MALNUTRIZIONE E SARCOPENIA NELL’ANZIANO FRAGILE Ruolo dell’Attività Fisica Dr. Marco Invernizzi MD, PhD Dipartimento di Scienze della Salute Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” Novara Sarcopenia • perdita massa muscolare • riduzione lower extremity function • aumento rischio cadute • disabilità cammino • Difficoltà nelle ADL Baumgartner et al., 1998; Melton et al., 2000; Sternfeld et al., 2002; Castillo et al., 2003; Newman et al., 2003; Janssen et al., 2004a; Janssen, 2006 N. Binkley et al, 2009 FRAGILITA’ “Una sindrome medica multifattoriale caratterizzata da riduzione di forza, resistenza e funzioni fisiologiche che aumenta la vulnerabilità di un individuo a sviluppare aumentata dipendenza e/o morte.” Morley JE, et al. J Am Med Dir Assoc. 2013;14:392–397. La complessità della Fragilità Hormones Inflammation Insulin, ghrelin, leptin, IGF-1, testosterone, oestradiol, DHEAs, TSH, FT4, PTH, PCR, IL-6, sIL-6R, TNF-alfa Autonomic HRV, complexity of CV reflexes Oxidative stress ? Nutrition Physical activity Food intake, vit D, vit B12, folate, B6, vit E, albumin Self-report CNS Cognition, motivation motor control, plasticity, adaptation PNS NCV and neuromuscular interaction MUSCLES BONE, JOINTS ENERGY FEEDBACK Strength, power, structure, motor units, intramuscular fat, muscle density Pain, ROM, structural changes, bone quantity, quality, 3D structure Cardiac structure and function, arterial complications, and IMT, exercise tolerance, VO2 max, respiratory function, nutritional status, anaemia Visual acuity, contrast, 3D, proprioc, pallestesic, thermal, sensation, space perception, body image Balance Complexity and noise Gait Gait variability, dynamic posture, mental loading Endurance Exhaustion and tiredness versus dyspnoea Body Shape Dexterity Vitality Taken from Ferrucci L, Major Developments Based on Research in Organs System Pathophysiology. Presentation at the American Geriatrics Society National Conference on Frailty, January 2004. Weight, BMI, waist circumference, kyphosis, etc. Upper extremity ADLs and IADLs Emotional homeostasis 7 Attività fisica Qualsiasi movimento del corpo prodotto da una contrazione muscolare che provoca un incremento del consumo energetico; tuttavia, l’intensità e la durata possono variare significativamente. Department of Health and Human Services. Physical Activity Guidelines for Americans. Rockville (MD): U.S. Department of Health and Human Services, 2008 Attività fisica…. • Moderata (Intensità 3-6 METs) ○ Cicloturismo ○ nuoto a sforzo moderato ○ cammino a velocità 5-8 km/h, ○ Lavori domestici • Vigorosa (intensità >6 METs) ○ Corsa METS: multiplo del metabolismo basale Esercizio • Attività fisica strutturata che richiede un’azione muscolare per generare una forza finalizzata allo spostamento di un peso (o al mantenimento di una posizione) Resistenza progressiva • Intensità progressiva in relazione al miglioramento delle performances Aerobico • movimenti ritmici e ripetitivi di ampi gruppi muscolari, eseguita per periodi sostenuti che dipende principalmente dal consumo di ossigeno per la produzione di energia • Finalizzata al miglioramento delle performances cardiorespiratorie, cardiometaboliche e della composizione corporee Chodzko-Zajko WJ et al. American College of Sports Medicine position stand. Exercise and physical activity for older adults. Med Sci Sports Exerc 2009 Rinforzo ? • Posso rinforzare un muscolo sottoponendolo a un’attività superiore a quella che esso normalmente sostiene • SOVRACCARICO (“overload”) Overload • Induce un adattamento del muscolo • Incremento della capacità di generare forza • Adattamento progressivo al sovraccarico (…..devo accrescere lo stimolo per proseguire l’allenamento) Ruolo dell’esercizio e invecchiamento? • correlazione tra il livello di attività fisica e lo sviluppo di patologie croniche geriatriche (alterazioni cognitive, fragilità, alterazioni delle abilità motorie, incontinenza urinaria da stress, insonnia) • Effetto preventivo mediato da riduzione del peso con modifiche della composizione corporea, mantenimento del tessuto muscolare e della biomeccanica tendinea, riduzione del livello di estrogeni e LDL, controllo PA, riduzione dell’insulino-resistenza McDermott AY, Mernitz H. Exercise and older patients: prescribing guidelines. Am Fam Physician 2006 Ruolo dell’esercizio e invecchiamento? Effetti positivi nell’anziano • • • • • • • • Effetto anabolico Metabolismo energetico Riduzione stress ossidativo Azione su meccanismi infiammatori Controllo SN Coupling eccitazione-contrazione muscolare Architettura mio-tendinea Rallentamento della progressione della sarcopenia • Buford et al, Ageing Res Rev 2010 • Pillard et al, Clin Geriatr Med 2011 Esercizio e invecchiamento: Disabilità e ADL • Riduzione del rischio di caduta e di lesioni associate (associato a miglioramento di forza e resistenza) • Riduzione del rischio di disabilità e perdita di autonomia nelle ADL • Risposta all’esercizio simile a quella di giovani adulti • Significativo incremento della generazione di potenza muscolare (incremento della velocità di contrazione) • Stimolo anabolico per tessuto muscolare con incremento della sintesi proteica Serra-Rexach et al, J Am Geriatr Soc 2011 Trappe et al, J Appl Physiol 2000 Pehme et al, J Aging Phys Act 2004 Latham et al, J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2004 Prescrizione dell’esercizio? • Decondizionamento secondario alla sarcopenia sottovalutato • the majority of older individuals do not meet current PA guidelines and are also highly sedentary. • a critical interaction between engaging in ‘sufficient’ levels of PA, minimising sedentary time, and consuming ‘adequate’ nutrition to promote optimal musculoskeletal health in older adults • It is imperative that the synergy between PA, minimising sedentary behaviour and adequate nutrition is integrated into future PA guidelines to promote optimal musculoskeletal health and metabolic responses in the growing ageing population. Esercizio fondamentale in sinergia con la supplementazione nutritiva per il trattamento della fragilità Definizione di un programma Parametri ªVolume di allenamento ªVelocità esecuzione ªPeriodi di riposo Volume di allenamento Raccomandazioni • 30-60 min/die di attività ad intensità moderata 5 giorni/sett (150 minuti/sett) • 20-30 min/die di attività a intensità vigorosa 3 giorni/sett (60 min/sett) • Possibile suddividere l’esercizio in varie frazioni della durata di almeno 10 min (100–250 kcal per sessione) • Possibile combinare programmi ad intensità differenti • Non più di 2 giorni consecutivi senza alcun tipo di attività • Utilità di programmi strutturati e con incremento dei carichi di lavoro Nelson et al. Physical activity and public health in older adults: recommendation from the American College of Sports Medicine and the American Heart Association. Circulation 2007 20 “Necessità speciali” • Esercizi di rinforzo propedeutici all’esecuzione di training aerobico • Particolare attenzione agli esercizi di rinforzo a carico degli arti inferiori • Esercizi per l’equilibrio • Esercizi di flessibilità (stretching) CONCLUSIONI • Sarcopenia, Osteoporosi, Dynapenia à Fragilità • esercizio fondamentale anche a livello preventivo nelle patologie dell’invecchiamento • Importante correlazione tra esercizio, sarcopenia, ADL e disabilità • problema corretta prescrizione • Approccio multidisciplinare à azione sinergica supplementazione nutritiva • programma adeguato e applicabile 23 24 “ … pensiamo che la perdita di forza muscolare età-correlata (dynapenia) è solo in parte spiegata dalla riduzione della massa muscolare (sarcopenia), e che queste due condizioni devono essere definite indipendenti l'una dall'altra.” ‹N› Punto Service © 2015 ‹N› Punto Service © 2015 Attività Fisica (AF) “Qualsiasi movimento del corpo che coinvolga una contrazione muscolare con aumento del consumo di energia oltre quello basale (a riposo)” ‹N› Punto Service © 2015 Attività fisica può “allenare” tutto ciò - Massa e forza muscolare - Resistenza tessuto osseo - Capacità cardio-polmonari - Flessibilità ed equilibrio - Funzioni cerebrali ‹N› Punto Service © 2015 Perdite di capacita’ funzionale con l’invecchiamento Resistenza muscolare 1-2% anno forza muscolare 3-4% anno capacità aerobica 3-4% densità ossea uomo 1% densità ossea donna 2-3% flessibilità e equilibrio - propriocezione e coordinazione - termoregolazione - ‹N› Punto Service © 2015 L’importanza della partecipazione a programmi di esercizio anche da parte della popolazione anziana è un’acquisizione culturale più recente (ma ormai consolidata), quasi in contrasto con la tradizione che vedeva l’anziano come un soggetto dedito al riposo (volontario o meno) e a una progressiva e inarrestabile riduzione dell’attività motoria e delle capacità cognitive. ‹N› Punto Service © 2015 Vi sono numerose evidenze dell’efficacia dell’esercizio, e le linee guida lo includono tra le terapie consigliate nel trattamento di varie patologie come malattia delle arterie coronariche, osteoporosi, artrosi, diabete mellito, ipertensione arteriosa, depressione,.. (Struck e Ross, 2006) ‹N› Punto Service © 2015 Nonostante la numerosità dei riscontri pratici e bibliografici sulla necessità di una corretta attività fisica programmata, i medici che la consigliano non paiono essere moltissimi: 31% a pazienti tra 50 e 64 aa 29% “ tra 65 e 74 aa 22% “ tra 75 e 84 aa 14% “ oltre gli 85 aa BD Struck e KM Ross, 2006 ‹N› Punto Service © 2015 Benefici apparato locomotore (ossa, muscoli, articolazioni) 1. L’uomo è stato “costruito” per muoversi. 