Le ONG che forniscono servizi sociali di fronte alle sfide del futuro

Le ONG che forniscono servizi sociali di fronte alle sfide
del futuro
L’operato delle organizzazioni appartenenti a Solidar in un contesto
di crescente concorrenza, sviluppo organizzativo, gestione della
qualità.
SOLIDAR è un’alleanza internazionale di organizzazioni non governative (ONG) impegnate nel
campo della giustizia socio-economica che si occupano di sviluppo ed aiuti umanitari, politiche
sociali, erogazione di servizi sociali e formazione permanente. SOLIDAR lavora in Europa e in oltre
100 paesi in tutto il mondo a stretto contatto con i sindacati e la società civile a favore di un mondo
giusto e sostenibile.
Pubblicato da Solidar, Dicembre 2006
Testo ed editing: Katrin Hugendubel
Editore responsabile: Conny Reuter
Un particolare ringraziamento va a AWO e ASB - Germania, Volkshilfe - Austria, La Ligue de
l’Enseignement e Unalg - Francia, LegaCoopBund e Auser - Italia, MPDL - Spagna e all’Institut für
Sozialarbeit und Sozialpädagogik per il contributo finanziario dato a questa pubblicazione.
Introduzione
Il mondo che ci circonda è in mutamento. Il cambiamento demografico, l’economia
globale, la necessità di ammodernare e tagliare i costi sono i temi ricorrenti che
dominano i dibattiti sul futuro dello stato sociale, ovvero del welfare, in Europa. Che
cosa significa questo per chi vive in Europa? Che tipo di modello sociale stiamo
costruendo per l’Unione europea? Solidar e le organizzazioni che la compongono
ritengono che la sfida da affrontare oggi sia quella di trovare un modo per conciliare
due esigenze diverse: da un lato la necessità di costruire società prospere e
competitive, dall’altro la necessità di assicurare ai cittadini europei un’adeguata
protezione sociale in un mondo in rapido cambiamento, garantendo i diritti
fondamentali di ogni individuo.
I servizi sociali sono un elemento cardine di tutti i sistemi sociali europei.
Favoriscono l’inclusione sociale e la coesione, come pure l’attuazione dei diritti
fondamentali dei singoli utenti che sono obiettivi chiave dei sistemi di protezione
sociale.
In Europa e nel resto del mondo le ONG sono un attore importante per le società
fondate sull’inclusione sociale e la coesione. In qualità di organizzazioni partecipative
formano reti che in tutta Europa danno voce a milioni di persone nei processi politici
a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. In qualità di fornitori di servizi
prestano servizi integrati vicini alla gente. La loro base di valori e il fatto che la loro
motivazione è sostenuta dall’interesse generale anziché dall’obiettivo di realizzare un
profitto rendono unici i loro servizi.
I modelli di erogazione di servizi sociali, assistenziali ed educativi in Europa sono
tanto vari quanto i modelli di stato sociale dell’Unione. Quello che colpisce tuttavia è
che le sfide identificate dalle organizzazioni associate a Solidar nei vari stati membri
sono molto simili: cambiamenti demografici e sociali, maggiore mobilità di utenti e
fornitori di servizi, crescente pressione sui costi, mutato ruolo dello stato, incremento
della competizione, maggiore ricorso alle gare d’appalto ecc. In qualità di soggetti
che erogano servizi le ONG sono sempre più percepite come attori nelle partnership
tra pubblico e privato, coinvolte in quella che va sotto il nome di "nuova gestione
pubblica", con la nascita di mercati o pseudo-mercati in aree che fino ad ora erano
state appannaggio dello stato sociale, portando ad un cambiamento delle condizioni
quadro generali delle ONG. Queste tendenze di "modernizzazione" o
"marchetizzazione" costringono le ONG che forniscono servizi ad adeguarsi.
D’altro canto si assiste ad una (ri)scoperta della società civile. La crescente
consapevolezza dei fautori della politica e degli studiosi del fatto che il tessuto sociale
stesso della società sta cambiando va di pari passo con l’identificazione del terzo
settore come panacea per contrastare l’isolamento sociale e l’impatto negativo
dell’individualismo. Il capitale sociale realizzato dalle ONG è visto come collante delle
società moderne fortemente diversificate.
