LETTERA APERTA ore 11,40 del 19 aprile 2013 A tutti i senatori PD A tutti i deputati PD Ai rappresentanti regionali PD elettori Rileggendo il libro “Wyrd Sisters” di Terry Prachett ho capito lo stato dell’attuale Bersani : “E’ un uomo diventato chiaramente pazzo, ma nel cuore della sua follia c’è una fredda , spaventosa sanità mentale, un nocciolo di puro ghiaccio interstellare al centro di una fornace”. Egli attualmente non sembra una persona equilibrata ma non è abbastanza pazzo da venire immediatamente classificato come tale. E, anche nel momento in cui la sua follia diventa eclatante, non è mai completamente priva di raziocinio e discernimento. Il suo attuale funzionamento mentale è abnorme, insolito, bizzarro e deviato, ma è pur sempre un modo di funzionare. Mette a punto piani contorti per il dominio o, più semplicemente, per raggiungere i propri obiettivi. In questa persona, oggi, la linea di demarcazione tra follia e pura malvagità è più indistinta che mai. Riferendomi ad indicatori necessari voglio dimostrare come l’esame delle sue funzioni psicologiche normali stanno subendo delle variazioni patologiche come lo stato di coscienza, l’attenzione, la percezione, il pensiero, il linguaggio, la memoria, l’intelligenza, l’affettività e la volontà e mi avverrò di quella intuizione clinica che è la base implicita su cui poggia qualsiasi diagnosi che copierò dal “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”. Bersani è un pazzo, utilizzando un termine da uomo della strada, ma, “pazzo” può essere un buon termine, per designare una persona che presenta una marcata sofferenza psicologica, perché è vago, impreciso e, siamo onesti, molto poco professionale. Lo posso definire schizzato, maniaco, folle, ma questo non aggiunge molto alla comprensione del suo particolare tipo di disturbo mentale. Egli tra i malati di mente bipolari, depressi, narcisisti, paranoici, schizoidi è un ossessivo ma è affetto anche da disturbo antisociale di personalità e dice Gabbard “I pazienti antisociali sono i più approfonditamente studiati tra gli individui affetti da disturbi di personalità, ma sono anche quelli che i clinici tendono a evitare di più”. Nella situazione terapeutica il nostro paziente può mentire, ingannare, minacciare e mettere in atto qualsiasi altro comportamento irresponsabile. Questo psicopatico è incapace di comprendere gli stati emozionali delle altre persone, egli si sta comportando in modo sconsiderato come se volesse assumersi dei rischi ma per egli è difficile immedesimarsi negli altri e non ha alcuna remora nell’ingannarli. Oggi è inaffidabile, si deve allontanarlo presto perché fatica ad imparare dagli errori del passato e, se diventa premier, riprende le vecchie abitudini peggiorandole. E’ in una condizione irreversibile. La cosa più grave è l’assenza di senso di colpa. Tende a razionalizzare il proprio comportamento, lo minimizza o incolpa la parte lesa dell’accaduto. Lo considero, come ho detto, un ossessivo ed il disturbo ossessivo compulsivo di personalità, detto anche disturbo anancastico o disturbo della personalità ossessiva, appartiene al cosiddetto Cluster C disturbi dell’Asse II del DSM. Si tratta di un disturbo di personalità caratterizzato da un complesso di risposte rigide, che si esplicano in una tendenza a conformarsi alle procedure, alle abitudini e alle regole in modo eccessivo e non flessibile; ad avere pensieri o comportamenti ripetitivi e a ricercare costantemente la perfezione. E’ tendenzialmente ansioso. Lo paragono a Mr. Burns, un personaggio della serie a cartoni “I Simpson”. Il suo vero nome è “Charles Montgomery Plantageneto Schicklgruber Burns”. Non conosco la sua età ma ha partecipato alla guerra come soldato semplice anche se, inizialmente, fosse sergente, ma venne poi degradato per la sua testardaggine e per aver aiutato i nazisti. Nella puntata “L’orsetto del cuore” vediamo un flashback della sua infanzia. Davanti a lui si ferma l’auto di lusso di un “miliardario malvagio e deviato” che gli offre di andare con lui ed egli abbandona la sua famiglia e sale in macchina. E’ l’uomo più ricco del suo paese. E’ un membro della massoneria. La persona che gli è più vicina è il suo segretario, Waylon Smithers, che è ossessionato del suo principale e fa di tutto per compiacerlo e soddisfarlo. Burns non sopporta che le cose vengano fatte in modo diverso da quello stabilito da lui e considera normale che tutti si conformino alla sua volontà. In generale gli aggettivi che meglio lo descrivono sono: avido, meschino, egoista, capriccioso, irrealistico, prepotente e amorale. E’ un convinto anti-ecologista. E’ un pazzo…… C’è ben poco che una psicoterapia possa fare per Montgomery Burns perché per lui la situazione attuale è pienamente soddisfacente. Ha bisogno di un buon rapporto terapeutico anche se da lui ci sarebbe una valanga di chiacchiere inconcludenti intervallate da momenti di “svolta” che verrebbero poi rinnegati. Uscendo da una seduta in cui avesse espresso altissimi sentimenti investirebbe volentieri un bambino senza provare rimorso. Per lui è necessario un processo terapeutico lungo e questa perseveranza del terapeuta è un elemento indispensabile. Ai lettori ……… Antonio Orazzo (presidente dell’UNITRE C/mare di Stabia)