Scommesse e musica trainano la corsa dell`e

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Scommesse e musica trainano
la corsa dell'e-content
Nel 2009 il mercato italiano dei contenuti digitali,
segnala Confindustria, è cresciuto dell'8,8%
B2B24.IT
21 Giugno 2010
Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e
fruizione on line di news, cultura, video, film, musica,
intrattenimento, pubblicità, ha continuato a crescere anche
nel 2009 nonostante la crisi. È quanto evidenzia la quarta
edizione del rapporto e-content elaborato da Confindustria
servizi innovativi e tecnologici: a fronte di un Pil italiano
sceso del 5%, l'e-content nazionale ha infatti ampliato il
suo mercato dell'8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823
milioni di euro.
Link
Valgono 5 miliardi i
contenuti digitali in Italia
Il Web 2.0 è un'opportunità
per vendere contenuti
Tra tagli e svolta digitale
l'industria della cultura cerca
il rilancio
Cresce la pubblicità digitale
Scendendo nel dettaglio dei singoli comparti, la ricerca mette in luce come il mercato della
pubblicità digitale in Italia abbia toccato nel 2009 quota 1,119 miliardi di euro, in aumento del
5%, a fronte di una netta flessione della pubblicità nel suo complesso del 12,5%.
L'andamento positivo dovrebbe essere confermato anche nel prossimo biennio, con un trend
atteso in leggero aumento: +5,7% nel 2010 e +7% nel 2011, in controtendenza con
l'evoluzione prevista della raccolta pubblicitaria. Ancora più incisivo è stato lo sviluppo messo
a segno dai contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 miliardi di euro rappresentano oltre
l'80% del giro d'affari dell'e-content italiano: l'anno scorso l'incremento è stato del 10,2%,
trascinato dall'exploit dei comparti video e giochi on-line, che hanno compensato il forte calo
nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile (-15,2%, per effetto della contrazione
dei ricavi legati a “Loghi e suonerie”, che tradizionalmente rappresentano la parte più
consistente del comparto).
Corrono musica e scommesse
In particolare il comparto video nel suo insieme ha registrato un positivo + 6,2%, ma con
andamenti diversificati tra segmenti emergenti (Iptv, On-line Tv e digitale terrestre, che
hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i mercati più maturi (Tv
satellitare +1,3%), mentre la recessione sembra aver affossato la mai decollata mobile tv, in
calo del 15%. La tendenza è senz'altro sostenuta dal progressivo processo di passaggio al
digitale terrestre: oggi i servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie
italiane. Il vero è proprio boom è stato comunque per i giochi e l'intrattenimento on-line
(+88,6%), sull'onda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilità, e per la
musica (+33%), grazie alla continua ascesa del principale canale di vendita di musica online, ovvero iTunes.
Male gli investimenti pubblici
In negativo Confindustria segnala però la contrazione degli investimenti pubblici sui contenuti
digitali: - 17,8% il dato dello scorso anno, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro,
divisi fra i 14 milioni della scuola, 25 milioni del turismo, e i 10,3 milioni dei beni culturali.
Quest'ultimo segmento è anche quello che nel 2009 ha registrato un vero e proprio crollo:
- 42,8%, mentre il turismo è sceso del 10,7% e la scuola è rimasta stabile.
Un biennio di sviluppo
Le prospettive di crescita per l'e-content italiano restano comunque ampliamente positive: la
previsione per il prossimo biennio è di una crescita dei contenuti digitali a un tasso superiore
al 12% annuo, che porterà il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di
business a pagamento che si affermeranno nel mondo dell'editoria e nel mercato video. In
particolare il primo settore beneficerà della diffusione di nuovi dispositivi quali l'i-Pad, mentre
il secondo del completamento del processo di switch-off alla televisione digitale terrestre.
Confindustria prevede inoltre uno sviluppo a ritmo pressoché costante per la musica digitale
e i giochi on-line, mentre il mercato dei contenuti su mobile potrebbe avvantaggiarsi del
nuovo modello degli application store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con
elevati tassi di crescita (400%) risulta il mercato degli e-book. Anche la pubblicità digitale,
che si avvicinerà nel 2011 a 1,3 miliardi di euro annui di raccolta, risentirà positivamente
dell'affermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, grazie all'avvento
delle “applications”.
