Luglio

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Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato
a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i
primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con
l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il
trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole
2
diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici A o
semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo
introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in
continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare
domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell'Apprendista
Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
PPEERR PPRRIIM
MAA CCO
OSSAA IILL CCIIEELLO
O SSEERREEN
NO
O
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare.
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu.
SSO
OLLEE
Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.
1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.52
15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46
31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32
Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad
accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 44 minuti.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC
(Tempo Medio dell'Europa Centrale)
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
1
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio
Solare Soho
LLU
UN
NAA
Fasi Lunari Luglio 2011
Data
Fase
Orario *
01/07/2011
Luna Nuova 10h 54m
08/07/2011
Primo Quarto 08h 29m
15/07/2011
Luna Piena
08h 40m
23/07/2011
Ultimo Quarto 07h 02m
30/07/2011
Luna Nuova 20h 40m
** Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: TMEC (Tempo
Medio Europa Centrale) quando non è in vigore l'ora estiva, TMEC + 1 ora nel periodo estivo.
Poiché il 25 marzo è subentrata l'ora estiva (detta anche impropriamente Ora Legale), gli orari
indicati per la fasi lunari sono relativi al TMEC + 1 ora (o TU + 2 ore).
LLEE M
MAARREEEE
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul
nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si
traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di
"respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità
sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste:
ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni
meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del
mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
2
ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia
Genova
La Spezia
Ravenna
Venezia
Trieste
ITALIA CENTRALE
Livorno
Piombino
Civitavecchia
Ancona
ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari
Palermo
Porto Empedocle
Messina
Taranto
Brindisi
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante
campo di indagine e di studio.
O
OSSSSEERRVVAABBIILLIITTÀÀ D
DEEII PPIIAAN
NEETTII
Mercurio: questo mese di luglio offre buone
opportunità di tentare l’osservazione serale
dell’elusivo
pianeta,
basso
sull’orizzonte
occidentale. Mercurio infatti nella prima parte del
mese tramonta circa un’ora e 20 minuti dopo il
Sole. Il giorno 20 si verifica la massima
elongazione: il pianeta raggiunge una distanza
angolare dal Sole di 26°49’.
Venere: il pianeta sta per scomparire dai cieli del
mattino, dopo una lunga permanenza
prolungatasi per diversi mesi. Sempre più basso
sull’orizzonte a Est, si avvicina sempre più al Sole,
approssimandosi all’imminente congiunzione.
Venere lascia la costellazione del Toro il giorno 4,
quando fa il suo ingresso nei Gemelli, che
attraversa per intero fino a entrare il 27 nel Cancro.
Marte: con il passare delle settimane l’altezza del pianeta rosso sull’orizzonte orientale aumenta
gradualmente, migliorando l’osservabilità nelle ore che precedono l’alba. Marte attraversa quasi
completamente la costellazione del Toro. Il 6 luglio si trova in congiunzione con la stella Aldebaran.
Giove: tra i pianeti osservabili ad occhio nudo che in questo periodo si sono concentrati nella parte
di volta celeste osservabile prima dell’alba, il pianeta gigante è quello che si trova nelle condizioni
migliori per essere individuato. Sorge nel corso della seconda parte della notte e all’apparire delle
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
3
luci del mattino Giove è già piuttosto alto in cielo, circa 30° sull’orizzonte a Est. Giove si trova nella
costellazione dell’Ariete.
Saturno: il pianeta è ancora osservabile nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di tempo
a disposizione per ammirarlo si riduce sensibilmente. Alla fine del mese al termine del crepuscolo
serale l’altezza sull’orizzonte occidentale di Saturno è già inferiore ai 20°. Saturno si trova ancora
nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto
l’anno.
Urano: prosegue il progressivo anticipo dell’ora a cui
sorge il pianeta, che alla fine del mese è osservabile per
tutta la seconda parte della notte, fino a culminare a
Sud poco prima del sorgere del Sole. La luminosità di
Urano è prossima al limite della soglia accessibile
all'occhio nudo, è quindi necessario l’uso del telescopio
per poterlo osservare agevolmente. Il pianeta si trova
nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: il pianeta è ormai prossimo all’opposizione
con il Sole, il che implica che risulta osservabile per
quasi tutta la notte. Possiamo quindi vederlo culminare a Sud nella seconda parte della notte. Data
la sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e l’osservazione è possibile
solo utilizzando un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato
a rimanere per molti anni.
