Anno IV – Numero 863 AVVISO Ordine 1. ORDINE:quota sociale 2. Ordine: Sussidio per i Colleghi disoccupati 3. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 4. Assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Helicobacter pylori e ulcere allo stomaco: la nuova terapia Martedì 26 Aprile 2016, S. Marcellino Proverbio di oggi….…….. E' trasuto 'e spighétte e s' è mmise 'e chiatto (chi entra defilato in una situazione e poi ne vuole diventare il protagonista) PERCHÈ COCA COLA E MENTOS FANNO REAZIONE? Abbiamo sentito dire spesso in giro che mettendo le caramelle Mentos in una bottiglia di coca cola si verifica un’eruzione di schiuma alto vari metri. Perché Coca Cola e Mentos fanno reazione? Perché la Mentos fa esplodere la Coca Cola? Prevenzione e Salute 6. Cosa si deve sapere sulla Contraccezione Ormonale: La Pillola del giorno dopo II° Parte 7. Isterosalpingografia: per la ricerca dell'infertilità della donna Curiosità e Salute Perché Coca Cola e Mentos fanno reazione? Meteo Napoli Martedì 26 Aprile Nuvoloso Minima: 12°C Massima: 18°C Umidità: Mattina = 56% Pomeriggio =59% Nelle piccole bollicine della Coca Cola sono contenute determinate quantità di anidride carbonica, questa bibita, essendo poco stabile, quando viene agitata forma della effervescenza per via della costituzione di bolle sempre più grandi, il così detto fenomeno della “enucleazione” che avviene anche quando le bolle incrociano un’area ruvida o con granelli, come quella delle Mentos, potenziando il fenomeno, e per tanto la forte fuoriuscita di schiuma. Altra causa che accresce questo fenomeno dell’enucleazione è la bassa tensione superficiale del fluido in cui avviene la reazione, dovuta alla piccola circonferenza del collo della bottiglia e di conseguenza una bassa pressione esercitata dall’atmosfera sul liquido. Nella Coca Cola light la tensione superficiale è ancora più bassa rispetto a quella della Coca Cola zuccherata, ecco perché le eruzioni di schiuma che si osservano con Mentos e Coca Cola classica non sono così eccezionali rispetto a quelle della bibita dietetica. La parte esteriore delle caramelle Mentos, inoltre, è a base di gomma arabica, un componente che aiuta a diminuire la tensione superficiale del fluido. Negli USA è divenuta una moda fare realizzare questo tipo di fenomeno per creare fontane di schiuma con tanti litri di Coca Cola light e numerose Mentos. (Curiosità e Perché) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 SCIENZA E SALUTE HELICOBACTER PYLORI E ULCERE ALLO STOMACO: LA NUOVA TERAPIA Il trattamento contro il batterio che può causare l’ulcera peptica, o più raramente tumore gastrico, prevede 4 farmaci: vanno sconfitti i ceppi resistenti agli antibiotici È sempre meno una minaccia, perché i casi sono in calo ovunque in occidente. Tuttavia ancora oggi due persone su tre, nel mondo, ospitano il batterio Helicobacter pylori nello stomaco e nel duodeno e rischiano per colpa sua conseguenze serie, come un’ulcera peptica o, in casi più rari, un tumore gastrico. Così, quando si scova questo batterio a forma di spirale è bene eliminarlo e oggi c’è una nuova cura che, raccomandata dalle più recenti linee guida italiane appena pubblicate, lo aggredisce con quattro farmaci per non lasciargli scampo. La terapia, discussa nel corso LA STORIA DELLA dell’ultimo Congresso Nazionale delle Malattie Digestive a Napoli, aiuta a superare le resistenze agli antibiotici che il batterio ha sviluppato nei RESISTENZA trent’anni trascorsi dalla sua scoperta. «Contro Helicobacter stiamo usando da vent’anni diversi mix degli stessi farmaci — spiega Franco Bazzoli, gastroenterologo dell’Università di Bologna. Alla fine degli anni ‘80 fu chiara la necessità di usare tre principi attivi (claritromicina, amoxicillina e un antiacido inibitore di pompa protonica per proteggere