EPATITE B: VIRUS, SINTOMI, TEST E TERAPIA Cos’è L’epatite B è una malattia infettiva che rappresenta la più comune e seria forma di infezione epatica al mondo. Il virus Il virus che la provoca è l’HBV (Hepatits B Virus) che si può trasmettere mediante contatto con sangue o fluidi infetti, rapporti sessuali non protetti e scambio di siringhe o aghi infetti, e da madre a figlio durante la gravidanza. L’HBV è 100 volte più infettivo dell’HIV L’HBV sopravvive fuori dall’organismo, ed è perciò ancora infettivo, per almeno 7 giorni. L’HBV è il fattore cancerogeno più comune dopo il tabacco: l’epatite B è infatti responsabile del 6080% di tutti i tipi di tumore al fegato al mondo. Come ci si ammala Il contagio avviene per contatto con fluidi corporei: sangue, sperma, secrezioni vaginali, oppure dalla madre al bambino alla nascita. Altre vie di trasmissione sono: i rapporti sessuali scambio di aghi, oggetti taglienti o effetti personali non puliti (siringhe, rasoi, spazzolini, forbici per i capelli e forbicine per le unghie) esposizione a ferite o sangue di persona infetta Chi è più a rischio A chiunque può capitare di infettarsi con l’HBV, ma gli uomini sono quasi 3 volte più a rischio delle donne. Le persone più a rischio sono: quelle non vaccinate chi utilizza aghi usati chi ha frequenti rapporti sessuali con partner diversi che hanno o hanno avuto malattie sessualmente trasmesse chi lavora nella sanità pubblica i figli di donne infette da HBV. Sintomi I segni e i sintomi dell’epatite B generalmente si presentano dalle 9 alle 21 settimane dopo l’esposizione al virus dell’epatite B. I sintomi, piuttosto generici, possono essere: simil-influenzali giallore degli occhi e della pelle affaticamento, dolori addominali, perdita di appetito, nausea, vomito e dolore alle articolazioni. Il test Il 30-40% di chi contrae il virus non ha nessun sintomo dell’epatite B, quindi l’unico modo per accertare l’infezione è fare il test del sangue specifico per l’epatite B. Sono inoltre disponibili vari altri test per verificare il danno epatico o la probabilità di danni futuri al fegato da epatite B: test ematici, immagini diagnostiche o biopsie del fegato. Terapia Vi sono numerose opzioni di trattamento per la cura dell’epatite B cronica: le più utilizzate sono gli antivirali. La terapia precoce con questi farmaci può servire a rallentare la progressione della malattia al fegato per chi è cronicamente infetto da HBV. La quantità di virus nel sangue è chiamata carica virale. Studi recenti hanno evidenziato un’associazione tra carica virale e il rischio di sviluppare cirrosi e cancro del fegato. Il problema di molti antivirali è che i pazienti possono diventare immuni al farmaco che diventa meno efficace nel controllare il virus e la carica virale. I nuovi trattamenti – Entecavir - mostrano di dare sensibilmente minori complicanze e provocare quasi nessuna resistenza al farmaco, garantendo un’ottima qualità di vita.