1 + I PAPI DAL 1800 AI NOSTRI GIORNI + PIO VII Barnaba Chiaramonti 14/3/1800 - 20/8/1823 (23 anni, 5 mesi, 6 giorni) Il conclave veneziano durò 3 mesi e mezzo. Cesena (FC) Eletto in un conclave tenutosi a Venezia, dovette fare i conti con la prepotenza di Napoleone Bonaparte, che prima lo costrinse ad incoronarlo imperatore, e poi lo fece deportare a Savona. Essendosi rifiutato di sciogliere il suo matrimonio con Giuseppina Beahuarnais, fu ulteriormente deportato a Fontainebleau presso Parigi. Rientrato a Roma dopo Waterloo, ricostituì la compagnia di Gesù. LEONE XII Annibale della Genga 28/9/1823 - 10/2/1829 (5 anni, 4 mesi, 12 giorni) Il conclave durò 26 giorni. Genga (AN) Questo Papa dovette impegnarsi nella repressione del brigantaggio negli Stati Pontifici e dei disordini scoppiati a Roma; fu dunque il primo a dover affrontare il Risorgimento italiano. Fu lui a concludere concordati con gli Stati Uniti e con i nuovi stati nati nell'America del Sud sulle ceneri dell'impero coloniale spagnolo. Indisse l'Anno Santo 1825. PIO VIII 2 Francesco Saverio Castiglioni 31/3/1829 - 30/11/1830 (1 anno, 7 mesi, 30 giorni) Il conclave durò oltre un mese. Cingoli (MC) Nel 1808 era stato confinato per non aver voluto prestare giuramento di fedeltà a Napoleone. Venne eletto dopo un Conclave che vide prevalere i cardinali "moderati" su quelli "zelanti". Durante il suo breve pontificato avvenne la caduta dei Borboni di Francia. GREGORIO XVI Bartolomeo Alberto Cappellari 2/2/1831 - 1/6/1846 (15 anni, 3 mesi, 27 giorni) Il conclave durò 54 giorni. Belluno Durante il suo pontificato scoppiarono tumulti risorgimentali in diverse città. E' famoso per aver condannato il cattolicesimo liberale dell'abate H.F.R. de Lamennais con l'enciclica "Mirari vos" e per gli aspri contrasti con alcune nazioni cattoliche. Al contrario con lui iniziò la rinascenza cattolica in Inghilterra. BEATO PIO IX 3 Giovanni Maria Mastai Ferretti 16/6/1846 - 7/2/1878 (31 anni, 7 mesi, 22 giorni) Il conclave durò 2 giorni Senigallia (AN) Il Papa del Risorgimento, che tentò in ogni modo di difendere il potere temporale dei Papi, e per questo si oppose all'unità d'Italia. Il 20 settembre 1870 le truppe italiane entrarono a Roma ed egli si rinchiuse nei palazzi vaticani, ritenendosi prigioniero. Il suo è il più lungo pontificato di tutti i tempi. Nel corso di esso proclamò il dogma dell'Immacolata Concezione e convocò un Concilio. Beatificato da Giovanni Paolo II il 3/9/2000 LEONE XIII Gioacchino Pecci 20/2/1878 - 20/7/1903 (25 anni, 5 mesi) Il conclave durò 1 giorno e mezzo. Carpineto (Roma) Governò la Chiesa per un quarto di secolo ed è considerato il Papa più longevo della storia, essendo morto a 93 anni e 140 giorni. Intransigente quanto il predecessore per quanto riguarda i rapporti con lo stato italiano, diede invece il via alla dottrina sociale della Chiesa con la celeberrima enciclica "Rerum Novarum" e promosse le missioni in Africa. Indisse l'Anno Santo 1900. SAN PIO X 4 Giuseppe Sarto 4/8/1903 - 20/8/1914 (11 anni, 16 giorni) Il conclave durò 3 giorni. Riese (TV) Eletto dopo che Francesco Giuseppe d'Asburgo aveva posto il veto all'elezione del cardinal Rampolla del Tindaro, segretario di stato di Leone XIII, riordinò il diritto canonico ed impedì l'ingerenza politica nell'elezione papale. Pubblicò un diffuso Catechismo e condannò con ogni mezzo il Modernismo. Morì di dolore allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Canonizzato da Pio XII il 29/5/1954 BENEDETTO XV Giacomo della Chiesa 3/9/1914 - 22/1/1922 (7 anni, 4 mesi, 19 giorni) Il conclave durò 4 giorni. Genova Quasi tutto il suo pontificato fu volto a condannare la guerra mondiale, definita "l'Inutile Strage", anche se i suoi richiami restarono inascoltati a causa dell'arroganza delle nazioni belligeranti. Promulgò il Codice di Diritto Canonico ed approvò la fondazione del Partito Popolare Italiano ad opera di don Luigi Sturzo. 