lo stomaco): la triplice terapia, efficace e breve, aiutò a eradicare il batterio da molti pazienti ma poi, con gli anni, l’Helicobacter ha sviluppato resistenza all’antibiotico cardine, la claritromicina. Siamo così passati alla terapia sequenziale, in cui si allunga la cura dando in due tempi successivi tre diversi antibiotici, e a quella concomitante, che prevede l’aggiunta contemporanea del terzo antibiotico, il metronidazolo. Purtroppo anche per quest’ultimo si registrano resistenze, che associate a quelle alla claritromicina hanno ridotto non poco l’efficacia delle cure. Ora c’è un NUOVO MIX, la cosiddetta quadruplice terapia con bismuto, che le linee guida italiane appena uscite raccomandano come prima linea in Paesi come l’Italia, dove la resistenza alla claritromicina è superiore al 15-20 %, e anche nei pazienti in cui non si è riusciti a eliminare il batterio con altri trattamenti». Il nuovo cocktail prevede gli antibiotici tetraciclina, metronidazolo e UN’UNICA PILLOLA bismuto in un’unica pillola a combinazione fissa da assumere assieme all’omeprazolo, antiacido che protegge lo stomaco; PER 10 GIORNI la terapia dura una decina di giorni e, stando agli studi discussi a Napoli, eradica Helicobacter nell’80-93 %, contro il 50-70% della «vecchia» triplice terapia. «Con questo cocktail si supera il problema della resistenza alla claritromicina e si può riutilizzare il bismuto, da tempo non disponibile in clinica; inoltre, poter prendere una sola capsula che contiene tre principi attivi facilita l’adesione al trattamento, anche se la somministrazione va ripetuta più volte al giorno — osserva Bazzoli. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 sono possibili, ma scompaiono alla fine della cura; è quindi importante motivare il paziente ad arrivare in fondo, spiegando quanto sia fondamentale per la sua salute eliminare il batterio. Oggi, se lo troviamo, sappiamo che dobbiamo eradicarlo perché si elimina il rischio di sviluppare ulcera peptica e si riduce quello di tumore gastrico». EFFETTI COLLATERALI Scongiurare Nel nostro Paese le stime parlano di una prevalenza del batterio del 40-50% fra i cinquantenni, ridotta però fino al 10-15% nei ventenni. «Helicobacter si trasmette per via orale od oro-fecale, per cui con il miglioramento delle condizioni igieniche e sociosanitarie degli ultimi decenni la sua diffusione sta pian piano calando; non bisogna abbassare la guardia, però, perché altrove è molto diffuso e oggi il mondo non ha confini netti, anche i batteri “viaggiano” velocemente — dice il gastroenterologo. In tutti i pazienti l’Helicobacter provoca un’infiammazione della mucosa, ovvero una gastrite che però nella maggioranza dei casi resta silente e non dà sintomi; talvolta invece comporta disturbi come difficoltà di digestione, dolore addominale, sensazione di gonfiore. In questi pazienti, pari a circa il 20-30% del totale dei portatori, si fanno i test per la diagnosi e se si conferma la presenza del batterio si procede con la terapia, spiegando però al paziente che la probabilità di eliminare i fastidi si aggira sul 30-40%: si tratta infatti di sintomi funzionali aspecifici che possono dipendere anche da altre condizioni, per cui eradicare l’Helicobacter non dà la certezza di risolverli». Farlo, serve però a scongiurare l’ulcera peptica che è provocata dal batterio nel 90% dei casi: circa il 5-10 % di chi è infettato da Helicobacter va incontro prima o poi a un’ulcera, se non viene curato. «Nei pazienti che la sviluppano perché non è stata riconosciuta prima l’infezione, trattarla interrompe la catena delle riacutizzazioni e porta alla guarigione. Eliminare l’Helicobacter, è importante anche perché il batterio, pur in una bassa percentuale di casi, può favorire il tumore allo stomaco», conclude Bazzoli. Come fare la DIAGNOSI Il test più usato per scoprire l’Helicobacter è quello «del respiro» che è poi anche quello raccomandato dalle linee guida perché è accurato e semplice: 1. test del respiro: si somministra urea per bocca e questa viene idrolizzata dall’enzima ureasi presente nel batterio, producendo anidride carbonica «supplementare», la quale può essere poi rilevata nel respiro. 