Arghes, splendore del bianco Olio di Argania Spinosa “I santi Regragaa sono i mitici discendenti dei compagni del profeta Muhammad venuti dall’Arabia per convertire i berberi del Marocco tra Essauira e Safi; la loro benedizione protegge i contadini e si estende sui pescatori da Mazagan fino alla regione di Sidi Ifni, a sud di Agadir” (Geografi arabi del X e XI secolo) L’ Argania spinosa Skeels si trova in Marocco, dove costruisce la seconda essenza forestale del Paese, dopo la quercia verde ( Quercus rutundifolia ). Apparentata : alla Bumelia SW dell’America del nord e dell’Argentina, all’ Argania sideroxylon L. della Nuova Zelanda alla Butyrospermum parkii del Mali (l’albero da cui si estrae il burro di karité) all’ Arganioxylon della Sardegna, legno fossile datato del Terziario, affine con l’Argania spinosa del Marocco; sul piano storico, la scomparsa e la regressione dell’argania è lagata agli sconvolgimenti climatici del Quaternario. In prospettiva è possibile riacclimatizzare questa essenza di origine tropicale. (Biondi 1981) Appartenente alla famiglia tropicale e subtropicale delle Sapotacee che vive raramente nelle zone temperate, l’argania si è adattata a un bioclima semiarido e trova nel Marocco atlantico del sud­ovest il suo terreno d’elezione, costituendo un baluardo verde contro la siccità e la desertificazione che incombe sul sud del Marocco. Chiamato anche “albero di ferro” per il suo profondo sistema di radici che trattiene il suolo e lotta contro le erosioni del vento e delle sabbie. Ricorda un ulivo. Ma è più basso, disadorno e spinoso. Argania è un’importante risorsa economica per la zona del Marocco atlantico: Le donne dei villaggi di Tamanar sono riunite in cooperative sostenute dal governo marocchino. Nonostante la grande vitalità fisiologica dell’argania, capace di oltrepassare 200/250 anni di vita e di emettere nuovi steli dopo le mutilazioni, il continuo brucare dei caprini ne annienta la resistenza. La foresta è in via di sparizione al ritmo di 600 h di arganeto all’anno. Il pascolo selvaggio di milioni di caprini e dei cammelli, lo sfruttamento del legno da cui ricavare il carbone, il dissodamento del terreno per un’agricoltura intensiva degrada suoli, abbassa la falda freatica, avanza il deserto. L’estrazione è artigianale, femminile. Il procedimento comporta numerose fasi e molte ore di lavoro. Si toglie la polpa dai frutti ammonticchiati nei cortili, si rompe la noce per estrarne una o due mandorle, che verranno torrefatte prima di venire macinate in un mulino a braccio tradizionale; la pasta ottenuta viene amalgamata, manualmente, con acqua tiepida, poi pressata fra le mani per estrarne l’olio. L’olio è ricco di ­ acidi insaturi (80%): oleici e linoleici 44.8 e 33.7%. Rapporto 1.25 La frazione non saponificabile(1%) è ricca ­ antiossidanti (i tocoferoli), rispetto all’olio di oliva ( 637 mg/Kg contro i 258 mg/kg) e della γ­isoforma del tocoferolo (75%). Questa frazione non­ glicerica è ricca in acidi fenolici, (principalmente ferulici), assenti nell’ olio di oliva. ­ steroli : schottenoli (1420 mg/kg) e spinasteroli (1150 mg/kg) conosciuti per le loro proprietà antitumorali, raramente in altri oli vegetali. (Aristatura et al, 1985: Planta Medica, 384) ­ squalene, prodotto antitumorale :3140 mg/kg (4990 mg/kg nell’olio di oliva). Queste proprietà prevengono l’ossidazione e contribuiscono alla stabilità dell’olio. Favorisce l’esplulsione del colesterolo attraverso la defecazione, grazie ad un aumento dell’escrezione degli acidi biliari. Campesterolo B­sistosteroli Stigmastadiene spina sterolo Schottenolo Avenasterolo Stigmasterolo Methyl­steroli e alcool triterpenici: Componenti Tenore totale Methylsterolo identificato Alcoli triterpenici identificati 2,9 39,2 40,1 50,9 5 2,9 7 4,5 7 45,9 Percentuali 160mg par 100 gr d’huile <O:P</O:P citrostadienolo Luppeolo Butyrospermolo Ttirucallolo B­amyrina Methylène – 24 cycloartanolo Attività farmaceutica L’impiego nutrizionale alla prima colazione, crudo o cotto, è suggerito per disturbi della pelle, reumatologici, come epatoprotettore, anticolesterolemico e coleretico. La qualità degli acidi grassi contenuti nell’olio e nei residui nella frazione non saponificabile, propone l’impiego per la prevenzione nutrizionale delle patologie degenerative: ipertensione arteriosa, diabete, malattie cardiovascolari cancro Molti studi hanno indicato che i prodotti ricchi di tocoferoli e residui fenolici riducono la predisposizione delle lipoproteine a perossidare ritardando il processo di arteriosclerosi. Ricco in acidi grassi polinsaturi (l’acido linoleico N6), l’olio di argania riduce il tasso di colesterolo. La sua concentrazione di tocoferoli ne fa rimedio per prevenire l’arteriosclerosi e i disturbi cardiovascolari. Oltre all’alimentazione, l’olio è utilizzato per la cura del corpo, nel trattamento dell’acne giovanile, della varicella e dei reumatismi. L’industria cosmetica ne riscopre l’olio, estratto dai semi. La sua utilizzazione tradizionale contro l’invecchiamento fisiologico della pelle ha suscitato studi e l’interesse dell’industrie cosmetiche, che l’hanno inserito in prodotti cosmetici: Galenic (gamme Argane), Yves Rocher (Accaciane) Colgate Palmolive (Antinéa) (l’1% di olio di Argan nel sapone dermatologico)