1 RADICALI L’estrazione di radice è l’operazione inversa dell’elevamento a potenza. Per definizione: n a b bn a Il numero n si chiama indice, a si chiama radicando. Se l’indice è pari, il radicando deve essere sempre positivo. Se l’indice è dispari, il radicando può essere positivo o negativo. Esempi: 9 3 poiché 32 9 poiché 24 16 4 16 2 3 8 2 poiché 4 23 8 non esiste in campo reale , infatti in R non può esistere alcun numero che elevato al quadrato dà risultato negativo. Riepilogando: - Un radicale di indice dispari ammette sempre un valore reale che ha lo stesso segno del radicando. - Un radicale di indice pari ammette due valori reli e opposti oppure nessuno a secondo che il radicando è positivo o negativo. Non sempre è possibile l’estrazione di radice, per esempio non è possibile estrarre la 7 , infatti non esiste alcun numero che elevato al quadrato ci dà 7. I radicali di questo tipo si chiamano numeri irrazionali. I numeri irrazionali sono numeri decimali illimitati e non periodici. Esempi di numeri irrazionali: = 3,141592653………. 13 = 3,605551………. 3 5 = 1,709975947………. Esempi di numeri razionali: 3 27 3 9 =3 = = 1,5 2 8 L’insieme dei numeri razionali e irrazionali costituisce il campo dei numeri reali. Prof. Rosa Anna Bruzzese I radicali 2 RADICALI SIMILI Due o più radicali si dicono simili quando hanno lo stesso radicando e lo stesso indice. POTENZA DI UN RADICALE Per elevare a potenza un radicale basta elevare a potenza il radicando. Esempi: a a b 2 7 5 7 a2 3 5 a b 3 SEMPLIFICAZIONE DI RADICALI Per semplificare un radicale, o renderlo irriducibile, basta dividere l’indice del radicale e l’esponente del radicando per il loro m.c.m. Esempi: 12 2 3 36 12 2 32 a 2 2ab b 2 3 4 2 32 a b 2 ab Proprietà invariantiva Il valore di un radicale non cambia moltiplicando o dividendo l’indice del radicale e l’esponente del radicando per uno stesso numero. Esempio: 18 a 6 3 a 30 a10 15 a 5 ecc….. RIDUZIONE ALLO STESSO INDICE Basta trovare il m.c.m. degli indici e poi applicare le proprietà note. Esempio: Ridurre al minimo comune indice i radicali 3 ; Prof. Rosa Anna Bruzzese 3 22 ; 4 53 I radicali 3 Otterremo: 12 36 ; 12 28 ; 12 59 TRASPORTO DENTRO IL SEGNO DI RADICE Per trasportare dentro il segno di radice un fattore esterno, basta elevare questo fattore alla potenza dell’indice di radice. Esempi: 23 5 = 3 2 3 5 a b 2 5 a = 5 aa b10 a b3 a = a 3 ab 3 TRASPORTO FUORI DAL SEGNO DI RADICE Per trasportare de fattori fuori dal segno di radice conviene spezzare la radice in più radici. Esempi: 4 a 5b 6 c 7 = 3 a b5 a b6 = a b2 a b 3 a b2 4 a 4 ab 4 b 2 c 4 c 3 = 4 a 4 b 4 c 4 4 ab 2 c 3 = 4 abc 4 4 ab 2 c 3 = abc 4 ab 2 c 3 MOLTIPLICAZIONE E DIVISIONE DI RADICALI Si possono moltiplicare o dividere radicali che hanno lo stesso indice semplicemente includendo i radicandi in un’unica radice. Se gli indici non sono uguali, si devono rendere tali. Esempio: 3 2a 2 : 4ab 4 a 2 b 3 = Prof. Rosa Anna Bruzzese 