L’enfasi attribuita all’erogazione di servizi nel contesto della nuova gestione pubblica,
va a discapito della seconda funzione delle ONG, ovvero quella di essere
organizzazioni associative vivaci che incoraggiano l’impegno civico creando un senso
di appartenenza e di fiducia sociale?
Questa pubblicazione analizza le sfide che i fornitori di servizi sociali, assistenziali ed
educativi di tutta Europa si trovano ad affrontare e guarda più da vicino il modo in
cui si presentano i membri Solidar e i fornitori di servizi no profit in un’epoca di
cambiamenti.
Negli ultimi due anni le organizzazioni della rete Solidar hanno svolto tre workshop
che hanno consentito loro di consultarsi a fondo sulle sfide da affrontare e sulle
risposte date e da dare, come pure sulle modalità di ammodernamento dei servizi
offerti adottando un atteggiamento propositivo del definire il futuro della prestazione
di servizi sociali nell’Unione europea. La conclusione a cui sono giunti i membri
Solidar è la seguente: nessun rifiuto del concetto di liberalizzazione dei servizi sociali
ed educativi di interesse generale a livello europeo a condizione che si stabiliscano le
condizioni giuste e che ciò avvenga in modo da rispettare le caratteristiche specifiche
del settore sociale no profit e del settore dei servizi formativi.
Le organizzazioni della rete Solidar si adoperano con impegno affinché in Europa,
anche in futuro, sia possibile agire in qualità di ONG che erogano servizi non a scopo
di lucro nel mercato interno della UE, svolgendo tutti gli aspetti della loro funzione a
favore di società europee più inclusive e coese.
Carola Lenz-von Traitteur
Presidente del Comitato affari sociali Solidar
SOS Europe logo
Conny Reuter
Segretario generale, Solidar
I membri Solidar– ONG che promuovono l’impegno civile e forniscono
servizi sociali, assistenziali ed formativi.
I membri Solidar sono al contempo movimenti civili e fornitori di servizi. Sono
organizzazioni con una lunga tradizione ben radicata nei movimenti operai di molti
paesi europei. In qualità di movimenti civici contribuiscono alla coesione sociale delle
comunità locali e incoraggiamo l’impegno civile, mobilitando il capitale sociale.
Costituiscono piattaforme in cui la gente si organizza a livello locale, regionale,
nazionale ed europeo per diventare parte attiva delle società di appartenenza.
Inoltre, tali piattaforme incoraggiano l’organizzazione di attività di volontariato, che
contribuiscono in modo significativo alla coesione sociale. Un terzo elemento
importante, in un settore terziario in rapida crescita, è dato dal ruolo di datore di
lavoro svolto dalle ONG che erogano di servizi.
Nella loro funzione di fornitori di servizi i membri Solidar organizzano servizi sociali,
assistenziali e formativi di interesse generale di alta qualità ed efficienza, accessibili a
tutti, convenienti, affidabili, costanti nel tempo e trasparenti tra cui: case di riposo
per anziani, servizi ambulanza, centri diurni per anziani e disabili, campi vacanze per
l’infanzia, istruzione e formazione per adulti, servizi di consulenza e supporto per i
migranti, i richiedenti asili, chi ha problemi con la giustizia e molti altri gruppi che
soffrono l’esclusione sociale. Gli utenti dei nostri servizi sono al tempo stesso clienti e
partner nella fornitura del servizio. La partecipazione è uno dei principi chiave del
nostro lavoro. Principi che servono a creare il capitale umano e dunque a
promuovere il nostro impegno civile.
L’inquadramento giuridico dei membri Solidar varia in funzione del sistema di welfare
dello stato al quale appartengono. Mentre alcuni sono delegati dallo stato a fornire
servizi sociali, assistenziali ed educativi, altri colmano lacune fornendo servizi un
tempo di responsabilità dello stato e dai quali quest’ultimo si è ritirato; altri ancora,
soprattutto negli stati dell’Europa dell’Est con un passato comunista stanno agendo
da pionieri per lo sviluppo di forme di servizi che non esistono ancora e lavorano per
avere un riconoscimento della propria attività da parte delle autorità locali, regionali
e nazionali. In molti paesi le ONG svolgono più di una di queste funzioni e operano
con uno status giuridico che varia secondo il campo di attività.