2. Il movimento è il principale mezzo di relazione con l’ambiente. 3. Il 40% del peso del corpo è dato dai muscoli, solo il 6% dalle ossa. ‹N› Punto Service © 2015 Il movimento è dato dalla corretta relazione tra… - Ideazione e motivazione - organizzazione e finalizzazione (sistema nervoso) - Nervi (motori)che conducono l’ordine - Muscoli tendini e articolazioni che lo eseguono - organi di senso che controllano il risultato - nervi (sensitivi) che riconducono al cervello - cervello (o livelli + bassi) che paragonano l’avvenuto con l’atteso e agiscono di conseguenza + il sistema che fornisce e trasporta l’energia ‹N› Punto Service © 2015 Non dimentichiamo che queste componenti si modificano fisiologicamente con il passare del tempo. ‹N› Punto Service © 2015 Il cammino è un’attività in gran parte automatica, molto complessa ed “equilibrata”, in cui si sincronizzano un migliaio di contrazioni muscolari, per muovere circa 200 ossa e un centinaio di articolazioni ‹N› Punto Service © 2015 Caratteristiche del cammino dell’anziano passo più corto (specie nelle donne) e leggermente allargato Passo normale Passo dell’anziano ‹N› Punto Service © 2015 125 100 * 75 Old Young 50 25 0 Baseline 6-month Training • Elderly people were 59 % weaker than young adults • a 6-month resistance training improved muscle strength in the old group and was only 38 % lower than in the young group Melov et al, PLoS One 2007 In termini generali la performance deambulatoria degli anziani sani è paragonabile ad un cammino di tipo lento e cautelato, simile a quello assunto quando si cammina su una superficie sdrucciolevole ‹N› Punto Service © 2015 L’attività fisica (allenando il “sistema”) è in grado di migliorare il cammino, il sistema cardio-respiratorio e anche le reazioni di compenso alle destabilizzazioni (riducendo il rischio di caduta). ‹N› Punto Service © 2015 Quali benefici attendersi dalla pratica di attività fisica regolare Adattamenti funzionali all’esercizio fisico Apparato cardiocircolatorio: < FC a riposo e sotto sforzo; < PAS/PAD a riposo e sotto sforzo; > capacità totale di esercizio; > massa eritrociti; > flusso ematico nei tessuti (< volume sistolico, > capillarizzazione, > calibro vasi periferici); Apparato respiratorio: > capacità respiratoria Sistema immunitario: > risposta immunitaria (< con esercizi strenui) Funzioni psicologiche: > benessere, miglioramento ritmo sonno-veglia ‹N› Punto Service © 2015 Adattamenti metabolici all’esercizio fisico Metabolismo lipidico: < CH Tot, < LDL, < TG (> captazione muscolare), > HDL (> liberazione da endotelio) Metabolismo glucidico: < glicemia (> captazione muscolare) Sistema ormonale:, > endorfine, ‹N› Punto Service © 2015 Diabete 1. Diabete 1(< produzione di insulina) 1. L’allenamento aumenta la tolleranza al glucosio: < fabbisogno di insulina 2. Rischi: ipoglicemia durante l’esercizio; necessità di consumo regolare di carboidrati e scorta di glucosio 2. Diabete 2 (insulino-resistenza) 1. L’allenamento aumenta la sensibilità tissutale all’insulina: < fabbisogno farmaci ipoglicemizzanti ‹N› Punto Service © 2015 In sintesi : Invecchiamento di successo: < declino della forma fisica < mortalità e morbilità generale e specifica (CI, Ictus, CA): per coesistenza di altri fattori protettivi (alimentazione, non fumo…) e per azione di attività fisica come fattore protettivo indipendente Stabilizzazione-miglioramento diabete, ipertensione, vasculopatie periferiche, osteoporosi, umore (ansia-depressione) Riduzione peso corporeo (DIETA !!!!) ‹N› Punto Service © 2015 COME AUMENTARE L’ATTIVITA’ FISICA…. ‹N› Punto Service © 2015 Indicazioni per una buona “partecipazione” a un programma di attività fisica - avere la percezione del beneficio derivato - scegliere un’attività piacevole - sentirsi sicuri e competenti nel praticarla - avere facilità d’accesso alle strutture - riuscire a inserirla facilmente nelle attività quotidiane - approfittare di ogni occasione (scale, spesa, …) - non avere costi economici e sociali eccessivi - coinvolgere amici e parenti - avere consapevolezza di possibili minimi aspetti negativi (piccoli infortuni, perdita di tempo,...) ‹N› Punto Service © 2015 L’obiettivo possibile 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana di attività significativa 38 ‹N› Punto Service © 2015 INIZIARE GRADUALMENTE E DOPO AVER CONSULTATO IL PROPRIO MEDICO !!! Gli effetti dell’allenamento: si osservano dopo 2-3 settimane dall’inizio si riducono dopo 2 settimane di sospensione cessano dopo 2 mesi ‹N› Punto Service © 2015 SINTOMI DI ALLARME dolori al petto capogiri affanno eccessivo battito cardiaco irregolare ‹N› Punto Service © 2015 ‹N› Punto Service © 2015 ‹N› Punto Service © 2015