio e video
Principi base per l’uso di colori,
contrasto e animazioni
Internet e il www
Cenni storici
Intranet e extranet
Website per un’azienda
Progettazione web
Bisogni dell’utente
Uso di messaggi e di colori
Usabilità
Strumenti per lo svipluppo
Creazione di pagine web
html
Fogli di stile
xml
Linguaggi lato client e lato server
METODOLOGIE
Le indicazioni metodologiche sono volte ad individuare delle strategie operative intese a creare
situazioni problematiche dove l’alunno sarà portato prima a formulare un’ipotesi di soluzione, poi a
ricercare la soluzione più idonea.
L’insegnamento per problemi non esclude però che il docente faccia ricorso e alla lezione frontale e
ad esercizi di tipo applicativo allo scopo di consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per fare
acquisire loro una sicura padronanza dei procedimenti risolutivi.
Nel predisporre l’itinerario didattico si farà in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra
argomenti appartenenti al modulo, allo scopo di realizzare l’integrazione e di facilitare la
comprensione degli stessi da parte degli allievi.
Continui input saranno di stimolo agli alunni per un apprendimento attivo e partecipe, in modo che
essi saranno i veri protagonisti delle attività svolte in classe usufruendo della guida continua del
docente.
L’azione didattica faciliterà l’apprendimento e nello stesso tempo il recupero di alunni che mostrano
difficoltà e carenze.
Per ogni modulo saranno predisposte delle ore per eventuali recuperi o approfondimenti in base ai
risultati ottenuti dalle verifiche formative e sommative. Per quanto riguarda il recupero si effettuerà
un ripasso delle conoscenze fondamentali con mappe concettuali o facendo uso della didattica
breve, lavori di gruppo con leader ecc.
L’attività di approfondimento si attuerà tramite la risoluzione di problematiche interdisciplinari legati
soprattutto a problemi di economia aziendale e matematica.
Inoltre, in sede di consiglio di classe si segnaleranno quegli alunni, se è necessario, per indirizzarli
agli interventi didattici-educativi.
VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE, VALUTAZIONE
Per la valutazione di ogni singolo alunno si terrà conto del livello di partenza, della sua
partecipazione al dialogo educativo, del suo impegno, della sua capacità di analisi e di
rielaborazione e del profitto raggiunto. La valutazione, quindi, non si limiterà solamente ad un
controllo dell’abilità nella risoluzione dei problemi ma verterà su tutte le tematiche, tenendo conto se
ogni alunno ha raggiunto pienamente o parzialmente le finalità e gli obiettivi stabiliti.
Durante il corso dell’anno si procederà ad effettuare delle verifiche formative che servono per il
controllo in itinere del processo di apprendimento e sono collocate alla fine di ogni unità didattica. Si
proporranno test, esercizi su traccia interrogazioni breve, lavori di gruppo, laboratorio ecc. Alla fine
di ogni modulo (composto di una o più unità didattiche) si effettueranno le verifiche sommative per il
controllo del profitto e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Tale verifica consisterà nella
risoluzione di esercizi e problemi con difficoltà di diverso livello. Il numero delle verifiche sommative
previste sono almeno due scritte e due orali per ogni quadrimestre. La scala adottata per la
misurazione della valutazione sono i numeri che vanno da uno a dieci. Per assicurare la trasparenza
sarà comunicato il voto e la griglia di valutazione (per i compiti scritti) e commentando il perché del
voto attribuito, cioè quali sono stati gli elementi presi in considerazione.
Erice, 01/12/14
L’INSEGNANTE
I.I.S.S. “SCIASCIA E BUFALINO”
A.S. 2014/15 CLASSE 3ª ERICE/VALDERICE MATERIA : RELIGIONE CATTOLICADocente prof. Alastra Caterina
1 modulo
2 modulo
3 modulo
Il mondo paese globale
Il popolo di Dio: la Chiesa
Le principali confessioni
TITOLO
cristiane e il dialogo ecumenico
L’adolescente
sappia
L’adolescente
sappia
orientarsi
L’adolescente sappia conoscere
Obiettivi
riconoscere nell’altro pari
negli elementi principali della
la storia e i tratti caratteristici
dignità.
vita della Chiesa per prendere
delle principali confessioni
coscienza del ruolo spirituale e cristiane e valutare l’importanza
sociale di essa nei secoli.
del dialogo ecumenico.
Contenuto La dichiarazione universale
La nascita della Chiesa; la vita
delle prime comunità cristiane;
l’annuncio del Vangelo; la
storia del cristianesimo delle
origini, il catecumenato e la
penitenza; i Concili e la
professione di fede; il Concilio
Ecumenico Vaticano II; Chiesa
come comunità; la Chiesa che
celebra; lavoro, festa, i
Sacramenti; la testimonianza: i
testimoni; la Chiesa Madre;
Maria Madre della Chiesa;
Chiese e architetture .