Plutone: La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone è osservabile per quasi tutta la notte. Dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni
per tentare di individuarlo sono ancora ottimali. Al calare dell’oscurità è già relativamente alto in
cielo a Sud-Est. Nelle ore successive culmina a Sud nelle ore centrali e tramonta ad Ovest poco
prima dell’apparire delle luci dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella parte alta della costellazione
del Sagittario, dove è destinato a rimanere fino al 2023. Per la sua luminosità molto bassa lo si può
osservare solo utilizzando un telescopio di adeguata potenza.
CCO
ON
NG
GIIU
UN
NZZIIO
ON
NII
Luna - Mercurio: il 3 luglio, poco dopo il tramonto del Sole sull’orizzonte occidentale ancora
rischiarato dalle luci del crepuscolo è possibile scorgere il pianeta Mercurio accompagnato da una
sottilissima falce di Luna crescente .
Luna - Saturno: la sera del giorno 7 possiamo osservare ancora una volta l’incontro tra 3 astri. La
Luna, prossima al Primo Quarto, al vertice inferiore. Più in alto si riconosce il pianeta Saturno
mentre più a sinistra si nota Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
4
Luna - Giove: prima dell’alba del 24 luglio la Luna all’Ultimo Quarto si trova nella costellazione
dell’Ariete, in congiunzione con il pianeta Giove.
Luna - Marte: anche Marte inizia ad essere più facilmente individuabile prima del sorgere del Sole.
Nel corso delle ultime ore della notte, prima dell’alba del giorno 27, non sarà quindi difficile notare
la falce di Luna calante tra la stella Aldebaran, più in alto, nella costellazione del Toro, e il pianeta
Marte in basso, sull’orizzonte Orientale.
CCO
OSSTTEELLLLAAZZIIO
ON
NII
Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci
consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo
zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle
particolarmente brillanti. Unendole idealmente
con tre segmenti, avremo riconosciuto il
cosiddetto "Triangolo Estivo": i tre notissimi
astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb.
Queste stelle fanno parte di costellazioni
distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile
gruppo di astri si troverà ben alto sopra le
nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella
più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è
impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a
parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario
musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua
adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note,
quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il
fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del
Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si
trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce,
rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa
come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più
lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo
dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri
occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
5
luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza
relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte
quello del Sole ed una luminosità di decine di
migliaia di volte superiore.
Abbassando
lo
sguardo
sull'orizzonte
meridionale, si potranno riconoscere le
costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest
verso Est, nelle prime ore della sera si farà
appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al
tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la
costellazione della Bilancia - unico oggetto
inanimato tra i segni zodiacali - mentre
inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con
al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario,
la cui posizione ci indica la direzione del centro
della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13ma costellazione zodiacale, molto
estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo
notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del
Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo
riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in
direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in
alto, Cefeo.
Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione
geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la
sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste;
geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate
la pagina 575 di Televideo.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
6
O
OSSSSEERRVVIIAAM
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O LLEE SSTTEELLLLEE D
DO
OPPPPIIEE AALL
TTEELLEESSCCO
OPPIIO
O
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare
FGW Struve 1999.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle
stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la
storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
O
OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO
ON
NEE SSPPAAZZIIAALLEE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
O
OSSSSEERRVVAARREE G
GLLII IIRRIID
DIIU
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M FFLLAARREESS EE LLAA VVEELLAA SSO
OLLAARREE N
NAAN
NO
OSSAAIILL--D
D
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium
alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Il 21 gennaio 2011 NanoSail-D, in orbita a 650 km dalla superficie della Terra, ha spiegato una vela
di 10 metri quadri di materiale altamente riflettente, diventando la prima vela solare a orbitare
attorno alla Terra. Per alcuni mesi è possibile avvistare questo satellite dalla superficie terrestre
(leggi la UAInews).
In questa pagina si trovano le informazioni per osservare la prima vela solare in orbita attorno alla
Terra.
M
MEETTEEO
ORREE
Con il mese di luglio il numero delle meteore ha una sensibile crescita rispetto ai mesi precedenti:
il flusso delle sporadiche aumenta e in più diventano attivi numerosi radianti minori lungo la fascia
eclitticale.
Le regioni di cielo più attive sono quelle delle costellazioni dell’Acquario (AQR), del Capricorno
(CAP), dell’Aquila (AQL) e del Sagittario (SGR). Molte di queste meteore sono dovute a residui
lasciati da vecchie comete ormai disgregate, sparpagliati lungo il piano orbitale sotto l’azione delle
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
7
perturbazioni dei pianeti. Si tratta di meteore di debole luminosità, data la minutezza delle
particelle che la Terra incontra, ma occasionalmente possono esserci anche bolidi brillanti, legati a
residui di origine asteroidale frammisti alle correnti stesse.