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di Mauro Vecchio
venerdì 18 giugno 2010
Commenti (2)
e-Content e la crescita di Internet
Lievitati i vari settori della Rete, nonostante la crisi economica. Benissimo i
giochi online, bene la musica. Cattive nuove invece per l'editoria a mezzo web e
il settore mobile, dove la crisi delle suonerie ha pesato
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Roma - Una Rete in crescita, in barba all'attuale crisi economica. È quanto, in estrema sintesi,
è stato evidenziato dall'ultimo rapporto e-Content, i cui risultati sono stati presentati a Roma
da Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, in presenza del suo presidente Stefano Pileri.
Sia la produzione che la fruizione di contenuti digitali sono quindi cresciute, precisamente
dell'8,8
8,8 per cento nell'anno 2009
2009. Per un valore complessivo di circa 5,8 milioni di euro,
euro
provenienti dai settori online più disparati, dall'informazione all'intrattenimento, dalla musica
ai video e alla pubblicità.
8,8 per cento. Ovvero un valore significativo soprattutto se paragonato ad un calo del PIL pari
al 5 per cento circa. Ma una cifra che è anche destinata a lievitare, precisamente del 12 per
cento annuo nel prossimo biennio,
biennio sempre secondo il rapporto di Confindustria.
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La raccolta pubblicitaria nell'ambito dei media digitali ha raggiunto quota 1,12 miliardi di euro,
Lenovo lancia il suo laptop 3D
salita del 5 per cento del 2009.
2009 Proprio mentre - nello stesso periodo - quella tradizionale ha
subito un forte declino, chiudendo la scorsa annata a -12,5 per cento.
Benissimo invece il settore dell'intrattenimento e dei giochi online, cresciuto - anche grazie
alle scommesse in Rete - dell'88,6
88,6 per cento.
cento Non va affatto male anche il settore musicale,
rimpolpato del 33 per cento grazie a retailer come iTunes, in contraddizione con le eco
catastrofiche dell'industria su file sharing e P2P.
Cattive notizie per il mondo dell'editoria e delle news online. I ricavi complessivi hanno
osservato un declino del 2,7 per cento,
cento causato sia dalla mancanza di abbonamenti che dalle
inserzioni pubblicitarie. E nuove nemmeno tanto buone per il settore mobile, colpito da una
piccola crisi delle suonerie. Che hanno portato ad una discesa del 15,2 per cento.
Mauro Vecchio
TAG: internet, mercato, confindustria, mobile, musica, Italia
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La crisi delle suonerie? (1)
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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
RAPPORTO E-CONTENT, NEL 2009 +8,8% CONTENUTI DIGITALI
Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, illustrando i risultati del Rapporto e-Content
2010, nel corso di un convegno svoltosi il 17 giugno 2010 ha dichiarato: "Il settore dei contenuti digitali, ovvero la
produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicita´, nel 2009 ha continuato
a crescere nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsita´ degli
investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di -5% e dell´entrata in recessione di tutti i principali settori
dell´economia italiana, l´e-Content ha ampliato il mercato dell´ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di
euro." Nel Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene fatta una stima di crescita del settore, per il prossimo
biennio, dell´ordine del 12% annuo. Stefano Parisi, presidente di Asstel e vicepresidente di Csit con delega alla
concorrenza, ha posto l´accento su un aspetto cruciale per lo sviluppo del settore, quello della regolamentazione e della
fiscalita´ dell´on-line: "Il dibattito e´ aperto a livello internazionale, ma bisogna rifuggire da percorsi che vadano nella
direzione di tassare l´innovazione e limitare la concorrenza. Sarebbe un gravissimo errore: l´innovazione va sostenuta
a tutti i livelli e la concorrenza deve rimanere elevata, perche´ sono i piu´ importanti fattori di accelerazione
dell´economia. I contenuti digitali non rubano il mestiere a nessuno: ne inventano di nuovi e favoriscono l´evoluzione
di quelli tradizionali. E´ questa la scommessa per il futuro e la chiave per trovare soluzioni condivise". Il Rapporto
evidenzia come nel 2009 con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori
usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un
ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e
un´audience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini.