12 2a : 4ab a b 2 4 6 2 3 3 = 12 2 4 a 8 : 212 a 6 b 6 a 6 b 9 = I radicali 12 2 8 a 8b 3 4 SOMMA ALGEBRICA DI RADICALI Più radicali si possono sommare solo quando sono simili. La loro somma avrà come radicale lo stesso radicale e come coefficiente la somma dei coefficienti. Esempio: 34 2 44 2 a4 2 = 74 2 a4 2 = 7 a 4 2 RADICE DI RADICE La radice di una radice è una nuova radice che ha per radicando lo stesso radicando e per indice il prodotto degli indici. Esempio: 3 4 a3 = 24 a3 = 8 a Se ci sono dei fattori tra una radice e l’altra, prima di sviluppare la radice di radice bisogna trascinare questi fattori nelle radici più interne. Esempi: 3 a 2 ab = 3 a 4 ab = a b c = a b2c = 6 a 5b a4 b 2 c = 4 a 4b 2 c = 8 a 4b 2 c POTENZE CON ESPONENTE FRAZIONARIO Qualsiasi radicale si può esprimere sotto forma di potenza ad esponente frazionario, n cioè a k = a k n In pratica in una espressione si possono trasformare così tutti i radicali e poi risolvere l’espressione semplicemente applicando le proprietà delle potenze. Esempio: 5 3 2 10 1 1 3 3 8 = 9 27 3 1 20 3 1 40 3 3 8 =3 Prof. Rosa Anna Bruzzese 5 1 1 3 1 33 2 3 8 = 9 8 2 115 40 = 3 20 40 =3 5 1 2 1 83 2 3 3 3 = 9 10 2 1 2 1 4 3 3 3 3 1 2 I radicali 3 8 = 5 RADICALI DOPPI Dicesi radicale doppio ogni espressione del tipo a b . Ogni radicale doppio è spezzabile nella somma (o differenza) di due radici semplici se e solo se a2-b è un quadrato perfetto. Formule a b = a a2 b + 2 a a2 b 2 a b = a a2 b 2 a a2 b 2 Esempi: 7 2 10 = 73 + 2 73 = 2 9 4a 12 a = 9 4a 7 40 = 7 40 ed essendo a2-b = 49-40 = 9 = 32 si avrà : 5 + 2 144a ed essendo 9 4a 2 144a = 81 16a 2 72a 144a = 81 16a 2 72a = 9 4a 2 si avrà : 9 4a 144a = 9 4a 9 4a 2 9 4a 9 4a = 2 18 8a = 2 2 3 2 a Prof. Rosa Anna Bruzzese I radicali 9 4a = 6 RAZIONALIZZAZIONE Razionalizzare significa trasformare una frazione contenente una o più radici al denominatore in una frazione equivalente non contenente radici al denominatore. I°caso (denominatore con un’unica radice) Esempi: 4 4 2 4 2 4 2 2 2 2 2 2 2 22 a 5 a2 x 23 x a 5 a3 5 = a ab a2 5 a3 = x 3 x2 2 3 x 3 x2 = a 5 a3 5 = a ab ab ab a5 a 5 a3 5 a3 a x 3 x2 2 3 x3 = = x 3 x2 = 2x a ab a b2 = 3 x2 2 a ab ab 2°caso (denominatore con somma algebrica di due radicali quadratici) Si sfrutta la conoscenza del prodotto notevole (a+b)(a-b) = a2-b2 Esempi: 2( 5 2 ) 2( 5 2 ) 2( 5 2 ) 2 2( 5 2 ) = = = = 2 2 52 3 ( 5 2 )( 5 2 ) 5 2 ( 5 2 ) a (b 2 a ) a(b 2 a ) a a(b 2 a ) = = 2 = 2 b 4a (b 2 a )(b 2 a ) b2 a (b 4 a ) Altri casi Nel caso in cui al denominatore ci sia somma o differenza di radicali cubici, si sfrutta la conoscenza dei prodotti notevoli: (a+b)(a2-ab+b2) = a3-b3 (a-b)(a2+ab+b2) = a3+b3 Nel caso in cui al denominatore ci sia un trinomio o un quadrinomio, con l’uso delle parentesi si trasforma trinomio o quadrinomio in binomio, dopo di che si procede come negli esempi precedenti. Prof. Rosa Anna Bruzzese I radicali 7 Prof. Rosa Anna Bruzzese I radicali