2. esame del sangue per valutare la presenza di anticorpi specifici 3. test dell’antigene fecale, per identificare gli antigeni dell’Helicobacter nelle feci. 4. Endoscopia: È riservato invece a chi abbia già seguito la terapia per l’eradicazione il test più invasivo, l’endoscopia del tratto digestivo superiore; tuttavia in alcuni casi una gastroscopia con biopsia fatta per altri scopi è proprio la prima occasione in cui si riconosce la presenza del batterio nello stomaco. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 PREVENZIONE E SALUTE Cosa si deve sapere sulla CONTRACCEZIONE ORMONALE PILLOLA DEL GIORNO DOPO - II° Parte 1. Cosa è "la pillola del giorno dopo"? Quella che comunemente viene chiamata "pillola del giorno dopo" è un intervento farmacologico (ormonale), usato come contraccezione d’emergenza (CE), tempestivamente ed eccezionalmente, allo scopo di evitare una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale a rischio (non protetto) 2. Quando deve essere assunta? Il farmaco deve essere assunto il più presto possibile: il trattamento deve iniziare entro 12 ore e in ogni caso prima delle 72 ore dal rapporto sessuale non protetto o in caso di mancato funzionamento di un sistema anticoncezionale; il rischio di gravidanza si riduce complessivamente dell’88%. L’efficacia è massima nelle prime 24 ore (95%). In caso di vomito entro le prime 3 ore dall’assunzione della CE, deve essere assunta di nuovo 3. La "pillola del giorno dopo" può essere considerata un metodo contraccettivo da usare normalmente? No, non deve essere assolutamente utilizzata regolarmente a scopo contraccettivo, come la pillola estro-progestinica, che per la sua composizione farmacologia è meno dannosa per l’organismo, né tanto meno può essere usata ad intervalli ravvicinati. Inoltre, l’azione contraccettiva è limitata al solo rapporto non protetto avuto prima dell’assunzione. La contraccezione d’emergenza ormonale non protegge dalla gravidanza qualora si verifichino altri rapporti a rischio durante lo stesso ciclo e non protegge da malattie sessualmente trasmesse 4. È necessaria una prescrizione medica? Si, è necessaria la prescrizione medica che può essere richiesta al medico di famiglia o al consultorio familiare; al di fuori degli orari di ambulatorio o di chiusura del consultorio, qualsiasi medico può prescrivere il prodotto ed in caso di estrema necessità, ci si può rivolgere anche alla guardia medica ed infine al pronto soccorso. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 5. Quali sono gli effetti collaterali? Gli effetti collaterali che potrebbero verificarsi in seguito all’assunzione di questa pillola, composta principalmente dall’ormone levonorgestrel, appartenente alla famiglia dei progestinici, possono essere più fastidiosi di quelli provocati dalla pillola estro-progestinica: nausea, vomito, cefalea, astenia, dolore del basso addome, successivo ciclo mestruale più abbondante. Questi effetti generalmente scompaiono dopo 48 ore dall’assunzione della pillola. Effetti come dolorabilità del seno e sanguinamento uterino irregolare, possono durare fino alla mestruazione successiva. Tutti gli effetti collaterali che si dovessero manifestare vanno comunicati al medico curante 6. In quali casi non può essere prescritta? La pillola del giorno dopo non deve essere somministrata a donne in gravidanza accertata perché, in questo caso, è priva di efficacia. In caso di uso accidentale in gravidanza o di inefficacia