Cosa chiedeva il referendum
Lei è d’accordo che nello statuto del comune di Malles venga introdotto il seguente articolo:
“Il principio di cautela per la tutela della salute dice che si devono attuare tutte le misure per aiutare a
impedire il danneggiamento della salute dell’uomo e dell’animale. Come speciale obiettivo del comune di
Malles pertanto si pongono la tutela preventiva della salute dei cittadini residenti e degli ospiti, una
relazione sostenibile con la natura e le acque, e l’esercizio paritario e protetto di diverse forme di economia
sul territorio comunale. Per raggiungere questo obiettivo, sul territorio del comune di Malles si sostiene
l’utilizzo di prodotti biologici per il trattamento delle piante. Con il seguente regolamento questa decisione
viene attuata nel dettaglio. Indipendentemente da ciò, l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica per le piante,
molto tossici, tossici, dannosi per la salute e per l’ambiente non è ammesso sul territorio comunale. Per
l’attuazione e il rispetto della decisione popolare è responsabile l’amministrazione comunale.”
Le ragioni del sì, che hanno avuto l’assenso dei cittadini nella consultazione popolare:
la salute è un diritto umano, i pesticidi sono pericolosi per la salute, quindi evitiamo i pesticidi;
La libertà del singolo ha i suoi limiti nel diritto del prossimo;
L’ammissibilità come criterio è una truffa: anche il DDT a suo tempo era ammesso, e tanti altri
anticrittogamici oggi proibiti;
Per l’aspetto economico si è usato lo studio del sindaco del comune di Vallarsa del Trentino, Geremia Gios,
professore di economia agraria alla facoltà di Economia dell’Università di Trento e a lungo direttore
dell’istituto Agrario di S. Michele all’Adige. Gios ha calcolato che dal punto di vista economico, turistico e
per lo sviluppo futuro è vantaggioso che un comune si liberi da pesticidi chimico-sintetici velenosi, dannosi
per la salute e per l’ambiente. Analogamente, i promotori del referendum hanno dimostrato che la
trasformazione della Malser Haide – area prevalentemente agricola situata a nord di Malles a un’altitudine
che va da 900 a 1760 metri - in area a frutteto convenzionale, porterebbe 20 posti di lavoro di più nei
magazzini della frutta, ma 500 posti di meno nelle aziende agricole tradizionali e nel caseificio di Burgusio,
che dovrebbero chiudere, inoltre immensi danni per il turismo e le attività di contorno;
Una agricoltura moderna senza pesticidi se si vuole è possibile. È sana, sostenibile, nel lungo periodo dà
migliori risultati economici e offre più posti di lavoro.
Un manifesto è stato il contributo dei medici, biologi, veterinari, dentisti e farmacisti dell’Alta Venosta alla
campagna referendaria, con la descrizione dettagliata dei componenti dei pesticidi, e dei danni che
producono, accertati o sospettati. Il cancro, anzitutto. I disturbi come diarrea, perdita di peso, depressione,
irritazioni della pelle e degli occhi come effetti diretti dei pesticidi; la maggiore sensibilità agli effetti
dell’esposizione ai fitofarmaci di coloro che soffrono di diabete, disfunzioni della tiroide, indebolimento del
sistema immunitario, eczemi della pelle, e il rischio concreto di malformazioni nei neonati. Nel manifesto è
stato inserito anche un gioco per facilitare l’informazione scientifica, e un’ampia bibliografia per chi voglia
approfondire: un modo di informare che ha fatto appello all’intelligenza di tutti e alla responsabilità
individuale e della comunità.