"Il 2009 e´ stato l´anno in cui anche la televisione, con i suoi contenuti a larga diffusione, e´ entrata definitivamente
nel settore digitale con gli switch off del digitale terrestre- ha precisato Andrea Ambrogetti, vicepresidente di
Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e delegato televisioni di nuova generazione - Il digitale e i suoi contenuti
stanno rapidamente unificando tutti i mezzi di comunicazione e la Tv digitale, ormai presente nel 70% delle famiglie
italiane e alla vigilia dello storico sorpasso in termini di ascolto dell´analogico, ne divengono fattore trainante
introducendo in questo mondo milioni di cittadini che ne erano finora rimasti ai margini". Un punto di grande criticita´,
evidenziato dal Rapporto, e´ rappresentato dall´arretratezza dei contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa
attenzione dello Stato su questo settore. Con una contrazione di -17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali
l´anno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro. Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali
l´istruzione, il turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi innegabili per tutti e da tutti i punti i
vista. Tenendo conto delle ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno e´ emersa la proposta di sostenere lo
sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso partnership pubblico-privato e modalita´ di project financing. I dati
principali del Rapporto e-Content 2010 (risultati anno 2009 su 2008): Il Mercato Dei Contenuti Digitali: 5,8 mld nel
2009 (+8,8%). Il mercato dell´e-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5,8 mld di euro, con un incremento
dell´8,8% rispetto all´anno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma in controtendenza nei confronti
dell´andamento dell´economia. La Pubblicita´´ Digitale: +5,0%; il mercato della pubblicita´ in Italia ha toccato, nel
2009, 1,119 mld di euro, con una crescita positiva pari al +5,0%, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel
suo complesso del 12,5%. L´andamento positivo si conferma anche nel prossimo biennio con un trend in leggero
aumento: +5,7% e +7,0%, in netta controtendenza con l´andamento totale che la raccolta pubblicitaria avra´ nel
periodo 2008-2011. La Crescita Dei Contenuti A Pagamento: +10,2%; i contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 mld
rappresentano oltre l´80% del mercato, hanno messo a segno nel 2009 una crescita del 10,2% trascinati dai comparti
Video e Giochi on-line, nonostante il forte calo nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile. I Comparti In
Crescita: Video +6,2%, ma con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (Ip-tv, On-line Tv e Tv Digitale
Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti piu´ maturi (Tvsatellitare,
+1,3%) o mai decollati (Mobile Tv, in calo del 15% circa). Giochi e Intrattenimento on-line: +88,6% sull´onda del
grande successo delle scommesse e dei giochi di abilita´. Musica: +33% grazie al grande successo del principale canale
di vendita di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dell´i-Phone). Comparti Con
Andamento Negativo: News -2,7%, determinato sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura
ridotta, della pubblicita´ (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news); Contenuti Mobile -15,2%, per
effetto della contrazione dei ricavi legati a "Loghi e suonerie", che tradizionalmente rappresentano la parte piu´
consistente del comparto. Il Calo Dei Contenuti Pubblici: -17,8%; La contrazione degli investimenti pubblici sui
contenuti e´ stata molto significativa: - 17,8%, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro, divisi fra i 14 milioni
della Scuola, 25 milioni del Turismo, e i 10,3 milioni dei Beni Culturali. Quest´ultimo segmento e´ anche quello che ha
registrato un vero e proprio crollo: - 42,8%, mentre il Turismo e´ sceso del 10,7% e la Scuola e´ rimasta stabile. Le
Stime Per Il Biennio 2010-2011: 7,3 miliardi (12% annuo). Si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso
superiore al 12% annuo, che portera´ il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a
pagamento che si affermeranno nel mondo dell´editoria e nel mercato Video, trascinati, rispettivamente, il primo dalla
diffusione di nuove tecnologie mobili quali l´i-Pad, e il secondo dal completamento del processo di switch over alla
televisione digitale terrestre. Proseguira´ ad un ritmo pressoche´ costante la crescita della Musica digitale e dei Giochi
on-line, mentre si prevede una ripresa del mercato dei contenuti su Mobile sull´onda del nuovo modello degli
Application Store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con elevati tassi di crescita (400%) risulta il
mercato degli e-Book.anche la pubblicita´ digitale, che si avvicinera´ nel 2011 a 1,3 mld. Di euro annui di raccolta,
risentira´ positivamente dell´affermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, dove l´avvento
delle "applications" portera´ agli utenti nuovi servizi a valore aggiunto finanziati dal marketing. Il totale dei contenuti a
pagamento superera´ nel 2011 i 6 miliardi di euro. Negativa la previsione sull´andamento degli investimenti nella
digitalizzazione dei Contenuti Pubblici che scenderanno a 43 milioni di euro. In calo i Beni culturali e il Turismo.