Foto 1
I MEMBRI SOLIDAR CREANO SPAZI DI SCAMBIO E RIFLESSIONE PER PROMUOVERE IL RISPETTO
TRA LE PERSONE, METTENDO IN CONTATTO I VOLONTARI CON GLI APPARTENTI DI UN
DETERMINATO GRUPPO DI RIFERIMENTO AL FINE DI COINVOLGERE QUESTI ULTIMI NELLA VITA
SOCIALE. I PRINCIPI GUIDA SONO IL RISPETTO PER LA NATURA UNICA DI OGNI ESSERE UMANO
E PER I DIRITTI DI OGNI PERSONA A VIVERE LIBERAMENTE LA PROPRIA VITA.
SFIDE
Le sfide richiedono nuove strategie e soluzioni. È importante sottolineare che i
membri Solidar non considerano gli sviluppi sotto elencati come minacce, ma come
opportunità. In collaborazione con le ONG si possono sviluppare nuove soluzioni
innovative per il XXI secolo.
Le conseguenze dei cambiamenti demografici e sociali
Il cambiamento demografico in Europa modificherà i bisogni e la domanda di servizi
sociali e assistenziali. I cambiamenti dei nuclei famigliari, del mercato del lavoro,
della struttura del lavoro fanno crescere il bisogno di servizi sociali e assistenziali
professionali. Poiché affrontano la sfida di garantire sistemi di sicurezza sociale per il
futuro e di trovare nuovi equilibri tra vita lavorativa e vita privata, le ONG che
forniscono servizi sociali ed assistenziali sono un partner importante nello sviluppo di
soluzioni innovative.
Maggiore mobilità degli utenti e dei fornitori di servizi
Una maggiore mobilità transfrontaliera di fornitori di servizi e del relativo personale
fa sorgere la questione degli standard di qualifica degli addetti e del riconoscimento
della natura speciale degli operatori no-profit. Mentre molti paesi temono che
vengano messi in pericolo i livelli di qualifica nazionali, altri, soprattutto nei paesi
dell’Europa dell’Est, temono l’esodo del personale che fornisce assistenza alla
persona.
D’altro canto, una maggiore mobilità degli utenti richiede più chiarezza d’accesso
all’assistenza sociale ed ai diritti sociali nell’Unione europea. Una protezione carente
dei lavoratori migranti porta facilmente a nuove forme di esclusione sociale che, a
propria volta, genera un nuovo gruppo di utenti dei servizi sociali e assistenziali del
quale i fornitori devono occuparsi.
Meno denaro per i servizi sociali in Europa
Negli ultimi anni le ONG in tutta Europa hanno assistito a tagli considerevoli della
spesa pubblica, con conseguenti decurtazioni e riduzioni dei servizi da loro offerti. Le
ONG che forniscono servizi oggi operano in un contesto di crescente competizione tra
soggetti diversi (ONG, soggetti privati che forniscono servizi a scopo di lucro).
Strettamente collegato a tale tendenza vi è il fenomeno della “commercializzazione”.
“Commercializzazione” significa che nel competere con le imprese a scopo di lucro
anche i fornitori di servizi no profit diventano più “commerciali” in vari campi quali,
ad esempio, i servizi sociali, l’assistenza sanitaria, i servizi educativi e culturali. La
commercializzazione è caratterizzata da cambiamenti nella struttura dei ricavi, una
maggiore gestione finanziaria e dei ricavi, maggiore marketing e affermazione del
marchio no profit (branding). Tutti questi sviluppi rischiano di portare ad un
cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni.
Più ricorso agli appalti
L’idea che si nasconde dietro al concetto di “nuova gestione pubblica” tanto in voga è
che un minor coinvolgimento dello stato porta a meno burocrazia, maggiore
flessibilità e, infine, maggiore efficienza. In tutti paesi europei sempre più servizi
vengono assoggettati a procedure d’appalto. Si ritiene che le gare d’appalto stimolino
la concorrenza e, di conseguenza, migliorino la qualità e la possibilità di scelta per gli
utenti, con una contestuale riduzione dei prezzi. Non è ancora stato dimostrato che
le procedure d’appalto nel settore sociale abbiano questi effetti positivi. Ad esempio,
uno dei problemi degli appalti è che spesso, nel campo dei servizi sociali, le
amministrazioni pubbliche non vantano un’esperienza solida. In generale vi è poca o
nessuna consapevolezza dei bisogni e delle specificità del settore e dei servizi offerti.