Competenz Discutere e confrontarsi
e (saper
con i suoi pari anche se di
essere)
altre etnie o fedi religiose.
L’alunno
sarà in
grado di:
Essere consapevole che
Confrontarsi e discutere la
Gesù è un personaggio della correlazione tra fede e vita
storia dell’umanità rilevare nell’esperienza dei testimoni
e discutere il valore
cristiani.
dell’amore salvifico di Dio
nell’opera di Gesù per
l’uomo di oggi riconoscere il
valore della missione della
Chiesa confrontarsi e
discutere la correlazione tra
fede e vita nell’esperienza
dei testimoni cristiani.
dei diritti dell’uomo e la
Genesi.
Perché siano una cosa sola; i
fratelli cristiani ortodossi; i
fratelli cristiani protestanti;
l’ecumenismo.
Ottobre - Novembre
Dicembre - Gennaio - Febbraio Marzo - Aprile - Maggio
Tempi di
svolgimento
Criteri di
Note
Strumenti di valutazione
Metodologia didattica e
valutazione
strumenti utilizzati
a)
Gli alunni con disabilità
Verifica tradizionale,
Lezione
frontale,
metodo
Conoscenza seguiranno la stessa
questionari, interventi, interesse induttivo e deduttivo, libro di
degli
programmazione per obiettivi e partecipazione al dialogo
testo, riviste, documenti sacri e
argomenti; minimi.
educativo.
profani, audiovisivi.
b) capacità
di analisi e
sintesi;
c)
capacità di
rielaborazio
ne personale
Si ovvierà alla mancanza d’interesse, d’impegno e alla scarsa partecipazione al dialogo scolastico per mezzo di
visione di filmati e ricerche interattive.
L’insegnante, aderirà ai progetti o alle attività promossi dalla Diocesi che si possa ritenere abbiano una
ricaduta positiva sui discenti.
Il docente: prof. Alastra Caterina
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE III D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: ITALIANO
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
Secondo biennio
Competenze disciplinari:
COMPETENZA 1
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile
di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente
ABILITA'
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto di fronte alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari o comuni
alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea.
b). Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico,
riconoscendone i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana.(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
COMPETENZA 2
Produrre testi scritti/orali di diversa tipologia e complessità
ABILITA'
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni.
d. Produrre un testo coerente alla consegna, rispettando i vincoli formali esplicitati nella prova.
e. Organizzare gli argomenti intorno a un’idea di fondo utilizzando opportunamente informazioni e i dati.
f. Sviluppare le questioni proposte dimostrando capacità critiche.
g. Produrre un testo corretto dal punto di vista ortografico, morfosintattico e nell’uso dell’interpunzione.
h. Utilizzare il lessico con proprietà, precisione semantica e ricchezza lessicale.
COMPETENZA TRASVERSALE
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali di riferimento
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: SOCIETA' E CULTURA DEL MEDIOEVO. DANTE
TEMPI (mesi): settembre - dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità :
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
ntalità medievale
Il simbolismo medievale
Le istituzioni culturali nel Medioevo
-Analisi di parti significative di alcuni
canti.
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: LA LIRICA DALLE ORIGINI A PETRARCA
TEMPI (mesi): dicembre – febbraio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità:
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
Cenni sulle origini provenzali del genere
Caratteristiche fondamentali dello Stilnovo
Dante: dalla Vita Nova: “ Tanto gentile e tanto onesta pare”
- scelta di testi significativi
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: BOCCACCIO E L'EPOPEA MERCANTILE
TEMPI (mesi): marzo –metà aprile
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
Il tema della mercatura nel Decameron: scelta significativa di novelle
UNITÀ TEMATICA N. 4
TITOLO: UMANESIMO E RINASCIMENTO
TEMPI (mesi): aprile – maggio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
Ariosto e Machiavelli
Durante il percorso verranno valorizzati gli elementi della storia della lingua e gli elementi artistico-culturali
Strumenti
Manuale scolastico, materiali da Internet, audiovisivi, testi di diversa tipologia
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semistrutturate e/o strutturate
Correzione di esercizi
Questionario
Analisi del testo, saggio breve-articolo, tema
UNITÀ TEMATICA N. 5
TITOLO: IMPARIAMO A COMUNICARE
Sviluppo nell’arco dell’anno scolastico
COMPETENZA DISCIPLINARE: 2
NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
La competenza verrà sviluppata attraverso esercitazioni anche secondo le tipologie dell’Esame di Stato.
Strumenti
Libro di testo, Giornali, Sussidi audiovisivi, CD-Rom e Internet
Metodologia di lavoro e tipologia delle rilevazioni
Relazione scritta o orale; Analisi del testo; Saggio breve – articolo di giornale; tema storico; tema di ordine
generale .