Aspettative - per ora solo potenziali - di crescita si nutrono per il settore scolastico. Fondamentale sara´ aprire il
mercato delle banche dati pubbliche ai privati in modo da creare nuovi servizi a valore aggiunto per i cittadini. - Gli
Italiani On Line: +14,2%, in crescita i navigatori over 55 Sostenuti dal processo di switch over al Digitale Terrestre, i
servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie italiane. Le connessioni ad Internet in banda
larga da casa su rete fissa sono diffuse in oltre 10 milioni di famiglie. Si segnala una significativa crescita del numero
degli utenti internet: a febbraio 2010 il totale di coloro che dichiarano di essere connessi (a casa o al lavoro su linea
fissa) supera quota 33 milioni (+14,2%). Gli utenti attivi nel mese sfiorano i 23 milioni (+13%) mentre internet viene
usato quotidianamente da una media di 11,8 milioni di persone (+17%). Il profilo dell´utente quotidiano di internet ha
un´eta´ prevalentemente compresa tra i 25 e i 54 anni (68% delle persone attive nel giorno medio), ed e´
principalmente di sesso maschile (57%). Il fenomeno piu´ rilevante di questi ultimi mesi e´ la crescita dei navigatori
over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74) che trovano sempre maggiori servizi utili (e-Banking ad esempio)
in rete. Le donne: sono il 43% degli utenti attivi nel giorno medio, ma solo nelle classi di eta´ piu´ avanzate; la
differenza e´ quasi irrilevante tra i 18 e i 34 anni, mentre tra gli adolescenti (11-17 anni) il divario di genere addirittura
si inverte: le adolescenti connesse quotidianamente a internet sono piu´ numerose dei loro coetanei maschi. Il divario
geografico evidenzia un certo ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud
e´ appena del 18,4% sul totale della popolazione dell´area, contro il 25% circa che si registra nel Nord-ovest e il 22%
del Nord-est e del Centro. Il ritardo tra Nord-ovest e Mezzogiorno cresce fino a superare i 10 punti percentuali (37,6%
vs 47,8%) se si considerano gli utenti attivi nel mese. Un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di internet e´
venuto negli ultimi 2 anni dalla diffusione di strumenti per collegarsi ad internet tramite rete mobile. Secondo i dati
diffusi dalla Commissione Europea nel 2009 l´Italia e´ il secondo Paese in Europa per numero di dispositivi (oltre 30
milioni) dedicati all´utilizzo dell´internet mobile
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Pubblicato il: 18/06/2010
Il mercato dei contenuti digitali non sente la crisi, ed ha incrementato il suo giro d'affari anche in un anno
difficile per l'economia come il 2009. Lo rende noto l'Ufficio studi di Confindustria servizi innovativi e
tecnologici nel suo "Rapporto e-Content".
Nel 2009, questo mercato ha raggiunto un fatturato di 5,82 miliardi di Euro, con un incremento dell'8,8%
rispetto all'anno precedente.
I contenuti a pagamento, che rappresentano l'80% circa del mercato complessivo, crescono del 10,2%,
soprattutto grazie al successo di video e giochi online.
La pubblicità digitale mostra lo stesso andamento positivo: la raccolta pubblicitaria cresce del 5% a quota
1,12 miliardi di Euro, evidenziando una crescita più contenuta delle previsioni ma comunque in
controtendenza rispetto alla pubblicità tradizionale che sprofonda a -12,5%.
Ma quali sono le prospettive per il prossimo futuro? Il rapporto prevede per il biennio 2010-2011 una
crescita superiore al 12% annuo, che porterà il mercato ad un valore superiore ai 7,3 miliardi di Euro
annui: questo soprattutto grazie allo sviluppo di nuovi modelli di business a pagamento che verranno
introdotti nel settore video e in quello dell'editoria.
Quanto è "vecchia"
appassionati del web
la
rete:
+65%
di
ultra
74enni
Rapporto e-Content 2010: sono aumentati del 30% anche nella fascia di eta' tra i 2
ei 10 anni e sono proprio questi giovanissimi a "guidare" i nonni alla scoperta del
web
ROMA - Nonni e nipoti alla scoperta del
web. Sono sempre di piu' gli ultra 74enni
e i giovanissimi in eta' compresa tra i 2 e
i 10 anni, che si rivelano appassionati di
internet. Lo rivela il rapporto e-Content
2010 elaborato dai Csit (Confindustria
servizi
innovativi
e
tecnologici)
presentato a Roma. Il rapporto mette in
luce un aspetto molto interessante degli
over 65 italiani di oggi: la curiosita' nei
confronti delle nuove tecnologie. Infatti,
gli internauti della fascia di eta' che va
dai 55 ai 74 anni sono aumentati del
28% nell'ultimo anno mentre gli ultra settantaquattrenni sono cresciuti addirittura del
65%. I motivi che spingono gli anziani a scoprire l'intricato mondo di Internet sono
molteplici: spiccano, tra tutti, il desiderio di socializzazione tramite i social network, la
comodita' dei pagamenti online e la voglia di passare piu' tempo in compagnia dei
nipotini ansiosi di istruire i nonni alla rete.
