lingua e lingue Mi ami tu? No, io non ti amo Per formare le frasi interrogative e negative, ogni lingua segue criteri e costruzioni sue proprie. In italiano, lo sappiamo bene, per dare il senso interrogativo a una frase basta l’intonazione, marcata nello scritto dal punto interrogativo finale. E per la negative, esiste la semplice forma del non anteposto al verbo: “andiamo al cinema”, “andiamo al cinema?”, “non andiamo al cinema”. Molto simile è la situazione nella lingua spagnola, che rispetto alle interrogative adotta però un espediente, un “indicatore” in più: viene infatti collocato un punto interrogativo rovesciato (¿) all’inizio della frase, avvertendo quindi in anticipo il lettore della particolare tipologia logica dell’espressione: ¿vamos al cine? Le cose cambiano decisamente con il francese e l’inglese, che adottano costrutti sintattici diversi. Saranno sufficienti due esempi elementari e lineari; cominciamo dalla forma negativa. Italiano Io non vado. Francese Je ne vais pas: la forma negativa è contrassegnata dai due segni verbali complementari ne e pas. Inglese I do not go: la forma negativa è contrassegnata dall’uso dell’ausiliare to do e dal segno verbale not. Più complessa la varietà di costrutti sintattici per la formula interrogativa. Italiano: Andiamo?: l’interrogazione è espressa dall’intonazione e dal punto interrogativo; il pronome soggetto di solito non è espresso. Francese 1. Nous allons?: come in italiano, l’interrogazione è espressa dall’intonazione e dal punto interrogativo. 2. Allons nous?: l’interrogazione è espressa dalla posposizione del pronome soggetto e dal punto interrogativo. 3. Est-ce que nous allons?: l’interrogazione è espressa con l’anticipazione dell’espressione est-ce que e dal punto interrogativo. Inglese Do we go?: l’interrogazione è espressa dall’ausiliare to do, dalla posposizione del pronome soggetto, dal verbo e dal punto interrogativo. P.G. VIBERTI, Di bene in meglio © 2011 SEI - Società Editrice Internazionale