Le Dipendenze - Istituto Comprensivo Perugia 11

LE DIPENDENZE
- Lavoro di ricerca a cura della Classe 3^I Istituto Comprensivo Perugia 11 - Scuola Sec. I Grado “G. Pascoli”
La dipendenza è una malattia e si presenta come un atto o un gesto
di cui non si può fare a meno e quindi nel tempo provoca
una perdita della libertà individuale
Le dipendenze
si raggruppano in:
Vecchie
Nuove
dipendenze che esistono da
tempo e che hanno come base
l’assunzione di una sostanza che
provoca alterazione celebrale
(alcool, tabacco, droghe)
atti accettati dalla società che
hanno come base alcune azioni
(navigare in internet,
gioco d’azzardo…)
Vecchie dipendenze
Tabacco
Alcool
Droghe
Elementi comuni:
compulsività, perdita di controllo,
persistenza nonostante conseguenze fortemente negative
Tabacco
Breve storia del tabacco
Il tabacco arrivò in Europa in seguito alle esplorazioni di Colombo, come moda stravagante
e riservata solo a poche persone.
Le prime informazioni sul fumo di tabacco si trovano nella “Storia generale delle Indie” di
Bartolomeo della Casas. Per i Maya e i pellirossa il tabacco aveva un valore religioso, in
quanto arderlo significava rendere omaggio al Dio Balan.
Il fumo di tabacco si diffuse poi in tutto il continente europeo.
Nel 1700 si arrivò ad attribuire al fumo di tabacco capacità medicinali: era considerato utile
a combattere la peste, le ulcere gastriche e le polmoniti e sembrava che fosse miracoloso il
suo effetto sulle carie dentarie.
Fu tra le guerre mondiali che quello che era solo un vizio divenne una vera e propria piaga
sociale.
Fumo
Fumo passivo
E’ il fumo che viene
involontariamente respirato in
ambienti in cui sono presenti
persone che fumano
Fumo volontario
E’ certamente il più
rischioso e si riferisce a chi
volontariamente inala e aspira
del fumo derivante dal tabacco
Il Tabagismo
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dipendenze
Il tabagismo, meglio conosciuto come fumo, è l’atto di bruciare le foglie secche della
pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, per fini rituali, come abitudine
che può trasformarsi in una vera e propria dipendenza.
Modalità di consumo del tabacco
•La sigaretta: è un prodotto confezionato ricavato dalle foglie del tabacco che vengono tagliate in
striscioline sottili e in seguito arrotolate e compresse in un rivestimento di carta.
Una sigaretta contiene più di 4000 elementi chimici, 60 di questi aumentano in mondo
statisticamente rilevabile il rischio di contrarre gravi malattie.
•Il sigaro: è un fascio stretto di foglie di tabacco secche e fermentate. A differenza della sigaretta, il
sigaro non viene aspirato, ma comunque rimane una pratica con dannose conseguenze.
•La pipa: è composta dalla camera dove avviene la combustione (il fornello), da un sottile stelo
forato (il cannello) e da una parte terminale chiamata bocchino che si inserisce nel cannello tramite
un perno.
•Il narghilè: è un particolare tipo di pipa ad acqua. Confrontato con il fumo di sigaretta, quello di
narghilè ha effetti meno dannosi, corrispondenti a circa l’1% del primo, tuttavia il suo uso
prolungato può creare notevoli disturbi all’apparato respiratorio.
Alcool
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Il termine è usato per identificare tutte le sostanze che contengono etanolo.
È preparato da secoli facendo fermentare o distillare carboidrati: attraverso la loro
fermentazione si ottengono bevande dalla gradazione alcolica non superiore al 15%.
L’abuso di alcool è la causa del 50% degli incidenti stradali, infatti è sufficiente una piccola
quantità di questa sostanza per ridurre riflessi, annebbiare la vista, provocare colpi di
sonno all’individuo interessato.
Conseguenze dirette dell’abuso di alcool:
① fegato (patologie e cirrosi epatiche, tumori)
② cuore e vasi (disfunzioni circolatorie)
③ tumore a stomaco, esofago, intestino e pancreas
④ disturbi mentali e comportamentali
⑤ sindromi e patologie gravi della corteccia celebrale
⑥ delirio cronico di gelosia
Conseguenze indirette:
① traumi o morte ed invalidità permanenti a seguito di incidenti
② tumore
③ depressione
④ suicidio
Droghe
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La Conferenza di Vienna del 1971 ha definito come “droga” o “sostanza stupefacente e/o
psicotropa” “qualsiasi sostanza naturale o sintetica capace di modificare l’attività psichica”.
