I sistemi formali Un sistema formale S è definito dai seguenti ingredienti: 1. Un alfabeto finito, , formato da un numero finito di segni. Per ogni segno possediamo un qualsiasi numero d’esemplari e sappiamo distinguere un esemplare da un altro esemplare. Ogni sequenza finita di segni si chiama espressione. 2. Si privilegia un certo insieme di espressioni che si chiamano formule ben formate o semplicemente formule. Tale insieme viene indicato con F e deve essere decidibile, cioè deve esistere un metodo di decisione che consenta di stabilire se un’espressione è o non è una formula. 3. Si privilegiano particolari formule che si chiamano assiomi. Se l’insieme Ax degli assiomi è decidibile, nel senso che si possa stabilire se una formula è o non è un assioma, il sistema si dice assiomatico. 4. È assegnato un numero finito di relazioni tra formule, dette regole di inferenza o di deduzione primitiva. Generalmente si richiede che tali regole siano effettive. La coppia L = (, F) si dice linguaggio del sistema formale ed il suo studio si dice morfologia. Ad ogni sistema formale si associa una struttura deduttiva mediante la seguente definizione di teoremi logici o semplicemente teoremi. Definizione: 1. Ogni assioma è un teorema. 2. Applicando le regole di inferenza a teoremi si ottengono teoremi. 3. Nient’altro è un teorema. Una sequenza A1, A2 , ... , An di formule si dice dimostrazione se ogni formula o è un assioma oppure è ottenuta da formule precedenti con l’applicazione delle regole di inferenza. Una formula si dice dimostrabile se esiste una dimostrazione di cui è la formula finale. Ogni teorema è la formula finale di una dimostrazione, è cioè una formula dimostrabile. Segue che i teoremi sono tutte e sole le formule dimostrabili. S’introduce l’operazione D di derivazione nel modo seguente: Se è un insieme generalmente finito di formule, dette ipotesi o premesse, una derivazione da è una sequenza di formule, ognuna delle quali o è un assioma, o è una formula di , oppure è ottenuta dalle precedenti con l’uso delle regole di inferenza. S’indica con D () l’insieme delle formule derivabili da , ottenibili cioè come formula finale di una derivazione da . Ovviamente, in assenza di premesse una derivazione è una dimostrazione. La coppia (L, D) si dice calcolo logico ed il suo studio si dice sintassi. Il calcolo logico si dice consistente o non contraddittorio se esiste almeno una formula che non è un teorema; si dice decidibile se l’insieme dei suoi teoremi logici è decidibile nel senso che si possa decidere se una formula è o non è un teorema; si dice completo se, comunque si consideri una formula A che non sia un teorema, il calcolo allargato che si ottiene aggiungendo A agli assiomi è contraddittorio. Esempi di sistemi formali sono: Il Calcolo Proposizionale o Logica degli Enunciati Il Calcolo Predicativo puro Le Teorie del primo ordine, tra le quali: il sistema formale per l’aritmetica elementare, le teorie assiomatiche degli insiemi ZF e NBG.