5 PIO XI Achille Ratti 6/2/1922 - 10/2/1939 (17 anni, 4 giorni) Il conclave durò 5 giorni. Desio (MI) Questo grande Papa dovette scontrarsi con tutte le ideologie devianti del XX secolo: la massoneria in Messico, il comunismo in Russia, il fascismo e il nazismo in Europa. Concluse concordati con una ventina di stati tra cui l'Italia (Patti Lateranensi, 11/2/1929), ponendo fine alla Questione Romana. Con la terribile enciclica "Mit brennender sorge" condannò con forza il nazionalsocialismo. Indisse gli Anni Santi 1925 e 1933. PIO XII Eugenio Pacelli 2/3/1939 - 9/10/1958 (19 anni, 7 mesi, 7 giorni) Il conclave durò 2 giorni. Roma Appena eletto dovette confrontarsi subito con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e con la bestiale prepotenza di Hitler, che pensava di deportarlo in Germania per creare un papato fantoccio ai suoi ordini. Con l'enciclica "Divino afflante Spiritu" permise l'uso dei moderni metodi di esegesi delle Scritture. Durante il Giubileo del 1950 proclamò il dogma dell'Assunzione di Maria. Indisse l'Anno Santo 1950. 6 BEATO GIOVANNI XXIII Angelo Giuseppe Roncalli 28/10/1958 - 3/6/1963 (4 anni, 7 mesi, 6 giorni) Il conclave durò 4 giorni. Sotto il Monte (BG) Eletto a 77 anni, fu dai più ritenuto un Papa di passaggio; ed invece egli cambiò per sempre la storia della Chiesa mediante il Concilio Vaticano II, che seppe leggere i segni dei tempi ed adeguare il cristianesimo ai tempi moderni. Fu il primo dopo un secolo a viaggiare fuori Roma. Con la "Pacem in Terris", in un pesante clima di guerra fredda, esortò tutti gli uomini a lavorare unicamente per la pace. Beatificato da Giovanni Paolo II il 3/9/2000 PAOLO VI Giovanni Battista Montini 21/6/1963 - 6/8/1978 (15 anni, 1 mese, 15 giorni) Il conclave durò 3 giorni. Concesio (BS) Concluse il concilio, lasciato interrotto dalla morte di Giovanni XXIII, e lo attuò con entusiasmo. Inaugurò l'era dei grandi viaggi apostolici, visitando tutti i continenti, e dei grandi incontri ecumenici, abbracciando a Gerusalemme il patriarca di Costantinopoli Atenagora. I suoi ultimi mesi furono addolorati dall'assassinio del suo grande amico Aldo Moro. Indisse l'Anno Santo 1975 7 GIOVANNI PAOLO I Albino Luciani 26/8/1978 - 28/9/1978 (33 giorni) Il conclave durò 2 giorni. Canale d'Agordo (BL) Eletto come outsider nello scontro tra i cardinali Siri e Benelli, governò la Chiesa per soli trentatrè giorni, ma essi gli bastarono per lasciare la sua impronta, tanto da essere ricordato come il Papa del sorriso. Fu il primo a scegliere il doppio nome per segnare la sua continuità con i Papi del Concilio. BEATO GIOVANNI PAOLO II IL GRANDE Karol Wojtyla 16/10/1978 - 2/4/2005 (26 anni, 5 mesi, 17 giorni) Il conclave durò 3 giorni. Wadowice (Polonia) Indisse gli Anni Santi 1983 e 2000, l'Anno Mariano 1987 e l'Anno del Rosario 2003. Primo papa non italiano dopo 455 anni, e quarto a ricevere il titolo di Grande, egli è stato sicuramente uno dei Papi più carismatici ed amati della storia, anche perchè compì la bellezza di 104 viaggi all'estero e contribuì in maniera determinante alla caduta del comunismo e del muro di Berlino. Riconosciuto come autorità morale da tutti gli uomini, 8 con il Giubileo del 2000 traghettò la cristianità nel Terzo Millennio. Dietro pressione dei fedeli, la sua causa di beatificazione si è aperta il 29 giugno 2005, a soli 78 