Inoltre, negli ultimi anni, tutti i membri Solidar hanno assistito ad un aumento delle
pratiche amministrative, ad un moltiplicarsi dei requisiti burocratici da assolvere per
le domande, la rendicontazione ecc. L’espletamento di tali obblighi aggiuntivi
impegna molte risorse preziose delle organizzazioni, con difficoltà avvertite
soprattutto dalle piccole ONG.
Inoltre, gli appalti potrebbero finire con il violare il diritto dell’utente a scegliere il
fornitore di servizi, (diritto garantito, ad esempio, dalla legislazione sociale in
Germania) poiché in seguito ad una gara pubblica, l’appalto di fornitura di servizi
viene concesso ad un’unica organizzazione. Le piccole ONG si trovano in difficoltà in
ragione della loro dimensione ridotta, che rischia di farle apparire non vantaggiose
economicamente. A lungo andare le decisioni d’appalto potrebbero portare a processi
di concentrazione e di oligopoli a livello regionale, poiché perdere un appalto per due
volte consecutive potrebbe compromettere la capacità di sopravvivenza di
un’organizzazione, soprattutto se di piccole dimensioni. Le procedure d’appalto
cambiano anche il tipo tradizionale di relazione tra le agenzie statali e le ONG. In
Germania, ad esempio si passa dalla cooperazione alla regolamentazione della
concorrenza.
Quantificazione del valore aggiunto
In una gara d’appalto si compete per la migliore offerta al minor prezzo. Tuttavia,
nella fornitura di servizi sociali, assistenziali ed educativi si devono prendere in
considerazione gli aspetti della prevenzione e della sostenibilità, come pure il
contributo dato ai temi dell’inclusione e della coesione sociale. In quale modo è
possibile calcolare il valore della prevenzione sociale se i costi della stessa diventano
evidenti solo nel momento in cui essa è assente? I possibili effetti positivi possono
essere dimostrati solo quando è troppo tardi. Anche il valore aggiunto del
volontariato è molto difficile da quantificare e, in termini economici, il volontariato
viene visto a volte come manodopera a basso costo – concezione errata
dell’importante valore aggiunto che apporta. Come si può calcolare il contributo dei
volontari in un modello d’impresa?
Foto 2
I MEMBRI SOLIDAR FORNISCONO ASSISTENZA SU MISURA PER CONSENTIRE ALLE
PERSONE DI CONDURRE UNA VITA QUANTO PIÚ INDIPENDENTE POSSIBILE. FORNIRE
SERVIZI ASSISTENZIALI É UN ELEMENTO IMPORTANTE PER GARANTIRE
L’EGUALIANZA E LA NON DISCRIMINAZIONE IN TUTTI I CAMPI DELLA VITA.
IL VALORE AGGIUNTO
Il valore aggiunto delle ONG che forniscono servizi sociali risulta da fattori quali:
l’alto numero di soci - che fa delle ONG organizzazioni fondate sulla società; il
coinvolgimento dei volontari che lavorano fianco a fianco con personale specializzato
- che fa delle ONG organizzazioni fondate sul dovere civico; un’impostazione sociale
e culturale (tradizione solidaristica, diritti umani e legami con i sindacati) - che fa
delle ONG organizzazioni fondate sui valori e, infine, la loro posizione indipendente
rispetto alle politiche governative e alle imprese.
Non a scopo di lucro
In aggiunta a tutto questo, la peculiarità delle ONG che forniscono servizi è il loro
non essere a scopo di lucro. Qualsiasi attività economica mira a generare profitti ma,
nel caso del terzo settore, tutti i profitti realizzati nel corso dell’attività vengono
reinvestiti nell’organizzazione, ovvero i profitti hanno un vincolo sociale. Nel definire i
servizi da offrire le ONG pensano ai bisogni dell’utenza piuttosto che alla
realizzazione di profitti. Strutture e sistemi di rendicontazione trasparenti permettono
a tutti i membri Solidar di attuare in modo responsabile e affidabile questo principio.