Ma non solo. Perche' il rapporto e-Content rivela anche l'enorme crescita del mezzo
internet: le famiglie che utilizzano la Rete collegandosi con la banda larga da casa sono
10 milioni, mentre sono quasi 12 milioni (+ 16,9% rispetto al 2009) gli italiani che si
collegano almeno una volta al giorno. Addirittura, solo nel mese di febbraio, sono stati
registrati 33 milioni (+ 14,2% rispetto al 2009) di accessi a Internet, effettuati da casa
o dall'ufficio.
Infine, un altro dato interessante rivela che il numero dei nonni internauti cresce
assieme a quello dei nipotini: nell'ultimo anno, infatti, sono aumentati del 30% gli
appassionati di Internet della fascia di eta' compresa tra i 2 e i 10 anni e sono proprio
questi giovanissimi a "guidare" i nonni alla scoperta del web.
La crescente presenza degli over 60 su Internet spiega il successo che il blogzine
Muoversinsieme, lanciato due anni fa da Stannah montascale, sta registrando:
interamente dedicato al mondo della terza eta', ha raggiunto le 40.000 visite nel 2009 e
registra una media di 9.000 visitatori unici mensili. L'obiettivo del blogzine e' proprio
quello di offrirsi come guida al web per tutti gli internauti over 60 desiderosi di
esplorare l'intricato mondo della rete. Paolo Ferrario, docente di Scienze Sociali presso
l'Universita' di Milano Bicocca e membro del Comitato Scientifico del blogzine Muoversi
Insieme, cosi' commenta i dati del rapporto e-Content: "Oggi la qualita' della vita tende
sempre piu' a migliorare. Gli anziani di oggi sono molto piu' moderni di quelli di un
tempo ed e' normale che siano incuriositi dalle nuove tecnologie, specialmente se
queste consentono facilmente di informarsi, di effettuare in maniera comoda e rapida
alcune operazioni bancarie e, perche' no, di socializzare con persone della stessa eta'dice- Inoltre, Internet rappresenta un modo divertente di stare assieme sia per i nonni
che per i nipoti: si divertono i nipoti perche' diventano per una volta loro gli insegnanti
dei loro nonni e si divertono i nonni perche' cosi' godono di un'ulteriore occasione per
stare in compagnia dei nipotini".
18 giugno 2010 Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di
citare espressamente la fonte «Agenzia Dire» e l'indirizzo «www.dire.it»
METRO NEWS ITALIA
Il web sempre più "a pagamento"
18/06/2010
Internet cresce nonostante la crisi. Produzione e fruizione di contenuti digitali nel 2009, nei settori news, cultura, video,
film, musica, intrattenimento, pubblicità, crescono dell'8,8% raggiungendo i 5.823 milioni di euro di giro d'affari contro un
calo del pil del 5%. Lo evidenzia il rapporto e-Content 2010 di Confindustria, che stima per il prossimo biennio una
crescita del 12% annuo. I contenuti a pagamento sono l'80% del totale, in crescita del 10,2% grazie a video e giochi.
metro
http://www.metronews.it
Realizzata con Joomla!
Generata: 21 June, 2010, 10:25
Anziani: rapporto e-Content, aumentano i nonni "smanettoni"
19/06/2010
In un anno i cosiddetti silver surfers , cioè gli utenti di internet con i capelli grigi, sono aumentati
notevolmente. Lo sostiene l’ultimo rapporto e-Content che parla di una crescita pari al 28% dei
navigatori "anziani", ovvero di coloro che hanno superato almeno i 55 anni, con aumenti fino al
65% degli "smanettoni" over74. In genere si tratta di anziani che vivono nelle famiglie numerose in
cui funziona una specie di contagio per cui i nonni seguono le tendenze dei nipoti, così come le
madri assorbono le abitudini tecnologiche dei figli. Nel definire i consumatori digitali e le
piattaforme di fruizione, il rapporto e-Content spiega che il 2009 è stato caratterizzato da una
flessione della spesa in comunicazioni a fronte di un aumento di investimenti nell’hardware
televisivo. Di pari passo però è cresciuto il numero delle connessioni ad Internet in Italia e ad oggi,
nel nostro Paese, si contano mediamente 11,8 milioni di persone giornalmente in rete.
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