giorni dalla morte ed in deroga ad ogni regola. Il Papa Polacco è stato beatificato a tempi di record il 1 maggio 2011 da Benedetto XVI. Il popolo del "Santo subito" che in quel giorno ha affollato piazza San Pietro, non dovrebbe attendere molto per tornare in piazza a festeggiare anche la definitiva consacrazione della santità di papa Wojtyla. per il passaggio da beato a santo, infatti mancasolo il riconoscimento di un secondo miracolo avvenuto per intervessione del pontefice polacco. BENEDETTO XVI Joseph Ratzinger 19/4/2005 - 28/2/2013 (7 anni, 10 mesi, 9 giorni) Il conclave durò 1 giorno. Marktl am Inn (Germania) Primo Papa tedesco dopo 950 anni, era stato per 24 anni custode dell'ortodossia e capo della Congregazione per la Dottrina della Fede. Due le priorità del "Papa Teologo": la difesa della vita in ogni sua forma e il dialogo ecumenico, portato avanti con inesausto coraggio. Sentendo il peso dell'età, l'11 febbraio 2013 annunciò le proprie dimissioni, le prime dai tempi di Gregorio XII (1415). 9 + Tratto da "Lettera agli anziani"- 1° Ottobre 1999 Lettera del papa Giovanni Paolo II UN AUGURIO DI VITA In questo spirito, mentre vi auguro, cari fratelli e sorelle anziani, di vivere serenamente gli anni che il Signore ha disposto per ciascuno, mi viene spontaneo parteciparvi fino in fondo i sentimenti che mi animano in questo scorcio della mia vita, dopo più di vent'anni di ministero sul soglio di Pietro, e nell'attesa del terzo millennio ormai alle porte. Nonostante le limitazioni sopraggiunte con l'età, conservo il gusto della vita. Ne ringrazio il Signore. E bello potersi spendere fino alla fine per la causa del Regno di Dio. Al tempo stesso, trovo una grande pace nel pensare al momento in cui il Signore mi chiamerà: di vita in vita! Per questo mi sale spesso alle labbra, senza alcuna vena di tristezza, una preghiera che il sacerdote recita dopo la celebrazione eucaristica: In hora mortis meae voca me, et iube me venire ad te - nell'ora della morte chiamami, e comanda che io venga a te. E la preghiera della speranza cristiana, che nulla toglie alla letizia dell'ora presente, mentre consegna il futuro alla custodia della divina bontà. "Iube me venire ad te! ": è questo l'anelito più profondo del cuore umano, anche in chi non ne è consapevole. Dacci, o Signore della vita, di prenderne lucida coscienza e di assaporare come un dono, ricco di ulteriori promesse, ogni stagione della nostra vita. Fa' che accogliamo con amore la tua volontà, ponendoci ogni giorno nelle tue mani misericordiose. E quando verrà il momento del definitivo " passaggio ", concedici di affrontarlo con animo sereno, senza nulla rimpiangere di quanto lasceremo. Incontrando Te, dopo averti a lungo cercato, ritroveremo infatti ogni valore autentico sperimentato qui sulla terra, insieme con quanti ci hanno preceduto nel segno della fede e della speranza. E tu, Maria, Madre dell'umanità pellegrina, prega per noi " adesso e nell'ora della nostra morte ". Tienici sempre stretti a Gesù, Figlio tuo diletto e nostro fratello,Signore della vita e della gloria. Amen! + GIOVANNI PAOLO II PARLA AI GIOVANI DELLA COLDIRETTI (9/01/1988) Discorso del papa Carissimi giovani. Sono veramente lieto di trovarmi in mezzo a voi, oggi, all’aprirsi di un altro anno ricco di prospettive. Nella gioventù la Chiesa vede sempre l’avvenire, la creatività, la speranza d’un mondo migliore, riponendo particolare fiducia nei movimenti che s’ispirano chiaramente e generosamente alle linee perenni dei grandi principi cristiani. Desidero in proposito raccomandarvi vivamente di non perdere mai di vista il punto fondamentale: che, cioè, la natura