METODO DI INSEGNAMENTO
(Si riportano le indicazioni generali elaborate dal gruppo disciplinare con opportuni adeguamenti riferiti alla
fisionomia della classe e alle scelte del docente nel quadro della libertà di insegnamento).
Il metodo di insegnamento sarà improntato alla centralità dell’apprendimento dello studente e al progressivo
conseguimento delle competenze, declinate in abilità e conoscenze. L'attività didattica sarà svolta utilizzando i
seguenti principi metodologici e le conseguenti tipologie di lezione:
Centralità del testo ed approccio ermeneutico
Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in occasione dell'introduzione a movimenti ed
autori
Lezione interattiva, in occasione della lettura diretta dei testi e relative analisi e decodifica
Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della produzione scritta
Approfondimenti tematici individuali e/o di gruppo
Si privilegerà il metodo operativo, che farà dell'alunno il centro attivo della lezione. Si effettueranno una
lettura e un’analisi di testi, anche audiovisivi (testi letterari, documenti di vita e di pensiero, brani storicocritici, testi professionalizzanti ), individuale o a gruppi, per pervenire a una sintesi guidata dall'insegnante, del
materiale letto e analizzato, per individuare e illustrare i concetti generali. La lezione di tipo tradizionale avrà
funzioni quali:
introduzione alla lettura,
sollecitazione di interesse,
commento al testo ove non basti l'apporto guidato degli studenti,
integrazione
raccordo informativo,
aiuto a costruire una sintesi conclusiva dell'unità.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE
1-Società e cultura del Medioevo.Dante
2-La lirica dalle origini a Petrarca
3-Boccaccio e l'epopea mercantile
4-Umanesimo e rinascimento
5- Impariamo a comunicare
RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
Attività guidate a crescente livello di difficoltà

Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
 assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
 accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
 pervenire alla classificazione degli alunni.

La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo,
attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di
completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
 del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE III D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: STORIA
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
Competenze /Abilità
disciplinari:
COMPETENZE
1. Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA':
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: IL BASSO MEDIOEVO E L'AUTUNNO DEL MEDIOEVO
TEMPI (mesi): Settembre- Dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI:
Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo,
anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche
negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
Conflitti politici e concezioni del potere:
Comuni, Impero e Nazione;
La crisi dei poteri universali
Economia e società:
La rinascita dopo il Mille
La carestia e la peste del 1347-1350
Eretici ed eresie
Gli ordini mendicanti
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia.
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
70
Correzione di esercizi
Questionario
Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: L'ETA' DELLE SCOPERTE GEOGRAFICHE E DELLA RIFORMA
TEMPI (mesi): Dicembre- Febbraio
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
La mentalità religiosa:
La Riforma protestante ( Lutero- Calvino- La chiesa anglicana)
Economia e società:
Civiltà sconfitte nel '500 spagnolo
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia.
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
Correzione di esercizi
Questionario produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: L'EUROPA NELLA PRIMA MODERNITA' ( dalla metà del XVI sec. Alla morte di Luigi
XIV)
TEMPI (mesi): Marzo –Giugno
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
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trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientificotecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
I conflitti politici e concezioni del potere:
Il parlamentarismo inglese e l'assolutismo
Economia e società:
Inghilterra e Olanda: le nuove potenze economiche del Seicento
La mentalità
La rivoluzione scientifica
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia.
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
Correzione di esercizi
Questionario
Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve – articolo)
D. METODO DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento sarà improntato sulla centralità dell’apprendimento dello studente e sul
progressivo conseguimento delle competenze storiche, declinate in abilità e conoscenze. Si stimolerà lo
studente ad avere un ruolo attivo, nella costruzione del sapere storico, inteso come capacità di osservare,
valutare e confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica. In quest’ottica, i contenuti
nodali delle unità tematiche saranno presentati come problematiche a cui lo studente, guidato dal docente,
dovrà dare risposte desumibili dagli strumenti a sua disposizione. I fenomeni storici verranno affrontati
anche a partire dall’analisi di fonti e stimoli di diversa tipologia. In questa fase, essi saranno guidati
nell’acquisizione di un metodo di ricerca e di sistematizzazione dei dati raccolti. L’analisi delle
problematiche storiche sarà occasione di esercizio del metodo induttivo e di sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE
1-Il basso Medioevo e l'autunno del medioevo
2-L'età delle scoperte geografiche e della Riforma
3-L'Europa nella prima modernità ( dalla metà del XVI sec alla morte di Luigi XIV)
RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
 Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà

Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
 assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
72


accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
pervenire alla classificazione degli alunni.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo,
attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di
completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi
concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto
al livello di partenza.
Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di
valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in
considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in
sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo
educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
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