Gestione del valore
Le ONG che forniscono servizi sociali sono imprese di tipo diverso. Tra gli elementi
che distinguono le ONG che erogano servizi da altri fornitori (privati, statali) è che il
consumatore/utente può giudicare le ONG non solo in base alla qualità e al prezzo,
ma soprattutto in base ad un determinato livello di riconoscimento dato loro dal
governo e dalla politica ed in base alla loro specifica identità. Dunque, il vantaggio
delle ONG che forniscono servizi rispetto ad altri fornitori non va ricercato tra gli
aspetti primari dell’erogazione dei servizi – che sono solitamente una combinazione
di qualità e prezzo - ma nel valore aggiunto summenzionato, che, in sintesi, si
configura come trait d’union tra economia e identità. Tale identità si traduce nella
natura dei servizi e nelle modalità di erogazione. Questo valore aggiunto può essere
reso trasparente a utenti, altri fornitori e autorità statali mediante dichiarazioni della
propria missione chiare e vincolanti, come pure mediante sistemi di gestione della
qualità e certificazione di qualità.
Oltre la fornitura di servizi
I membri Solidar sono reti nazionali di organizzazioni con milioni di associati che si
organizzano per svolgere un ruolo attivo nella società, per promuovere campagne di
sensibilizzazione per i problemi delle persone mediante gruppi di pressione e
lobbying fornendo al tempo stesso servizi che aiutano i soggetti in difficoltà lungo
tutto l’arco della vita. La combinazione delle tre funzioni suddette – fornitura di
servizi, coinvolgimento, sensibilizzazione e lobbying, unitamente alla natura no profit
dell’erogazione dei servizi - rende le ONG in questione diverse dai fornitori di servizi
a scopo di lucro e dai semplici gruppi di pressione.
Le organizzazioni contribuiscono alla coesione e all’inclusione sociale in modi diversi,
secondo le tre funzioni:
Fornitore di
servizi
entrepreneu
Eroga
servizi
sociali,
assistenziali ed educativi
aiutando
persone
in
situazioni
di
difficoltà,
lavora per scongiurare la
discriminazione
e
l’esclusione
sociale.
In
qualità di erogatori di
servizi le ONG svolgono
sempre più spesso un
importante ruolo datoriale.
I servizi sono uno dei
settori a maggiore crescita
in Europa e la rilevanza
economica
del
terzo
settore è significativa dati i
tassi di crescita annui pari
al 5% in alcuni paesi.
Organizzazione
associativa
Crea piattaforme in cui i
soggetti si organizzano a
livello locale, regionale,
nazionale ed europeo per
svolgere un ruolo attivo
nella
loro
società
di
appartenenza.
Queste
piattaforme
promuovono
inoltre l’organizzazione di
attività di volontariato che
danno
un
importante
contributo alla coesione
sociale.
Sostenitore
politico
Perora la causa dei propri
associati e gruppi di utenti
nei dibattiti politici a livello
locale,
regionale
e
nazionale.
D’altro canto la molteplicità di funzioni e il coinvolgimento di diversi attori a diversi
livelli crea strutture complesse che vengono messe in discussione nei momenti di
cambiamento. Una riduzione del numero di associati, ad esempio, può chiamare in
questione l’equilibrio tra le tre funzioni sopra illustrate. Lo stesso dicasi per
l’accresciuta esigenza di professionalizzare l’erogazione dei servizi offerti dalle
organizzazioni.
Sviluppo organizzativo – Adattarsi alle circostanze che cambiano
I modelli di società civile e di erogazione dei servizi non sono uguali in tutta Europa,
né è identica la velocità della così-detta “tendenza alla modernizzazione”. In Svezia,
ad esempio, sebbene alcune ONG vantino una lunga tradizione di erogazione di
servizi non si considerano affatto fornitrici di servizi, ma voce democratica per i
propri membri. Di recente queste ONG hanno avvertito sempre più il bisogno di
adeguare la propria immagine, e accettano ora di considerarsi anche come soggetti
che erogano servizi. In altri paesi le organizzazioni combattono per mantenere la
percezione di sé come soggetti che conciliano l’impegno civico con la prestazione di
servizi. La pressione crescente della concorrenza e la professionalizzazione nella
prestazione del servizio le costringono spesso a seguire modelli imprenditoriali.