è data agli uomini da Dio come un dono. Dio ha creato la terra, le acque, gli animali del mare, del suolo e dell’aria, i fiumi, le montagne, le pianure con le leggi immutabili e per tanti versi ancora inesplorate, della fisica e della biologia. È stato Dio a plasmare l’uomo, collocandolo, come si esprime mirabilmente la Scrittura, in un giardino, perché “lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2, 8-15). E quanto Dio aveva fatto era cosa molto buona (Gen 1, 31). L’uomo, dunque, è collaboratore e artefice, ma non padrone assoluto, né di se stesso né delle cose, che egli è chiamato a sua volta a plasmare perché il giardino divenga più florido. La terra avuta 10 in dono deve essere sottoposta al “dominio” dell’essere umano nel quadro del disegno divino, altrimenti viene compromesso il ruolo dell’artefice collaboratore. È per tali ragioni che la Chiesa si è sentita sempre vicina ai lavoratori dei campi, e non ha mai mancato di alzare la voce, nei suoi documenti sociali, contro le ingiustizie, aperte e nascoste, commesse così frequentemente a danno del mondo rurale rispetto agli altri settori di lavoro. Per queste stesse motivazioni, nella mia enciclica sul lavoro umano, mi sono soffermato a sottolineare l’“importanza fondamentale” del lavoro agricolo nell’insieme dello sviluppo della comunità sociale (Ioannis Pauli PP. II Laborem Exercens, 21). Cari giovani, ho fiducia che già il richiamo di queste considerazioni basilari potrà essere per voi stimolo e luce nel corso delle vostre approfondite discussioni nel convegno. La terra e gli elementi naturali costituiscono non solo uno dei fattori della produzione, indispensabile al mantenimento della vita materiale, della sussistenza della famiglia, della prosperità economica e sociale, ma anche uno degli strumenti capaci di dare sicurezza e spinta alla crescita dell’uomo come persona umana. Le risorse diffuse in superficie e nascoste sapientemente da Dio nelle profondità della terra debbono essere scoperte e messe in valore a servizio della persona, della famiglia, della società in un insieme organico. L’uomo ha il dovere d’intervenire nell’ambiente naturale per adattarlo alle proprie superiori esigenze e per tutelarlo come fonte di reddito, senza mai comprometterne la caratteristica di strumento di promozione umana e di sviluppo della comunità. È per questo che s’impone una gestione razionale dell’ambiente. Ove ciò non avvenga, l’uomo abdica al suo ruolo di punto di riferimento della natura, secondo il chiaro progetto di Dio, col trionfo dell’egoismo incontrollato e dell’interesse materiale senza freno. Purtroppo è quanto oggi avviene con preoccupante frequenza. L’uso delle risorse, effettuato senza tener conto del contesto dell’ambiente e dell’uomo, porta a sfigurare bellezze di paesaggi, a rompere equilibri dinamici vitali, a provocare fenomeni d’inquinamento e di degrado, a compromettere processi di funzionamento della realtà naturale, a minacciare la sopravvivenza degli esseri viventi. La terra smarrisce così il suo volto, plasmato da Dio, di giardino a servizio della persona umana, per divenire fonte esclusiva di sfruttamento economico, deserto in abbandono. Cari giovani, nel ringraziarvi della vostra visita, per le manifestazioni di omaggio e di devozione, desidero formulare l’augurio che dalle vostre riflessioni vengano fuori linee concrete per la diffusione di una cultura dell’ambiente e propositi di collaborazione con le forze di buona volontà. Possa la terra rifiorire in giardino per tutti; e il Signore vedere che anche gli uomini fanno cose buone. Con tali auspici vi imparto di cuore la benedizione apostolica.