Rispetto all’origine le droghe vengono classificate in:
Naturali
Ricavate direttamente
dalle piante: oppio,
marijuana, hashish
Semisintetiche
Ottenute in laboratorio
partendo comunque da una
sostanza di origine naturale:
morfina, cocaina
Sintetiche
Ricavate esclusivamente
da processi chimici di
sintesi: anfetamine,
barbiturici, tranquillanti
In base agli effetti le droghe è vengono classificate in:
•Neurodeprimenti, cioè sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale (S.N.C.) con effetto
rilassante: oppio e derivati, meperidina, barbiturici, benzodiazepine, alcool etilico.
•Psicostimolanti, cioè sostanze che danno un effetto iniziale di eccitazione e stimolo eccessivo sul
S.N.C: cocaina e anfetamina.
•Allucinogene, cioè distorgono la realtà con alterazione del senso, del tempo e dello spazio, perdita di
capacità di giudizio e alterazione della percezione del suono e del calore: L.S.D., derivati della
cannabis, derivati delle anfetamine.
Dipendenza e astinenza
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La dipendenza si ha quando chi fa uso di droga non può smettere di usarla come elemento
essenziale della propria esistenza relazionale.
La droga porta pian piano all’assuefazione, cioè al bisogno di dosi sempre maggiori per
ottenere lo stesso “senso di benessere”, fino ad arrivare all’overdose, cioè al massimo
dosaggio di droga, che in molti casi provoca la morte.
Quando si interrompe il consumo di droga, in seguito a una dipendenza fisica, si verifica una
crisi di astinenza con vomito, tremore, sudorazione, insonnia e convulsioni.
Quando una persona con una dipendenza psicologica da droga non ne assume, entra in uno
stato di disagio che si manifesta con vari sintomi psichici: cattivo umore, nervosismo, ansia,
tremore, malessere generale, astenia…
Le nuove tendenze tra i giovani
“fenomeni estremi”
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Eyeballing: superalcolici versati come se fossero gocce di collirio
negli occhi per raggiungere in pochi minuti lo "sballo“: si
spalancano gli occhi, si fa aderire il collo della bottiglia o il
bordo del bicchiere pieni di alcol e si versa. Spesso i giovani
non sanno i rischi cui vanno incontro perché, se ubriacarsi
fa malissimo, assorbire superalcolici dagli occhi, può rendere
ciechi in modo definitivo. Se si mette il collo della bottiglia sul
bulbo oculare e si applica una pressione, l'occhio risulta
immediatamente danneggiato sia per un danno meccanico diretto alla cornea, sia
attraverso una ischemia dovuta allo scarso afflusso del sangue a causa della compressione,
ma non è tutto: quando si versa l'alcol la situazione peggiora poiché il contatto con il
liquido irrita la congiuntiva e peggiora l'abrasione della cornea già danneggiata.
Choking: consiste nel soffocarsi impedendo all’ossigeno di arrivare
al cervello. Il mancato afflusso di ossigeno al cervello provoca danni
irreparabili ai neuroni e può generare asfissia e la morte del soggetto.
Le nuove tendenze tra i giovani
“fenomeni estremi”
Balconing: è un'attività che consiste nel saltare da un balcone
o da una finestra posti a un piano elevato direttamente
all'interno di una piscina o di un altro balcone mentre si è
ripresi da una telecamera.
Tale attività viene solitamente effettuata sotto l'effetto di
alcool e droghe e, a causa della sua elevata pericolosità,
causa molti morti e feriti tra chi la pratica.
Binge drinking è l’assunzione di più bevande alcoliche in un
intervallo di tempo brevissimo. L’obiettivo è quello di raggiungere
l ’ubriacatura immediata e la perdita del controllo.
È l’aspetto più nuovo e preoccupante del rapporto tra giovani e
alcol. Durante queste bevute compulsive, i partecipanti
consumano un minimo di 5 o 6 bicchieri di sostanze molto
alcoliche che vengono assunti in modo quasi consecutivo ed estremamente rapido.
Nuove dipendenze
Le nuove dipendenze comprendono tutte quelle nuove forme di dipendenza in cui non è
implicato l’uso di alcuna sostanza chimica.
La nuova dipendenza conduce ad un ritiro verso se stessi dalla vita sociale e relazionale e
provoca uno spostamento degli interessi dell’individuo verso la dipendenza stessa.
Le nuove dipendenze si manifestano soprattutto attraverso le esperienze tecnologiche
virtuali (internet, giochi di ruolo ecc.) in cui l’individuo si sente potente di poter fare tutto
negli spettacolari scenari dei videogiochi, mentre nella vita reale si sente a disagio e
incapace di agire come vorrebbe.
