EPATITE B: IL NEMICO DEL FEGATO
Il fegato è uno degli organi del corpo più grandi e più importanti, coinvolto in numerosi
processi vitali. Purtroppo le affezioni epatiche generalmente non danno sintomi o ne
mostrano di molto vaghi e spesso non vengono diagnosticate per anni. Infezioni
epatiche croniche, come l’epatite B, possono significativamente indebolire le capacità
funzionali dell’organismo portando a condizioni patologiche più gravi come la fibrosi,
la cirrosi, il tumore del fegato e infine la morte.
Cosa fa il fegato?
Il fegato svolge funzioni essenziali per la vita. Quale più grande organo solido
dell’organismo, il fegato è costituito da milioni di cellule epatiche chiamate epatociti e
pesa nell’adulto tra 1,3 e 1,8 Kg.1 Nell’ambito del processo digestivo, il fegato accresce
le capacità energetiche, di filtraggio e di immagazzinamento dell’organismo. Quasi tutta
la scorta di sangue del corpo passa attraverso il fegato, che processa nutrienti e altri
composti in modo che l’organismo li possa utilizzare o eliminare più facilmente.2
Il fegato è sede di alcune importanti funzioni:
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produce la bile, cioè il composto necessario per la digestione dei cibi
contiene più della metà degli agenti anti-batterici che combattono le infezioni3
filtra e rimuove dal sangue prodotti di scarto, farmaci e altre sostanze tossiche
crea le proteine per il processo coagulativo indispensabili a prevenire eccessi di
sanguinamento dovuti a ferite o incidenti
controlla i livelli di colesterolo
immagazzina vitamine e minerali4
Quali sono le cause delle malattie epatiche?
Anche se vi sono molte patologie epatiche, con cause che variano dai virus ai disordini
genetici, all’obesità, all’eccessivo consumo di alcol5, l’epatite B è la più comune
infezione del fegato al mondo. E’ causata dal virus HBV (Hepatitis B Virus) e più di 2
miliardi di persone nel mondo lo hanno contratto nel corso della vita.6 In molti casi il
virus scompare senza complicazioni a lungo termine. Tuttavia, può evolvere in una
malattia cronica che porta a un maggior rischio di cancro del fegato.7 Anche se la
prevalenza dell’infezione cronica varia a seconda del modo di trasmissione e dell’età al
momento dell’esposizione al virus, circa il 10% delle infezioni negli adulti evolverà in
infezione cronica.8 In tutto il mondo attualmente vi sono circa 350 milioni di persone
con epatite B cronica.
Come si contrae l’epatite B?
Il virus viene trasmesso da una persona all’altra attraverso contatto con sangue o fluidi
infetti dell’organismo. Le modalità di trasmissione più diffuse variano in base alle aree
geografiche. Nell’Europa occidentale la maggior parte dei contagi avviene mediante
rapporti sessuali non protetti con persone infette o scambio di aghi e siringhe
contaminati. In Asia e Medio Oriente, invece, la trasmissione dell’HBV ampiamente
predominante è madre-figlio e figlio-figlio. Altre comuni modalità di contagio
includono la condivisione con persone con epatite B di effetti personali, quali spazzolini
da denti o rasoi, e l’utilizzo di strumenti non sterilizzati per piercing e tatuaggi. È a
rischio anche il personale sanitario che è stato esposto a contatto con sangue infetto
attraverso punture accidentali con aghi.9
Come risponde il fegato all’infezione?
Tutte le infezioni epatiche causano infiammazione e danneggiano la capacità del fegato
di sopperire alle sue funzioni vitali. In particolare le complicazioni possono determinare
un calo della capacità di fronteggiare le infezioni, l’aumento di tessuto cicatriziale,
denominato fibrosi (di grado da medio a moderato), e la sua evoluzione più grave cioè
la cirrosi. Le malattie del fegato spesso non mostrano segni o sintomi e le complicazioni
possono non essere diagnosticate per molti anni.
Quali sono le conseguenze di un fegato infetto da HBV sulla salute?