Le sfide attuali richiedono uno sviluppo di tipo organizzativo. In un ambiente sempre
più imprenditoriale, le organizzazioni che fanno parte di Solidar devono sviluppare
strutture abbastanza flessibili da rispondere rapidamente alle nuove situazioni,
garantire un’elevata qualità ed essere innovative. Al contempo devono mantenere la
propria natura di organizzazioni associative, che riuniscono soggetti in virtù di una
base di valori chiara e di una struttura democratica, rimanendo un partner credibile
nel lavoro di pressione e di lobbying. Deve essere garantito il legame tra il ramo
dell’organizzazione che eroga i servizi, la struttura associativa-partecipativa e una
forte base valoriale.
Foto 3
I MEMBRI SOLIDAR FORNISCONO OPPORTUNITÁ DI LAVORO A TUTTI E AIUTANO LE
PERSONE A FAR VALERE I PROPRI DIRITTI.
MIRANO ALL’INCLUSIONE SOCIALE DEGLI EMARGINATI IN TUTTI I SETTORI, INCLUSO IL
MERCATO DEL LAVORO, SOSTENENDO LA DIGNITÁ UMANA ED ELIMINANDO LE
BARRIERE DELLA DISCRIMINAZIONE.
ONG che forniscono servizi sociali, assistenziali ed educativi per
un’Europa più sociale nel futuro!
1. I servizi sociali sono uno strumento chiave per la politica sociale e la
chiave di volta per i sistemi di tutela sociale, a completamento delle
prestazioni monetarie, fiscali e in natura. Contribuiscono a raggiungere
gli obiettivi che sono di interesse per l’intera società: coesione socioeconomica, alto livello di occupazione e tutela sociale, pari opportunità tra
uomini e donne, non discriminazione, innalzamento degli standard di vita e
qualità di vita, lotta all’esclusione e garanzia dell’attuazione dei diritti
fondamentali per tutti.
2. I servizi sociali sono disciplinati da specifici quadri normativi che
considerano le loro peculiarità, siano essi forniti da autorità pubbliche o
istituti di pubblica utilità, organizzazioni di volontariato private/no profit o
aziende private a scopo di lucro. I soggetti che forniscono servizi sociali
solitamente hanno un chiaro inquadramento giuridico e possono beneficiare di
uno specifico trattamento finanziario/fiscale.
3. Ciò che serve in futuro è una legislazione capace di garantire il
rispetto e la promozione delle specificità dei servizi sociali, educativi,
di assistenza sanitaria ed il loro ruolo nelle nostre società. Le regole
del mercato unico europeo e le norme sulla concorrenza si ripercuotono già in
modo significativo sull’erogazione di questi servizi. Sono necessarie regole
sulla concorrenza leale che permettano alle ONG di fornire servizi di qualità a
tutti anche in futuro.
4. Per tale motivo, Solidar chiede all’Unione europea di garantire che la
concorrenza nel settore sociale non persegua solo l’obiettivo del
minor prezzo ma che, al momento di definire le regole della
concorrenza leale, vengano prese in considerazione le peculiarità dei
servizi e di chi li fornisce.
5. Uno strumento settoriale specifico sembra essere la soluzione più
adatta a considerare le specificità del settore e a garantire la sicurezza
giuridica dei servizi sociali, educativi e di assistenza sanitaria di alta qualità e
di interesse generale forniti da una pluralità di soggetti diversi. Dovrebbe
contenere:
•
•
•
•
Una chiara descrizione dei principi di qualità per la fornitura di servizi dal
punto di vista politico. Tali principi non devono compromettere le norme
nazionali esistenti.
Il riconoscimento del legame tra standard di qualità e criteri basati sui
valori
Il riconoscimento dell’interesse generale come criterio importante per gli
enti/le agenzie che forniscono servizi sociali ed educativi.
Il tema degli appalti pubblici per i servizi sociali, educativi e di assistenza
sanitaria.
L’ammodernamento non dovrebbe essere sinonimo di privatizzazione e
taglio dei costi. Mettere in pericolo l’erogazione di servizi sociali,
assistenziali ed educativi in Europa significa mettere in pericolo un pilastro
importante delle nostre società.