Se il cielo è sufficientemente buio e c’è una buona trasparenza le frequenze diventano spesso
superiori alle 20 meteore/hr.
Le aree radianti in queste regioni dell’eclittica sono parecchio diffuse e vicine tra loro, per cui
risulta difficoltoso per chi osserva visualmente riuscire a discernere se una meteora appartenga a
questo o a quello sciame, specialmente se le scie luminose sono lontane dal radiante. Per questo
motivo gli osservatori sono soliti, in questi casi, disegnare su carte stellari (reperibili in
http://meteore.uai.it/mappe.htm) le tracce luminose, fissando in tal modo la direzione e
l’estensione di ogni stella cadente, e valutare mentalmente in aggiunta la velocità angolare
apparente di questa (gradi percorsi in un secondo).
In questo mese le circostanze più favorevoli per osservare visualmente le stelle cadenti saranno
nelle notti all’inizio e alla fine del mese, in quanto circa a metà luglio ci sarà il massimo chiarore
della Luna a disturbare.
Nella prima decade del mese ci sarà quindi un’ottima occasione per seguire l’attività delle Gamma
Draconidi, un discusso sciame segnalato nel 1964 dall’American Meteor Society, che negli anni ha
alternato momenti di quasi inesistenza ad improvvise apparizioni, come nel 1987 con decine di
meteore/hr.
Col passare del plenilunio diventerà anche
interessante tenere sotto controllo le
meteore che, come già detto, provengono
dalle zone eclitticali. Dalla mezzanotte in poi
si mostreranno chiaramente attivi dapprima
il radiante delle Beta Capricornidi e poi con
il passare dei giorni i radianti delle Delta
Aquaridi sud e delle Alfa Capricornidi, che
mostreranno il loro maggior numero di
meteore a fine mese. Queste ultime
costituiscono il primo dei tre filamenti che la
Terra incontra tra luglio e agosto. Sono
molto lente, in genere brillanti, e spesso si
frammentano con una spettacolare
esplosione finale.
Maggiori dettagli sulle meteore di luglio 2011 in http://meteore.uai.it/lug2011.htm
Tutte le informazioni su bolidi e meteore, per segnalare avvistamenti e collaborare con la sezione
di ricerca UAI http://meteore.uai.it/
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
8
CCO
OM
MEETTEE D
DEELL M
MEESSEE
Luglio ci dà finalmente la possibilità
di
osservare
una
cometa
convincente, che arriva dopo mesi
di fantasmi (comunque pochi)
succedutisi dal passaggio della
luminosa 103/P Hartley avvenuto
nell’ormai lontano autunno scorso.
L’oggetto che spezza la lunga
monotonia,
benedetto
dagli
appassionati, è la C/2009 P1 Garrad
che, seppur ancora molto distante dal perielio, si mostra già piuttosto interessante e soprattutto
osservabile con una strumentazione modesta. In giugno è scesa sotto la decima magnitudine e il
suo aspetto molto compatto ne ha facilitato l’individuazione. La Garrad trascorrerà tutto luglio
all’interno della vastissima costellazione di Pegaso, nella parte sud occidentale, risultando
osservabile in discrete condizioni già all’inizio della notte astronomica. La sua ascesa in
declinazione migliorerà ulteriormente le cose, così come la sua levata sempre più anticipata, tanto
che a fine mese potremo osservarla ben alta in cielo. Proprio a fine luglio si posizionerà nei pressi
del luminoso globulare M15 con cui, nei primi giorni di agosto, avrà un incontro ravvicinassimo. La
sua luminosità dovrebbe crescere forse fin oltre l’ottava magnitudine, rendendola una preda
piuttosto facile. Gettando uno sguardo al futuro, in giugno è arrivata la notizia della scoperta di
una nuova cometa, individuata dal telescopio hawaiiano Pan-STARRS 1, o PS1 (Panoramic Survey
Telescope & Rapid Response System), uno strumento multiuso che ha tra i suoi obbiettivi oggetti
potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. La cometa scoperta, (C/2011 L4 PANSTARRS) ha
un’orbita preliminare molto promettente. Con tutta la prudenza del caso (serviranno molte altre
osservazioni per tracciare il percorso definitivo) la nuova arrivata ha comunque acceso
immediatamente tra gli appassionati la speranza di rivedere in cielo una grande cometa. Il perielio
è attualmente previsto per marzo 2013, quando l’oggetto dovrebbe raggiungere una magnitudine
molto elevata, forse addirittura negativa. Ma non cominciamo a fantasticare troppo. Certo
sarebbe meraviglioso rivivere emozioni di questi tempi un po’ sopite. Incrociamo le dita …
La posizione della C/2009 P1 Garrad è calcolata per le 1.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino
alla magnitudine 10.
Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche
notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri
chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione
scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
9
AASSTTEERRO
OIID
DII
5 Asteroidi per il mese di Luglio 2011
[2] PALLAS - [4] VESTA - [9] METIS - [21] LUTETIA - [43] ARIADNE
Nel mese di Luglio la sonda spaziale DAWN raggiungerà Vesta dopo quattro anni di viaggio; la
sonda con pannelli solari larghi 20 m e del peso di 1250 Kg si avvicinerà all'asteroide fino ad
un'altezza di 180 Km.
L'asteroide Vesta è più piccolo di Cerere, ma la sua orbita è più vicina al Sole ed ha una superficie
più riflettente.
Potrebbe essere visibile ad occhio nudo in perfette condizioni di visibilità. Quest'anno Vesta
raggiungerà l'opposizione il 5 Agosto con una magnitudine di +5.6 nella parte sud del Capricorno.
Verso il 1° Settembre raggiungerà la stella Psi Cap di 4a magnitudine. Un piccolo telescopio sarà
sufficiente per ammirare l'asteroide.
Data
01 lug 2011
11 lug 2011
21 lug 2011
31 lug 2011
Data
01 lug 2011
11 lug 2011
21 lug 2011
31 lug 2011
Data
01 lug 2011
11 lug 2011
21 lug 2011
31 lug 2011
R.A.
20h 19m 25.5s
20h 12m 21.2s
20h 04m 31.1s
19h 56m 33.4s
Effemeridi [2] Pallas
Dec
Mag
+19° 24' 30"
9.7
+19° 11' 53"
9.6
+18° 33' 21"
9.6
+17° 29' 10"
9.5
Transito
02:54:29
02:08:07
01:21:01
00:33:47
Distanza
2.6533
2.5971
2.5617
2.5493
A.R.
21h 31m 53.6s
21h 28m 23.4s
21h 22m 03.3s
21h 13m 35.6s
Effemeridi [4] Vesta
Dec
Mag
-18° 27' 50"
6.3
-19° 35' 14"
6.1
-20° 53' 52"
5.9
-22° 15' 58"
5.7
Transito
04:06:48
03:23:57
02:38:18
01:50:33
Distanza (UA)
1.3400
1.2816
1.2432
1.2277
A.R.
20h 57m 13.5s
20h 50m 19.8s
20h 41m 18.4s
20h 31m 03.6s
Effemeridi [9] Metis
Dec
Mag
-24° 03' 52"
10.2
-25° 00' 02"
9.9
-25° 57' 08"
9.7
-26° 48' 40"
9.6
Transito
03:32:10
02:45:58
01:57:40
01:08:10
Distanza (UA)
1.6619
1.5978
1.5579
1.5443
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
10
Data
01 lug 2011
11 lug 2011
21 lug 2011
31 lug 2011
Data
01 lug 2011
11 lug 2011
21 lug 2011
31 lug 2011
A.R.
18h 56m 39.5s
18h 46m 36.2s
18h 37m 16.5s
18h 30m 05.2s
Effemeridi [21] Lutetia
Dec
Mag
-24° 47' 06"
9.5
-25° 18' 27"
9.6
-25° 43' 24"
9.9
-26° 00' 53"
10.2
Transito
01:31:57
00:42:39
23:49:18
23:03:06
Distanza (UA)
1.1327
1.1228
1.1625
1.1717
A.R.
18h 22m 08.1s
18h 13m 02.2s
18h 06m 17.8s
18h 03m 00.2s
Effemeridi [43] Ariadne
Dec
Mag
-21° 43' 01"
9.1
-21° 15' 28"
9.5
-20° 50' 55"
9.8
-20° 31' 18"
10.1
Transito
00:57:33
00:09:12
23:18:45
22:36:31
Distanza (UA)
0.8186
0.8336
0.8683
0.9205
Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su 2 PALLAS, 4 VESTA, 9 METIS, 21 LUTETIA, 43 ARIADNE
G
Gllii aauuttoorrii ddeell CCiieelloo ddeell M
Meessee
I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
11
FFoonnttii ddeellllee iim
mm
maaggiinnii::
Mercurio
Urano
Triangolo Estivo
Leone
Csi Scorpii
Radianti
Cometa Garradd
www.planetariumperu.blogspot.com
www.windows2universe.org
http://abrieflookattomorrow.com/images/desolationrow/summer_triangle.jpg
www.astrogavi.it
http://www.perezmedia.net
http://www.imo.net
http://www.portaltotheuniverse.org
Nota: le immagini sono state aggiunte in un secondo tempo e non fanno parte della stesura originale del
documento uai (se non espressamente indicato).
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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