La maggior parte delle persone con epatite B non mostra né segni né sintomi, ma corre
un rischio molto più elevato di sviluppare cirrosi o cancro del fegato.10 Circa un milione
di persone nel mondo muore ogni anno per una malattia epatica causata dall’epatite B.11
La cirrosi, cioè la sostituzione del normale tessuto epatico con tessuto cicatriziale, si
sviluppa nel corso di molti anni quale risultato di un precedente danno epatico o
contagio. In certi casi la cirrosi determina insufficienza epatica perché il tessuto muore e
la capacità funzionale del fegato diminuisce. Oltre alla cirrosi, l’epatite B è responsabile
dell’80% dei casi di cancro del fegato, tumore quasi sempre con prognosi infausta. Ciò
la rende la prima causa al mondo di malattia cronica del fegato e di morte correlata a
una patologia epatica.12 13
Qual è il miglior modo per impedire la diffusione dell’epatite B?
La vaccinazione è il miglior metodo di prevenzione dell’epatite B. Il vaccino è efficace
per chi non è mai stato esposto al virus. Chi è a rischio contagio da epatite B dovrebbe
chiedere al proprio medico di sottoporsi a un semplice esame del sangue per la diagnosi
del virus. Diagnosticare l’epatite B è essenziale non solo per le potenziali, gravi
implicazioni sulla salute, ma perché chi è infetto può diffondere la malattia senza
esserne consapevole. Per impedire la diffusione del virus è necessario comprendere
quali sono i fattori di rischio ed evitare situazioni che possono esporre a contagio con il
virus.
Vi sono opzioni di cura?
Oggi sono disponibili trattamenti che possono impedire lo sviluppo di complicanze più
gravi o fatali. Alcuni farmaci agiscono potenziando la risposta del sistema immunitario
all’infezione. Altri farmaci interferiscono con il processo di replicazione del virus,
abbassandone così la quantità circolante nel sangue. Gli obiettivi del trattamento sono:14
 Ridurre la quantità di virus nel sangue
 Mantenere tale livello il più basso possibile nel corso del tempo
Le opzioni di trattamento dovrebbero essere discusse con lo specialista o con il vostro
medico che potrà spiegare perché è importante raggiungere gli obiettivi della cura.
Ulteriori riferimenti:
1
British Liver Trust. The Liver. Available at http://www.britishlivertrust.org.uk/home/the-liver.aspx. Accessed 2 February 2010
American Liver Foundation. Cirrhosis. Available at http://www.liverfoundation.org/education/info/cirrhosis. Accessed 3 February
2010
3
British Liver Trust. Summary of the liver’s functions. Available at http://www.britishlivertrust.org.uk/home/the-liver/
summary-of-the-livers-functions.aspx. Accessed 3 February 2010
4
Hepatitis B Foundation. Your Liver and Its Functions. Available at http://www.hepb.org/hepb/your_liver.htm.
Accessed 3 February 2010
5
American Liver Foundation. Liver Disease Information Center. Available at http://www.liverfoundation.org/education/info/.
Accessed 3 February 2010
6
Hepatitis B Foundation. General Information: FAQ. Available at http://www.hepb.org/patients/general_information.htm. Accessed
3 February 2010
7
Lai Wei. Natural history of chronic hepatitis B virus infection: What determines prognosis after cirrhotic decompensation? J.
Gastroenterol. Hepatol. 2008; 23: 1722–1727
8
Hepatitis B Foundation. General Information: FAQ. Available at http://www.hepb.org/patients/general_information.htm. Accessed
3 February 2010
9
Center for Disease Control and Prevention. Hepatitis B FAQs for the Public. Available at
http://www.cdc.gov/hepatitis/B/bFAQ.htm. Accessed 3 February 2010
10
Lai Wei. Natural history of chronic hepatitis B virus infection: What determines prognosis after cirrhotic decompensation? J.
Gastroenterol. Hepatol. 2008; 23: 1722–1727
11
Stanford University School of Medicine - Asian Liver Center. FAQ about Hepatitis B – Education. Available at
http://liver.stanford.edu/Education/faq.html. Accessed 4 February 2010
12
Hepatitis B Foundation. Hepatitis B and Primary Liver Cancer. Available at
http://www.hepb.org/professionals/hepb_and_liver_cancer.htm. Accessed 3 February 2010
13
Hoffman, C et al. Clinical implications of HIV and hepatitis B co-infection in Asia and Africa. The Lancet Infectious Diseases,
Volume 7, Issue 6, Pages 402 – 409. June 2007
14
American Association for the Study of Liver Diseases. Viral Hepatitis Treatment. Available at
http://www.aasld.org/patients/Pages/ViralHepatitisTreatment.aspx. Accessed 4 February 2010
2