TERMINOLOGIA della prestazione di servizi sociali in Europa
Commerciabilità: Ogni prodotto (e ogni servizio) in via di principio è commerciabile
se può essere oggetto di transazioni commerciali. Non è commerciabile se non si
instaura un mercato, nel senso di uno scambio tra domanda e offerta (mancanza di
mercato) o se lo stesso porta a risultati indesiderati (rifiuto del mercato). Decisioni
etiche e basate sui valori chiaramente portano a decidere che determinati prodotti
non sono o non possono essere commercializzabili.
Concorrenza si ha quando almeno 2 fornitori o acquirenti si incontrano sul mercato.
Il raggiungimento degli obiettivi si misura rispetto agli altri concorrenti.
Tecnicamente parlando si ha concorrenza sul mercato quando le modifiche di prezzo
apportate da un fornitore hanno effetti diretti sulla quantità di prodotto immesso sul
mercato da un altro.
Impresa socio-economica: Il termine “impresa socio-economica” abbraccia l’intera
gamma di fondazioni, associazioni, cooperative, società di mutuo soccorso ecc.
tipiche dei vari paesi. Tutte queste organizzazioni si fondano su valori ed hanno una
dimensione sociale in aggiunta a quella economico-imprenditoriale. Inoltre, mirano a
promuovere la coesione sociale e territoriale. Hanno una struttura democratica: gli
utili vengono reinvestiti per il raggiungimento degli obiettivi sociali. Va notato
tuttavia che il termine può avere connotazioni e significati che variano da paese a
paese e che vanno considerati.
Non a scopo di lucro/ a scopo di lucro: Se un’organizzazione viene creata e
gestita per raggiungere uno scopo e gli utili che genera vengono reinvestiti per tale
fine, l’organizzazione viene definita “non a scopo di lucro”. Contrariamente a tale
modello, l’obiettivo della gran parte di imprese a scopo di lucro/private è realizzare e
distribuire gli utili mediante l’offerta di prodotti/servizi personalizzati a prezzi che
coprono almeno i costi di mercato.
Il Capitale sociale è costituito dalle relazioni sociali e può essere visto come una
risorsa in cui investire per ottenere dei risultati (ad esempio cooperazioni più facili).
Gli elementi centrali sono la fiducia tra gli individui e le organizzazioni, la reciprocità
e la creazione di reti di impegno a favore della società civile e codici di condotta
comuni. Si possono distinguere due dimensioni:
I. Il capitale sociale della coesione interna (Bonding social capital) fa riferimento al
rafforzamento dell’identità degli individui che condividono alcuni punti in comune;
tuttavia, il capitale sociale “bonding” che esiste in un gruppo e tra persone simili può
favorire anche la divisione e l’esclusione sociale e la formazione di elite.
II. Il capitale sociale che getta ponti (Bridging social capital) è caratteristico delle reti
che superano le differenze etiche, sociali e di genere, esiste tra gruppi diversi ed è
inclusivo. Il capitale sociale influenza anche altre forme di capitale (funge da fattore
moltiplicativo, ad esempio, di risorse economiche, capitale umano) e lo standard
delle condizioni di vita socio-economiche.
Valore civico aggiunto: La società civile è uno spazio pubblico che si colloca tra la
sfera dello stato e quella privata ed è utilizzato (creato?) da attori non governativi
(ad es. ONG). L’orientamento all’interesse generale e la base valoriale che
caratterizza la fornitura del servizio nel settore sociale e sanitario genera valore
civico aggiunto, che va oltre la semplice fornitura di servizi. Di fatto, erogando
servizi, gli attori della società civile accettano determinate responsabilità secondo la
propria base di valori ed i propri obiettivi. Agendo a favore dell’interesse generale e
seguendo il principio del “non a scopo di lucro” la società civile si mobilita e nascono
reti con istituzioni che perseguono l’interesse generale. Inoltre gli attori della società
civile promuovono la responsabilità dei cittadini e dunque una cultura di
partecipazione, sviluppano soluzioni e approcci innovativi per dare aiuto, accettano il
ruolo di sostenitori delle persone più svantaggiate e rivendicano i diritti sociali.
Dunque il valore civico aggiunto influisce sulla coesione sociale e sul capitale sociale
di una società.