del trattamento, non sono da attendersi effetti dannosi sul feto. Non deve essere somministrata anche in donne affette da disfunzioni epatiche gravi e da sindromi di grave malassorbimento (morbo di Crohn) che possono comprometterne l’efficacia 7. Quali farmaci modificano l’efficacia della contraccezione d’emergenza? Il metabolismo dei preparati impiegati in CE è aumentato dalla contemporanea assunzione di prodotti induttori degli enzimi epatici. I farmaci maggiormente responsabili sono: barbiturici, fentoina, carbamazepina, rifampicina, ritonavir, rifabutina, griseofulvina, unitamente a prodotti erboristici contenenti Hypericum perforatum (erba di S.Giovanni). (Ministero della Salute) SCIENZA E SALUTE ISTEROSALPINGOGRAFIA: PER LA RICERCA DELL'INFERTILITÀ DELLA DONNA Il prezioso esame radiologico che ci dà risposte sullo stato di salute dell’utero e delle tube L'infertilità capita che metta in “pausa” speranze e sogni, in questi casi la diagnostica ci viene incontro, chiarisce dubbi e placa le ansie. L'isterosalpingografia è un esame radiologico dell’utero e delle tube che rientra spesso nell’iter per la ricerca dell’infertilità di coppia. E’ un esame che ci da COS’È L’ISTEROSALPINGOGRAFIA? informazioni sulla morfologia della cavità uterina e sulla pervietà tubarica. Attualmente lo studio dell’utero viene più agevolmente ottenuto con l’esame ecografico ma per quanto riguarda la pervietà tubarica l’isterosalpingografia è l’esame di riferimento. IN QUALE CASO È CONSIGLIATO RICORRERE A QUESTO ESAME? Quando, nel corso degli accertamenti per la sterilità di coppia, risulta possibile applicare una tecnica di primo livello come ad esempio l’inseminazione intrauterina IUI. Le tecniche di primo livello prevedono che almeno una tuba sia pervia e questo esame serve per averne la prova. È UN ESAME INVASIVO, DOLOROSO? L’esame consiste nell’inserire un sottile catetere all’interno dell’utero per via transvaginale. Attraverso questo catetere viene iniettato un mezzo di contrasto radio opaco (cioè ben visibile su di una radiografia) e vengono scattate delle lastre radiografiche che ci consentono di visualizzare la morfologia della cavità uterina ma soprattutto il percorso del mezzo di contrasto attraverso di essa e poi lungo le tube fino al loro sbocco in prossimità delle ovaie. È quindi un esame minimamente invasivo ed un poco doloroso. (Sani e Belli) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti: i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: RISCOSSIONE QUOTA SOCIALE 2016 E’ in riscossione la quota sociale 2016 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si comunica che l’Istituto di Credito incaricato della riscossione, ha recapitato nel mese di Febbraio gli Avvisi di Pagamento relativi alla Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2016. Quest’anno, presso gli Uffici dell’Ordine Professionale sono disponibili in formato digitale copia degli Avvisi di pagamento, grazie all’impegno, competenza e grande disponibilità profusa dal nostro Agente della Riscossione di zona, Stefano Iannitti. Pertanto i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, anche dopo la scadenza del 29/02/2016, possono richiederne copia tramite le seguenti modalità: 1. Richiesta agli Uffici dell’Ordine all’indirizzo email i. [email protected] 2. Richiesta via fax al N. Tel. 081-5520961. 3. Dal 7 Marzo 2016, è possibile, collegandosi al sito Ufficiale dell’Ordine all’indirizzo web: www.ordinefarmacistinapoli.it, scaricare il RAV inserendo il proprio codice fiscale; Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3.Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected] ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected] FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 6.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 863