Elementi comuni tra nuove e vecchie dipendenze
•Impossibilità a resistere all’impulso di mettere in atto il comportamento (compulsività)
•Sensazione crescente di tensione che precede l’inizio del comportamento (craving)
•Piacere o sollievo durante la messa in atto del comportamento
•Percezione di perdita di controllo
•Persistenza del comportamento nonostante la sua associazione a conseguenze negative
Principali nuove dipendenze
Dipendenza da telefonino
Dipendenza da relazioni virtuali
Dipendenza da videogiochi
Dipendenza da internet
Dipendenza da gioco d’azzardo Dipendenza da eccessive informazioni
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Dipendenza da telefonino
•Dipendenti da SMS
Hanno il bisogno continuo di inviare e ricevere messaggi di testo. Spesso presentano un
callo sul pollice di una delle due mani e usano il sistema di scrittura veloce T9.
•Dipendenti dal nuovo modello
Cambiano in continuazione modello del cellulare acquistando quelli più accessoriati e ricchi
di nuove funzioni.
•Esibizionisti del cellulare
Scelgono con accuratezza design, colore e prezzo del loro cellulare. Stanno spesso con il
cellulare in mano e, quando telefonano, lo fanno tenendo la voce molto alta e prima di
rispondere fanno squillare a lungo il telefonino.
•Game Players
Trasformano il loro telefonino in una “consolle”. Utilizzano i giochi presenti sul telefonino e
vanno avanti a ripetizione spesso fino a quando non raggiungono un nuovo record.
•Affetti da “SCA”
Sono i soggetti colpiti dalla “sindrome da cellulare acceso” (SCA), hanno cioè il terrore che il
telefonino sia spento e perciò sono spesso attrezzati con batterie cariche di scorta. Lasciano
spesso acceso il cellulare anche di notte.
Dipendenza da videogiochi
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dipendenze
In questo tipo di dipendenza il soggetto tende sempre più ad identificarsi con il
personaggio-eroe del gioco elettronico, alimentando una sorta di confusione tra la realtà e il
mondo virtuale.
L’uso eccessivo e distorto di questi dispositivi tecnologici e la fruizione delle esperienze rese
possibili, in ambito clinico, può dar luogo a condotte disadattate o compulsive.
La dipendenza è particolarmente frequente tra adolescenti e bambini.
Dipendenza da relazioni virtuali
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dipendenze
Si definisce come il bisogno di instaurare relazioni di amicizia o amorose con persone
incontrate on-line. Le applicazioni maggiormente utilizzate sono le e-mail, ma soprattutto i
social network, le chat e i newsgroup.
Progressivamente le relazioni virtuali divengono più importanti di quelle reali e il soggetto
tende ad isolarsi, vivendo in un mondo parallelo popolato da persone idealizzate.
Alcuni segni clinici per riconoscere la dipendenza sono:
•Bisogno di passare molto tempo in rete per instaurare relazioni amicali e/o sentimentali
•Perdita di interesse nei confronti delle relazioni reali
•Tentativi ripetuti e falliti di controllare, ridurre o interrompere il protrarsi degli scambi
online.
Dipendenza da gioco d’azzardo online
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Aspetti caratteristici della dipendenza da gioco d'azzardo online:
• grazie all’accessibilità offerta da internet e all’aumento smisurato di casinò virtuali e siti di
giochi online, aumenta la probabilità di ottenere gratificazioni immediate che invogliano a
continuare a partecipare
• il giocatore online, potendo collegarsi da casa, può controllare la privacy, agendo di
nascosto senza bisogno di recarsi al casinò; in tal modo il soggetto può manifestare la sua
compulsione protetto dall’anonimato.
Dipendenza da eccessive informazioni
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Il termine “information overload” significa letteralmente “sovraccarico cognitivo”.
L’essere sempre al corrente e l’aver accesso a più materiale possibile dà la percezione di
prendere meglio le proprie decisioni e di acquisire un prestigio sociale maggiore rispetto a
coloro che sono meno informati. Il problema è, tuttavia, che il sovraccarico di informazioni
impedisce la corretta selezione e un buon uso delle stesse.
Elementi per riconoscere la dipendenza da eccessive informazioni e il connesso utilizzo di
internet:
• bisogno di passare molto tempo in rete per trovare notizie, aggiornamenti o altre
informazioni
• svariati tentativi falliti di poter controllare, ridurre o interrompere l’attività di ricerca
• mantenimento di questa attività nonostante vengano notati problemi sociali, familiari ed
economici causati dall’eccessiva ricerca di informazioni.
Fonti
• Appunti su vecchie e nuove dipendenze rielaborati dagli alunni C.A. - C. T. - F. G.
(Classe 3I) - incontro con le classi terze tenuto a scuola dal Dott. Angeletti della
SIIPAC (Società Italiana Intervento Patologie Compulsive - ONLUS)
•
Materiali reperiti sul sito: www.centro-hikikomori.it/le-nuove-dipendenze.html