Interesse generale: indica l’interesse di una comunità o di una società per il
benessere di tutti, partendo dal concetto chiave che uomini e donne sono esseri
sociali. La definizione dell’interesse generale si fonda su valori e principi
fondamentali; varia nel tempo e nello spazio e deriva da un processo di
contrattazione politica. La realizzazione dell’interesse generale richiede l’impiego di
meccanismi istituzionali non economici. I requisiti di qualità fondamentali dei servizi
di interesse generale sono la fornitura continuativa in un’intera area, standard di
qualità garantiti, prezzi sostenibili e accessibilità per tutti. Le organizzazioni
incaricate di fornire servizi hanno un impegno specifico nei confronti dell’interesse
generale che devono rispettare.
Non a scopo di lucro e orientati alla pubblica utilità: ONG e organizzazioni no
profit del terzo settore non agiscono a scopo di lucro e sono orientate alla pubblica
utilità. Data la natura dei loro obiettivi operano nell’interesse generale. Forniscono
soprattutto servizi sociali destinati a giovani, anziani e nel campo dell’assistenza
sanitaria. Le loro attività mirano al raggiungimento degli obiettivi prefissati,
soprattutto alla promozione dell’inclusione sociale, della solidarietà e dell’equilibrio
sociale. Spesso operano anche come portavoce dei loro ‘clienti’ e nel processo
politico decisionale esercitando pressione a sostegno delle questioni sociali. Operano
in uno specifico contesto normativo con regolamenti fiscali specifici.
Foto 4
I MEMBRI SOLIDAR AIUTANO LE PERSONE AD IMPEGNARSI NELLA PROPRIA
COMUNITÁ DI APPARTENENZA
LE ORGANIZAZIONI NON GOVERNATIVE FANNO LA DIFFERENZA SIA PRESTANDO
VOCE ALL’ISTANZA DI CAMBIAMENTO, SIA OFFRENDO AIUTO.
Organizzazioni appartenenti a Solidar
ASB, Arbeiter-Samariter-Bund e.V., Germania
ASB, Arbeiter Samariterbund Österreich Bundesverband, Austria
AWO, Arbeiterwohlfahrt Bundesverband e.V., Germania
COCIS, Italia
CSV, Community Service Volunteers, Gran Bretagna
FCD, Solidarité Socialiste, Belgio
FOS, Fonds voor Ontwikkelingssalmenwerking, Belgio
Féderation Européenne de l’Education et la Culture
Humanitas, Paesi Bassi
IED, Instituto de Estudios para o Desenvolvimento, Portogallo
IFWEA, International Federation of Workers’ Education Association
ISCOD, Instituto Sindical de Coopertion al Desarrollo, Spagna
ISCOS, Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo, Italia
ISF, Internacional Solidarity Foundation, Finlandia
JPA, Jeunesse au plein air, Francia
La Ligue de l'Enseignement, Francia
Lega Provinciale Cooperative Bolzano, Bund der Genossenschaften, Italia
MPDL, Movimiento por la Paz, el Desarme y la Libertad, Spagna
NPA, Norwegian People’s Aid , Norvegia
Olof Palme International Center, Svezia
One World Action, Gran Bretagna
Progetto Sviluppo, Italia
Progetto Sud, Italia
SAH, Schweizerisches Arbeiterhilfswerk , Svizzera
Solidaridad Internacional, Spagna
Solidarité Laïque, Francia
TSL Workers’Educational Association, Finlandia
UNALG, Union Nationale des Associations Laïques Gestionnaires, Francia
Unison, Gran Bretagna
Volkshilfe Österreich Bundesverband, Austria
War on Want, Gran Bretagna
Membri affiliati
APHEDA Union Aid Abroad, Australia
ASAS, Associacao de Servicio de Apoio Social, Portogallo
Banana Link, Gran Bretagna
Barka Foundation, Polonia
IFIAS, Belgio
Narodna Dopomoha, Ucraina
Nord Sud Institut, Austria
ISS, Germania
OGB • L Solidarité Syndicale, Lussemburgo
Rue du Commerce 22
B-1000 Brussels
T : +32 2 500 1020
F : +32 2 500 1030
E : [email protected]
W : www.solidar.org